mercoledì 27 gennaio 2021

Recensione Raw episodio 211 (26 maggio 1997)

 Recensione Raw 211

26 maggio 1997 da Evansville (Indiana)

Rating: 2.7 (vs Nitro #89: 3.3)

 

Lo show si apre con Shawn Michaels e Steve Austin intervistati da Jim Ross, che chiede loro se stasera riusciranno a coesistere contro la famiglia Hart. I due sembrano pronti a unire le forze perché hanno dei nemici in comune. I Legion of Doom fanno il loro ingresso mentre HBK e Stone Cold stanno ancora uscendo dal ring e ci sono sguardi di rivalità fra i due team.

 

The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk) vs. The Hart Foundation (Brian Pillman & Jim Neidhart)

Voto: 6.5/10. Una sfida breve che serve di costruzione, compreso il suo epilogo. Si tratta di un buon match che viene interrotto dall’ingresso degli altri membri dell’Hart Foundation, così i Legion of Doom vincono per squalifica dopo poco più di 4 minuti.

Steve Austin e Shawn Michaels tornano sul ring per salvare i Legion of Doom ma lo Showstopper colpisce per errore Stone Cold con una Baseball Slide e scatta la rissa fra loro, che più tardi dovranno fare team per i titoli di coppia.

 

Paul Bearer dal backstage continua ad accennare al segreto di Undertaker, sembra pronto a rivelarlo proprio stasera, così tutti sapranno la verità.

 

Bob Holly vs. D-Lo Brown (w/Crush, Faarooq & Savio Vega)

Senza voto. La parte migliore è avere Faarooq al commento, sembra davvero determinato a lanciarsi come il futuro campione del mondo. Il match non dà alcuno stimolo e viene vinto da D-Lo Brown per schienamento in 3 minuti e 9 secondi. Questo serve per costruire la rivalità fra Undertaker e Faarooq.

 

Undertaker dice di aver fatto la sua scelta e non la rimpiangerà mai, riferendosi a Paul Bearer, pronto a rivelare il segreto nel caso che lui non torni un suo discepolo.

 

Jerry Lawler fa un breve promo dove usa un epiteto oggi impronunciabile in tv nei confronti di Goldust e del suo modo di vestirsi. Sono cambiati i tempi!

 

King Of The Ring 1997 First Round Match

Goldust (w/Marlena) vs. Jerry Lawler

Voto: 6/10. Sfida di qualificazione al KOTR, sono lontani i tempi in cui tutta l’arena fischiava Lawler, anzi, viene accolto benissimo. C’è un discreto interesse del pubblico per una sfida appena sufficiente, dove Goldust sfiora la vittoria ma è Lawler vince per schienamento con i piedi sulle corde in 5 minuti e 19 secondi. Si può notare un tono più maturo rispetto agli standard del periodo, una piccola anteprima dell’Era Attitude che si avvicina.

Chiaramente, Goldust si prende la sua rivincita al termine della sfida e Marlena passa sul corpo atterrato di Lawler.

 

Continua nel backstage la rivalità fra Steve Austin e Shawn Michaels, che stasera saranno compagni ma non si fidano l’uno dell’altro.

 

Flash Funk vs. Rocky Maivia

Squash. Rocky entra con un brano che ricorda vagamente quello futuro di The Rock. Insomma, si sta già preparando anche se è ancora presto. Sfida a senso unico con vittoria facile di Rocky in 3 minuti e 34 secondi con l’aiuto degli Headbangers che sono al tavolo di commento e sinceramente ne avrei fatto a meno.

 

C’è un nuovo promo di approfondimento di Mick Foley, l’uomo che si cela dietro a Mankind. Il lottatore racconta un episodio dove si infortunò e iniziò a convivere con il dolore ai tempi delle scuole superiori. Non è tanto ciò che racconta ma il modo in cui lo racconta a risultare incisivo.

 

Promo backstage dell’Hart Foundation contro Shawn Michaels e Steve Austin, nonostante i proclami generici si vede il carisma dei membri del gruppo, compreso uno scatenato Brian Pillman. Per la prima ora di Raw è tutto!

 

Vader vs. Ahmed Johnson

Senza voto. Ken Shamrock si unisce al tavolo di commento per osservare da vicino il rivale Vader. Quasi non si combatte perché gran parte del tempo viene passato dai due lottatori a provocarsi e darsi spintoni, tuttavia Ahmed Johnson vince con uno Spinebuster con schienamento annesso in soli 3 minuti e 5 secondi. Non si tratta di uno squash ma più di una vittoria lampo di rapina.

 

Paul Bearer mette fretta a Undertaker, deve decidere se schierarsi con lui o il suo segreto verrà rivelato.

 

Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna) vs. Rockabilly (w/The Honky Tonk Man)

Voto: 6.5/10. Per una sfida breve almeno intrattiene nel modo giusto ed è un match fra due lottatori non tifati dal pubblico, dove addirittura viene preferito HHH grazie alla forza bruta di Chyna, che mette fuori gioco Honky Tonk Man. Hunter ottiene lo schienamento vincente in 3 minuti e 16 secondi. Da questo match si direbbe che Billy non avrebbe alcuna chance di continuare la sua carriera, invece riuscirà presto a recuperare.

 

Promo breve di Undertaker nell’oscurità, dove dice che Paul Bearer può fare ciò che vuole, lui agirà di conseguenza. Insomma, non si sottomette al ricatto del vecchio manager.

 

Mankind racconta la sua storia, il fascino per Superfly Jimmy Snuka e il suo famoso salto dalla cima della gabbia, vengono mostrati filmati d’archivio delle sfide Backyard di Mick Foley e viene accennato il suo primo personaggio, Dude Love. Ne sentiremo riparlare!

 

WWF World Tag Team Titles: The Hart Foundation (Owen Hart & The British Bulldog) (c) vs. Shawn Michaels & Steve Austin

Voto: 8/10. Una sfida non particolarmente lunga ma intensa e perfetta nella gestione, è un grande match in cui i quattro lottatori riescono a mostrare intensità e la “coppia che scoppia” fra Shawn Michaels e Steve Austin riesce a mantenersi attiva fino in fondo, stranamente senza gravi conseguenze. HBK colpisce British Bulldog con il Superkick ed è Stone Cold a schienarlo dopo 13 minuti e 25 secondi, con un cambio di cinture e nuovi campioni di coppia.

 

Il post-match è caotico, Austin atterra Bret Hart e lo lascia KO sulla rampa e sia lui che Shawn Michaels fuggono dall’Hart Foundation, ma litigano apertamente nel backstage perché continuano a non fidarsi l’uno dell’altro.

 

Paul Bearer sta raccontando finalmente il segreto di Undertaker, nel cimitero dove sono sepolti i suoi genitori, non ci sono due bare, ma tre bare! Sta per spiegare il resto, ma Taker interviene e gli dice di disprezzarlo e di dover terminare ciò che va fatto. Afferra per la gola Paul ma non ha la determinazione di finirlo, si trova a lasciarlo andare. Infine si sottomette a lui, pare che quel segreto sia più importante e vada mantenuto.

 

Voto finale: 7/10, un episodio che parte male e si riprende alla grande, con tantissima azione di qualità nel main event e un paio di segmenti splendidi. La storia di Shawn Michaels e Steve Austin che non si sopportano a vicenda ma riescono a vincere le cinture di coppia contro l’Hart Foundation (il nemico comune) funziona benissimo e non c’è nemmeno la forzatura dei due compagni che iniziano ad apprezzarsi, anzi, la rivalità fra di loro rimane. Mankind tira fuori uno fra i migliori promo di sempre, dove descrive la sua vita senza perdere quella sorta di inquietudine tipica dell’uomo mascherato. Paul Bearer e Undertaker partecipano a un gioco psicologico, dove Taker sembra avere la meglio ma alla fine è costretto a cedere e il segreto viene parzialmente rivelato, si andrà avanti per mesi con questa storia. Purtroppo il resto è davvero mediocre, è raro trovare dei match piacevoli in uno show simile, sono tutti sulla sufficienza o poco più. Lo show gira attorno alle sue stelle principali e in questo caso va bene così, anche se lascia perplessa la gestione di molti lottatori. L’umorismo pare funzionare abbastanza bene sempre se viene tenuto secondario per non esagerare, visto che ci sono parecchie battute di cattivo gusto.

mercoledì 20 gennaio 2021

Recensione WWE No Mercy 2002 (20 ottobre 2002)

 Recensione WWE No Mercy 2002

20 ottobre 2002 da North Little Rock (Arkansas)

Durata show: 2 ore e 47 minuti

 

Si inizia No Mercy con un incontro di Undertaker e Kane nel backstage, stasera i due fratelli della distruzione hanno la possibilità di diventare campioni mondiali.

 

World Tag Team Titles: Chris Jericho & Christian (c) vs. Booker T & Goldust

Voto: 6.5/10. Si parte con il più standard fra i match di coppia. Buona azione ma un po’ dispersiva, di positivo c’è il team di Jericho e Christian, che diventeranno poi una squadra completa un po’ di tempo dopo. Jericho e Booker T sono le due star del match e lo dimostrano in diverse occasioni, è proprio Y2J a ottenere lo schienamento vincente su Goldust dopo 7 minuti e 55 secondi. Come sfida introduttiva va bene, è più che sufficiente.

 

Dawn Marie vs. Torrie Wilson

Voto: 5/10. Un 5 dato per gentilezza perché è una sfida da meno di 5 minuti dove Torrie Wilson è passabile sul ring mentre Dawn Marie è pessima, ma è chiaro che l’obiettivo non è quello di mostrare

un bel match, specialmente per via del vestiario delle lottatrici. Torrie vince in 4 minuti e 57 secondi, una sfida mediocre in una rivalità purtroppo passata alla storia per dell’umorismo eccessivo malriuscito.

 

Rob Van Dam vs. Ric Flair

Voto: 5.5/10. Non pensavo di trovarmi davanti a una sfida insufficiente. Purtroppo c’è lo stesso problema del match di RVD contro Triple H, due stili di lotta che non sembrano trovare punti in comune, RVD fa le sue cose e non è abbastanza, Flair è in un periodo di forma fisica inferiore al solito, inoltre è chiaramente scontato e Van Dam vince per schienamento in 8 minuti e 5 secondi. Meglio passare oltre, non è stato un buon inizio per No Mercy!

 

Big Show è insoddisfatto della sua permanenza a Raw e sembra trovare un accordo con Stephanie McMahon. Significa che arriverà qualche altro scambio, ce ne sono già stati alcuni nei mesi scorsi e ne arriveranno altri.

 

WWE Cruiserweight Title: Jamie Noble (w/Nidia) (c) vs. Tajiri

Voto: 7+/10. Questo è un buon periodo per la categoria dei pesi leggeri, ci sono degli ottimi talenti che formano il roster 2002-2004, forse il migliore di questa categoria. Tajiri è un ottimo sfidante e Jamie Noble pare convincente come campione, anche se gioca sporco per mantenere la cintura per schienamento dopo 7 minuti e 20 secondi. Una bella sfida, con un post-match simpatico in cui Tajiri stende Jamie Noble dopo averci “provato” con Nidia.

 

World Heavyweight Title / WWE Intercontinental Title Unification: Triple H (c) vs. Kane (c)

Voto: 6.5/10. Il titolo intercontinentale viene ritirato per un bel po’ di tempo, per poi tornare e rimanere una fra le migliori cinture in circolazione per il resto del tempo. In effetti sembra una scelta pessima perché questo titolo viene ritirato ma poi spunterà la cintura americana l’anno seguente. La sfida è parecchio lenta e pare non terminare mai, con tantissime interferenze e scorrettezze, Ric Flair interviene sempre ma poi arriva pure The Hurricane per aiutare Kane. Alla fine, fra una scorrettezza e l’altra HHH schiena Kane dopo 16 minuti e 15 minuti, rimanendo campione. Purtroppo è una sfida che si perde nella mediocrità ma che ritengo sopra la sufficienza.

 

WWE Tag Team Titles: Chris Benoit & Kurt Angle vs. Edge & Rey Mysterio [Tournament Final Round]

Voto: 10/10. Potrei essere di parte perché ritengo eccezionali tutti e quattro i lottatori, ma sono nel loro migliore periodo di forma fisica, in particolare Edge e Rey Mysterio raramente sono stati così spettacolari come in questa sfida. Non c’è un attimo di sosta e sembra esserci il massimo impegno per una cintura di coppia aggiunta di recente, esclusiva del roster di Smackdown. Angle nel finale ha la meglio su Edge dopo 22 minuti e 1 secondo fra i più intensi che si possano ricordare! Un grandissimo match e a mio parere è un “must see”.

 

World Women's Title: Trish Stratus (c) vs. Victoria

Voto: 6.5/10. Una sfida breve che fa il suo dovere, c’è tutto ciò che ci si potrebbe aspettare, Victoria è una valida sfidante, ma Trish vince in 5 minuti e 30 secondi. Piuttosto standard, ma va bene così per ciò che offre.

Post-match, Victoria attacca Trish, non soddisfatta del risultato.

 

WWE Heavyweight Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. The Undertaker [Hell In A Cell Match]

Voto: 9/10. Uno fra i migliori Hell in a Cell match di sempre, duro e crudo con grande intensità e un finale epico. Questa rivalità conferma Brock Lesnar come la Next Big Thing, che si dimostra all’altezza delle aspettative. Taker colpisce duramente ma nel finale Lesnar lo sconfigge in modo pulito dopo 27 minuti e 15 secondi. Un ottimo main event, indimenticabile per i duri colpi e la chiusura quasi storica in una delle rarissime sconfitte pulite di Undertaker.

 

Voto finale: 8/10, dalla prima ora non lo si direbbe ma No Mercy 2002 è un grande evento specialmente per quanto riguarda il roster di Smackdown, nel suo periodo migliore di sempre a livello qualitativo sia negli show settimanali che per la resa dei suoi lottatori nei pay per view. Abbiamo due sfide fantastiche, di cui il memorabile Hell in a Cell fra Brock Lesnar e Undertaker e la sfida di coppia Angle & Benoit contro Edge & Rey Mysterio, forse meno famosa ma di altissimo livello. Aggiungiamo il buon match dei pesi cruiserweight e c’è la certezza che Smackdown fosse in grado di offrire una qualità incredibile. Per quanto riguarda Raw, Triple H contro Kane è una sfida più che valida per il titolo mondiale ma pare decisamente “già vista” per via delle interferenze e la confusione generale. Delusione invece per quanto riguarda Rob Van Dam contro Ric Flair, un match insipido che non pare funzionare. Non ci sono match veramente pessimi a parte Dawn Marie contro Torrie Wilson, che per fortuna è davvero breve. Buona pure la sfida d’apertura dove il team di Jericho e Christian sembra funzionare meglio di tante altre combinazioni. No Mercy è ottimo nel complesso e scorre bene, risultando piacevole anche senza incredibili colpi di scena.

sabato 16 gennaio 2021

Recensione WWE Unforgiven 2002 (22 settembre 2002)

 Recensione WWE Unforgiven 2002

22 settembre 2002 da Los Angeles (California)

Durata show: 2 ore e 41 minuti

 

Dopo Summerslam, sono cambiati gli scenari interni alla WWE. Due cinture mondiali al posto dell’Undisputed Title, quindi due campioni e due titoli in palio in questo evento.

 

Booker T, Bubba Ray Dudley, Goldust & Kane vs. The Un-Americans (Christian, Lance Storm, Test & William Regal)

Voto: 7/10. Si parte con un match veramente godibile a 8 lottatori. Gli Un-Americans hanno William Regal con loro mentre l’altro team mette insieme un po’ troppi wrestler che hanno poco a che vedere fra di loro, a parte Booker T e Goldust che sono un tag team. Kane è l’elemento dominante ed è proprio lui a portare la vittoria al suo team per schienamento in 9 minuti e 52 secondi. Una sfida d’apertura più che adatta per iniziare bene l’evento. Divertente la collaborazione fra Booker T e Bubba Ray Dudley.

 

WWE Intercontinental Title: Chris Jericho (c) vs. Ric Flair

Voto: 6.5/10. Un match nella norma, piuttosto breve dove Ric Flair ha il supporto dei fan ma Chris Jericho è il wrestler migliore e ottiene la sua rivincita da Summerslam nel finale dove è finalmente lui a far cedere Flair dopo 6 minuti e 16 secondi. Si tratta di una sfida accettabile ma facile da dimenticare.

 

Eddie Guerrero vs. Edge

Voto: 7.5/10. Il 2002 ha permesso a diversi lottatori del roster di Smackdown di dare il meglio interagendo in rivalità multiple e incrociate allo stesso tempo. Eddie Guerrero ed Edge sono due fra i wrestler che sono emersi meglio grazie a questa serie di sfide che ha permesso loro di caratterizzarsi meglio. Guerrero poi è perfetto in questo periodo, adoro la sua arroganza che si trasforma spesso in un comportamento beffardo. Eddie sconfigge Edge per schienamento in 11 minuti e 48 secondi. Bella sfida.

 

Billy & Chuck vs. Jamal & Rosey (w/Rico)

Voto: 5.5/10. Non sono un grande fan della rivalità fra Eric Bischoff e Stephanie McMahon (rispettivamente i general manager di Raw e Smackdown) perciò questa sfida inter-roster non mi ha entusiasmato. Rico ha in precedenza tradito Billy e Chuck schierandosi con i Three Minute Warning, che hanno vita abbastanza facile e vincono in 6 minuti e 30 secondi, portando un successo a Eric Bischoff sulla rivale. Se ne riparla in un segmento seguente!

 

World Heavyweight Title: Triple H (c) vs. Rob Van Dam

Voto: 7-/10. Purtroppo non è il match adatto per consacrare Rob Van Dam come un potenziale main eventer, ci vorranno altri anni prima di vederlo nella situazione giusta. La sfida vede spesso l’arbitro cadere, confusione sul ring ed è un po’ dispersiva, ma Triple H è perfetto nel ruolo di campione mondiale e cerca di dare prestigio alla cintura. Ric Flair, umiliato in precedenza da HHH nel backstage, interviene e strappa il martellone a Triple H, ma lo usa per colpire RVD e permettere così ad Hunter di mantenere la cintura per schienamento dopo 18 minuti e 17 secondi. L’importanza è più un fattore storico perché è la prima tappa della formazione della famosa fazione Evolution, con l’alleanza fra Triple H e Ric Flair.

 

WWE World Women's Title: Molly Holly (c) vs. Trish Stratus

Voto: 6/10. Questo è un match decisamente accettabile, che ritengo sufficiente in un periodo dove finalmente la divisione femminile comincia a offrire un prodotto migliore. Trish sembra inarrestabile e arriva a sconfiggere Molly Holly dopo 5 minuti e 43 secondi per conquistare la cintura femminile per la seconda volta in carriera.

 

Kurt Angle vs. Chris Benoit

Voto: 8/10. Il primo match della serie Angle contro Benoit, che sono ancora entrambi lottatori non amati dal pubblico, non c’è un vero buono ma è chiaro che l’eroe olimpico è più fischiato. La sfida è molto tecnica e a tratti spettacolare, ma con alcune fasi spente meno divertenti da seguire. Entrambi cercano di vincere scorrettamente ed è Benoit a schienare Angle con i piedi sulle corde 13 minuti e 58 secondi. Un buon inizio per la loro rivalità.

 

Arriva un segmento strano e probabilmente oggi sarebbe visto di “cattivo gusto” dove Eric Bischoff costringe Stephanie McMahon a partecipare in un segmento della HLA (che è meglio non tradurre) con due bellissime ragazze. Poi le manda via e chiama un donnone dall’aspetto spaventoso, quando le due iniziano a “darci dentro”, ecco che il donnone si rivela Rikishi e fa la Stink Face a Eric Bischoff. Be’, un po’ se l’è meritato per aver fatto perdere al pubblico quasi 20 minuti con questo segmento. A dire il vero, la parte finale era pure divertente.

 

WWE Heavyweight Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. The Undertaker

Voto: 7-/10. Sfida caotica, ben riuscita per buona parte ma con un finale veramente pessimo. Lesnar continua la strada delle sfide legittime per essere il numero 1 in circolazione e Undertaker è l’avversario ideale. Ci sono diversi colpi duri e Taker si ritrova un leggero taglio sulla fronte durante la sfida. Nel finale però l’arbitro viene leggermente toccato durante una loro rissa e scatta il No Contest dopo 20 minuti e 25 secondi. Capisco la necessità di un pareggio ma quello era troppo poco per non dare vincitori, ha rovinato un match che aveva un bel potenziale e una degna durata.

 

Voto finale: 7/10, non siamo ai livelli spettacolari dei due pay per view precedenti però Unforgiven 2002 è uno show solido e con una buona card. C’è la freschezza di avere due titoli mondiali in palio, con sfide più che passabili sul livello qualitativo. Brock Lesnar contro Undertaker è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da loro, colpi duri e azione senza sosta, ma il finale è caotico e rovina quanto si era visto finora. Triple H e Rob Van Dam non sembrano coesistere bene sul ring e la sfida è inferiore alle aspettative ma la chiusura porta alla prima fase dell’Evolution, di cui sentiremo parlare per parecchi anni. Funzionano bene le rivalità Angle contro Benoit e Guerrero contro Edge, davvero piacevoli per ciò che si vede sul ring. Pure l’undercard è per la maggior parte accettabile, con qualche riserva come la sfida di coppia. Ci sono segmenti un po’ prolungati per la rivalità fra Eric Bischoff e Stephanie McMahon, tutto sommato accettabili nel contesto dei due roster in competizione. Unforgiven è chiaramente uno show che non porta grandi modifiche o sorprese, ma ridefinisce la situazione del momento e apre nuovi scenari.

giovedì 7 gennaio 2021

Recensione WWE Summerslam 2002 (25 agosto 2002)

 Recensione WWE Summerslam 2002

25 agosto 2002 da Uniondale (New York)

Durata show: 2 ore e 42 minuti

 

Il pay per view più importante dell’estate ha una card di tutto rispetto, che si focalizza su un undercard di altissimo livello sul ring per poi giocarsi il potenziale delle stelle nella fase finale.

 

Kurt Angle vs. Rey Mysterio

Voto: 8/10. Un’ottima sfida d’apertura fra due lottatori che mischiano bene i loro stili di lotta. L’agilità di Rey Mysterio è impressionante nel 2002, Angle continua a tirar fuori ottime prestazioni. Nel finale Angle fa cedere Rey dopo 9 minuti e 25 secondi. Spettacolare.

 

Chris Jericho vs. Ric Flair

Voto: 7-/10. Un buon match che vede Jericho protagonista di molte azioni. Purtroppo diventa parecchio caotico nel finale, dove Jericho fa cedere Flair ma lui tiene le corde, non viene conteggiato ed è lui a far cedere Y2J dopo 10 minuti e 25 secondi. Una sfida più lenta e psicologica della precedente. È un peccato vedere Jericho perdere così tante sfide importanti.

 

Eddie Guerrero vs. Edge

Voto: 8/10. Sono un grande fan di entrambi i lottatori, in particolare Edge prima dell’infortunio del 2003 è stato un wrestler eccellente sul ring nelle performance, dando spesso il massimo. Guerrero è in un periodo davvero carismatico, dove pare azzeccare tutto ciò che fa. Il match è molto buono ed è Edge a vincere per schienamento in 11 minuti e 44 secondi. Una sfida spesso dimenticata che sa intrattenere bene.

 

WWE World Tag Team Titles: Christian & Lance Storm (c) vs. Booker T & Goldust

Voto: 6/10. Sfida decisamente standard che pare fare affidamento ai classici “dogmi” dei tag team. Gli Un-American sono scorretti, si nota che non sono due team molto affiatati ma c’è il tentativo di fare una buona sfida, secondo me riuscito solo a metà. Infatti nel finale interviene Test e permette a Christian di ottenere la vittoria per schienamento dopo 9 minuti e 40 secondi, così lui e Lance Storm rimangono campioni. Lento e noiosetto, ma c’è comunque l’impegno dei partecipanti.

 

WWE Intercontinental Title: Chris Benoit (c) vs. Rob Van Dam

Voto: 7-/10. Sfida dove Chris Benoit rappresenta Smackdown e RVD rappresenta Raw. Mi aspettavo molto di più da questo confronto, lungo ma soporifero. Sia chiaro, con Benoit e Van Dam è difficile annoiarsi, ma ci sono molte fasi dove non sembrano proprio riuscire a intrecciare i loro stili, vedere RVD provare mosse di sottomissione è fuori dal suo repertorio ideale. Sicuramente è una sfida che sul momento va bene ma che viene facilmente dimenticata, RVD riesce a vincere per schienamento in 16 minuti e 30 secondi, portando la cintura intercontinentale a Raw. Con il giusto ritmo sarebbe potuto uscire un match nettamente migliore.

 

The Undertaker vs. Test

Voto: 5/10. Non ho mai avuto in simpatia gli Un-American, Test pare davvero demotivato, è qui che si capisce che non poteva andare oltre un certo status, infatti per Undertaker è una sfida abbastanza facile, che vince in 8 minuti e 10 secondi. Purtroppo anche qui c’è da annoiarsi ed è il peggior match dell’evento.

 

Triple H vs. Shawn Michaels [Unsanctioned Match]

Voto: 9.5/10. Questa è una sfida costruita a perfezione, il grande ritorno di Shawn Michaels dopo l’infortunio del ’98. Da amici ad acerrimi rivali quando stavano per riformare la Degeneration-X, in pratica Triple H è già il lottatore più fischiato dal pubblico nel 2002 mentre HBK insegue il sogno di tornare a lottare in modo stabile. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei miei match preferiti di sempre, una sfida colossale con grande intensità e una brutalità forse eccessiva ma necessaria per far sentire il match sempre acceso. Shawn Michaels subisce ogni sorta di danno, però continua a rialzarsi. Triple H subisce un Superkick con la sedia vicina alla faccia e subisce grossi danni. Nel finale Michaels ribalta un Pedigree e schiena HHH dopo 27 minuti e 50 secondi. Un grande conclusione per un match veramente bello. La lentezza eccessiva è l’unica ragione per cui non riesco a dargli un 10 completo, ma è pur sempre un Must See e l’inizio di una lunga serie di match durata per parecchi anni.

Non c’è nemmeno il tempo di festeggiare che Triple H usa il martellone per colpire HBK alla schiena, atterrandolo e costringendolo all’intervento dei paramedici.

 

WWE Undisputed World Heavyweight Title: The Rock (c) vs. Brock Lesnar (w/Paul Heyman)

Voto: 8/10. Il titolo Undisputed è alla sua ultima apparizione, poi si passerà ai titoli individuali divisi per roster. Si tratta dell’ultima sfida in pay per view di The Rock nel 2002. Dalla prossima volta sarà conosciuto come una star di Hollywood ma al momento di questa sfida è ancora uno dei maggiori trascinatori della WWE. Il match riesce bene, il coinvolgimento di Heyman come manager è ottimo, Lesnar sembra davvero inarrestabile. C’è una parte che ho apprezzato molto, cioè i due wrestler si alzano di scatto allo stesso momento. Tutto riesce bene e nel finale Lesnar vince per schienamento in modo pulito dopo 15 minuti e 58 secondi, conquistando così la cintura Undisputed che diventerà a breve il WWE Title a Smackdown. Sicuramente un buon match per chiudere questo evento.

 

Voto finale: 9/10, ci troviamo di fronte a uno fra gli eventi più belli della storia della WWE. Al di là delle considerazioni individuali sui match, ci sono tante ragioni per vederlo e stili di lotta per ogni genere di fan. Il ritorno di Shawn Michaels sul ring contro Triple H è epico e nettamente superiore alle aspettative che si potevano avere per un rientro dopo un infortunio così lungo. Un gran bel match che sa regalare emozioni e che ha una degna conclusione. Il main event vede finire il breve regno di The Rock contro la Next Big Thing, Brock Lesnar. Il wrestler, che ha debuttato da pochi mesi, sale già in cima alla federazione come campione indiscusso. Tappe bruciate? Forse, ma è sicuramente un uomo che ha dedicato la sua vita a stupire la gente ottenendo traguardi ambiziosi. Con due cinture mondiali divise nei roster Brock Lesnar non ha poi potuto essere il campione unico della federazione, ma almeno a Smackdown ha potuto esercitare il suo dominio. L’intero evento è costellato da sfide buone o addirittura ottime, Edge contro Eddie Guerrero e Rey Mysterio contro Kurt Angle sono fantastiche, il tipico esempio di un periodo dorato per Smackdown. Chris Benoit contro Rob Van Dam ha molto potenziale ma i due stili di lotta non riescono a spingere verso un match grandioso, tuttavia rimane buono. Purtroppo Undertaker contro Test non riesce a dare il meglio, forse proprio perché è il suo avversario a mostrare pecche gravissime che nel giro di poco tempo lo porteranno a finire fuori dalla federazione. Spesso dimenticato ma presente, Chris Jericho contro Ric Flair è buono ma con un finale forse ingiusto per ciò che si era visto. Summerslam 2002 risulta così uno di quegli eventi “da vedere assolutamente”, non solo una fra le migliori edizioni di Summerslam ma pure uno dei pay per view migliori della storia della WWE. Si è trattato di un anno strano, con molti addii, prima quello di Steve Austin e Hulk Hogan, a breve anche quello di The Rock, ma è già presente la generazione dei lottatori che avrebbero scritto la storia degli anni seguenti. In particolare, il ritorno riuscito di Shawn Michaels dall’infortunio è sempre una di quelle storie che danno speranza e fanno conoscere un wrestler storico alla generazione seguente.

lunedì 4 gennaio 2021

Recensione WWE Vengeance 2002 (21 luglio 2002)

 Recensione WWE Vengeance 2002

21 luglio 2002 da Detroit (Michigan)

Durata show: 2 ore e 38 minuti

 

Benvenuti nella Ruthless Aggression Era! Certo, non è necessario definire Vengeance 2002 il primo evento di una nuova era perché tutti gli eventi precedenti sono stati di transizione e questo lo è in buona parte. Però è chiaro che gli equilibri stanno cambiando. John Cena è al suo primo match in pay per view, Brock Lesnar continua la sua scalata verso l’alto e il main event è fra tre dei maggiori protagonisti dell’era Attitude, eppure sembra ormai diverso dal periodo precedente. Il fulcro dello show è la scelta di Triple H se andare a Raw o a Smackdown, essendo una wild card al momento. Quindi ci sono segmenti dove Eric Bischoff e Stephanie McMahon cercano di ingaggiarlo.

 

Bubba Ray Dudley & Spike Dudley vs. Chris Benoit & Eddie Guerrero [Tables Elimination Tag Team Match]

Voto: 8-/10. Una gran bella sfida anche se c’è qualcosa che mi disturba. Bubba Ray si getta su un tavolo per errore… e non viene eliminato. Un Tables match dove contano le eliminazioni fatte dagli avversari, ma che senso ha? Adoro il team di Guerrero e Benoit, veramente ottimi insieme, se fossero rimasti in team a lungo avrebbero fatto grandi cose come squadra. Guerrero è il primo eliminato, poi è il turno di Spike Dudley, infine Bubba Ray (che era finito su un tavolo prima) elimina Benoit e porta la vittoria al suo team dopo 15 minuti e 1 secondo. Un ottimo match per aprire l’evento.

 

WWE Cruiserweight Title: Jamie Noble (w/Nidia) (c) vs. Billy Kidman

Voto: 7/10. Billy Kidman è stato una meteora della divisione Cruiserweight, purtroppo poi finito quasi sempre a lottare a Velocity. Jamie Noble è nel suo periodo di grande successo, purtroppo c’è Nidia di mezzo a rovinare un po’ la qualità dei match. La sfida è buona e vede Noble schienare Kidman in 7 minuti e 27 secondi. Non eccezionale ma decisamente godibile.

 

WWE European Title: Jeff Hardy (c) vs. William Regal

Voto: 6/10. Un buon lavoro da parte di entrambi i lottatori in una sfida breve e con un finale dal nulla dove Jeff Hardy schiena Regal in 4 minuti e 13 secondi. Purtroppo è il periodo di Regal che piange dopo le sconfitte e non è bello da vedere. Sufficiente.

 

John Cena vs. Chris Jericho

Voto: 6.5/10. C’è parecchia grinta in questa sfida dove John Cena è al suo debutto in pay per view. Si vede chiaramente che questi due lottatori sono adatti ad affrontarsi a vicenda e ne esce una bella sfida, dove Cena vince con uno schienamento dal nulla dopo 6 minuti e 14 secondi. Una sfida che fa capire chiaramente il potenziale di John Cena.

 

WWE Intercontinental Title: Rob Van Dam (c) vs. Brock Lesnar (w/Paul Heyman)

Voto: 7.5/10. Un buonissimo match fra due rivali del King of the Ring del mese precedente. RVD difende la cintura soltanto grazie a una squalifica quando interviene Paul Heyman dopo 9 minuti e 39 secondi, ma a dire il vero Brock Lesnar appare dominante nella sfida, sempre più lanciato verso il successo.

Nel post-match, RVD cerca di attaccare Lesnar ma viene atterrato da lui.

 

Booker T vs. The Big Show [No Disqualification No Count Out Match]

Voto: 6/10. Sfida sufficiente, che non ha nulla di speciale ma che risulta comunque piacevole, con Booker T che riesce a vincere per schienamento dopo 5 minuti e 50 secondi. Che dire… Big Show subisce una sconfitta inattesa!

 

Arriva il segmento finale della scelta di Triple H su quale dei due roster sarà il suo. Eric Bischoff e Stephanie McMahon fanno ancora dei tentativi disperati per ottenerlo, poi lui si comporta a modo suo e sceglie il “diavolo che conosce meglio” rispetto a quello che non conosce, perciò è pronto a unirsi a Smackdown con Stephanie. Quando la decisione sembra presa, arriva Shawn Michaels, che gli dice di aver messo fine al NWO (finalmente) e lo convince a unirsi a lui a Raw per “fare casino”. Vengono dati forti indizi sul ritorno della Degeration-X, così Triple H sceglie di unirsi a Raw e se ne va con HBK. Eric Bischoff cerca di umiliare Stephanie ma lei gli rifila un ceffone e lo getta al tappeto. Segmento lungo ma ben riuscito.

 

WWE World Tag Team Titles: Edge & Hulk Hogan (c) vs. Christian & Lance Storm (w/Test)

Voto: 6/10. Questa sfida funziona bene e sarebbe stata addirittura migliore senza Hulk Hogan. Si tratta comunque del suo ultimo match in ppv nel 2002. Christian e Lance Storm, gli Un-Americans, formano un buon team, Edge è davvero lanciato. Chris Jericho interviene ad aggredire Edge, causandogli la sconfitta per schienamento dopo 9 minuti e 48 secondi, con il cambio di titoli. Hogan abbassa un po’ la qualità della sfida perché tende a focalizzare su di sé l’attenzione. Un altro lottatore avrebbe lavorato meglio con i talenti emergenti, ma con lui non pare andare così.

 

WWE Undisputed World Heavyweight Title: The Undertaker (c) vs. Kurt Angle vs. The Rock [Triple Threat Match]

Voto: 9/10. Questo è uno dei migliori Three Way match, nonostante non sia uno fra i più longevi. Stavolta tutti e tre i wrestler fanno una performance incredibile. Kurt Angle a mio parere è il protagonista della sfida almeno per quanto riguarda la capacità di tenere sempre vivo lo scontro. Verso i 10 minuti inizia a diventare una sfida piena di manovre risolutive e tentativi di schienamento. Alla fine è The Rock a schienare Kurt Angle in 19 minuti e 47 secondi, conquistando il titolo Undisputed. L’unica cosa che non mi convince è che c’è un cambio titolato quando viene schienato un wrestler che non è il campione, ma spesso accade così. In ogni caso, è un Must Watch spesso dimenticato.

 

Voto finale: 8/10, Vengeance 2002 fa ciò che non era riuscito agli eventi precedenti, cioè di apparire come un evento compatto dall’inizio alla fine, con leggeri cali qualitativi ma con ottimi risultati per le sfide che contano. Con un main event del genere si va sul sicuro! Uno fra i migliori Three Way match di quel decennio o anche di sempre, con un finale importante per quanto rappresenti un altro cambio di titolo in un anno che ne ha avuti davvero troppi in pochi mesi. The Rock torna a essere il simbolo della WWE. Triple H focalizza su di sé l’attenzione con la scelta se passare a Raw o a Smackdown, dando vita a una serie di segmenti ben riusciti, con l’intervento finale di Shawn Michaels che è significativo e che stava per trascinarci nel revival della D-X già nel 2002! Ma la storia continua poi a Raw della sera seguente. Ottimo anche l’opening match dei tavoli con una grande performance del team di Guerrero e Benoit. Rob Van Dam contro Brock Lesnar è un altro buon match, mentre passa anche per il valore storico la sfida di John Cena contro Chris Jericho, che non è un match eccezionale ma segna il potenziale di Cena quando era ancora “senza un personaggio”. La Ruthless Aggression è chiaramente già iniziata in questo evento, che mischia ancora una volta le carte e inizia a proporre i volti che faranno la storia della federazione nel periodo seguente.