venerdì 30 dicembre 2016

Recensione Nitro episodio 11 (13 novembre 1995)

Recensione WCW Nitro 11
13 novembre 1995 da Jacksonville (Florida)
Durata show: 45:30
Rating: 2.0 (vs Raw #135: 2.6)

Puntata non in diretta per Nitro, che si apre con Hulk Hogan avvolto da un telo nero, una maschera scura e con una spada in suo possesso, si comporta da membro del Dungeon of Doom anche se il suo obiettivo è di distruggerlo. Hogan di promo strani ne ha fatti parecchi, ma questo li supera tutti.

Meng (w/The Taskmaster) vs. Randy Savage
Match decisamente standard, nulla di particolare da segnalare a parte un dominio eccessivo nella fase finale per Savage contro un avversario che fino a quel momento era di buon livello. Arriva il Flying Elbow Drop e Macho Man chiude dopo 4 minuti e 51 secondi. 5.5/10, nella norma, il tipico match incentrato su un singolo lottatore.
Lex Luger aggredisce Randy Savage e lo getta contro il palo d’acciaio all’esterno del ring per completare l’assalto.

Chris Benoit vs. Kensuke Sasaki
Sarebbe un match imperdibile se fosse durato dieci minuti in più! Invece è una sfida breve per regalare un po’ di spettacolo a minutaggio ridotto. C’è equilibrio ma nel finale Benoit esegue la combo di Suplex per poi chiudere con un Dragon Suplex dopo 2 minuti e 39 secondi. 7/10, di più non posso dare vista la breve durata, però di certo non è a senso unico e non è mai noioso.

WCW World Television Title Match: Johnny B. Badd (c) vs. Eddie Guerrero
La battaglia dei due wrestler baffuti è sicuramente interessante, Guerrero ha sempre fatto buone prestazioni anche in pochi minuti e qui ha tutto il tempo per mostrare le sue qualità, mentre Johnny B. Badd tende a essere una garanzia. Il match ha diverse manovre acrobatiche senza nessuna fase di chiusura, infatti termina per tempo limite dopo 10 minuti. 7+/10, non c’è nulla di indimenticabile ma risulta uno di quei match che si seguono facilmente e che intrattengono per dieci minuti.
Arriva la stretta di mano fra Johnny e Guerrero dopo la sfida.

Jimmy Hart ammette che l’unica cosa che gli interessava era di privare Hulk Hogan della cintura mondiale, mentre Kevin Sullivan spiega che ci saranno 60 lottatori da tutto il mondo per cercare di conquistarla. The Giant è sicuro che sarà lui a vincerla e ritornare campione.

Dean Malenko vs. Sting
Malenko è un rivale tecnico per Sting e infatti mostra le sue capacità in una sfida che ovviamente non può vincere vista la differenza di status fra loro. Il wrestler cerca di chiudere con la Texas Cloverleaf ma Sting chiude con uno schienamento a culla dopo 7 minuti. 6.5/10, più che okay per un match non eccessivamente lungo, con una buona psicologia ma due lottatori troppo diversi per immedesimarsi nella loro lotta. Il finale è accettabile.

Sting è intervistato da “Mean” Gene e deve rispondere all’accusa di Hogan di essersi avvicinato a Lex Luger. Il lottatore non ha nulla contro Hulk e accetta la sfida che gli è stata lanciata e si affronteranno nel prossimo episodio di Nitro.

Voto finale: 6.5/10, un altro episodio che intrattiene bene con un mix adatto di Wrestling lottato e segmenti. Il promo di Hulk Hogan è fra i suoi più strani di sempre, si comporta come un membro del Dungeon of Doom con lo scopo di annientarlo. Dean Malenko viene messo alla prova contro Sting, mentre il tempo limite di 10 minuti è strano e abbastanza ridicolo, dovrebbe essere esteso a 15 minuti per uno show della durata di Nitro. Non c’è nulla di davvero sgradevole nello show e questa è la ragione per cui lo piazzo sopra la sufficienza.

Nitro, voto 6.5; Raw, voto 3.5. Il punto settimanale va a Nitro, che qui ha stravinto.


Nitro 9 – Raw 1

giovedì 29 dicembre 2016

Recensione Raw episodio 135 (13 novembre 1995)

Recensione Raw 135
13 novembre 1995 da Brandon (Manitoba, Canada)
Durata show: 46:18
Rating: 2.6 (vs Nitro #11: 2.0)

Ultima puntata prima di Survivor Series, che si apre con il riepilogo della storia fra Razor Ramon e 1-2-3 Kid, con l’amicizia sul punto di rottura da diverse settimane. La sfida con Sid, che era annunciata come titolata la puntata precedente, è diventata non titolata.

Henry O. Godwinn vs. Hunter Hearst Helmsley
Il match è inesistente, visto che HHH usa il profumo, l’avversario si getta addosso il contenuto del secchio, portandolo a essere talmente disgustato da fuggire via con Godwinn a inseguirlo, dunque non c’è nemmeno un finale della sfida, non vengono nemmeno contati fuori. 2/10, pessima idea, comicità che non fa ridere.

Survivor Series Report vuoto, non c’è nulla da annunciare e non ci sono segmenti all’interno, non è forse il caso di cambiare formato?

Filmato di hype su Shawn Michaels, che non è ancora tornato dall’infortunio.

Ahmed Johnson vs. Jake Steele
Johnson distrugge l’avversario e chiude la sfida con il Pearl River Plunge. Squash, è da un po’ di puntate che sono tornati questi fastidiosi match brevi a senso unico.
Ahmed Johnson parla al microfono alla fine del match e non si riesce a sentire di cosa sta parlando.

Doppia intervista a Diesel e Bret Hart in separata sede. Non capisco perché non farli confrontare sul ring invece di tenerli a distanza. I due si scambiano pareri e mostrano rispetto reciproco, con un’analisi tecnica del canadese, che è convinto che in una sfida con un abile lottatore tecnico, l’uomo potente entra in crisi dopo 15 o 20 minuti, ma Diesel è sicuro di poter superare anche questa sfida. C’è un buon discorso sportivo che non guasta mai in vista del loro match. Purtroppo la tensione viene tenuta al minimo, sarebbe stato meglio un confronto più acceso.

King Mabel (w/Sir Mo) vs. Roy Raymond
Undertaker compare prima della sfida in un breve promo dove mantiene il volto nascosto da una maschera protettiva. Mabel annienta l’avversario con il Belly to Belly Suplex, sembra un po’ migliorato nel corso dell’anno. Squash.

Viene mostrato un filmato di un match a Superstars fra Razor Ramon e 1-2-3 Kid contro gli Smoking Gunns, vinto dai campioni di coppia per problemi interni all’altra squadra.

Razor Ramon vs. Sid (w/Ted DiBiase) [Guest Referee: The 1-2-3 Kid]
In altre circostanze, Razor Ramon avrebbe un netto vantaggio con Kid a fare da arbitro, invece con i problemi interni è ovvio che sta a lui essere la ragione della rovina dell’amico. Quando interviene Dean Douglas, Kid è troppo distratto per accorgersi del suo assalto a Ramon, poi nel finale è lui a risultare decisivo, bloccando il Razor’s Edge per aiutare Sid, che dopo la Sit-Down Powerbomb ottiene pure un conteggio veloce. Turn heel di Kid su Ramon! 6.5/10, il tradimento di Kid riesce bene, dopo una sfida per nulla competitiva dove chiunque infierisce sul Bad Guy.

1-2-3 Kid mostra la sua alleanza con Sid e Ted DiBiase, si è venduto alla Million Dollar Corporation! In chiusura, Razor Ramon cerca di vendicarsi di Dean Douglas, inseguendolo.


Voto finale: 3.5/10, un’altra brutta puntata, dove c’è un solo avvenimento di valore, il tradimento di 1-2-3 Kid ai danni di Razor Ramon, telefonato da settimane ma che avviene solo in questo episodio. L’intervista a Bret Hart e Diesel è troppo calma e rispettosa per scatenare il giusto clima di tensione in vista di un match titolato, mentre gli altri tre match sono ridicoli, da evitare. Insomma, anche stavolta Raw si mantiene su livelli bassi in un episodio che non riesce a colpire lo spettatore.

martedì 27 dicembre 2016

Recensione Nitro episodio 10 (06 novembre 1995)

Recensione WCW Nitro 10
06 novembre 1995 da Jacksonville (Florida)
Durata show: 49:04
Rating: 2.0 (vs Raw #134: 2.6)

Una puntata interattiva, dove il pubblico può prendere parte alle decisioni sull’episodio. Inoltre, la puntata dura 5 minuti in più del solito, ma c’è da dire che nei rating ha ottenuto un punteggio basso, solo un misero 2.

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Cobra
Si parte con uno scontro di pochi secondi, una Chokeslam dal gigante basta per chiudere la sfida in 16 secondi. Squash, non proprio la sfida aperta a tutti che ci si poteva aspettare.

Ci sono due spogliatoi, uno con gli heel e l’altro con i face, in modo da organizzare un main event ideale con i voti del pubblico.

Non solo Hulk Hogan è vestito di nero, ma anche “Macho Man” Randy Savage, entrambi con gli occhiali da sole. Hulk invita Savage a entrare con lui nel ‘lato oscuro’, e Macho Man gli offre consigli.

The Renegade vs. The Taskmaster (w/Jimmy Hart)
Sfida fra due lottatori che non spiccano di certo per il talento sul ring, Taskmaster domina senza difficoltà per poi mettere fine a Renegade, che ormai è diventato un normalissimo jobber, con un Double Foot Stomp dopo 2 minuti e 47 secondi. Squash.
Jimmy Hart umilia Renegade dopo il match, togliendogli con un fazzoletto il trucco facciale.

Chris Benoit vs. Eddie Guerrero
Sfida eccellente fra due wrestler che hanno dato tanto al Wrestling, qui a confronto in un match tecnico che mette a confronto i loro stili. Il canadese sfrutta ancora manovre prese dal Puroresu, e non è un caso visto che ci sono diversi wrestler della NJPW a seguire lo show e vengono pure inquadrati, mentre Guerrero è ancorato alla lucha libre ed è ancora la stella fra i due per quanto riguarda catturare l’attenzione del pubblico. Sfida solida che dura poco ma offre tanto, dopo una serie di Suplex di Benoit, è Guerrero a chiudere con un Back Suplex nel finale, appoggiando i piedi sulle corde per ottenere uno schienamento illegale dopo 6 minuti e 29 secondi. 8-/10, Avrei voluto che la sfida durasse di più, è stata un’ottima contesa anche senza avere i lottatori a piene forze. Sicuramente negli anni a seguire il loro stile è cambiato, quindi è interessante vedere come lottavano nel ’95.

Viene svelato che il voto del pubblico è andato a Sting e Ric Flair, che dunque avranno un atteso scontro vista la loro rivalità in corso.

WCW United States Heavyweight Title Match: Sting (c) vs. Ric Flair
Sting parte con aggressività prima del suono della campanella, c’è grande coinvolgimento del pubblico perché la rivalità è nel punto di massima dopo il tradimento di Flair a Sting avvenuto ad Halloween Havoc. Buona sfida, meno tecnica del previsto e più orientata a raccontare una storia. Nel finale Sting esegue un Superplex dalla terza corda e poi chiude con la Scorpion Death Lock per una vittoria sorprendente pulita in 9 minuti e 42 secondi. 7.5/10, non è uno fra i migliori capitoli di Flair contro Sting, ma è sensato dopo gli avvenimenti del pay per view.

Sting mantiene la Scorpion Death Lock anche dopo il suono della campanella e intervengono diversi lottatori per convincerlo a fermarsi, ma lui insiste perché vuole vendicarsi di Flair, lasciandolo sofferente sul ring. A sorpresa, Sting poi se ne va insieme a Lex Luger, lasciando tutti confusi.

C’è un annuncio importante, infatti si torna a rettificare il finale del match di Halloween Havoc e un avvocato, probabilmente di Hogan, riesce a rendere vacante la cintura vinta da The Giant, costringendo a metterla in palio nel main event di World War 3, con quasi tutto il roster coinvolto per conquistarla. Per quanto sia sempre brutto vedere cinture vacanti, permette di assistere a qualcosa di innovativo (non troppo, considerato il precedente di Royal Rumble ’92). Giant si ritrova privato della cintura che aveva vinto per squalifica.

Voto finale: 7.5/10, sembrava una pessima puntata nei primi minuti, dalla delusione della sfida titolata del gigante contro un avversario non di livello, al terribile match di Renegade e del Taskmaster. Roba orrida! Da quel momento, lo show cambia direzione, e gli ultimi due match sono veramente buoni, entrambi piacevoli anche se nessuno di questi rimane imperdibile. La cintura mondiale resa vacante apre nuovi scenari e impedisce di avere un dominio costante del gigante, che era stato inserito da troppo poco tempo nel quadro generale. Perciò, lo show funziona ed è una puntata piacevole, con due sfide conclusive che rendono giustizia all’episodio.


Nitro: 7.5; Raw: 3. Il punto settimanale va a Nitro.

Nitro 8 – Raw 1

lunedì 26 dicembre 2016

Recensione Raw episodio 134 (06 novembre 1995)

Recensione Raw 134
06 novembre 1995 da Brandon (Manitoba, Canada)
Durata show: 46:21
Rating: 2.6 (vs Nitro #10: 2.0)

Al tavolo di commento c’è Dok Hendrix al posto di Jerry Lawler, impegnato nel main event. E ovviamente non questo non è un buon segno, considerata la continua ironia e il tono di voce alto dell’intervistatore.

Marty Jannetty vs. The British Bulldog (w/Jim Cornette)
Una sfida iniziale un po’ troppo a favore dell’inglese, che ha un’offensiva marcata anche se l’avversario ha diverse reazioni. Bulldog chiude con un Running Powerslam dopo una decina di minuti. 6.5/10, il match mi ha preso molto perché è troppo a senso unico e non fa bene a Jannetty, che passa da puntate in cui era protagonista al ruolo dell’avversario facile da battere.
Intervista a Jim Cornette e British Bulldog di costruzione per Survivor Series e il team capitanato da Bulldog. Purtroppo le frasi al microfono dell’inglese non sono proprio il massimo del carisma, stavolta il manager non riesce a coprire il discorso.

Filmato su quanto avvenuto a Superstars, Bam Bam Bigelow ha lanciato la sua sfida a Goldust, che ha accettato. Si avvicina la fine della carriera di Bigelow nella federazione!

Henry O. Godwinn vs. Terry Richards
Richards è il futuro Rhyno, che qui è ancora un semplice jobber e viene distrutto facilmente da Godwinn, che poi vince con il suo Slop Drop. Squash, uno di quelli brutti ma brevi.
HHH attacca Godwinn e gli getta addosso il contenuto del suo secchio per vendicarsi degli screzi avuti in precedenza.

Survivor Series Report con l’annuncio di un match 4 contro 4, da una parte Undertaker, Savio Vega, Godwinn e Fatu contro King Mabel, Jerry Lawler, HHH e Isaac Yankem (Triple H e Kane nella stessa squadra!) In un filmato registrato, Undertaker porta la maschera protettiva al volto. Diesel invece ribadisce che non ci saranno conteggi fuori e squalifiche nel match contro Bret Hart.

Kama (w/Ted DiBiase) vs. Tony Roy
Lo scopo del match è di fare un’intervista telefonica a Shawn Michaels, che promuove il suo match di squadra di Survivor Series mentre Kama vince facilmente con un pugno da KO. Squash.

Viene annunciato Razor Ramon contro Sid per il titolo intercontinentale, con 1-2-3 Kid arbitro speciale per il prossimo episodio di Raw. Non mi aspetto nulla di positivo per il Bad Guy!

Bret Hart & Hakushi (w/Barry Horowitz) vs. Isaac Yankem DDS & Jerry Lawler
Hakushi è scatenato nella sfida e ora che ha il pubblico dalla sua parte non si trattiene con le sue manovre agili, gli Handspring e i lanci all’esterno. Yankem gestisce la sfida per la maggior parte, sfruttando la sua forza fisica. Jerry Lawler riesce a connettere il Piledriver sul giapponese. La sfida si protrae per le lunghe prima che Bret Hart riesca ad ottenere il cambio. Il canadese domina contro Yankem e lo sottopone alla Sharpshooter, facendolo cedere quando l’arbitro non vede. Barry Horowitz strappa la sedia dalle mani di Jerry Lawler e l’arbitro lo vede con questa e dà la squalifica al team di Bret Hart. Finale terribile! 6.5/10, il match è abbastanza divertente nelle fasi iniziali, poi peggiora a causa della lentezza nel dominio dei due heel. Il finale toglie ogni interesse alla sfida, veramente una pessima scelta davanti al pubblico canadese che già ha dovuto assistere ad altre puntate pessime prima di questa.

Nel finale viene mostrata un’anteprima del prossimo show, che praticamente ci viene a ricordare che gli show sono registrati e che perciò non ci sarà il fascino della diretta. Bella mossa!


Voto finale: 3/10, purtroppo la WWF non impara dai suoi errori, ed è strano perché questo episodio ha dei rating molto più alti di Nitro. Due sfide squash, e un British Bulldog vs Marty Jannetty molto sotto al suo potenziale. Il main event serve al solo scopo di far vedere Bret Hart e Hakushi come parte della stessa squadra e far vedere in azione l’idolo del pubblico canadese contro i suoi due nemici principali. Prosegue la costruzione di Survivor Series fra annunci e brevi filmati, nulla di eccezionale, e si mantiene sui livelli molto bassi della puntata precedente, senza nulla che valga la pena di essere visto o che riesca a garantire spettacolo. Questo è probabilmente il punto di minima per la federazione, che cerca ancora il metodo adatto, ma ha ancora gli ascolti dalla sua parte e perciò non c’è una preoccupazione eccessiva nel cercare di fare buoni show.

sabato 24 dicembre 2016

Recensione Nitro episodio 09 (30 ottobre 1995)

Recensione WCW Nitro 09
30 ottobre 1995 da Dayton (Ohio)
Durata show: 44:27
Rating: 2.3 (vs Raw #133: 2.1)

Si sfrutta il fattore shock degli avvenimenti di Halloween Havoc per aprire lo show, ed è forse l’unico modo adatto per promuovere un evento pessimo ma che ha garantito tante sorprese (e può infatti colpire chi apprezza i cambiamenti inattesi).

Eddie Guerrero vs. Sgt. Craig Pittman
Sfida iniziale più che godibile anche se chiaramente senza uno scopo ben preciso. Guerrero appare in forma perfetta e domina per la maggior parte del match, per poi chiudere con un Roll-up dal nulla dopo 5 minuti e 34 secondi. 6/10, immagino che il ruolo di Guerrero fosse quello di disputare match riempitivi al solo scopo di mostrare il suo talento.

Scott Norton vs. Shark
Scontro fra due wrestler di grossa stazza che si conclude con un nulla di fatto, perché si ritrovano ad affrontarsi fuori dal ring e vengono contati fuori dopo 2 minuti e 47 secondi, per poi rientrare insieme nel backstage mentre continua la loro rissa. 4/10, difficile da valutare, ma di certo non è un bello spettacolo, solo pugni per meno di tre minuti di match.

Ric Flair, Arn Anderson e Brian Pillman confermano la loro alleanza, gli Horseman sono tornati (e per ora sono in tre).

Disco Inferno vs. Sabu
Scontro breve che garantisce spettacolo per quel poco che dura. Nonostante la situazione equilibrata, Sabu vince con il Somersault Leg Drop per poi schienare l’avversario in 2 minuti e 26 secondi. 6-/10, buona prestazione dei due lottatori, con Sabu al centro dell’attenzione. Purtroppo il minutaggio è ridotto, ma è divertente e si prosegue nel post-match.
La rissa fra i due lottatori prosegue e Sabu appoggia Disco Inferno su un tavolo per poi lanciarsi con un Somersault dall’interno all’esterno del ring, però il rivale si sposta. Mai la WCW era arrivata così vicina a imitare lo stile della ECW, segno di un’apertura mentale maggiore rispetto alla WWF che non ha mai cercato un vero cambiamento di stile nella New Generation Era. Però si tratta anche dell’ultimo match di Sabu, che infatti passa proprio in ECW a breve, segno di un lancio che non lo ha portato da nessuna parte all’interno della WCW.

Lex Luger & Meng (w/Jimmy Hart & The Taskmaster) vs. The American Males (Marcus Alexander Bagwell & Scotty Riggs)
Lex Luger si è alleato al Dungeon of Doom ad Halloween Havoc e questo è il suo primo match in squadra con Meng. Continuo a pensare che questo tradimento non avesse senso perché Luger era stato aggredito troppe volte in passato, ma di sicuro ha avuto un forte impatto. Gli American Males continuano ad essere una squadra mediocre, sono sorpreso di vederli coinvolti nel main event. Non c’è alcuna chimica di squadra fra Luger e Meng, che devono faticare per arrivare alla vittoria grazie alla Torture Rack del Total Package grazie all’interferenza di Jimmy Hart dopo 7 minuti. 5/10, che match è stato? Nulla di interessante, non chiude lo show con giustizia e anzi finisce per annoiare in buona parte. Nel ’95 non c’è una sola ragione per interessarsi a Bagwell.

Come poteva chiudersi lo show? Con il filmato del finale del match fra Hulk Hogan e The Giant della sera prima, quando c’è stato il tanto atteso cambio di campione mondiale per l’interferenza dello Yeti. Era una bella sfida a distanza per vedere chi fra Diesel e Hogan avrebbe perso per primo la cintura!
Jimmy Hart spiegherà le ragioni del suo tradimento a Hulk Hogan la prossima settimana a Nitro (perché non farlo ora?) Taskmaster è chiaramente soddisfatto della fine dell’Hulkamania e rotola a terra dalla gioia. The Giant svela che difenderà la cintura mondiale lunedì prossimo.

Voto finale: 3.5/10, dopo aver visto Raw, non pensavo che Nitro potesse fare uno show quasi peggiore di quello, eppure… perché vedere questa puntata? Non succede nulla e i protagonisti della sera precedente non sono presenti, niente Hogan, niente Giant (fa giusto una breve apparizione), il Dungeon of Doom è ridotto ai suoi membri meno rilevanti, a parte Luger che comunque è impegnato in un match da sbadigli. Per fortuna c’è qualcosa di positivo, Sabu e Disco Inferno intrattengono, Eddie Guerrero da solo è capace di una buona prestazione. Lo show soffre esattamente come Raw dell’incapacità di mandare avanti le storie. Entrambi hanno un’intervista sul ring che funziona a metà, ed entrambi hanno gli stessi difetti strutturali, ma Nitro almeno non propone sfide a senso unico e anche in quelle due sfide brevi non c’è un dominio di un lottatore sull’altro.

Nitro: 3.5; Raw: 3. Il punto settimanale va a Nitro, in quella che finora è stata la peggiore settimana della guerra del lunedì sera.


Nitro 7 – Raw 1

venerdì 23 dicembre 2016

Recensione Raw episodio 133 (30 ottobre 1995)

Recensione Raw 133
30 ottobre 1995 da Brandon (Manitoba, Canada)
Durata show: 46:28
Rating: 2.1 (vs Nitro #9: 2.3)

Puntata speciale di Halloween, come si può sentire dall’introduzione con effetti speciali e voce distorta di pessima categoria.

Goldust vs. Savio Vega
Match che non prende mai il giusto ritmo, c’è un buon supporto del pubblico per Vega, come raramente si era visto finora. Goldust addormenta la sfida con una Sleeper Hold, poi nel finale il portoricano manca il suo Spinning Kick e sembra sofferente, perciò Goldust se ne approfitta e chiude con un semplice Roll-up in 5 minuti e 46 secondi. 5-/10, non il miglior modo di iniziare lo show. Il Bizarre One ottiene un’altra vittoria, e stavolta ai danni di chi fino a due mesi prima sembrava lanciatissimo verso chissà quali piani.

In mezzo a pubblicità e promozioni di ogni tipo, il Survivor Series Report svela che Bret Hart contro Diesel al pay per view sarà senza squalifiche.

Joe Dorgan vs. Marty Jannetty
Tipica sfida a senso unico, anche se Dorgan ha una breve fase di vantaggio all’inizio. Jannetty vince con il Fist Drop dalle corde in 2 minuti e 44 secondi. Squash.

Vengono annunciati due match per il prossimo episodio di Raw. Bret Hart e Hakushi contro Isaac Yankem e Jerry Lawler. Marty Jannetty affronterà British Bulldog.

Intervista sul ring a British Bulldog e Jim Cornette, con l’avvocato Clarence Mason dalla loro parte. L’avvocato fa notare che ad affrontare Bret Hart dovrebbe essere il vincitore del match, ma è stato British Bulldog a vincere per squalifica a In Your House 4, non Diesel. Perciò vogliono mettersi contro Gorilla Monsoon e fare in modo che British Bulldog ottenga la sua chance titolata (o un match contro il canadese). Poi Bulldog se la prende con Marty Jannetty e vuole sconfiggerlo la settimana seguente, ma l’ex Rocker lo attacca con un Dropkick, buttandolo fuori dal ring per poi attaccare anche Jim Cornette e minacciare Mason.

WWF World Tag Team Title Match: The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn) (c) vs. John Rechner & Phil Apollo
Sfida semplice per gli Smoking Gunns, che vincono con il Sidewinder (la manovra combinata) dopo 2 minuti e 51 secondi. Squash.

Promo di Bret Hart, che vuole giocarsi la title shot contro Diesel e che ci sarà un vincitore per via della stipulazione senza squalifiche.

Pubblicità di Wrestlemania: The Arcade Game. Gran bel gioco, è divertente perché i personaggi hanno delle abilità speciali.

Breve promo di Paul Bearer, che spiega del cambiamento di Undertaker, in rivalità con King Mabel.

WWF Intercontinental Title Match: Razor Ramon (c) vs. Owen Hart (w/Jim Cornette)
La sfida non delude, è un buon match fra due lottatori capaci di mettere su una contesa decente quando si impegnano. C’è equilibrio ma serve a poco perché nel finale Yokozuna interviene e attacca Ramon, causandogli la vittoria per squalifica dopo 10 minuti e 16 secondi. 7/10, tutto okay, senza l’intervento finale probabilmente sarebbe stato migliore.

Yokozuna e Owen Hart attaccano Razor Ramon, 1-2-3 Kid arriva a salvarlo ma finisce per essere aggredito anche lui. Interviene sul ring Ahmed Johnson, che esegue un Bodyslam su Yokozuna, avendo la meglio su di lui a fine show.


Voto finale: 3/10, uno show veramente povero di avvenimenti, con tre brutti match (fra cui due sfide a senso unico, totalmente inutili nella Monday Night War), e un main event buono che però si conclude per squalifica. Sicuramente non è una buona puntata, il tema di Halloween dà spunto a non wrestler con vestiti a tema, ma se ne faceva a meno perché tende a essere offensivo per l’intelligenza degli spettatori. La parte migliore è un breve promo di Bret Hart, che anche con un minuto o forse meno a disposizione mostra la piena determinazione per la sfida contro Diesel. E ancora una volta l’abilità al microfono di Jim Cornette è fondamentale per mandare avanti la storia di British Bulldog che punta ad avere una nuova title shot.

giovedì 22 dicembre 2016

Recensione WCW Halloween Havoc (29 ottobre 1995)

Recensione WCW Halloween Havoc 1995
29 ottobre 1995 da Detroit (Michigan)
Durata show: 2:39:48

In apertura viene detto che Ric Flair potrebbe essersi infortunato in seguito a un attacco subito prima dello show.

WCW World Television Title Match: Diamond Dallas Page (w/Diamond Doll & Maxx Muscle) (c) vs. Johnny B. Badd
Lungo riepilogo della rivalità prima della sfida, e ci sono state poche tappe a Nitro, il resto negli show secondari. Il match è di buona qualità e dura a lungo, Johnny sembra nella sua serata ideale e riesce a combattere bene, lasciandosi andare anche a manovre aeree (che aveva abbandonato durante il periodo del divieto di usare le corde). Il finale è caotico, con un Dropkick di Johnny sulla schiena del rivale che gli fa colpire Maxx Muscle, ma non basta per vincere. Muscle interviene e attacca Page con una Clothesline, forse per vendetta, e Johnny se ne approfitta e va a chiudere su Page per la vittoria in 17 minuti e 1 secondo, diventando il nuovo campione televisivo. 7+/10, sfida adatta per l’apertura dell’evento, parte lenta ma poi si riprende e ha un buon ritmo. Il regno titolato di DDP non è stato eccezionale, sempre messo in un ruolo secondario dalle rivalità principali a Nitro.

Randy Savage vs. Zodiac
Il match volge totalmente a favore di Macho Man, che esegue il Flying Elbow Drop e vince dopo 1 minuto e 30 secondi. Squash, ormai Zodiac/Butcher non è più un lottatore rilevante per la federazione, pensare che l’anno prima era nel main event di Starrcade.

“Mean” Gene intervista Johnny B. Badd, il nuovo campione televisivo, che dice di essere contento, ma non penso che ci fossero dubbi dopo la vittoria nel suo match contro Page e la conquista della cintura.

Kurasawa (w/Col. Robert Parker) vs. Road Warrior Hawk
Scontro breve ma equilibrato, purtroppo non di buon livello, quasi soltanto una rissa. Hawk sembra dominare ma nel finale Parker risulta decisivo e aiuta Kurasawa a schienare l’avversario dopo aver connesso un Samoan Drop in 3 minuti e 15 secondi. 4.5/10, quasi inguardabile, non è una bella sfida e nemmeno cerca di esserlo. Sa di riempitivo per coprire il minutaggio, ma si poteva fare altro, ci sono lottatori come Guerrero e Malenko fuori dall’evento e altri che hanno due match.

Promo di “Macho Man” Randy Savage, che ha sconfitto Zodiac e punta ad affrontare Lex Luger più tardi nell’evento.

Mr. JL vs. Sabu (w/The Sheik)
C’è il potenziale per un buon match fra Jerry Lynn e Sabu, ma anche qui è un’altra sfida eccessivamente breve, il terzo match di fila a non durare nemmeno quattro minuti. Ben combattuta all’esterno del ring con parecchia intensità. Sabu chiude con lo Split Legged Moonsault alle corde dopo 3 minuti e 25 secondi. 6.5/10, se non fosse così breve sarebbe stato di livello superiore, purtroppo così è solo un aperitivo delle loro abilità.

Promo del Dungeon of Doom, il Master come sempre urla da seduto sul suo trono di ghiaccio mentre Taskmaster lancia minacce. Spiegano di avere dalla loro parte lo Yeti, apparso alla fine della puntata scorsa di Nitro. Nulla fuori dall’ordinario, ma rimangono sgradevoli.

Intervista a Hulk Hogan che serve solo a promuovere la sua nuova Harley Davidson. Tre minuti di pubblicità con qualche accenno alla sfida con The Giant.

Lex Luger vs. Meng (w/The Taskmaster)
I commentatori parlano ancora del sospetto che Lex Luger sia dalla parte del Dungeon of Doom, ma è da un mese abbondante che viene attaccato da loro, perciò è un quesito ridicolo, o non sarebbe qui contro Meng. La sfida va a rilento, Meng è un buon lottatore e lo ha mostrato più volte, ma come membro del Dungeon of Doom ha perso buona parte della sua vitalità, mentre Luger tende a subire attacchi per quasi tutta la sfida, con brevi reazioni. Il pubblico è spento e disinteressato e questo urta la contesa. Nel finale Meng usa il picchetto di legno per colpire il Total Package ma lui esce dal conteggio. Allora il Taskmaster dà un calcio a Meng e gli regala la vittoria per squalifica in un finale orrendo dopo 13 minuti e 14 secondi buttati con quel finale. 4/10, grande delusione per una sfida troppo lunga e spenta per la storia che deve raccontare.

Intervista di “Mean” Gene a The Giant, che promuove la sua sfida con Hulk Hogan e la considera una battaglia fra due monster truck.

Arn Anderson & Brian Pillman vs. Ric Flair & Sting
Sting comincia da solo perché Flair è infortunato, e almeno all’inizio riesce a gestire bene la situazione, poi la situazione di due contro uno comincia a diventare pericolosa. Ric Flair, acclamato dal pubblico, irrompe nella sfida non ancora in veste da combattimento e aiuta il compagno, causando problemi ai due Horsemen. Nonostante questo, è sempre impegnato quando Sting potrebbe dargli il cambio e quindi c’è attesa per il suo ingresso. Sting riesce dopo tante fatiche a dare il cambio al compagno, che entra sul ring e… lo attacca! Pestaggio tre contro uno dei lottatori contro Sting, che portano la sfida a chiudersi in No Contest in 17 minuti e 9 secondi. 7.5/10, riesce a risultare uno scontro sentito e con la svolta del tradimento costruita ad arte. Ci è voluto tanto a far fidare Sting di Flair e il risultato è stato un momento shock.

Viene lasciato intuire che era tutto un piano congeniato da Ric Flair e Arn Anderson. Il Nature Boy spiega al microfono che gli Horsemen sono tornati.

Mike Tenay intervista Lex Luger, ricapitolando il finale del match contro Meng, mentre lui è preoccupato per quanto successo a Sting ed è concentrato su Randy Savage.


Arriva la ridicola battaglie dei Monster Truck in un’arena circolare. Con due macchine altamente personalizzate, si assiste a un Sumo match che ricorda Destruction Derby ma senza distruzione e divertimento. È una fra le peggiori idee che si siano viste, Hogan non riesce a smettere di ridere nonostante abbia promesso distruzione per il suo avversario. La ‘sfida’ non finisce più, con le macchine che girano in cerchio attaccate l’una all’altra. È il Monster Truck di Hogan a buttare l’altro fuori dalla zona di combattimento. Il Gigante è furioso e attacca Hogan (vestito in nero), poi i due combattono sul ciglio dell’arena e Hogan butta giù Giant. Sarà vivo? Sarà morto? Fra poco lo rivedremo sul ring, preoccupazione inutile!

Lex Luger vs. Randy Savage
Non è un gran match e nemmeno la sfida risolutiva che ci si attendeva. Luger è spossato dal match precedente ed è a corto di fiato. Savage prende vantaggio verso la fine mentre il ruolo di Jimmy Hart non appare chiaro, aiuta Macho Man o il Total Package? Savage si lancia con il Flying Elbow Drop e schiena Luger in 5 minuti e 23 secondi. 5/10, sfida deludente, che non mantiene le aspettative di un match tanto decantato a Nitro.

WCW World Heavyweight Title Match: Hulk Hogan (w/Jimmy Hart) (c) vs. The Giant (w/The Taskmaster) [Title Can Change Hands Via Disqualification]
Un match dove la WCW fa quello per cui è diventata famosa, sorprendere tutti con colpi di scena all’interno della stessa sfida. Inizialmente è un match combattuto, Giant sembra indomabile ma Hogan riesce ad emergere più volte e sopravvive alla Chokeslam. Arriva il Big Boot ma non sembra bastare. Jimmy Hart svela le sue carte, tradendo Hogan per schierarsi con il Dungeon of Doom. Interviene Taskmaster, poi anche Macho Man che va ad aiutare l’Hulkster. E lì arriva lo Yeti, che abbranca Hogan in una presa, stringendo anche Giant nel frattempo. Lex Luger interviene ed applica una Torture Rack a Hogan, poi anche a Savage, aiutando così il Dungeon of Doom. Scatta la squalifica dopo 16 minuti e 57 secondi ma è a favore di The Giant, probabilmente perché lo Yeti ha colpito anche lui. Vista la stipulazione c’è un nuovo campione mondiale WCW. 6.5/10, il voto va alle sorprese in continuazione più che a una qualità del match quasi insufficiente.

A fine show, Hogan e Savage devono riprendersi dallo shock del cambio di campione del mondo e del tradimento di Jimmy Hart e Lex Luger.


Voto finale: 4.5/10, l’evento mira di più a stupire che a regalare buoni match. Ci sono sorprese per tutta la seconda pare dell’evento. Il tradimento di Ric Flair ai danni di Sting con gli Horsemen riformati, Lex Luger e Jimmy Hart che voltano le spalle a Hulk Hogan, e la ‘falsa’ caduta di The Giant che pare tenerlo fuori dal main event per poi vincerlo e uscire con la cintura mondiale in suo possesso. Ci sono dei match di qualità discreta, altri pessimi, ma in generale è la parte ridicola dell’evento (Dungeon of Doom e l’assurdo Monster Truck Sumo ‘match’) ad abbassarne il valore. Hulk Hogan in nero è il precursore del futuro Hogan heel, anche se qui ha il pieno supporto del pubblico. Rimane comunque storico per la fine del regno di oltre un anno di Hogan e per le varie sorprese accennate in precedenza.

martedì 20 dicembre 2016

Recensione Nitro episodio 08 (23 ottobre 1995)

Recensione WCW Nitro 08
23 ottobre 1995 da Huntsville (Alabama)
Durata show: 45:45
Rating: 2.6 (vs Raw #132: 2.2)

Ultima puntata prima di Halloween Havoc, che si apre subito con un match.

Kurasawa (w/Col. Robert Parker) vs. Randy Savage
Match completamente standard, che non ha molta enfasi ma rimane equilibrato fino a un finale dove Macho Man si lancia con il Flying Elbow Drop per la vittoria dopo 8 minuti. 5/10, guardabile ma non di buon livello, serve solo a farci vedere che Savage è ancora un wrestler di punta.

Promo del Master del Dungeon of Doom, che blatera frasi con poco senso urlando per tutto il tempo in modo ridicolo e troppo recitato. Viene nascosto un lottatore in un iceberg, preferisco non commentare. Taskmaster e The Giant minacciano Hulk Hogan in una scena che sembra non finire più.

Hulk Hogan veste ancora in nero ma è meno aggressivo dei due episodi precedenti e più motivato in vista della sfida con The Giant. Però si infastidisce con Sting, Lex Luger e Macho Man per essersi fatti da parte quando lui era in difficoltà, ma dice a loro di volerli affrontare dopo aver sconfitto il gigante. La sua sfida è contro tutti i lottatori.

Chris Benoit & Dean Malenko vs. Eddie Guerrero & Mr. JL (w/Alex Wright)
Grande match di coppia, con nessuna importanza sul piano della storia ma con grande enfasi sul lottato, ancora una volta la WCW punta a stupire con stili di lotta poco conosciuti dal pubblico americano. Ci sono grandi mosse, tuffi aerei e perfino combo in volo. Nel finale Jerry Lynn esegue un Victory Roll per schienare Dean Malenko in 10 minuti, per portare la vittoria al suo team. 7.5/10, sfide come queste danno valore allo show, e questa puntata ne aveva bisogno.
Brian Pillman attacca Eddie Guerrero sulla rampa per poi andarsene soddisfatto.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. Lex Luger & Sting
Buoni partecipanti per un match che non prende mai il giusto ritmo, ma risulta piacevole da seguire grazie a un pubblico caldo a favore di Sting (e un po’ anche per Luger). Gli Harlem Heat sono ormai tornati heel e cercano di vincere scorrettamente. Sting si lancia dalla terza corda con una Clothesline in volo per poi schienare Booker T dopo 8 minuti. 6/10, sfida nella norma, nulla di grandioso ma è accettabile anche se prevedibile.

Il Dungeon of Doom invade il ring, il gigante attacca sia Luger che Sting, ma intervengono Macho Man e Hulk Hogan, con il campione che riesce ad avere la meglio con soli pugni. Il Dungeon of Doom invade nuovamente e scatta una rissa generale. Ma che succede all’esterno? L’iceberg esplode e da esso emerge… una mummia? Uno Yeti? Uno zombie? Non ci è dato sapere, ma il look è ridicolo e di sicuro farà altre comparse!

Voto finale: 5.5/10, okay, stavolta il Dungeon of Doom era veramente ridicolo, peccato perché c’è stato un match di coppia centrale veramente buono che ha innalzato la qualità dello show grazie al talento di tutti e quattro i lottatori coinvolti. Mi è piaciuta anche l’offensiva finale di Hulk Hogan, che per la prima volta riesce a tener testa a The Giant e lo mette alle strette. Il resto non ha particolare mordente, ma va bene per costruire l’attesa di Halloween Havoc. Non ancora sufficiente, ma anche in una settimana no Nitro si salva grazie ad alcuni punti a favore.

Nitro: 5.5; Raw: 4.5. Il punto settimanale va a Nitro, in una settimana sotto la sufficienza per entrambi.


Nitro 6 – Raw 1

lunedì 19 dicembre 2016

Recensione Raw episodio 132 (23 ottobre 1995)

Recensione Raw 132
23 ottobre 1995 da Brandon (Manitoba, Canada)
Durata show: 45:11
Rating: 2.2 (vs Nitro #8: 2.6)

Di ritorno da In Your House 4, la sigla di Raw è cambiata nuovamente e si parte subito con la 20 men Battle Royale.

WWF Intercontinental Title #1 Contendership: Aldo Montoya vs. Bam Bam Bigelow vs. Barry Horowitz vs. Bob Holly vs. Duke Droese vs. Fatu vs. Hakushi vs. Henry O. Godwinn vs. Hunter Hearst Helmsley vs. Isaac Yankem DDS vs. Jean-Pierre LaFitte vs. Kama vs. King Kong Bundy vs. Marty Jannetty vs. Owen Hart vs. Rad Radford vs. Savio Vega vs. Sid vs. Skip vs. The 1-2-3 Kid [Battle Royal]
Sid viene considerato il favorito alla vittoria. Aldo Montoya, Fatu e Skip sono fra i primi eliminati, segno che ormai hanno perso qualsiasi considerazione. Dopo la pausa pubblicitaria il numero di partecipanti è dimezzato, praticamente sono state tagliate via tante eliminazioni, fra cui Horowitz e 1-2-3 Kid, poi se ne va anche Yankem. Poi a sorpresa Bigelow elimina Sid (che credevo avrebbe vinto). Seconda pausa pubblicitaria dove va fuori anche Bam Bam. Da questo momento la sfida cresce in intensità e alla fine rimangono Jannetty e Owen Hart a giocarsi la vittoria quando LaFitte e Vega sono eliminati. British Bulldog interviene e attacca Jannetty che era all’esterno del ring, permettendo a Owen di eliminarlo e vincere il match e la title shot alla cintura intercontinentale dopo 20 minuti e 7 secondi. 7-/10, la stipulazione non mi è mai piaciuta ma qui è gestita in modo sensato, specialmente nelle fasi finali. Purtroppo una grande parte delle eliminazioni avviene nella prima pausa pubblicitaria. Owen Hart ottiene un’opportunità per affrontare il campione Razor Ramon. Chiaramente il pubblico canadese non è dispiaciuto.
Breve intervista a Owen Hart dopo la vittoria, in cui ancora una volta si proclama il migliore fra i due fratelli.

Dopo l’assenza di In Your House Report credevo che questo segmento fosse chiuso, e invece arriva il Survivor Series Report (o come lo hanno chiamato stavolta a scopo pubblicitario), presentato da Dok Hendrix che è pure troppo energico per i miei gusti. Viene confermato Diesel contro Bret Hart per la cintura mondiale, mentre viene sancita una strana sfida 4 contro 4 fra lottatori che non sono nemmeno alleati fra loro, per vedere come si comporteranno. I due capitani probabilmente sono Shawn Michaels e Owen Hart (o Razor Ramon). Breve promo di Ahmed Johnson che rassicura di essere dalla parte di HBK.

Avatar vs. Brian Walsh
Avatar è Al Snow, che qui è ancora un nuovo talento ed entra smascherato per poi indossare una maschera da ninja. Avatar sbaglia una mossa aerea ma rimedia poco dopo, comunque sembra un po’ in difficoltà nella sfida nonostante sia a senso unico, chiudendo con una variante dello Splash per la vittoria in 2 minuti e 25 secondi. Squash.

Vignetta su Goldust, che la prossima settimana affronterà Savio Vega.

WWF World Women's Title Match: Bertha Faye (w/Harvey Wippleman) (c) vs. Alundra Blayze
Ormai sembrano le due ultime due lottatrici importanti rimaste in federazione. Il match non è buono, in alcune parti è veramente goffo con alcuni errori della Faye. Nel finale lei manca uno Splash in corsa e si blocca per non colpire il manager, ma l’avversaria esegue un German Suplex per la vittoria. Alundra Blayze torna campionessa femminile. 4.5/10, match deludente, molto sotto a come poteva uscire. Il finale è uscito abbastanza bene per fortuna, ma è l’unica nota positiva.
Bertha Faye rincorre Wippleman, dandogli la colpa della sconfitta.

Intervista di Jim Ross a Shawn Michaels, che non si è ancora ripreso dall’attacco subito, però tornerà a lottare a Survivor Series.


Voto finale: 4.5/10, non si tratta di una buona puntata, anche se la Battle Royale è perlomeno accettabile fino alla parte veramente buona, cioè il confronto finale fra Owen Hart e Marty Jannetty, che risulta ben fatto e con buone manovre. L’intervento di British Bulldog è accettabile. Il debutto di Avatar non funziona bene, è una sfida da meno di tre minuti con un errore di esitazione all’inizio e pure alla fine, non proprio il miglior modo per presentare un ‘ninja’. Il match femminile è pessimo, sicuramente sotto ogni aspettativa.

sabato 17 dicembre 2016

Recensione In Your House 4 (22 ottobre 1995)

Recensione In Your House 4: Great White North
22 ottobre 1995 da Grand Rapids (Michigan)
Durata show: 1:54:07

Si parte con l’inno canadese, poi Gorilla Monsoon spiega che Shawn Michaels è stato aggredito in un bar e perciò le sue condizioni non gli permettono di combattere, quindi la cintura intercontinentale non solo è stata resa vacante, ma è stata consegnata d’ufficio a Dean Douglas, che dovrà difenderla stasera contro Razor Ramon.

Fatu vs. Hunter Hearst Helmsley
Fatu dopo un lungo periodo di vignette sul ‘make a difference’ si ritrova a fare la fine di tutti gli altri, trovandosi con poco tifo a suo favore e con un avversario molto più lanciato di lui. Hunter riesce a cogliere nel segno l’idea del personaggio nobile e aristocratico, disgustato dalla gente comune. La sfida purtroppo non è interessante e si chiude con il Pedigree dopo 8 minuti e 6 secondi. 5/10, mediocre, non è il miglior modo per aprire lo show ed era un match evitabile per un pay per view da due ore.
HHH festeggia unendosi a Jerry Lawler, che sta dalla sua parte, ma interviene Henry Godwinn con il suo secchio pieno di cibo da stalla e minaccia di colpirli, solo che Hunter riesce a fuggire in tempo.

Promo di British Bulldog con Jim Cornette, l’inglese è pronto ad affrontare Diesel per la cintura mondiale. C’è da dire che tutti i suoi promo erano simili fra loro nello stile durante l’ultimo mese.

WWF World Tag Team Title Match: The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn) (c) vs. Razor Ramon & The 1-2-3 Kid
Questo match è importante perché manda avanti la situazione fra Razor Ramon e 1-2-3 Kid, che prima del match dicono di aver risolto i problemi fra loro ma chiaramente non è così e ci sono diverse incomprensioni. Dopo una sfida accettabile senza particolari grandi momenti, Razor Ramon chiude con il Razor’s Edge su Billy Gunn, ma Kid vuole entrare perciò gli viene dato il cambio. Lui va subito a schienarlo senza eseguire alcuna mossa, ma Gunn esegue una culla e riversa lo schienamento per il conteggio decisivo dopo 12 minuti e 46 secondi. 7/10, gli Smoking Gunns sono sempre piacevoli da seguire, mentre la sfida volge quasi completamente sul rapporto degli sfidanti. Il finale è il simbolo di questo nervosismo di Kid che non riesce ad approfittarsi di una grande occasione.
Kid attacca gli avversari dopo la sconfitta e ruba le cinture, ma Ramon cerca di farlo ragionare e le consegna a loro. Fischi del pubblico inevitabili vista la tensione, ormai il cambiamento caratteriale di Kid è evidente.

Breve promo di Goldust, nulla di importante, solo un primissimo piano del suo volto dall’aspetto bizzarro prima del debutto.

Goldust vs. Marty Jannetty
Jannetty è tornato di recente per un altro tentativo di rimanere con la federazione (che non andrà a buon fine), mentre Goldust qui indossa una veste giallo-chiara diversa da quella con cui è diventato famoso, è sicuramente diverso e più… strano, ma non nel senso buono. Il match ha qualcosa che non funziona al meglio, sembra più di vedere in azione Dustin Rhodes che Goldust nel match, con momenti da rissa tipici dei suoi match in WCW. Jannetty pare fuori forma e sbaglia in un paio di occasioni, insomma, non è proprio una sfida di buon livello, e c’è una Headlock a terra che pare non finire più. Verso la fine, Marty Jannetty ha la maggior parte dell’offensiva e dopo un po’ di dominio si lancia dalla terza corda, ma Goldust lo colpisce con un calcio teso. Arriva la Curtain Call e il wrestler al debutto vince sul veterano in 11 minuti e 45 secondi, pubblico in silenzio senza reazioni. 4.5/10, un pessimo match, sicuramente poteva andare anche peggio ma con un’arena del tutto spenta non ha funzionato.

Promo di Jim Cornette per Yokozuna riguardante la rivalità di pesi massimi con King Mabel che non è stata sviluppata a dovere. Sono due wrestler non apprezzati dal pubblico, perché metterli contro?

King Mabel (w/Sir Mo) vs. Yokozuna (w/Jim Cornette & Mr. Fuji)
Difficile chiamarlo match di Wrestling, è una perdita di tempo dove questi due pesi massimi stanno a guardarsi per la maggior parte del tempo (fra l’altro veramente breve) e ogni tanto arriva una mossa, o uno spintone. Assolutamente lontano da quello che considero uno spettacolo accettabile per un pay per view. Il finale è una vera beffa perché entrambi vengono contati fuori in 5 minuti e 12 secondi. 3/10, da evitare, è uno spreco del vostro tempo, per fortuna dura poco.
Dopo questo match tremendo arriva pure l’abbraccio e l’alleanza fra i due lottatori. Okay, era veramente inutile!

Il team di commento parla di Survivor Series mentre viene menzionato che Bret Hart avrà una title shot contro il campione mondiale uscente da questo evento.

Shawn Michaels è costretto a rendere vacante la cintura intercontinentale, è ferito e con un viso che riflette i danni dell’attacco subito in un bar. Dean Douglas riceve la cintura ma deve subito difenderla.

WWF Intercontinental Title Match: Dean Douglas (c) vs. Razor Ramon
Il match è okay, Douglas ha la prima difesa titolata un minuto dopo aver ottenuto la cintura, e le cose per lui non vanno bene, visto che Ramon riesce ad avere la meglio per la maggior parte della sfida. Nel finale chiude con un Suplex e lo schiena, mentre Douglas ha un piede alle corde (sotto, ma non le tocca, tecnicamente non andrebbe contato comunque), ma l’arbitro esegue il conteggio e dà la vittoria e la cintura intercontinentale a Razor Ramon dopo 11 minuti e 1 secondo. 6+/10, non mi è piaciuto nulla di quello che ha fatto finora Douglas in WWF, ma il Bad Guy è un trascinatore e riesce a guidare la sfida verso qualcosa di accettabile. Il finale sporco non toglie il fatto che Douglas ha perso la cintura immediatamente e quel titolo serve solo negli archivi ma non ha avuto alcun valore.

Bret Hart si unisce al tavolo di commento per assistere al main event, ma prima mette in fuga Jerry Lawler per non averlo al suo fianco.

WWF World Heavyweight Title Match: Diesel (c) vs. The British Bulldog (w/Jim Cornette)
Questa è una grande occasione per British Bulldog per competere per la cintura mondiale, tuttavia la costruzione non è stata delle migliori e il pubblico appare un po’ spento, non c’è grande tifo per Diesel. Anche qui è difficile vederlo come un ottimo match, è lento e con poche fasi interessanti, anche se si vede l’impegno dell’inglese nella sfida. Bret Hart ha prima problemi con Diesel, poi con Bulldog, che lo provoca al tavolo di commento. Perciò il canadese sale sul ring e attacca lo sfidante fino a causargli la vittoria per squalifica. British Bulldog vince il match ma non la cintura in 18 minuti e 14 secondi. 6.5/10, main event deludente per quello che poteva essere. Diesel ottiene una vittoria non convincente che serve per creare conflitto fra lui e Bret Hart, che si poteva tranquillamente creare la sera successiva a Raw invece che rovinare un evento già privo di buone sfide.

Scatta una rissa fra Diesel e Bret Hart, il campione mondiale non apprezza il suo intervento e i due vengono separati dai membri dello staff, poi Diesel riesce a spezzare il blocco e arriva a un passo dall’attaccarlo. Si chiude l’evento con la tensione fra loro, che saranno avversari a Survivor Series.


Voto finale: 4/10, escludendo Fatu contro Hunter Hearts Helmsey e Yokozuna contro King Mabel, la card dell’evento sembrava decisamente buona, poi qualcosa è cambiato con Shawn Michaels che ha reso la cintura vacante, e tutto l’evento si è concentrato attorno alla famosa Kliq di cui lui, Diesel, Razor Ramon e 1-2-3 Kid facevano parte. Tuttavia questo non mi dà particolarmente fastidio perché sono fra i migliori lottatori della federazione, ma quasi tutti i match si sono conclusi con dei finali irritanti, e chi ne ha pagato le conseguenze è Dean Douglas, che ottiene una cintura ma la perde subito contro Ramon. Non c’è un solo match meritevole di essere visto, anche se a parte l’orrendo match da 5 minuti fra Yokozuna e Mabel non c’è nulla di veramente terribile. La parte migliore è vedere continuare la rivalità fra Ramon e Kid, ormai sempre più vicina al punto di rottura definitivo. Non è un grande evento e non lo consiglio, dura meno di due ore e non è particolarmente valido.

venerdì 16 dicembre 2016

Recensione Nitro episodio 07 (16 ottobre 1995)

Recensione WCW Nitro 07
16 ottobre 1995 da Albany (Georgia)
Durata show: 45:02
Rating: 2.2 (vs Raw #131: 2.6)

Si parte con un promo registrato in cui Sting si offre di fare squadra con Ric Flair, ma lo avverte che se cercherà di fregarlo per lui sarà morto.

WCW World Television Title Match: Diamond Dallas Page (w/Diamond Doll) (c) vs. Johnny B. Badd
Il match non inizia nemmeno, Page attacca l’avversario con la cintura e insiste fino a farsi squalificare. Non valutabile. Bel modo di trattare un match titolato pubblicizzato la settimana precedente!

Chris Benoit vs. Eddie Guerrero
Debutto in WCW di Benoit (che aveva già partecipato ad alcuni eventi a inizio anni ’90 ma come parte della collaborazione con la NJPW). Il match è impressionante, in meno di dieci minuti c’è tutta la tecnica e l’abilità dei due lottatori, a questo punto della carriera Guerrero esibisce una Springboard Tornado DDT. L’obiettivo del match è di mostrare qualcosa di innovativo e sconosciuto al pubblico americano (un mix fra lo stile Junior Heavyweight giapponese e la Lucha Libre), perciò la sfida riesce nel suo obiettivo. Benoit chiude con un Full Nelson Suplex dopo 8 minuti e 36 secondi. 8+/10, non è uno fra i loro classici, ma è un ottimo debutto per il Canadian Crippler, mentre il messicano ha un’altra sfida degna di essere vista. Sicuramente un bel match da vedere, una sfida divertente che ha l’effetto sperato.

Nella linea telefonica a pagamento “Mean” Gene promette di svelare un gossip su un lottatore dell’altra federazione innominabile (che nomina) che ha avuto una rissa con un fan e ha perso. Considerato il momento e l’annuncio altrove della ‘rissa al bar’ è facile capire che parlano di Shawn Michaels. Ma perché parlare di quello che succede in un’altra federazione?

Intervista sul ring a Kevin Sullivan e The Giant, con il Taskmaster che si proclama malvagio dal giorno in cui è nato, mentre Hulk Hogan è uno dei pochi buoni rimasti. Il gigante con una voce profonda minaccia Hogan e dice che gli strapperà via la cintura. La presentazione del pay per view sembra infantile con i Monster Truck e gli scheletrini di Halloween.

Jim Duggan vs. Meng
Il lato positivo della carriera di Duggan è che ha preso tante batoste, ma è continuato a tornare e stranamente è riuscito a ricevere diversi rilanci in carriera. Qui viene distrutto da Meng, che lo fa cedere con la Tongan Spike, il ditone sul collo, in 1 minuto e 52 secondi. Squash.

Hulk Hogan è ancora vestito di nero e con un ‘green screen’ in bianco e nero dietro di lui. Ammette di avere del male dentro di lui ma che lo usa per proteggere quello in cui crede. Il gigante non sa cosa vuol dire affrontarlo, poi lancia un’altra frecciata a Vince dicendo che Hulk è più forte di loro. Assicura che farà del male a The Giant e che il ‘male’ dell’Hulkamania lo annienterà.

Ric Flair & Sting vs. The Four Horsemen (Arn Anderson & Brian Pillman)
Pubblico caldissimo per questa sfida, è fantastico vedere un’arena così esaltata da un confronto e la presenza di Sting aiuta anche se è Ric Flair a far impazzire tutti. Sting arriva a sfida in corso ma Flair fatica a dargli il cambio. Sting fa piazza pulita degli avversari, che volano fuori dal ring e quindi lui e il Nature Boy vincono per conteggio fuori dopo 7 minuti e 3 secondi, ma ci sono fischi per questo finale. 7-/10, sfida piacevole con un finale che lascia l’amaro in bocca ma il pubblico impazzisce, perciò c’è una grande atmosfera.

Sting propone a Ric Flair di continuare a unire le forze per distruggere Anderson e Pillman una volta per tutte. Lui non risponde ma fa intendere di voler continuare e quindi ci sarà il match di coppia ad Halloween Havoc.

Voto finale: 7/10, un episodio appassionante, che procede per il verso giusto con un match fantastico, Guerrero contro Benoit, e un main event forse sottotono ma apprezzato dal pubblico, mentre le altre due sfide sono ridicole. Fra i segmenti, Hulk Hogan continua questa strana svolta malvagia che non si concretizza in nulla a parte blaterare minacce un po’ diverse dal solito nei confronti del gigante, mentre Sting e Ric Flair contro Anderson e Pillman è una rivalità promettente che cattura l’attenzione a due settimane da Halloween Havoc.

Nitro: 7; Raw: 4. Il punto settimanale va a Nitro, che qui domina su Raw.


Nitro 5 – Raw 1

giovedì 15 dicembre 2016

Recensione Raw episodio 131 (16 ottobre 1995)

Recensione Raw 131
16 ottobre 1995 da Grand Rapids (Michigan)
Durata show: 46:11
Rating: 2.6 (vs Nitro #7: 2.2)

Ultimo episodio prima di In Your House 4. Un promo registrato promuove il match nella gabbia d’acciaio che farà da main event nello show.

Doink vs. Hunter Hearst Helmsley
Hunter nella fase iniziale della carriera si porta dietro un profumo che usa per l’ambiente, mantenendo la sua aria aristocratica. Due anni dopo avrà la stessa musica d’ingresso ma un carattere diverso e più aggressivo. Doink è al suo ultimo match a Raw, ormai diventato un jobber a questo punto della carriera. A parte la fase iniziale con il comedy stupido del clown, HHH domina la sfida e chiude con il Pedigree. Squash, non di quelli belli.

Hakushi viene intervistato sul Baseball, fa una battuta sugli Yankees che con la mia ignoranza su questo sport non riesco a cogliere.

Gorilla Monsoon annuncia Yokozuna contro Mabel a In Your House, una strana scelta perché la settimana precedente erano alleati e non ci sono stati screzi. Immagino che Yokozuna fosse ormai tifato da una buona parte del pubblico.

WWF World Tag Team Title Match: The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn) (c) vs. PG-13 (JC Ice & Wolfie D)
Lo stile di lotta dei PG-13 è irritante, cercano di essere moderni e dunque fanno pose ridicole e capriole che poco hanno a che vedere con la psicologia del match. Si vede che hanno talento ma sono frenati da questa gestione. C’è addirittura un problema di comunicazione fra loro e gli Smoking Gunns vincono senza problemi con la loro manovra di coppia con il salto dalle corde di Billy Gunn. 5+/10, non è mai un match interessante ma c’è impegno da parte delle due squadre, almeno questo glielo riconosco.

Viene annunciato un rematch fra Alundra Blayze e Bertha Faye per la cintura femminile.

Promo di Jim Cornette su British Bulldog, che permette allo sfidante di non dover stare tanto al microfono. Quando Dok Hendrix pensa che il merito del successo di Bulldog su Diesel sia dovuto a Yokozuna, lui dice che non è così e che la gente non gli porta rispetto, come rispondere a una domanda senza dare una risposta efficace.

Promo del debuttante Ahmed Johnson, di cui non si capisce cosa sta dicendo ma pare motivato. No, seriamente, non si capisce.

Dean Douglas vs. Joe Dorgan
Il match è così inutile che viene usato come spazio per una telefonata a Shawn Michaels, che è stato assalito in un locale da un gruppo di sconosciuti e le sue condizioni fisiche sono tremende (infatti la cintura Intercontentale gli verrà ritirata come era già successo in passato, e non sarà nemmeno l’ultima cintura che perde senza difenderla). Douglas vince velocemente con un Fisherman’s Suplex. Squash, già il secondo della serata.

Non c’è il Report consueto per la prima volta da quando c’è Raw a costruire un pay per view, ma è il team di commento a parlare dei match attesi al pay per view. Poi Goldust dopo aver citato il ‘francamente me ne infischio’ del cinema avverte di aver scelto come bersaglio Marty Jannetty.
Paul Bearer annuncia che Undertaker non sarà più lo stesso di prima dopo l’assalto subito da King Mabel ma tornerà presto, poi se la prende anche con Yokozuna.

Viene annunciata una Battle Royale per la cintura intercontinentale nel prossimo episodio di Raw, che seguirà In Your House 4.

Bret Hart vs. Isaac Yankem DDS [Steel Cage Match]
Un match che la storia del Wrestling non ci ha mai concesso è quello fra Bret Hart e Kane, visto che la Big Red Machine è comparso per la prima volta poco prima che Hitman abbandonasse la federazione. Perciò qui abbiamo la versione ‘di basso livello’ del loro confronto, con Yankem che è ancora credibile ma parte da sfavorito. Alla prima occasione di vittoria di Hart, l’arbitro non riesce ad aprire la cella e infatti Jerry Lawler ha il lucchetto. Poi arriva la Sharpshooter che fa cedere il dentista, ma si può vincere solo fuggendo. Lawler interviene e impedisce ancora al canadese di vincere. The King viene preso dagli arbitri e chiuso in una piccola gabbia all’esterno e sollevato in alto. Lo scontro rimane equilibrato anche se la regia si sofferma spesso su Lawler, che ha ancora il microfono e si lamenta spesso. Arriva la DDS (DDT) del dentista, che riceve la chiave da The King e si prepara ad uscire. Hart si salva e lo tramortisce con un po’ di mosse prima di salire la gabbia e uscire dall’alto, vincendo la sfida e, forse, mettendo fine alla sua rivalità infinita con Jerry Lawler. 6/10, non riesco a dare più di una sufficienza alla sfida, dura una ventina di minuti e non è piacevole, nonostante il carisma del canadese. Yankem dà prova di essere un buon lottatore con il personaggio sbagliato, il dentista non durerà ancora a lungo e lui tornerà interpretando un personaggio perfino peggiore, ma ne parlerò più avanti.


Voto finale: 4/10, Raw torna a proporre sfide a senso unico, e un match di coppia privo di interesse prima del pay per view. Anche se vince negli ascolti contro Nitro, appare uno show esitante che basa tutto sul main event, ed anche questo non è la gioia per gli occhi degli spettatori, che vedono il beniamino del pubblico trionfare contro ogni difficoltà ma senza che si tratti di un buon match. Gli altri match sono orrendi e fuori dal ring non succede molto. La situazione di Shawn Michaels riesce a essere curiosa e ridicola allo stesso tempo, è ironico come non finisca quasi mai per perdere le cinture sul ring ma ‘a tavolino’. La costruzione di In Your House 4 avviene senza i Report e dovrebbe essere positivo, ma continua a non sembrare un evento atteso. Diesel contro British Bulldog? Si poteva fare di più per lanciarlo. Inoltre, lo show deve cominciare a cambiare faccia e prendere esempio da Nitro nel suo periodo iniziale, che può avere alti e bassi ma sa cosa deve evitare a prescindere.