Recensione WWE Elimination Chamber 2022
19 febbraio 2022 da
Jeddah (Arabia Saudita)
Nuovo anno, nuovo show in Arabia Saudita. La card ha
sicuramente qualche sfida interessante e alre che sembrano dei riempitivi poco
utili.
WWE Universal
Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. Goldberg
Voto: 4.5/10. Sfida breve, che dà un senso di tristezza a
vederla, Roman Reigns nel pieno della sua carriera affronta Goldberg, che pare
un nonnetto che sembra messo lì sul ring senza alcuna ragione. Un vero peccato!
Spear contro Spear, ma c’è poco altro. Roman applica la sua mossa finale di
sottomissione a Goldberg e lui sviene dopo 6 minuti in una fra le sequenze più
imbarazzanti che si sono viste negli ultimi anni. Non considero il match a
fondo scala visto l’hype e l’interesse del pubblico ma il risultato è sicuramente
scadente! Roman mantiene la cintura, sono sorpreso che qualcuno pensasse a un
risultato differente.
WWE RAW
Women's Title #1 Contendership: Nikki ASH vs. Doudrop vs. Alexa Bliss vs. Rhea
Ripley vs. Liv Morgan vs. Bianca Belair [Elimination Chamber Match]
Voto: 6.5/10. Per essere un Elimination Chamber match, è uno
dei meno memorabili, purtroppo il vestiario modificato delle lottatrici distrae
molto, perlomeno riescono a combattere. La sfida enfatizza il ritorno di Alexa
Bliss da “curata” del suo disturbo, non si sa quanto ci sia del vero in questo,
ma risulta una fra le protagoniste. Ninni ASH e Doudrop sono le prime a
lasciare il match, poi Alexa elimina Liv Morgan. Bianca Belair è la
protagonista assoluta delle fasi finali, sconfigge Rhea Ripley e poi anche
Alexa Bliss, vincendo in 15 minuti e 45 secondi. Una sfida decisamente breve
per quella stipulazione, parecchio frettolosa, salvata solo dall’impegno delle
lottatrici che volevano renderla importante, ma non poteva essere fatto di più
vista la situazione. C’è da dire che dopo il finale del match precedente, il
pubblico è risultato piuttosto silenzioso tranne in rare situazioni.
Naomi &
Ronda Rousey vs. Charlotte Flair & Sonya Deville
Voto: 4/10. Un altro match femminile in seguito all’altro?
Purtroppo non era il piazzamento migliore! I due team non sembrano poi dei veri
tag team e le protagoniste sono Charlotte e Ronda. Per come si svolge la sfida,
non c’è proprio nulla da salvare, noiosa, inutile, la si poteva concludere in
pochi minuti invece che sfiorare la decina. Ronda Rousey sottomette Sonya
Deville in 9 minuti e 15 secondi. Non c’è proprio nulla che riesco a salvare
del match, anche qui l’impegno è venuto a mancare.
Drew McIntyre
vs. Madcap Moss (w/Happy Corbin) [Falls Count Anywhere Match]
Voto: 5.5/10. Non è terribile, ma voglio dire… a chi può
interessare? Drew McIntyre è l’unica ragione per vederlo e non è abbastanza!
Madcap Moss è un disastro come lottatore, la stipulazione non la salva
particolarmente. La vittoria va a McIntyre in 9 minuti e 5 secondi, poi lo
vediamo sfoggiare la sua spada fintissima come se fosse qualcosa di importante.
Okay…
WWE RAW
Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Lita
Voto: 7/10. Finalmente un match degno di essere
visto! Lita ha perso un po’ di smalto negli anni ma non il suo carisma ed è
ancora perfettamente in grado di lottare. Si tratta di un match sentito e
appassionante, ma non più che buono. Becky dirige la sfida e Lita si inserisce
bene, anche se va a rallenty in alcune occasioni. Becky poi vince per
schienamento dopo la Manhandle Slam in 12 minuti e 19 secondi. Lita ne esce
comunque a testa alta.
I Viking Raiders dovrebbero affrontare gli Uso, ma vengono
annientati da loro fuori dal ring prima ancora che la sfida abbia inizio.
WWE Title:
Bobby Lashley (c) vs. Brock Lesnar vs. AJ Styles vs. Seth Rollins vs. Riddle
vs. Austin Theory [Elimination Chamber Match]
Voto: 5/10. La sfortuna di questa sfida è un infortunio di
Bobby Lashley prima ancora che possa entrare in partita. Seth Rollins lancia
Austin Theory contro la gabbia e il plexigas ferisce Lashley, causandogli un
brutto infortunio che lo tiene fuori. La storia della sfida è che i lottatori
si giocano una chance importante, Brock Lesnar entra per ultimo (fra l’altro
nel turno dove era selezionata la gabbia di Lashley, che viene inquadrata ma si
apre la sua) e annienta tutti uno dopo l’altro. Austin Theory è l’ultimo
rimasto e scappa via finché Lesnar non lo scaraventa giù dalla cima di una gabbia
per schienarlo dopo 14 minuti e 55 secondi. Lesnar torna campione WWE in una
sfida completamente dominata da lui, probabilmente il risultato sarebbe stato
diverso se Lashley non fosse uscito subito. Il problema è che ci sono errori di
regia e gli altri lottatori servono solo a essere annientati da Lesnar.
Voto finale: 3/10, un evento catastrofico per la WWE,
nel caso del main event il problema di base è un infortunio che cambia le cose,
probabilmente rovinando la sfida e lasciandola a senso unico, oltre a un totale
dominio di Brock Lesnar, divertente da vedere ma ingiusto. Ci sono tante cose
che non vanno, come un match che non inizia nemmeno fra gli Uso e i Viking
Raiders (okay, di questo mi interessava ben poco). L’Elimination Chamber
maschile è interessante ma viene distrutta da un grosso infortunio e dal
diventare involontariamente scontata, quella femminile non riesce bene e le
lottatrici risultano snaturate perfino nel look. Ottimo invece il ritorno di
Lita, che fa un buon match con Becky Lynch e quella è la sfida migliore
dell’evento. Drew McIntyre è impegnato in un match del tutto inutile con Madcap
Moss, che mi fa addirittura rimpiangere che non ci fosse Happy Corbin sul ring.
Il ritorno di Golberg è stato orrendo, 6 minuti di agonia con lui a fiato
corto. Disastri su disastri, è un evento che sconsiglio fortemente, che non dà
molto e che rende la vittoria di Lashley dello scorso mese praticamente buttata
via per costruire Roman Reigns contro Brock Lesnar. C’è ancora molto da fare
per costruire WrestleMania!