giovedì 29 aprile 2021

Recensione No Way Out 2003 (23 febbraio 2003)

 Recensione WWE No Way Out 2003

23 febbraio 2003 da Montreal (Canada)

Durata show: 2 ore e 35 minuti

 

Ultimo evento prima di Wrestlemania, stavolta in Canada con un pubblico particolare, che tifa chi gli pare e non chi dovrebbe tifare. La card è decisamente strana con il ritorno di Hulk Hogan e di The Rock nel main event.

 

Chris Jericho vs. Jeff Hardy

Voto: 8/10. Chris Jericho è tifato tantissimo nonostante sia il ‘malvagio’ del match, anche solo per essere il rivale di Shawn Michaels. Questo è un match sorprendentemente buono, l’ultima grande fiamma di Jeff Hardy a livello di qualità prima di abbandonare la federazione per molti anni. Un match intenso e con molti ribaltamenti di situazione, dove alla fine è Jericho a vincere per sottomissione in 12 minuti e 58 secondi. Mi ha sorpreso l’ottima dinamica dei due avversari e ne è uscito un match migliore di ogni aspettativa per la gioia dei fans di Montreal.

 

World Tag Team Titles: Lance Storm & William Regal (c) vs. Kane & Rob Van Dam

Voto: 6/10. Un match valido per le cinture di coppia veramente generico, ci sono delle fasi buone ma anche altre dispersive. Il finale è proprio brutto perché Kane ha la maschera girata male e connette una Chokeslam su RVD, causandogli la sconfitta per schienamento dopo 9 minuti e 13 secondi. Capisco il senso del finale per la storia di sfiducia fra Kane e RVD, ma così è troppo.

 

WWE Cruiserweight Title: Billy Kidman (c) vs. Matt Hardy (w/Shannon Moore)

Voto: 5.5/10. Sfida parecchio deludente, con Billy Kidman che non riesce mai ad emergere contro Matt Hardy che pare decisamente in controllo della situazione. Shannon Moore interviene e blocca un volo aereo di Kidman, con Hardy che connette la Twist of Fate dalla terza corda e vince il match dopo 9 minuti e 30 secondi. Un brutto match per una cintura che ha regalato tante belle sfide, con un nuovo campione.

 

Edge, che doveva fare team con Brock Lesnar e Chris Benoit, viene trovato KO nel backstage. Questo è il famoso infortunio che lo tiene lontano per oltre un anno dalla WWE, per farlo tornare nel 2004. Ovviamente non si è infortunato qui ma nei giorni precedenti.

 

The Big Show (w/Paul Heyman) vs. The Undertaker

Voto: 5.5/10. Undertaker ha fatto la figura dello stupido ad aprire regali per un mese a Smackdown alla ricerca di Big Show per poi venire picchiato da lui. Che bella storia! Purtroppo il match è esteso oltre ogni limite sensato ed è spesso noioso con qualche momento buono, ma ci sono così tante parti lente da rischiare di causare sonnolenza agli spettatori. A-Train interviene ma subisce un tuffo in volo da Undertaker, che poi sottomette Big Show a terra dopo 14 minuti e 30 secondi che mi sono sembrati interminabili.

Undertaker vuole infierire su Big Show, afferra la sedia ma interviene A-Train a metterlo KO. Il post-match è pure peggiore della sfida!

 

Vince McMahon annuncia ad Eric Bischoff che dovrà vedersela 1 contro 1 contro Steve Austin e che se qualcuno interverrà (riferito a Chief Morley/Val Venis) allora verrà licenziato. Insomma, sembra involontariamente favorire Stone Cold.

 

Brock Lesnar & Chris Benoit vs. Team Angle (Kurt Angle & Charlie Haas & Shelton Benjamin) (w/Paul Heyman) [Three On Two Match]

Voto: 8+/10. Per l’infortunio di Edge, la sfida è a vantaggio numerico per il Team Angle. Si tratta di una gran bella sfida, molto dinamica e ricca di interesse nonostante non ci siano cinture in palio. L’azione è senza sosta e non finisce mai, con ottimi momenti fra cui un Superplex dalla terza corda da parte di Kurt Angle. Chris Benoit sottomette Charlie Haas dopo 13 minuti e 20 secondi, portando il successo alla sua squadra.

 

World Heavyweight Title: Triple H (w/Batista, Randy Orton & Ric Flair) (c) vs. Scott Steiner

Voto: 4.5/10. Il match precedente a Royal Rumble è stato tremendo, questo non può essere così terribile, vero? Va leggermente meglio ma ciò non significa che sia valido. Steiner stavolta ha un parco mosse che va oltre l’infinità di Suplex, esegue pure una Figure 4 Leg Lock davanti a un incredulo Ric Flair. Rimane comunque un brutto match, di quelli che non lasciano niente agli spettatori e i cori “boring, boring” sono il segnale di qualcosa che non va. L’Evolution interviene spesso e Triple H riesce a ottenere una vittoria per schienamento dopo 13 minuti e 2 secondi. Insomma, non è un match che consiglierei mai a qualcuno perché è troppo noioso per farsi qualche risata a differenza di quello prima.

 

Eric Bischoff vs. Steve Austin

Squash. Stone Cold è in pieno controllo, in pratica è un dominio totale da parte sua in cui si prende i giusti tempi e poi schiena Bischoff con la Stunner dopo 4 minuti e 28 secondi. Sinceramente non ne sentivo il bisogno, ma Austin è vicino al ritiro da lottatore.

 

Hulk Hogan vs. The Rock

Voto: 5/10. Il match precedente di Wrestlemania fra di loro è un classico, una fra le migliori sfide con la giusta atmosfera. Questa? Decisamente no! The Rock è tornato con arroganza, Hulk Hogan è il beniamino della folla. Vince McMahon purtroppo è coinvolto e vuole punire Hogan dopo il suo abbandono precedente. Ne esce un match con Hogan sanguinante, The Rock che non può fare una delle sue ottime performance e momenti grotteschi dove l’Hulkster sopravvive a tutto. Alla fine è The Rock a vincere per schienamento in modo sporco dopo 12 minuti e 10 secondi, con McMahon che causa questo risultato. Soporifero anche se il vincitore è quello giusto!

 

Lo show si conclude con Hulk Hogan in pessime condizioni e Vince McMahon che se ne va tutto soddisfatto e a petto nudo con la sua muscolatura incredibile nonostante l’età.

 

Voto finale: 5.5/10, avrei tanto voluto apprezzare di più questo evento. Devo essere sincero, ci sono due match grandiosi che già da soli valgono come ragioni per apprezzare No Way Out, ma è tutto il resto a risultare sgradevole. Ho rischiato di addormentarmi in tutta l’ultima ora ed è grave. Scott Steiner contro Triple H è pesantissimo, il main event fra The Rock e Hulk Hogan è mal riuscito, Steve Austin contro Eric Bischoff è a senso unico ma non aggiunge proprio nulla. Se non fosse stato per quell’ultima ora, l’avrei definito un grande evento! Il 2 contro 3 del team di Brock Lesnar contro il Team Angle è fantastico, un match solido e pieno di intrattenimento, con belle mosse e un finale d’impatto che preserva la rivalità fra Angle e Lesnar. Il match iniziale è veramente ottimo, Chris Jericho e Jeff Hardy tirano fuori qualcosa di incredibile per iniziare lo show. Altri match sono circa sulla sufficienza, con un capitolo di Big Show contro Undertaker che serve più che altro a costruire la rivalità per Wrestlemania con l’intervento di A-Train. Insomma, nulla di buono da lì. Sono deluso perché poteva essere molto più piacevole invece fra risultati deludenti e match noiosi l’interesse cala sempre di più fino a un main event che doveva essere il rematch più atteso e invece non è nemmeno sufficiente. Il ritorno di Steve Austin, Hulk Hogan e The Rock non è sfruttato al meglio.

mercoledì 28 aprile 2021

Recensione WCW Nitro episodio 90 (02 giugno 1997)

 Recensione WCW Nitro 90

02 giugno 1997 da Dayton (Ohio)

Durata show: 1 ora e 35 minuti

Rating: 3.3 (vs Raw #212: 2.5)

 

La puntata si apre con Scott Hall e Syxx che dicono che la gente è lì per vedere il NWO. Poi provocano Ric Flair, sapendo che non è presente all’arena, ma arriva il Commissioner JJ Dillon a dire a Scott Hall che Flair è in arrivo nell’arena e che stasera si affronteranno nel main event. Hall pare un po’ contrariato ma fa finta di nulla.

 

Alex Wright vs. Glacier

Squash. Alex Wright fa il figo, colpisce l’avversario e fa il suo balletto, ma a Glacier basta una sola mossa per metterlo KO e vincere in pochissimo tempo.

Wrath e Mortis aggrediscono Glacier al termine del match, Alex Wright si unisce a loro nel pestaggio, tuttavia Glacier è l’unico a rimanere in piedi facendo piazza pulita dei nemici.

 

Buff Bagwell vs. Joe Gomez

Squash. Sfida ancora più semplice della precedente, Bagwell è dominante ma si prende i suoi tempi prima di chiudere la sfida per schienamento. Match indolore per far vedere la superiorità del Buff.

 

Hugh Morrus vs. Prince Iaukea

Senza voto. Hugh Morrus è stato stordito alle spalle da Konnan e perciò è parzialmente KO, ha un inizio dominante ma Iaukea lo schiena con un Roll-up dopo neanche un minuto dall’inizio del match. Insomma, un’altra sfida indolore per la breve durata.

 

JJ Dillon annuncia un match degli Steiner Brothers come primi sfidanti di coppia nel caso che riescano a vincere contro il team rivale. Gli Harlem Heat invece intervengono e Sister Sherri si lamenta che non è stata data a loro l’opportunità.

 

Video di Diamond Dallas Page con il riassunto della rivalità con Macho Man Randy Savage e la sua assicurazione di essere pronto a colpirlo ancora una volta con la Diamond Cut.

 

The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner) vs. nWo Japan (Masahiro Chono & The Great Muta)

Voto: 7/10. Una bella sfida di coppia, parecchio divertente con un grande lavoro da parte dei lottatori, compreso il team giapponese di altissima qualità. Quando gli Steiner sono in netto vantaggio, intervengono gli Harlem Heat a causare la loro sconfitta, con una vittoria a sorpresa del nWo Japan. Davvero divertente e ben gestito.

 

JJ Dillon dice agli Harlem Heat che dovranno vincere il loro match di stasera per ottenere le title shot ai titoli di coppia.

 

Ric Flair si presenta in giacca e cravatta e viene intervistato da Mean Gene, che gli chiede della sua sfida contro Scott Hall stasera. Il Nature Boy dice che non sa se può battere Hall ma vuole scoprirlo stasera. Flair comincia a fare mosse e strani balletti e dice che stasera… stasera… Woooooooo! Che fenomeno.

 

WCW United States Heavyweight Title: Dean Malenko (c) vs. Michael Wallstreet

Voto: 5.5/10. Purtroppo è Wallstreet a gestire la sfida e potete immaginare cosa significa: prese interminabili e tanta lentezza. Dean Malenko se la cava al meglio delle sue forze. Jeff Jarrett interviene per provocare Malenko, ma lui riesce a salvarsi e sottomette Wallstreet, rimanendo campione americano. Non è un match brutto ma non lo considero nemmeno sufficiente.

 

“Double J” Jeff Jarrett vuole un rematch per il titolo americano e lo ottiene da Dean Malenko per la settimana seguente. Steve McMichael litiga con Double J e anche lui ha le sue ambizioni, ma è focalizzato su Kevin Greene, che affronterà a Great American Bash. Non si capisce il ruolo di Debra che entra con Jarrett e se ne va con McMichael. Situazione complicata!

 

Ciclope & Damien vs. Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray)

Senza voto. Gli Harlem Heat sono dominanti, non c’è storia ovviamente, ma intervengono i fratelli Steiner a causare la loro disfatta e Ciclope e Damien se ne escono con una vittoria per schienamento del tutto a sorpresa, nemmeno loro sanno come hanno vinto. Quindi, nemmeno gli Harlem Heat saranno contendenti ai titoli di coppia.

 

The Barbarian (w/Jimmy Hart) vs. Chris Benoit

Voto: 6.5/10. Sfida breve ma intensa, con colpi duri da entrambe le parti, ma alla fine è Benoit a vincere per sottomissione. Veramente ottimo, ho apprezzato ogni singolo momento dell’incontro.

Al termine, Benoit avverte Jimmy Hart che gli aveva detto di poter battere Barbarian, ma non vuole che lui affronti Kevin Sullivan. Gli può concedere una sfida contro Meng, Benoit accetta comunque visto il suo intento di distruggere i Faces of Fear.

 

Scott Hall (w/Syxx) vs. Ric Flair

Voto: 6.5/10. Il match è molto divertente, non dura a lungo ma intrattiene bene. Flair si occupa tantissime volte di Syxx, ma alla fine lui e Hall si fanno squalificare dopo 7 minuti e 50 secondi.

Continua l’assalto ai danni di Ric Flair ma sono Jeff Jarrett e Steve McMichael a tirarlo fuori dai guai, salvandolo.

 

“Macho Man” Randy Savage costringe Mean Gene a seguirlo sul ring per essere intervistato da lui. Gene dice che lui ha sottovalutato Diamond Dallas Page e quello è stato il suo più grande errore. Savage vuole picchiare Okerlund ma interviene JJ Dillon a salvarlo da quella situazione, dicendo a Macho Man che non gli permetterà mai di mettere le mani addosso a un annunciatore. Dillon insiste che Savage è cambiato e che ha perso il suo rispetto per lui, che ora si nasconde dietro ad Elizabeth. Lui perde le staffe e attacca Dillon, poi Eric Bischoff arriva a calmarlo ma lui impazzisce di nuovo e corre ad attaccare ancora Dillon a terra. Macho Man festeggia come se nulla fosse successo. Bischoff poi lo sostiene e dice che lo stesso succederà presto a DDP.

 

Voto finale: 6/10, questa puntata è la perfetta opposizione a quanto si vede a Raw. Se Raw è pieno di discorsi, sfide, provocazioni, Nitro è 100% fatta d’azione, almeno questo episodio risplende per l’essere caotico e interessante, con interventi esterni, rivalità che proseguono e un’ottima costruzione in generale nonostante l’assenza di alcuni dei lottatori chiave della federazione. La presenza di Ric Flair sul ring viene valorizzata e fatta attendere per tutto lo show, con un main event che in effetti corrisponde all’attesa. Per quanto la maggior parte delle sfide sia brevissima o si tratti casi di Squash, perlomeno c’è qualcosa di divertente e alcuni wrestler sembrano delle vere star. Mi è piaciuta molto la rivalità fra Harlem Heat e Steiner Brothers a distanza, con le loro rispettive sconfitte contro team potenzialmente inferiori. Inoltre, credo di essermi divertito pure a seguire Glacier che da solo si libera dei suoi nemici, mostrandosi un buon lottatore con un vestito strano che sembra un po’ limitarlo. Barbarian e Benoit ci danno dentro con i colpi duri e tirano fuori un match divertente. Il finale con Macho Man che perde le staffe e attacca JJ Dillon è ben fatto ma senza il giusto mordente e perciò si vede soltanto il povero Dillon indifeso. Puntata sufficiente, nulla più di questo con tanti pregi e ma anche tanti difetti.

 

Nitro, voto 6; Raw, voto 5.5. Qualità simile ma Nitro ha maggiore azione e perciò mi è piaciuto di più.

 

Nitro 44 – Raw 38

sabato 24 aprile 2021

Recensione Raw episodio 212 (2 giugno 1997)

 Recensione Raw 212

2 giugno 1997 da Huntington (West Virginia)

Rating: 2.5 (vs Nitro #90: 3.3)

 

Si tratta dell’ultima puntata di Raw prima di King of The Ring ’97. C’è il ritorno di Sycho Sid dopo Wrestlemania, insomma, si tratta di un ritorno dopo mesi d’assenza proprio contro Undertaker che gli aveva portato via il titolo mondiale. Intanto continua il declino negli ascolti che andrà avanti fino a novembre, non è il periodo migliore per la federazione a livello di interesse ma a livello creativo sta cambiando molto.

 

Lo show si apre con Undertaker che raggiunge il ring e viene intervistato da Vince McMahon. Lui spiega di aver accettato il ricatto di Paul Bearer e di essere tornato dalla sua parte non per se stesso ma per proteggere le persone a cui è legato. Bearer sarà il suo manager e accetta che sarà perseguitato dal pubblico, ma allo stesso tempo è Bearer a rischiare perché Taker si assicurerà che lui paghi per tutto ciò che gli ha fatto. Paul Bearer interviene e sgrida Undertaker per aver parlato male di lui, dicendogli che dovrà eseguire ogni suo ordine. Arriva Sycho Sid a zittire Bearer, dicendo che Undertaker lo ha sconfitto a Wrestlemania 13 ma lui attende un rematch e sarà un onore affrontarlo, ma dice anche che lo manderà all’inferno. Arriva pure la Nation of Domination e Faarooq avverte Undertaker che terrà d’occhio la loro sfida.

 

Ahmed Johnson vs. Faarooq (w/Crush, D-Lo Brown & Savio Vega)

Voto: 4.5/10. Molto deludente per essere un match che doveva risultare decisivo. Infatti Ahmed Johnson potrebbe avere la sua occasione di rivincita dopo il lungo infortunio ma arriva Undertaker a fare una rissa con i membri della Nation of Domination, causando però un danno a Johnson, che viene schienato da Faarooq dopo soli 3 minuti e 8 secondi.

Undertaker sale sul ring per accertarsi delle condizioni di Ahmed Johnson ma lui lo provoca due volte e allora Undertaker lo scaraventa a terra. Questo nel Wrestling si chiama Burial, è l’umiliazione totale di un lottatore che non solo perde ma ne esce pure umiliato dopo la sfida.

 

McMahon intervista anche l’Hart Foundation sul ring, mentre Steve Austin e Shawn Michaels sono dal titantron. Bret Hart dice che non può ancora tornare a lottare per via dell’assalto brutale da parte di Stone Cold. Shawn Michaels litiga con Austin per chi dei due avrebbe dovuto dare il colpo di grazia a Bret Hart, HBK accusa Stone Cold e lui si difende dicendo che non gli importa nulla. Shawn Michaels si fa tutta la strada nel corridoio per andare faccia a faccia da Austin e litigare con lui. Brian Pillman propone a Steve Austin di affrontare HBK invece che lui a King of the Ring ma lui lo minaccia di occuparsi di lui in questa puntata di Raw.

 

WWF Intercontinental Title: Owen Hart (c) vs. Bob Holly

Voto: 5/10. Sfida altamente godibile ma troppo breve, Bob Holly se la cava bene ma viene sottomesso alla Sharpshooter e cede dopo 3 minuti e 17 secondi. Avrebbe dovuto durare di più, Holly ha messo grande impegno.

 

Breve parte di intervista a Mick Foley, dopo la parte del suo passato mostra pure il periodo quando era Cactus Jack e combatteva contro Terry Funk nel filo spinato.

 

Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna) vs. Goldust (w/Marlena)

Voto: 6/10. Tipico match di Goldust dove si prende gioco dell’avversario e lo provoca, con HHH che reagisce in modo aggressivo ma Marlena riesce a causare un errore di Hunter che colpisce Chyna e poi è Goldust a schienarlo dopo 3 minuti e 48 secondi. Non è un match perfetto ma per quel poco che dura risulta interessante con una rivalità che prosegue da mesi. Intanto HHH e Chyna discutono fra loro per trovare un’intesa dopo l’errore interno.

 

Breve intervista dei Legion of Doom, se così si può chiamare, in realtà vengono inquadrati con una musica in sottofondo.

 

WWF World Tag Team Titles: Shawn Michaels & Steve Austin (c) vs. The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk)

La rivalità interna fra Shawn Michaels e Steve Austin funziona benissimo e dà maggiore enfasi alla sfida, con i due campioni di coppia che non si fidano l’uno dell’altro. L’Hart Foundation si fa notare e cerca di distrarre i loro rivali. Alla fine Stone Cold prende HBK per i capelli e i due fanno una rissa fuori dal ring, perdendo per Count Out dopo 10 minuti e 13 secondi. Rimangono campioni di coppia nonostante la sconfitta.

 

Altro video sulla storia di Mick Foley nei panni di Cactus Jack, con immagini di alcuni fra i suoi match più brutali in giro per il mondo. Foley dice che a quei tempi si sentiva a casa nel dolore ed era rispettato a differenza di ora, mostrando le cicatrici che si è fatto in quel genere di sfide estreme. Dice che quando si guarda allo specchio vede la mappa dei posti in cui è stato, perché si ricorda della cicatrice a Tokyo, di quella in Germania e così via. Viene annunciato che la prossima settimana ci sarà il passaggio da Mick Foley a Mankind nella sua storia.

 

King Of The Ring 1997 First Round Match

Mankind vs. Savio Vega (w/Crush & D-Lo Brown)

Senza voto. Non me la sento di votare una sfida breve che è pure combattuta ma nel finale vede Mankind dominante, che se la prende pure con Jerry Lawler dopo essere stato chiamato mostro. Crush colpisce Savio Vega per errore e Mankind lo schiena in 3 minuti e 1 secondo. Non è stato un match ma più un segmento.

Crush e Savio Vega arrivano a picchiarsi sul ring al termine della sfida. Faarooq decide di non intervenire.

 

The Undertaker (w/Paul Bearer) vs. Sycho Sid

Voto: 5.5/10. Un main event molto atteso che parte bene ma che rallenta all’improvviso con prese statiche interminabili da parte di Sid. Undertaker dal nulla si riprende, fa la Piledriver e lo schiena dopo 4 minuti e 48 secondi. Non è nemmeno un match da 5 minuti che annulla l’hype del ritorno di Sid contro il suo storico rivale.

 

La Nation of Domination attacca Undertaker e lo lascia KO sul ring con Faarooq dominante a lasciare il segno prima del loro scontro. Anche Sid viene accoppato da loro.

 

Voto finale: 5.5/10, non è stato uno show entusiasmante anche se ha i suoi pregi. Ottima l’intervista a Mick Foley come nelle settimane precedenti, bella la storia dei campioni di coppia ma rivali Steve Austin e Shawn Michaels con l’intensa rivalità con l’Hart Foundation, che sembra trarre vantaggio dai loro screzi. Purtroppo tutto ciò che si vede sul ring non è convincente, ci sono molti finali sporchi o deludenti, con Ahmed Johnson completamente annientato da Faarooq e Sycho Sid che fa il suo ritorno sul ring ma viene sconfitto in meno di cinque minuti. La preparazione al King of the Ring non pare troppo efficace e non c’è molto mordente, è già diventato un torneo secondario che non ha poi tutto questo grande valore, purtroppo si nota.

giovedì 22 aprile 2021

Recensione WWE Royal Rumble 2003 (19 gennaio 2003)

 Recensione WWE Royal Rumble 2003

19 gennaio 2003 da Boston (Massachusetts)

Durata show: 2 ore e 39 minuti

 

Inizia il 2003, un anno di grandi cambiamenti con nuove stelle di primo piano e veterani sempre presenti.

 

Brock Lesnar vs. The Big Show (w/Paul Heyman) [Il Vincitore entra nel Royal Rumble Match]

Voto: 7/10. La prima sfida è una rivincita fra i due rivali degli ultimi mesi, con il vincitore che ottiene un posto nella Royal Rumble. Questo è un evento fortemente orientato su Brock Lesnar ed è chiaro dal primo incontro. Battere Big Show è soltanto il primo passo per rincorrere il titolo WWE. Lesnar vince in 6 minuti e 15 secondi, dimostrandosi più che pronto per la sfida.

 

World Tag Team Titles: Lance Storm & William Regal (c) vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley)

Voto: 7+/10. C’è da divertirsi grazie ai Dudley Boyz, che sanno intrattenere bene e anche William Regal ha dei buoni momenti. Non sono mai stato un fan di Lance Storm ma in questo match è più che valido. I Dudley vincono la sfida e i titoli di coppia dopo 7 minuti e 26 secondi con un finale ben riuscito nonostante l’intervento del commissario Morley (cioè Val Venis).

 

Dawn Marie vs. Torrie Wilson

Voto: 4/10. La rivalità fra le due divas ha preso una piega eccessiva, infatti è il periodo dopo la “morte” di Al Wilson, con tanto di ceffoni al funerale. Il match è pessimo ma breve, così breve da risultare inoffensivo. La sfida termina con la vittoria di Torrie Wilson in 3 minuti e 35 secondi, in modo da prendersi la sua rivincita su Dawn Marie.

 

World Heavyweight Title: Triple H (w/Ric Flair) (c) vs. Scott Steiner

Voto: 3/10. Okay, questo è considerato uno dei peggiori match mai disputato per il titolo mondiale e ci sono delle valide ragioni. Scott Steiner è arrivato in WWE con il supporto del pubblico, ma dopo questa sfida gli rimarranno molti meno fans. La ragione è che la sua performance sul ring è strana, una raffica di Suplex, oltre a una gestione del match che ha poco senso, con scorrettezze da entrambe le parti e Steiner che si sfoga picchiando tutti fino a farsi squalificare dopo 17 minuti. Il pubblico ha fischiato pesantemente e non ha gradito nulla di questa sfida, partita con il massimo interesse per poi perdersi nella noia. Siamo sotto al minimo sindacale delle 0 stelle (o del mio 4/10).

 

WWE Heavyweight Title: Kurt Angle (c) vs. Chris Benoit

Voto: 10/10. Si tratta di uno dei match più apprezzati della carriera di entrambi i lottatori e, probabilmente, anche il loro match più famoso da rivali. Una sfida ultra-tecnica che mostra il meglio del loro repertorio, con la giusta durata. Sicuramente è uno dei match più tecnici della storia della WWE ed è spettacolare e avvincente. Ci sono tanti tentativi di chiusura e pure il pubblico si trova coinvolto in un match atipico per l’epoca. Angle sottomette Benoit dopo 17 minuti e 18 secondi. Un match da recuperare, che ancora oggi risulta eccellente.

 

30 men Royal Rumble Match

Durata Rumble: 53 minuti e 47 secondi.

Primo e secondo ingresso: Shawn Michaels / Chris Jericho

Numero 30: Undertaker

Ritorni a sorpresa: Undertaker

Wrestler principali: Shawn Michaels (1), Chris Jericho (2), Edge (5), Kane (22), Brock Lesnar (29), Undertaker (30)

Fase iniziale: ottima, la Rumble 2003 parte alla grande con Shawn Michaels e Chris Jericho a darsi battaglia con un’eliminazione abbastanza veloce di HBK, che è il primo a uscire. Rey Mysterio ed Edge aggiungono la giusta qualità alla sfida e ci sono due grandi performance, quella di Edge e quella di Jericho, che diventa uno dei protagonisti della sfida. Ci sono vari intrecci come Christian con Jericho ma anche con Edge, la sfida è sempre dinamica e nelle prime fasi è veramente spettacolare, con una fra le migliori partenze di sempre.

Fase centrale: buona, c’è un leggero calo di qualità a lungo andare nella sfida, con un sacco di lottatori buttati nel mezzo come B2, Test, i Three Minutes Warning… insomma, è il caos generale. Però continuano degli ottimi intrecci, si vede già la freddezza di Jericho nell’eliminare non solo Edge ma anche il suo compagno di squadra Christian. John Cena fa una performance un po’ in sordina ma resiste per un bel po’ di tempo, Rob Van Dam ruba la scena e i siparietti di Matt Hardy che viene salvato continuamente da Shannon Moore sono divertenti. Qui la sfida funziona bene e intrattiene senza mai stancare.

Fase finale: buona, l’ultima parte è quella che vede i Big Man in azione, Kane, Batista, Brock Lesnar, Undertaker, insomma, viene fatta piazza pulita di chi non può resistere fino in fondo. Torna Shawn Michaels per far eliminare Chris Jericho e continuare così una rivalità che li porterà a Wrestlemania. Se ne vanno alcuni fra i potenziali vincitori come Booker T e RVD (non avrei mai scommesso su di loro). Gli ultimi quattro rimasti sono proprio Kane, Undertaker, Lesnar e… Batista?!? A inizio 2003 è strano, non ha nulla a che vedere con loro e chiaramente non doveva essere lì, ma è il primo di loro a farsi buttare fuori da Undertaker, che poi elimina pure Kane. In pratica, Kane “tradisce” RVD, Undertaker “tradisce” Kane, Lesnar riesce a buttare fuori Taker e a vincere la Royal Rumble e quindi ad accedere al main event del prossimo Wrestlemania dopo una performance dominante nell’evento. C’è poi un segno di rispetto da parte di Undertaker al vincitore del match.

Voto 8/10, raramente apprezzo a livelli alti una Royal Rumble, questa è stata molto buona, la ritengo una delle migliori grazie all’intrattenimento sempre presente e alla quantità di lottatori che vanno e vengono, oltre alle storie che si intrecciano e ai richiami al passato. È tutto ciò che una Royal Rumble dovrebbe essere e va bene così! Ci sono le star, ci sono le promesse del futuro (Edge, John Cena e potenzialmente Batista) oltre al coinvolgimento del pubblico, sempre pronto a tifare per il lottatore di turno e a fischiare chi non piace. Il risultato anche visto ad anni di distanza appare scontato, Brock Lesnar era davvero l’unico che poteva e doveva vincere quel match, quindi va bene così.

 

Voto finale: 7/10, un evento che fa il suo dovere, con una Royal Rumble molto bella da vedere e che dura quasi un’ora e un match imperdibile per il titolo WWE fra Kurt Angle e Chris Benoit, uno di quei match a cinque stelle che meritano tantissimo. Tutto il resto è decisamente meno appassionante e alcune sfide sono pessime. Oltre a uno dei migliori match dell’anno abbiamo pure uno dei peggiori match di sempre, Triple H contro Scott Steiner, una sfida interminabile fatta di Suplex e una pessima interazione, oltre a un finale atroce. Il top e lo schifo in due sfide di fila! Posso dire che comunque l’evento risulta divertente e intrattiene bene. Perfino i primi due match sono buoni, anche se poi arriva il breve ma pessimo match fra Torrie Wilson e Dawn Marie, che pare chiudere una fra le rivalità più esagerate di sempre. Brock Lesnar viene finalmente lanciato, non solo dopo il trionfo al King of the Ring 2002, ma pure dopo aver dominato questa Royal Rumble, diventando uno fra i volti principali della federazione nonostante sia dentro da nemmeno un anno. Una vera stella, uno di quei lottatori che si vedono raramente e che riescono a creare interesse. Ci sono poi tanti punti buoni come la lotta ininterrotta fra Shawn Michaels e Chris Jericho, ma comunque la presenza del lungo e terribile HHH vs Steiner va a danneggiare la media voto, non è qualcosa su cui si può passare sopra facilmente. In ogni caso, è un buon evento sulla strada per Wrestlemania.

martedì 20 aprile 2021

Recensione WCW Nitro episodio 89 (26 maggio 1997)

 Recensione WCW Nitro 89

26 maggio 1997 da Nashville (Tennessee)

Durata show: 1 ora e 31 minuti

Rating: 3.3 (vs Raw #211: 2.7)

 

Hollywood Hogan apre questo episodio da 2 ore insieme a Eric Bischoff, sale sul ring e provoca Sting, dicendogli che se vuole farsi avanti lui è pronto a sfidarlo. Trappola o meno, Sting non abbocca e Hogan fa le sue pose muscolari prima di andarsene.

 

Hector Garza, Juventud Guerrera & Super Calo vs. Ciclope, Damien & La Parka

Voto: 7.5/10. Questo è un match 3 contro 3 in pieno stile Lucha Libre messicana, mi piace quando Nitro cerca di intrattenere con altri stili di lotta meno famosi sul territorio americano. Non mancano i colpi duri, i voli oltre la barriera e l’azione senza sosta, per quanto si tratti di una sfida decisamente breve. Hector Garza porta la vittoria al suo team in 6 minuti e 26 secondi. Riesco a immaginare fan di Wrestling che seguendo la sfida hanno visto qualcosa di innovativo.

 

Psychosis vs. Alex Wright

Voto: 7-/10. Un’altra sfida breve ma che risulta pienamente convincente, Wright dimostra di essere un buon lottatore anche se non ha il carisma per diventare uno fra i più famosi, mentre Psychosis riesce a gestire bene la situazione e vince per schienamento dopo 4 minuti e 9 secondi. Partenza spettacolare per questo show.

 

Sonny Onoo viene intervistato da Mean Gene e cerca di ingaggiare Psychosis per un contratto e lui è d’accordo. Madusa interviene e lo interrompe, dicendo che lei merita una title shot al titolo femminile. Lui accetta per Great American Bash dove le concederà una title shot contro la campionessa femminile Akira Hokuto, ma Madusa dovrà mettere in palio la sua carriera.

 

Wrath (w/James Vandenberg & Mortis) vs. Mark Starr

Squash. Sfida a senso unico dove Wrath annienta il povero Starr in 2 minuti e 34 secondi. Facile e indolore.

 

Konnan vs. Villano IV

Squash. Un’altra sfida senza difficoltà dove Konnan annienta il messicano Villano IV in 3 minuti e 10 secondi per sottomissione. C’è poco da dire pure qui.

 

Mean Gene intervista anche Konnan e gli dice che senza Kevin Sullivan la sua carriera è ferma, ma lui dice che ha un obiettivo ed è Chris Benoit.

 

The Great Muta (w/Sonny Onoo) vs. Masahiro Chono

Senza voto. Due leggende giapponesi a confronto. Chono rappresenta il NWO. Il problema è che non c’è nessuna mossa di Wrestling, i due si studiano e poi si alleano entrambi contro Sonny Onoo dopo 3 minuti, annientandolo insieme.

Chono poi passa a Great Muta la maglia del NWO e lui si unisce alla squadra.

 

The Barbarian (w/Jimmy Hart) vs. Jim Powers

Squash. Di nuovo un match con un lottatore dominante. Barbarian annienta Jim Powers in 3 minuti e 19 secondi.

 

Chris Benoit provoca Jimmy Hart, vuole una sfida con Barbarian ma Hart la evita e dice che non c’è tempo.

 

The Giant (w/Lex Luger) vs. Jerry Flynn, Johnny Swinger & Rick Fuller [One on Three Handicap Match]

Squash. The Giant non soffre nemmeno da solo contro tre lottatori, vince in 2 minuti e 17 secondi. Altra sfida dominante e senza competizione.

 

Mean Gene intervista Lex Luger e The Giant, parlando dell’alleanza fra Hollywood Hogan e Dennis Rodman (famosissimo giocatore dei Chicago Bulls). Luger non teme i nemici e si fida di Giant, che aggiunge soltanto che il gigante sta arrivando per Hogan.

 

Syxx mostra il filmato dall’annientamento di Ric Flair insieme a Kevin Nash e Scott Hall avvenuto di recente, poi si diverte a riderci sopra insieme a Kevin Nash e Scott Hall. Nash è brutale contro Ric Flair fra battute sullo stare fermo a letto con l’infortunio, i macchinari sulle dialisi e la minaccia di essere loro tre a ritirare Flair dal Wrestling.

 

Jeff Jarrett & Steve McMichael (w/Debra) vs. Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri)

Voto: 6.5/10. Questa sembra davvero la storia di un team che sta scoppiando, con Double J e Steve McMichael che hanno sempre più problemi. Il match è abbastanza divertente finché McMichael non impazzisce e va a recuperare Kevin Greene al tavolo di commento per far scattare una rissa, lasciando Jeff Jarrett a subire lo schienamento dopo 10 minuti e 8 secondi. Insomma, più che sufficiente come main event.

Double J litiga poi con Debra dopo la sconfitta.

 

Hollywood Hogan vorrebbe combattere per il titolo e Bischoff dice che purtroppo non potrà perché Sting non è presente. Compare il fake Sting da sotto al ring e Hogan lo fa abbassare e umiliare, sputa a terra e il fake Sting loda lo sputo di Hogan. In quel momento arriva il vero Sting a calarsi dall’alto e fa piazza pulita di Bischoff e del fake Sting, facendo scappare Hogan

 

Voto finale: 6.5/10, una puntata di Nitro con pochi alti e tanti bassi, ma che non cala mai troppo di qualità e garantisce divertimento dentro e fuori dal ring. Il segmento finale è pazzesco, davvero divertente da seguire e con una grande performance di Sting e Hollywood Hogan che mette pepe alla rivalità. Sui confronti sul ring, buono il match 3 contro 3 fra messicani, passabile anche Psychosis contro Alex Wright, con un main event piuttosto godibile con gli Harlem Heat che prevalgono su Jeff Jarrett e Steve McMichael grazie ai conflitti interni dei due Horsemen. Ci sono diverse interviste di poco conto e l’inserimento nel New World Order di Great Mutah che abbandona il suo manager Sonny Onoo. Per la maggior parte del tempo, i match sono squash a senso unico ma per fortuna sono brevi. Più che sufficiente ma con uno show da due ore si può fare meglio!

 

Nitro, voto 6.5; Raw, voto 7. Un’altra settimana dove gli show sono di qualità simile ma ho preferito Raw.

 

Nitro 43 – Raw 38

lunedì 19 aprile 2021

Recensione WWE Armageddon 2002 (15 dicembre 2002)

 Recensione WWE Armageddon 2002

15 dicembre 2002 da Sunset (Florida)

Durata show: 2 ore e 49 minuti

 

Ultimo pay per view del 2002, dunque un altro grande anno di Wrestling si avvicina al termine. Si era aperto mentre terminava l’era Attitude e si conclude nel pieno svolgimento della Ruthless Aggression Era.

 

World Tag Team Titles: Chris Jericho & Christian (c) vs. Lance Storm & William Regal vs. Booker T & Goldust vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) [Four Way Elimination Match]

Voto: 7.5/10. Si parte con una sfida a quattro team davvero divertente, con tanta azione e divertimento assicurato. I Dudley Boyz sono i primi a lasciare il match dopo un breve periodo dominante, poi la stessa sorte tocca a Storm e Regal. I due team rimanenti si giocano la vittoria e c’è lo schienamento di Booker T su Chris Jericho dopo 16 minuti e 44 secondi, con un cambio di titoli. Un buon modo per aprire l’evento.

 

The A-Train vs. Edge

Voto: 4.5/10. Purtroppo non è un match godibile perché i due lottatori non riescono a mescolare i loro stili di lotta, A-Train è lanciatissimo e quindi fa una parte dominante ma nel finale si fa squalificare con una sedia dopo 7 minuti e 11 secondi. Edge si riprende attaccando A-Train con la sedia. Veramente pessimo come match!

 

Eddie Guerrero vs. Chris Benoit

Voto: 8/10. Un match pazzesco! In realtà non è una di quelle sfide che vengono ricordate nel tempo, ma l’impegno di due lottatori che per tutto il 2002 hanno interagito fra loro da alleati e da rivali è incredibile, anche qui ce la mettono tutta e il pubblico sta dalla parte di Benoit. Non c’è nulla di sorprendente nel finale, quando Benoit fa cadere Guerrero con la Crossface dopo 16 minuti e 46 secondi. Gran finale per chiudere una bella sfida, senza troppo supporto del pubblico ma meritevole per i contenuti.

 

C’è il segmento più bizzarro a catturare l’attenzione del pubblico. Dawn Marie si presenta con Al Wilson (nella storia lei sta per sposarsi con il padre di Torrie) e mostra il filmato dell’hotel dove ha trascorso una notte insieme a Torrie. Le due cominciano a baciarsi e si sta per vedere cos’è successo dopo, ma Al Wilson interrompe il filmato perché è disgustato e non vuole che tutti vedano il seguito. Non si è visto molto, ma almeno c’è stato un bel pezzo in un segmento durato almeno 15 minuti.

 

Kane vs. Batista (w/Ric Flair)

Voto: 5/10. Una sfida mal riuscita. Mi piace vedere Kane dominante, ma Kane che deve difendersi da un Batista dominante non ha quasi senso! Batista non è un mostro peggiore di Kane, è un Big Man in rampa di lancio, che non ha ancora quella credibilità per apparire capace di superare l’ostacolo senza problemi. Eppure, vince proprio Batista in soli 6 minuti e 37 secondi. Kane è in un punto della carriera dove non ci sono idee per lui.

 

World Women's Title: Victoria (c) vs. Jacqueline vs. Trish Stratus [Triple Threat Match]

Voto: 4.5/10. Un altro voto basso, ma è così pessimo? Certamente no! Ma non c’è nemmeno il tempo per valutarlo. Tre lottatrici e neanche cinque minuti. Una schifezza! Victoria vince per schienamento in 4 minuti e 29 secondi in un match fortemente dimenticabile. Hanno dato molto più spazio al segmento di Dawn Marie e Torrie Wilson, dico solo questo.

 

WWE Heavyweight Title: The Big Show (w/Paul Heyman) (c) vs. Kurt Angle

Voto: 6.5/10. La storia qui è davvero interessante. Big Show è un mostro ed è anche un mostro furbo perché si è alleato con Paul Heyman. Kurt Angle è difficile da inquadrare, non è malvagio ma non è nemmeno buono. Brock Lesnar si è alleato con lui solo per fare un torto a Big Show ed Heyman e si arriva a questa situazione. Il risultato è un match non eccellente ma accettabile, più che sufficiente, dove davvero è Lesnar a fare la differenza e permettere ad Angle di trionfare in 12 minuti e 36 secondi per vincere il titolo mondiale dopo solo un mese di regno da parte di Big Show. Ovviamente, da qui si apre uno scenario riguardante Lesnar ed Angle.

 

World Heavyweight Title: Shawn Michaels (c) vs. Triple H [Three Stages Of Hell Match]

Voto: 7/10. Ci troviamo in una situazione simile alla precedente anche se più simbolica. Shawn Michaels ha vinto il titolo mondiale a Survivor Series dopo parecchi anni di assenza dal Wrestling (si era ritirato nel ’98). Questo è il suo primo match titolato in pay per view, contro il suo arcinemico. Il primo round è uno Street Fight match vinto da Triple H dopo oltre 20 minuti. La seconda sfida è uno Steel Cage Match vinto da HBK dopo 31 minuti. L’ultimo match è un Ladder match, che vede il successo di Triple H dopo 38 minuti e 33 secondi. Anche qui arriva un cambio di titolo, forse inatteso, che toglie subito a Shawn Michaels la cintura. Il match è valido ma non eccezionale, lo ritengo soltanto buono. Va bene e c’è grande impegno ma non sono tre sfide estremamente avvincenti e la vittoria finale di Triple H non rende giustizia, dando inizio a un regno da dominatore a Raw.

 

Voto finale: 5.5/10, bah, che brutto finale per il 2002, dopo un evento geniale come Survivor Series arriva un pay per view facilmente dimenticabile che non è nemmeno così pessimo. Le due sfide per i titoli massimi sono più che sufficienti, Shawn Michaels e Triple H si affrontano per quasi 40 minuti, Big Show e Kurt Angle fanno un match che non è riuscito molto bene ma che comunque porta avanti la storia. Ci sono inoltre due cambi di titolo che non ci aspetterebbe da un evento potenzialmente transitorio come questo, invece sono fondamentali in vista del periodo seguente. Il miglior match dell’evento è la sfida fra Benoit e Guerrero, davvero intensa, con una sfida d’apertura a coppie divertente. Altri match invece risultano deludenti, oltre a un segmento interminabile di Dawn Marie. Insomma, è un evento quasi sufficiente, forse grazie al roster veramente ottimo di questo periodo, ma che non ha il giusto mordente per meritare di più.

venerdì 16 aprile 2021

Recensione WWE Fastlane 2021 (21 marzo 2021)

Recensione WWE Fastlane 2021

21 marzo 2021 da St. Petersburg (Florida)

Durata show: 2 ore e 42 minuti

 

Sono nettamente in ritardo nella recensione di questo evento, ma mi pare giusto recuperarlo e non lasciarlo sfuggire. Lo avevo visto, ma non avevo voglia di recensirlo appena uscito, quindi ho rimandato per un po’ di tempo. Ed ecco il risultato, a mente fredda non credo di avere cambiato alcun parere.

 

WWE Women's Tag Team Titles: Nia Jax & Shayna Baszler (w/Reginald) (c) vs. Bianca Belair & Sasha Banks

Voto: 5/10. Sfida abbastanza scontata con la coppia che scoppia fra Bianca Belair e Sasha Banks. Purtroppo le due campionesse non sono proprio avvincenti da vedere in azione, la sfida è parecchio noiosa anche ci sono alcune fasi meritevoli. Alla fine Bianca e Sasha litigano fra di loro e sono le campionesse a vincere dopo 9 minuti e 41 secondi. Non proprio la migliore partenza in questo show.

 

WWE Intercontinental Title: Big E (c) vs. Apollo Crews

Voto: 5.5/10. Ho sentito molte opinioni negative su questa sfida ma a dire il vero è soltanto breve e ha una pessima conclusione. Per il resto funziona, Apollo Crews è cresciuto come personaggio dopo il cambiamento e a me piace così. Non è terribile, anzi, è quasi sufficiente. Big E riesce a vincere per schienamento in modo controverso dopo 5 minuti e 42 secondi, mantenendo il titolo.

Apollo Crews attacca Big E al termine del match, fra i due non è ancora finita.

 

Elias (w/Jaxson Ryker) vs. Braun Strowman

Senza voto. Non posso considerarlo uno Squash ma lo è quasi! Strowman è dominante e combatte da solo contro due, riesce ad avere una vittoria facile su Elias in 3 minuti e 50 secondi. Semplice gestione ordinaria per lui.

 

Shinsuke Nakamura vs. Seth Rollins

Voto: 7/10. Sta diventando raro trovare un buon match di Nakamura, questa sfida è più che godibile anche se ha dei seri problemi di ritmo, nonostante l’ottimo lavoro svolto da Seth Rollins. Si tratta di una sfida intensa, con i giusti momenti ma con qualche rallentamento clamoroso, Rollins vince per schienamento dopo 12 minuti e 54 secondi. Non è un match memorabile ma è il migliore visto finora nell’evento.

 

Sheamus vs. Drew McIntyre [No Holds Barred Match]

Voto: 8+/10. Dite quello che volete, adoro questi due lottatori, sono dei professionisti che sanno cosa fare per intrattenere. In un match lungo come questo ci sono spot di ogni genere e non manca proprio nulla. Mi sono divertito tanto a seguire la sfida e Sheamus è un ottimo avversario per Drew McIntyre, che comunque vince per schienamento dopo 19 minuti e 41 secondi. Finalmente è arrivato un match di ottima qualità!

 

Randy Orton vs. Alexa Bliss

Senza voto. Non ho problemi con gli Intergender match, davvero, mai avuto alcuna sorta di fastidio per questo tipo di stipulazione. Il problema è che si tratta più di un siparietto che di una vera e propria sfida. Esplosioni, luci che cadono, non c’è una sola mossa di Wrestling fra gli “avversari”, Alexa ride per tutto il tempo, The Fiend compare con un nuovo look inquietante, connette una sola mossa su Orton e Alexa lo schiena dopo 4 minuti e 38 secondi. Non è mai stato un match tutto sommato e serve soltanto per mandare avanti la storia in modo ridicolo. Comunque non mi è piaciuto, non l’ho nemmeno trovato interessante.

 

WWE Universal Title Match: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. Daniel Bryan [Special Enforcer: Edge]

Voto: 8/10. Anche qui non mi trovo d’accordo con il consenso generale di una sfida epica. No, per me è stato sottotono e dispersivo, poteva benissimo durare 10 minuti di meno senza perdere nulla di importante. Ci sono pause interminabili, c’è confusione e ci sono gli interventi di Jey Uso. Nulla di nuovo, ma Daniel Bryan è strepitoso, Roman è credibile nel ruolo del campione imbattibile. Edge ogni tanto interviene ma rimane marginale. Alla fine Roman sopravvive dopo 30 minuti, schienando Daniel Bryan per rimanere campione. Purtroppo non è un match che ricorderò con grande entusiasmo ma ammetto che i lottatori hanno dato il massimo.

 

Voto finale: 5/10, Fastlane è esattamente ciò che ci si potrebbe aspettare, un evento che non cambia le carte in tavola prima di Wrestlemania e anzi risulta piuttosto scontato e prevedibile nello svolgimento. Avevo grande curiosità per Orton contro Alexa ma si è rivelato un siparietto grottesco con poteri sovrannaturali e niente Wrestling. Sicuramente è la peggior cosa vista nell’evento! Ci sono due match lodevoli, il main event che dura 30 minuti e risulta intenso, nonostante delle pause interminabili, con un’altra conferma del trionfo dominante di Roman Reigns, e l’ottimo Sheamus contro Drew McIntyre, la mia sfida preferita dello show. Purtroppo tutto il resto finisce in secondo piano anche se ho trovato piacevole Seth Rollins contro Shinsuke Nakamura, mentre c’è poco da salvare nei primi tre match. Non riesco a promuovere un evento che poteva benissimo non esistere e non sarebbe cambiato nulla, ma che almeno per alcune performance buone sul ring è riuscito a offrire una qualità accettabile. Insufficiente, ma con qualche punto a favore.

lunedì 12 aprile 2021

Recensione WWE Wrestlemania 37 (10-11 aprile 2021)

 Recensione WWE Wrestlemania 37 (2021)

10/11 aprile 2021 da Tampa (Florida)

Durata show 1: 3 ore e 38 minuti

Durata show 2: 3 ore e 19 minuti

 

NOTTE 1 – 10 aprile

Wrestlemania 37 è il grande evento della riapertura dell’arena al pubblico. Eppure, arriva con un maltempo pazzesco che fa ritardare lo show per parecchi minuti. Il primo match arriva dopo oltre 40 minuti dall’inizio ufficiale, non proprio il migliore presagio per un evento così importante! Ci sono pure alcuni problemi di audio dove ogni tanto si sente un fastidioso suono in sottofondo. La parte peggiore è che ci troviamo pure della pubblicità in un evento che si suppone sia a pagamento.

Il lungo Kickoff non contiene match, probabilmente a causa del maltempo. Ritroviamo Titus O’Neil con Hulk Hogan, ci sono tantissimi promo in successione e finalmente è tempo di iniziare le danze con una sfida molto importante.

 

WWE Title: Bobby Lashley (w/MVP) (c) vs. Drew McIntyre

Voto: 8/10. Si parte con una sfida attesa, nel miglior periodo di sempre per Lashley, che ha tolto praticamente subito la cintura a The Miz. Il match è intenso e di lunga durata, nulla di memorabile ma c’è grande impegno da parte dei lottatori. McIntyre fa pure un volo incredibile che è il momento migliore della sfida. Lashley però riesce a sopravvivere e sottomette l’avversario, rimanendo campione dopo 18 minuti e 19 secondi. Gran finale con il dominio di Lashley, che ha il suo Wrestlemania moment, più che meritato.

 

WWE Women's Tag Team Titles #1 Contendership: Natalya & Tamina vs. Billie Kay & Carmella vs. Lana & Naomi vs. Dana Brooke & Mandy Rose vs. The Riott Squad (Liv Morgan & Ruby Riott) [Tag Team Turmoil Match]

Voto: 4.5/10. Purtroppo è una sfida che trovo davvero noiosa, non è terribile, ma non amo particolarmente i team e le combinazioni, oltre a essere una gestione frettolosa, giusto per dare un po’ di spazio a tutte. Billy Kay e Carmella sconfiggono Lana e Naomi, poi vengono eliminate da Liv Morgan e Ruby Riott, che riescono a superare anche Dana Brooke e Mandy Rose. Nella finale affrontano Natalya e Tamina, che sono loro a vincere la sfida e ottenere le title shot alle cinture femminili dopo 14 minuti e 5 secondi.

 

Cesaro vs. Seth Rollins

Voto: 8.5/10. Un grandissimo match, intenso e con grande capacità di Seth Rollins di rendere Cesaro credibile a livello di popolarità. Una bella storia e un match ancora migliore, questi sono i momenti magici di Wrestlemania! Cesaro riesce a schienare Rollins dopo 11 minuti e 27 secondi. Sono davvero soddisfatto nonostante la durata tutt’altro che ottimale. Spero che si continuerà a dare risalto a Cesaro.

 

WWE RAW Tag Team Titles: The New Day (Kofi Kingston & Xavier Woods) (c) vs. AJ Styles & Omos

Voto: 6.5/10. La sfida è parecchio divertente, anche se a senso unico. Il New Day annienta AJ Styles per tutto il tempo, poi lui riesce a dare il cambio a Omos e il gigante riesce ad avere il controllo completo della situazione e vince senza troppe difficoltà dopo 9 minuti e 46 secondi. Una sfida non tanto lunga che è servita a raccontare una storia, nulla di speciale ma almeno intrattiene bene e dà a AJ Styles e Omos i titoli di coppia. È una macchina da guerra questo Omos!

 

Shane McMahon (w/Elias & Jaxson Ryker) vs. Braun Strowman [Steel Cage Match]

Voto: 5/10. Uno fra i match nella gabbia più noiosi che ho visto negli ultimi anni. Tante interferenze esterne, uso di armi che non fanno alcuna differenza tipo delle lastre e un set ridicolo con dei bidoni che sembrano disegnati da un bambino dell’asilo. Elias e Ryker non ci guadagnano nulla e anzi sembrano due persone con problemi a svolgere la loro missione. Shane potrebbe vincere in qualsiasi momento ma perde tempo, Strowman distrugge una cella (rendendo praticamente inutile il match) e vince per schienamento dopo 11 minuti e 28 secondi. Davvero pessimo e non ci ha guadagnato nessuno!

 

John Morrison & The Miz vs. Bad Bunny & Damian Priest

Voto: 7+/10. Sono impressionato in positivo da come hanno utilizzato un ospite esterno al mondo del Wrestling. Ammetto che non conoscevo Bad Bunny prima della Royal Rumble e lo hanno reso credibile senza mai esagerare. In questo match ha fatto delle ottime mosse, ha ottenuto il mio rispetto, c’è poco da dire! Ottima prestazione da parte di Miz e Morrison e vittoria parecchio scontata di Bad Bunny e Priest, con schienamento proprio su Miz dopo 15 minuti e 2 secondi. Bad Bunny fa pure una Canadian Destroyer.

 

WWE SmackDown Women's Title: Sasha Banks (c) vs. Bianca Belair

Voto: 8.5/10. Un giusto main event con l’atmosfera ideale, sono molto soddisfatto da questa sfida! Due ottime lottatrici nella sfida giusta. Bel match ricco d’azione, piuttosto incerto e con un finale d’impatto dove Bianca Belair schiena Sasha dopo 17 minuti e 16 secondi, diventando campionessa femminile di Smackdown. Davvero sorprendente, degna conclusione della prima notte.

 

Voto finale Notte 1: 7.5/10, Wrestlemania 37 parte benissimo, ci sono almeno tre sfide che meritano di essere viste! Non è un evento perfetto e il lungo ritardo per via del maltempo non è il migliore degli inizi, ma almeno si torna ad avere un’atmosfera accettabile, degna del più grande evento dell’anno. Non è la card più epica di sempre ma funziona a dovere. Si parte con la sfida per il titolo WWE, che risulta più che godibile e funziona bene, con una grande performance di Lashley e di McIntyre, credo con il giusto vincitore visto il periodo. Il match che ruba la scena è Cesaro contro Seth Rollins, dove finalmente Cesaro ha il suo momento da star che avrebbe tanto meritato in passato, con un altro finale epico degno di Wrestlemania. Il main event femminile è qualcosa di incredibile, bravissime sia Bianca Belair che la sconfitta Sasha Banks, che chiude il regno con un’ottima sfida. Perfino l’utilizzo di Bad Bunny è azzeccato e viene gestito bene, con due rivali perfetti per l’occasione. Un po’ meno memorabile è AJ Styles, che a questo Wrestlemania non lascia il segno nonostante la vittoria, visto che il protagonista del match è Omos, una vera incognita. Invece, ci sono due match veramente pessimi, sotto la sufficienza, lo Steel Cage match fra Strowman e Shane McMahon, più il Turmoil match a team femminile, con pessime combinazioni e una scelta di vincitrici tutt’altro che convincente. Insomma, poteva essere un evento decisamente migliore, ma si accontenta di essere “più che buono” ma lontano dalla perfezione. Va bene così in ogni caso, è soltanto la prima notte ed è bello vedere un’arena piena di fans.

 

 

NOTTE 2 – 11 aprile

Sono immediatamente qui a recensire anche la seconda parte dell’evento. Vediamo se si può fare meglio della prima notte, avendo alcuni fra i match più attesi qui dentro.

 

Randy Orton vs. The Fiend (w/Alexa Bliss)

Voto: 3/10. Che abominio! Ricordo che ogni volta che do un voto inferiore al 4 significa che scendo in una scala negativa alle 0 stelle. Perciò è veramente una schifezza di dimensioni cosmiche. Bellissimo ingresso di The Fiend da una scatola giocattolo usata da Alexa Bliss, fin lì tutto bene nonostante il look assurdo della povera Alexa. Randy Orton buon predatore come sempre, insomma, i prerequisiti sono buoni, poi arriva questo “match” con la luce rossa di sottofondo, niente Wrestling, momenti di attesa interminabili fra una mossa e l’altra. Arriva uno fra i finali più fastidiosi e stupidi di sempre, con Alexa che cambia aspetto ed ha una tinta facciale scura, come se fosse corrotta. The Fiend si ferma a guardarla, Orton se ne approfitta con una RKO e lo schiena dopo 5 minuti e 54 secondi. Neanche 6 minuti per uno fra i match più attesi, che di Wrestling ne ha regalato ben poco.

The Fiend rimane per molto tempo a osservare l’immobile Alexa con il nuovo look. Cosa sia successo lo sapremo solo nel prossimo periodo!

 

WWE Women's Tag Team Titles: Nia Jax & Shayna Baszler (c) vs. Natalya & Tamina

Voto: 4/10. Non voglio essere negativo, ma c’era da aspettarsi un match tremendo con questi due team. È la combinazione peggiore e non c’è nulla da salvare in questa sfida, fra l’altro che pare interminabile. Perfino Shayna Baszler è ridimensionata in un match simile e non va bene. Aggiungiamo un altro finale confusionario dove è l’arbitro a fermare la sfida e dare la vittoria al team delle campionesse, portando così Jax e Baszler a un altro successo dopo 14 minuti e 18 secondi. Davvero debole e privo di qualità, non va a fondo scala ma rimane proprio al minimo della valutazione standard. Mi dispiace per Natalya e l’impegno che ci mette quando riesce.

 

Kevin Owens vs. Sami Zayn (w/Logan Paul)

Voto: 7.5/10. Questa è una rivalità che funziona sempre bene e pare interminabile, anche dopo che i due lottatori erano tornati a fare squadra e quindi erano alleati per mesi. C’è sempre credibilità in sfide come questa ed è ciò che serve. Per fortuna la presenza del Youtuber Logan Paul è tenuta al minimo e risulta inoffensivo, visto che rimane come una rivalità personale. Non si tratta di una sfida lunga ma apprezzo molto l’impegno dei lottatori, con Owens che arriva a una vittoria netta dopo la Stunner in 9 minuti e 16 secondi. Con qualche minuto in più sarebbe stato un match indimenticabile come quello storico a NXT TakeOver.

Zayn se la prende con Logan Paul, che lo spintona a terra, lo Youtuber cerca di festeggiare insieme a Owens, ma… Stunner da parte sua! Insomma, Owens fa piazza pulita del ring.

 

WWE United States Title: Riddle (c) vs. Sheamus

Voto: 7.5/10. Sono molto felice di questo incredibile periodo per Riddle, che come campione degli Stati Uniti ha la possibilità di farsi valere, avendo un grande talento, anche se il personaggio mi pare un po’ troppo leggero di carattere per funzionare a dovere. Sheamus è fantastico, in ogni ruolo riesce sempre a dare il meglio di sé. La sfida è molto buona, in linea con la precedente come qualità, e Sheamus ottiene una meritata vittoria dopo 10 minuti e 51 secondi. Tutto procede benissimo ed entrambi i wrestler fanno ottima figura.

 

Wal-E canta un brano Live prima del match successivo… per chi fosse interessato!

 

WWE Intercontinental Title: Big E (c) vs. Apollo Crews [Nigerian Drum Match]

Voto: 6/10. Pessima stipulazione e ottimi atleti che ci mettono il massimo dell’impegno. Davvero, a chi è venuta in mente l’idea di mettere dei tamburi giganti all’esterno del ring? La durata è minimale ma il match fa in tempo a regalare un cambio di titolo e quindi la vittoria di Apollo Crews dopo 6 minuti e 49 secondi, che diventa il nuovo campione intercontinentale. Avrei preferito una sfida tradizionale a questa pessima idea però è sufficiente grazie al buon lavoro dei partecipanti.

 

WWE RAW Women's Title: Asuka (c) vs. Rhea Ripley

Voto: 7.5/10. Un altro match di buon livello, nulla di eccezionale ma adoro le qualità di Rhea Ripley nella sfida, mentre Asuka mi pare un po’ meno dinamica da diverso tempo. Sembra una di quelle sfide che sono molto godibili sul momento ma di cui ci si dimentica in fretta dopo alcuni mesi. Rhea ottiene la grande vittoria dopo 13 minuti e 27 secondi, conquistando il titolo femminile di Raw. Questa Wrestlemania pare dare grandi opportunità a molti dei suoi partecipanti.

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (w/Jey Uso & Paul Heyman) (c) vs. Daniel Bryan vs. Edge [Triple Threat Match]

Voto: 8.5/10. Un match stupendo e allo stesso tempo capace di lasciarmi la più profonda amarezza, non dipende dal vincitore ma dal modo in cui si è concluso. Si tratta di una sfida pazzesca, degna di alcuni fra i migliori main event della storia di Wrestlemania, ma con qualche rallentamento. Performance splendida di Daniel Bryan, che non ricordavo di aver mai visto così motivato e in forma dal suo ritorno, pure Edge è stato fantastico, con Roman che sa benissimo cosa fare e ancora una volta svolge un grande lavoro. Purtroppo le troppe interferenze di Jey Uso, specialmente quella finale, rovinano molto, poteva essere il Match of the Year e invece Roman vince per schienamento grazie a un aiuto esterno dopo 21 minuti e 41 secondi, rimanendo campione mentre spezza il grande sogno di Daniel Bryan ed Edge. Diciamo prue ottimo per 20 minuti ma la parte finale mi lascia un’amarezza profonda, che da fan di Wrestling non riesco proprio ad accettare. Probabilmente Edge avrà la sua rivincita il prossimo mese, ma viene a mancare un Wrestlemania moment fra i più attesi.

 

Voto finale Notte 2: 6/10, se la prima notte di Wrestlemania è stata magica e ha regalato grandi momenti, purtroppo non posso dire lo stesso della seconda, che ha un ottimo main event e un paio di sfide buone, ma che delude nel quadro generale oltre a regalare uno fra i peggiori spettacoli sul ring, che è Randy Orton contro The Fiend nel loro peggiore capitolo da rivali. Una vera delusione, peggiorata dalla breve durata e dal ruolo incomprensibile di Alexa Bliss. Pure il match per i titoli femminili di coppia è tremendo, non ho altro da aggiungere a quanto ho scritto in precedenza. Passando subito al main event, una grande sfida a tre lottatori ricca d’azione, con un finale che mi lascerà per sempre l’amaro in bocca, il peggiore finale che poteva esserci dopo l’incredibile performance dei lottatori. Non riesco a considerarlo un match così memorabile proprio perché è stato rovinato da un intervento esterno, oltre a non dare un cambio di titolo che sarebbe stato giusto e provvidenziale in quella situazione. Sami Zayn e Kevin Owens fantastici avversari in un match che non verrà facilmente ricordato. Asuka e Rhea Ripley ottime pure loro, ma anche qui manca quell’emozione che avrebbe potuto rendere il match memorabile. Il match dei tamburi è stato veramente mal gestito, insomma, è una serata decisamente piena di problemi ma che ritengo sufficiente, almeno visto che c’è comunque un match che andrebbe visto per quanto io non sia d’accordo con il modo in cui si è concluso.

 

Voto finale Wrestlemania 37: 7/10, uno show che poteva offrire molto di più ma che si è limitato a essere una buona edizione e nulla di più, un po’ appesantita dalla lunga durata divisa in due serate.