venerdì 30 giugno 2017

Recensione In Your House 9 (21 luglio 1996)

Recensione In Your House 9: International Incident
21 luglio 1996 da Vancouver (Canada)
Durata show: 1:53:57

Un pay per view senza sfide titolate e un main event con i piani cambiati strada facendo (con Sycho Sid al post di Ultimate Warrior). Insomma, la costruzione non è stata delle migliori e la card sembra uscita da un house show in Canada invece di avere una vera e propria attesa.

Si comincia con le immagini del preshow in cui Jose Lothario ha colpito Jim Cornette sul ring. Poi c’è una breve intervista ai Body Donnas prima del loro match iniziale.

The Body Donnas (Skip & Zip) vs. The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn) (w/Sunny)
Il match, tanto per cambiare, vede Sunny protagonista, al punto da causare confusione nella sfida e, involontariamente, portare i Body Donnas alla vittoria per schienamento in 13 minuti e 5 secondi. 5.5/10, non male, manca di mordente ma ci sono buoni momenti di qualità. Purtroppo è dispersivo, ma sembra portare avanti una storia.

Intervista al Camp Cornette, come al solito con Jim Cornette a parlare velocemente.

Henry O. Godwinn (w/Hillbilly Jim) vs. Mankind
Un match poco utile per Mankind, che meritava un avversario migliore. Anche se domina per la maggior parte del tempo, a volte subisce gli attacchi del rivale. Infine, Mankind lo fa cedere con la Mandible Claw dopo 6 minuti e 54 secondi. 5-/10, la differenza di livello fra i due lottatori è evidente e rovina una sfida che tutto sommato non è malaccio da seguire.

Marc Mero (w/Sable) vs. Steve Austin
Questo è un match che mi è piaciuto molto più del previsto, Marc Mero vola come ai tempi di Johnny B. Badd, è veramente incredibile da seguire! Austin ha uno stile psicologico, intelligente e sopravvive all’avversario, poi va per la Stunner ma Mero si tiene alle corde, così la ripete e riesce ad eseguirla per schienare il Wildman dopo 10 minuti e 48 secondi. 7.5/10, ammiro la determinazione di entrambi i lottatori nel creare una sfida dall’ottimo ritmo, sono entrambi meritevoli, solo che uno salirà verso la vetta mentre l’altro avrà una pessima evoluzione (e il periodo di Marc Mero che combatte come un pugile è veramente orrendo).

Viene annunciato Smoking Gunns contro Shawn Michaels e Ahmed Johnson a Raw la sera successiva. Ormai questo show sembra sempre di più un episodio televisivo invece che un grande evento.

Goldust (w/Marlena) vs. The Undertaker (w/Paul Bearer)
Non ho visto molti segnali di ripresa della rivalità a Raw, mi è parso che Undertaker fosse più concentrato sui problemi con Paul Bearer o su Mankind. Goldust cerca di evitare la sfida e perde molto tempo ad evitare il contatto con l’avversario. Il match ne risente ed è poco entusiasmante, anzi, fallisce su più fronti. Quando Undertaker applica la Tombstone Piledriver al rivale, Mankind sbuca da sotto al ring, rompendo il tappeto per tirare sotto Taker, causandogli la vittoria per squalifica in 12 minuti e 7 secondi. 5-/10, difficile vedere qualcosa di buono nei match fra Undertaker e Goldust, purtroppo sembrano avere mille problemi nel raccontare una storia, sono entrambi personaggi protagonisti.

Esce del fumo dal tappeto del ring dove è sprofondato Undertaker, Mankind lo cerca ma lui compare alle sue spalle e i due finiscono per far rissa fino al backstage.

Breve intervista al People’s Posse (nome orrendo) di Shawn Michaels, con Johnson e Sid di cui è difficile capire cosa stanno dicendo.

Camp Cornette (Owen Hart, The British Bulldog & Vader) (w/Jim Cornette) vs. The People's Posse (Ahmed Johnson, Shawn Michaels & Sycho Sid) (w/Jose Lothario)
Almeno il main event è di ottima qualità, è intenso quanto serve per garantire una sfida coinvolgente. Un po’ tutti i lottatori hanno spazio sul ring, il divertimento non manca per gli spettatori e il risultato rimane aperto. Nel finale Vader schiena Shawn Michaels dopo 24 minuti e 32 secondi. 8.5/10, un ottimo main event, uno fra i migliori 3 contro 3 visti nella federazione. Non mancano le sorprese e Vader emerge come il lottatore più adatto per essere lanciato nel main event.

Scatta la classica rissa a sfida conclusa, dove i ‘buoni’ si prendono la rivincita mettendo in fuga il Camp Cornette.


Voto finale: 4.5/10, è un evento ignorabile, ma ci sono due buonissimi match. Il main event è divertente e vede tutti e sei i lottatori svolgere un ottimo lavoro sul ring, al punto che sono quasi 25 minuti di intrattenimento e buon Wrestling. Steve Austin contro Marc Mero è un’altra sfida apprezzabile. Purtroppo il resto non è buono e non ci sono sfide titolate a tenere alto l’interesse. Quindi è un evento atipico, focalizzato più sul ring che all’esterno, con sole cinque sfide. Non me la sento di bocciarlo in pieno, ma di sicuro mi riesce difficile raccomandarlo proprio perché è veramente inutile e può essere saltato. Inoltre, Goldust contro Undertaker è un brutto match con un finale abbastanza ridicolo.

venerdì 16 giugno 2017

Recensione Nitro episodio 44 (15 luglio 1996)

Recensione WCW Nitro 44
15 luglio 1996 da Orlando (Florida)
Durata show: 1:32:41
Rating: 3.4 (vs Raw 168: 2.6)

Questo è il secondo di diversi show registrati alla stessa arena all’aperto, che ha una bella atmosfera ma vede molti “fan” che nemmeno sanno chi sono i lottatori e sono di lì per caso con tutta la famiglia, creando alcune situazioni surreali dove le persone non sanno chi tifare e fischiare.

Fire And Ice (Ice-Train & Scott Norton) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Non male come match iniziale, tenevo le mie aspettative al minimo ed ha funzionato bene. I Fire and Ice hanno un problema intero e Ice-Train colpisce il compagno per errore, così i fratelli Steiner chiudono per schienamento in 10 minuti e 43 secondi. 6/10, giusto perché c’è tutto quello che serve per un match leggero e piacevole.

Intervista a Big Bubba e Kevin Sullivan, con Jimmy Hart, viene lanciata la sfida a Lex Luger per il titolo televisivo di questa sera.

Video su Glacier, che non debutta nemmeno stasera ed è da mesi che si parla di lui.

Billy Kidman vs. Dean Malenko
Kidman è ancora giovanissimo e subisce manovre per la maggior parte del match anche se già si intravede un po’ del suo talento. Malenko nel finale lo annienta e lo sottomette dopo 5 minuti e 13 secondi. 6+/10, per essere una sfida a senso unico riesce ad intrattenere bene, con Malenko che appare davvero in grado di compiere maestrie tecniche sul ring.

Intervista di “Mean” Gene a Kevin Greene, che non ha ancora perdonato McMichael per il tradimento nei suoi confronti.

WCW World Tag Team Title Match: Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) (c) vs. Rough 'n' Ready (Dick Slater & Mike Enos) (w/Col. Robert Parker)
Purtroppo non è un buon match, dura anche troppo vista la differenza di qualità fra le due squadre. Gli Harlem Heat vincono per schienamento grazie a Sister Sherri dopo 7 minuti e 39 secondi. 5/10, match noioso e prevedibile.

Madusa vs. Malia Hosaka
Niente di speciale dal match femminile in una federazione senza una vera categoria, lo considero una perdita di tempo. Madusa vince per schienamento dopo 4 minuti e 7 secondi. Squash.

Kevin Nash e Scott Hall pitturano i contorni dell’arena con la scritta NWO.

Arn Anderson vs. Meng (w/Jimmy Hart)
Primo match della seconda ora dello show. Meng risulta pericoloso per Anderson e ottiene una vittoria a sorpresa per schienamento dopo 10 minuti e 58 secondi. 6+/10, discreta offensiva nel match, anche se non è particolarmente interessante.

Steve McMichael si porta ancora dietro la valigetta e provoca Kevin Greene, poi Debra sposta il discorso sul Football.

Chris Benoit vs. Eddie Guerrero
Come c’era da aspettarsi, ottimo livello nella sfida fra Benoit e Guerrero, entrambi determinati a disputare un buon match. Nel finale Dean Malenko interviene per aiutare Guerrero, che sale sul ring e vince per conteggio fuori in 9 minuti e 38 secondi. 7.5/10, non è un match decisivo, ma apprezzo l’intensità della sfida.

WCW World Television Title Match: Lex Luger (c) vs. Big Bubba Rogers (w/Jimmy Hart)
Match lento, che nel finale perde pure interesse perché la regia si concentra sul new World order. I tre lottatori intervengono per attaccare Lex Luger, ma viene dato No Contest dopo 11 minuti e 30 secondi per la confusione generata. 6/10, appena sufficiente, ma prepara un buon segmento finale.

Hulk Hogan (vestito in nero) dà il colpo di grazia a Lex Luger e stringe la mano a Big Bubba, ma lui viene attaccato da Nash e Hall, visto che non è il quarto membro misterioso del gruppo. Poi Hogan viene intervistato e dice che avrebbe dovuto fare quello che ha fatto due anni prima. Il New World Order sta prendendo il controllo, poi Hogan insulta sul piano personale Sting e Randy Savage, lanciando la sfida a The Giant per il titolo mondiale. Il pubblico lancia oggetti sul ring, infuriato. Intervengono diversi lottatori, mostrando che tutti sono nemici della fazione di Hulk mentre si chiude la puntata.

Voto finale: 7/10, il promo finale è incredibile, si vede la collera dei fan nei confronti di Hulk Hogan, che parla di cose che raramente vengono accennate nei promo, faccende di vita privata di altri lottatori. È l’inizio di un tipo di Wrestling che il pubblico ancora fatica ad accettare ma che diventerà presto popolare, più maturo nei contenuti. Alcuni match dello show sono buoni, in particolare Guerrero contro Benoit. Le due ore di show scorrono in fretta e risultano entrambe godibili, un episodio che manda avanti diverse vicende e mette sempre più interesse attorno al nWo.


Nitro, voto 7; Raw, voto 3.5. Nitro continua ad essere lo show migliore.


Nitro 27 – Raw 13

lunedì 12 giugno 2017

Recensione Raw episodio 168 (15 luglio 1996)

Recensione Raw 168
15 luglio 1996 da Green Bay (Winsconsin)
Durata show: 48:21
Rating: 2.6 (vs Nitro #44: 3.4)

Puntata che precede In Your House 9, e vede la difesa delle due cinture principali della federazione contro Billy e Bart Gunn.

WWF Intercontinental Title Match: Ahmed Johnson (c) vs. Bart Gunn (w/Sunny)
Sunny è la protagonista della sfida, visto che Bart Gunn non riesce a tenere il livello della sfida per la maggior parte del tempo. Johnson chiude con la combinazione Spinebuster – Pearl River Plunge per schienamento in 11 minuti e 28 secondi. 5+/10, un match pesante da seguire, spesso noioso ma che funziona per mostrare Ahmed Johnson lanciato come campione intercontinentale.

Shawn Michaels sta già pensando al pay per view più ancora che alla sfida di stasera per la cintura mondiale. Poi dice che può fidarsi di Sycho Sid e con lui e Ahmed Johnson dalla sua parte chiuderà la rivalità con Jim Cornette una volta per tutte.

Sable rifiuta un regalo ricevuto da Goldust prima della sfida.

Marc Mero (w/Sable) vs. TL Hopper
Una cosa da non fare quando gli ascolti sono bassi è di proporre un wrestler come Hopper a Raw e dargli una sfida interminabile, intermezzato da una breve intervista di Steve Austin che non riesce comunque a migliorare la situazione. Mero subisce per tutto il tempo e reagisce nel finale, vincendo per schienamento in 11 minuti e 30 secondi. 2/10, uno fra i peggiori match a Raw, non c’è una sola ragione per interessarsi, nemmeno se vi piace vedere in azione Marc Mero.

Il Camp Cornette con Jim Cornette è nel backstage, pronto alla sfida di In Your House. Fa strano notare Vader sorridente mentre Cornette parla tantissimo a una velocità impressionante.

Video di buon impatto su Undertaker, ancora nel pieno del suo periodo da Deadman, con la rivalità nei confronti di Mankind. Ho l’impressione che il mix musicale sia poi stato modificato leggermente per fare la sua musica d’ingresso del ’97.

WWF World Heavyweight Title Match: Shawn Michaels (w/Jose Lothario) (c) vs. Billy Gunn (w/Sunny)
Shawn Michaels è nel periodo migliore della sua carriera fino a quel momento, non ci sono avversari in grado di raggiungere il suo livello, e con Bret Hart fuori dai giochi è praticamente incontrastato come idolo della folla. Billy Gunn invece ha ancora molta strada da fare, è ancora un generico ragazzo spocchioso. Il match a tratti è divertente (con Sunny sempre presente) e vede Shawn Michaels vincere con la Sweet Chin Music per schienamento dopo 14 minuti, difendendo la cintura. 6.5/10, almeno il main event è valido, anche se non è imperdibile.

Nel finale, Jim Cornette getta il caffè addosso a Shawn Michaels, lui e Ahmed Johnson lo rincorrono fino al parcheggio, dove c’è un’imboscata da parte del Team Cornette. Arriva anche Sycho Sid, ma in ritardo, così tutti fuggono. Un po’ frettoloso ma funziona.


Voto finale: 3.5/10, trovo assurdo che la cosa che mi è piaciuta di più della puntata era il video musicale su Undertaker, che ha la rivalità più interessante in questo periodo. Shawn Michaels come al solito è spettacolare sul ring e vederlo contro Billy Gunn è un buon segnale, mentre non si può dire lo stesso di Ahmed Johnson contro Bart Gunn, decisamente più soporifero. Pessimo è invece Marc Mero contro Hopper, un match improponibile a Raw che sarebbe dovuto durare pochi minuti per essere accettabile. Per essere uno show con le due cinture principali difese riesce ad essere deludente.

venerdì 9 giugno 2017

Recensione TNA Against All Odds 2005 (13 febbraio 2005)

Recensione TNA Against All Odds 2005
13 febbraio 2005 da Orlando (Florida)

Parto subito con una considerazione, un errore tipico della TNA (tante volte nella sua storia) è stato di considerare il ‘grande nome’ un modo per attirare l’attenzione e gli ascolti, spesso basandosi su cosa aveva successo 5-10 anni prima. In questo caso… Kevin Nash! Nash non è la ragione adatta per decidere di vedere un pay per view della TNA, a pochi può interessare un nuovo Jeff Jarrett contro Kevin Nash, molti preferiscono vederlo per seguire la X-Division e, talvolta, grandi match di coppia. Poi può darsi che fra voi lettori qualcuno impazzisca all’idea di Jarrett vs Nash, ma per quanto mi riguarda l’attesa è minimale.

Shane Douglas intervista Jeff Jarrett in apertura.

TNA X-Division Title #1 Contendership Match: Petey Williams (w/Scott D'Amore) vs. Primetime
Voto: 7+/10. Si parte con un match divertente della X-Division. Elix Skipper ha uno stile forse meno agile di quello di Petey Williams ma riesce a integrarsi bene. Insomma, nulla di lontano dai vari match X-Division, è quello che i fan vogliono vedere e la sfida è valida fino in fondo, con una vittoria proprio da parte di Primetime per schienamento. Non è un classico, è un match adatto per il suo ruolo, anche se tutta questa enfasi su Elix Skipper non porta da nessuna parte, mentre Williams rimane uno fra gli elementi cardine della divisione.

BG James & Jeff Hammond (w/Konnan & Ron Killings) vs. Kazarian & Michael Shane
Voto: 5-/10. Jeff Hammond è un pilota NASCAR non più giovanissimo, sui 50 anni, il tipico VIP che la TNA inserisce sul ring a ogni costo per avere maggiori riscontri. Sono negativo su queste cose ma in realtà è tipico di una federazione sfruttare gli ospiti focalizzandoli a una lotta. Il team di Kazarian e Shane è giunto ormai al capolinea perché Kazarian rimane fuori dalla federazione per oltre un anno (pur essendo una fra le maggiori stelle del circuito indipendente, specialmente in Pro Wrestling Guerrilla). Infatti ha fatto quattro match in WWE e li ha vinti tutti e quattro, nonostante questo non è rimasto. Rimane da dire che è un match banale e scontato dove Hammond si dimostra un abilissimo lottatore (…) ed è lui ad avere tutte le azioni principali. Michael Shane (classico clone e allievo di Shawn Michaels al punto che dovrà anche cambiare il nome nel giro di poco tempo) colpisce per errore il compagno con un Superkick e Hammond lo schiena dopo 5 minuti e 32 secondi. A sorpresa è un match guardabile grazie al lavoro svolto da Kazarian e Shane, ma non diventa una sfida ‘da vedere’, anche perché l’ospite speciale vince sempre.

Dusty Rhodes, che ha preso sia Trinity che Tracy come segretarie, litiga con l’avvocato di Jeff Jarrett e lo scaccia. Questi segmenti su un furgone sono decisamente ‘old school’.

Dustin Rhodes vs. Raven
Voto: 5/10. La storia ruota attorno a Raven che aggredisce continuamente il giovane Cassidy Riley e Dustin Rhodes lo prende sotto la sua ala protettiva. Purtroppo il match è abbastanza privo di carisma, ho sempre trovato Rhodes senza gimmick come un guscio vuoto. Abile lottatore ma troppo bravo a interpretare personaggi al punto che ci si accorge facilmente che quando non è Goldust gli manca qualcosa. Raven ottiene uno schienamento con i piedi sulle corde dopo 8 minuti e 14 secondi. Non è un buon match, si può dire che sia proprio noioso.

Raven infierisce su Rhodes e lo mette in una camicia di forza ma arriva Cassidy Riley e… niente, le prende anche lui.

Video di debutto via titantron per Trytan, uno fra i lottatori più scarsi che abbiano mai calcato i ring della TNA… e questo la dice lunga!

NWA World Tag Team Title Match: America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) (c) vs. Kid Kash & Lance Hoyt
Voto: 7+/10. Un buon match, nulla più di questo, gli America’s Most Wanted combattono bene, mentre il team di Hoyt e Kash non sembra avere molte interazioni di squadra. In ogni caso l’azione non manca e diversi momenti sono appassionanti. Gli AMW vincono per schienamento in 12 minuti e 24 secondi. Altro successo per un grande team, che riesce a dominare la divisione di coppia. Gli sfidanti sono okay, ma come squadra non regge bene.

NWA World Heavyweight Title #1 Contendership Match: Abyss vs. Jeff Hardy [Full Metal Mayhem Match]
Voto: 6/10. Match a psicologia zero, a volte la TNA ha impostato Jeff Hardy come un lottatore hardcore, dimenticandosi che fargli gestire una sfida significa assistere a una serie di azioni senza una logica. Con questo non voglio dire che sia un pessimo wrestler, io come tanti lo apprezzo molto, ma non è un’icona dell’hardcore, è un ottimo atleta. C’è un grande spot sui tavoli (in realtà due ma il secondo non ha un grande impatto), il resto è abbastanza sconclusionato e deludente. Abyss recupera il contratto in cima alla scala dopo 15 minuti e 40 secondi. Sufficiente, nulla più di questo visto quanto riesce a essere caotico.

Diamond Dallas Page & Monty Brown vs. Team Canada (Bobby Roode & Eric Young) (w/Scott D'Amore)
Voto: 6/10. DDP e Brown sono un team atipico, che ha ben poca capacità di squadra, a differenza del Team Canada che schiera la sua formazione principale. Young e Roode sono ottimi in un match che non prende ritmo prima del suo finale ben riuscito. DDP chiude per schienamento in 9 minuti e 40 secondi. Altra sfida nella norma, dove vince il team con i lottatori più popolari.

TNA X-Division Title Match: AJ Styles (c) vs. Christopher Daniels [30 Minute Iron Man Match]
Voto: 9.5/10. Iron Man match con elementi da Lucha Libre che lo rendono spettacolare. Non avrei detto che poteva essere una sfida perfetta per via della costruzione lenta, ma ci si accorge presto che si tende a costruire una storia invece di renderlo uno spotfest senza senso. E questo lo rende ottimo, avvincente, specialmente da quando il punteggio cambia per la prima volta. Daniels si porta in vantaggio dopo 14 minuti e 30 secondi per schienamento, poi AJ Styles pareggia a 24 minuti. Si va avanti fino alla fine con Daniels che fa sanguinare AJ e cerca di sottometterlo alla Koji Clutch, ma scade il tempo. Il Fallen Angel pretende la ‘sudden death’ e Dusty Rhodes la concede, ma è AJ Styles a vincere per schienamento dopo 31 minuti e 42 secondi, mantenendo la cintura. Un altro capolavoro, non allo stesso livello dell’Ultimate-X match del mese precedente ma molto vicino. AJ Styles è uno dei pochi lottatori al mondo che può davvero dar vita a due match così belli a breve distanza, e Christopher Daniels è fondamentale nella riuscita della sfida.

Jeff Jarrett scopre dal suo avvocato che dovrà combattere contro Kevin Nash e non può sottrarsi alla sfida.

NWA World Heavyweight Title Match: Jeff Jarrett (c) vs. Kevin Nash
Voto: 4.5/10. È quasi un pessimo match, non è che ci fossero grandi possibilità che potesse uscire migliore. Rissa, interventi esterni, uso di oggetti. Per riassumerlo in breve, Billy Gunn interviene a favore di Jeff Jarrett, X-Pac a favore di Kevin Nash, ma Double J si salva comunque. Billy Gunn torna di nuovo e viene fermato ad BG James (ex partner dei New Age Outlaws). Jarrett riesce comunque a vincere con le sue forze per schienamento dopo un colpo illegale in 19 minuti e 15 secondi. Rigoroso overbooking, ovvero l’eccessivo utilizzo di elementi esterni alla sfida. Era una tattica molto usata in WCW e con i regni di Jeff Jarrett in TNA è facile vederlo usato spesso. Vedendo le reazioni del pubblico, non importava minimamente il risultato, i fan sembravano disinteressati. Jarrett mantiene ancora una volta la cintura in modo ridicolo.


Voto finale: 6/10, c’è un solo match da recuperare a tutti i costi ed è AJ Styles contro Christopher Daniels. Il resto dell’evento è trascurabile, ma l’Iron Man match da 30 minuti è spettacolare ed è un ottimo punto di forza, che ancora una volta mette AJ Styles e Daniels come i due volti principali della X-Division. Le altre soddisfazioni arrivano dal match per i titoli di coppia e da Elix Skipper contro Petey Williams. Praticamente quello che gira attorno al Team Canada funziona benissimo, e lo stesso si può dire per i membri della X-Division. Il main event è ‘infestato’ da elementi che non dovrebbero rubare la scena agli altri. Questo è il turno di Kevin Nash, poi sarà quello di Diamond Dallas Page, e l’unica costante è Jeff Jarrett, con match fotocopia e momenti “shock” in cui la gente rivela da che parte sta solo a sfida in corso. Un’altra cosa ridicola… Jeff Hardy wrestler hardcore? La maggior parte dei match è sufficiente ed è questo il voto che intendo dare a questo evento.

giovedì 8 giugno 2017

Recensione Nitro episodio 43 (08 luglio 1996)

Recensione WCW Nitro 43
08 luglio 1996 da Orlando (Florida)
Durata show: 1:31:49
Rating: 3.5 (vs Raw 167: 2.5)

Puntata estiva, all’aperto dopo Bash at the Beach ’96, che ha visto Hulk Hogan rivelarsi come il terzo membro degli Outsiders.

WCW World Cruiserweight Title Match: Dean Malenko (c) vs. Rey Misterio Jr.
Penso che Rey Mysterio fosse una ventata di novità. “Questa mossa non l’avevo mai vista”, sarà stato il pensiero di molti spettatori. Okay, già con altri prima di lui c’era stata innovazione, specialmente con Liger e Guerrero, ma Rey ha davvero raggiunto una buona popolarità grazie a questo talento innato. Malenko gestisce il lato tecnico, perciò esce fuori un bel match, combattuto anche all’esterno. Rey chiude con una Hurricanrana dopo 12 minuti e 30 secondi, vincendo per la prima volta in carriera la cintura Cruiserweight. 8.5/10, un match eccellente anche se non è particolarmente lungo. Da qui Rey Mysterio inizia a diventare popolare fuori dal Messico. Da recuperare!

I fratelli Steiner e i Nasty Boys battibeccano nel backstage urlandosi addosso.

Ancora un filmato su Glacier… okay, ma quando debutta?

Big Bubba & Hugh Morrus (w/Jimmy Hart) vs. The Blue Bloods (Lord Steven Regal & Squire David Taylor) (w/Earl Robert Eaton & Jeeves)
Sfida breve che vede lottatori non amati dal pubblico combattersi fra loro, che si chiude con uno schienamento di Taylor su Morrus in 3 minuti e 8 secondi dopo che John Tenta arriva a colpire il rivale Big Bubba. 5-/10, non brutto, ma abbastanza inutile e sbrigativo.

Eddie Guerrero vs. Psychosis
Riesco a immaginare l’intensità dei due lottatori nel provare a superare il match iniziale, anche qui c’è grande impegno mentre il cielo si fa scuro con un bell’effetto che ho sempre apprezzato negli show all’aperto. Il finale è ben fatto e vedere Guerrero chiudere per schienamento con la Frog Splash in 8 minuti e 33 secondi. 8/10, un gran match per Eddie Guerrero, con un’altra bella prestazione di Psychosis. Dura un po’ meno del match iniziale ma i due lottatori hanno mostrato il meglio del loro repertorio in questa sfida.

Kevin Sullivan è con The Giant e commenta il ‘tradimento’ di Hulk Hogan ai fan della WCW. Sullivan sostiene che tutto quello che ha fatto il Dungeon of Doom a Hogan gli è tornato indietro. Il gigante poi dice che finché la cintura è in suo possesso, nulla può andare storto in WCW e dice che il nWo non ha vinto alcuna guerra.

WCW World Tag Team Title #1 Contendership Match: The Nasty Boys (Brian Knobbs & Jerry Sags) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Il cambio di team di commento dalla prima alla seconda ora avviene durante la sfida, piuttosto intensa sul piano fisico. Anche in breve tempo i due team fanno bene, poi i fratelli Steiner ottengono la vittoria per schienamento in 6 minuti e 8 secondi. 7+/10, match divertente e di buon livello.

Al termine del match, i Nasty Boys vengono intervistati e dicono che un cambio è inevitabile per loro. Sono sorpresi dal tradimento di Hulk Hogan ma non la vedono come una cosa negativa e anzi lo sostengono.

WCW United States Heavyweight Title Match: Ric Flair (w/Debra McMichael, Miss Elizabeth & Woman) (c) vs. Jim Powers
Flair ha già una difesa titolata dopo aver appena conquistato la cintura la sera prima contro Konnan. Jim Powers non è un buon avversario ma fa il possibile per farsi notare nella sfida. Flair riesce quasi a dominare e vince per sottomissione dopo 5 minuti e 41 secondi. Squash, o almeno un match con un’unica star.

Dopo il match c’è un’intervista a tre degli Horsemen, che commentano pure loro la situazione di Hulk Hogan in un discorso un po’ confusionario e staccato da uno all’altro.

Chris Benoit vs. Sgt. Craig Pittman (w/Teddy Long)
Continuo a non avere interesse per Pittman, che continua a essere presente grazie al suo manager. Benoit sottomette l’avversario ed è Long a dare il segnale di resa al posto del suo lottatore dopo 2 minuti e 43 secondi. Squash.

Arn Anderson vs. Sting
Questo è un buon main event, due ottimi lottatori a confronto, anche se l’attenzione si sposta sulla limousine di Scott Hall e Kevin Nash presente sulla rampa. Randy Savage interviene per proteggere il ring, ma Anderson si distrae, perciò Sting se ne approfitta per farlo cedere in 12 minuti e 18 secondi. 7-/10, il main event è costruito attorno al ritorno degli Outsiders, ma con Anderson e Sting la qualità rimane alta.

Intervista a Sting, che è furioso per il tradimento di Hulk Hogan e che riesce a capire che c’era qualcosa che non andava in lui. Fa capire di avere intenzione di ‘vendicarsi’. Grande intensità di Sting al microfono.

Intervista anche a Kevin Nash e Scott Hall, visto che Hulk Hogan non è a Nitro ma potrebbe esserci la settimana seguente, mentre ci sono accenni a continuare questo Takeover di cui hanno parlato. In chiusura viene mostrato questo tanto discusso tradimento di Hogan alla WCW.

Voto finale: 8/10, seguendo la scia di Bash at the Beach, Nitro sfrutta il boom di popolarità per un episodio particolarmente esaltante, anche sul piano del Wrestling lottato. Rey Mysterio contro Dean Malenko è un grande match, Eddie Guerrero contro Psychosis tiene testa con degli ottimi scambi fra i due messicani. I Nasty Boys consolidano il loro passaggio a heel, mentre Sting torna ad avere una storia importante ora che ha subito in prima persona il grande evento degli Outsiders. Tutto procede bene con un’atmosfera più cupa dovuta all’alleanza fra Hulk Hogan e gli Outsiders, di cui è il leader. Sicuramente un episodio importante, dove proprio il grande protagonista di cui tutti parlano è assente, ma è come se fosse sempre stato lì.


Nitro, voto 8; Raw, voto 4. Dominio in qualità per Nitro su Raw.


Nitro 26 – Raw 13

martedì 6 giugno 2017

Recensione Raw episodio 167 (08 luglio 1996)

Recensione Raw 167
08 luglio 1996 da Green Bay (Winsconsin)
Durata show: 48:28
Raw 167 su WWE Network http://network.wwe.com/video/v37230905
Rating: 2.5 (vs Nitro #43: 3.5)

Lo show è in concorrenza con Nitro subito dopo Bash at the Beach ’96. E se l’altro show può vantare un momento di incredibile popolarità riguardante il ritorno di Hulk Hogan, Raw si apre con Gorilla Monsoon che annuncia la sospensione di Ultimate Warrior, per aver mancato le apparizioni negli show. Viene comunque detto che la sospensione potrebbe essere bloccata in qualsiasi momento… ma Warrior non tornerà più a lottare in WWF. Insomma, non proprio il migliore annuncio da contrapporre alla popolarità che sta ottenendo Nitro.

Owen Hart (w/Jim Cornette) vs. The Ultimate Warrior
Il match viene presentato come ‘l’ultima apparizione di Ultimate Warrior’, quindi il problema della sospensione viene rigirato come un’occasione imperdibile di vederlo in azione. Vi lascio il mio parere: non è imperdibile, anzi, da un lato è pure un bene che Warrior sia stato sospeso perché avrebbe affossato altri lottatori. Owen Hart fa il possibile per rendere la sfida migliore, ma non c’è molto da fare, è un match mediocre. British Bulldog interviene per salvare Hart e causa una vittoria per squalifica a Warrior. 5/10, come già detto, niente di speciale, anzi, mi dispiace vedere Owen Hart subire così tanto con i suoi attacchi che sembrano inefficaci.

Warrior da solo tiene a bada sia Owen Hart che British Bulldog, ma arriva Vader ad attaccarlo, poi connette con la Vader Bomb dalla terza corda.

Brian Pillman si presenta in stampelle durante l’ingresso di Savio Vega, ma viene tenuto a distanza e costretto a rientrare nel backstage.

Justin Bradshaw (w/Uncle Zebekiah) vs. Savio Vega
Questo match sicuramente è utile per la carriera di Bradshaw, mostrando le sue abilità nelle risse sul piano fisico. Considerato che è un match lungo, sui 15 minuti, c’è all’interno un’intervista al telefono a Mr. Perfect, ma cade subito durante la pubblicità. Vega riesce a ottenere la vittoria per schienamento con parecchie difficoltà. 6.5/10, un match adatto a lanciare Bradshaw e tenere Savio Vega in una posizione importante. Non se lo ricorderà nessuno ma ha svolto bene il suo obiettivo.

Bradshaw attacca Savio Vega a sfida conclusa e si prende la sua rivincita.

Shawn Michaels e Ahmed Johnson, entrambi possessori di cinture, sono insieme nel backstage. È divertente sentire Shawn Michaels ironizzare su Billy Gunn, mentre Johnson dice giusto poche parole su Bart Gunn.

Camp Cornette (The British Bulldog & Vader) (w/Diana Hart-Smith & Jim Cornette) vs. The Godwinns (Henry O. Godwinn & Phineas I. Godwinn) (w/Hillbilly Jim)
Se non fosse per il Camp Cornette sarebbe una sfida pessima, invece Vader e British Bulldog sono scatenati in un match dove sono i protagonisti. Nel finale arrivano a dominare per poi vincere per schienamento. 6-/10, probabilmente un match che non ha senso da mettere nel main event di uno show, ma almeno non è tremendo da seguire anche se dura un po’ troppo.

Jim Cornette è di buon umore perché Ultimate Warrior è stato sospeso, ma Shawn Michaels e Ahmed Johnson hanno una sorpresa come terzo uomo della squadra… Sycho Sid, che al microfono è ancora più incomprensibile di Johnson. Cornette appare disperato.


Voto finale: 4/10, mi dispiace essere negativo sulla puntata, ma tranne per il segmento finale di due minuti è una perdita di tempo, e solo per due ragioni: il carisma di Jim Cornette e il ritorno di Sycho Sid, stavolta schierato con Shawn Michaels. Se la sfida migliore è Justin Bradshaw contro Savio Vega allora c’è ben poco di cui accontentarsi. Ultimate Warrior ha la sua conclusione della carriera in federazione ed è abbastanza amara visto che era considerato una stella di primo piano. Raw è in un momento difficile, proprio quando Nitro sta avendo delle storie interessanti, capaci di attirare attenzione, e lottatori più famosi. Raw potrebbe contrattaccare con Bret Hart, ma non lo si vedrà per parecchio tempo.

lunedì 5 giugno 2017

Recensione WCW Bash at the Beach 1996 (07 luglio 1996)

Recensione WCW Bash at the Beach 1996
07 luglio 1996 da Daytona Beach (Florida)
Durata show: 2:45:52

Atteso per tanto tempo, serviva un evento capace di proiettare il mondo del Wrestling in una nuova epoca. Siamo ancora in un periodo dove la guerra del lunedì sera è veramente combattuta, anche se Nitro ha un leggero vantaggio su Raw. La WCW con questo evento ha la possibilità di concretizzare il vantaggio… ma chi sarà il terzo uomo schierato dalla parte degli Outsiders? Quella risposta cambierà tutto!

Psychosis vs. Rey Misterio Jr.
Un grandissimo match per aprire l’evento, qualcosa a cui i fan nel ’96 non erano abituati a vedere e sono rimasti impressionati dalla performance di due fantastici lottatori. In particolare qui è Rey Mysterio a mostrare le sue capacità, dentro e fuori dal ring, e il match ci guadagna, risultando la sorpresa dell’evento, il match più spettacolare. Rey Mysterio riesce poi a vincere per schienamento in 15 minuti e 18 secondi. 9+/10, un potenziale match dell’anno, veramente ottimo per tutta la sua durata. Se prima della sfida Rey era considerato un buon talento, qui viene finalmente visto come un lottatore eccezionale, e anche Psychosis ne guadagna in popolarità. La divisione dei pesi leggeri comincia finalmente a consolidarsi. Un altro bonus è la presenza di Mike Tenay come commentatore, veramente perfetto per sfide così incentrate sulla qualità atletica.

Intervista al campione americano Konnan, che si sente molto sicuro di sé prima di affrontare Ric Flair e che si proteggerà dalle sue manager.

Big Bubba (w/Jimmy Hart) vs. John Tenta [Carson City Silver Dollar Match]
Sembra essere giunta la fase finale della rivalità fra i due lottatori, con una strana stipulazione dove si deve usare un guanto pieno di dollari, sospeso su un palo del ring. Tende a essere molto divertente, al punto da superare una stipulazione ridicola. Tenta afferra il guanto e lo usa per mettere KO Bubba, schienandolo dopo 9 minuti. 6/10, certo, meglio di così non poteva essere, trovo che come conclusione sia valida e non faccia uscire male nemmeno lo sconfitto.

Intervista di “Mean” Gene al Team WCW, Lex Luger, Sting e Macho Man. I tre sono decisamente scatenati e a nessuno sembra interessare davvero chi sia il terzo uomo dalla parte degli Outsiders. Anche stasera hanno tutti pitture facciali. Savage è veramente epico nel promo.

Diamond Dallas Page vs. Jim Duggan [Lord Of The Ring Taped Fist Match]
Finora ho parlato bene di tutto, ma quando c’è Duggan di mezzo perdo le mie speranze di vedere qualcosa di decente, nonostante il coinvolgimento della storia di DDP e del suo anello rubato da Duggan. Il Taped Fist match non aiuta molto, visto che non tende a essere una sfida sul piano fisico, ma intrattenimento che funziona solo a metà. Page riesce a sfruttare la presenza delle corde e chiude per schienamento in 5 minuti e 39 secondi. 5/10, è difficile vedere un match decente con Duggan, perciò a gestire le fasi migliori è DDP, che per fortuna riesce anche a vincere.

Jim Duggan si prende la sua rivincita alla fine della sfida, attaccando DDP.

Intervista a Kevin Sullivan e a The Giant, il quale parla bene di Sullivan e dice di credere in lui e di vederlo come colui che lega assieme il Dungeon of Doom (ormai semi-inesistente).

Intervista agli Horsemen, anche loro preparati per la sfida contro The Giant e Sullivan.

The Nasty Boys (Brian Knobbs & Jerry Sags) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock) [Double Dog Collar Chain Tag Team Match]
Un match intenso in cui i lottatori sono legati dal collare, praticamente questi due team hanno portato la ECW all’interno della WCW. E si fa uso dei tavoli, è un buon match hardcore capace di intrattenere. I Nasty Boys riescono a vincere per schienamento dopo. 7+/10, non mi ricorderò di questo match ma ha svolto bene la sua funzione di intrattenere quanto serve.

WCW World Cruiserweight Title Match: Dean Malenko (c) vs. Disco Inferno
Di sicuro questa è la prima opportunità seria per Disco Inferno, che cerca di superare l’idea che tutti hanno di lui di un wrestler scadente e ridicolo, che perde in breve tempo. Contro Malenko dà il meglio di sé, che purtroppo non è molto, ma la sfida in sé risulta godibile e ben fatta. Malenko vince per sottomissione in 12 minuti e 4 secondi. 6.5/10, niente di speciale ma un match più che sufficiente, che vede Malenko superare la prova con un po’ più di difficoltà rispetto al solito.

Joe Gomez vs. Steve McMichael (w/Debra McMichael)
Terribile. Joe Gomez è un lottatore scarso, McMichael è a malapena un wrestler e avrebbe bisogno di qualcuno capace di spronarlo, invece per conto suo non sa prendere iniziativa sul ring. Ne segue un match pessimo che per fortuna dura poco, con Steve McMichael che ottiene la vittoria per schienamento in 6 minuti e 44 secondi. 3/10, noioso e privo di interesse.

Intervista di “Mean” Gene a Ric Flair, che ancora una volta coglie l’occasione per deridere Macho Man a cui ha portato via le sue manager, poi scherza anche su Konnan e non lo teme come avversario, è pronto a vincere la cintura americana e festeggiare.

WCW United States Heavyweight Title Match: Konnan (c) vs. Ric Flair (w/Miss Elizabeth & Woman)
Nemmeno contro un rivale del calibro di Ric Flair, Konnan pare un buon campione americano, anzi, il pubblico è tutto dalla parte del Nature Boy e tifa per lui nonostante dovrebbe essere il contrario, visti i continui interventi delle due manager, che risultano decisive e permettono a Flair di schienarlo in 15 minuti e 39 secondi e diventare il nuovo campione americano. 6/10, non riesco a dare più che una sufficienza, non trovo che lo stile dei due lottatori fosse compatibile. Inoltre è più una storia sull’importanza delle manager che un match qualitativo.

Arn Anderson & Chris Benoit vs. Kevin Sullivan & The Giant (w/Jimmy Hart)
Qui la rissa si fa intensa, la storia dietro alla rivalità fra Horsemen e Dungeon of Doom è buona e con diverse svolte interessanti. Mentre Benoit e Sullivan combattono una guerra personale all’esterno del ring, The Giant chiude per schienamento su Arn Anderson dopo 7 minuti e 59 secondi. 6.5/10, un match divertente, che coinvolge e non dura troppo da risultare noioso. Gli Horsemen sono bravi a guidare la sfida.

Benoit attacca Sullivan al termine della sfida finché The Giant non interviene per fermarlo, costringendolo alla fuga.

Video di lunga durata che ricapitola l’arrivo degli Outsiders, il loro obiettivo di ‘Hostile Takeover’ (prendere il controllo della federazione in maniera ostile, dall’esterno) e il mistero attorno al terzo membro della squadra.

The Outsiders (Kevin Nash & Scott Hall) & ?!? vs. Lex Luger, Randy Savage & Sting
Penso che se mi fossi trovato nel ’96 a seguire la WCW il primo sospetto sarebbe stato Sean Waltman (1-2-3 Kid), che aveva lasciato la federazione insieme a Nash e Hall. Invece si è costruita una buona storia in cui nemmeno si facevano ipotesi a Nitro, non c’erano indizi nascosti, era tutto naturale e divertente da seguire. Ovviamente ha avuto un grande impatto a livello d’interesse, aumentando la popolarità della WCW e portando Nitro a vincere sempre in modo più convincente la guerra degli ascolti del lunedì sera. Il terzo uomo non si presenta fin dall’inizio, il mistero continua. Lex Luger viene infortunato all’inizio della sfida, e il suo abbandono potrebbe renderlo sospettoso, ma no, non è nemmeno lui il terzo uomo. Hulk Hogan interviene nel caos generale con un boato del pubblico, però attacca Macho Man con l’Atomic Leg Drop e si schiera dalla parte degli Outsiders per un No Contest dopo 16 minuti. 8.5/10, non è tanto la qualità del match a essere alta ma l’intensità e l’importanza di quanto avviene. La più grande icona del Wrestling, l’eroe americano, abbandona il pubblico e aiuta gli Outsiders, anche se la sfida non ha un finale vero e proprio.

Hulk Hogan viene intervistato da “Mean” Gene e rivela che fin dal primo giorno i fan della WCW gli hanno dato contro, e lui ha deciso di portare con sé Nash e Hall (praticamente si dichiara già il leader) per creare il New World Order del Wrestling. Vuole spazzare via ogni cosa sul suo percorso, compresa la stessa WCW. Mentre l’Hulkster parla tutti gli lanciano addosso oggetti, il ring diventa caotico, è una scena molto forte per la reazione del pubblico.


Voto finale: 8/10, le due ragioni per dare un voto così alto a un evento sono il match iniziale fra Rey Mysterio e Psychosis, incredibilmente intenso e con una qualità sorprendente, poi il main event e tutto quello che succede durante e dopo di esso. La WCW si prende il trono di federazione numero 1, sorprende tutti con la scelta più rischiosa di sempre: rendere Hulk Hogan malvagio, e lui ci riesce benissimo, si fa odiare come pochi altri prima di lui. Eccezionale, qui viene scritta la storia del Wrestling! Certo, non tutto l’evento è ottimo, per buona parte è mediocre o appena sufficiente, ma dove conta davvero regala qualcosa di unico, con un main event degno di passare alla storia e non per ragioni di qualità della sfida. È l’inizio dell’epoca d’oro della WCW, ed è qui che veramente dimostra che il Wrestling aveva bisogno di cambiare direzione, diminuendo il confine fra ‘realtà e fantasia’.

venerdì 2 giugno 2017

Recensione Nitro episodio 42 (01 luglio 1996)

Recensione WCW Nitro 42
01 luglio 1996 da Landover (Maryland)
Durata show: 1:33:44
Rating: 3.3 (vs Raw 166: 2.6)

Puntata che precede Bash at the Beach ’96, il mondo del Wrestling sta per ricevere uno scossone destinato a cambiare i prossimi anni in quella che sarà l’era Attitude.

DDP apre la puntata e insulta il pubblico locale dicendo che non si fida di queste persone e che bisognerebbe chiudere l’arena perché è sparito l’anello del Lord of the Ring che era in suo possesso.

WCW World Tag Team Title Match: Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (c) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Match un po’ strano, ci si focalizza di più su quanto succede all’esterno (con gli Horsemen al tavolo VIP) e sul ritorno di Colonel Parker a seguire la sfida, da ex alleato e nemico degli Harlem Heat. I fratelli Steiner sono sul punto di vincere la sfida, ma Parker interviene con il suo bastone e porta gli Harlem Heat alla vittoria per schienamento dopo 10 minuti e 49 secondi. 7-/10, una sfida d’apertura che diverte e intrattiene, la cui conclusione riporta Parker ad allearsi con i campioni di coppia anche senza la presenza di Sherri.

“Mean” Gene intervista i Four Horsemen al tavolo VIP, che dovranno lottare in un 4 vs 4 match nel main event. Le manager parlano al posto dei lottatori, che si godono lo show, poi anche loro parlano ma solo per pochi secondi.

Filmato su Glacier in attesa del debutto… ma arriverà mai o continueranno a esserci filmati a vuoto?

Disco Inferno vs. Kurasawa
Un match per lanciare Disco Inferno, dopo questa le ho viste tutte. Il lottatore chiede al pubblico se vuole vederlo danzare, ma non c’è alcuna risposta. Arriva Kurasawa che ha una presa minima sui fan. Insomma, è un match che non interessa a nessuno, me compreso. Disco Inferno vince usando un oggetto dall’esterno per schienamento dopo 3 minuti e 45 secondi mentre un imitatore entra con la sua musica. 4+/10, dove il + va al momento in cui Disco Inferno prende a calci i gradoni d’acciaio e si fa male da solo. Come intrattenitore non è affatto male, ma questa sfida non aveva senso.

Diamond Dallas Page vs. Scotty Riggs
DDP combatte infuriato per l’anello mancante e Riggs oppone scarsa resistenza, tranne nella fase finale. Page vince con la Cutter per schienamento dopo 5 minuti e 42 secondi. 6/10, ottimo lavoro di costruzione di DDP, Riggs fa la sua parte onesta senza pretendere nulla. Page in poco tempo è passato da midcarder insignificante a personaggio che suscita interesse.

“Mean” Gene intervista DDP e pensa che Jim Duggan (che durante il match aveva fatto un promo parlando dell’anello) abbia lui l’anello, ma Page lo ignora e anzi sospetta di lui.

Greg Valentine vs. Randy Savage
Non sorprendetevi di vedere Greg Valentine sul ring quando meno ve lo aspettate, nel 2017 è ancora attivo come lottatore. Questo è il suo ritorno in WCW e combatte contro Macho Man che ha una pittura facciale quasi pessima come quella della scorsa settimana. Purtroppo il suono della campanella ci ricorda che non siamo negli anni ’80 e la sfida è lenta, come se fosse al rallentatore. Randy Savage vince con l’Elbow Drop in 5 minuti e 19 secondi, chiudendo la prima ora dello show. 5/10, il carisma dei due lottatori aiuta molto a non avere un voto inferiore, alla fine è breve e non è terribile.

Eric Bischoff apre la seconda ora dicendo che gli Outsiders non hanno speranze di battere il team WCW, ma loro arrivano dal pubblico con un biglietto da spettatori.

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. John Tenta
Un match brutto ma meno scontato del previsto perché Tenta oppone resistenza e nel finale si ritrova quasi a dominare. Kevin Sullivan interviene e Giant se ne approfitta per chiudere con una Chokeslam in 6 minuti e 37 secondi. 4.5/10, una sfida pesante da seguire nonostante la breve durata.

Big Bubba interviene con un rasoio per tagliare una parte della barba di John Tenta (dopo avergli tagliato i capelli tempo prima). Poi lui, The Giant e Sullivan vengono intervistati, proseguendo la loro rivalità con i Four Horsemen.

Viene annunciato Rey Mysterio Jr. contro Psychosis per Bash at the Beach.

Gli Outsiders si armano di microfono e interviene Randy Savage a cercare di raggiungerli, ma la security tiene tutti separati. Poi parte un coro per Diesel da parte del pubblico mentre gli Outsiders vengono accompagnati fuori dall’arena.

Jim Duggan dice a “Mean” Gene di aver ‘trovato’ l’anello di Lord of the Ring, preso da DDP, e se ne vanta, ma arriva Page ed è furioso, gli dà del ladro e poi viene colpito da Duggan.

Joe Gomez, The Renegade & The Rock 'n' Roll Express (Ricky Morton & Robert Gibson) vs. The Four Horsemen (Arn Anderson, Chris Benoit, Ric Flair & Steve McMichael)
Il main event è valido, per quanto alcuni lottatori non siano granché, in particolare Renegade che pare veramente pessimo. Ancora una volta Morton e Gibson si fanno valere con buone prestazioni. Nel finale è Ric Flair a far cedere Renegade dopo 11 minuti e 51 secondi. 7/10, 4 contro 4 ben gestito, anche se c’è un chiaro dominio dei Four Horsemen.

Intervista ai quattro membri degli Horsemen, che parlano dei loro match in arrivo a Bash at the Beach, Ric Flair ha una sfida per il titolo americano contro Konnan senza alcuna rivalità costruita fra loro.

Si chiude con Kevin Nash e Scott Hall tenuti lontani dalla security nell’arena, sono costretti a lasciarla in macchina, ma sembrano essersi divertiti parecchio.

Voto finale: 5/10, giudicando solo dai voti dei match verrebbe fuori una pessima media, o comunque si ha l’idea di una puntata orrenda. Non è così, lo show ha dei buoni momenti, le interviste sono interessanti, e Diamond Dallas Page è il protagonista dell’episodio, mentre nella seconda ora gli Outsiders tengono il controllo della situazione. C’è anche molto spazio per i Four Horsemen. Detto questo, non è un episodio importante, ma rimane guardabile anche se con parecchi match che rallentano la puntata e la rendono pesante. The Giant contro John Tenta era evitabile, così come alcune interviste. È l’ultimo show prima del grande cambiamento che sconvolgerà la federazione e l’intero mondo del Wrestling, quindi a un solo passo da un momento memorabile che farà parlare di sé per anni, anzi, decenni.


Nitro, voto 5; Raw, voto 7. A sorpresa Raw riesce a battere Nitro di ben due punti voto.


Nitro 25 – Raw 13