lunedì 5 giugno 2017

Recensione WCW Bash at the Beach 1996 (07 luglio 1996)

Recensione WCW Bash at the Beach 1996
07 luglio 1996 da Daytona Beach (Florida)
Durata show: 2:45:52

Atteso per tanto tempo, serviva un evento capace di proiettare il mondo del Wrestling in una nuova epoca. Siamo ancora in un periodo dove la guerra del lunedì sera è veramente combattuta, anche se Nitro ha un leggero vantaggio su Raw. La WCW con questo evento ha la possibilità di concretizzare il vantaggio… ma chi sarà il terzo uomo schierato dalla parte degli Outsiders? Quella risposta cambierà tutto!

Psychosis vs. Rey Misterio Jr.
Un grandissimo match per aprire l’evento, qualcosa a cui i fan nel ’96 non erano abituati a vedere e sono rimasti impressionati dalla performance di due fantastici lottatori. In particolare qui è Rey Mysterio a mostrare le sue capacità, dentro e fuori dal ring, e il match ci guadagna, risultando la sorpresa dell’evento, il match più spettacolare. Rey Mysterio riesce poi a vincere per schienamento in 15 minuti e 18 secondi. 9+/10, un potenziale match dell’anno, veramente ottimo per tutta la sua durata. Se prima della sfida Rey era considerato un buon talento, qui viene finalmente visto come un lottatore eccezionale, e anche Psychosis ne guadagna in popolarità. La divisione dei pesi leggeri comincia finalmente a consolidarsi. Un altro bonus è la presenza di Mike Tenay come commentatore, veramente perfetto per sfide così incentrate sulla qualità atletica.

Intervista al campione americano Konnan, che si sente molto sicuro di sé prima di affrontare Ric Flair e che si proteggerà dalle sue manager.

Big Bubba (w/Jimmy Hart) vs. John Tenta [Carson City Silver Dollar Match]
Sembra essere giunta la fase finale della rivalità fra i due lottatori, con una strana stipulazione dove si deve usare un guanto pieno di dollari, sospeso su un palo del ring. Tende a essere molto divertente, al punto da superare una stipulazione ridicola. Tenta afferra il guanto e lo usa per mettere KO Bubba, schienandolo dopo 9 minuti. 6/10, certo, meglio di così non poteva essere, trovo che come conclusione sia valida e non faccia uscire male nemmeno lo sconfitto.

Intervista di “Mean” Gene al Team WCW, Lex Luger, Sting e Macho Man. I tre sono decisamente scatenati e a nessuno sembra interessare davvero chi sia il terzo uomo dalla parte degli Outsiders. Anche stasera hanno tutti pitture facciali. Savage è veramente epico nel promo.

Diamond Dallas Page vs. Jim Duggan [Lord Of The Ring Taped Fist Match]
Finora ho parlato bene di tutto, ma quando c’è Duggan di mezzo perdo le mie speranze di vedere qualcosa di decente, nonostante il coinvolgimento della storia di DDP e del suo anello rubato da Duggan. Il Taped Fist match non aiuta molto, visto che non tende a essere una sfida sul piano fisico, ma intrattenimento che funziona solo a metà. Page riesce a sfruttare la presenza delle corde e chiude per schienamento in 5 minuti e 39 secondi. 5/10, è difficile vedere un match decente con Duggan, perciò a gestire le fasi migliori è DDP, che per fortuna riesce anche a vincere.

Jim Duggan si prende la sua rivincita alla fine della sfida, attaccando DDP.

Intervista a Kevin Sullivan e a The Giant, il quale parla bene di Sullivan e dice di credere in lui e di vederlo come colui che lega assieme il Dungeon of Doom (ormai semi-inesistente).

Intervista agli Horsemen, anche loro preparati per la sfida contro The Giant e Sullivan.

The Nasty Boys (Brian Knobbs & Jerry Sags) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock) [Double Dog Collar Chain Tag Team Match]
Un match intenso in cui i lottatori sono legati dal collare, praticamente questi due team hanno portato la ECW all’interno della WCW. E si fa uso dei tavoli, è un buon match hardcore capace di intrattenere. I Nasty Boys riescono a vincere per schienamento dopo. 7+/10, non mi ricorderò di questo match ma ha svolto bene la sua funzione di intrattenere quanto serve.

WCW World Cruiserweight Title Match: Dean Malenko (c) vs. Disco Inferno
Di sicuro questa è la prima opportunità seria per Disco Inferno, che cerca di superare l’idea che tutti hanno di lui di un wrestler scadente e ridicolo, che perde in breve tempo. Contro Malenko dà il meglio di sé, che purtroppo non è molto, ma la sfida in sé risulta godibile e ben fatta. Malenko vince per sottomissione in 12 minuti e 4 secondi. 6.5/10, niente di speciale ma un match più che sufficiente, che vede Malenko superare la prova con un po’ più di difficoltà rispetto al solito.

Joe Gomez vs. Steve McMichael (w/Debra McMichael)
Terribile. Joe Gomez è un lottatore scarso, McMichael è a malapena un wrestler e avrebbe bisogno di qualcuno capace di spronarlo, invece per conto suo non sa prendere iniziativa sul ring. Ne segue un match pessimo che per fortuna dura poco, con Steve McMichael che ottiene la vittoria per schienamento in 6 minuti e 44 secondi. 3/10, noioso e privo di interesse.

Intervista di “Mean” Gene a Ric Flair, che ancora una volta coglie l’occasione per deridere Macho Man a cui ha portato via le sue manager, poi scherza anche su Konnan e non lo teme come avversario, è pronto a vincere la cintura americana e festeggiare.

WCW United States Heavyweight Title Match: Konnan (c) vs. Ric Flair (w/Miss Elizabeth & Woman)
Nemmeno contro un rivale del calibro di Ric Flair, Konnan pare un buon campione americano, anzi, il pubblico è tutto dalla parte del Nature Boy e tifa per lui nonostante dovrebbe essere il contrario, visti i continui interventi delle due manager, che risultano decisive e permettono a Flair di schienarlo in 15 minuti e 39 secondi e diventare il nuovo campione americano. 6/10, non riesco a dare più che una sufficienza, non trovo che lo stile dei due lottatori fosse compatibile. Inoltre è più una storia sull’importanza delle manager che un match qualitativo.

Arn Anderson & Chris Benoit vs. Kevin Sullivan & The Giant (w/Jimmy Hart)
Qui la rissa si fa intensa, la storia dietro alla rivalità fra Horsemen e Dungeon of Doom è buona e con diverse svolte interessanti. Mentre Benoit e Sullivan combattono una guerra personale all’esterno del ring, The Giant chiude per schienamento su Arn Anderson dopo 7 minuti e 59 secondi. 6.5/10, un match divertente, che coinvolge e non dura troppo da risultare noioso. Gli Horsemen sono bravi a guidare la sfida.

Benoit attacca Sullivan al termine della sfida finché The Giant non interviene per fermarlo, costringendolo alla fuga.

Video di lunga durata che ricapitola l’arrivo degli Outsiders, il loro obiettivo di ‘Hostile Takeover’ (prendere il controllo della federazione in maniera ostile, dall’esterno) e il mistero attorno al terzo membro della squadra.

The Outsiders (Kevin Nash & Scott Hall) & ?!? vs. Lex Luger, Randy Savage & Sting
Penso che se mi fossi trovato nel ’96 a seguire la WCW il primo sospetto sarebbe stato Sean Waltman (1-2-3 Kid), che aveva lasciato la federazione insieme a Nash e Hall. Invece si è costruita una buona storia in cui nemmeno si facevano ipotesi a Nitro, non c’erano indizi nascosti, era tutto naturale e divertente da seguire. Ovviamente ha avuto un grande impatto a livello d’interesse, aumentando la popolarità della WCW e portando Nitro a vincere sempre in modo più convincente la guerra degli ascolti del lunedì sera. Il terzo uomo non si presenta fin dall’inizio, il mistero continua. Lex Luger viene infortunato all’inizio della sfida, e il suo abbandono potrebbe renderlo sospettoso, ma no, non è nemmeno lui il terzo uomo. Hulk Hogan interviene nel caos generale con un boato del pubblico, però attacca Macho Man con l’Atomic Leg Drop e si schiera dalla parte degli Outsiders per un No Contest dopo 16 minuti. 8.5/10, non è tanto la qualità del match a essere alta ma l’intensità e l’importanza di quanto avviene. La più grande icona del Wrestling, l’eroe americano, abbandona il pubblico e aiuta gli Outsiders, anche se la sfida non ha un finale vero e proprio.

Hulk Hogan viene intervistato da “Mean” Gene e rivela che fin dal primo giorno i fan della WCW gli hanno dato contro, e lui ha deciso di portare con sé Nash e Hall (praticamente si dichiara già il leader) per creare il New World Order del Wrestling. Vuole spazzare via ogni cosa sul suo percorso, compresa la stessa WCW. Mentre l’Hulkster parla tutti gli lanciano addosso oggetti, il ring diventa caotico, è una scena molto forte per la reazione del pubblico.


Voto finale: 8/10, le due ragioni per dare un voto così alto a un evento sono il match iniziale fra Rey Mysterio e Psychosis, incredibilmente intenso e con una qualità sorprendente, poi il main event e tutto quello che succede durante e dopo di esso. La WCW si prende il trono di federazione numero 1, sorprende tutti con la scelta più rischiosa di sempre: rendere Hulk Hogan malvagio, e lui ci riesce benissimo, si fa odiare come pochi altri prima di lui. Eccezionale, qui viene scritta la storia del Wrestling! Certo, non tutto l’evento è ottimo, per buona parte è mediocre o appena sufficiente, ma dove conta davvero regala qualcosa di unico, con un main event degno di passare alla storia e non per ragioni di qualità della sfida. È l’inizio dell’epoca d’oro della WCW, ed è qui che veramente dimostra che il Wrestling aveva bisogno di cambiare direzione, diminuendo il confine fra ‘realtà e fantasia’.

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