Recensione No Way Out
2001
25 febbraio 2001 da Las Vegas (Nevada)
Durata show: 2:39:30
Siamo al centro dei tre eventi che sono passati alla storia come
la migliore ‘fase di Wrestlemania’ di sempre (con un 2004 impressionante che ci
arriva vicino). Royal Rumble 2001 ha visto “Stone Cold” Steve Austin vincere
per la terza volta in carriera il Royal Rumble match, mentre qui si decide chi
fra Kurt Angle e The Rock finirà nel main event di Wrestlemania X-Seven.
WWF Hardcore Title Match: Raven (c) vs. The Big Show
Voto: 6.5/10. La confusione è alla base della sfida perché intervengono
lottatori dall’esterno, la cintura è nella sua fase 24/7. Ci sono Crash e
Hardcore Holly, Steve Blackman e Billy Gunn, ma alla fine è Big Show a chiudere
su Raven per lo schienamento dopo 4 minuti e 20 secondi. Divertente per
strappare una sufficienza piena, è un match di quelli da guardare a cervello
spento.
Chris Benoit ed Eddie Guerrero discutono della loro
collaborazione in vista del Fatal 4 Way match, sicuri che rimarranno dalla
stessa parte, ma è facile intravedere screzi fra loro, specialmente perché i
tempi dei Radicals sono ormai lontani.
WWF Intercontinental Title: Chris Jericho (c) vs. Chris Benoit vs. Eddie
Guerrero vs. X-Pac [Fatal Four Way Match]
Voto: 8.5/10. Sfida a quattro lottatori spettacolare e avvincente, ognuno
di loro ha talento e perciò il match ci guadagna molto. C’è tutto il meglio di
loro nel match, dai voli all’esterno alle manovre tecniche, oltre a una
rivalità ancora molto accesa fra Jericho e Benoit dove anche Guerrero e X-Pac
si inseriscono bene. In un finale dove tutti attaccano tutti, Y2J se ne
approfitta per chiudere con un Roll-up su X-Pac in 12 minuti e 18 secondi,
mantenendo la cintura intercontinentale. Personalmente ho trovato
questo secondo match incredibilmente acceso, con colpi duri e tanto talento.
Sicuramente raccomandato.
Vince McMahon si lamenta con William Regal, che è il
‘commissioner’ della federazione, per aver messo contro Trish Stratus (la
‘fidanzata’/segretaria) e sua figlia Stephanie, perciò gli chiede di rimediare
e di fare la cosa giusta. Regal accetta ma poi chiede a se stesso cosa sia la
cosa giusta da fare.
Test fa l’analisi tecnica dall’esterno sul match fra
Stephanie e Trish… si è ridotto malissimo perché fino a uno o due anni prima
era coinvolto in storie importanti con entrambe, e ora ci scherza sopra facendo
battute, in quello che è il preludio al crollo totale della sua popolarità.
William Regal cerca di convincere Trish a non combattere contro
Stephanie McMahon, ma lei lo ignora.
Stephanie McMahon-Helmsley vs. Trish Stratus
Voto: 7+/10. Questo è un match significativo per lo stile di lotta
femminile nel 2001, difficile da valutare perché il piano tecnico è inesistente
(Trish agli esordi non era ancora la lottatrice conosciuta per il suo talento
qualche anno dopo), ma regala divertimento in una rivalità senza buone né
cattive, con William Regal costretto a cercare di capire la scelta migliore.
Lui prima interviene per fermare la vittoria di Trish, poi cambia idea e
l’attacca, aiutando Stephanie a sconfiggerla in 8 minuti e 32 secondi. E' uno di quei casi dove la storia dietro alla sfida è talmente buona da
giustificare anche un Wrestling di pessimo livello fra due non-lottatrici,
senza comunque offendere i fan, ma garantendo divertimento per tutto il tempo.
Regal incontra Vince McMahon, che è furioso per la sua
scelta, infatti chiaramente lui voleva che fosse Trish a trionfare, dicendogli
che ci saranno conseguenze e che dovrà far team con Stephanie contro lui e
Trish a Raw.
Steve Austin vs. Triple H [Three Stages Of Hell Match]
Voto: 9.5/10. È il periodo in cui Stone Cold entra con la theme dei
Disturbed, l’ho sempre considerato il suo brano heel, ma a quanto pare ha
iniziato ad usarlo dopo la vittoria della Royal Rumble. Sfida sulle tre
riprese, con stipulazioni diverse.
Prima ripresa: sfida normale, è caos fin dall’inizio,
perfetto stile Attitude in cui i lottatori si colpiscono duramente fino ad
annientarsi già nei primi minuti. Austin riesce ad avere la meglio grazie alla
Stunner dopo 12 minuti e 20 secondi, ottenendo il primo punto.
Seconda ripresa: Street Fight, sfida senza squalifiche, che
vede Stone Cold lanciare sedie sul ring e scatenarsi, poi Triple H fa uso di un
2x4 (pezzo di legno) avvolto dal filo spinato, che usa per lacerare la fronte
all’avversario. Questa seconda ripresa è migliore della precedente sia come
intensità che per i duri colpi, risultando epica da seguire. HHH riesce ad
avere la meglio e schiena Austin dopo 28 minuti e 10 secondi totali,
pareggiando il punteggio.
Terza ripresa: Steel Cage match, il modo perfetto di chiudere
la rivalità. Anche qui non ci si risparmia perché le armi della sfida
precedente sono ancora sul ring. Anche qui si va sul pesante anche se è la
sfida più breve fra le tre. Il finale è un po’ strano, perché torna di nuovo il
2x4, che viene usato da Austin per colpire Triple H, lui replica con il suo
martellone da fabbro, ma l’impatto è così forte che HHH gli piomba addosso e lo
schiena dopo 36 minuti e 31 secondi, ottenendo una vittoria quasi a sorpresa
contro Stone Cold.
Un match epico, di alto livello e con ottime performance dei
due lottatori, Triple H è incredibile, questo rientra fra i suoi migliori match
di sempre come qualità, mentre Austin pare inarrestabile fino all’ultimo.
Sfida passata alla storia, il primo Three Stages of Hell match (ce ne
sarà uno l’anno seguente fra Triple H e Shawn Michaels), che appunto segna un
punto di svolta e non manca di garantire tutto quello che i fan avrebbero
voluto vedere, tranne la vittoria di Austin che sembrava scontata dopo il suo
successo alla Rumble, invece Triple H vince in modo praticamente pulito.
A sfida conclusa, arriva una Stunner su Triple H che stava
festeggiando.
Steven Richards parla con i compagni dei Right to Censor in
un tentativo di convincersi che sarà lui a vincere il match contro Jerry
Lawler. Mi ero dimenticato che anche Godfather fosse entrato nel gruppo.
Jerry Lawler (w/The Kat) vs. Steven Richards (w/Ivory)
Voto: 5/10. La stipulazione della sfida decide se Kat potrà spogliarsi
(in caso di vittoria di Lawler) o entrare a far parte dei Right to Censor (in
caso di vittoria di Richards). Tazz prende il posto di The King al tavolo di
commento, mentre il match non è granché e sicuramente risulta la sfida meno
interessante dell’evento. Lawler combatte alla ‘old school’ cercando di vincere
con delle DDT, Ivory disturba la sfida e The Kat colpisce Lawler per errore,
portando Richards a vincere in 5 minuti e 31 secondi. The Kat viene dunque
portata via dal Right to Censor per essere ‘riprogrammata’. Niente di
speciale, è una di quelle volte dove Richards riesce a ottenere un po’ di
spazio ma non nella sfida adatta. Odio il tema musicale del Right to Censor, ma
penso che fosse proprio quello l’intento.
Intervista ai Brothers of Destruction, con Undertaker che
spiega che il loro match non riguarda le cinture, ma portare dolore e
sofferenza ai loro avversari.
WWF World Tag Team Title: The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von
Dudley) (c) vs. Christian & Edge vs. Kane & The Undertaker [Triple
Threat Tables Match]
Voto: 7.5/10. Buon match con tre team, i Brothers of Destruction partono
favoriti, ma durante la sfida intervengono Rikishi e Haku ad attaccarli,
separandoli dalla contesa sul ring, dove i Dudley Boyz riescono a sfruttare i
tavoli per una vittoria contro Christian ed Edge in 12 minuti e 4 secondi. Un altro dei validi match di coppia con stipulazioni speciali, è il
periodo d’oro dei tag team e anche questo match senza sorprendere risulta
piacevole da seguire.
Dopo un filmato di riepilogo sulla rivalità fra Kurt Angle e
The Rock, viene intervistato proprio lo sfidante al titolo, che in poche parole
si fa trovare pronto.
WWF World Heavyweight Title: Kurt Angle (c) vs. The Rock
Voto: 8.5/10. Finalmente c’è il Kurt Angle che tutti siamo abituati a
vedere e conoscere, non quello purista del 2000, ma l’intrattenitore aggressivo
con grandi doti tecniche. La differenza fra Angle e Ken Shamrock è proprio
questa, il secondo non è mai uscito dal suo stile di lotta, non ha mai cercato
di ‘evolversi’ a intrattenitore perché non avrebbe mai apprezzato quel
passaggio, mentre Angle ha sacrificato parte del suo stile per migliorare e
diventare uno dei punti di riferimento, purtroppo, spesso tenuto fuori da dove
conta realmente, ma con una carriera decisamente migliore di quella di
Shamrock. Big Show interviene dopo qualche minuto e attacca sia Angle che Rocky
per lasciare un messaggio. La sfida da quel momento diventa caotica, arbitri
che cadono e si infortunano, tentativi di rubare la vittoria da parte di
entrambi i lottatori. Arrivano Rock Bottom, People’s Elbow, Olympic Slam e
Angle Lock, ma nulla sembra in grado di spezzare l’equilibrio della sfida. Ci
vogliono due Rock Bottom di fila per permettere a The Rock di schienare Angle
dopo 16 minuti e 53 secondi e diventare il nuovo campione mondiale. Spesso considerato un classico, non è quel match ‘perfetto’ che ci si
attenderebbe ma dopo l’intervento di Big Show migliora notevolmente con tante
mosse eseguite che non sembrano mai decisive. La cosa migliore del match è che
si vede Angle al pieno del suo potenziale.
Voto finale: 9/10, ancora meglio del già
ottimo Royal Rumble 2001, un altro evento cardine nel periodo finale della
guerra fra WWF e WCW (con la ECW già fuori dai giochi), con l’ultimo grande
sprint verso il trionfo. Non viene risparmiata alcuna carta vincente, The Rock
conquista la cintura nell’evento precedente a Wrestlemania X-Seven, Kane e Undertaker
non vincono e anzi lasciano spazio ai team che hanno portato avanti la
divisione nei mesi precedenti, mentre Triple H vince un Three Stages of Hell
match contro Steve Austin che è fra i migliori di sempre, oltre a un Fatal 4
Way match per la cintura intercontinentale di alto livello all’interno del
regno titolato di Chris Jericho. Lo scenario porta così a The Rock vincente
contro Steve Austin in crisi in vista di Wrestlemania X-Seven. Sicuramente è un
evento imperdibile, da vedere in combinazione con il precedente e il seguente.