Recensione WWE Elimination Chamber 2019
17 febbraio 2019 da Houston (Texas)
Durata show: 3:16:26
Questa è la sera in cui vengono assegnati i titoli femminili
di coppia (inter-roster Raw e Smackdown Live), mentre prosegue la Road to
Wrestlemania.
WWE Women's Tag Team
Titles: Carmella & Naomi vs. Mandy Rose & Sonya Deville vs. Nia Jax
& Tamina vs. The Boss 'N' Hug Connection (Bayley & Sasha Banks) vs. The
IIconics (Billie Kay & Peyton Royce) vs. The Riott Squad (Liv Morgan &
Sarah Logan) [Elimination Chamber Match]
Voto: 7+/10. Assegnazione dei titoli femminili con una
stipulazione decisamente particolare, invece che una finale da torneo è un
“tutte contro tutte” nella Chamber. Non ho mai amato particolarmente
l’Elimination Chamber di coppia perché finisce spesso per essere confusionaria,
senza nulla aggiungere ai tag team. Non entro nei dettagli dell’ordine
d’ingresso ma è chiaro che il team che appare più pericoloso è quello di Nia
Jax e Tamina, che insieme eliminano altre due squadre. Le Iiconics (il secondo
team eliminato) gioca più un ruolo di presenza, con un tentativo di nascondersi
dalle avversarie. Per 17 minuti non ci sono eliminazioni, permettendo così a
tutte di partecipare. Tuttavia nel finale i team a giocarsi la vittoria sono
Sasha & Bailey contro Mandy Rose & Sonya Deville, ed è qui che il
risultato diventa chiaro, con il trionfo del Boss ‘N’ Hug Connection dopo 32
minuti e 54 secondi di match. Una sfida buona, ma non particolarmente
interessante, mi ha coinvolto solo in alcune fasi ma non nella sua interezza.
Il risultato sembra giusto per premiare due lottatrici che hanno un legame e
una storia insieme, oltre ad essere stimate dai fan.
WWE SmackDown Tag Team Titles: Shane McMahon & The Miz (c) vs. The
Usos (Jey Uso & Jimmy Uso)
Voto: 7+/10. Può sembrare strano lo stesso voto della sfida
precedente su cui c’era molta attesa, ma a dire il vero gli Uso sono un team
eccellente, The Miz e Shane McMahon invece stanno facendo un ottimo lavoro
insieme e devo dire che alcune volte Shane riesce a vincere la sua età, come
quando salta senza esitazione dalla terza corda all’altra parte del ring. Poi
c’è un po’ di rimando a Shawn Michaels quando Shane si lancia per scaraventarsi
su uno dei due rivali su un tavolo all’esterno. Tuttavia sono gli Uso a vincere
la sfida con schienamento di Jimmy Uso su Miz dopo 14 minuti e 10 secondi. Non
manca nulla, ma non aggiunge niente di davvero epico, anzi, chiude forse un po’
troppo in fretta il periodo di McMahon – Miz come campioni di coppia, tuttavia
senza dare necessari segni di divisione imminente.
WWE Intercontinental Title: Bobby Lashley (c) & Lio Rush vs. Finn
Balor [Two On One Handicap Match]
Voto: 6/10. Siamo nella norma, penso che una sfida singola
fra Lashley e Balor sarebbe stata più interessante, invece serve a dare una
difficoltà aggiuntiva allo sfidante, ma francamente Lashley già per conto suo è
degno di portare distruzione. Balor, dopo essere passato a combattere con
dignità contro Lesnar, qui riesce ad avere la meglio sui rivali schienando Lio
Rush dopo 9 minuti e 30 secondi. Avrei voluto apprezzare di più la sfida ma non
mi ha per niente impressionato, può anche darsi che sia così perché al terzo
match consecutivo non c’è ancora una situazione di 1 contro 1, anche se mi fa
piacere vedere Balor vincere la cintura intercontinentale, sperando che possa
riportarle il prestigio che merita.
Dopo la sconfitta, Bobby Lashley cerca di mettersi in pace,
ma quando vede Lio Rush si avvicina ad aggredirlo e cambia idea, poi lo fa
comunque e lo scaraventa al tappeto.
Charlotte Flair raggiunge il ring per un’intervista in cui
conferma di essere nel main event di Wrestlemania al posto di Becky Lynch, che
è stata sospesa. Tutto ciò che dice porta i fan dalla parte di Becky.
WWE RAW Women's Title: Ronda Rousey (c) vs. Ruby Riott
Squash. Non c’è alcuna storia in questo match, semplicemente
Ronda domina e fa cedere Ruby Riott dopo 1 minuto e 40 secondi, lanciando
sguardi di sfida a Charlotte Flair.
Becky Lynch si presenta con le stampelle, non vuole essere
esclusa dalla sfida per il titolo e sale sul ring con le due rivali, usando una
stampella per colpire Charlotte ripetutamente, poi attacca anche Ronda Rousey
prima di essere “invitata” ad andarsene.
Baron Corbin vs. Braun
Strowman [No Disqualification Match]
Voto: 4/10. Un No DQ match significa che chiunque può
intervenire e Strowman ha diversi nemici. Drew McIntyre interviene dopo alcuni
minuti e collabora con Baron Corbin, rendendo il match 2 contro 1. Arrivano
sedie, gradoni d’acciaio, e pure un tavolo… e ritorna Bobby Lashley. 3 contro
1. C’è il caos totale ma anche il disinteresse, Strowman non è riuscito a
mantenere tanti fan dalla sua parte al punto da suscitare ogni possibile
mancanza di reazioni. Corbin schiena l’avversario in 10 minuti e 50 secondi
grazie all’aiuto ottenuto. Completamente bocciato, sono minuti sprecati per una
sfida che era meglio vedere a Raw, noioso a livelli indescrivibili a parole. 0
stelle da parte mia (ma almeno non va sotto il minimo della scala in uso).
WWE Title: Daniel Bryan (c) vs. AJ Styles vs. Jeff Hardy vs. Kofi
Kingston vs. Randy Orton vs. Samoa Joe [Elimination Chamber Match]
Voto: 9/10. Okay, questo è il match principale di un evento
il cui nome richiama le emozioni che questa stipulazione può suscitare, e da
questi lottatori ci si può aspettare di tutto, oltre che una sfida
imprevedibile. I primi ad affrontarsi sono Samoa Joe e Daniel Bryan, poi entrano
Kofi Kingston e AJ Styles. Arriva in questa fase la prima eliminazione quando
AJ schiena Joe. Entra Jeff Hardy ma non resiste a lungo perché dopo aver colpito
AJ Styles in volo viene schienato da Daniel Bryan. Randy Orton ha il vantaggio
dell’ultimo ingresso, aspetta a intervenire e connette una RKO su AJ Styles per
poi schienarlo. Poi è Kofi Kingston ad eliminare Orton a sorpresa, giocandosi
la vittoria contro il campione. Questa fase finale è davvero ottima ed energica
nelle sequenze, poi Daniel Bryan schiena Kofi dopo 36 minuti e 40 secondi. Un’ottima
Elimination Chamber, fra le mie preferite in assoluto. Per quanto le chance di
vittoria di Kofi Kingston fossero molto basse, la sua prestazione è
eccezionale, così come la resistenza di Bryan, partito dall’inizio della sfida.
AJ Styles, Samoa Joe e Randy Orton si inseriscono benissimo nel contesto della
sfida (un po’ meno Jeff Hardy), quindi tutto riesce a perfezione e il match
guadagna molto sul piano della qualità e dell’intensità.
L’evento si chiude con un omaggio sul ring al New Day, con
gli applausi del pubblico per Kofi Kingston.
Voto finale: 7.5/10, come spesso accade,
non è facile determinare il voto complessivo di un evento in questa WWE che nello
stesso evento presenta un incredibile main event e allo stesso tempo uno fra i
peggiori match degli ultimi mesi fra Corbin e Strowman (quasi inguardabile).
Molti diranno che il match nella Chamber per i titoli di coppia sia stato
spettacolare ma a dire il vero è una fra le Chamber che ho seguito con minore
interesse, complice una stipulazione che fatico a vedere applicabile bene con i
team. Ma si parla pur sempre di una sfida più che buona! Stesso discorso per i
titoli di coppia di Smackdown, sono soddisfatto dello spettacolo a cui ho
assistito. Balor contro Lashley e Lio Rush è accettabile, Ronda contro Ruby
Riott non è altro che un breve passaggio per la costruzione della storia con
Becky e Charlotte. Il main event è fantastico, mi aspettavo molto ma ha dato
ancora di più, con una buonissima azione e la grande chance per Kofi Kingston,
che alla fine riesce davvero a impressionare e rendersi credibile. Per me è un
buon evento, sicuramente imperfetto ma capace di garantire alcuni ottimi
momenti e buona qualità sul ring.