Recensione WCW Clash of the Champions XXX (30)
25 gennaio 1995 da Las Vegas (Nevada)
Durata show:
1:31:41
“Macho Man” Randy Savage ha scelto di stringere la mano a
Hulk Hogan a Starrcade, perciò combattono da alleati. Clash of the Champions
passa da quattro a due eventi annuali a partire dal ’95.
WCW World Television Title Match: Arn Anderson (w/Col. Robert Parker
& Meng) (c) vs. Johnny B. Badd
Si parte con un match iniziale di buon livello, è quello che
ci si aspetterebbe ormai da questi due lottatori. Non è una sfida
particolarmente lunga, funziona bene per la cintura in palio. Meng interviene
diverse volte, nel finale le distrazioni esterne diventano ingestibili e
Anderson se ne approfitta per chiudere con una DDT dopo 7 minuti e 38 secondi.
6.5/10, continua il periodo migliore per Johnny in WCW nonostante la sconfitta.
Video di presentazione di Alex Wright, il ballerino degli
anni ’90 (su una musica dance). Orrendo.
Alex Wright vs. Bobby
Eaton
Se si considera che il match non è in pay per view ma in un
evento televisivo allora è ancora accettabile, anche se un po’ troppo a senso
unico. Wright va a chiudere con un Crossbody per la vittoria in 7 minuti e 38
(come il primo match) mentre Eaton rimane nell’anonimato nonostante una
prestazione decente. 5.5/10, nulla di impressionante, ma non è nemmeno una
sfida deludente, semplicemente non mi aspettavo nulla di più dalla sfida.
Intervista a Vader da parte di “Mean” Gene, il lottatore è
tornato a competere in zona main event e il suo obiettivo è Hulk Hogan.
WCW World Tag Team Title Match: Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray)
(w/Sister Sherri) (c) vs. Stars And Stripes (Marcus Alexander Bagwell & The
Patriot)
Bagwell e Patriot sembrano non mostrare alcun impegno, c’è
grande pigrizia in questa sfida, mentre gli Harlem Heat si limitano a fasi
classiche da heel. Sherri causa diversi problemi al team rivale e riesce a
causare la distrazione fatale, in cui Bagwell sta per avere la meglio su Booker
T ma Stevie Ray connette con un Big Boot su di lui e Booker chiude con un
Roll-up dopo 9 minuti e 45 secondi. Nessun cambio di cinture. 5+/10, sfida
senza mordente, non sopporto The Patriot sul ring, pare non provare mai a fare
qualcosa di decente, rimane anonimo e sfrutta il ‘successo’ della maschera
patriottica. Bagwell a volte lotta bene, in questo caso non risulta piacevole.
Promo dei Monster Maniacs, il nome in WCW del team fra Hulk
Hogan e Randy Savage. C’è buona alchimia fra loro, sembrano tornati al rapporto
che c’era negli anni ’80, ma senza Elizabeth di mezzo (ora a Macho Man
interessa la cintura mondiale, e quindi c’è comunque un ostacolo, che qui non
viene menzionato).
Avalanche vs. Sting [Special Referee: The Guardian Angel]
Guardian Angel (Big Boss Man) fa da arbitro e comincia già a
comportarsi in modo meno gradevole, dando segni di un potenziale turn heel in
avvicinamento. Avalanche non è in buona forma fisica, non è ai livelli di
alcune buone sfide fatte quando era Earthquake, mentre Sting pare in una serata
no, più impegnato nella storia con Guardian Angel che a confrontarsi con il
rivale. Arriva la Scorpion Deathlock di Sting sull’avversario, ma l’arbitro non
lo guarda nemmeno e anzi sembra preoccupato per le condizioni del lottatore,
non chiamando la chiusura, perciò arriva un secondo arbitro a dare la vittoria
a Sting per sottomissione dopo 5 minuti e 22 secondi. 5/10, che senso ha avere
un arbitro speciale quando ce ne è uno di scorta pronto a prendere le
decisioni? In ogni caso qui è tutto standard, senza alcun impegno da parte dei
partecipanti.
Guardian Angel non pare gradire questo finale non chiamato da
lui e se la prende con Sting, attaccandolo fra i fischi del pubblico, ma
arrivano gli eroici Patriot e Buff Bagwell a salvare Sting, scacciando
l’arbitro.
L’azione si sposta nel backstage dove “Mean” Gene intervista
Angel e Avalanche, che non sono contenti del verdetto del match.
Hulk Hogan & Randy Savage (w/Jimmy Hart) vs. Kevin Sullivan &
The Butcher
L’ultimo match è il peggiore dell’evento, non c’è nulla di
interessante e l’All-Star Team di Hogan e Savage appare troppo superiore, con
Macho Man che subisce e Hogan che domina in ogni sua fase, anche se c’è un
momento che appare abbastanza ridicolo quando Hogan è a terra, sofferente, e
Savage connette con un Flying Elbow Drop su di lui per aiutarlo a riprendersi.
Vader segue la sfida dagli spalti, in attesa di scoprire il risultato del
match. Con il solito finale di sempre, Butcher subisce l’Atomic Leg Drop e
viene schienato da Hulk Hogan in 11 minuti e 4 secondi. 2/10, una sfida al
limite del ridicolo, dall’Elbow Drop che ‘cura’ Hulk alla totale distruzione degli
avversari, sembra quasi indicare che Butcher è stato nel main event di
Starrcade ma non se l’è meritato. La coppia Hogan-Savage funziona anche troppo,
non c’è alcun piacere in un match così a senso unico.
Vader interviene dopo il match e distrugge Randy Savage, poi
prova a connettere una Powerbomb su Hogan ma la manovra non pare avere alcun
effetto (anche i pugni di Hogan non erano efficaci). In pratica sono tutti
imbattibili lì dentro e quindi bisogna vedere il pay per view per “assaporare”
uno scontro epico, o almeno era quello il piano.
Hulk e Macho Man festeggiano in chiusura di show per diversi
minuti.
Voto finale: 3.5/10, la partenza
dell’evento è stata buona, il primo match era divertente, tutto il resto è
evitabile. Alcune situazioni sono ridicole, in particolare la gestione di Randy
Savage o il confronto fra Vader e Hulk Hogan dove ogni attacco non fa danni.
Purtroppo è una pessima partenza e la costruzione per il pay per view risulta
tutt’altro che buona. La WCW sembra ammettere che The Butcher nel main event è
stato un errore, rimpiazzandolo con Vader che ha sempre dato del suo meglio
nelle sfide dell’anno precedente, anche dopo essere stato abbassato di
posizione nella card.
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