Recensione WWE Extreme Rules 2019
14 luglio 2019 da Philadelphia (Pennsylvania)
Durata show:
3:53:44
Dallo scorso anno Extreme Rules è diventato un evento
significativo come ponte fra Money In The Bank e Summerslam, considerati
entrambi eventi maggiori della federazione. Quest’anno non mancano i grandi
nomi, fra cui il ritorno di Undertaker e l’incertezza su Brock Lesnar,
possessore della valigia di MITB che potrebbe usarla in qualsiasi momento,
anche se la storia si è prolungata pure troppo per quanto mi riguarda. Invece
le sfide più attese da parte mia erano Kofi Kingston contro Samoa Joe e
Ricochet contro AJ Styles.
Segnalo che nel Kickoff, Shinsuke Nakamura ha sconfitto Finn
Balor e conquistato la cintura intercontinentale. Vincere titoli nei preshow
sembra diventata una specialità per il lottatore giapponese, che aveva già
vinto anche il titolo americano in un altro Kickoff.
Drew McIntyre & Shane McMahon vs. Roman Reigns & The Undertaker
[No Holds Barred Tag Team Match]
Voto: 7+/10. Questa volta Undertaker si trova ben gestito,
senza un eccessivo spazio sul ring ma pur sempre nel ruolo del volto principale
della sfida. La sfida in sé è eccessivamente caotica, fra il tentativo di fuga
di Shane McMahon e l’intervento di Elias dalla sua parte, il match viene
spezzato continuamente. Eppure la formula riesce grazie alla visibilità e alla
posizione nella card. Probabilmente metterlo al fondo dopo quasi 4 ore di show
avrebbe urtato il pubblico, invece è ottimo se preso come opener, anche perché
ci sono quattro fra i nomi più rilevanti del roster (nel bene o nel male).
Roman trova il suo spazio, Drew riesce ad avere buoni momenti dove può
continuare a maturare nella carriera, Shane fa ‘le sue cose’ e ha pure troppo
spazio, Undertaker chiude la sfida schienando McMahon dopo 16 minuti e 55
secondi. Ciò che trovo ideale è l’utilizzo del Phenom, non viene costretto a
stancarsi e risulta dunque efficace in quel ruolo.
WWE RAW Tag Team Titles: The Revival (Dash Wilder & Scott Dawson)
(c) vs. The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso)
Voto: 7/10. Una buona sfida di coppia, i Revival sono
finalmente sul ring per più di 10 minuti, gli Uso sembrano combinarsi
perfettamente con la maggior parte dei team della federazione. Ne esce un match
che fa sperare bene per il futuro della divisione di coppia. I Revival vincono
per schienamento dopo 12 minuti e 34 secondi. Ci saranno altri match fra loro,
e possono risultare ancora migliori.
Aleister Black vs.
Cesaro
Voto: 7.5/10. La storia di Cesaro come assalitore misterioso
di Aleister Black era interessante, infatti Cesaro pare avere un look diverso
dal solito, più aggressivo, pure la sua musica d’ingresso è cambiata. La sfida
è intensa e piena di colpi duri, i due non si risparmiano pur non avendo molto
tempo a disposizione. Black schiena Cesaro dopo 9 minuti e 45 secondi. Sono
rimasto impressionato dalla capacità dei lottatori di coinvolgere il pubblico
nonostante sia una sfida senza nulla in palio.
WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Alexa Bliss & Nikki
Cross [Two On One Handicap Match]
Voto: 6.5/10. Non sono un grande fan di questa sfida, ma è
un’ottima occasione per dare a Bailey la possibilità di fare buona figura da
sola contro due avversarie, e allo stesso tempo indebolire la loro alleanza.
Bailey schiena Nikki Cross dopo 10 minuti e 22 secondi, rimanendo campionessa.
Bobby Lashley vs. Braun Strowman [Last Man Standing Match]
Voto: 7.5/10. Un match che mi ha sorpreso! Avevo la minima
attesa, nel senso che non mi aspettavo proprio nulla da una sfida fra Lashley e
Strowman, e sono rimasto sorpreso perché è veramente divertente. La maggior
parte della sfida si svolge nel backstage e fra il pubblico. Alcuni fan sono
irritanti e intervengono a disturbare i lottatori, ma vengono tenuti da parte.
Nel finale Strowman scaraventa Lashley dall’alto e piomba giù anche lui,
uscendo vincitore in 17 minuti e 29 secondi. Non potevo chiedere di meglio
dalla sfida decisiva di una rivalità che non mi è mai interessata.
WWE SmackDown Tag Team Titles: Daniel Bryan & Rowan (c), Heavy
Machinery (Otis & Tucker) vs. The New Day (Big E & Xavier Woods)
[Triple Threat Match]
Voto: 7+/10. Escludendo il preshow, è qui che avviene il
primo cambio di titoli dell’evento. Il team di Bryan e Rowan sembra ormai
fermarsi dopo aver dominato la divisione di coppia. Ottimo lavoro come sempre
dell’Heavy Machinery, divertente da vedere in azione, e del New Day. Proprio
Big E e Woods diventano campioni (per la sesta volta) quando è Daniel Bryan a
essere schienato dopo 13 minuti e 59 secondi. Non il migliore match di coppia
possibile perché risulta un po’ confusionario, ma è piacevole dall’inizio alla
fine.
WWE United States Title: Ricochet (c) vs. AJ Styles (w/Karl Anderson
& Luke Gallows)
Voto: 8/10. Il migliore match dell’evento per me è proprio
questo. Ricochet sta vivendo un periodo di popolarità senza dover aspettare
anni, ed è un bene che sia così perché è in un periodo di forma fisica
eccezionale. AJ Styles d’altra parte è sempre il solito lottatore che
garantisce spettacolo, e la sfida è ottima, anche se non si tratta di un “must
see”, ma semplicemente di un grande match che intrattiene e regala ottime
mosse. AJ vince poi in modo pulito per schienamento dopo 16 minuti e 31
secondi, conquistando così la cintura americana. Anche se il regno di Ricochet
giunge al termine, non sembra affatto una mancanza di fiducia nei suoi
confronti.
Dolph Ziggler vs. Kevin Owens
Senza voto. Ziggler provoca Owens, lui connette la Stunner e
lo schiena dopo 17 secondi. Fine del match, già… basta solo questo!
Kevin Owens coglie l’occasione per criticare Shane McMahon e
il suo spazio sul ring. Cerca di apparire “fuori programma” nel suo discorso ma
si capisce chiaramente che non c’è nulla di particolarmente polemico nelle sue
parole, e anzi fa presagire una rivalità proprio con lui in vista di
Summerslam.
WWE Title: Kofi Kingston (c) vs. Samoa Joe
Voto: 7-/10. Era una sfida da cui mi aspettavo molto, ma non
è così ben riuscita, almeno dopo una serie di ottimi match precedenti. Samoa
Joe è comunque scatenato, ma il suo fuoco si spegne durante la sfida, e Kofi
Kingston ancora una volta arriva a ottenere uno schienamento anti-climatico
dopo 9 minuti e 47 secondi. Questo match avrebbe richiesto qualche minuto in
più per risultare ottimo, e soprattutto un maggiore controllo da parte di Joe.
Kingston dà l’impressione di vincere senza troppo convincere, come in molti
suoi match titolati, ed è un peccato perché è un campione meritevole.
WWE RAW Women's Title / WWE Universal Title Winner Take All: Becky Lynch
(c) & Seth Rollins (c) vs. Baron Corbin & Lacey Evans [Mixed Tag Team
Extreme Rules Match]
Voto: 6.5/10. Il main event arriva ormai al termine di un
lungo evento e risulta forse meno riuscito rispetto al resto dello show. Non si
tratta affatto di una brutta sfida, ma c’è da dire che Lacey Evans è molto più
abile di Baron Corbin a reggere il ritmo, e pare decisamente più adatta di lui
a stare in sfide importanti. Proprio Corbin pare la grande limitazione della
sfida, oltre a una strana dinamica di squadra fra Rollins e Becky che non mi
sembra riuscita a perfezione sul ring. Di certo non ha l’effetto di un tag team
solido. Si tratta inoltre dell’unico Extreme Rules dell’evento, e la stipulazione
è riuscita, pur senza particolari pregi. Tavoli, sedie e Kendo Stick vengono
usati, ma non c’è mai quel coinvolgimento che la sfida avrebbe meritato. Seth
Rollins schiena Baron Corbin dopo 19 minuti e 56 secondi, ponendo fine a una
pessima rivalità con una nota positiva.
Brock Lesnar arriva con Paul Heyman e incassa il Money In The
Bank in chiusura d’evento. È giunto il grande momento della sfida titolata ‘a
sorpresa’.
WWE Universal Title: Seth Rollins (c) vs. Brock Lesnar (w/Paul Heyman)
Senza voto. Brock Lesnar si approfitta della stanchezza del
rivale per stenderlo con la F5 e schienarlo dopo soli 16 secondi, è quanto
basta per portarlo a vincere nuovamente la cintura Universal.
Voto finale: 7.5/10, non ho avuto
particolare attesa per Extreme Rules, perché non impazzivo per la card
dell’evento, con zero voglia di vedere l’ennesimo ritorno di Undertaker (quanti
ne ha già fatti negli ultimi due anni?) o Baron Corbin nel main event. Devo
ammettere che la qualità è rimasta buona per tutto l’evento, senza sfide
insufficienti, ma anche senza nulla di indimenticabile, che in ogni caso non mi
aspettavo. AJ Styles e Ricochet ‘rubano’ l’evento con una sfida di alta
qualità, intensa fino in fondo. Kofi Kingston contro Samoa Joe è buono,
purtroppo senza quella scintilla che avrebbe fatto la differenza. Il main event
inter-gender è accettabile, ma come Extreme Rules non suona affatto innovativo
o epico, con un finale parecchio prevedibile. La sorpresa seguente è stata
d’impatto, Brock Lesnar arriva, distrugge Rollins ed esce con l’Universal Title
in un battito di ciglia, mostrandosi ancora una volta l’uomo da battere. Che la
scelta possa piacere o meno, non sta a me giudicare, ma il momento è ben
riuscito. Un’altra sorpresa è Strowman contro Lashley, nonostante la rivalità
che non mi è mai interessata, devo dire che il Last Man Standing è stato
particolarmente ‘vecchia scuola’, con i lottatori nel backstage e fra il
pubblico, con un bel finale riuscito. Buon lavoro anche da parte della
divisione di coppia di entrambi gli show, stavolta non c’è nulla di imperdibile
ma due buoni match godibili, compreso un cambio di titolo, che porta il New Day
a uscire con tutti i lottatori titolati al termine dell’evento. Inoltre si
aggiunge Cesaro contro Black, una sfida dell’undercard riuscita benissimo. Per
concludere, c’è un’ottima gestione di Undertaker che entra solo per fare
qualcosa di rilevante senza essere costretto a stancarsi, e stavolta non c’è
l’effetto di sovraccarico della presenza di Roman Reigns. Insomma, io sono
molto soddisfatto anche se non me la sento di andare oltre il 7.5 come voto
complessivo. Per alcuni un pay per view da 4 ore potrebbe essere pesante, ma
credo che sia molto piacevole in vista di Summerslam, con molti finali puliti…
e ci siamo pure risparmiati un inutile match fra Owens e Ziggler!