mercoledì 19 settembre 2018

Recensione WWE Hell in a Cell 2018 (16 settembre 2018)


Recensione WWE Hell In A Cell 2018
16 settembre 2018 da San Antonio (Texas)
Durata show: 3:40:38

Dopo Summerslam, sono successi alcuni eventi interessanti, in particolare Braun Strowman è passato insieme ai “cattivi”, alleandosi con Ziggler e McIntyre per affrontare lo Shield, che si è riformato dopo il ritorno di Dean Ambrose.

Jeff Hardy vs. Randy Orton [Hell In A Cell Match]
Voto: 7/10. Dieci anni di rivalità, e devo ammettere che non mi dispiace vederli come avversari. Ho sentito un gran numero di commenti positivi sulla sfida e in effetti ci sono dei buoni spot, ma tendo a trovarla piuttosto noiosa, al rallentatore. Menzione per i rischi presi ancora una volta da Jeff Hardy, che distrutto e pure sconfitto quando cade su un tavolo e Randy Orton lo schiena dopo 24 minuti e 52 secondi. Un po’ di azione in più non avrebbe guastato, anche il finale non mi è piaciuto e lo trovo poco sensato.

WWE SmackDown Women's Title: Charlotte Flair (c) vs. Becky Lynch
Voto: 6.5/10. Apprezzo la rivalità fra le due lottatrici, ma il match non mi ha comunicato forti emozioni. Il finale vede Becky schienare Charlotte dopo 13 minuti e 50 secondi. Non è il loro migliore confronto e penso che andrà avanti anche nel prossimo periodo.

Becky rifiuta la stretta di mano da Charlotte e se ne va con la cintura in suo possesso.

WWE RAW Tag Team Titles: Dolph Ziggler & Drew McIntyre (c) vs. The Shield (Dean Ambrose & Seth Rollins)
Voto: 9/10. Ecco un match davvero spettacolare, dai primi minuti non sembrava promettere bene ma è cresciuto di ritmo fino a regalare azioni avvincenti. Tutti i lottatori hanno fatto bene la loro parte ed è uscita una sfida corale e concreta, epica fino a un grande finale, dove Ziggler schiena Rollins in 22 minuti e 57 secondi, rimanendo campione con un incredibile McIntyre, reduce da una grande prestazione. Sicuramente uno fra i migliori match di coppia del 2018.

WWE Title: AJ Styles (c) vs. Samoa Joe
Voto: 8-/10. Seconda sfida in pay per view fra AJ Styles e Samoa Joe. Dopo l’epico match dello scorso mese, questo è pur sempre di buona qualità, ma non a livelli alti come in precedenza. Ancora una volta è il finale a causarmi perplessità. AJ mantiene la cintura vincendo con uno schienamento controverso dopo 19 minuti, ma non sembra nemmeno una conclusione. La rivalità andrà avanti e inizio a pensare che fino a Survivor Series non vedremo un cambio di titolo così che AJ raggiunga l’anno di regno, ma siamo soltanto a settembre.

Brie Bella & Daniel Bryan vs. Maryse & The Miz [Mixed Tag Team Match]
Voto: 7/10. Una buona interazione fra i due team, The Miz è bravissimo a farsi odiare mentre Brie Bella mostra di essere ancora una buona lottatrice. Le parti con Bryan e Miz sul ring sono le migliori in ogni caso. Nel finale Maryse schiena Brie Bella dopo 13 minuti e ancora una volta The Miz se ne va trionfante.

WWE RAW Women's Title: Ronda Rousey (w/Natalya) (c) vs. Alexa Bliss (w/Alicia Fox & Mickie James)
Voto: 7-/10. Anche qui nessuna delusione ma un match non eccessivamente entusiasmante, che mostra un po’ i limiti attuali di Ronda Rousey come intrattenitrice, essendo più orientata alla lotta. Con questo non sto dicendo che siano limiti veri, perché nei prossimi mesi può superarli e diventare una lottatrice incredibile a livello qualitativo, completa in tutto. Le tre manager si fanno coinvolgere spesso dalla sfida, rendendolo quasi un Lumberjack match. Nel finale Ronda sottomette Alexa dopo 12 minuti e 02 secondi, rimanendo campionessa.

La General Manager di Smackdown Paige decide di concedere a Samoa Joe un rematch contro AJ Styles per Super Show-Down (il 6 ottobre dall’Australia), e lui insiste per avere un No DQ match.

WWE Universal Title: Roman Reigns (c) vs. Braun Strowman [Hell In A Cell Match (Special Referee: Mick Foley)]
Voto: 6+/10. Ho apprezzato gran parte delle sfide fra questi due avversari, sono fra le persone che sono rimaste più colpite dalla crescita di Strowman come lottatore, ma con lui tante occasioni sono state bruciate. Questo è il suo incasso del Money in the Bank, e non c’è quella sensazione di “ora o mai più”, proprio perché si preannuncia una rivalità che proseguirà ancora per mesi. Roman ancora una volta appare privilegiato, stavolta ha la cintura in suo possesso ed è l’uomo da battere. Mick Foley come arbitro non è mai una scelta sbagliata, ma oggi non provo le stesse emozioni a vederlo in questo ruolo che sentivo ai vecchi tempi. La sfida è solida, con Stroman e Roman c’è sempre distruzione da tutte le parti, ed è ciò che mi aspettavo di vedere. Ziggler e McIntyre affrontano Rollins e Ambrose all’esterno e poi sul tetto della gabbia, ma è un “riempitivo” di cui non c’era alcun bisogno essendo un HIAC match. Ci sono tavoli distruggi con Rollins e Ziggler che fanno un doppio volo sui tavoli (non dalla cima della gabbia, ma non si può pretendere troppo). Poi arriva BROCK LESNAR! Inatteso, perfino il pubblico reagisce sorpreso alla sua presenza. L’ex Universal Champion distrugge la porta della gabbia e fa piazza pulita, portando la sfida a chiudersi in No Contest dopo 24 minuti e 10 secondi. Tralasciando che il No Contest per una sfida del genere non dovrebbe mai avvenire, è come se fosse cambiato il match da quando c’è stato l’intervento esterno e questo lo penalizza molto.

L’unico sopravvissuto al termine del main event è Brock Lesnar, ed è questo il modo in cui si chiude la sfida.

Voto finale: 7/10, un buon evento che non delude in linea di massima ma può generare qualche malcontento. Il suo difetto principale sta nella moltitudine di finali sporchi o inconcludenti, perfino un match terminato per schienamento come AJ Styles contro Samoa Joe lascia molte perplessità, per non parlare della bizzarra scelta di Jeff Hardy nel match iniziale, una manovra che l’ha messo KO senza che Randy Orton dovesse far nulla. Inoltre c’è il serio rischio di annoiarsi fra una sfida e l’altra, alla prima visione mi sono addormentato nella lunga pausa fra due sfide. I difetti dell’evento non sono così evidenti quando non c’è un solo match insufficiente in tutta la serata, e questo è un punto di forza per Hell in a Cell 2018. L’Hell in a Cell match fra Braun Strowman e Roman Reigns è epico ma come può rimanere scritto nella storia quando il suo più grande pregio è l’intervento esterno di Brock Lesnar? Certo… con Kane fu un impatto incredibile nel ’97, ma qui non ha più lo stesso effetto. Fra i match femminili, ho preferito di poco la sfida per il titolo di Raw, con un’ottima Alexa Bliss e una Ronda Rousey ancora in fase di prova, che cerca in ogni modo possibile di diventare la lottatrice di punta nonostante la breve permanenza in federazione. Il cambio di titolo con Becky Lynch è una mossa azzeccata, e speravo di vedere almeno un altro cambio di cintura, ma a quanto pare, vedendo molti dei finali, si tratta di un evento nella media, senza grossi colpi di scena, tranne per un ritorno di Brock Lesnar inatteso al momento ma sicuramente si tratta di una buona mossa in vista del suo prossimo match. La sfida assolutamente da vedere è il match di coppia fra lo Shield e Ziggler & McIntyre, che a mio parere rappresenta tutto ciò che un 2 contro 2 dovrebbe essere, dinamico, emozionante e con tanti tentativi di chiusura. AJ Styles e Samoa Joe proseguono la loro rivalità con una sfida buona ma non memorabile, il mio desiderio di vedere Joe con il titolo è forte, ma mi chiedo quanto dovrò aspettare. Nel frattempo Randy Orton sta tornando a essere fra i lottatori principali di Smackdown e questa vittoria contro Jeff Hardy, fra l’altro scontata, è solo il primo passo, nei prossimi mesi sarà una figura di rilievo. Parte dell’evento sembra puntare a costruire il supershow in Australia, e questo non mi piace perché stiamo parlando di un pay per view che dovrebbe regalare momenti indimenticabili.

mercoledì 5 settembre 2018

Recensione TNA Unbreakable 2005 (11 settembre 2005)


Recensione TNA Unbreakable 2005
11 settembre 2005 da Orlando (Florida)

Questo è stato l’evento che nel 2005 mi ha fatto credere che la TNA fosse una federazione che aveva tutto per diventare un’alternativa nello stile di Wrestling. Ero felice di vedere lottatori delle federazioni indipendenti finalmente con la giusta considerazione, e in quel periodo la federazione continuava a fare passi da gigante, conquistando sempre più sostenitori. A rivedere l’evento, si è persa un po’ di questo fascino, ma di sicuro si può sentire questo periodo di crescita verso quel 2006 in cui è stata protagonista di un cambiamento che l’ha portata in nuove direzioni.

3 Live Kru (BG James, Konnan & Ron Killings) vs. Diamonds In The Rough (David Young, Elix Skipper & Simon Diamond)
Voto: 5/10. Non proprio un buon match iniziale, i 3LK sembrano aver risolto i contrasti interni e quindi non c’è nulla di nuovo rispetto a tante loro sfide. Skipper in questo 3 contro 3 non è valorizzato molto visto il suo talento che poteva essere usato diversamente. Non c’è nulla di male, ma è davvero breve, e termina con la vittoria per schienamento dei 3LK grazie a Konnan dopo 4 minuti e 20 secondi. Sicuramente si poteva partire con una sfida migliore.

Austin Aries vs. Roderick Strong
Voto: 8-/10. In pochi minuti, entrambi i lottatori hanno un’occasione di farsi conoscere dal pubblico della federazione, ma sembra che siano già ben noti. Il ritmo è intenso e la qualità è valida, Aries vince per schienamento e dà ancora una volta l’impressione di essere uno di quei lottatori imperdibili, anche se la TNA non è poi stata capace di valorizzarla almeno nella sua prima permanenza nella federazione.

Kip James e Monty Brown hanno un confronto nel backstage, la loro alleanza è messa a dura prova da contrasti interni.

Apolo & Lance Hoyt vs. Kip James & Monty Brown
Voto: 5.5/10. A mio parere è una sfida abbastanza noiosa, entrambi i team non mi hanno mai detto niente, quindi è difficile interessarsi a una sfida così piatta. La qualità non è poi così pessima, anzi, ci sono alcuni momenti validi e un buon finale in cui Monty Brown schiena Apolo dopo 9 minuti e 58 secondi.

Chris Sabin vs. Petey Williams
Voto: 7+/10. Shocker doveva essere parte del match, ma non lo rivedremo perché è impegnato con la AAA. Meglio così, c’è Chris Sabin! Nulla di nuovo per quanto riguarda la X-Division ma il ritmo è buono. Non si va oltre la sfida godibile, ma mi sta bene così. Sabin vince per schienamento in 12 minuti e 34 secondi. Si tratta di un riempitivo che tutto sommato non dà particolare importanza al risultato.

Matt Bentley (l’ex Michael Shane) ritorna in TNA dopo il match e colpisce Sabin con un Superkick.

Abyss (w/James Mitchell) vs. Sabu [No Disqualification Match]
Voto: 7.5/10. Sicuramente si tratta di una sfida divertente, che a livello personale ho apprezzato più del previsto perché è ricca di spot esagerati e intensità, ma sul piano del lottato non si tratta di un grandissimo match. Gran parte del lavoro lo fa Abyss, in un periodo di piena crescita nella popolarità. Sabu è pur sempre un’ottima aggiunta quando si tratta di sfide hardcore. Abyss vince per schienamento in 11 minuti e 30 secondi. Esagerato ma divertente.

Bobby Roode vs. Jeff Hardy
Voto: 7/10. Roode appare sempre di più come il lottatore del Team Canada più promettente, se prima era quasi sempre confinato a sfide singole, qui affronta Jeff Hardy alla pari. Hardy fra l’altro che non sta dando il 100% da diverso tempo, ma non sarebbe rimasto ancora per molto in TNA. Jeff Jarrett interviene e usa la bandiera canadese per colpire Hardy, dando così a Roode la possibilità di schienarlo dopo 9 minuti e 7 secondi. La storia non è nulla di interessante ma la qualità del match è buona.

NWA World Tag Team Titles: The Naturals (Andy Douglas & Chase Stevens) (w/Jimmy Hart) (c) vs. Alex Shelley & Johnny Candido vs. America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) vs. Team Canada (A1 & Eric Young) [Four Way Elimination Match]
Voto: 6.5/10. Una sfida ad eliminazione che pare godibile, anche se non ha molta enfasi. Prima viene eliminato il team di Shelley, poi è il turno degli America’s Most Wanted, che si ritrovano in secondo piano. Il Team Canada cerca di barare per vincere ma i Naturals mantengono le cinture vincendo per schienamento dopo 18 minuti e 1 secondo. Nulla di fuori dall’ordinario. Gli AMW vinceranno le cinture ad Impact nel periodo seguente.

NWA World Heavyweight Title: Raven (c) vs. Rhino [Raven's Rules Match]
Voto: 7.5/10. Una sfida parecchio divertente da seguire, è quel genere di match che richiama lo stile della ECW, mandando avanti la rivalità con colpi duri e parecchio spettacolo. Sinceramente mi diverto sempre con queste stipulazioni esagerate. Raven vince per schienamento dopo 14 minuti e 28 secondi, confermando il suo regno mondiale, che si chiude a breve in un evento in Canada dove Jeff Jarrett lo sconfigge in tempo in tempo per presentarsi a Bound for Glory da campione.

TNA X-Division Title: Christopher Daniels (c) vs. AJ Styles vs. Samoa Joe [Three Way Match]
Voto: 10/10. Un match perfetto, il mio Match of the Year 2005. Ancora oggi risulta una sfida incredibile, di livello intenso dall’inizio alla sfida. Credo che oggi non sia più necessario aspettare un evento intero per vedere un singolo match che vale l’intero evento, ma di certo questa è una sfida da recuperare per tutti gli appassionati di Wrestling. Puro spettacolo e qualità, Samoa Joe fa il balzo di qualità in TNA che ci si aspettava da lui. Nel finale è AJ Styles a schienare Daniels dopo 22 minuti e 50 secondi. Incredibile, rimane tuttora il mio match preferito della storia della TNA.

Voto finale: 7.5/10, un evento diventato famoso per il suo main event, che ancora oggi risulta incredibile. Davvero, recuperate quella sfida, se poi vedete l’intero evento va benissimo perché sicuramente è valido, anche se lontano dall’eccellenza. Gran parte dei match dell’evento sono dimenticabili, ho dato l’insufficienza leggera a due sfide, e la sufficienza ad alcune altre. A parte Joe contro Daniels contro AJ Styles, anche Austin Aries contro Roderick Strong è una gran sfida, seppure spesso dimenticata perché fa parte dell’under-card. Raven contro Rhino funziona bene con le regole estreme, in un periodo dove tutti volevano imitare lo stile ECW dopo il successo di One Night Stand. Inoltre menziono Abyss contro Sabu, una sfida senza alcuna pretesa che risulta più divertente del previsto. Unbreakable è un evento atipico, in un buon periodo della federazione.