lunedì 23 agosto 2021

WWE Summerslam 2021 (21 agosto 2021)

 Recensione WWE Summerslam 2021

21 agosto 2021 da Paradise (Nevada)

Durata show: 4 ore e 8 minuti

 

Si tratta di un’edizione di Summerslam piuttosto lunga, con il pubblico presente nell’arena. Dopo l’arrivo di CM Punk in AEW, come reagirà la WWE con il suo secondo evento più importante dell’anno?!?

Nel Kickoff, Big E sconfigge Baron Corbin e si riprende la valigia del Money in the Bank, ma noi passiamo a un’analisi delle sfide dell’evento.

 

WWE RAW Tag Team Titles: AJ Styles & Omos (c) vs. RK-Bro (Randy Orton & Riddle)

Voto: 8.5/10. Sono sorpreso che questo non sia considerato un grandissimo match, per me lo è stato di sicuro! Ci sono alcune parti che mostrano il puro talento di AJ Styles e Riddle, oltre alla bravura di Orton nell’inserirsi. Omos è forse il lottatore meno talentuoso (senza forse) ma riesce nel suo ruolo. Ci sono degli spot fantastici e il finale è ben riuscito, con Orton che contrattacca AJ Styles con l’RKO e lo schiena, portando i titoli di coppia agli RK-Bro dopo 7 minuti e 4 secondi. Broooooooooo! Grande finale e ottimi nuovi campioni. Mi è parso un match ottimo per aprire lo show.

 

Eva Marie (w/Doudrop) vs. Alexa Bliss

Voto: 3/10. Una schifezza totale, quando vedremo Alexa tornare com’era una volta? Nulla ha senso nella sfida, Alexa vince facilmente in 3 minuti e 50 secondi e post-match Doudrop festeggia e porta via la vestaglia di Eva Marie. Che senso ha?!? Veramente pessimo!

 

WWE United States Title: Sheamus (c) vs. Damian Priest

Voto: 7/10. Una sfida piuttosto lunga che non ingrana mai. C’è un grande impegno dei due lottatori ma non c’è mai qualcosa che faccia esclamare con stupore. Non diverte, non intrattiene, si limita a essere buono sul reparto tecnico. Tutto qui! Damian Priest ovviamente riesce a vincere per schienamento dopo 13 minuti e 47 secondi in quello che dovrebbe essere il match conclusivo della loro rivalità. Peccato davvero per Sheamus, tornato lanciatissimo per poi trovarsi in molte battute d’arresto.

 

WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c) vs. The Mysterios (Dominik Mysterio & Rey Mysterio)

Voto: 7/10. Questi due team hanno regalato degli ottimi match a Smackdown nell’ultimo mese e stranamente a Summerslam non è nemmeno il migliore fra loro. Rey Mysterio ha molto più spazio del figlio, che a un certo punto praticamente sparisce dalle scene dopo essere collassato. Gli Uso arrivano a vincere in modo dominante per schienamento nel finale in 10 minuti e 49 secondi. Non perfetto ma comunque buono, anche se mi aspettavo una risoluzione per gli screzi che si sono visti fra padre e figlio, invece bisognerà ancora aspettare.

 

Sasha Banks è KO, quindi Bianca Belair ha bisogno di un’avversaria e arriva Carmella. Okay, sappiamo tutti che non sarà questo il match!

In un momento che dovrebbe essere di “importanza storica”, con i commentatori che dicono che c’è il boato dell’intera arena, arriva Becky Lynch affrontare Bianca Belair. In realtà non è un boato così forte, Becky è apprezzata ma non si può paragonare questo ritorno a quello di CM Punk in AEW, sono due cose molto diverse fra loro.

 

WWE SmackDown Women's Title: Bianca Belair (c) vs. Becky Lynch

Squash. Non c’è sfida. Becky attacca Bianca in maniera scorretta (a sorpresa), poi va a schienarla dopo soli 25 secondi. Non c’è stato alcun match, quindi la delusione è doppia. Una cosa del genere può funzionare in un evento come tanti, ma non a Summerslam. Pessima scelta!

 

Drew McIntyre vs. Jinder Mahal

Voto: 5/10. Purtroppo è una sfida noiosa e poco ispirata, non per colpa di un sempre ottimo McIntyre, ma Jinder Mahal non si può vedere ad alti livelli nel 2021, non sembra proprio aver fatto progressi in tutto questo tempo. McIntyre lo sconfigge per schienamento in 4 minuti e 38 secondi, ma la sfida sembra molto più lenta. Insomma, questo non mi è piaciuto.

 

WWE RAW Women's Title: Nikki ASH (c) vs. Charlotte Flair vs. Rhea Ripley [Triple Threat Match]

Voto: 7.5/10. Dico solo una cosa, c’è un incredibile volo all’esterno di Charlotte Flair, per la precisione un Corkscrew. Ed è qualcosa di fantastico! La sfida non è sempre ottima ma le tre lottatrici sono bravissime, il risultato a mio parere è inaspettato. Charlotte ottiene la sottomissione vincente su Nikki dopo 13 minuti e 3 secondi. Nikki perde la cintura dopo poco tempo e Charlotte ritorna campionessa. Finalmente un buon match dopo alcune sfide poco ispirate nello show. Rimangono soltanto gli ultimi tre match!

 

Edge vs. Seth Rollins

Voto: 7.5/10. Una sfida intensa che vede Edge determinato, ha fatto davvero l’impossibile per essere all’altezza dei suoi avversari da quando è tornato e anche qui fa del suo meglio, mentre vediamo il Seth Rollins dei tempi migliori, quello capace di ricordarci quanto è agile sul ring. Inoltre è davvero equilibrato, con un ottimo finale dove Edge fa cedere Rollins dopo 21 minuti e 15 secondi. Una sfida non perfetta ma sicuramente più che buona, con alcune fasi lente e meno godibili.

 

The Miz e John Morrison partecipano a un segmento dove vengono colpiti da un getto d’acqua da parte di un ospite. Mah, passiamo oltre.

 

WWE Title: Bobby Lashley (w/MVP) (c) vs. Goldberg

Voto: 5/10. In realtà non è una sfida così terribile, a mio parere è giusto insufficiente, roba da 1 stella quasi regalata. Ciò che mi fa infuriare è il finale, ma partiamo dalle basi. Goldberg può solo far bene in match brevi, non ha più fiato per reggere il ring, ma sa quello che fa e funziona se dosato nel modo giusto. Lashley è davvero una macchina da guerra, è un lottatore dominante, che riesce a convincere, ma qui per la maggior parte del match subisce danni per poi riscattarsi più avanti. E dal nulla, dopo 7 minuti e 10 secondi, l’arbitro decide di dare la vittoria per decisione tecnica a Lashley a causa di un infortunio al ginocchio di Goldberg. Un finale pessimo che rovina una sfida che meritava una conclusione diversa.

Post-match, Lashley attacca con una sedia il figlio di Goldberg per infliggere un altro danno. Ho la sensazione che la rivalità non finisca qui.

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. John Cena

Voto: 7/10. Non è la prima volta che Roman e Cena si affrontano, ma è sicuramente un’occasione importante. Non è il Dream match che la WWE si aspettava, non è nemmeno una brutta sfida. Cena ha una maglia che pare ispirata al Mario Tanuki di Super Mario 3 o magari è soltanto una mia impressione. Lo scontro è un brawl tipico, con la giusta intensità ma senza quel mordente che ci si attenderebbe. Il finale è pure abbastanza piatto, Roman riesce ad arrivare alla vittoria per schienamento sfinendo Cena dopo 23 minuti, sancendo così il suo dominio a pochi giorni dall’anno intero da campione Universal. Si poteva fare di più? Forse, ma sono abbastanza soddisfatto di com’è andata.

 

Non è ancora finita! Risuona la musica di Brock Lesnar, la Next Big Thing è nell’arena con un nuovo look con barba e capelli. Lesnar scambia il suo sguardo con quello di Roman, nulla di romantico, è chiaramente una sfida nei suoi confronti, ma Roman se ne va. Voto 10 a Paul Heyman per darci l’idea di essere veramente spaventato da Lesnar.

 

Voto finale: 6/10, ahhhh Summerslam 2021 ha la sfortuna di piazzarsi in un momento storico dove il focus del Wrestling volge in un’altra direzione. Tutti a parlare di AEW in questi giorni, ma nell’arena ci sono i fan WWE che hanno voluto credere ancora nel prodotto. Ed è un prodotto sfornato quasi come in una confezione ben allestita ma dal sapore agrodolce. 4 ore pesantissime da seguire, che non sono riuscito a vedere tutte d’un fiato ma ho dovuto diluire nel corso della giornata seguente. Il risultato è un evento sufficiente, per quanto pieno di gravi errori, ma con un impegno duplicato da parte di alcuni lottatori, che hanno fatto il possibile per salvarlo. Promossi a pieni voti Orton e Riddle nella loro sfida con AJ Styles e Omos, incredibile vedere come una sfida d’apertura con pochi minuti a disposizione abbia all’interno tanta passione per il Wrestling. Promossi anche Edge e Seth Rollins, finalmente nella sfida giusta, quella che dà il meglio di loro, Edge sta cercando di dimostrare di essere ancora degno di tornare sul ring e continua a riuscirci, senza lasciare nessuno perplesso, mentre Rollins è ormai lontano da cinture e prestigio, ma si fa valere comunque. Promosse le tre lottatrici in lotta per il titolo femminile di Raw, Charlotte Flair ancora una volta cerca di sorprendere tutti e stavolta è il turno di un Corkscrew Sault in volo all’esterno. Che spettacolo! Purtroppo l’evento non è così eccellente, i due main event hanno problemi, in particolare Lashley contro Goldberg. I segni del tempo sfiancano il fisico di Goldberg, ma il pessimo finale è lo smacco peggiore per i fans. John Cena e Roman Reigns fanno il loro dovere, ma il pubblico è chiaramente stanco dopo 4 ore di show e perde un po’ il tifo. Non do a loro alcuna colpa, però quando si vuole esagerare spesso si finisce con il causare più noia che divertimento e queste 4 ore sono davvero intollerabili (non tanto per i match ma per tutti i segmenti interminabili). Ci si aggiunge pure un segmento con Miz e Morrison che vengono colpiti dall’acqua, non ne avevamo bisogno! McIntyre contro Mahal è pessimo, il ritorno di Becky Lynch funziona ma la sua sfida rovina tutto, Bianca Belair non meritava di perdere la cintura in quel modo. Quando fanno 10 minuti di segmento e 25 secondi di match, allora c’è qualcosa che non va. Ci sono anche altre sfide ma credo di aver trattato l’essenziale. Show sufficiente, con una di quelle sufficienze date solo per l’impegno di molte Superstar, di sicuro che non passerà alla storia dell’evento Summerslam.

venerdì 6 agosto 2021

Recensione TNA Final Resolution 2006 (15 gennaio 2006)

 Recensione TNA Final Resolution 2006

15 gennaio 2006 da Orlando (Florida)

 

Dopo l’ottimo Turning Point 2005, arriva Sting a lottare in TNA, una vera leggenda del Wrestling.

 

Chris Sabin, Matt Bentley & Sonjay Dutt (w/Traci) vs. Alex Shelley, Austin Aries & Roderick Strong

Voto: 6.5/10. Okay, ci sono degli ottimi lottatori qui dentro ed è un discreto match della X-Division, senza però avere dei veri punti di forza. Lo spettacolo non manca ma non c’è nulla di eccellente, nel finale è Alex Shelley a schienare Matt Bentley con un Roll-up dopo 9 minuti e 55 secondi. Forse si poteva fare di più ma va bene così per aprire l’evento. Da notare l’ottima prestazione di Chris Sabin.

 

The James Gang (BG James & Kip James) vs. Diamonds In The Rough (David Young & Elix Skipper)

Voto: 5/10. BG e Kip James formano uno dei team più famosi della storia (i New Age Outlaws) ma questo è poco più che un match introduttivo della loro riunione ora che non esistono più i 3 Live Kru. I Diamonds in the Rough sono ben noti per essere avversari facili e infatti Kip James porta lo schienamento vincente al team dopo 7 minuti e 43 secondi. Sicuramente non ha nulla di interessante, senza nemmeno avere una continuazione della rivalità fra BG e Konnan.

 

AJ Styles vs. Hiroshi Tanahashi

Voto: 7.5/10. Credo che Hiroshi Tanahashi non abbia bisogno di presentazioni, è una stella della NJPW e se nel 2006 non era ancora uno dei nomi al top, era comunque un lottatore eccellente. Non aspettatevi un classico e non vi deluderà, è una sfida più sullo stile americano della X-Division che in quello tipico dei match NJPW. Purtroppo il finale è rovinato dall’intervento di Shannon Moore, che colpisce Tanahashi per errore e AJ Styles vince per schienamento in 11 minuti e 22 secondi. Terribile scelta di far vincere AJ in maniera sporca perché è ancora un idolo del pubblico. Shannon Moore è uno di quei lottatori che non sentivo il bisogno di rivedere in azione.

 

Larry Z. sceglie un altro avversario per Raven… Sean Waltman! La carriera di Raven è in gioco.

 

Raven vs. Sean Waltman

Voto: 4.5/10. Con X-Pac Sean Waltman, ci sono sfide dove è fenomenale e altre dove non è ispirato. Come tutta la rivalità di Raven contro Larry Z, questo è deludente. La sfida vede l’uso di oggetti vari fra cui bidoni della spazzatura e il carrello della spesa, ma è caotica e non funziona, nel finale Larry Z interviene e causa la sconfitta di Raven dopo 7 minuti e 52 secondi. Due cose, è Larry Z. a fare il conteggio e Raven ha un piede sulle corde. Terribile. Colpo di scena, la carriera di Raven è finita… ma per quanto tempo? Lo rivedremo fra pochi mesi, purtroppo ancora in questa pessima rivalità dirigenziale.

 

Ron Killings vs. Bobby Roode (w/Scott D'Amore)

Voto: 6-/10. Bobby Roode non è ancora al top nelle sfide da solo, ma è chiaramente un lottatore in rampa di lancio. Konnan interviene per causare un altro finale rovinato in questo evento dove Roode schiena Ron Killings dopo 9 minuti e 47 secondi.

Konnan fa attaccare Ron Killings dal suo nuovo alleato Homicide (si sta formando la LAX), ma la James Gang interviene ad aiutare Killings, che tuttavia non si fida ancora molto di loro e rimane sulla propria strada.

 

Rhino vs. Abyss (w/James Mitchell)

Voto: 7-/10. Questa rivalità è spettacolare, due lottatori pronti a tutto pur di catturare l’attenzione del pubblico e causare distruzione. La sfida non è nulla di eccezionale ma a mio parere funziona abbastanza bene, con la giusta devastazione. Purtroppo anche qui c’è un finale sporco, con James Mitchell che continua a interferire e Abyss riesce a fregare Rhino, schienandolo dopo 9 minuti e 18 secondi. Sicuramente non è un match risolutivo (a differenza del nome del pay per view).

 

NWA World Tag Team Titles: America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) (w/Gail Kim) (c) vs. Team 3D (Brother Devon & Brother Ray)

Voto: 7/10. Il match è buono e funziona decisamente bene, allora dov’è il problema? Il finale è fra i peggiori che io abbia mai visto, ma partiamo da altro. C’è un segnale di squilibrio negli AMW quando James Storm per errore dà una sediata al compagno, ma non è abbastanza per chiudere la sfida. Il Team 3D è dominante nel finale ma c’è casino generale, viene usata una polvere e l’arbitro non vede però conta lo schienamento del Team 3D sui rivali, ma arriva il Team Canada a invertire i ruoli, quando l’arbitro apre gli occhi dà la vittoria agli AMW dopo 13 minuti e 40 secondi. A mio parere è davvero un finale osceno per un match di altissimo livello, in un evento dove quasi ogni match pare avere delle complicazioni nella chiusura.

 

TNA X-Division Title: Samoa Joe (c) vs. Christopher Daniels

Voto: 9/10. Si continua ad assistere a match imperdibili quando ci sono Samoa Joe e Christopher Daniels sul ring! Che dire di questa sfida, è veramente bella, con continui colpi di scena e un Samoa Joe splendido, grosso ma veramente agile e atletico, capace di fare qualsiasi cosa. Daniels viene sottomesso ma non cede, Joe continua a colpirlo e interviene AJ Styles a gettare l’asciugamano per chiudere la sfida dopo 15 minuti e 40 secondi. Joe appare dominante e imbattibile ma Daniels fa un grande match con lui, è davvero un altro match pazzesco.

 

Jeff Jarrett & Monty Brown vs. Christian Cage & Sting

Voto: 7/10. Il main event è esattamente ciò che serviva per introdurre Sting in TNA, mettendolo al fianco del lottatore più lanciato del momento, che è Christian Cage. Jeff Jarrett fa le sue cose, cerca di combattere in modo scorretto, spesso non riesce ad avere la meglio e le interferenze del Team Canada non ingannano Sting, mentre Christian continua a dimostrare di essere un ottimo lottatore. Sting schiena Jeff Jarrett dopo 15 minuti e 9 secondi. Apprezzo che non sia stato Monty Brown a subire la disfatta ma che Double J si sia messo in gioco.

 

Voto finale: 7/10, un evento dove gli ultimi quattro match rialzano la qualità quando parecchie sfide sono state deludenti. Un tema comune è quello dei finali non perfettamente puliti, tanti match ne risentono, in particolare l’ottima sfida fra AMW e Team 3D, completamente rovinata da un finale simile. Il main event è valido, Sting e Christian Cage formano una coppia in grado di rubare la scena e coinvolgere i fans. Il migliore match e la maggiore ragione per vedere l’evento è l’ottima sfida fra Samoa Joe e Christopher Daniels, che danno il 100% e tutto ciò risulta in qualcosa di splendido. Menzione d’onore pure per AJ Styles contro Hiroshi Tanahashi (sì, proprio lui) e Abyss contro Rhino, un’altra sfida rovinata da un finale sporco. Ci sono anche tante cose che non vanno nell’evento, perciò lo posso soltanto definire buono e non ottimo. Sean Waltman è fuori forma, Raven è coinvolto in una rivalità pessima e riesco a capire perché abbia voluto allontanarsi per qualche mese dalla TNA. Siamo nella fase di passaggio della formazione degli LAX e ancora nel finale dei 3 Live Kru. Insomma, è un periodo molto movimentato ma le certezze rimangono le stesse, la TNA del 2006 ha un grande potenziale!

martedì 3 agosto 2021

Recensione TNA Turning Point 2005 (11 dicembre 2005)

 Recensione TNA Turning Point 2005

11 dicembre 2005 da Orlando (Florida)

 

Ultimo evento in pay per view del 2005 per la Total Non-Stop Action, con l’incredibile hype per il Barbed Wire match, che fa da opener.

 

Abyss (w/James Mitchell) vs. Sabu [Barbed Wire Match]

Voto: 7.5/10. Fedele all’attesa, è un match brutale dove non manca il sangue, anche se decisamente più soft rispetto a molte altre sfide di Sabu. Si tratta di uno spot fest dove i lottatori sono circondati dal filo spinato, sia nelle corde che all’interno dei tavoli presenti sul ring. Il finale è epico, con Abyss schiacciato fra due tavoli pieni di filo spinato e Sabu che lo schiena in 11 minuti e 22 secondi. È anche per sfide come queste che molti di noi adorano Abyss, in qualche modo sopravvive a tutto anche quando perde, mentre Sabu ottiene una vittoria importante nella loro rivalità.

 

Alex Shelley & Roderick Strong vs. Austin Aries & Matt Bentley (w/Traci)

Voto: 7/10. Strong e Aries non sono parte del roster della TNA ma più che altro “talenti in prova” dalla ROH, e che talenti! Ovviamente sono diventati entrambi due grandi professionisti, qui sono ancora lontani dall’essere al top della carriera ma fanno una buona sfida. Shelley è già un intrattenitore, Bentley sembra sempre una copia giovane di HBK. Nel finale, è Bentley a schienare Strong dopo 8 minuti. Davvero una buona partenza per l’evento e questo tag team match è parecchio divertente anche senza una storia d’accompagnamento.

 

Larry Z continua la sua lunga rivalità con Raven e gli manda contro un lottatore da lui scelto, che come al solito è un esterno della TNA, si tratta di Chris K, cioè Kanyon della WCW.

 

Chris K vs. Raven

Voto: 4/10. Un match orrendo, non per colpa di Raven o del suo avversario, semplicemente in pochi minuti bisogna essere convinti che questa sia una sfida decente. No, non lo è, Chris K cerca pure di fuggire dal ring e Raven lo porta all’interno e vince senza problemi per schienamento in circa 6 minuti.

 

Raven viene ancora provocato da Larry Z e lo attacca in una rissa, ma le guardie del corpo lo trascinano via. Questa è una rivalità che pare non terminare più ed è fra le peggiori di tutto il 2005!

 

4 Live Kru (BG James, Kip James, Konnan & Ron Killings) vs. Team Canada (A1, Bobby Roode, Eric Young & Petey Williams) (w/Scott D'Amore)

Voto: 6.5/10. I 3 Live Kru sono diventati 4 Live Kru da quando si è aggiunto Kip James (Billy Gunn), anche se questo ha provocato un rischio di rottura della squadra perché Konnan era contrario. Le conseguenze si vedono in questo match, dove tutto sembra procedere regolarmente in una sfida a 8 lottatori che non pare né eccellente né pessima. Nel finale Kip James sta per chiudere su Bobby Roode, ma Konnan lo colpisce con una sedia a tradimento, poi permette a Roode di ottenere lo schienamento vincente del Team Canada dopo 7 minuti e 14 secondi. Si tratta di una sfida che porta a uno split e rinforza allo stesso tempo i canadesi.

Post-match, Konnan attacca pure BG James e abbraccia Ron Killings, che rimane sorpreso dal suo comportamento e non sa più cosa pensare. È la fine dei 3 Live Kru!

 

Chris Sabin, Dale Torborg & Sonjay Dutt (w/AJ Pierzynski) vs. Diamonds In The Rough (David Young, Elix Skipper & Simon Diamond) [Basebrawl Match]

Voto: 6/10. Non saprei riconoscere quali siano di preciso le regole del Basebrawl match, ma c’è da dire che ci sono due guest star che sono giocatori dei Chicago White Sox (baseball). Per fortuna lotta solo uno di loro, che come wrestler non è granché, non si tratta di uno di quei match con stelle dello sport che solo la WCW sapeva rendere interessante ai vecchi tempi. Quindi ne esce una sfida sufficiente, grazie all’impegno dei lottatori reali e la vittoria del team in cui milita Dale Torborg grazie a Chris Sabin che porta lo schienamento vincente alla squadra dopo 8 minuti e 1 secondo. Utile per attirare attenzione sulla TNA, ma scarso nella qualità.

 

NWA World Heavyweight Title #1 Contendership: Christian Cage vs. Monty Brown

Voto: 7/10. Ciò che vuole provare Christian Cage al suo primo match in pay per view è che in TNA può sfruttare un parco mosse migliore rispetto ai tempi recenti della WWE e fa uso di diverse mosse aeree e cerca di rendersi spettacolare appena può farlo. Monty Brown pare poco ispirato, si capisce che non è la sua sfida ideale, mentre Christian ottiene la vittoria per schienamento in 12 minuti e 4 secondi. Anche qui non è la qualità in sé a essere elevata ma la sfida riesce perché Christian dimostra di essere degno del suo nuovo ruolo importante.

 

America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) vs. Team 3D (Brother Devon & Brother Ray) [Tables Match]

Voto: 7+/10. Una rivalità intensa, dentro e fuori dal ring, con grande uso di tavoli e distruzione assicurata. Due ottimi team che regalano grande spettacolo anche senza troppo tempo a loro disposizione e tutto il caos dato dalla stipulazione. Nel finale il Team 3D è dominante e annienta entrambi i rivali in 9 minuti e 23 secondi.

 

TNA X-Division Title: AJ Styles (c) vs. Samoa Joe

Voto: 10/10. AJ Styles solleva Joe per una Powerbomb… cos’altro dovrei aggiungere per consigliare questo match fantastico? L’intera sfida è epica, ricca d’azione e fa sembrare entrambi i lottatori delle star di altissimo livello nonostante, a livello di popolarità, non lo siano ancora. Joe punta a distruggere AJ, mentre il campione si difende con manovre aeree e una resistenza disperata. Alla fine è Joe a vincere per sottomissione dopo 18 minuti e 58 secondi, a mio parere un match epico e altamente meritevole, non saprei dire se è un 10 puro o enfatizzato dall’ottimo commento, ma rimane un grande match fra due campioni. Samoa Joe conquista il suo primo titolo in federazione e diventa X-Division Champion. Spettacolare!

Post-match, Joe continua ad assalire AJ Styles, che viene salvato dal suo acerrimo rivale Christopher Daniels.

 

NWA World Heavyweight Title: Jeff Jarrett (c) vs. Rhino

Voto: 6.5/10. Il main event rispecchia lo stile di praticamente tutti i match di Jeff Jarrett, mischiandosi con l’hardcore spesso presente in quelli di Rhino, che è il trascinatore della sfida. Ci sono molte interferenze da parte del Team Canada, oltre a una bella fase sulla rampa con Rhino scatenato e pieno di tavoli. Purtroppo però si finisce nel solito “tutti contro lo sfidante” che porta Double J a vincere per schienamento dopo 17 minuti e 17 secondi, mantenendo così la cintura mentre lo stint di Rhino da main eventer pare già concludersi qui.

 

A fine evento, appare il simbolo dello scorpione, senza troppi misteri viene fatto intendere che presto Sting sarà in TNA.

 

Voto finale: 8/10, questa è la TNA dei tempi migliori, che riesce a sorprendere e divertire senza mai stancare, con parecchi momenti ‘estremi’, ormai un classico dopo l’evento ECW One Night Stand che è stato influente per creare interesse rinnovato per queste sfide. AJ Styles contro Samoa Joe è il picco dello show, una sfida epica e interminabile ricca di azione. Il main event non è nulla di speciale ma devo ammettere di trovare Rhino un lottatore che mostra di meritare quel ruolo e di essere a suo agio in una sfida così importante, anche se Jeff Jarrett ovviamente è una presenza ormai legata in modo fisso al main event. Christian Cage risulta capace di vincere l’aspettativa e non è il solito “nome famoso” ma un buon wrestler che mostra di saper lottare (se ci fossero mai stati dubbi). Il match iniziale fra Abyss e Sabu è famoso e passato alla storia per l’enfasi sulle corde con il filo spinato, nulla di nuovo ma è pur sempre ben gestito. Gran parte dell’evento si regge fra la sufficienza e la buona qualità, tranne l’orrendo match di Raven che per fortuna dura poco e non è per colpa sua che risulta così pessimo. In particolare, ancora una volta il Team 3D ruba la scena con la teatralità delle sfide ma questo potrebbe essere ricordato per l’epico momento in cui Samoa Joe vince la sua prima cintura e continua il suo dominio in TNA.