Recensione Raw 157
29 aprile 1996 da Sioux
City (Iowa)
Durata show: 47:57
Rating: 2.9 (vs Nitro #33: 2.1)
Di ritorno da In Your House 7, Shawn Michaels è ancora il
campione mondiale. Questa è la prima di quattro registrazioni a Sioux City
prima del prossimo pay per view, un altro In Your House. Siamo inoltre
all’ultima carrellata di puntate con presenti Diesel, Razor Ramon e 1-2-3 Kid,
pronti a passare in WCW nel giro di un mese.
Bart Gunn vs. Mankind
Mankind sanguina dietro alla maschera
e combatte una sfida equilibrata con Bart Gunn, almeno finché non comincia a
dominare. Mi ricorda un po’ il match fra Vader e Razor Ramon di In Your House
come struttura. Mankind alla fine sottomette il rivale con la Mandible Claw.
5.5/10, non riesco a dare la sufficienza, è un match che toglie buona parte
della costruzione a Mankind, rendendo Gunn capace di resistere a molti
attacchi. Match veramente lungo, doveva durare tre minuti di meno.
Intervista di Jim Ross a Bart Gunn,
che non riesce a parlare per il dolore alla mandibola, ma Mankind lo attacca
nuovamente. Questo significa un altro match fra loro?
Scott Taylor vs. Steve
Austin (w/Ted DiBiase)
Savio Vega è al tavolo di commento per assistere da vicino a
Stone Cold, con cui ha una rivalità in corso. Scotty 2 Hotty contro il futuro
dominatore della federazione. Steve Austin vince facilmente per sottomissione,
ma non è un match di alcun interesse, il team di commento si concentra
sull’intervista a Vega. Squash.
Savio Vega lancia una sfida a Steve Austin, mettendo in palio
il suo onore di caraibico. Austin ignora l’avversario ma lui lo attacca alle
spalle.
Intervista sul ring di Vince McMahon a Shawn Michaels, sulla
linea delle tante interviste precedenti, ma stavolta ci sono anche il suo
trainer, Jim Cornette, British Bulldog e sua moglie sul ring. Cornette
interrompe l’intervista di HBK, che ormai si atteggia all’icona della
federazione. Il manager accusa Michaels di aver provato a conquistare il cuore
della moglie di Bulldog (inespressiva come sempre, con la faccia da cane
bastonato che ha sempre avuto ogni volta che la inquadravano anche in passato).
Michaels si prende un sonoro schiaffo e scatta la rissa fra lui e Bulldog. Un
segmento triste, intriso di falso moralismo, che invece di trattare un
argomento maturo ci gira attorno e lo schiva. Siamo all’opposto di quella che
sarà l’era Attitude.
WWF World Tag Team
Title #1 Contendership Match: The Godwinns (Henry O. Godwinn & Phineas I.
Godwinn) (w/Hillbilly Jim) vs. The New Rockers (Leif Cassidy & Marty
Jannetty)
Non so perché i nuovi Rockers fossero trattati come un team
inferiore agli altri, considerata la qualità di Cassidy (Al Snow) e Jannetty,
che comunque non ha più la presa sul pubblico di tre anni prima. Il match ha
poca importanza, di nuovo è Sunny dei Bodydonnas la protagonista, che si presenta
con le cinture di coppia a bordo ring. Dopo una sfida soporifera, arriva il
doppio conteggio fuori. 3/10, orrendo, una sofferenza da seguire.
Mankind viene trovato accucciato nel backstage e vuole
affrontare Undertaker. Ecco, questo fa parte di una storia interessante.
Isaac Yankem DDS vs.
The Ultimate Warrior
Warrior entra, domina e vince senza alcuna difficoltà, match
del tutto prevedibile. Squash, impossibile immaginarlo come un main event.
Jerry Lawler è visibilmente infastidito da Warrior, perché
ormai deve esserci una rivalità anche fra loro.
Voto finale: 3/10, siamo a livelli così
pesanti che non si vedevano da tempo. Raw è tornato dall’episodio 154 a
regalare un pessimo prodotto (che ironicamente coincide con il periodo migliore
negli ascolti). Questa puntata che è Live non riesce a regalare emozioni e soprattutto
non costruisce molto. Capisco che fosse un momento difficile per via dei
contratti in chiusura di tre lottatori importanti e la pausa di Bret Hart, ma
questa puntata è proprio inguardabile, nemmeno Ultimate Warrior che annienta
velocemente il dentista risulta un momento memorabile. Ho detestato il segmento
di Shawn Michaels, British Bulldog e Jim Cornette, con false pretese di
moralismo che non funzionano bene. Il mio parere è che qui Raw ha toccato il
fondo, tornando in piena crisi creativa senza cogliere il buon momento dato
dalla serie di vittorie negli ascolti. Una puntata evitabile.
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