Recensione In Your House
14 maggio 1995 da Syracuse (New York)
Durata show: 1:40:14
Questo è il primo In Your House della federazione,
rappresenta una novità interessante perché da qui fino al termine dell’anno i
pay per view diventano mensili, con gli IYH di durata minore rispetto agli
eventi maggiore, cominciando una distinzione che pure nel periodo degli eventi
tutti di tre ore è poi rimasta un classico. Più soldi in arrivo per la
federazione con una cadenza mensile, e a quanto pare si è trattato di un’idea
valida, la WCW aveva espanso il numero di pay per view già da anni e continuava
ad aggiungerne sempre di più. Al tavolo di commento insieme a Vince McMahon c’è
Dok Hendrix, che sarebbe Michael Hayes dei Freebirds, non proprio un
commentatore di ruolo ma era abituato alle interviste nel backstage.
Si parte con una breve intervista a Bret Hart, pronto ad
affrontare due sfide nella stessa sera, con l’obiettivo di sconfiggere Jerry
“The King” Lawler.
Bret Hart vs. Hakushi
(w/Shinja)
Hakushi è stato sicuramente uno di quei lottatori che
potevano lasciare il segno, non penso che avere il corpo pieno di simboli
potesse aiutarlo, ma la sua presenza atletica era evidente. Qui con Bret Hart
l’intento è quello di creare qualcosa di vivace, una sfida buona senza bisogno
di una grande storia dietro (e la storia era terribile, Hitman accusato di
razzismo contro i giapponesi da Lawler). La parte che funziona bene è vedere
Hart in difficoltà contro un avversario ancora imbattuto che sembra sul punto
di avere la meglio su di lui. Hakushi prova a chiudere con un German Suplex ma
Hart riesce a riversarlo per un Roll-up vincente in 14 minuti e 39 secondi. 8/10,
una spettacolo doveva essere e lo è stato, è sicuramente il massimo che poteva
uscire dalla sfida. La sconfitta non fa male ad Hakushi, ma nemmeno la vittoria
aiuta troppo Bret, il cui obiettivo rimane Lawler.
Zona backstage, intervistatori che parlano e sponsorizzano la
linea telefonica a pagamento mentre Jerry Lawler non è felice della vittoria di
Bret Hart e dovrà affrontarlo più tardi.
Jeff Jarrett & The Roadie vs. Razor Ramon [Handicap match]
Situazione difficile per il Bad Guy, che si trova da solo
contro due avversari, ma Roadie è ancora inesperto (al primo match ufficiale) e
quindi commette errori, spesso causando problemi a Jeff Jarrett. Nel finale Ramon
arriva a connettere con il Razor’s Edge e si prende una vittoria netta in 12
minuti e 40 secondi. 6.5/10, la storia raccontata è buona e il match funziona
almeno in parte, la sconfitta del campione intercontinentale permette di
continuare la rivalità con Razor Ramon.
A sfida conclusa, si passa 2 contro 1, ma interviene Aldo
Montoya, che invece di essere d’aiuto subisce un pestaggio. Allora debutta
Savio Vega, che si schiera con Razor Ramon e respinge i suoi avversari.
Continua il piano ‘pubblicitario’ con la presentazione di una
t-shirt di Bret Hart che lui nemmeno indossa.
King Of The Ring 1995 Qualifying Match: Adam Bomb vs. Mabel (w/Mo)
La fine di Adam Bomb come lo conosciamo, qui viene distrutto
a tempo record da Mabel in rampa di lancio dopo aver voltato le spalle al
pubblico. Arriva una Powerbomb e lo schienamento su Bomb dopo 1 minuto e 53
secondi. Squash, purtroppo il successo di Mabel arriva perché è uno di quei
lottatori che la gente delle arene tifava senza alcuna ragione per preferirlo
ad altri migliori di lui, e chiaramente la mancanza di tifo fa pensare che i
fan fossero furiosi (invece erano disinteressati). Il pubblico di New York
trova il modo di farsi sentire, ma solo per qualche secondo. Lanciare Mabel era
un errore ma l’avrebbero fatto comunque. Questo era il giusto aperitivo per
preparare il peggiore pay per view della federazione come valutazioni sul web nella
storia del Wrestling il mese dopo!
Razor Ramon spiega di conoscere Savio Vega che lo ha salvato
e lui parla in spagnolo. Quello che non viene detto è che si tratta di Kwang,
che lottava da heel in federazione con sopra una maschera.
WWF World Tag Team Title Match: Camp Cornette (Owen Hart & Yokozuna)
(w/Jim Cornette & Mr. Fuji) (c) vs. The Smoking Gunns (Bart Gunn &
Billy Gunn)
Associare Yokozuna a Owen Hart si è rivelata una valida mossa,
considerato che poteva disputare solo pochi minuti sul ring, visti i problemi
fisici. Purtroppo non è il migliore dei match per la breve durata, ma le parti
con Billy Gunn e Owen Hart sono le migliori e risultano valide. Yokozuna stende
Bart Gunn con un Legdrop in corsa e lo lascia a Owen, che chiude con uno
schienamento in 5 minuti e 44 secondi. 6+/10, troppo breve, comunque godibile
per lo svolgimento. Era una difesa abbastanza scontata.
Diesel fa un promo in cui parla della sfida contro Sid e si
sente preparato nonostante sia parzialmente infortunato. Jerry Lawler invece
presenta sua “madre”, una ragazza giovane, perché quello è il Mother’s Day. Un
po’ surreale.
Bret Hart vs. Jerry
Lawler
L’intero match viene dominato da Bret Hart, che cerca di
approfittarsi della sua determinazione per porre fine alla rivalità con
l’avversario che va avanti da troppo tempo. Hakushi interviene e si tuffa dalle
corde per colpirlo quando l’arbitro non può vedere. Lawler se ne approfitta e
chiude con un Inside Cradle per una vittoria a sorpresa in soli 5 minuti e 9
secondi. 4.5/10, pessime idee dovute al voler continuare la rivalità, non penso
che ci fosse bisogno di un successo di Lawler ma soprattutto è comunque una
sfida poco interessante, non il solito buon match di Hart.
Viene estratta la famiglia che ha vinto la casa che era in
premio acquistando l’evento. Quel genere di segmenti di cui non interessa a
qualsiasi persona non abbia vinto il premio. Chiaramente si tratta di qualcosa
di abominevole, con urla di gioia, eccesso di entusiasmo e tutto quello che non
vorremmo vedere.
WWF World Heavyweight Title Match: Diesel (c) vs. Sid (w/Ted DiBiase)
Alla vigilia poteva anche essere uno scontro valido da
attendere. Sid si era ribellato a Shawn Michaels e lo ha infortunato, puntando
lui stesso a combattere Diesel per la cintura. Uno scontro fra lottatori
piazzati fisicamente, cosa si può volere di più? Magari un po’ di qualità del
match, perché tutta la sfida è fatta di prese statiche e manovre con poca volontà.
Sid proprio non pare nemmeno provare a fare una buona sfida, si limita al
classico lavoro di sfiancamento. Nel finale interviene Tatanka ad attaccare
Diesel, così lui mantiene la cintura in 11 minuti e 29 secondi. 4/10, sfida del
tutto inaccettabile come main event, non è terribile ma rimane fastidiosa con
un finale che non ha senso. Per quale ragione a Sid dovrebbe andar bene una
sconfitta per squalifica? Purtroppo un brutto match durante il regno titolato
di Diesel.
Bam Bam Bigelow interviene per scacciare Tatanka e salvare
Diesel dal pestaggio in chiusura dell’evento.
Inoltre fra i vari dark match disputati, Owen Hart e British
Bulldog pareggiano in una sfida valida per la qualificazione al King of the
Ring ’95.
Voto finale: 5/10, sinceramente lo
ricordavo come un pay per view peggiore di questo, in realtà per via della
durata dimezzata risulta ancora guardabile, con un primo match più che decente
che riesce a salvarlo almeno in parte, anche se poi Bret Hart contro Jerry
Lawler è stato deludente. Tante sfide brevi danno quasi l’impressione che sia
uno show televisivo invece che un evento a pagamento. Tutti gli elementi
esterni con il premio della casa sono extra sgradevoli che tolgono tempo
prezioso ai match. Il main event non funziona bene ed è pesante da seguire, con
un finale che non ha senso. Si può tranquillamente evitare di vederlo, anche se
Hart contro Hakushi è una sfida che non guasta vista l’intensità.