martedì 30 gennaio 2018

Recensione Royal Rumble 2018 (28 gennaio 2018)

Recensione WWE Royal Rumble 2018
28 gennaio 2018 da Philadelphia (Pennsylvania)
Durata show: 4:13:05

Per la prima volta nella storia ci sono due Royal Rumble match nello stesso evento, una maschile e una femminile, la quale è alla prima edizione assoluta.

WWE Title: AJ Styles (c) vs. Kevin Owens & Sami Zayn [Two On One Handicap Match]
Voto: 7.5/10. Si parte con uno fra i match più attesi, dove AJ Styles è da solo contro due sfidanti che al momento attuale in singolo sarebbero stati meno credibili, il loro obiettivo è infatti di diventare i co-campioni WWE. Anche con la difficoltà dei due rivali, AJ Styles riesce ad essere competitivo e non pare così sfavorito, infatti riesce poi a vincere schienando Kevin Owens in 15 minuti e 51 secondi.

WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c) vs. Chad Gable & Shelton Benjamin [Best Two Out Of Three Falls Match]
Voto: 7/10. Il match è ben combattuto e risulta divertente da seguire, Gable e Benjamin non sono gli sfidanti più credibili ma sono abili sul piano tecnico. Gli Uso riescono a vincere per 2-0 in 13 minuti e 51 secondi, arrivando a due punti a breve distanza fra loro. Come al solito gli Uso riescono a fare una sfida di buon livello per la divisione di coppia.

Nota: le descrizioni dei due Royal Rumble match contengono spoiler nel caso che non abbiate ancora visto l’evento.
Men's Royal Rumble Match
Adam Cole vs. Aiden English vs. Andrade Almas vs. Apollo Crews vs. Baron Corbin vs. Big E vs. Bray Wyatt vs. Cesaro vs. Dolph Ziggler vs. Elias vs. Finn Balor vs. Goldust vs. Heath Slater vs. Jinder Mahal vs. John Cena vs. Kofi Kingston vs. Matt Hardy vs. Randy Orton vs. Rey Mysterio vs. Rhyno vs. Roman Reigns vs. Rusev vs. Sami Zayn vs. Seth Rollins vs. Sheamus vs. Shinsuke Nakamura vs. The Hurricane vs. The Miz vs. Titus O'Neil vs. Xavier Woods
Durata Rumble: 65 minuti e 30 secondi.
Primo e secondo ingresso: Rusev / Finn Balor
Numero 30: Dolph Ziggler
Debutti/Ritorni a sorpresa: Cien Almas (NXT), Adam Cole (NXT), The Hurricane (ritorno), Rey Mysterio (ritorno)
Wrestler principali: Finn Balor (2), Shinsuke Nakamura (14), Jinder Mahal (17), John Cena (20), Randy Orton (24), The Miz (26), Rey Mysterio (27), Roman Reigns (28), Dolph Ziggler (30)

A sorpresa il match è a metà evento, sicuramente una delle due sfide più attese insieme alla Royal Rumble femminile (ma sinceramente io aspettavo di più questa).

Fase iniziale: sufficiente, non parte benissimo, gran parte di quei lottatori che non hanno possibilità di arrivare alle fasi finali sono proprio all’inizio, l’unico a distinguersi lì è Finn Balor, mentre Cien Almas, il campione NXT, sorprende tutti con la sua partecipazione. Ci sono diverse eliminazioni ma la sfida non sale mai di livello, rimanendo negli standard tipici, con alcuni segmenti divertenti in mezzo.
Fase centrale: buona, qui l’interesse sale sempre di più, fra i favoriti alla vittoria ci sono Nakamura con il 14, Cena con il 20 e Orton con il 24. Diverse rivalità si incrociano fra loro e ci sono alcune eliminazioni d’impatto. Addirittura Bray Wyatt e Woken Matt Hardy collaborano fra loro nonostante la rivalità in corso. C’è il ritorno a sorpresa di The Hurricane, che cerca di eseguire una Chokeslam su John Cena, citando quanto aveva provato a fare in passato con Undertaker in una vecchia Rumble. Fra momenti divertenti e buone fasi lottate, la Rumble entra nel vivo e risulta aperta a diversi scenari.
Fase finale: ottima, sinceramente credo che questa sia una fase finale veramente incredibile! Dal numero 26 arrivano altri fra i favoriti alla vittoria, The Miz, Rey Mysterio (ritorno a sorpresa), Roman Reigns e per ultimo Dolph Ziggler (non conto Goldust perché era più una partecipazione per fare statistica). Finn Balor diventa il lottatore più resistente del match, raggiungendo le fasi finali. Sembra tutto davvero grandioso, quando rimangono in sei si formano due scenari, la nuova generazione rappresentata da Balor, Nakamura e Roman, e la vecchia generazione rappresentata da Cena, Orton e Rey Mysterio. Ci sono varie alleanze e alla fine rimangono a giocarsi la vittoria Cena, Roman, Nakamura e Balor. Cena elimina Finn Balor, poi Nakamura fa fuori anche Cena. Roman e Nakamura si giocano la vittoria, Raw contro Smackdown. Il pubblico per tutto il match ha dato contro a Roman e Cena, e quindi supporta fortemente il giapponese, che compie un’impresa epica, fra le migliori mai viste in una Royal Rumble, arrivando ad eliminare Roman Reigns e vincere il match nel boato generale dell’arena di Philadelphia.
Voto Rumble: 9+/10. Sono sincero, mi aspettavo di non provare grande interesse quest’anno, a livello personale sono rimasto deluso dalle edizioni degli anni precedenti, nel 2017 ha vinto Randy Orton che per me era una scelta valida ma non fra i miei preferiti, anche perché non c’era nulla di davvero nuovo. La rincorsa di Shinsuke Nakamura alla vittoria non è solo un risultato fondamentale per lui, ma è anche il match che lo lancia in maniera definitiva dopo mesi passati a Smackdown senza un supporto forte come nei primi mesi. Insomma, tutti volevano vederlo vincere anche se i favoriti erano Roman Reigns e John Cena, i due lottatori più tifati contro dal pubblico. La fase finale è costruita a perfezione, e fosse solo per quella darei anche 10 al match, ma devo ammettere che almeno per diversi minuti mi ha annoiato o almeno ho smesso di provare forte coinvolgimento. Ma alla fine c’è davvero tanto da apprezzare, al di là del tifo personale di ognuno di noi, la Final Six è epica, con un confronto generazionale. In tutto questo John Cena è stato abilissimo ad inserirsi e muovere avanti questa storia, mentre il ritorno di Rey Mysterio sembra davvero ben riuscito. Dolph Ziggler è ancora difficile da inquadrare, aveva chiuso la carriera per poi rientrare qui dopo poco più di un mese, facendo una grande prestazione. Che dire… un grande match, che risulta anche utile a lanciare un talento nel main event.


Il vincitore del Royal Rumble match annuncia che ha già scelto quale campione affrontare a Wrestlemania… il WWE Champion AJ Styles!

WWE RAW Tag Team Titles: Jason Jordan & Seth Rollins (c) vs. Cesaro & Sheamus
Voto: 6/10. Non è stata una buona idea di fare il match a 30 uomini maschile, così atteso ed emozionante, a metà evento. Il pubblico non ha il minimo interesse per questa sfida di coppia che altrimenti sarebbe stata più apprezzata. Nulla di fuori dall’ordinario, continuo a trovare il team di Rollins e Jordan fuori luogo. Cesaro e Sheamus vincono per schienamento dopo 12 minuti e 45 secondi, conquistando nuovamente le cinture di coppia.

WWE Universal Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. Braun Strowman vs. Kane [Triple Threat Match]
Voto: 6.5/10. Penso che un match singolo fra Brock Lesnar e Braun Strowman sarebbe risultato più interessante (anche se non sarebbe stata la prima volta), Kane in questo periodo non è così ben inserito nella rivalità e risulta quasi un elemento di disturbo. La sfida è intensa sul piano fisico e breve se si considera che è per l’Universal Title… comunque lo scorso anno c’era Goldberg che finiva i match in meno di un minuto! Niente di speciale ma almeno c’è tanta fisicità. Brock Lesnar chiude per schienamento su Kane e ormai andrà verso Wrestlemania con un anno di regno proprio in quel periodo.

Ospiti speciali del match sono Stephanie McMahon nel ruolo di commentatrice, la campionessa di Raw Alexa Bliss e quella di Smackdown Charlotte Flair a seguire da bordo ring (anche se avrei preferito veder partecipare pure loro).

Women's Royal Rumble Match
Asuka vs. Bayley vs. Becky Lynch vs. Beth Phoenix vs. Brie Bella vs. Carmella vs. Dana Brooke vs. Ember Moon vs. Jacqueline vs. Kairi Sane vs. Kelly Kelly vs. Lana vs. Lita vs. Liv Morgan vs. Mandy Rose vs. Michelle McCool vs. Mickie James vs. Molly Holly vs. Naomi vs. Natalya vs. Nia Jax vs. Nikki Bella vs. Ruby Riott vs. Sarah Logan vs. Sasha Banks vs. Sonya Deville vs. Tamina vs. Torrie Wilson vs. Trish Stratus vs. Vickie Guerrero
Ho deciso di evitare di fare la struttura tipica delle recensioni dei Royal Rumble match per questa sfida, ad esempio parlare di ritorni è un po’ esagerato perché è pieno di camei e sorprese, dall’inizio alla fine. Tutto è fatto per rendere l’evento importante, dandogli appunto lo spazio di chiusura dell’evento.

Fase iniziale: buona, si parte con Sasha Banks (1) e Becky Lynch (2), poi c’è Lita con il numero 5. La partenza è ben fatta e riscalda l’arena, che aveva bisogno di tornare ad appassionarsi all’evento. Sicuramente entra in gioco il fattore del talento delle lottatrici, che qui è davvero importante e messo in primo piano.
Fase centrale: buona, ci sono molti ritorni, per citarne alcuni Molly Holly, Torrie Wilson, Kelly Kelly, Michelle McCool, Jacqueline, Beth Phoenix e… Vickie Guerrero! Pure la ex General Manager arriva e si fa notare urlando contro tutte, ma viene eliminata presto. Sicuramente questa fase è duratura e rende bene l’idea di un match dove tutte vogliono partecipare ed essere parte della prima Rumble femminile.
Fase finale: buona, fra gli ultimi ingressi ci sono la rientrante Mickie James (26), Nikki Bella (27), Brie Bella (28), Bailey (29) e per finire Trish Stratus (30), forse la lottatrice più rappresentativa della divisione femminile che ha ottenuto grandi traguardi in carriera. Fra i momenti migliori ci sono citazioni alla rivalità fra Trish e Mickie James più la collaborazione delle gemelle Bella. Sasha Banks rimane in gara nelle ultime quattro pur essendo partita con il numero 1, insieme a lei le due gemelle Bella e Asuka. Banks viene eliminata, poi Nikki butta fuori la sorella Brie, giocandosi la vittoria ma è Asuka a vincere il match dopo 59 minuti.
Voto Rumble: 8/10, un’edizione importante, viene fatto di tutto per sottolineare quanto sia prestigioso questo match per le lottatrici della federazione, e penso che diventerà una consuetudine annuale. Il pubblico ironizza un po’ troppo e sembra più interessato a fare baldoria che a godersi la sfida, ma a parte questo tutto procede bene. La qualità è alta, anche se non c’è mai la stessa enfasi del match precedente. A mio parere è un match da vedere per la sua importanza ma risulta piacevole e questo vale anche per i fan di vecchia data che possono apprezzare i tanti ritorni.

Asuka è sul ring con Charlotte Flair e Alexa Bliss, deve scegliere chi affrontare a Wrestlemania… ma fa il suo debutto la lottatrice della UFC e stella sportiva Ronda Rousey, che si unisce in WWE, prova a dare una stretta di mano ad Asuka (senza successo) e punta il dito verso il logo di Wrestlemania. In qualche modo anche lei sarà parte dell’evento.


Voto finale: 8.5/10, di questo evento avevo aspettative basse, ero partito con la convinzione che il Royal Rumble match femminile non sarebbe stato più così bello da seguire ma si sarebbe perso in un calderone di partecipanti, e quello maschile avrebbe avuto un esito fastidioso come spesso accade negli ultimi anni. Invece sono stato smentito da un’edizione di Royal Rumble in cui entrambi i match a 30 lottatori (e lottatrici!) risultano appassionanti, anche se devo dire che quello maschile è incredibile nelle fasi finali. Il match del lancio definitivo, si spera, di Shinsuke Nakamura, e quello che corona Asuka come la lottatrice da battere. Due giapponesi vincono i match principali e saranno fra le figure chiave di Wrestlemania. Purtroppo il resto dei match non risulta a questi livelli ma non bisogna dimenticarsi della buona sfida per il titolo WWE con AJ Styles, Kevin Owens e Sami Zayn che regalano spettacolo… tre stelle delle federazioni indipendenti che hanno trovato successo anche qui, e a livelli molto alti. Non c’è nulla di deludente, ma tenere i due Royal Rumble match distanti fra loro non è la strategia migliore perché due match importanti vengono sacrificati. Ancora una volta, Brock Lesnar continua il suo regno da part-timer, ma con il carisma di Paul Heyman come manager e l’intensità di certe sfide può anche andare bene, peccato per Braun Strowman, che ha dimostrato di meritare molto nell’ultimo anno. Poteva essere l’edizione da “incubo” con la vittoria di nomi quasi scontati come Roman Reigns e John Cena, e invece è stata piena di sorprese e grandi momenti. Il 2018 si apre molto bene… spero che il resto dell’anno sia all’altezza del suo primo pay per view.

lunedì 29 gennaio 2018

Recensione Raw episodio 200 (10 marzo 1997)

Recensione Raw 200
10 marzo 1997 da Worcester (Massachusetts)
Durata show: 1:36:35
Rating: 2.3 (vs Nitro #78: 3.5)

RAW IS WAR. Con la nuova dicitura, arriva finalmente la sigla di Raw dell’era Attitude (ma solo sul WWE Network visto che venne usata “Beautiful People” per diverse puntate, ma qui è sostituita con quella più popolare). Siamo a due settimane da Wrestlemania 13, nel frattempo è già la puntata 200 di Raw, e finora sono tutte presente nelle mie recensioni sul blog.

Il WWF Champion Sycho Sid apre lo show, che stasera deve fare team con Undertaker e consiglia al compagno di starsene lontano. Il suo sfidante interviene e dice che la sua logica non ha senso (su questo concordo), e che lo vuole nelle migliori condizioni per poi essere lui a sconfiggerlo a Wrestlemania. Paul Bearer li interrompe, accompagnato da Mankind e Vader, che poi ingaggiano una rissa per promuovere il main event serale con la sfida di coppia. Undertaker e Sid si guardano negli occhi, pronti a collaborare.

WWF Intercontinental Title: Rocky Maivia (c) vs. Tony Roy
Squash. Rocky si libera facilmente del suo avversario e vince per schienamento, rimanendo campione intercontinentale. Prima e durante il match, Iron Sheik e Bob Backlund pubblicizzano The Sultan, il suo prossimo sfidante al titolo.

Scatta la rissa fra Rocky e The Sultan, ironico pensare che nella realtà quei due sono cugini! Rocky Maivia ottiene la collaborazione del lottatore (o ex lottatore) Tony Atlas, ospite nel pubblico.

Hector Garza, Latin Lover & Octagon vs. Heavy Metal, Pentagon & Pierroth
Voto: 6.5/10. Continuo a trovare strani questi match a Raw mentre a Nitro hanno perfettamente senso. Vince il team di Heavy Metal per schienamento. Da notare i fischi e il disinteresse del pubblico per gran parte della sfida.

Ahmed Johnson vs. Roy Raymond
Squash. Come nel match iniziale, non c’è storia, qui è Ahmed Johnson a dominare e ottenere una facile vittoria.

La Nation of Domination osserva dalla rampa il successo di Ahmed Johnson. Faarooq minaccia l’avversario e vuole affrontarlo in uno Street Fight match. Lui replica accettando la sfida. Intervengono i Legion of Doom, che si uniranno a Johnson, a Wrestlemania sarà un 3 contro 3 fra loro e la Nation of Domination.

Owen Hart viene intervistato prima del match da Jim Ross e cerca di evitare di rispondere alla domanda se gli dispiace aver perso contro British Bulldog la sfida per il titolo europeo. Poi i New Blackjacks provocano i campioni in vista della sfida.

WWF World Tag Team Titles: Owen Hart & The British Bulldog (c) vs. The New Blackjacks (Blackjack Bradshaw & Blackjack Windham)
Voto: 6/10. Una sfida piacevole da seguire, che si conclude in un modo un po’ banale quando i campioni si fanno squalificare, mantenendo così le cinture di coppia.

C’è un segmento ECW a Raw con Taz che arriva a provocare Jerry Lawler, Sabu lo ferma e combatte con lui, nulla di utile, giusto un po’ di promozione.

Leif Cassidy vs. Miguel Perez
Senza voto. Match difficile da valutare, dura poco ed è equilibrato. Durante il confronto c’è un promo di Paul E. che è sicuramente meglio della sfida sul ring. Perez vince per schienamento.

Sycho Sid è scatenato in un’intervista nel backstage, non vede l’ora di combattere a Wrestlemania contro Undertaker.

Comincia la seconda ora di Raw is War e per rendere più intenso questo “evento” viene riproposta la sigla. Sono dettagli come questo che fanno passare il ’97 per un anno incredibile.

Jim Ross intervista sul ring Ken Shamrock, che sarà l’arbitro speciale del match fra Bret Hart e Steve Austin a Wrestlemania. Il (futuro) lottatore dice che sarà imparziale e che non avrà paura di quella situazione, ma viene interrotto da Stone Cold che provoca Shamrock e dice che perfino lui sa che il titolo mondiale WWF dovrebbe essere suo. Il tempo di Steve Austin sta per arrivare. Shamrock, non ancora abituato ai tempi televisivi, parla sopra all’avversario, ma arriva Bret Hart, che blatera sul fatto che non essere in lotta per il titolo è un’ingiustizia, perciò la prossima settimana affronterà Sycho Sid in uno Steel Cage match per riprendersi la cintura. Poi comincia ad attendere il momento in cui sconfiggerà anche Steve Austin, poi torna a lamentarsi di essere stato fregato da tutti, arrivano già i primi fischi del pubblico per lui. Infine Hart cerca di ingraziarsi Ken Shamrock, parlando bene di lui.

Aldo Montoya vs. Billy Gunn
Squash. Billy Gunn viene presentato da Honky Tonk Man, e vince facilmente contro Montoya, che ormai non riesce più a vincere match a Raw.

Promo di Mankind, che non sente il bisogno di tenere l’urna di Undertaker e appare nervoso, ma è preparato per affrontare Undertaker e Sid.

Goldust (w/Marlena) vs. Tim McNeany
Squash. Match brevissimo in cui Goldust schiena l’avversario.

Chyna si presenta per distrarre Goldust, che subisce un attacco da HHH. Chyna invece attacca Marlena.

Jim Ross intervista Jerry Lawler e Paul E. Dangerously, il gestore ECW (Paul Heyman). Ross chiede se la ECW abbia senso di esistere. Lawler fa il solito discorso irritante ma Paul E. lo fa tacere, urlando nel microfono. The Sandman e altri wrestler ECW sono pronti ad intervenire ma vengono tenuti a freno. Paul E. spiega che loro sono l’Extreme e l’Hardcore. Il confronto non esce bene come potrebbe e non succede nulla in sostanza.

Mankind & Vader (w/Paul Bearer) vs. Sycho Sid & The Undertaker
Voto: 7-/10. Main event caotico che funziona abbastanza bene, la parte migliore è un tuffo di Undertaker all’esterno del ring. Sycho Sid abbandona il compagno e Vader schiena Undertaker. Sfida piacevole da seguire.


Voto finale: 4.5/10, Raw imita la formula di Nitro con tanti match brevi e una sfida basata sul talento dei lottatori (il 3 contro 3 da Lucha Libre), addirittura viene enfatizzato il cambio dell’ora. Purtroppo questa imitazione non è ben riuscita, e talvolta succede anche a Nitro di fare passi falsi. Il main event pone fine al personaggio di Sycho Sid com’era conosciuto, visto che tradisce Undertaker, perdendo così il supporto di parte del pubblico. Il confronto fra Ken Shamrock, Bret Hart e Steve Austin non è dei migliori perché vede Shamrock protagonista e allo stesso tempo si nota tutta la sua inesperienza al microfono. Anche il confronto fra Jerry Lawler e Paul E. non è granché, l’episodio ha il potenziale ma non viene mai sfruttato a dovere, perciò non riesco a promuoverlo nel voto, ma devo dire che non è nemmeno pessimo. La costruzione di Wrestlemania prosegue con questo show.

venerdì 26 gennaio 2018

Recensione NXT episodio 144 (21 novembre 2012)

Recensione NXT 144
21 novembre 2012 da Full Sail University, Winter Park (Florida)
Durata show: 45:29

Intervista a Kassius Ohno, che nel main event deve affrontare Trent Barreta.

Alicia Fox vs. Paige
Voto: 5/10. Non siamo ancora a buoni livelli dei match femminili, Alicia Fox è ancora un po’ grezza mentre Paige tiene viva la sfida ed è lei a vincere per schienamento in 4 minuti e 50 secondi.

Big E. Langston vs. Camacho
Squash. Big E continua il suo dominio ed arriva ad annientare anche Camacho, il primo nome di rilievo finora affrontato da lui sul ring, schienandolo in 2 minuti e 5 secondi.

Incoraggiato dal pubblico Big E attacca nuovamente Camacho ed esegue un conto di cinque, poi lo attacca ancora, è inarrestabile.

Trent Barreta è dolorante nel backstage e ha subito un attacco, c’è Leo Kruger a ridere nascosto dietro al muro.

J Bronson vs. Nick Rogers
Squash. Ultimo match di Bronson in WWE ed è una sua vittoria con dominio assoluto in 1 minuto e 50 secondi. Non lo rivedremo più!

Luke Harper vs. Mike Dalton
Squash. Mike Dalton è il futuro Tyler Breeze, mentre Luke Harper viene presentato da Bray Wyatt e domina facilmente per poi vincere per schienamento in 2 minuti e 41 secondi.

Bray Wyatt riprende con sé Luke Harper dopo la sua vittoria e dice qualche parola al pubblico.

Seth Rollins e Jinder Mahal si affrontano nel backstage ma vengono separati dagli arbitri.

Kassius Ohno dice di non avere un match contro Trent Barreta ed è a posto così, ma Dusty Rhodes chiama Richie Steamboat per farlo lottare contro di lui in un nuovo capitolo della loro rivalità.

Kassius Ohno vs. Richie Steamboat
Voto: 6.5/10. Ohno è aggressivo e si comporta in modo scorretto per provare a vincere. Steamboat schiena l’avversario in 12 minuti e 29 secondi dopo una sfida che poteva essere migliore.


Voto finale: 4/10, il match femminile è deludente, poi arrivano a seguire tre sfide brevi a senso unico che non aggiungono nulla allo show, anche se rendono credibile l’avanzata di Big E a NXT mentre per Bronson e Luke Harper non c’è granché da dire. Lo show dipende dal suo main event, che non è così di alto livello da spingermi a raccomandare la puntata. Ohno contro Steamboat è stata una buona rivalità, ma questo match non è niente di speciale. Quindi una puntata di NXT mediocre, di passaggio, che non offre il migliore spettacolo dentro e fuori dal ring.

giovedì 25 gennaio 2018

Recensione Nitro episodio 77 (03 marzo 1997)

Recensione WCW Nitro 77
03 marzo 1997 da Atlanta (Georgia)
Durata show: 1:39:49
Rating: 3.4 (vs Raw #199: 0.7)

Lo show si apre con l’arrivo del nWo nell’arena.

Hugh Morrus & Konnan vs. Jeff Jarrett & Steve McMichael (w/Debra)
Senza voto. Sfida troppo breve per essere giudicata, i Public Enemy infastidiscono Debra, Jarrett va ad aiutarla ma usa la valigia per colpire il compagno, che viene schienato dai rivali in 3 minuti e 13 secondi. Ancora una volta… sarà soltanto una coincidenza o è voluto?

Arriva un faccia a faccia fra Jeff Jarrett e Ric Flair, Double J continua ad essere l’elemento di disturbo di un gruppo che l’ha accettato con molti dubbi. Continuano le discussioni all’interno degli Horsemen.

Diamond Dallas Page vs. Rick Fuller
Squash. DDP vince facilmente contro l’avversario e lo schiena dopo 2 minuti e 8 secondi.

Diamond Dallas Page è convinto che Randy Savage sia uscito di testa per unirsi al nWo e lui è pronto ad attenderlo sul ring.

Juventud Guerrera vs. Ray Mendoza Jr.
Voto: 6.5/10. Un sfida nello stile della Lucha Libre, nulla di incredibile ma i due lottatori sanno disputare un match più che sufficiente. Juventud vince per schienamento in 5 minuti e 6 secondi.

Kevin Sullivan e Jacqueline mandano avanti la rivalità con l’assente Chris Benoit, infortunato da diversi giorni.

Dean Malenko vs. Mike Enos
Voto: 6/10. La sfida è più equilibrata del previsto, ma Malenko riesce a vincere per schienamento in 4 minuti e 28 secondi.

Dean Malenko si dice pronto a tornare a combattere per il titolo americano.

Eric Bischoff viene interrotto da quello che dovrebbe essere il boss dirigenziale della WCW (una figura mai vista) e quindi il vero superiore di Bischoff, il dottor Harvey Shiller, che lo rimprovera per aver cambiato risultati e revocato cinture, quindi lo sospende, Bischoff non può più firmare contratti.

WCW United States Heavyweight Title: Eddie Guerrero (c) vs. Ultimo Dragon (w/Sonny Onoo)
Senza voto. Altra sfida breve, ben combattuta ma con un finale alla svelta in cui Guerrero schiena Ultimo Dragon dopo 3 minuti e 49 secondi, rimanendo campione americano.

Eddie Guerrero accetta la sfida di Dean Malenko, che si presenta sul ring. Guerrero è stufo di essere incolpato di essere la ragione del suo cambiamento. I due lottatori arrivano ad urlarsi addosso davanti a “Mean” Gene.

Michael Wallstreet vs. Scotty Riggs
Voto: 4/10. Un match con zero interesse, che per di più si conclude con una squalifica quando Buff Bagwell attacca Riggs.

Roddy Piper raggiunge il ring e paragona Hall e Nash a due scimmiette. Poi Piper affronta dei dilettanti, sconfiggendoli facilmente. Si va per le lunghe con questo segmento, ed è solo il quarto combattente ad affaticare lo scozzese, usando guantoni da boxe. Piper si ferma e mostra rispetto al lottatore fra i fischi del pubblico che si è annoiato per via del poco pathos di queste competizioni. Il segmento continua ancora con altri combattenti, chiudendo con John Tenta, che insieme ad altri due lottatori diventa parte della “famiglia” di Piper. Segmento pessimo, fra i peggiori mai visti a Nitro.

Mr. JL vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7-/10. Questi due lottatori in pochi minuti a disposizione riescono sempre a regalare qualcosa di buono. Rey Mysterio vince per schienamento in 4 minuti e 6 secondi.

Madusa si lamenta che ha buttato via un titolo femminile di fama mondiale per rendere la WCW aperta alla divisione femminile, ma non ha guadagnato nulla, riassunto perfetto di una carriera andata in frantumi. Luna Vachon l’attacca alle spalle debuttando a Nitro.

Il New World Order raggiunge il ring e sono tutti festanti tranne Sting, che mantiene la sua espressione seria. Hogan e Macho Man deridono Piper per il suo segmento.

Lex Luger & The Giant vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Senza voto. Match promettente, che però ha una conclusione affrettata quando il nWo fa il suo ingresso e tutti si fermano, quindi scatta il No Contest.

I quattro lottatori del main event sono circondati dai membri del nWo in chiusura di puntata, ma vengono aiutati dal team di Roddy Piper. Non viene mostrato il risultato della collisione.

Voto finale: 5/10, la puntata in sé non è pessima ma il segmento di Roddy Piper distrugge l’atmosfera che si era creata, è pesante e poco sensato. Un lottatore in lotta con Hollywood Hogan trova un team di perfetti sconosciuti… e John Tenta? Surreale! I match nello stile dei pesi leggeri o Lucha Libre risultano sempre piacevoli, e ancora una volta Dean Malenko mostra di essere un ottimo lottatore. Il problema nasce dal mescolare match un po’ troppo brevi con segmenti dispersivi. La parte che preferisco sta nel coinvolgimento di Sting con il new World order, e infatti il suo ruolo avvolto nel mistero è sempre ben riuscito, anche senza bisogno che lui debba lottare sul ring. Noto che certe rivalità vengono prolungate per troppi mesi, ad esempio che bisogno c’è di continuare con Bagwell contro Riggs? Insomma, non proprio un episodio memorabile.


Nitro, voto 5; Raw, voto 8. Raw si riscatta con una puntata migliore.


Nitro 41 – Raw 28

mercoledì 24 gennaio 2018

Recensione Raw episodio 199 (03 marzo 1997)

Recensione Raw 199
03 marzo 1997 da Berlino (Germania)
Durata show: 1:33:16
Rating: 0.7 (vs Nitro #77: 3.4)

Questo è un house show trasmesso come episodio televisivo. Se sul piano del Wrestling lottato significa assistere a buone sfide per conquistare il pubblico tedesco, c’è da dire che gli ascolti sono stati disastrosi, mai così bassi per un episodio televisivo di Raw! È la sera in cui viene coronato il primo campione europeo della storia.

Bret Hart vs. Hunter Hearst Helmsley
Voto: 6/10. Mi fa piacere assistere a un match fra la maggiore stella del presente e una fra le più importanti degli anni seguenti. Bret Hart è aggressivo e finisce per farsi squalificare, dando la vittoria a HHH dopo 17 minuti e 20 secondi.

Chyna arriva sul ring per tenere lontano Bret Hart.

WWF Intercontinental Title: Rocky Maivia (c) vs. Vader (w/Paul Bearer)
Voto: 7-/10. Questo è un match divertente da seguire, se Rocky è ancora un po’ grezzo, Vader è carismatico e pericoloso. Purtroppo anche questa sfida termina per squalifica quando Mankind attacca Rocky e lo fa vincere per squalifica in 15 minuti e 1 secondo.

Vader si sfoga contro il futuro The Rock per vendicarsi del finale del match.

Un filmato mostra gli strani eventi della scorsa puntata con l’invasione della ECW.

Flash Funk vs. The Sultan
Voto: 5.5/10. The Sultan mi convince davvero poco con questo personaggio (è il futuro Rikishi), il match non è granché ma dura per le lunghe. Sultan sottomette Funk dopo 11 minuti e 17 secondi.

WWF World Heavyweight Title: Sycho Sid (c) vs. Mankind (w/Paul Bearer)
Voto: 7/10. Un degno match per il titolo, nonostante il risultato sia scontato perché siamo a pochi giorni da Wrestlemania. Mankind colpisce per errore Paul Bearer e poi viene schienato da Sid in 10 minuti e 28 secondi.

Un filmato ricapitola i problemi di squadra fra British Bulldog e Owen Hart, stasera rivali per il titolo europeo in palio.

Intervista a Steve Austin da studio, che lancia la sua provocazione a Bret Hart

WWF European Title Tournament Final Match
Owen Hart vs. The British Bulldog
Voto: 9/10. La finale del torneo vede a confronto due lottatori eccezionali che sono compagni di squadra, con abbastanza contrasti da rendere il match acceso. Un grande match, equilibrato e bello dall’inizio alla fine, con la vittoria di British Bulldog per schienamento dopo 16 minuti e 58 secondi. Da recuperare!

Arriva la stretta di mano fra i due lottatori nel pieno rispetto mentre lo show si chiude.


Voto finale: 8/10, questo show è sicuramente diverso e può suscitare apprezzamenti come annoiare persone. Non è il tipico Raw perché ci viene mostrata parte di un evento in esterna. Pochi segmenti, tutti standard come l’intervista da studio, e tanti match, ma la qualità del Wrestling lottato è sicuramente molto più alta di tanti episodi di Raw. Ogni sfida ha la sua ragione di esistere e il main event è epico e merita molto, British Bulldog e Owen Hart combattono per l’assegnazione della cintura europea in quello che risulta un match di alto livello. Ci sono altri match meritevoli, perciò è una puntata che apprezzo in un ’97 pieno di cambiamenti. Pensate solo che nel riepilogo del segmento ECW si vede Sandman censurato mentre beve una birra.

martedì 23 gennaio 2018

Recensione Nitro episodio 76 (24 febbraio 1997)

Recensione WCW Nitro 76
24 febbraio 1997 da Sacramento (California)
Durata show: 1:37:12
Rating: 3.0 (vs Raw #198: 2.5)

Di ritorno da Superbrawl, c’è un nuovo membro del new World order e si tratta di “Macho Man” Randy Savage.

Jeff Jarrett & Steve McMichael (w/Debra) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock)
Voto: 6+/10. Non ha senso veder lottare insieme Jarrett e McMichael, che sono rivali fra loro, ma almeno è divertente. I Public Enemy hanno dei buoni risultati da diverse settimane e vincono ancora per schienamento dopo che McMichael usa la valigetta per colpire il compagno alla schiena.

Steve McMichael infierisce su Jeff Jarrett davanti a Ric Flair ad Arn Anderson, che cercano di calmarlo, spiegando che Double J può essere un buon membro degli Horsemen e ora anche Chris Benoit è KO perché è finito in ospedale. I due rivali sono costretti a stringersi la mano per il bene del gruppo.

Galaxy vs. Jim Duggan
Squash. Anche se la sfida dura diversi minuti, Duggan domina e ottiene la vittoria per schienamento. Pessimo.

Jim Duggan si lamenta del tradimento di Macho Man e lancia il suo tipico insulto al nWo e a Hogan. Bisogna ammettere che al microfono Duggan è decisamente meglio che sul ring.

Hugh Morrus vs. Joe Gomez
Squash. Ancora una volta, un match non equilibrato, che vede il dominio di Hugh Morrus, che ottiene una facile vittoria.

Ice-Train vs. La Parka
Voto: 5.5/10. Niente di speciale da un match equilibrato ma che non cattura l’interesse di nessuno. Ice-Train vince per schienamento.

Chris Jericho & Eddie Guerrero vs. The Faces Of Fear (Meng & The Barbarian)
Voto: 7+/10. Un match superiore alle mie aspettative, che regala una contesa di buon livello. Dean Malenko interviene per sfavorire Eddie Guerrero e permette così ai Faces of Fear di ottenere la vittoria per schienamento.

Juventud Guerrera vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7-/10. Un match breve ma di buona qualità grazie all’ottimo impegno dei lottatori. Rey Mysterio vince per schienamento.

WCW World Television Title: Prince Iaukea (c) vs. Pat Tanaka
Squash. Pat Tanaka ha un brano che diventerà estremamente famoso… quello di Goldberg. Ho sempre creduto che fosse stato progettato per lui, quindi mi sorprende vederlo associato a Tanaka. Iaukea ha una vittoria facile e mantiene la cintura.

Dean Malenko vs. Ultimo Dragon
Voto: 8-/10. Un grande match sul piano tecnico, divertente da seguire e con valide mosse. Il suo unico difetto è il finale in cui Malenko si fa squalificare dopo aver quasi strangolato l’avversario.

Diamond Dallas Page vs. Squire David Taylor
Senza voto. Il match nemmeno viene disputato, il nWo invade l’esterno del ring e scatta il No Contest.

DDP viene attaccato dagli Outsiders e da “Macho Man” Randy Savage e loro infieriscono su di lui. Poi introducono Hollywood Hogan. Il gruppo festeggia il dominio della federazione

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) vs. Lex Luger & The Giant
Senza voto. Un altro match che stavolta non inizia nemmeno perché Eric Bischoff e il nWo intervengono.

Viene deciso da Bischoff che la vittoria delle cinture di coppia di Luger e Giant non va bene perché il Total Package non doveva essere presente allo show. Luger deve accettare la proposta di ridare le cinture agli Outsiders, ma a patto che tutte le cinture vengano messe in palio al prossimo pay per view, Uncensored. Sting raggiunge il ring e si unisce al new World order dopo un abbraccio da parte di Hollywood Hogan. Sarà una tattica o ha scelto davvero di entrare nel gruppo? Questi sono i finali di puntata migliori!

Voto finale: 8/10, in una puntata c’è tutto quello che si può desiderare: buoni match, segmenti di alto interesse e la tipica atmosfera di un episodio che riesce a sorprendere. Il segmento finale è veramente ben riuscito, c’è il dominio del new World order con l’aggiunta nel gruppo di Macho Man Randy Savage e la sorpresa finale di Sting… che suona ancora come un elemento sospettoso, ma almeno lascia ai fan il dubbio che anche lui abbia cambiato schieramento. Ci sono tre match validi sul piano tecnico, perciò Nitro torna a risplendere anche sul ring, non manca proprio nulla. È un periodo dove le controversie generate dal nWo che si riprende cinture perse in precedenza non generano ancora fastidio, ma anzi servono a costruire l’immagine di un gruppo imbattibile. A questo punto è ancora accettabile. Interessante anche la situazione dei Four Horsemen, con Jeff Jarrett che diventa un membro ufficiale del gruppo. Quindi, le stelle principali guidano i segmenti mentre i giovani talenti rendono le loro performance sul ring indimenticabili, Nitro pare aver ritrovato la formula adatta per uno show da quasi due ore settimanali.


Nitro, voto 8; Raw, voto 5.5. Episodio nettamente migliore di Nitro.


Nitro 41 – Raw 27

lunedì 22 gennaio 2018

Recensione Raw episodio 198 (24 febbraio 1997)

Recensione Raw 198
24 febbraio 1997 da New York (New York)
Durata show: 1:29:32
Rating: 2.5 (vs Nitro #76: 3.0)

Questo è uno fra gli episodi più strani di sempre: la ECW è ospite dello show ma non c’è un’invasione, bensì una collaborazione con match interni alle due federazioni. L’arena è quella di New York e fra gli ospiti dello show c’è il famoso atleta delle MMA Ken Shemrock, che per buona parte del tempo sembra chiedersi come sia finito lì.

The Godwinns (Henry O. Godwinn & Phineas I. Godwinn) vs. The New Blackjacks (Blackjack Bradshaw & Blackjack Windham)
Voto: 5/10. Un match insufficiente ma non terribile, non è il meglio che la divisione di coppia può offrire. I Blackjacks vincono con uno schienamento sporco in 5 minuti e 49 secondi.

I Godwinns, insoddisfatti del risultato, aggrediscono l’arbitro in modo “divertente”, ma non c’è nulla che possa strappare risate in comicità di basso livello.

Paul E. (Paul Heyman) “invade” Raw insieme a un team della ECW, gli Eliminators. Dopo un assalto a un assistente dello show, c’è un proclamo sulla sfida accettata dalla ECW di proporre il suo show a Raw. Arriva il Blue World Order (o bWo), chiara parodia del nWo della WCW.

Big Stevie Cool (w/7-11, Super Nova & The Blue Meanie) vs. Little Guido
Senza voto. Raven si presenta sullo stage, il match è più una presentazione dello stile ECW che una sfida vera. C’è anche un’intervista a Goldust sempre all’interno. Big Stevie Cool vince per schienamento in 3 minuti e 41 secondi.

Sunny si presenta per insultare il pubblico di New York, facendo un balletto davanti a Honky Tonk Man, poi arriva anche Marlena per affrontare Sunny a braccio di ferro. Il segmento dura parecchio e si conclude con Sunny che getta della polvere negli occhi di Marlena, presa poi di mira dalla Nation of Domination, che porta a un match fra Goldust e Savio Vega.

Goldust vs. Savio Vega (w/Clarence Mason, Crush, D-Lo Brown, JC Ice & Wolfie D)
Voto: 5.5/10. Una sfida nella media, non molto interessante ma combattuta. La Nation of Domination fa scattare la squalifica assalendo Goldust dopo 8 minuti e 34 secondi.

Miguel Perez, che viene dalla WCW ed è un wrestler di fascia bassa, aiuta Goldust contro Savio Vega.

Intervista di Jerry Lawler a Ken Shamrock, in cui The King finge di essersi allenato con lui e addirittura di averlo fatto cedere. Shamrock, non ancora abituato a interviste da wrestler, gli dà del bugiardo mentre ride.

Mikey Whipwreck vs. Taz (w/Bill Alfonso)
Squash. Taz entra con il suo tema d’ingresso più famoso (che è una copia quasi identica a War Machine dei Kiss) e sconfigge facilmente l’avversario in 2 minuti e 33 secondi. Durante la sfida c’è un’intervista a Faarooq e un volo nell’arena da parte di Sabu, un vero polpettone di elementi abbastanza divertente.

The Head Bangers (Mosh & Thrasher) vs. The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk)
Voto: 6.5/10. I Legion of Doom sono tornati e si scontrano subito contro uno fra i team più lanciati del ’97, gli Head Bangers. Il pubblico caldo tiene accesa la sfida, che si conclude per doppio conteggio fuori dopo 7 minuti e 44 secondi.

Filmato tributo a Shawn Michaels, ritirato dopo aver “perso il sorriso” per un presunto infortunio grave.

D-Von Dudley (w/Sign Guy Dudley) vs. Tommy Dreamer (w/Beulah)
Voto: 5.5/10. Niente di speciale, tranne per il pubblico davvero gasato. Dreamer schiena l’avversario in 4 minuti e 28 secondi.

Arriva la 3D dei Dudley Boyz ai danni di Tommy Dreamer, ma The Sandman interviene e si libera di loro, aiutando Dreamer. Tutta questa ECW suona davvero strana in uno show della WWF.

Per poco Paul E. e Jerry Lawler non si attaccano a vicenda e vengono separati.

Vengono approvati due match per Wrestlemania 13: Undertaker contro Sycho Sid per il titolo mondiale WWF, Bret Hart contro Steve Austin in un No Holds Barred match.

Intervista a Ken Shamrock con suo padre, nulla di speciale per quanto viene detto, tipici discorsi da ospite dello show.

Faarooq (w/Clarence Mason, Crush, D-Lo Brown, JC Ice, Savio Vega & Wolfie D) vs. The Undertaker
Voto: 6/10. Un match nella norma, che non regala grandi emozioni ma non è nemmeno pessimo. Undertaker vince per squalifica dopo 11 minuti e 28 secondi quando viene attaccato da altri membri della Nation of Domination, ma libera il ring, rimanendo a dominare la scena.


Voto finale: 5.5/10, questa partecipazione della ECW è divertente e ben riuscita, purtroppo è la puntata di Raw ad apparire un po’ vuota a livello di eventi. C’è il ritorno dei Legion of Doom ma non basta a catturare un’atmosfera davvero strana, che magari per altri potrebbe apparire riuscita ma secondo me non combacia bene con quello che è un Raw vicino a Wrestlemania. Faarooq contro Undertaker è privo di mordente, mentre molte sfide sono brevi e poco ispirate. Lo spettacolo offerto dalla ECW, nonostante i match velocissimi e quasi a senso unico, è migliore, d’altronde era la grande occasione di mostrare la federazione al mondo, e ci sono riusciti bene. Una collaborazione che almeno su schermo non ha funzionato ed è stata bloccata quasi immediatamente.

martedì 16 gennaio 2018

Recensione Invasion 2001 (22 luglio 2001)

Recensione Invasion 2001
22 luglio 2001 da Cleveland (Ohio)
Durata show: 2:40:04

Dalla primavera, il 2001 regala il suo roster migliore di sempre alla World Wrestling Federation: lottatori ECW, lottatori WCW, e i propri in una fase grandiosa. Questo evento a mio parere non ha il roster definitivo, ma quello che al momento sembrava poter dare il massimo, anche se alcuni lottatori non hanno mai trovato successo cambiando federazione. Per dare un background, Vince McMahon è il gestore WWF, Shane McMahon il gestore WCW, Stephanie McMahon e Paul Heyman i gestori ECW, alleati con la WCW.

Christian & Edge vs. Lance Storm & Mike Awesome
Voto: 7-/10. Nonostante i contrasti, il team di Christian ed Edge è rimasto unito e qui affronta Lance Storm e Mike Awesome. Se Storm può vantare un buon supporto essendo un wrestler tecnico, Awesome ha una carriera problematica, sicuramente senza possibilità di successo in WWF. La sfida infatti vede Edge e Christian dominare nel finale, con Edge che ottiene lo schienamento vincente proprio su Mike Awesome dopo 10 minuti e 10 secondi. Federation 1 – Alliance 0.

Earl Hebner vs. Nick Patrick [Special Referee: Mick Foley]
Voto: 4/10. Non amo le sfide fra non lottatori, raramente sono piacevoli e in questo caso si tratta soltanto di un breve riempitivo. Hebner schiena Nick Patrick in 2 minuti e 48 secondi. Federation 2 – Alliance 0.

Mick Foley reagisce alle proteste dell’arbitro Nick Patrick applicandogli la Mandible Claw.

Chuck Palumbo & Sean O'Haire vs. The APA (Bradshaw & Faarooq)
Voto: 6/10. Penso che ci fossero grandi attese per Sean O’Haire, un lottatore con tutte le carte per arrivare al successo… ma che non è poi riuscito a sfondare nel Wrestling, specialmente dopo la chiusura della WCW. Gli APA arrivano alla vittoria in soli 6 minuti e 48 secondi. Federation 3 – Alliance 0.

Billy Kidman vs. X-Pac
Voto: 6.5/10. X-Pac è davvero accolto male dal pubblico anche se è il rappresentante “di casa”. È la sfida fra campione Cruiserweight e Light Heavyweight. Il match è piacevole ma senza troppo spettacolo, poteva uscire decisamente migliore. Kidman vince con la Shooting Star Press in 7 minuti e 7 secondi e inverte la crisi della sua fazione. Federation 3 – Alliance 1.

Raven vs. William Regal
Voto: 5/10. Mentre Regal ha ancora un ruolo di commissario della WWF, Raven è passato all’alleanza WCW-ECW. Tazz interviene per sfavorire Regal perciò Raven vince per schienamento in 6 minuti e 35 secondi. Federation 3 – Alliance 2.

Albert, Billy Gunn & The Big Show vs. Chris Kanyon, Hugh Morrus & Shawn Stasiak
Voto: 4.5/10. Un calderone che non mi ispira per niente, con due team messi a caso. Morrus schiena Gunn dopo 4 minuti e 20 secondi. Federation 3 – Alliance 3.

Big Show fa piazza pulita dei suoi avversari per vendicarsi della sconfitta subita.

Tajiri vs. Tazz
Voto: 5.5/10. Un’altra sfida riempitiva poco interessante ma che almeno è apprezzabile per l’impegno dei lottatori nonostante la breve durata. Tajiri schiena Tazz in 5 minuti e 30 secondi. Federation 4 – Alliance 3.

WWF Hardcore Title: Jeff Hardy (c) vs. Rob Van Dam [Hardcore match]
Voto: 8.5/10. Grande match che mi è piaciuto moltissimo. RVD dovrebbe essere fischiato dai fan ma viene apprezzato per il suo stile di lotta. Nel finale è Van Dam a vincere per schienamento ed aggiudicarsi il titolo Hardcore in 12 minuti e 40 secondi. Federation 4 – Alliance 4.

Lita & Trish Stratus vs. Stacy Keibler & Torrie Wilson [Bra And Panties Tag Team Match; Special Referee: Mick Foley]
Voto: 4/10. Non so come votare un match del genere, dico la verità, è divertente ed è inutile, ma va benissimo così. Lita e Trish ottengono la vittoria in 5 minuti e 3 secondi. Federation 5 – Alliance 4.

Booker T, Diamond Dallas Page, Rhyno & The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (w/Paul Heyman, Shane McMahon & Stephanie McMahon-Helmsley) vs. Chris Jericho, Kane, Kurt Angle, Steve Austin & The Undertaker (w/Vince McMahon)
Voto: 7.5/10. Un match con buoni nomi coinvolti che sa divertire. Le fasi all’esterno del ring sono le migliori e servono a togliere di mezzo diversi lottatori nelle fasi finali. Kurt Angle domina e fa cedere Booker T quando l’arbitro è KO, ma Steve Austin tradisce il suo team e aiuta Booker a schienare Angle dopo 29 minuti e 5 secondi. Federation 4 – Alliance 4.

Appare chiaro che l’alleanza di Shane, Stephanie McMahon e Paul Heyman appare forte dopo l’aggiunta di Steve Austin, campione WWF, al gruppo, perciò sono loro a chiudere con successo l’evento.


Voto finale: 6/10, questa prima tappa in pay per view dell’Invasion risulta abbastanza buona anche se non sfrutta a pieno potenziale i lottatori coinvolti, ma almeno dà un’idea delle federazioni in guerra fra loro e almeno un paio di match sono molto piacevoli da seguire. Jeff Hardy contro Rob Van Dam è sicuramente il match migliore, mentre il main event risulta promettente e ha un finale intenso con Stone Cold Steve Austin che cambia fazione. Tutto sommato anche con un pareggio nei risultati è chiaramente la fazione che invade ad ottenere i maggiori successi. Non è tutto riuscito al meglio e gran parte dei match, specialmente quelli centrali, erano dei riempitivi di poco conto. L’evento è sufficiente perché fa quanto serve per mandare avanti la storia senza troppe pretese, perciò va bene così.

lunedì 15 gennaio 2018

Recensione Superbrawl 1997 (23 febbraio 1997)

Recensione Superbrawl 1997
23 febbraio 1997 da San Francisco (California)
Durata show: 2:45:30

La rivalità fra Hollywood Hogan e Roddy Piper sembra giunta al capolinea nel loro atteso rematch. È proprio Piper ad aprire l’evento uscendo dalla cella ad Alcatraz dove si era isolato, per poi liberarsi e prepararsi a raggiungere San Francisco.

WCW World Cruiserweight Title: Dean Malenko (c) vs. Syxx
Voto: 7.5/10. Dean Malenko e Syxx regalano un buon match d’apertura con un ritmo non proprio perfetto ma rimane un piacere per via dell’azione intensa. Eddie Guerrero interviene per togliere dalle mani la cintura a Syxx, ma per errore si ritrova a farla finire in testa a Malenko, così Syxx va a schienare l’avversario dopo 12 minuti e rimane campione.

Ciclope, Juventud Guerrera & Super Calo vs. Konnan, La Parka & Villano IV
Voto: 8/10. Un match spettacolare, che al pubblico interessa davvero poco ma è un ottimo Trios match da Lucha Libre. Ottime combinazioni che mostrano il potenziale delle sfide 3 contro 3. Non c’è una storia da raccontare, qui si gioca sul fattore dello spettacolo fino in fondo, quando Konnan porta al suo team lo schienamento vincente in 9 minuti e 52 secondi.

WCW World Television Title: Prince Iaukea (c) vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7-/10. Continua il momento di gloria di Prince Iaukea contro uno fra i più amati dal pubblico. Si nota la differenza di stile di lotta fra i due lottatori, ma non c’è nulla di male in questo perché Rey Mysterio è spettacolare come al solito. La sfida manca un po’ di sostanza e si chiude con lo schienamento di Iaukea su Rey in 8 minuti e 52 secondi dopo un intervento di Steven Regal a sfavorire lo sfidante.

Arriva un gesto di stima fra i due lottatori al termine della sfida, Rey Mysterio apprezza il campione.

Buff Bagwell vs. Diamond Dallas Page
Voto: 5/10. Un match pesante da seguire, con Bagwell irritante che perde tempo mentre DDP si riscatta in poche occasioni. Nel finale interviene il nWo e dopo 9 minuti e 45 secondi Page vince per squalifica, rovinando così la possibilità di vedere un finale pulito.

WCW United States Heavyweight Title: Eddie Guerrero (c) vs. Chris Jericho
Voto: 7.5/10. Un buon confronto fra Guerrero e Jericho, all’insegna dell’agilità e del Wrestling ben fatto. Guerrero schiena l’avversario dopo 12 minuti e mantiene la cintura.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. The Faces Of Fear (Meng & The Barbarian) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock)
Voto: 5/10. Un altro match mediocre, non c’è granché da seguire in una sfida a tre team che non entra mai nel vivo. I Public Enemy arrivano alla vittoria (un’altra sorpresa) dopo 7 minuti e 41 secondi.

Jeff Jarrett vs. Steve McMichael (w/Debra)
Voto: 5.5/10. La rivalità è ben costruita e coinvolge Debra in un ruolo difficile da inquadrare, perché aiuta Jarrett più di quanto stia aiutando il marito. Infatti è proprio a causa dei suoi interventi che Double J riesce a schienare McMichael, sfruttando pure la valigia lasciata sul ring da lei per colpirlo e vincere in 8 minuti e 9 secondi. Niente di speciale sul piano lottato, ma a livello di storia si lascia seguire.

Chris Benoit (w/Woman) vs. Kevin Sullivan (w/Jacqueline) [San Francisco Death Match]
Voto: 6/10. Una sfida abbastanza ridicola che riesce in qualche modo a funzionare grazie ai colpi duri dei due lottatori. Woman e Jacqueline sono legate da un cinturone da Strap match e combattono anche loro. L’azione si fa intensa e nel finale è Benoit a vincere dopo una manovra ad alto rischio in cui colpisce entrambi i rivali (Jaqueline compresa) su un tavolo, arrivando allo schienamento in 8 minuti e 33 secondi.

Chris Benoit, Kevin Sullivan e Jacqueline vengono portati via in barella in una scena che pare non finire più.

WCW World Tag Team Titles: The Outsiders (Kevin Nash & Scott Hall) (w/Syxx) (c) vs. Lex Luger & The Giant
Voto: 7.5/10. The Giant combatte da solo perché Lex Luger è costretto da Eric Bischoff a non partecipare all’evento. La sfida comunque risulta piacevole, arriva addirittura una Powerbomb di Kevin Nash sul gigante. Luger fa irruzione e riesce ad aiutare Giant, che poi schiena Scott Hall dopo 8 minuti e 52 secondi per portare la vittoria e i titoli di coppia al suo team con Luger. Sicuramente è un match divertente da seguire.

WCW World Heavyweight Title: Hollywood Hogan (c) (w/Ted DiBiase) vs. Roddy Piper
Voto: 4/10. Un match disastroso, quasi insopportabile da vedere se non per le “sorprese” al suo interno. Sting e Macho Man si presentano, ma del primo poi non c’è più traccia mentre Randy Savage rimane ad “assistere” Piper, ma riesce a salvare Hogan dalla sconfitta appoggiandogli un piede sulle corde, poi aiuta il leader del nWo a ottenere una vittoria per schienamento in 10 minuti e 54 secondi. Anche Savage entra nel new World order.


Voto finale: 7.5/10, nella prima parte l’evento è di alto livello, ci sono parecchi match interessanti e validi per quanto riguarda la parte lottata. Le sorprese non mancano mai e ci sono anche delle svolte interessanti come il passaggio di Macho Man Randy Savage nel nWo, aiutando Hollywood Hogan a mantenere la cintura. Nella seconda parte l’unico match veramente godibile è quello per i titoli di coppia, con The Giant in una fra le sue migliori performance sul ring. Come prevedibile, Hogan contro Piper risulta pessimo dopo una buona costruzione, la qualità non viene regalata se non c’è la forma fisica necessaria. Dai primi tre match sembrava di assistere a uno di quegli eventi capaci di essere rivalutati in positivo anche ad anni di distanza, proprio perché ora ci si può soffermare meglio sulla qualità dei match e non serve alcuna attesa per apprezzarli. Alla fine devo dire che il match che ho preferito, e non lo avrei detto, è il 3 contro 3 fra messicani, sicuramente spettacolare mentre al pubblico sembrava non interessare nemmeno. Da recuperare anche Eddie Guerrero contro Chris Jericho, un’altra sfida che oggi guadagna maggiore sapore a causa del successo avuto da entrambi i lottatori negli anni seguenti. Quindi, l’evento in sé non porta cambiamenti drastici, ma rimane molto bello da seguire e mi ha lasciato soddisfatto.