mercoledì 31 agosto 2016

WCW SuperBrawl IV (20 febbraio 1994)

WCW SuperBrawl IV
20 febbraio 1994 da Albany (Georgia)
Durata show: 2:49:47

Questo è il terzo show che recensisco della WCW, spero che sia di vostro gradimento come gli episodi della WWE, si tratta di un anno significativo dopo il 1993 che è stato di pura transizione. Leggete la recensione di Clash of the Champions 26 per scoprire come si è arrivati alla costruzione di alcune sfide dell’evento. Al tavolo di commento ci sono Tony Schiavone e Bobby Heenan.

Harlem Heat (Kane & Kole) vs. Thunder And Lightning (Lightning & Thunder)
Come si può capire dalla musica d’ingresso, Kole è Booker T, Kane è Stevie Ray. Il match non è a senso unico, ma quasi, sono rari i momenti dove gli Harlem Heat non sono in controllo. Il problema è che si tratta di una sfida troppo lunga per un dominio del genere (è un classico degli eventi WCW avere un match d’apertura non breve). Il finale è abbastanza confusionario perché Kane dà un calcio alla testa di Lighning ed è Kole (l’uomo legale) a chiudere su di lui dopo 9 minuti e 47 secondi. 5.5/10, dieci minuti a senso unico sono troppi, trovo abbastanza buona la prestazione dei due sconfitti, che mostrano valide doti tecniche, ma rimangono anonimi per tutto il tempo, a differenza degli Harlem Heats che sono abili ad attirarsi contro il pubblico.

Jim Steele vs. The Equalizer
Equalizer è uno fra i peggiori wrestler che ho visto lottare in WCW, totalmente privo di abilità, mentre Steele ha un look ibrido fra un uomo della giungla e Ultimate Warrior. Nessuno dei due aveva delle chance di avere successo, ma Equalizer rimane uno spettacolo orrendo da vedere in azione, è come prendere una persona con un buon fisico e mandarla sul ring senza preparazione, ogni mossa non sembra naturale. L’uomo della giungla chiude con la Steele Trap (una variante della Lou Thesz Press) dopo 6 minuti e 31 secondi. 1/10, la cosa positiva è che prima o poi la sfida ha una conclusione, è veramente tremenda a causa di Equalizer.

Diamond Dallas Page vs. Terry Taylor
DDP è partito come membro aggiuntivo dei Fabulous Freebirds e qui ha ancora il look dei suoi primi anni, chi l’avrebbe detto che sarebbe diventato uno fra i lottatori di punta della federazione? Terry Taylor invece per anni ha continuato ad alternarsi fra WWE e WCW senza mai riuscire a sfondare in queste federazioni pur dimostrando buone doti atletiche, forse a causa dell’età (nel ’94 aveva 39 anni). Vista la maggiore esperienza è proprio Taylor a gestire il match, che non prende mai il ritmo giusto. DDP cerca la vittoria a ogni costo, ma viene sconfitto con un Roll-up in 11 minuti e 45 secondi. 5-/10, purtroppo Page non era ancora al punto da mostrare particolari abilità, è stato secondario per tutto il match. Sicuramente poteva uscire una sfida migliore.

Jimmy Garvin (w/Michael Hayes) vs. Johnny B. Badd
Garvin è già ritirato a questo punto della carriera e non doveva essere lui a combattere (leggete la spiegazione nei segmenti). Qui purtroppo non ci sono grandi momenti, l’enfasi era tutta su Badd vs Hayes. Nel finale Badd stende l’avversario con dei pugni e si lancia con un Sunset Flip dalla terza corda per lo schienamento dopo 10 minuti e 45 secondi. 4+/10, sfida lenta e monotona, con Garvin che sicuramente non pare in una serata adatta per tornare sul ring.
Dopo il match, Johnny cerca di aggredire Hayes sulla carrozzella ma Garvin si prende la sua rivincita e lo stordisce sulla rampa.

WCW World Television Title Match: Lord Steven Regal (w/Sir William) (c) vs. Arn Anderson
Trenta minuti di match. La WCW ha disputato parecchie sfide arrivate vicine al limite di tempo e questa fa parte della categoria. Sulla carta un match di 30 minuti può diventare indimenticabile, ma non è Regal vs Anderson a far parte della categoria. Gran parte della sfida è dedicata a prese a terra, alcune tenute attive per parecchio tempo. Forse Anderson non è in un momento di grande forma fisica, non saprei definire la situazione, mentre Regal è già un buon lottatore. Ormai giunti vicini al limite di tempo, Regal sfrutta l’ombrello di Sir William per andare a chiudere con uno schienamento su Anderson dopo 29 minuti e 52 secondi. 6/10, finora è la sfida migliore ma è parecchio pesante da seguire e avrei voluto apprezzarla di più. Anche il risultato è strano, non bastava aspettare altri otto secondi per vedere il campione mantenere la cintura con un pareggio?

WCW World Tag Team Title Match: The Nasty Boys (Brian Knobbs & Jerry Sags) (c) vs. Cactus Jack & Maxx Payne
Un’ora e 45 minuti per arrivare al primo match godibile dell’evento, e dopo 30 minuti scadenti questo invece è buono. La rivalità fra i due team va avanti da un po’ di mesi e stavolta i Nasty Boys combattono bene contro il sempre ottimo Cactus Jack, che qui si prende un altro rischio e si lancia fuori dal ring di testa durante una Clothesline per uno dei suoi soliti bump che lo hanno reso famoso. Poi Knobbs addirittura gli fa sbattere la testa contro la barriera. L’abilità di Foley di subire manovre ad alto impatto è un punto a favore di una sfida che funziona bene sul piano della rissa. Il finale è controverso, Sags afferra la sua chitarra e la spacca in testa a Payne, quindi vittoria per squalifica degli sfidanti dopo 12 minuti e 27 secondi. 6.5/10, match sopra la sufficienza grazie all’intensità di una sfida con pochissimo Wrestling ma tanta azione. Sicuramente un match opposto al precedente, non mi sorprenderebbe trovare chi preferisce la sfida da 30 minuti tutta tecnica a questa sfida di puro brawl.

Dustin Rhodes, Flyin' Brian & Sting vs. Paul Orndorff, Rick Rude & Steve Austin (w/Col. Robert Parker) [ThunderCage Six Man Tag Team Match]
Apprezzo le formazioni delle due squadre, da una parte Sting insieme a Brian Pillman e Dustin Rhodes, talenti in rampa di lancio (ma che dopo qualche mese passeranno entrambi alla WWE), contro un team di heel per cui è facile tifare contro. La sfida è buona anche se un po’ troppo caotica, con alcune fasi difficili da seguire. Nel finale, quando tutti i lottatori sono sul ring, Brian Pillman chiude con un Crossbody su Steve Austin e porta la vittoria alla squadra dopo 14 minuti e 34 secondi. 7.5/10, c’è da divertirsi con un match del genere, sei ottimi nomi e una sfida equilibrata fino alla fine. Vedere Flyin Brian prendersi la sua rivincita sul vecchio partner è una giusta conclusione.

WCW World Heavyweight Title: Ric Flair (c) vs. Vader (w/Harley Race) [ThunderCage Match (Special Referee: The Boss)]
Ric Flair e Vader hanno tenuto la WCW sulle spalle durante il 1993 ed ha senso vedere il ’94 ripartire con loro due a confronto. The Boss (Big Boss Man) è sicuramente una presenza per dare un senso di varietà dopo le tante loro sfide, ma in realtà avrei preferito che non fosse stato coinvolto. Anche perché non è solo lui a essere presente, ma c’è tutta la parte con Harley Race e le manette usate l’arbitro e il manager per disturbarsi a vicenda, con i due lottatori relegati a un ruolo secondario. Il finale è la parte peggiore, perché Flair chiude Vader nella Figure 4 Leg Lock, ma The Boss, che si è liberato dalle manette, chiama la chiusura per sottomissione senza che Vader abbia ceduto realmente, non proprio l’ideale quando è il ‘buono’ a vincere. Chiusura in 11 minuti e 29 secondi. 6.5/10, purtroppo il match non vede il suo potenziale sfruttato al meglio, poteva uscire qualcosa di eccezionale per chiudere una rivalità ben riuscita, invece il coinvolgimento di The Boss e di Harley Race mette solo confusione generale e toglie spessore alla sfida.

Segmenti e considerazioni:
  • -          Introduzione dedicata alla rivalità fra Ric Flair e Vader, con allenamenti separati che mi ricordano un po’ quelli della serie di film Rocky.
  • -          Johnny B. Badd (il futuro Marc Mero) si presenta sul ring per affrontare Michael Hayes, ma lui viene portato in carrozzella da Jimmy Garvin. Il commissioner Nick Bockwinkle suggerisce a Garvin di prendere il suo posto, ma lui è ritirato, ma viene costretto comunque ad affrontare la sfida con Badd come membro dei Fabolous Freebirds più tardi nello show. Quasi dieci minuti se ne vanno per questo segmento. E più tardi nello show c’è pure il tentativo di usare una linea telefonica a pagamento per chiedere al pubblico se la decisione è stata giusta!
  • -          “Mean” Gene indaga più volte sulla security nel backstage che cerca di proteggere Ric Flair dal possibile assalto di Vader prima ancora che il loro match abbia inizio.
  • -          Ricky Steamboat è praticamente considerato il #1 contender, perciò attende di sapere chi sarà il campione WCW uscente dallo show.
  • -          Mean Gene intervista il WCW Champion Ric Flair, ma arrivano anche Ricky Steamboat e Arn Anderson. Sembrano tutti d’accordo che la soluzione migliore sia che Vader non vinca nuovamente la cintura.
  • -          Lungo recap sulla rivalità fra Ric Flair e Vader, con interi segmenti di presentazione. Si poteva fare un lavoro di montaggio migliore invece che riprodurli in scala 1:1.



Voto finale: 5/10, oltre un’ora e mezza ingestibile per arrivare a tre sfide che non entrano nella storia. Ric Flair contro Vader non raggiunge i livelli della sfida epica di Starrcade ’93, le interferenze vanno a distruggere gran parte dell’attesa e tolgono spazio ai due lottatori, oltre a un finale pessimo. L’altro Thundercage è buono ma sicuramente non fondamentale, mentre la sfida per i titoli di coppia ha superato le mie aspettative. Il resto di SuperBrawl è mediocre o addirittura pessimo, dipende dalle sfide singole. Poteva uscire un evento migliore ma è stato dato spazio a wrestler che ormai hanno già dato tutto quello che potevano in passato (Garvin e Taylor), mentre sei fra i nomi più significativi si trovano coinvolti nel 3 vs 3 Thundercage match.

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