martedì 9 aprile 2019

Recensione WWE Wrestlemania 35 (07 aprile 2019)


Recensione WWE Wrestlemania 35
07 aprile 2019 da East Rutherford (New Jersey)
Durata show: 5:24:19

Nonostante la difficoltà di una recensione così lunga, Wrestlemania rimane uno fra gli eventi più polarizzanti nel mondo del Wrestling. Invito come sempre a leggere la recensione solo dopo aver visto l’evento o al massimo a guardare i voti senza concentrarsi troppo sulle sfide perché potrebbero essere presenti alcuni spoiler.

Considerata l’occasione, recensisco anche i QUATTRO match del pre-show di due ore.

WWE Cruiserweight Title: Buddy Murphy (c) vs. Tony Nese
Voto: 8-/10. Ottimo impegno dei due pesi leggeri davanti a un pubblico completamente insensibile allo spettacolo. Capisco che il pre-show è snervante e serve a far attendere l’inizio dell’evento principale, ma qui c’è davvero un’ottima esibizione. C’è subito uno spot che porta Murphy a causarsi una ferita all’occhio, ma lo spettacolo prosegue e risulta coinvolgente. Nulla di davvero eccezionale ma è una sfida ottima con un finale ben riuscito in cui Tony Nese schiena Murphy dopo 10 minuti e 40 secondi, vincendo il titolo. Peccato solo per l’isolamento del pubblico dalla sfida, avrebbe meritato maggiore visibilità.

Asuka vs. Candice LeRae vs. Carmella vs. Dana Brooke vs. Ember Moon vs. Kairi Sane vs. Lana vs. Liv Morgan vs. Mandy Rose vs. Maria Kanellis vs. Mickie James vs. Naomi vs. Nikki Cross vs. Ruby Riott vs. Sarah Logan vs. Sonya Deville vs. Zelina Vega [Women's Battle Royal]
Voto: 6/10. Lo dico spesso, le Battle Royal mi entusiasmano poco, spesso consistono in una serie di eliminazioni poco emozionanti con qualche sorpresa e ritorno quasi parodistico. Questa non è diversa dalla solita formula ma almeno c’è maggiore qualità, specialmente nella seconda metà. Alla fine Sarah Logan elimina Asuka e crede di avere vinto, ma Carmella rispunta sul ring (non eliminata) e la butta fuori dopo un po’ di lotta, vincendo lei la sfida in 10 minuti e 30 secondi e il trofeo (un’orrenda coppa che sembra di plasticato). Niente di speciale, ma lo ritengo sufficiente per dove viene collocato.

WWE RAW Tag Team Titles: The Revival (Dash Wilder & Scott Dawson) (c) vs. Curt Hawkins & Zack Ryder
Voto: 6.5/10. Non sento particolarmente questa sfida, la rivalità è stata costruita nell’ultima settimana quando Aleister Black e Ricochet avevano più senso come sfidanti, ma devo dire che va bene così. Match di coppia molto classico, Zack Ryder viene tenuto sul ring a cercare di dare il cambio al compagno a lungo, e per qualche strana ragione Curt Hawkins è diventato l’asso della squadra. Ci sono delle ottime manovre verso la fine ed è Hawkins a portare la vittoria al team e anche i titoli di coppia dopo 13 minuti e 20 secondi. Nulla di speciale nemmeno qui, ma c’è un buon lavoro da parte sia dei campioni che degli sfidanti, anche se la parte centrale è davvero troppo lenta da seguire.

Andre The Giant Memorial Battle Royal
Ali vs. Andrade vs. Apollo Crews vs. Bobby Roode vs. Bo Dallas vs. Braun Strowman vs. Chad Gable vs. Colin Jost vs. Curtis Axel vs. EC3 vs. Gran Metalik vs. Harper vs. Heath Slater vs. Jeff Hardy vs. Jinder Mahal vs. Kalisto vs. Karl Anderson vs. Konnor vs. Lince Dorado vs. Luke Gallows vs. Matt Hardy vs. Michael Che vs. No Way Jose vs. Otis vs. Rhyno vs. Shelton Benjamin vs. Titus O'Neil vs. Tucker vs. Tyler Breeze vs. Viktor
Voto: 5/10. Ogni anno questa competizione diventa sempre peggio. Quest’occasione vede protagonisti due star televisive, tali Colin Jost e Michael Che. Non seguo la tv americana, non mi interessa minimamente di loro e perciò lo trovo tempo sprecato per quanto mi riguarda, ma non sembrava esserci tutto questo interesse del pubblico per loro, anzi, erano pure fischiati. I due si dileguano subito e Braun Strowman ha una vittoria facile dopo l’eliminazione dei fratelli Hardy, rimasti fino in fondo. Poi le due star televisive tornano sul ring e sfidano insieme Strowman, quasi lo eliminano ma è lui a vincere in 10 minuti e 20 secondi. Di certo c’erano modi più intelligenti di impiegare il Monster Among Men e alcuni fra i lottatori presenti nella sfida. Io la trovo insufficiente, con un intrattenimento che non mi ha entusiasmato.

Termina (finalmente!) il pre-show e si passa all’evento principale.
Alexa Bliss apre lo show scrocchiando le dita per un Wrestlemania Moment… il ritorno di Hulk Hogan. Hulk non fa nulla se non le sue pose, ben accolto dal pubblico, poi Paul Heyman sguscia sulla rampa e annuncia che non c’è motivo di aspettare più tardi, Brock Lesnar è pronto a combattere. Si parte con il match per l’Universal Title!

WWE Universal Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. Seth Rollins
Voto: 6/10. La distruzione avviene ben prima dell’inizio della sfida, Brock Lesnar non dà un attimo di tregua a Seth Rollins e lo colpisce duramente, riesce anche a far tardare il suono della campanella. Rollins subisce per tutto il tempo, poi ha una reazione e da quel momento è lui a dominare, colpendo l’avversario ripetutamente per poi schienarlo dopo 2 minuti e 30 secondi (ovviamente il tempo conteggiato ha poco valore, ma non è comunque una sfida superiore ai 5 minuti). La sfida mi ricorda molto lo storico John Cena contro Big Show di Wrestlemania 20, con un lottatore sotto pressione per tutto il tempo che reagisce e si prende la vittoria in poche mosse. Un buon match? No. È sufficiente per regalare una prima sfida capace di esaltare il pubblico? A mio parere sì. Alcuni disprezzeranno questa sfida, io mi sento di darle una sufficienza appena tirata.

AJ Styles vs. Randy Orton
Voto: 4.5/10. Proprio ieri parlavo con un mio amico, che mi diceva come AJ Styles contro Shinsuke Nakamura dello scorso anno avesse deluso le sue aspettative. Penso che questo match fra AJ e Orton sia pure peggio, è lentissimo e senza una fase in crescendo come ci si potrebbe aspettare. Si chiude così come è iniziato, senza psicologia. Un vero peccato perché Orton è solito a buone prestazioni in sfide del genere, se poi aggiungiamo che il secondo match di Wrestlemania generalmente ha il pubblico spento (specialmente dopo la sfida per l’Universal Title) allora si capisce che è stato davvero pessimo. AJ Styles vince per schienamento in 16 minuti e 20 secondi. Purtroppo considero la sfida una grande delusione, mi aspettavo molto di più, invece l’ho trovata noiosa senza un recupero nemmeno negli ultimi minuti.

WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c) vs. Aleister Black & Ricochet vs. Rusev & Shinsuke Nakamura vs. The Bar (Cesaro & Sheamus) [Fatal Four Way Match]
Voto: 7/10. Forse sono un po’ severo sul giudizio di questo match, ma riesco a vedere l’impegno di sette lottatori, e non dell’ottavo. Shinsuke Nakamura non ci mette nulla di suo nella sfida, a differenza del compagno di squadra Rusev che cerca in tutti i modi di farsi notare. Ottimi gli Uso, il team di Black e Ricochet che hanno una loro chance di presenziare a Wrestlemania, e i sempre attivi Cesaro e Sheamus. Nel finale gli Uso arrivano alla vittoria per schienamento dopo 10 minuti e 10 secondi. Qualche minuto qui non avrebbe guastato per avere una qualità migliore.

Shane McMahon vs. The Miz [Falls Count Anywhere Match]
Voto: 8/10. Dopo diverse sfide incapaci di guadagnare il prestigio atteso, arriva una sfida fortemente improntata sulla storia ed è la migliore finora. Ottima fisicità e il coinvolgimento del padre di Miz secondo me è una buona idea perché accresce l’idea di una rivalità personale. Sicuramente è lo spot finale del Suplex dalla cima della struttura con caduta su un palco a lasciare il segno. E, che piaccia o meno, anche lo schienamento di Shane McMahon su Miz dopo 15 minuti e 30 secondi è qualcosa che farà parlare di sé, ma sembra adeguarsi con il “Best in the World” ben poco meritato come titolo. Che dire… a me è piaciuto molto più di quanto mi aspettavo e la stipulazione è stata ottima, i lottatori si sono presi diversi rischi.

WWE Women's Tag Team Titles: The Boss 'N' Hug Connection (Bayley & Sasha Banks) (c) vs. Beth Phoenix & Natalya vs. Nia Jax & Tamina vs. The IIconics (Billie Kay & Peyton Royce) [Fatal Four Way Match]
Voto: 7-/10. Un’altra sfida di coppia divisa a più team, che più o meno potrebbe avere la stessa descrizione della sfida fatta per i titoli di coppia di Smackdown. C’è da dire che non mi è parso un match rilevante, ma il pubblico era particolarmente coinvolto, quindi meglio così. Il finale è un po’ a sorpresa, con una vittoria per schienamento sulla povera Bailey ‘rubata’ dalle Iiconics, che in 10 minuti e 45 secondi ottengono le cinture di coppia. Nulla di particolarmente interessante, credo che non sia nemmeno una vittoria d’impatto ma più che altro una sorpresa.

WWE Title: Daniel Bryan (c) vs. Kofi Kingston
Voto: 9/10. Ecco finalmente un match imperdibile. Mi aspettavo molto ma qui si va oltre ogni aspettativa. È semplicemente una grande sfida dall’inizio alla fine. Agilità, tecnica, momenti emozionanti e un’ottima conclusione sono ingredienti perfetti per un match di alta qualità, che passa sicuramente nella storia di Wrestlemania. Non lo considero perfetto, forse addirittura scontato, ma sicuramente arriva ciò che tutti si aspettavano e volevano. Kofi schiena Bryan dopo 23 minuti e 45 secondi di intensità e talento. Ho apprezzato in particolare il riferimento del campione al Yes Movement del 2014 e la sua arroganza nei confronti del rivale. È stato davvero un match che ha lasciato il segno.

WWE United States Title: Samoa Joe (c) vs. Rey Mysterio
Squash. So che le condizioni fisiche di Rey Mysterio non erano delle migliori e che il match è stato confermato a poche ore dall’evento, il massimo che abbiamo potuto avere è Samoa Joe dominante, che vince facilmente e sottomette Rey in un solo minuto, prendendosi una sonora vittoria. Penso che ci saranno altre sfide fra loro in futuro, ma per stasera basta già questo per dare a Joe una vittoria molto importante.

Drew McIntyre vs. Roman Reigns
Voto: 6/10. Un match che per me è okay ma che avrei voluto vedere con maggiore enfasi. Drew McIntyre per me ha il potenziale per arrivare al main event entro due anni, forse anche prima. Roman Reigns risulta abbastanza dominante, non c’è mai stato un momento in cui ho creduto che potesse perdere. La sua vittoria arriva per schienamento in 10 minuti e 10 secondi. Lo trovo sufficiente ma poco entusiasmante.

Elias si presenta per una performance sonora abbastanza spassosa, suonando con se stesso per tre volte: chitarra, tastiera e batteria. Riceve pure una buona reazione del pubblico finché non zittisce tutti. Poi parte “Basic Thuganomics” e ci troviamo con JOHN CENA DEL 2003! Non sembra invecchiato di un solo giorno, questo è un grandissimo momento e faccio fatica a contenere l’euforia nel rivedere Cena nel periodo che preferisco della sua carriera. Rapper Cena va di freestyle nei confronti di Elias e torna a usare un gergo che non mi aspettavo di ritrovare nel 2019, ma che è veramente perfetto. Poi non esegue la Attitude Adjustment, ma la F-U. Sì, la chiama davvero così anche se poi è la stessa mossa. Breve ma epico, spero che Cena torni ancora con queste vesti perché ha davvero conquistato l’arena.

Batista vs. Triple H [No Holds Barred Match]
Voto: 5+/10. Con tutto il rispetto per questi due lottatori iconici… no, non ce la faccio a trovare elementi positivi se non la passione e la voglia di rischiare colpi duri. Purtroppo è un pessimo match, che va per le lunghe, e ha rari momenti interessanti. Non parte male, subito si capisce il desiderio di renderlo epico, ma non ci sono vere emozioni. La distruzione avviene gradualmente ma tutto al rallentatore, e questo purtroppo è un grave difetto. Ric Flair interviene nel finale e passa il martellone a HHH, distrae Batista e permette a Hunter di vincere per schienamento dopo 24 minuti e 45 secondi, nel match più lungo dello show. È sicuramente una sfida che avrei voluto apprezzare di più, ma che mi ha deluso, anche se c’è stato un vero impegno da parte dei lottatori per fare il possibile per cambiare la situazione. Penso inoltre che sia un’occasione sprecata per fare un degno ritiro sul ring per Triple H, non credo di volerlo rivedere lottare di nuovo dopo gli ultimi match che ha fatto, tutti scadenti.

Baron Corbin vs. Kurt Angle
Voto: 5/10. Prima delusione personale, il match si è tenuto davvero e non è durato 30 secondi. Seconda delusione personale, ci sono stati riferimenti a John Cena, ma era solo l’arroganza di Baron Corbin. Terza delusione personale, e forse oggettiva, è un match breve, immemore della carriera di Kurt Angle anche se ha un grande punto di forza, il Moonsault dalla terza corda dell’eroe olimpico. Bellissimo da vedere, ma è stato l’unico momento degno di nota. Quarta delusione personale, la più temuta, Corbin schiena Angle in 6 minuti e 5 secondi. Penso di essere di parte nella valutazione perché non è affatto un match così brutto come potrebbe sembrare, ma mi ha lasciato amarezza. Sapere che Kurt Angle deve ritirarsi dopo una sfida del genere non è per nulla soddisfacente, purtroppo i fan non sono stati accontentati, poteva almeno vincerla e andarsene a testa alta!

Angle saluta i fan, pare che il ritiro sia reale a questo punto e dopo questa sfida.

WWE Intercontinental Title: Bobby Lashley (c) vs. Finn Balor
Voto: 6/10. Normalmente non do voti a sfide sotto i 5 minuti, ma per questa posso fare un’eccezione (così come per la sfida iniziale). Credo che sia stata ottima per quel poco che è durata, con tanta azione e un fantastico Finn Balor, che vince per schienamento in 4 minuti e 5 secondi. Sufficienza per via dell’utilità di questa breve sfida per un passaggio di titolo che probabilmente non farà parlare in quanto il pubblico non si è nemmeno accorto che c’era un match in corso.

WWE RAW Women's Title / WWE SmackDown Women's Title: Ronda Rousey (c) vs. Charlotte Flair (c) vs. Becky Lynch [Triple Threat Match]
Voto: 7-/10. Arrivando in fondo all’evento sono favorevole all’idea di questa sfida come main event, perché questo è un match significativo e dà un’aria di novità, oltre a premiare tre lottatrici che si sono meritate questo main event. Come per Kofi Kingston, vale il discorso di Becky-Mania da parte del pubblico, anche se non è un match epico come il suo. Il problema rimane il solito, il pubblico è ormai stanco e non ha grandi reazioni, questo non aiuta ad avere l’atmosfera sperata. Il finale secondo me è pessimo, Becky Lynch schiena Ronda Rousey con una sorta di culla a terra dopo 21 minuti e 30 secondi, senza alcuna enfasi per la chiusura, che arriva dal nulla e sorprende un po’ tutti. Di certo non è il momento epico che tutti speravano di vedere, e toglie un po’ a una sfida buona ma con diversi problemi.

Voto finale: 6/10, è un evento mediamente vicino alla sufficienza, con alcune grosse delusioni e un solo ottimo match che merita di essere visto, Daniel Bryan contro Kofi Kingston. Però ci sono parecchi momenti piacevoli e situazioni interessanti. Voglio però partire dal più grave difetto, la gestione del pubblico. Due ore di pre-show e cinque ore di evento principale, se io stesso ero esausto e ho dovuto dividerlo in più parti, immagino il pubblico dell’arena, sempre più stanco e talvolta spento e disinteressato. Nonostante questo, ci sono stati momenti capaci di coinvolgere i fan, in particolare il trionfo di Kofi Kingston nella sua Kofi-Mania, e il ritorno di John Cena versione 2003. Due momenti fantastici che hanno davvero lasciato il segno. Brock Lesnar contro Seth Rollins in apertura potrebbe sembrare uno spreco, invece per me è una mossa giusta, perché si parte con un match molto breve ma capace di lasciare il segno, scaldando il pubblico con ciò che voleva vedere, la fine del regno titolato di Lesnar. Molte sfide rimangono su livelli mediocri, e chi invece fa bene rischia di perdersi nell’interezza di Wrestlemania, ad esempio Miz contro McMahon, una bella sfida con un finale spettacolare, ma di cui ci si dimentica già pochi minuti dopo. Purtroppo lo stesso discorso può valere per diversi match.  AJ Styles contro Randy Orton è molto al di sotto del loro potenziale, Batista contro Triple H è bello come storia ma quasi inguardabile nell’esecuzione, Kurt Angle che perde con Baron Corbin in sei minuti è un’altra sofferenza per un fan di vecchia data. Purtroppo ci sono tante ragioni che tengono Wrestlemania ancorato alla sufficienza e non a livelli più alti, anche se ci sono alcuni ottimi momenti e il main event femminile è veramente buono, nonostante il finale dal nulla e un pubblico ormai incapace di rispondere a ciò che avviene sul ring. Credo che Wrestlemania sia ormai troppo lungo, e andrebbe diviso in due serate per avere la massima qualità, o con una riduzione del numero di lottatori impegnati. Non sono le cinque ore di fila il problema, ma le sette ore totali, ragione per cui il pre-show da due ore porta più pesantezza che freschezza all’evento.