Recensione WCW Halloween Havoc 1995
29 ottobre 1995 da Detroit
(Michigan)
Durata show: 2:39:48
In apertura viene detto che Ric Flair potrebbe essersi
infortunato in seguito a un attacco subito prima dello show.
WCW World Television Title Match: Diamond Dallas Page (w/Diamond Doll
& Maxx Muscle) (c) vs. Johnny B. Badd
Lungo riepilogo della rivalità prima della sfida, e ci sono
state poche tappe a Nitro, il resto negli show secondari. Il match è di buona
qualità e dura a lungo, Johnny sembra nella sua serata ideale e riesce a
combattere bene, lasciandosi andare anche a manovre aeree (che aveva
abbandonato durante il periodo del divieto di usare le corde). Il finale è
caotico, con un Dropkick di Johnny sulla schiena del rivale che gli fa colpire
Maxx Muscle, ma non basta per vincere. Muscle interviene e attacca Page con una
Clothesline, forse per vendetta, e Johnny se ne approfitta e va a chiudere su
Page per la vittoria in 17 minuti e 1 secondo, diventando il nuovo campione
televisivo. 7+/10, sfida adatta per l’apertura dell’evento, parte lenta ma poi
si riprende e ha un buon ritmo. Il regno titolato di DDP non è stato
eccezionale, sempre messo in un ruolo secondario dalle rivalità principali a
Nitro.
Randy Savage vs. Zodiac
Il match volge totalmente a favore di Macho Man, che esegue
il Flying Elbow Drop e vince dopo 1 minuto e 30 secondi. Squash, ormai
Zodiac/Butcher non è più un lottatore rilevante per la federazione, pensare che
l’anno prima era nel main event di Starrcade.
“Mean” Gene intervista Johnny B. Badd, il nuovo campione
televisivo, che dice di essere contento, ma non penso che ci fossero dubbi dopo
la vittoria nel suo match contro Page e la conquista della cintura.
Kurasawa (w/Col. Robert Parker) vs. Road Warrior Hawk
Scontro breve ma equilibrato, purtroppo non di buon livello,
quasi soltanto una rissa. Hawk sembra dominare ma nel finale Parker risulta
decisivo e aiuta Kurasawa a schienare l’avversario dopo aver connesso un Samoan
Drop in 3 minuti e 15 secondi. 4.5/10, quasi inguardabile, non è una bella
sfida e nemmeno cerca di esserlo. Sa di riempitivo per coprire il minutaggio,
ma si poteva fare altro, ci sono lottatori come Guerrero e Malenko fuori
dall’evento e altri che hanno due match.
Promo di “Macho Man” Randy Savage, che ha sconfitto Zodiac e
punta ad affrontare Lex Luger più tardi nell’evento.
Mr. JL vs. Sabu (w/The Sheik)
C’è il potenziale per un buon match fra Jerry Lynn e Sabu, ma
anche qui è un’altra sfida eccessivamente breve, il terzo match di fila a non
durare nemmeno quattro minuti. Ben combattuta all’esterno del ring con
parecchia intensità. Sabu chiude con lo Split Legged Moonsault alle corde dopo
3 minuti e 25 secondi. 6.5/10, se non fosse così breve sarebbe stato di livello
superiore, purtroppo così è solo un aperitivo delle loro abilità.
Promo del Dungeon of Doom, il Master come sempre urla da
seduto sul suo trono di ghiaccio mentre Taskmaster lancia minacce. Spiegano di
avere dalla loro parte lo Yeti, apparso alla fine della puntata scorsa di
Nitro. Nulla fuori dall’ordinario, ma rimangono sgradevoli.
Intervista a Hulk Hogan che serve solo a promuovere la sua
nuova Harley Davidson. Tre minuti di pubblicità con qualche accenno alla sfida
con The Giant.
Lex Luger vs. Meng (w/The Taskmaster)
I commentatori parlano ancora del sospetto che Lex Luger sia
dalla parte del Dungeon of Doom, ma è da un mese abbondante che viene attaccato
da loro, perciò è un quesito ridicolo, o non sarebbe qui contro Meng. La sfida
va a rilento, Meng è un buon lottatore e lo ha mostrato più volte, ma come
membro del Dungeon of Doom ha perso buona parte della sua vitalità, mentre
Luger tende a subire attacchi per quasi tutta la sfida, con brevi reazioni. Il
pubblico è spento e disinteressato e questo urta la contesa. Nel finale Meng
usa il picchetto di legno per colpire il Total Package ma lui esce dal
conteggio. Allora il Taskmaster dà un calcio a Meng e gli regala la vittoria
per squalifica in un finale orrendo dopo 13 minuti e 14 secondi buttati con
quel finale. 4/10, grande delusione per una sfida troppo lunga e spenta per la
storia che deve raccontare.
Intervista di “Mean” Gene a The Giant, che promuove la sua
sfida con Hulk Hogan e la considera una battaglia fra due monster truck.
Arn Anderson & Brian Pillman vs. Ric Flair & Sting
Sting comincia da solo perché Flair è infortunato, e almeno
all’inizio riesce a gestire bene la situazione, poi la situazione di due contro
uno comincia a diventare pericolosa. Ric Flair, acclamato dal pubblico, irrompe
nella sfida non ancora in veste da combattimento e aiuta il compagno, causando
problemi ai due Horsemen. Nonostante questo, è sempre impegnato quando Sting
potrebbe dargli il cambio e quindi c’è attesa per il suo ingresso. Sting riesce
dopo tante fatiche a dare il cambio al compagno, che entra sul ring e… lo
attacca! Pestaggio tre contro uno dei lottatori contro Sting, che portano la
sfida a chiudersi in No Contest in 17 minuti e 9 secondi. 7.5/10, riesce a
risultare uno scontro sentito e con la svolta del tradimento costruita ad arte.
Ci è voluto tanto a far fidare Sting di Flair e il risultato è stato un momento
shock.
Viene lasciato intuire che era tutto un piano congeniato da
Ric Flair e Arn Anderson. Il Nature Boy spiega al microfono che gli Horsemen
sono tornati.
Mike Tenay intervista Lex Luger, ricapitolando il finale del
match contro Meng, mentre lui è preoccupato per quanto successo a Sting ed è concentrato
su Randy Savage.
Arriva la ridicola battaglie dei Monster Truck in un’arena
circolare. Con due macchine altamente personalizzate, si assiste a un Sumo
match che ricorda Destruction Derby ma senza distruzione e divertimento. È una
fra le peggiori idee che si siano viste, Hogan non riesce a smettere di ridere
nonostante abbia promesso distruzione per il suo avversario. La ‘sfida’ non
finisce più, con le macchine che girano in cerchio attaccate l’una all’altra. È
il Monster Truck di Hogan a buttare l’altro fuori dalla zona di combattimento.
Il Gigante è furioso e attacca Hogan (vestito in nero), poi i due combattono
sul ciglio dell’arena e Hogan butta giù Giant. Sarà vivo? Sarà morto? Fra poco
lo rivedremo sul ring, preoccupazione inutile!
Lex Luger vs. Randy
Savage
Non è un gran match e nemmeno la sfida risolutiva che ci si
attendeva. Luger è spossato dal match precedente ed è a corto di fiato. Savage
prende vantaggio verso la fine mentre il ruolo di Jimmy Hart non appare chiaro,
aiuta Macho Man o il Total Package? Savage si lancia con il Flying Elbow Drop e
schiena Luger in 5 minuti e 23 secondi. 5/10, sfida deludente, che non mantiene
le aspettative di un match tanto decantato a Nitro.
WCW World Heavyweight Title Match: Hulk Hogan (w/Jimmy Hart) (c) vs. The
Giant (w/The Taskmaster) [Title Can Change Hands Via Disqualification]
Un match dove la WCW fa quello per cui è diventata famosa,
sorprendere tutti con colpi di scena all’interno della stessa sfida.
Inizialmente è un match combattuto, Giant sembra indomabile ma Hogan riesce ad
emergere più volte e sopravvive alla Chokeslam. Arriva il Big Boot ma non
sembra bastare. Jimmy Hart svela le sue carte, tradendo Hogan per schierarsi
con il Dungeon of Doom. Interviene Taskmaster, poi anche Macho Man che va ad
aiutare l’Hulkster. E lì arriva lo Yeti, che abbranca Hogan in una presa,
stringendo anche Giant nel frattempo. Lex Luger interviene ed applica una
Torture Rack a Hogan, poi anche a Savage, aiutando così il Dungeon of Doom.
Scatta la squalifica dopo 16 minuti e 57 secondi ma è a favore di The Giant,
probabilmente perché lo Yeti ha colpito anche lui. Vista la stipulazione c’è un
nuovo campione mondiale WCW. 6.5/10, il voto va alle sorprese in continuazione
più che a una qualità del match quasi insufficiente.
A fine show, Hogan e Savage devono riprendersi dallo shock
del cambio di campione del mondo e del tradimento di Jimmy Hart e Lex Luger.
Voto finale: 4.5/10, l’evento mira di più
a stupire che a regalare buoni match. Ci sono sorprese per tutta la seconda
pare dell’evento. Il tradimento di Ric Flair ai danni di Sting con gli Horsemen
riformati, Lex Luger e Jimmy Hart che voltano le spalle a Hulk Hogan, e la ‘falsa’
caduta di The Giant che pare tenerlo fuori dal main event per poi vincerlo e
uscire con la cintura mondiale in suo possesso. Ci sono dei match di qualità
discreta, altri pessimi, ma in generale è la parte ridicola dell’evento
(Dungeon of Doom e l’assurdo Monster Truck Sumo ‘match’) ad abbassarne il
valore. Hulk Hogan in nero è il precursore del futuro Hogan heel, anche se qui
ha il pieno supporto del pubblico. Rimane comunque storico per la fine del
regno di oltre un anno di Hogan e per le varie sorprese accennate in
precedenza.