lunedì 18 febbraio 2019

Recensione WWE Elimination Chamber 2019 (17 febbraio 2019)


Recensione WWE Elimination Chamber 2019
17 febbraio 2019 da Houston (Texas)
Durata show: 3:16:26

Questa è la sera in cui vengono assegnati i titoli femminili di coppia (inter-roster Raw e Smackdown Live), mentre prosegue la Road to Wrestlemania.

WWE Women's Tag Team Titles: Carmella & Naomi vs. Mandy Rose & Sonya Deville vs. Nia Jax & Tamina vs. The Boss 'N' Hug Connection (Bayley & Sasha Banks) vs. The IIconics (Billie Kay & Peyton Royce) vs. The Riott Squad (Liv Morgan & Sarah Logan) [Elimination Chamber Match]
Voto: 7+/10. Assegnazione dei titoli femminili con una stipulazione decisamente particolare, invece che una finale da torneo è un “tutte contro tutte” nella Chamber. Non ho mai amato particolarmente l’Elimination Chamber di coppia perché finisce spesso per essere confusionaria, senza nulla aggiungere ai tag team. Non entro nei dettagli dell’ordine d’ingresso ma è chiaro che il team che appare più pericoloso è quello di Nia Jax e Tamina, che insieme eliminano altre due squadre. Le Iiconics (il secondo team eliminato) gioca più un ruolo di presenza, con un tentativo di nascondersi dalle avversarie. Per 17 minuti non ci sono eliminazioni, permettendo così a tutte di partecipare. Tuttavia nel finale i team a giocarsi la vittoria sono Sasha & Bailey contro Mandy Rose & Sonya Deville, ed è qui che il risultato diventa chiaro, con il trionfo del Boss ‘N’ Hug Connection dopo 32 minuti e 54 secondi di match. Una sfida buona, ma non particolarmente interessante, mi ha coinvolto solo in alcune fasi ma non nella sua interezza. Il risultato sembra giusto per premiare due lottatrici che hanno un legame e una storia insieme, oltre ad essere stimate dai fan.

WWE SmackDown Tag Team Titles: Shane McMahon & The Miz (c) vs. The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso)
Voto: 7+/10. Può sembrare strano lo stesso voto della sfida precedente su cui c’era molta attesa, ma a dire il vero gli Uso sono un team eccellente, The Miz e Shane McMahon invece stanno facendo un ottimo lavoro insieme e devo dire che alcune volte Shane riesce a vincere la sua età, come quando salta senza esitazione dalla terza corda all’altra parte del ring. Poi c’è un po’ di rimando a Shawn Michaels quando Shane si lancia per scaraventarsi su uno dei due rivali su un tavolo all’esterno. Tuttavia sono gli Uso a vincere la sfida con schienamento di Jimmy Uso su Miz dopo 14 minuti e 10 secondi. Non manca nulla, ma non aggiunge niente di davvero epico, anzi, chiude forse un po’ troppo in fretta il periodo di McMahon – Miz come campioni di coppia, tuttavia senza dare necessari segni di divisione imminente.

WWE Intercontinental Title: Bobby Lashley (c) & Lio Rush vs. Finn Balor [Two On One Handicap Match]
Voto: 6/10. Siamo nella norma, penso che una sfida singola fra Lashley e Balor sarebbe stata più interessante, invece serve a dare una difficoltà aggiuntiva allo sfidante, ma francamente Lashley già per conto suo è degno di portare distruzione. Balor, dopo essere passato a combattere con dignità contro Lesnar, qui riesce ad avere la meglio sui rivali schienando Lio Rush dopo 9 minuti e 30 secondi. Avrei voluto apprezzare di più la sfida ma non mi ha per niente impressionato, può anche darsi che sia così perché al terzo match consecutivo non c’è ancora una situazione di 1 contro 1, anche se mi fa piacere vedere Balor vincere la cintura intercontinentale, sperando che possa riportarle il prestigio che merita.

Dopo la sconfitta, Bobby Lashley cerca di mettersi in pace, ma quando vede Lio Rush si avvicina ad aggredirlo e cambia idea, poi lo fa comunque e lo scaraventa al tappeto.

Charlotte Flair raggiunge il ring per un’intervista in cui conferma di essere nel main event di Wrestlemania al posto di Becky Lynch, che è stata sospesa. Tutto ciò che dice porta i fan dalla parte di Becky.

WWE RAW Women's Title: Ronda Rousey (c) vs. Ruby Riott
Squash. Non c’è alcuna storia in questo match, semplicemente Ronda domina e fa cedere Ruby Riott dopo 1 minuto e 40 secondi, lanciando sguardi di sfida a Charlotte Flair.

Becky Lynch si presenta con le stampelle, non vuole essere esclusa dalla sfida per il titolo e sale sul ring con le due rivali, usando una stampella per colpire Charlotte ripetutamente, poi attacca anche Ronda Rousey prima di essere “invitata” ad andarsene.

Baron Corbin vs. Braun Strowman [No Disqualification Match]
Voto: 4/10. Un No DQ match significa che chiunque può intervenire e Strowman ha diversi nemici. Drew McIntyre interviene dopo alcuni minuti e collabora con Baron Corbin, rendendo il match 2 contro 1. Arrivano sedie, gradoni d’acciaio, e pure un tavolo… e ritorna Bobby Lashley. 3 contro 1. C’è il caos totale ma anche il disinteresse, Strowman non è riuscito a mantenere tanti fan dalla sua parte al punto da suscitare ogni possibile mancanza di reazioni. Corbin schiena l’avversario in 10 minuti e 50 secondi grazie all’aiuto ottenuto. Completamente bocciato, sono minuti sprecati per una sfida che era meglio vedere a Raw, noioso a livelli indescrivibili a parole. 0 stelle da parte mia (ma almeno non va sotto il minimo della scala in uso).

WWE Title: Daniel Bryan (c) vs. AJ Styles vs. Jeff Hardy vs. Kofi Kingston vs. Randy Orton vs. Samoa Joe [Elimination Chamber Match]
Voto: 9/10. Okay, questo è il match principale di un evento il cui nome richiama le emozioni che questa stipulazione può suscitare, e da questi lottatori ci si può aspettare di tutto, oltre che una sfida imprevedibile. I primi ad affrontarsi sono Samoa Joe e Daniel Bryan, poi entrano Kofi Kingston e AJ Styles. Arriva in questa fase la prima eliminazione quando AJ schiena Joe. Entra Jeff Hardy ma non resiste a lungo perché dopo aver colpito AJ Styles in volo viene schienato da Daniel Bryan. Randy Orton ha il vantaggio dell’ultimo ingresso, aspetta a intervenire e connette una RKO su AJ Styles per poi schienarlo. Poi è Kofi Kingston ad eliminare Orton a sorpresa, giocandosi la vittoria contro il campione. Questa fase finale è davvero ottima ed energica nelle sequenze, poi Daniel Bryan schiena Kofi dopo 36 minuti e 40 secondi. Un’ottima Elimination Chamber, fra le mie preferite in assoluto. Per quanto le chance di vittoria di Kofi Kingston fossero molto basse, la sua prestazione è eccezionale, così come la resistenza di Bryan, partito dall’inizio della sfida. AJ Styles, Samoa Joe e Randy Orton si inseriscono benissimo nel contesto della sfida (un po’ meno Jeff Hardy), quindi tutto riesce a perfezione e il match guadagna molto sul piano della qualità e dell’intensità.

L’evento si chiude con un omaggio sul ring al New Day, con gli applausi del pubblico per Kofi Kingston.

Voto finale: 7.5/10, come spesso accade, non è facile determinare il voto complessivo di un evento in questa WWE che nello stesso evento presenta un incredibile main event e allo stesso tempo uno fra i peggiori match degli ultimi mesi fra Corbin e Strowman (quasi inguardabile). Molti diranno che il match nella Chamber per i titoli di coppia sia stato spettacolare ma a dire il vero è una fra le Chamber che ho seguito con minore interesse, complice una stipulazione che fatico a vedere applicabile bene con i team. Ma si parla pur sempre di una sfida più che buona! Stesso discorso per i titoli di coppia di Smackdown, sono soddisfatto dello spettacolo a cui ho assistito. Balor contro Lashley e Lio Rush è accettabile, Ronda contro Ruby Riott non è altro che un breve passaggio per la costruzione della storia con Becky e Charlotte. Il main event è fantastico, mi aspettavo molto ma ha dato ancora di più, con una buonissima azione e la grande chance per Kofi Kingston, che alla fine riesce davvero a impressionare e rendersi credibile. Per me è un buon evento, sicuramente imperfetto ma capace di garantire alcuni ottimi momenti e buona qualità sul ring.