sabato 29 aprile 2017

Recensione NXT episodio 127 (25 luglio 2012)

Recensione NXT 127
25 luglio 2012 da Full Sail University, Winter Park (Florida)
Durata show: 46:24

Ultima delle tre puntate registrate a giugno, praticamente l’episodio introduttivo finale prima che NXT cominci a ingranare diventando uno show a tutti gli effetti. Da cosa si nota? Storie minimali e tanti match a senso unico, standard nettamente inferiori alla Florida Championship Wrestling (FCW) da cui proviene NXT in questo nuovo formato.

Bo Dallas & Derrick Bateman vs. Johnny Curtis & Michael McGillicutty
Voto: 5.5/10. Curtis (Fandango) e McGillicutty (Curtis Axel) formano una squadra a tutti gli effetti, ed è questo il loro ruolo a NXT. Bateman (Ethan Carter III) sembra una vera occasione persa, ma è difficile riconoscere il suo talento. Qui è Johnny Curtis a chiudere su Bateman per schienamento dopo 4 minuti e 5 secondi. Azione nella norma, c’è ancora molto lavoro da fare per tutti loro.

Alex Riley vs. Antonio Cesaro (w/Aksana)
Voto: 7-/10. Lo Swiss Superman in rampa d’ascesa contro Riley, ormai fuori da ogni giro che conta, dopo essere stato popolare al momento dello split con The Miz. Il talento di Cesaro è superiore, è lui a guidare la sfida e si passa dall’equilibrio generale al suo dominio. Cesaro vince per schienamento con la Neutralizer dopo 5 minuti e 13 secondi. Cesaro è fra i lottatori che viene facile seguire anche in sfide come questa.

Intervista a Kassius Ohno, presentato come uno dei nuovi talenti dello show. Ohno si mostra arrogante e sicuro di sé, si definisce un uomo pericoloso.

Intervista a Drew McIntyre, e anche lui non fa mancare la sua dose di arroganza, sminuendo Seth Rollins.

Natalya vs. Sofia Cortez
Voto: 5/10. Probabilmente non vi ricorderete di Sofia Cortez, è diventata poi famosa come Ivelisse in Lucha Underground e in Messico. Grande talento, ma ha disputato solo tre match a NXT, di cui questo è il secondo. Natalya rappresenta degnamente la famiglia Hart, non ho idea di come sia finita a NXT visto che era già in federazione da anni ed era pure stata una campionessa Divas. Natalya rimane fuori dal ring e si fa contare fuori dopo 3 minuti e 17 secondi. Niente di buono, troppo breve e con un finale inutile.
Natalya aggredisce Sofia e le applica la Sharpshooter a sfida conclusa.

Mentre NXT è all’alba della nuova era, Raw ha già raggiunto i 1000 episodi nella stessa settimana di questo show. Lungo riepilogo video sull’episodio.

Dante Dash & Garrett Dylan vs. The Ascension (Conor O'Brian & Kenneth Cameron)
Squash. Non c’è storia, l’Ascension domina e vince in soli 1 minuto e 48 secondi.

Nuovo video su Big E Langston, il cui debutto è previsto per il prossimo episodio.

Drew McIntyre vs. Seth Rollins
Voto: 7+/10. Finalmente si può vedere un match dove McIntyre combatte al meglio delle sue forze. Rollins si mostra abile, addirittura molto più agile che negli anni seguenti, e la sfida è equilibrata. Nel finale, McIntyre connette con una Double Arms DDT e vince per schienamento dopo 5 minuti e 34 secondi. Un altro match breve ma almeno questo risulta facilmente apprezzabile.


Voto finale: 6/10, un episodio sufficiente, con dei momenti pessimi (il match di coppia iniziale e la sfida femminile) ed altri decisamente più efficaci (McIntyre contro Rollins, Cesaro contro Riley). È un’altra puntata che non costruisce nulla e che serve a presentare i lottatori. La sconfitta di Seth Rollins è inaspettata perché finora si è visto lo sforzo di volerlo lanciare come il lottatore numero 1 dello show. Purtroppo NXT sa ancora troppo di show secondario, e questo è un difetto che traspare da come non ci sia uno sforzo valido per soddisfare gli spettatori.

venerdì 28 aprile 2017

Recensione Nitro episodio 37 (27 maggio 1996)

Recensione WCW Nitro 37
27 maggio 1996 da Macon (Georgia)
Durata show: 1:32:38
Rating: 2.8 (vs Raw 161: 2.3)

Nuovo formato di commento per Nitro, ed è un’idea interessante. La prima ora con Tony Schiavone e Larry Zybisko, la seconda con Eric Bischoff e Bobby “The Brain” Heenan. Questo show segna un momento chiave della Monday Night War, perciò leggete la recensione per sapere cos’è successo!

Arn Anderson & Ric Flair (w/Miss Elizabeth & Woman) vs. The American Males (Marcus Alexander Bagwell & Scotty Riggs)
Match giocato sul piano fisico, parte nella norma e accelera nella parte finale. Purtroppo ho una totale incapacità ad appassionarmi a un match con Scotty Riggs, ma il lavoro svolto dagli Horsemen è ottimo, con grande psicologia. Proprio grazie alle tattiche di squadra sono Anderson e Flair a vincere la sfida per schienamento in 12 minuti e 59 secondi, ma non senza faticare. 6.5/10, vorrei dare di più perché è stata una vera battaglia, però con gli American Males di mezzo non c’è particolare enfasi.

Dopo la vittoria, Ric Flair festeggia con le sue manager e provoca Steve McMichael, vuole conquistare anche sua moglie. Poi viene mostrato il filmato dell’allenamento in palestra di McMichael e Kevin Greene.

Steve Doll vs. The Mauler (w/Col. Robert Parker)
Match inutile fra due lottatori che i fan nemmeno conoscono, entrambi mai presenti a Nitro e la WCW lo sa bene. La sfida viene interrotta dopo 5 minuti perché c’è un’interruzione, ma ne parlo qui sotto. Senza voto.

Debutta in WCW Scott Hall, o Razor Ramon, visto che il personaggio è sempre quello. Dopo aver raggiunto il ring passando fra la folla (con una reazione a sorpresa da parte dei fan), prende un microfono e il match precedente termina. Ramon dice che tutti sanno chi è lui ma non sanno perché è lì. Ironizza sui segmenti di Billionaire Ted e dice che ha un messaggio per la WCW. Se vogliono la guerra, avranno la guerra. Parla chiaramente come se fosse ancora in WWF e questo crea un’atmosfera incredibile, con il pubblico in silenzio, sbigottito. Grande momento nella storia del Wrestling.

Diamond Dallas Page vs. Sgt. Craig Pittman (w/Teddy Long)
Pittman ha finalmente trovato il manager dopo mesi di ricerca, ma non serve a nulla perché DDP riesce a dominare e poi vincere la sfida per schienamento dopo 3 minuti e 1 secondo. Squash.

Promo di Shark con “Mean” Gene Okerlund. Ormai si considera fuori dal Dungeon of Doom, che esiste ancora ma nessuno pare farne più parte.

Arriva il cambio di commentatori perché scatta la seconda ora di show. Eric Bischoff e Bobby “The Brain” Heenan sono al tavolo di commento.

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Shark
Per quanto Earthquake con il viso disegnato da squalo sia ridicolo, il lottatore non ha perso il suo talento, anche se pare meno minaccioso che in passato. Dopo uno scontro di potenza, Hart interviene e distrae Shark, che subisce una Chokeslam e viene schienato dopo 4 minuti e 1 secondo. 6-/10, sfida breve che funziona. Giant pare tornato di nuovo aggressivo e disprezzato dal pubblico.

Big Bubba Rogers arriva a rasare i capelli a Shark al termine della sfida, devo essermi perso qualche passaggio esterno a Nitro. Viene comunque spiegato che Bubba fa parte del Dungeon of Doom ed è stato mandato lì dal Taskmaster.

WCW World Television Title Match: Lex Luger (c) vs. Maxx
Maxx è Maxx Muscle, un lottatore già presente da anni ma sempre lontano dalle scene che contano, perciò questa è una buona opportunità per lui. Il match è pessimo e nemmeno Luger fa una buona prestazione (pare demotivato, come se non gli interessasse, un problema tipico della sua carriera), la Torture Rack finale arriva con netta difficoltà e il Total Package vince per sottomissione in 5 minuti e 45 secondi.

A match concluso, Lex Luger parla di The Giant, visto che è uno dei suoi prossimi sfidanti al titolo mondiale. Non ha apprezzato essere scaraventato su un tavolo dal gigante e attende la sfida fra loro.

Bobby Walker vs. Brad Armstrong
Sfida improntata sulla tecnica, e come prevedibile il pubblico è muto e disinteressato, perché interessarsi a Walker che è praticamente uno sconosciuto? Di per sé il match non è malaccio, ma è privo di mordente. È proprio Walker a vincere per schienamento in 4 minuti e 26 secondi dopo aver pure perso l’equilibrio alle corde. 4.5/10, un esempio di come non dovrebbe essere un match televisivo, non aiuta la carriera di nessuno dei due lottatori, Walker arriva lì inesperto ed è evidente.

Alex Wright vs. Lord Steven Regal (w/Jeeves)
Quando lo show sembra non offrire sfide meritevoli, arriva un buon match fra due abili lottatori. Wright sfrutta la sua agilità, ma Regal mantiene il controllo e arriva alla vittoria con un Roll-up dopo 10 minuti e 18 secondi. 7-/10, la durata è buona, manca un po’ di coinvolgimento da parte del pubblico.

“Mean” Gene chiede a Regal il suo pensiero sugli americani e lui ne parla male, facendo paragoni con i lottatori della federazione. Poi cita la guerra di cui ha parlato Scott Hall e vuole farne parte.

Scott Steiner vs. Sting
Grande match fra Sting e Scott Steiner, che ormai ha una massa muscolare evidente e sta già cambiando aspetto. Meno agilità e più tecnica e potenza, comunque Steiner rimane un wrestler da seguire. Tutto procede per il meglio e ci sono degli ottimi contrattacchi da entrambe le parti. Lex Luger e Rick Steiner raggiungono il bordo ring e dopo un po’ si attaccano fra loro, invadendo il quadrato per causare No Contest dopo 10 minuti e 16 secondi. 7.5/10, avrei voluto dare di più ma quel finale è veramente anticlimatico, fino a quel momento era tutto perfetto.

Scott Hall si presenta al tavolo di commento per ironizzare sulla WCW e chiede a Bischoff di portare un messaggio a Billionaire Ted, dicendo che “loro” sono in tre e possono battere i tre scelti dalla WCW. ‘We Are Taking Over’. Questa è la nascita del futuro gruppo dominante della federazione.

Voto finale: 8/10, c’è una sola ragione per cui questa puntata è entrata nella leggenda del Wrestling: il debutto di Scott Hall e la guerra lanciata alla WCW come se lui fosse ancora Razor Ramon. È la sera in cui la World Championship Wrestling prende il trono del lunedì sera e deve essere riconosciuta capace di un impulso creativo che riesce a sconvolgere uno schema. Sicuramente non è la prima ‘guerra’ territoriale, ma è la prima guerra televisiva fra federazioni, e l’unica che abbia veramente valore (non penso che si possa dire lo stesso di quel breve periodo Raw contro Impact al lunedì sera visto il dominio della WWE). Inutile mentire, non importa cosa c’è nel resto della puntata, quei cinque minuti (e anche i due minuti finali) di magia hanno cambiato il Wrestling, segnando l’inizio di una nuova era, per alcuni la migliore di sempre. Sia la prima ora che la seconda hanno problemi evidenti, è ancora tutto sperimentale per capire come dividere il tanto tempo a disposizione, ma va bene così, in ogni caso è il primo show televisivo di Wrestling a prendersi le due ore e questo rende la puntata qualcosa di originale per l’epoca.


Nitro, voto 8; Raw, voto 5. Episodio leggendario di Nitro, basta ed avanza per vincere la settimana.


Nitro 22 – Raw 11

mercoledì 26 aprile 2017

Recensione Raw episodio 161 (27 maggio 1996)

Recensione Raw 161
27 maggio 1996 da Fayetteville (North Carolina)
Durata show: 49:01
Rating: 2.3 (vs Nitro #37: 2.8)

Premessa necessaria per collocare questo show nel giusto ordine di tempo. Come ho scritto nella recensione di In Your House 8, il pay per view è stato diviso in due parti a causa di un forte temporale, perciò domenica In Your House 8 Parte 1, lunedì Raw #161 (più le registrazioni di altre tre puntate), martedì In Your House 8 Parte 2. Se volete essere precisi e seguire le recensioni in modo accurato (ma non ne vale la pena perché ho tralasciato gli spoiler su questo episodio) potete leggere prima la Parte 1 della recensione di IYH8, poi questa della puntata e infine la Parte 2 della recensione di IYH8. Okay, era complicato, dovrei aver spiegato tutto.

King Of The Ring 1996 Qualifying Match
Goldust (w/Marlena) vs. The Ultimate Warrior
Jerry Lawler mi ha strappato una risata prima della sfida quando si chiede se Goldust diventerebbe il Re o la Regina del Ring in caso di vittoria del torneo. Il match è molto basilare come struttura e vede Warrior dominare per buona parte del tempo. Goldust prova pure a fuggire ma Ahmed Johnson lo riporta sul ring. Quando il match va per le lunghe viene annunciato che il limite di tempo è di 15 minuti, ma la sfida termina appena Goldust esce dal ring e Warrior lo segue, entrambi vengono contati fuori e squalificati dal torneo. 6.5/10, finalmente si vede un vero match di Ultimate Warrior a distanza di anni, ma il tono ironico toglie un po’ della grinta del personaggio.

Jerry Lawler si porta dietro la sedia dorata di Marlena per minacciare Warrior ma lui la recupera e costringe The King a scappare.

Filmato sulla sera precedente e l’assurdo blackout che ha rovinato la visione in diretta di In Your House 8. Perciò viene presentata la nuova card dei tre match aggiunti alla replica della sera seguente (che diventa praticamente un ibrido fra già trasmesso e nuovo).

Ted DiBiase si lamenta che Savio Vega potrebbe aver perso al buio e nessuno se ne è accorto, insiste che nessuno può battere Stone Cold Steve Austin. Addirittura il Million Dollar Man mette in palio la sua carriera (senza alcuna valida ragione, a parte la certezza della vittoria di Austin).

The Body Donnas (Skip & Zip) vs. The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn) (w/Sunny)
Rematch del Preshow di In Your House 8, e ora gli Smoking Gunns sono i campioni di coppia, con Sunny dalla loro parte. Chiaramente i Body Donnas hanno perso il loro elemento più prezioso e da questo momento tornano ad essere un team minore, anche se qui c’è una battaglia accesa che va per le lunghe ed è anche abbastanza buona. Nel finale Bart Gunn chiude su Skip per schienamento. 6.5/10, altra sfida godibile, con gli Smoking Gunns ormai padroni della categoria di coppia, almeno finché non sarà necessario separarli per avere altri due lottatori singoli in un periodo di debolezza nel numero di lottatori.

Si parla della controversia del finale fra Shawn Michaels e British Bulldog a In Your House 8, dove non c’è stato il cambio di titolo ma entrambi sono convinti di aver vinto.

King Of The Ring 1996 Qualifying Match
Ahmed Johnson vs. Vader (w/Jim Cornette)
Owen Hart è al tavolo di commento. Scontro fra due lottatori massicci, non è un match capace di prendere un buon ritmo, se Vader è devastante, Johnson pare quasi indeciso e non sfrutta bene le opportunità. Viene mancato il Vadersault, ma Owen Hart interviene senza farsi vedere dall’arbitro per urtare Johnson, così Vader vince per schienamento. 5+/10, insufficiente, ma guardabile, si colloca bene all’interno del torneo ma non è un match da main event di uno show.

Ahmed Johnson collassa e viene portato via in barella, ma interviene Goldust che cerca di ‘rianimarlo’, baciandolo. E infatti lui si risveglia ma se ne va disgustato.


Voto finale: 5/10, dopo tutti i problemi della sera precedente, risulta uno show strano, che promuove la sera seguente mentre cerca di trarre delle conclusioni da In Your House 8 originale. Insomma, un episodio dove in pratica non può succedere nulla di importante, con due match godibili e uno insufficiente. Non è una grande puntata per Raw, in netta difficoltà con la competizione di Nitro. Se Vader contro Ahmed Johnson è il main event allora c’è da preoccuparsi, ma ormai non ci sono più Diesel e Razor Ramon. Sembra di essere tornati al 1993 nel periodo iniziale di Raw.

lunedì 24 aprile 2017

Recensione In Your House 8 (26-28 maggio 1996)

Recensione In Your House 8: Beware of Dog
26 maggio 1996 da Florence (South Carolina)
28 maggio 1996 da North Charleston (South Carolina)
Durata show: 1:50:42

Okay, questo è un evento complicato da spiegare, viene disputato in una sera di vento forte con un temporale in città e succede qualcosa che nessuno si aspettava. Durante l’evento manca la corrente e il pubblico da casa non può più vedere lo spettacolo fino al main event (mentre prosegue nell’arena a luci spente). La sera seguente c’è l’episodio 161 di Raw, quella dopo viene fatto nuovamente In Your House 8, e non si tratta di una replica, ma di un nuovo show per tutti quelli che avevano ordinato il pay per view del 26 maggio. C’è un’unica versione sul WWE Network, in pratica prende il primo match dello show del 26, poi salta direttamente al main event (ragione per cui c’è Shawn Michaels contro British Bulldog come secondo match) e infine mostra tre match del 28 maggio.

Parte I – 26 maggio; Florence (South Carolina)
Al tavolo di commento ci sono Vince McMahon e Jerry Lawler.

Nel pre-show, gli Smoking Gunns sconfiggono i Godwinns e vincono le cinture di coppia per la terza volta in carriera, un ottimo traguardo per Bart Gunn e Billy Gunn, il quale poi avrà ancora più successo insieme a Road Dogg con i New Age Outlaws.

Breve promo di Marc Mero prima della sfida.

Hunter Hearst Helmsley vs. Marc Mero (w/Sable)
HHH ha una nuova valletta, probabilmente anche lei durerà poco come le altre. Il match è intenso e spettacolare, sicuramente il meglio che Mero e Hunter potevano offrire. La parte finale è incredibile, con Mero che si lancia all’esterno ma pare infortunarsi al ginocchio. HHH si fa distrarre da Sable, poi torna sul ring per il Pedigree, ma viene scaraventato con una catapulta contro l’angolo e Mero lo schiena per la vittoria dopo 16 minuti e 23 secondi. 8.5/10, il primo grande match della carriera di HHH avviene qui contro Marc Mero. Ottima interazione fra i due rivali.

Jim Cornette ha un piano per contrastare Shawn Michaels nel main event, ha fatto ricevere a Owen Hart la licenza per fare da manager a British Bulldog.

Shawn Michaels è pronto a combattere contro British Bulldog e si prepara alla sfida, ma ha un incontro casuale con Mr. Perfect nel backstage e i loro sguardi non promettono nulla di buono.

WWF World Heavyweight Title: Shawn Michaels (w/Jose Lothario) (c) vs. The British Bulldog (w/Diana Smith, Jim Cornette & Owen Hart)
Siamo alla fine della prima serata con il main event. Non vi siete persi nulla, il temporale si è portato via il resto dello show ma sul Network non si nota nulla. Michaels viene distratto dall’avvocato Clarence Mason, perciò Bulldog lo attacca alle spalle, ma si riprende in fretta. Il match è ottimo sul piano atletico, ha alcuni momenti morti ma il difetto principale è quello delle continue inquadrature con zoom al volto della moglie di Bulldog, inespressiva come sempre e incapace di trasmettere alcuna emozione. L’ultimo minuto è epico, Bulldog fallisce il Powerslam e Michaels lo schiena con un Bridging Suplex dopo 17 minuti e 21 secondi… ma tocca anche lui con le spalle al tappeto. Tutti festeggiano ma viene decretato il pareggio da Gorilla Monsoon. 8-/10, soffre un po’ nel ritmo ma questo è un grande match per chi ama le doti atletiche in una sfida. Era da tempo che non vedevo il britannico così motivato, mentre Michaels è il solito trascinatore.

Nessuno sembra gradire la decisione presa di far finire il match con un pareggio, di sicuro la rivalità fra Shawn Michaels e British Bulldog non termina qui.

52 minuti sul Network, siamo al termine della prima serata. Questo è il momento ideale per leggere la recensione dell’episodio 161 di Raw (del 27 maggio) prima di passare alla Parte II.


Parte II – 28 maggio; North Charleston (South Carolina)
Al tavolo di commento ci sono Jim Ross e Mr. Perfect.

Viene mostrato un filmato sul match ‘originale’ fra Vega e Austin, con l’impossibilità al buio di seguire bene l’azione, quindi DiBiase promette la vittoria di Stone Cold.

Savio Vega vs. Steve Austin (w/Ted DiBiase) [Caribbean Strap Match]
Da una parte c’è la possibilità che Savio Vega diventi l’autista personale di DiBiase, dall’altra quella che DiBiase lasci la federazione, che è una stipulazione aggiunta la sera precedente a Raw e non inclusa nel match originale. Questa è una sfida che tende a essere dimenticata nonostante l’alta qualità, Steve Austin si improvvisa Terry Funk e porta la sfida a un fascino anni ’80 fatto di sola rissa, qualcosa che finiremo per conoscere come il marchio di fabbrica del lottatore due anni dopo, e non mancano nemmeno i tentativi di Piledriver, proprio come Funk. La sfida è praticamente il Bullrope match, bisogna toccare i quattro angoli per vincere. Dopo tentativi da entrambe le parti, è Savio Vega a vincere toccando tutti gli angoli in 21 minuti e 27 secondi. 8.5/10, l’intensità è la chiave della sfida, per la prima volta vedo Savio Vega veramente motivato e capace di guidare l’azione, con Austin perfetto a causare dissesto.

Savio Vega fa cantare un coro contro Ted DiBiase, che lascia la federazione per via della stipulazione.

Vader (w/Jim Cornette) vs. Yokozuna
Posizioni da sumo per i due lottatori (o da football), con tentativi di placcaggio. Dopo mesi positivi, Yokozuna qui inizia a dare segni di problemi fisici che poi lo porteranno al ritiro. Yokozuna cerca di vendicarsi di Jim Cornette e si prepara a schiacciarlo dalla terza corda ma Vader lo toglie ed è lui a chiudere per schienamento dopo 8 minuti e 53 secondi. 5+/10, darei anche un voto maggiore ma non me la sento di invitarvi a seguire una sfida che dura almeno cinque minuti in più di quanto dovrebbe. In ogni caso, Vader è una garanzia sul ring.

Si parla del tabellone del King of the Ring, collegato ai risultati di Raw della sera precedente che non commento qui nel caso che leggiate prima la recensione di In Your House che quella dello show 161.

WWF Intercontinental Title: Goldust (w/Marlena) (c) vs. The Undertaker (w/Paul Bearer) [Casket Match]
La rivalità è stata costruita bene, Goldust si è reso inquietante e sgradevole, è forse il personaggio più creativo dell’intero 1996. Il match è lento, forse pure troppo, ma l’uso della bara dorata è buono anche se è difficile essere innovativi dopo così tanti Casket match di Undertaker, una stipulazione che viene usata molto più di quanto servirebbe. Taker rischia di finire chiuso nella bara ma si salva con un braccio, poi è Goldust che sta per essere sconfitto, ma all’interno della bara compare Mankind, che dà il colpo di grazia al Phenom e lo chiude nella bara, sigillandolo dopo 12 minuti e 36 secondi. Goldust mantiene la cintura intercontinentale. 6.5/10, un Casket match che non delude le aspettative (fra l’altro molto basse), con Goldust autentico protagonista, capace di connettere un Tombstone Piledriver dal nulla durante la sfida. Il finale per interferenza esterna è prevedibile e si è visto più volte.

Mankind se ne va, non pare avere un’alleanza con Goldust, mentre Paul Bearer riesce ad aprire la bara e rimane sorpreso che Undertaker sia sparito. Lo show si chiude con un po’ di ironia, forse involontaria, ovvero al buio con la musica di Undertaker, quel buio che due sere prima ha costretto a dividere l’evento in due parti.


Voto finale: 7.5/10, l’evento è passato alla storia per i problemi tecnici, ma la versione sul WWE Network compie prodezze per nasconderli e farlo apparire scorrevole, come se non ci fosse nemmeno una suddivisione in due serate diverse. La qualità dei match è molto più alta del previsto, Savio Vega contro Steve Austin è ottimo, Shawn Michaels contro British Bulldog non è eccezionale ma si mantiene su livelli alti, HHH contro Marc Mero è la sorpresa principale. Il Casket match svolge il suo dovere, mentre Vader contro Yokozuna non è terribile nonostante la lentezza. Non ci sono sorprese, ma se volete un evento dove si può vedere il valore atletico di diversi lottatori in Your House 8 risulta gradevole e sicuramente positivo.

sabato 22 aprile 2017

Recensione NXT episodio 126 (18 luglio 2012)

Recensione NXT 126
18 luglio 2012 da Full Sail University, Winter Park (Florida)
Durata show: 44:17

Kaitlyn vs. Tamina Snuka
Voto: 5-/10. Non è un match appassionante da seguire, sono due Divas di cui non mi è mai importato molto. Tamina vince con il Superfly dalla terza corda. Generico e basilare, nulla di promettente.

Video su Big E Langston, in versione strongman.

Jinder Mahal vs. Percy Watson
Squash. Per me Mahal è un buon lottatore, forse mai sfruttato al pieno del potenziale. Qui non c’è storia, domina e vince dopo 4 minuti e 7 secondi.
Mahal infierisce al termine della sfida e colpisce nuovamente Watson.

Leo Kruger vs. Richie Steamboat
Voto: 6+/10. Leo Kruger, il futuro Adam Rose, in un match contro Steamboat, stranamente viene tenuto per le strette. Kruger vince schienando l’avversario con i piedi sulle corde dopo 5 minuti e 30 secondi. E' un piacere seguire Steamboat, ma è una sfida veramente breve.

Paige vs. Raquel Diaz
Squash. Debutto di Raquel Diaz, che è la figlia del leggendario Eddie Guerrero, con il personaggio che canticchia e urla in modo irritante. Paige non è ancora famosa e dopo una buona partenza si trova in difficoltà e subisce la Gory Bomb. Diaz vince per schienamento in 1 minuto e 43 secondi.

Cesaro è con la fidanzata Aksana e vede Alex Riley, sospettando che lui ci stia provando con lei e si innervosisce, ma Riley non pare particolarmente preoccupato.

Heath Slater vs. Justin Gabriel
Voto: 7-/10. Slater è migliorato parecchio di anno in anno, qui si nota che è ancora un lottatore grezzo, non abile a gestire il ritmo del match. La sfida è buona per gli standard di due wrestler che ancora non hanno raggiunto il loro apice, ma che già sanno intrattenere. È Justin Gabriel a vincere per schienamento in 10 minuti e 55 secondi. Finale inatteso dal nulla, ma ben riuscito. Per il resto è un match accettabile con alcuni buoni momenti, nulla di indimenticabile.


Voto finale: 4.5/10, un episodio veramente mediocre, il debutto di Raquel Diaz non è sensazionale, il primo match femminile non ha mordente, mentre Kruger contro Steamboat dura troppo poco per garantire qualità. A livello di storie lo show rimane molto generico, la solita storia di gelosia fra Riley e Cesaro è un pretesto banale per mandarli contro per un match. Il lato positivo dell’episodio è rappresentato dal main event, Slater e Gabriel avevano bisogno di un po’ di spazio dopo il terribile fallimento del Nexus che ha distrutto le loro carriere.

venerdì 21 aprile 2017

Recensione Nitro episodio 36 (20 maggio 1996)

Recensione WCW Nitro 36
20 maggio 1996 da Monroe (Louisiana)
Durata show: 1:09:31
Rating: 3.1 (vs Raw 160: 2.3)

Ho espresso il mio parere negativo su Slamboree ’96, ma sicuramente da quell’evento si arriva a una situazione interessante. The Giant ancora campione, DDP ‘Lord of the Ring’ ma senza la possibilità di incassare una title shot. La crisi negli ascolti inoltre pare finita e questo è l’ultimo show da una singola ora o poco più prima del passaggio alle 2 ore (un grande vantaggio nei confronti di Raw). Se cercate un punto in cui Nitro comincia a essere di successo maggiore rispetto a Raw, è da qui che dovete partire, da ora in poi andrà tutto spedito per quasi due anni di pieno dominio negli ascolti.
Si parte con un filmato da Slamboree con la rivalità fra Ric Flair e Steve McMichael, che ha lasciato il tavolo di commento per diventare un lottatore.

Fire And Ice (Ice-Train & Scott Norton) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Mi è difficile ragionare su questa sfida, non pare male ma si conclude presto e con un finale irritante, i lottatori finiscono all’esterno del ring e c’è un doppio conteggio fuori dopo 5 minuti e 29 secondi. 5/10, accettabile ma non coinvolge al meglio.

Eddie Guerrero vs. Ric Flair (w/Elizabeth & Woman)
Un match veramente efficace, l’agilità di Guerrero emerge e il lottatore esegue degli spot spettacolari, mentre Flair sfrutta il lato tecnico e le astuzie. Ne esce fuori una sfida bella da seguire, tutt’altro che prevedibile, con mosse che non si vedono spesso. Nel finale Flair riesce comunque a vincere con la Figure 4 Leg Lock, usandola per lo schienamento e non per la sottomissione in 19 minuti e 43 secondi. 8-/10, un match sopra le aspettative, che esalta la figura di Guerrero e vede Flair veramente fischiato dal pubblico, una rarità vista l’aura leggendaria del lottatore.

“Mean” Gene intervista Ric Flair, che festeggia la vittoria e provoca Macho Man perché ha Elizabeth dalla sua parte. Poi deride anche McMichael perché sta arrivando per conquistare anche sua moglie (che è più o meno la stessa storia di Shawn Michaels con British Bulldog).

WCW World Tag Team Title Match: Lex Luger & Sting (c) vs. The Faces Of Fear (Meng & The Barbarian)
Qui esce un match di coppia godibile, Meng e Barbiarian sono avversari validi per i campioni di coppia. C’è da dire che Sting riesce ad avere la meglio nel finale dopo 10 minuti e 52 secondi. 7/10, un altro match riuscito in questo show, Luger e Sting a volte mettono da parte i loro problemi e collaborano per vincere.

“Macho Man” Randy Savage viene tenuto fuori dall’arena, scortata dalle guardie. “Mean” Gene lo intervista e lui non riesce a raggiungere lo show.

Nuovo promo su Glacier, ma quando debutta?

Brad Armstrong vs. Diamond Dallas Page
Con Slamboree DDP ha ottenuto più popolarità e ora ha un tema d’ingresso vicino a quello che avrà in seguito (si sente già un arpeggio in stile Nirvana). Non è un match particolarmente buono ma serve a mostrare Page in una fase dominante della carriera, è lui a vincere per schienamento in 7 minuti e 47 secondi. 6-/10, nulla che ricorderei fra un mese, ma funziona.

DDP viene intervistato da “Mean” Gene e dice di essere grato a se stesso, poi comincia a vantarsi. Il Lord of the Ring da lui vinto però non lo porterà a combattere per il titolo mondiale perché pare che ci sia stata un’irregolarità nella finale del torneo. Viene annunciato un match fra DDP e The Giant al pay per view.

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Arn Anderson (w/Kevin Sullivan)
Il gigante mantiene la sua promessa di voler difendere la sua cintura in continuazione ed è contro al secondo degli Horsemen. La sfida è combattuta, nel finale Giant domina e vince con la Chokeslam per schienamento in 3 minuti e 38 secondi. 6/10, tanto breve quanto ben svolto, ovviamente dura così poco da non risultare imperdibile.

Eric Bischoff annuncia il passaggio alle 2 ore di show a partire dalla prossima settimana. Per quanto riguarda le recensioni, non aspettatevi il solito ritmo di 2 Raw e 2 Nitro in una settimana, questi episodi di lunghezza doppia potrebbero portarmi via più tempo.

Voto finale: 7/10, una puntata di Nitro convincente, che va un po’ troppo per le lunghe (più di un’ora, meno di due ore) ma con un ottimo match fra Ric Flair ed Eddie Guerrero, oltre a una difesa per i titoli di coppia che convince. In generale uno show positivo, con due match mediocri ma un buon contorno, anche se non c’è nulla di eccezionale nei segmenti. Macho Man ha un segmento simile ai precedenti, Flair pure, l’unica novità è Diamond Dallas Page che riesce ad ottenere più spazio. Episodio di costruzione che sembra prendere gli elementi validi di Slamboree, cercando di lasciarsi dietro la pessima riuscita del Lord of the Ring, che fra l’altro non darà nemmeno a DDP la possibilità di combattere per il titolo. Significa che quelle due ore abbondanti di torneo al ppv non sono servite quasi a nulla, almeno DDP ci ha guadagnato reinventando il suo personaggio.


Nitro, voto 7; Raw, voto 5. Nitro sembra in fase positiva e riacquista la sua linfa vitale.


Nitro 21 – Raw 11

giovedì 20 aprile 2017

Recensione Raw episodio 160 (20 maggio 1996)

Recensione Raw 160
20 maggio 1996 da Sioux City (Iowa)
Durata show: 47:45
Rating: 2.3 (vs Nitro #36: 3.1)

Raw torna a perdere negli ascolti contro Nitro dopo settimane con una striscia positiva, ma non è ancora ‘sconfitto’.
Viene svelato all’inizio dello show che i Body Donnas non sono più campioni di coppia, infatti hanno perso le cinture contro i Godwinns e viene mostrato un breve filmato del cambio di campioni.

Marc Mero (w/Sable) vs. Steve Austin (w/Ted DiBiase)
Sable ha cambiato personaggio ora che è dalla parte di Marc Mero e porta con sé una frusta per apparire più selvaggia. Savio Vega interviene dopo una sfida equilibrata e attacca Steve Austin, portandolo a vincere per squalifica. 7-/10, un match non entusiasmante ma con impegno da parte i lottatori, con un po’ troppi coinvolgimenti esterni e un finale banale.

Viene mostrato Ahmed Johnson in Kuwait, dove ha vinto un torneo e la coppa locale. Poi vengono annunciati i primi match di qualificazione al King of the Ring 1996.

Ultimate Warrior, senza trucco facciale, praticamente da persona normale, presenta un fumetto sul suo personaggio che pare molto di fantasia giudicando i contenuti.

Savio Vega vs. The 1-2-3 Kid (w/Ted DiBiase)
DiBiase è al tavolo di commento per seguire da vicino Savio Vega, mentre questo è l’ultimo match a Raw per 1-2-3 Kid. DiBiase punta ad avere Vega come suo autista personale per umiliarlo dopo il suo futuro match con Stone Cold. Savio Vega fatica per arrivare alla vittoria per schienamento. 5+/10, sfida di scarso interesse, non particolarmente riuscita.
Steve Austin attacca Vega al termine del match, poi insieme a Kid lo lega con un laccio (visto che dovranno affrontarsi in un Caribbean Strap match), gli viene inoltre messo il cappello da autista.

Paul Bearer porta la bara e Undertaker comincia a minacciare Goldust, ma interviene Mankind ad infilarlo nella bara, poi comincia a colpirla ripetutamente con un martello, Goldust se ne va soddisfatto perché ha avuto un aiuto inaspettato.

Jim Cornette prova a tenere Shawn Michaels lontano dal tavolo di commento grazie all’ordine dell’avvocato Clarence Mason. Il presidente Gorilla Monsoon fa cacciare la moglie di British Bulldog, facendo infuriare Cornette perché così Michaels può essere presente.

Jake Roberts vs. The British Bulldog (w/Clarence Mason, Diana Smith & Jim Cornette)
Non mi dispiace il ritorno di Jake Roberts, ma non è in buone condizioni fisiche, si nota la sua difficoltà nel tenere il ritmo di uno fra i lottatori più tecnici in circolazione. Shawn Michaels intrattiene al commento ma deve parlare della storia che lo riguarda con la moglie di British Bulldog e si scende di nuovo nel più becero moralismo. Bulldog è ottimo e praticamente gestisce da solo la sfida, dandole una maggiore profondità. Dopo la pausa pubblicitaria, ritorna Diana, che getta dell’acqua addosso a Shawn Michaels e lui attacca Jim Cornette. Fine, non sappiamo come è andato a finire il match perché non viene mostrata la conclusione… che finale! 6+/10, a parte l’amarezza nel vedere la sfida risultare in secondo piano al punto da non concludersi, qui British Bulldog esce forte e preparato a combattere nel main event.


Voto finale: 5/10, episodio un po’ troppo tematico sulla rivalità fra Steve Austin e Savio Vega, non proprio quello scontro capace di attirare l’interesse del pubblico. Mezza puntata riguarda proprio loro. Se Austin contro Mero è un match valido, Vega contro 1-2-3 Kid è soporifero, è chiaro che uno di loro non vedeva l’ora di lasciare la federazione, almeno una rivalità per il pay per view è stata ben costruita. I finali controversi sono evidenti nella puntata, sicuramente si voleva suscitare maggiore interesse per In Your House che per questo episodio di Raw.

mercoledì 19 aprile 2017

Recensione WCW Slamboree 1996 (19 maggio 1996)

Recensione WCW Slamboree 1996
19 maggio 1996 da Baton Rouge (Louisiana)
Durata show: 2:45:49

Evento torneo, il Signore dell’Anello (uno solo), siamo un po’ prima del boom di successo al cinema del Signore degli Anelli, ma Tolkien per fortuna era già ben conosciuto da chi aveva un po’ di cultura. I match sono stati estratti casualmente con la Lethal Lottery, creando combinazioni strane, come già era successo in eventi del passato, generalmente tutti brutti o addirittura inguardabili.

Lord Of The Ring First Round Tag Team Match
Booker T & Road Warrior Animal vs. Lex Luger & Road Warrior Hawk
Partiamo con un match dagli schieramenti interessanti (i due Road Warriors divisi) e un risultato pessimo. Pochi minuti, sfiducia generale e sia Booker T che Lex Luger lasciano il ring, facendosi contare fuori dopo 6 minuti e 54 secondi. Entrambi i team vengono eliminati del torneo. 5-/10, il match in sé non è brutto e sono tutti lottatori legati a squadre, ma il senso qual è? Perché farsi eliminare? Ovvio che non ci può essere piena compatibilità con partner estratti a caso, ma dovrebbe valere per ogni squadra. Niente, non mi è piaciuta l’idea.

Lord Of The Ring First Round Tag Team Match
Chris Benoit & The Taskmaster (w/Jimmy Hart) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock)
Qui c’è un team completo contro due lottatori praticamente incapaci di tollerarsi a vicenda ma che collaborano senza difficoltà. Ne esce un match breve, con colpi duri e il solito uso dei tavoli da parte dei Public Enemy. A sorpresa, sono proprio i Public Enemy quasi a dominare nella fase finale, andando a schienare Benoit dopo 4 minuti e 44 secondi. 5.5/10, sfida sotto i cinque minuti, che vive di un singolo spot con un tavolo. Non è brutto ma non dà grande mordente e non sviluppa bene i contrasti fra i due sconfitti.

Lord Of The Ring First Round Tag Team Match
Rick Steiner & The Booty Man (w/The Booty Babe) vs. Sgt. Craig Pittman (w/Teddy Long) & Scott Steiner
Ci sono Booty Man e Pittman, ma il match viene praticamente fatto dagli Steiner, e grazie a loro ci guadagna in qualità, viene accentuato il fatto che non fossero mai stati rivali. Il match vive dei loro momenti, e crolla con Booty Man presente, mentre Teddy Long è il tanto atteso manager di Pittman (c’era una storia da mesi con lui alla ricerca del manager). Alla fine è Rick Steiner a chiudere la sfida su Pittman per schienamento dopo 8 minuti e 21 secondi, portando la vittoria al suo team. 7/10, con le sole fasi fra i due Steiner sarebbe un grande match, nel complesso rimane la sfida più interessante finora.

Lord Of The Ring First Round Tag Team Match
Jim Duggan & VK Wallstreet vs. The Blue Bloods (Lord Steven Regal & Squire David Taylor) (w/Jeeves)
Che spreco, qui c’è un team vero (I Blue Bloods) e uno formato dall’eroe americano Jim Duggan e dal ‘milionario’ quasi senza più una gimmick Wallstreet (IRS/Rotunda). Il match è breve e insipido, Duggan riesce a scatenarsi con un nastro… e a vincere scorrettamente per la gioia del pubblico dopo 3 minuti e 46 secondi. 3/10, l’ingresso di Regal è la parte migliore e l’unica veramente efficace, peccato che il match sia veramente pessimo con un finale irritante.

Lord Of The Ring First Round Tag Team Match
Alex Wright & Disco Inferno vs. Earl Robert Eaton (w/Jeeves) & Dick Slater (w/Col. Robert Parker)
L’unico lottatore che mi interessa della sfida è Alex Wright, che è in squadra con Disco Inferno, perciò senza possibilità di uscire vincitore. Slater colpisce Disco Inferno con una scarpa e lo schiena dopo 2 minuti e 56 secondi. 4/10, spreco di tempo.

Lord Of The Ring First Round Tag Team Match
Diamond Dallas Page & The Barbarian vs. Hugh Morrus & Meng
Meng contro Barbarian, un’altra coppia a confronto. Hugh Morrus esegue un Moonsault, DDP interrompe lo schienamento ed è Barbarian a chiudere su Morrus per schienamento dopo 5 minuti e 15 secondi. 6+/10, un match più che sufficiente, anche se manca un po’ nel ritmo.

Lord Of The Ring First Round Tag Team Match
Big Bubba & Stevie Ray vs. Fire And Ice (Ice-Train & Scott Norton)
Devo ammettere che ho sottovalutato i Fire and Ice, sono tutti lottatori ben piazzati fisicamente e ci sono diverse mosse di potenza. Big Bubba rimbalza male dopo aver colpito Stevie Ray per errore e viene schienato, perciò vincono i Fire and Ice in 3 minuti e 32 secondi. 5.5/10, non riesco a dare di più a una sfida di nemmeno quattro minuti, appena iniziava a farsi interessante è terminata.

Lord Of The Ring First Round Tag Team Match
Arn Anderson & Eddie Guerrero vs. Randy Savage & Ric Flair (w/Miss Elizabeth & Woman)
Unico match del primo turno ad avere grande potenziale per i nomi coinvolti. L’atteso tradimento di Macho Man ai danni di Ric Flair non si fa attendere, ma anche Arn Anderson attacca Guerrero, poi tiene lontano Savage per permettere al Nature Boy di chiudere per schienamento su Guerrero dopo 4 minuti e 4 secondi. 6.5/10, mi piace la psicologia del match, nessuna sorpresa sulla sua evoluzione, Anderson rimane leale a Flair come c’era da attendersi e Macho Man non è capace di coesistere con il suo peggiore nemico.

Non finisce qui, Arn Anderson e Ric Flair attaccano Randy Savage anche a sfida conclusa, ed Elizabeth lo umilia con uno schiaffo.

Arrivano le estrazioni in diretta per il secondo round con “Mean” Gene a presentarle.

WCW World Cruiserweight Title Match: Dean Malenko (c) vs. Brad Armstrong
Primo match per il titolo Cruiserweight in un pay per view della WCW (considerato che la cintura non è proprio la stessa del vecchio Cruiserweight a inizio anni ’90). Entrambi i lottatori hanno ottime doti tecniche (incredibile pensare che Armstrong è in federazione da parecchi anni e non lo si vede quasi mai partecipare a Nitro). La sfida si conclude con Malenko che schiena Armstrong dopo minuti e 29 secondi e mantiene la cintura. 7+/10, grande tecnica ma non è appassionante, o almeno non mi ha coinvolto come speravo.

Promo sul debutto di Glacier, è da settimane che lo stiamo aspettando. Poi ancora estrazioni del torneo.

Lord Of The Ring Semi Final Tag Team Match
Dick Slater (w/Col. Robert Parker) & Earl Robert Eaton vs. Jim Duggan & VK Wallstreet
Qui si va sul semplice, Wallstreet colpisce per errore Duggan e lui gli sferra un pugno, permettendo agli avversari di arrivare in finale dopo 4 minuti e 8 secondi. 4.5/10, altro match da pugni nello stomaco per lo spettatore, tempo perso.

Lord Of The Ring Semi Final Tag Team Match
Randy Savage & Ric Flair (w/Miss Elizabeth & Woman) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock)
Elizabeth al pubblico i soldi e lui l’aggredisce alle spalle. Poi cerca di attaccare anche Ric Flair. Il match nemmeno ha inizio, Savage e Flair vengono espulsi prima del match e Macho Man viene portato via dalle guardie della sicurezza. Senza valutazione, ma se fossero passati Eddie Guerrero e Arn Anderson almeno avremmo assistito a un match.

Lord Of The Ring Semi Final Tag Team Match
Diamond Dallas Page & The Barbarian vs. Rick Steiner & The Booty Man (w/The Booty Babe)
Questa combinazione vede DDP e Kimberly (ora con lo stupido nome di Booty Babe) da parti opposte dopo la lunga rivalità che coinvolgeva anche Marc Mero prima di Booty Man. Considerato che pare un match fatto di fretta, il finale arriva dal nulla e Barbarian schiena Booty Man in 5 minuti e 5 secondi. 5.5/10, questo è guardabile e finalmente segna il declino del personaggio più ridicolo interpretato da Brutus.

WCW United States Heavyweight Title Match: Konnan (c) vs. Jushin Thunder Liger (w/Sonny Onoo)
Finalmente un po’ di azione! Liger è spettacolare, Konnan appare motivato, è un’ottima combinazione e il match ci guadagna, nonostante qualche piccolo errore. Liger le prova tutte per vincere ma Konnan continua a salvarsi ed è lui a chiudere per schienamento in 9 minuti e 30 secondi. 7.5/10, buon match, tutto basato sugli spot anche con psicologia pari a zero.

Ric Flair si vanta al microfono di come Randy Savage sia stato tenuto lontano da lui, poi se la prende con Steve McMichael, che si presenta da lui. Il commentatore ed ex giocatore di football sembra pronto a scendere sul ring contro Flair e Arn Anderson, anzi, decide di chiamare un giocatore attuale di football a combattere insieme a lui, Kevin Greene. Rimango neutrale al segmento, non conosco i giocatori di quello sport. Abbiamo già un match per il prossimo grande evento, Great American Bash.

Lord Of The Ring Final Battle Royal
Diamond Dallas Page vs. Dick Slater (w/Col. Robert Parker) vs. Earl Robert Eaton vs. Ice-Train vs. Johnny Grunge vs. Rocco Rock vs. Scott Norton vs. The Barbarian
Il torneo vede il vincitore deciso in una battaglia reale fra gli otto lottatori rimasti, non proprio il numero ideale per questa competizione. Rocco Rock, Robert Eaton e Dick Slater sono i primi eliminati. Poi arrivano gli schienamenti (in una Battle Royale?) con DDP che elimina tutti tranne Barbarian che era il suo compagno di squadra nel torneo. La sfida diventa uno scontro singolo e si chiude dopo una Diamond Cutter a 9 minuti e 33 secondi per portare Page alla vittoria del torneo. 5/10, mediocre come molte Battle Royal (ibrida con le eliminazioni con schienamento), qui non c’è nemmeno un buon gruppo di lottatori, ma giusto pochi nomi interessanti all’interno. Il risultato però è buono, DDP esce forte dal torneo. La cosa ironica? Il torneo è come una title shot e può andare persa prima di essere usata.

Intervista a The Giant e Jimmy Hart, che è nervoso perché c’è Lex Luger dalla parte opposta con Sting.

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Sting (w/Lex Luger)
Match combattuto, con Sting tifato dal pubblico. Lex Luger e Jimmy Hart vengono legati fra loro con un laccio e faticano a spostarsi per seguire l’azione. L’arbitro cade una prima volta, poi una seconda, Sting sembra sul punto di vincere ma mentre i due ‘manager’ litigano fra loro, il megafono di Jimmy Hart finisce addosso a Sting, e Giant se ne approfitta per una Chokeslam vincente dopo 10 minuti e 41 secondi. 7+/10, buona psicologia della sfida, Sting incredibilmente amato dal pubblico e sempre a un passo dal vincere la cintura senza ottenerla (sembra adatto per preparare un cambiamento di personaggio nei mesi a seguire). Insomma, un buon main event, nulla più di questo.

The Giant esce vincitore anche da Slamboree, continuando il suo regno mondiale.


Voto finale: 4/10, il torneo dei midcarder e lowcarder, non proprio un evento su cui focalizzare il tema principale. Basta vedere gli ultimi otto rimasti, l’unica cosa interessante del torneo è il risultato finale, con Diamond Dallas Page che viene finalmente lanciato dopo anni ai piani bassi, c’è da dire che è migliorato molto da quando aveva iniziato. Le uniche ragioni per vedere questo evento sono i tre match esterni al torneo, in particolare Konnan contro Jushin Liger e Sting contro The Giant, ma anche Malenko contro Armstrong non è male. 15 match totali (volendo 14 visto che uno nemmeno ha inizio) sono davvero troppi, visto che poi devono durare pochissimo per riuscire a far stare tutto in meno di tre ore (senza nemmeno arrivare al limite). Il mio consiglio è di ignorare l’evento o di seguire solo le sfide non del torneo.

martedì 18 aprile 2017

Recensione Nitro episodio 35 (13 maggio 1996)

Recensione WCW Nitro 35
13 maggio 1996 da Nashville (Tennessee)
Durata show: 42:28
Rating: 2.3 (vs Raw 159: 3.5)

Si è invertita la tendenza degli episodi lunghi di Nitro e quelli di Raw brevi, in questo periodo Raw dura molto più di Nitro.

The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Ottimo lavoro dei fratelli Steiner, mentre i Public Enemy sembrano un po’ fuori luogo senza ricorrere all’hardcore, è una loro limitazione. Tutto sommato la sfida appare accettabile, con una vittoria finale degli Steiner Brothers dopo 6 minuti e 55 secondi. 6-/10, nulla di imperdibile però la categoria di squadra funziona sempre in WCW, nel ’96 poi è spesso al centro dell’attenzione.

Chris Benoit vs. Squire David Taylor (w/Jeeves)
Dave Taylor è lo stesso lottatore che in WWE ha fatto team nel 2006 con William Regal, personalmente lo avevo dimenticato ma rivedendo gli show di quel periodo mi è tornato in mente. Il match è valido ma veramente breve, Benoit vince con un Dragon Suplex per schienamento dopo 4 minuti e 18 secondi. 6.5/10, se fosse durato di più sarebbe stato un buon confronto tecnico.

“Macho Man” Randy Savage viene tenuto fuori dall’arena e “Mean” Gene prova ad intervistarlo, mentre McMichael sta dalla sua parte e dice di avere un conto in sospeso con Ric Flair (visto che nelle ultime puntate ci ha provato con sua moglie). Alla fine arriva l’intervista a Savage, che è sempre più teso nei confronti di Flair ed Elizabeth.

Ric Flair (w/Miss Elizabeth & Woman) vs. VK Wallstreet
I fan dovrebbero votare per Rotundo (IRS in WWF)? Ovviamente tutti dalla parte di Ric Flair che è il lottatore sleale e si avvantaggia in ogni occasione. Flair viene aiutato dalle manager e vince per sottomissione dopo 6 minuti e 23 secondi. 5/10, dovrebbe essere un match tecnico ma funziona solo grazie al Nature Boy. Chiaro riempitivo, Wallstreet è di troppo nel ’96 (e per lui avrei speso solo parole buone prima del ’94).

“Mean” Gene intervista Ric Flair a bordo ring e lui insiste con i tentativi con la moglie di Steve McMichael, citando il suo background da atleta di Football (quello americano).

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Lex Luger
Devo essere sincero, non sono al corrente del passaggio del titolo mondiale in WCW all’interno del ’96, perciò guardo ogni sfida con l’idea che potrebbe esserci un cambio di campione, visto che sono all’oscuro (mentre so bene tutti i cambi di titolo mondiale in WWE). O sarà per la mia scarsa fiducia nel credere che The Giant possa durare a lungo da campione. Luger pare dominare, ma la sfida si sposta all’esterno e il gigante esegue una Chokeslam sul tavolo allestito per Ric Flair. Scatta la squalifica per Giant e la vittoria per Luger dopo 4 minuti e 5 secondi. Niente cambio di campione. 6+/10, difficile valutarlo ma intrattiene bene con un finale che ha impatto, visto che è ancora raro vedere tavoli distrutti in WCW.

Lex Luger pare infortunarsi con l’impatto sul tavolo e Sting si preoccupa per lui.

Voto finale: 5/10, sono un po’ critico su un episodio che non mi ha annoiato, ma penso di non poter ‘regalare’ la sufficienza a Nitro quando non c’è il tentativo di stupire o creare qualcosa di veramente godibile. Certo, penso che Taylor e Wallstreet non fossero ‘materiale’ da show principale, ma in generale qualcosa mi ha intrattenuto. La storia di Macho Man è la più interessante, ma tutto è fermo in attesa di Slamboree, che non è stato preparato in modo eccellente, ma con la casualità delle estrazioni della Lethal Lottery.


Nitro, voto 5; Raw, voto 6. Settimana nella media per entrambi gli show, Raw fa un po’ meglio.


Nitro 20 – Raw 11

lunedì 17 aprile 2017

Recensione Raw episodio 159 (13 maggio 1996)

Recensione Raw 159
13 maggio 1996 da Sioux City (Iowa)
Durata show: 49:05
Rating: 3.5 (vs Nitro #35: 2.3)

Siamo all’ultima settimana di vittorie negli ascolti per Raw, e il tutto arriva stranamente in un periodo che non pare particolarmente ispirato. Che si fosse creato interesse attorno alla storia di Shawn Michaels e British Bulldog? O tutti aspettavano di vedere Ultimate Warrior ogni settimana? Non saprei spiegarlo. Comunque questo breve periodo di successo giunge alla fine in questo episodio.

Prima del match iniziale Sunny cerca di attirare la simpatia di Ahmed Johnson, ma lui le risponde male, non fidandosi di lei.

Ahmed Johnson vs. Zip (w/Skip & Sunny)
Sunny cerca di vendicarsi di Johnson e fa di tutto per sfavorirlo, ma non c’è storia nel match, e lui vince facilmente per schienamento. Squash, nient’altro che questo, per una volta Johnson ne esce davvero bene.

Ultimate Warrior fa un promo ‘fuori gimmick’, senza trucco facciale e con vesti normali, in cui dice che chiunque può rendere i suoi sogni in realtà. Cosa ho appena visto?

Duke Droese vs. Vader (w/Jim Cornette)
Duke, come in molti suoi match, riesce a tener testa all’avversario, anche qui con Vader. Solo alla fine, Vader riesce a ottenere la vittoria per schienamento. 6.5/10, inaspettatamente combattuto, forse è uno dei migliori match a cui ha preso parte Duke.

Intervista sul ring a Undertaker e Paul Bearer, che portano con loro una bara dorata per Goldust. Dopo poche parole minacciose, Undertaker viene interrotto da Goldust, che mostra interesse nei ‘profumi’ del Phenom e gli accarezza la mano, ma viene atterrato. Mankind interviene e applica la Mandible Claw ad Undertaker. Goldust si leva l’accappatoio e striscia sul corpo di Taker, poi… no, non ve lo descrivo. Undertaker reagisce e lo spaventa, facendolo scappare.

Aldo Montoya vs. Justin Bradshaw (w/Uncle Zebekiah)
Uncle Zeb parla al tavolo di commento, è un peccato che la sua abilità al microfono non fosse stata sfruttata ai tempi come manager di Bradshaw. Montoya quasi non oppone resistenza e viene sconfitto dopo la Clothesline From Hell. Squash, è già il secondo della serata.

Video dall’house show in Kuwait, dove British Bulldog ha attaccato Shawn Michaels sulla spiaggia, ma visto che erano in costume da bagno si fanno un tuffo in acqua e questo passa per una ‘brutale aggressione’.

Hunter Hearst Helmsley vs. Shawn Michaels (w/Jose Lothario)
Primo confronto a Raw fra due lottatori che negli anni a seguire sono stati grandi alleati e grandi rivali. Nonostante la differenza di status, la sfida è equilibrata e dura a lungo. Il match è interessante, il pubblico lo apprezza. Ben lontano dal meglio dei due lottatori (HHH doveva ancora imparare molto sul carisma), arriva un risultato ovvio, Shawn Michaels schiena l’avversario con la Sweet Chin Music dopo 20 minuti. 7.5/10, è facile vedere l’impegno per regalare un match di qualità. Non è perfetto ma svolge bene il suo dovere e risulta piacevole. Uno dei validi motivi per recuperare puntate di Raw prima del ’97 è per trovare match come questo.

Jim Ross intervista British Bulldog, che la prossima settimana affronterà Jake Roberts a Raw.


Voto finale: 6/10, ho parlato molto bene del main event, ma guardando la puntata nel complesso purtroppo non è stata a quei livelli. Due sfide a senso unico e un Vader contro Duke Droese più che sufficiente ma ignorabile. Il confronto fra Undertaker e Goldust ha delle tematiche adulte, è intenso e riesce a mettere a disagio gli spettatori, creando tensione in vista della loro sfida. Anche Shawn Michaels contro British Bulldog prosegue a distanza. Una puntata sufficiente, nulla più di questo, che riporta Raw sulla giusta strada su come offrire uno show degno di essere seguito.