WCW SuperBrawl IV
20 febbraio 1994 da Albany
(Georgia)
Durata show: 2:49:47
Questo è il terzo show che recensisco della WCW, spero che
sia di vostro gradimento come gli episodi della WWE, si tratta di un anno
significativo dopo il 1993 che è stato di pura transizione. Leggete la
recensione di Clash of the Champions 26 per scoprire come si è arrivati alla
costruzione di alcune sfide dell’evento. Al tavolo di commento ci sono Tony
Schiavone e Bobby Heenan.
Harlem Heat (Kane & Kole) vs. Thunder And Lightning (Lightning &
Thunder)
Come si può capire dalla musica d’ingresso, Kole è Booker T,
Kane è Stevie Ray. Il match non è a senso unico, ma quasi, sono rari i momenti
dove gli Harlem Heat non sono in controllo. Il problema è che si tratta di una
sfida troppo lunga per un dominio del genere (è un classico degli eventi WCW
avere un match d’apertura non breve). Il finale è abbastanza confusionario
perché Kane dà un calcio alla testa di Lighning ed è Kole (l’uomo legale) a
chiudere su di lui dopo 9 minuti e 47 secondi. 5.5/10, dieci minuti a senso unico
sono troppi, trovo abbastanza buona la prestazione dei due sconfitti, che
mostrano valide doti tecniche, ma rimangono anonimi per tutto il tempo, a
differenza degli Harlem Heats che sono abili ad attirarsi contro il pubblico.
Jim Steele vs. The
Equalizer
Equalizer è uno fra i peggiori wrestler che ho visto lottare
in WCW, totalmente privo di abilità, mentre Steele ha un look ibrido fra un
uomo della giungla e Ultimate Warrior. Nessuno dei due aveva delle chance di
avere successo, ma Equalizer rimane uno spettacolo orrendo da vedere in azione,
è come prendere una persona con un buon fisico e mandarla sul ring senza
preparazione, ogni mossa non sembra naturale. L’uomo della giungla chiude con la
Steele Trap (una variante della Lou Thesz Press) dopo 6 minuti e 31 secondi. 1/10, la cosa positiva è che prima o poi la sfida ha una conclusione, è
veramente tremenda a causa di Equalizer.
Diamond Dallas Page vs. Terry Taylor
DDP è partito come membro aggiuntivo dei Fabulous Freebirds e
qui ha ancora il look dei suoi primi anni, chi l’avrebbe detto che sarebbe
diventato uno fra i lottatori di punta della federazione? Terry Taylor invece
per anni ha continuato ad alternarsi fra WWE e WCW senza mai riuscire a
sfondare in queste federazioni pur dimostrando buone doti atletiche, forse a
causa dell’età (nel ’94 aveva 39 anni). Vista la maggiore esperienza è proprio
Taylor a gestire il match, che non prende mai il ritmo giusto. DDP cerca la
vittoria a ogni costo, ma viene sconfitto con un Roll-up in 11 minuti e 45
secondi. 5-/10, purtroppo Page non era ancora al punto da mostrare particolari
abilità, è stato secondario per tutto il match. Sicuramente poteva uscire una
sfida migliore.
Jimmy Garvin (w/Michael
Hayes) vs. Johnny B. Badd
Garvin è già ritirato a questo punto della carriera e non
doveva essere lui a combattere (leggete la spiegazione nei segmenti). Qui
purtroppo non ci sono grandi momenti, l’enfasi era tutta su Badd vs Hayes. Nel
finale Badd stende l’avversario con dei pugni e si lancia con un Sunset Flip
dalla terza corda per lo schienamento dopo 10 minuti e 45 secondi. 4+/10,
sfida lenta e monotona, con Garvin che sicuramente non pare in una serata
adatta per tornare sul ring.
Dopo il match, Johnny cerca di aggredire Hayes sulla
carrozzella ma Garvin si prende la sua rivincita e lo stordisce sulla rampa.
WCW World Television Title Match: Lord Steven Regal (w/Sir William) (c)
vs. Arn Anderson
Trenta minuti di match. La WCW ha disputato parecchie sfide
arrivate vicine al limite di tempo e questa fa parte della categoria. Sulla
carta un match di 30 minuti può diventare indimenticabile, ma non è Regal vs
Anderson a far parte della categoria. Gran parte della sfida è dedicata a prese
a terra, alcune tenute attive per parecchio tempo. Forse Anderson non è in un
momento di grande forma fisica, non saprei definire la situazione, mentre Regal
è già un buon lottatore. Ormai giunti vicini al limite di tempo, Regal sfrutta
l’ombrello di Sir William per andare a chiudere con uno schienamento su
Anderson dopo 29 minuti e 52 secondi. 6/10, finora è la sfida migliore ma è
parecchio pesante da seguire e avrei voluto apprezzarla di più. Anche il
risultato è strano, non bastava aspettare altri otto secondi per vedere il
campione mantenere la cintura con un pareggio?
WCW World Tag Team Title Match: The Nasty Boys (Brian Knobbs & Jerry
Sags) (c) vs. Cactus Jack & Maxx Payne
Un’ora e 45 minuti per arrivare al primo match godibile dell’evento,
e dopo 30 minuti scadenti questo invece è buono. La rivalità fra i due team va
avanti da un po’ di mesi e stavolta i Nasty Boys combattono bene contro il
sempre ottimo Cactus Jack, che qui si prende un altro rischio e si lancia fuori
dal ring di testa durante una Clothesline per uno dei suoi soliti bump che lo
hanno reso famoso. Poi Knobbs addirittura gli fa sbattere la testa contro la
barriera. L’abilità di Foley di subire manovre ad alto impatto è un punto a
favore di una sfida che funziona bene sul piano della rissa. Il finale è
controverso, Sags afferra la sua chitarra e la spacca in testa a Payne, quindi
vittoria per squalifica degli sfidanti dopo 12 minuti e 27 secondi. 6.5/10,
match sopra la sufficienza grazie all’intensità di una sfida con pochissimo
Wrestling ma tanta azione. Sicuramente un match opposto al precedente, non mi
sorprenderebbe trovare chi preferisce la sfida da 30 minuti tutta tecnica a
questa sfida di puro brawl.
Dustin Rhodes, Flyin' Brian & Sting vs. Paul Orndorff, Rick Rude
& Steve Austin (w/Col. Robert Parker) [ThunderCage Six Man Tag Team Match]
Apprezzo le formazioni delle due squadre, da una parte Sting
insieme a Brian Pillman e Dustin Rhodes, talenti in rampa di lancio (ma che
dopo qualche mese passeranno entrambi alla WWE), contro un team di heel per cui
è facile tifare contro. La sfida è buona anche se un po’ troppo caotica, con
alcune fasi difficili da seguire. Nel finale, quando tutti i lottatori sono sul
ring, Brian Pillman chiude con un Crossbody su Steve Austin e porta la vittoria
alla squadra dopo 14 minuti e 34 secondi. 7.5/10, c’è da divertirsi con un match
del genere, sei ottimi nomi e una sfida equilibrata fino alla fine. Vedere
Flyin Brian prendersi la sua rivincita sul vecchio partner è una giusta
conclusione.
WCW World Heavyweight Title: Ric Flair (c) vs. Vader (w/Harley Race)
[ThunderCage Match (Special Referee: The Boss)]
Ric Flair e Vader hanno tenuto la WCW sulle spalle durante il
1993 ed ha senso vedere il ’94 ripartire con loro due a confronto. The Boss
(Big Boss Man) è sicuramente una presenza per dare un senso di varietà dopo le
tante loro sfide, ma in realtà avrei preferito che non fosse stato coinvolto.
Anche perché non è solo lui a essere presente, ma c’è tutta la parte con Harley
Race e le manette usate l’arbitro e il manager per disturbarsi a vicenda, con i
due lottatori relegati a un ruolo secondario. Il finale è la parte peggiore,
perché Flair chiude Vader nella Figure 4 Leg Lock, ma The Boss, che si è
liberato dalle manette, chiama la chiusura per sottomissione senza che Vader
abbia ceduto realmente, non proprio l’ideale quando è il ‘buono’ a vincere.
Chiusura in 11 minuti e 29 secondi. 6.5/10, purtroppo il match non vede il suo
potenziale sfruttato al meglio, poteva uscire qualcosa di eccezionale per
chiudere una rivalità ben riuscita, invece il coinvolgimento di The Boss e di
Harley Race mette solo confusione generale e toglie spessore alla sfida.
Segmenti e considerazioni:
- - Introduzione dedicata alla rivalità fra Ric Flair e Vader, con allenamenti separati che mi ricordano un po’ quelli della serie di film Rocky.
- - Johnny B. Badd (il futuro Marc Mero) si presenta sul ring per affrontare Michael Hayes, ma lui viene portato in carrozzella da Jimmy Garvin. Il commissioner Nick Bockwinkle suggerisce a Garvin di prendere il suo posto, ma lui è ritirato, ma viene costretto comunque ad affrontare la sfida con Badd come membro dei Fabolous Freebirds più tardi nello show. Quasi dieci minuti se ne vanno per questo segmento. E più tardi nello show c’è pure il tentativo di usare una linea telefonica a pagamento per chiedere al pubblico se la decisione è stata giusta!
- - “Mean” Gene indaga più volte sulla security nel backstage che cerca di proteggere Ric Flair dal possibile assalto di Vader prima ancora che il loro match abbia inizio.
- - Ricky Steamboat è praticamente considerato il #1 contender, perciò attende di sapere chi sarà il campione WCW uscente dallo show.
- - Mean Gene intervista il WCW Champion Ric Flair, ma arrivano anche Ricky Steamboat e Arn Anderson. Sembrano tutti d’accordo che la soluzione migliore sia che Vader non vinca nuovamente la cintura.
- - Lungo recap sulla rivalità fra Ric Flair e Vader, con interi segmenti di presentazione. Si poteva fare un lavoro di montaggio migliore invece che riprodurli in scala 1:1.
Voto finale: 5/10, oltre un’ora e mezza
ingestibile per arrivare a tre sfide che non entrano nella storia. Ric Flair
contro Vader non raggiunge i livelli della sfida epica di Starrcade ’93, le
interferenze vanno a distruggere gran parte dell’attesa e tolgono spazio ai due
lottatori, oltre a un finale pessimo. L’altro Thundercage è buono ma
sicuramente non fondamentale, mentre la sfida per i titoli di coppia ha
superato le mie aspettative. Il resto di SuperBrawl è mediocre o addirittura
pessimo, dipende dalle sfide singole. Poteva uscire un evento migliore ma è
stato dato spazio a wrestler che ormai hanno già dato tutto quello che potevano
in passato (Garvin e Taylor), mentre sei fra i nomi più significativi si
trovano coinvolti nel 3 vs 3 Thundercage match.