Recensione WWE Royal
Rumble 2018
28 gennaio 2018 da Philadelphia (Pennsylvania)
Durata show: 4:13:05
Per la prima volta nella storia ci sono due Royal Rumble
match nello stesso evento, una maschile e una femminile, la quale è alla prima
edizione assoluta.
WWE Title: AJ Styles (c) vs. Kevin Owens & Sami Zayn [Two On One
Handicap Match]
Voto: 7.5/10. Si parte con uno fra i match più attesi, dove
AJ Styles è da solo contro due sfidanti che al momento attuale in singolo
sarebbero stati meno credibili, il loro obiettivo è infatti di diventare i
co-campioni WWE. Anche con la difficoltà dei due rivali, AJ Styles riesce ad
essere competitivo e non pare così sfavorito, infatti riesce poi a vincere
schienando Kevin Owens in 15 minuti e 51 secondi.
WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c)
vs. Chad Gable & Shelton Benjamin [Best Two Out Of Three Falls Match]
Voto: 7/10. Il match è ben combattuto e risulta divertente da
seguire, Gable e Benjamin non sono gli sfidanti più credibili ma sono abili sul
piano tecnico. Gli Uso riescono a vincere per 2-0 in 13 minuti e 51 secondi,
arrivando a due punti a breve distanza fra loro. Come al solito gli Uso
riescono a fare una sfida di buon livello per la divisione di coppia.
Nota: le descrizioni dei due Royal Rumble match contengono
spoiler nel caso che non abbiate ancora visto l’evento.
Men's Royal Rumble
Match
Adam Cole vs. Aiden
English vs. Andrade Almas vs. Apollo Crews vs. Baron Corbin vs. Big E vs. Bray
Wyatt vs. Cesaro vs. Dolph Ziggler vs. Elias vs. Finn Balor vs. Goldust vs.
Heath Slater vs. Jinder Mahal vs. John Cena vs. Kofi Kingston vs. Matt Hardy
vs. Randy Orton vs. Rey Mysterio vs. Rhyno vs. Roman Reigns vs. Rusev vs. Sami
Zayn vs. Seth Rollins vs. Sheamus vs. Shinsuke Nakamura vs. The Hurricane vs.
The Miz vs. Titus O'Neil vs. Xavier Woods
Durata Rumble: 65 minuti e 30 secondi.
Primo e secondo ingresso: Rusev / Finn Balor
Numero 30: Dolph Ziggler
Debutti/Ritorni a sorpresa: Cien Almas (NXT), Adam Cole
(NXT), The Hurricane (ritorno), Rey Mysterio (ritorno)
Wrestler
principali: Finn Balor (2), Shinsuke Nakamura (14), Jinder Mahal (17), John
Cena (20), Randy Orton (24), The Miz (26), Rey Mysterio (27), Roman Reigns
(28), Dolph Ziggler (30)
A sorpresa il match è a metà evento, sicuramente una delle
due sfide più attese insieme alla Royal Rumble femminile (ma sinceramente io
aspettavo di più questa).
Fase iniziale: sufficiente, non parte benissimo, gran parte
di quei lottatori che non hanno possibilità di arrivare alle fasi finali sono
proprio all’inizio, l’unico a distinguersi lì è Finn Balor, mentre Cien Almas,
il campione NXT, sorprende tutti con la sua partecipazione. Ci sono diverse
eliminazioni ma la sfida non sale mai di livello, rimanendo negli standard
tipici, con alcuni segmenti divertenti in mezzo.
Fase centrale: buona, qui l’interesse sale sempre di più, fra
i favoriti alla vittoria ci sono Nakamura con il 14, Cena con il 20 e Orton con
il 24. Diverse rivalità si incrociano fra loro e ci sono alcune eliminazioni
d’impatto. Addirittura Bray Wyatt e Woken Matt Hardy collaborano fra loro
nonostante la rivalità in corso. C’è il ritorno a sorpresa di The Hurricane,
che cerca di eseguire una Chokeslam su John Cena, citando quanto aveva provato
a fare in passato con Undertaker in una vecchia Rumble. Fra momenti divertenti
e buone fasi lottate, la Rumble entra nel vivo e risulta aperta a diversi scenari.
Fase finale: ottima, sinceramente credo che questa sia una
fase finale veramente incredibile! Dal numero 26 arrivano altri fra i favoriti
alla vittoria, The Miz, Rey Mysterio (ritorno a sorpresa), Roman Reigns e per
ultimo Dolph Ziggler (non conto Goldust perché era più una partecipazione per
fare statistica). Finn Balor diventa il lottatore più resistente del match,
raggiungendo le fasi finali. Sembra tutto davvero grandioso, quando rimangono
in sei si formano due scenari, la nuova generazione rappresentata da Balor,
Nakamura e Roman, e la vecchia generazione rappresentata da Cena, Orton e Rey
Mysterio. Ci sono varie alleanze e alla fine rimangono a giocarsi la vittoria
Cena, Roman, Nakamura e Balor. Cena elimina Finn Balor, poi Nakamura fa fuori
anche Cena. Roman e Nakamura si giocano la vittoria, Raw contro Smackdown. Il
pubblico per tutto il match ha dato contro a Roman e Cena, e quindi supporta
fortemente il giapponese, che compie un’impresa epica, fra le migliori mai
viste in una Royal Rumble, arrivando ad eliminare Roman Reigns e vincere il
match nel boato generale dell’arena di Philadelphia.
Voto Rumble: 9+/10. Sono sincero, mi aspettavo di non provare
grande interesse quest’anno, a livello personale sono rimasto deluso dalle
edizioni degli anni precedenti, nel 2017 ha vinto Randy Orton che per me era
una scelta valida ma non fra i miei preferiti, anche perché non c’era nulla di
davvero nuovo. La rincorsa di Shinsuke Nakamura alla vittoria non è solo un
risultato fondamentale per lui, ma è anche il match che lo lancia in maniera
definitiva dopo mesi passati a Smackdown senza un supporto forte come nei primi
mesi. Insomma, tutti volevano vederlo vincere anche se i favoriti erano Roman
Reigns e John Cena, i due lottatori più tifati contro dal pubblico. La fase
finale è costruita a perfezione, e fosse solo per quella darei anche 10 al
match, ma devo ammettere che almeno per diversi minuti mi ha annoiato o almeno
ho smesso di provare forte coinvolgimento. Ma alla fine c’è davvero tanto da
apprezzare, al di là del tifo personale di ognuno di noi, la Final Six è epica,
con un confronto generazionale. In tutto questo John Cena è stato abilissimo ad
inserirsi e muovere avanti questa storia, mentre il ritorno di Rey Mysterio
sembra davvero ben riuscito. Dolph Ziggler è ancora difficile da inquadrare,
aveva chiuso la carriera per poi rientrare qui dopo poco più di un mese,
facendo una grande prestazione. Che dire… un grande match, che risulta anche
utile a lanciare un talento nel main event.
Il vincitore del Royal Rumble match annuncia che ha già
scelto quale campione affrontare a Wrestlemania… il WWE Champion AJ Styles!
WWE RAW Tag Team Titles: Jason Jordan & Seth Rollins (c) vs. Cesaro
& Sheamus
Voto: 6/10. Non è stata una buona idea di fare il match a 30
uomini maschile, così atteso ed emozionante, a metà evento. Il pubblico non ha
il minimo interesse per questa sfida di coppia che altrimenti sarebbe stata più
apprezzata. Nulla di fuori dall’ordinario, continuo a trovare il team di Rollins
e Jordan fuori luogo. Cesaro e Sheamus vincono per schienamento dopo 12 minuti
e 45 secondi, conquistando nuovamente le cinture di coppia.
WWE Universal Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. Braun Strowman
vs. Kane [Triple Threat Match]
Voto: 6.5/10. Penso che un match singolo fra Brock Lesnar e
Braun Strowman sarebbe risultato più interessante (anche se non sarebbe stata
la prima volta), Kane in questo periodo non è così ben inserito nella rivalità
e risulta quasi un elemento di disturbo. La sfida è intensa sul piano fisico e
breve se si considera che è per l’Universal Title… comunque lo scorso anno
c’era Goldberg che finiva i match in meno di un minuto! Niente di speciale ma
almeno c’è tanta fisicità. Brock Lesnar chiude per schienamento su Kane e ormai
andrà verso Wrestlemania con un anno di regno proprio in quel periodo.
Ospiti speciali del match sono Stephanie McMahon nel ruolo di
commentatrice, la campionessa di Raw Alexa Bliss e quella di Smackdown
Charlotte Flair a seguire da bordo ring (anche se avrei preferito veder
partecipare pure loro).
Women's Royal Rumble
Match
Asuka vs. Bayley vs.
Becky Lynch vs. Beth Phoenix vs. Brie Bella vs. Carmella vs. Dana Brooke vs.
Ember Moon vs. Jacqueline vs. Kairi Sane vs. Kelly Kelly vs. Lana vs. Lita vs.
Liv Morgan vs. Mandy Rose vs. Michelle McCool vs. Mickie James vs. Molly Holly
vs. Naomi vs. Natalya vs. Nia Jax vs. Nikki Bella vs. Ruby Riott vs. Sarah
Logan vs. Sasha Banks vs. Sonya Deville vs. Tamina vs. Torrie Wilson vs. Trish
Stratus vs. Vickie Guerrero
Ho deciso di evitare di fare la struttura tipica delle
recensioni dei Royal Rumble match per questa sfida, ad esempio parlare di
ritorni è un po’ esagerato perché è pieno di camei e sorprese, dall’inizio alla
fine. Tutto è fatto per rendere l’evento importante, dandogli appunto lo spazio
di chiusura dell’evento.
Fase iniziale: buona, si parte con Sasha Banks (1) e Becky
Lynch (2), poi c’è Lita con il numero 5. La partenza è ben fatta e riscalda
l’arena, che aveva bisogno di tornare ad appassionarsi all’evento. Sicuramente
entra in gioco il fattore del talento delle lottatrici, che qui è davvero
importante e messo in primo piano.
Fase centrale: buona, ci sono molti ritorni, per citarne
alcuni Molly Holly, Torrie Wilson, Kelly Kelly, Michelle McCool, Jacqueline,
Beth Phoenix e… Vickie Guerrero! Pure la ex General Manager arriva e si fa
notare urlando contro tutte, ma viene eliminata presto. Sicuramente questa fase
è duratura e rende bene l’idea di un match dove tutte vogliono partecipare ed
essere parte della prima Rumble femminile.
Fase finale: buona, fra gli ultimi ingressi ci sono la
rientrante Mickie James (26), Nikki Bella (27), Brie Bella (28), Bailey (29) e
per finire Trish Stratus (30), forse la lottatrice più rappresentativa della
divisione femminile che ha ottenuto grandi traguardi in carriera. Fra i momenti
migliori ci sono citazioni alla rivalità fra Trish e Mickie James più la
collaborazione delle gemelle Bella. Sasha Banks rimane in gara nelle ultime
quattro pur essendo partita con il numero 1, insieme a lei le due gemelle Bella
e Asuka. Banks viene eliminata, poi Nikki butta fuori la sorella Brie,
giocandosi la vittoria ma è Asuka a vincere il match dopo 59 minuti.
Voto Rumble: 8/10, un’edizione importante, viene fatto di
tutto per sottolineare quanto sia prestigioso questo match per le lottatrici
della federazione, e penso che diventerà una consuetudine annuale. Il pubblico
ironizza un po’ troppo e sembra più interessato a fare baldoria che a godersi
la sfida, ma a parte questo tutto procede bene. La qualità è alta, anche se non
c’è mai la stessa enfasi del match precedente. A mio parere è un match da
vedere per la sua importanza ma risulta piacevole e questo vale anche per i fan
di vecchia data che possono apprezzare i tanti ritorni.
Asuka è sul ring con Charlotte Flair e Alexa Bliss, deve
scegliere chi affrontare a Wrestlemania… ma fa il suo debutto la lottatrice
della UFC e stella sportiva Ronda Rousey, che si unisce in WWE, prova a dare
una stretta di mano ad Asuka (senza successo) e punta il dito verso il logo di
Wrestlemania. In qualche modo anche lei sarà parte dell’evento.
Voto finale: 8.5/10, di questo evento
avevo aspettative basse, ero partito con la convinzione che il Royal Rumble
match femminile non sarebbe stato più così bello da seguire ma si sarebbe perso
in un calderone di partecipanti, e quello maschile avrebbe avuto un esito
fastidioso come spesso accade negli ultimi anni. Invece sono stato smentito da
un’edizione di Royal Rumble in cui entrambi i match a 30 lottatori (e
lottatrici!) risultano appassionanti, anche se devo dire che quello maschile è
incredibile nelle fasi finali. Il match del lancio definitivo, si spera, di
Shinsuke Nakamura, e quello che corona Asuka come la lottatrice da battere. Due
giapponesi vincono i match principali e saranno fra le figure chiave di
Wrestlemania. Purtroppo il resto dei match non risulta a questi livelli ma non
bisogna dimenticarsi della buona sfida per il titolo WWE con AJ Styles, Kevin
Owens e Sami Zayn che regalano spettacolo… tre stelle delle federazioni
indipendenti che hanno trovato successo anche qui, e a livelli molto alti. Non
c’è nulla di deludente, ma tenere i due Royal Rumble match distanti fra loro
non è la strategia migliore perché due match importanti vengono sacrificati.
Ancora una volta, Brock Lesnar continua il suo regno da part-timer, ma con il
carisma di Paul Heyman come manager e l’intensità di certe sfide può anche
andare bene, peccato per Braun Strowman, che ha dimostrato di meritare molto
nell’ultimo anno. Poteva essere l’edizione da “incubo” con la vittoria di nomi
quasi scontati come Roman Reigns e John Cena, e invece è stata piena di
sorprese e grandi momenti. Il 2018 si apre molto bene… spero che il resto
dell’anno sia all’altezza del suo primo pay per view.