martedì 30 ottobre 2018

Recensione WWE Evolution 2018 (28 ottobre 2018)


Recensione WWE Evolution 2018
28 ottobre 2018 da New York (New York)
Durata show: 3:23:37

Era solo questione di tempo prima dell’annuncio di un evento tutto al femminile, e a mio parere è una buona idea per creare qualcosa di diverso, con un’atmosfera unica. Questo evento ha dato una motivazione speciale alle lottatrici, pronte a scendere sul ring per scrivere un’altra pagina di storia del Wrestling.

Alicia Fox & Mickie James (w/Alexa Bliss) vs. Lita & Trish Stratus
Voto: 7.5/10. Mi fa piacere rivedere sul ring Lita e Trish, anche se spesso sono contrario ai ritorni di ex lottatori e lottatrici, questo è speciale. E a dire la verità sono andate entrambe molto bene. Per gran parte della sfida si porta avanti la rivalità di Mickie James con entrambe. Lita schiena proprio Mickie nel finale dopo 11 minuti e 3 secondi. Grande supporto del pubblico per tutto il tempo.

Alundra Blayze vs. Asuka vs. Billie Kay vs. Carmella vs. Dana Brooke vs. Ember Moon vs. Ivory vs. Kelly Kelly vs. Lana vs. Mandy Rose vs. Maria Kanellis vs. Michelle McCool vs. Molly Holly vs. Naomi vs. Nia Jax vs. Peyton Royce vs. Sonya Deville vs. Tamina vs. Torrie Wilson vs. Zelina Vega [20 Women Battle Royal]
Voto: 7.5/10. Il match dei ritorni, fra tutte mi fa piacere rivedere in azione Alundra Blayze, che meritava sicuramente molto di più di quanto ha ottenuto dopo il passaggio alla WCW. Il match è impostato come ogni tipica Battle Royal, quindi con eliminazioni a catena. Ci sono dei buoni momenti che rendono la sfida meno meccanica, e nel finale rimangono Ember Moon, Asuka, Tamina Snuka e Nia Jax (oltre a Zelina Vega all’esterno ma ben nascosta). A contendersi la vittoria sono Ember Moon e Nia Jax, anche se Zelina fa la sua comparsata finale e infine è proprio la Jax a vincere in 16 minuti e 28 secondi. Questo è un buon modo di portare avanti le Battle Royal, che a mio parere rimangono limitate dalla stipulazione stessa e difficilmente crescono nel ritmo.

Nia Jax ottiene una title shot e decide che la userà contro la vincitrice del match fra Ronda Rousey e Nikki Bella.

Mae Young Classic 2018 Final Match
Io Shirai vs. Toni Storm
Voto: 7+/10. A dirvi la verità non sono rimasto impressionato da questa finale, eccessivamente breve. Il talento di Io Shirai è immenso, mentre Toni Storm è ancora un po’ grezza ma essendo molto giovane ha altissimi margini di miglioramento. La sfida si tiene su un ritmo alto e veloce, poi arriva la vittoria di Toni Storm per schienamento dopo 10 minuti e 4 secondi, che mi ha sorpreso perché mi aspettavo qualche minuto in più. Difficilmente questo verrà ricordato come un match memorabile ma la qualità è stata comunque alta.

Bayley, Natalya & Sasha Banks vs. The Riott Squad (Liv Morgan, Ruby Riott & Sarah Logan)
Voto: 8-/10. La WWE è riuscita a trasformare Sasha, una fra le migliori lottatrici, in un personaggio poco simpatico al pubblico nonostante avesse una presa fortissima negli anni precedenti. Ottima psicologia sul ring delle Riott Squad, capaci di sfruttare ogni trucco a loro favore. È un sempre classico “buone contro cattive” che ha il giusto ritmo e delle mosse ben eseguite. Sasha porta la vittoria alla squadra schienando Liv Morgan dopo 13 minuti e 40 secondi. Questo è un esempio di come un po’ di tempo a disposizione permette di rendere una sfida di livello decisamente buono.

WWE NXT Women's Title: Kairi Sane (c) vs. Shayna Baszler
Voto: 8/10. Shayna è brutale in questa sfida, ci sono colpi durissimi da parte sua, mentre Kairi Sane sfrutta molto lo stile spettacolare. Tutto procede bene, tranne per l’interferenza di Jessamyn Duke, ospite in prima fila, che viene urtata e si sfoga contro Kairi, causandole diverse distrazioni, che portano Shayna alla vittoria per decisione arbitrale (praticamente una sottomissione per mancanza di energie) dopo 12 minuti e 32 secondi. Una sfida dura e di forte impatto, che mi è piaciuta molto nonostante una partenza lenta.

WWE SmackDown Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Charlotte Flair [Last Woman Standing Match]
Voto: 9/10. Un match eccezionale fra due ottime lottatrici, il migliore dell’evento e sicuramente fra i migliori Last (Wo)Man Standing di sempre. Tavoli, scale, sedie, è una sfida dura e piena di spot, sicuramente godibile dall’inizio alla fine, con alcune fasi di costruzione più lente ma che ripagano l’attesa in modo superbo. Becky Lynch scaraventa l’avversaria su un tavolo e vince in 28 minuti e 40 secondi. Quasi 30 minuti di spettacolo! Da notare tutto il pubblico a favore di Becky.

WWE RAW Women's Title: Ronda Rousey (c) vs. Nikki Bella (w/Brie Bella)
Voto: 7.5/10. Trovo che Nikki Bella da heel funzioni incredibilmente bene, anche perché il pubblico si lascia coinvolgere benissimo da Ronda Rousey per tutta la sfida, tutt’altro che dominante come si poteva pensare. Anzi, rimane un match incerto fino alla fine, dove è Ronda a vincere per sottomissione in 14 minuti e 7 secondi. Pur non essendo spettacolare, rimane ben gestito e godibile sul lato psicologico, con un degno finale.

Voto finale: 8.5/10, forse a lungo andare un evento simile perderà la sua brillantezza, ma ora è sicuramente qualcosa di particolare e affascinante, un pay per view solo al femminile ben gestito, senza sfide deludenti e con grande spettacolo, sicuramente fra i migliori eventi dell’anno. Non sono mancate le sorprese, fra ritorni ben più che apprezzabili e sfide di ogni genere, da quelle tecniche e spettacolari a quelle più dure, d’azione pura. Oggi si può tranquillamente affermare che la disparità del passato fra i sessi è stata abbattuta, e che anzi la WWE riesce a proporre dell’ottimo Wrestling femminile, capace di appassionare il pubblico. Becky Lynch contro Charlotte Flair è un esempio di sfida epica, forse il “vero” main event dell’evento se non fosse per la popolarità maggiore di Ronda Rousey e Nikki Bella. Un Last Woman Standing eccellente, degno del nome che porta. Penso che quasi ogni match sia riuscito bene, e l’unico su cui ho avuto delle critiche era la finale del Mae Young Cup ma non per ragioni qualitative, solo per il poco tempo a disposizione delle due lottatrici. Considerato che il voto più basso che ho dato a un match è 7+, posso dire che l’evento a mio parere è stato un successo e lo considero fra i migliori dell’anno.

lunedì 8 ottobre 2018

Recensione WWE Super Show-Down 2018 (06 ottobre 2018)


Recensione WWE Super Show-Down 2018
06 ottobre 2018 da Melbourne (Australia)
Durata show: 4:00:39

La WWE ritorna in Australia con un evento dal nome tutt’altro che memorabile, ma dall’alto potenziale, in particolare con il match finale della carriera fra Triple H e Undertaker.

WWE SmackDown Tag Team Titles: The New Day (Kofi Kingston & Xavier Woods) (w/Big E) (c) vs. The Bar (Cesaro & Sheamus)
Voto: 7.5/10. Una buona sfida iniziale, piuttosto entusiasmante, con tanta azione fra due team di ottimo livello. Il suo difetto consiste principalmente in diverse parti statiche un po’ meno entusiasmanti e un finale che arriva dal nulla, senza particolare anticipazione, dove il New Day ottiene lo schienamento vincente in 9 minuti e 41 secondi, quindi conferma le cinture in suo possesso. Un buonissimo inizio per l’evento.

WWE SmackDown Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Charlotte Flair
Voto: 7/10. Ecco una sfida che sembra di livello alto e poi viene bruscamente interrotta da un finale deludente. Per dieci minuti c’è solo azione, ed è pure valida. Poi arriva la squalifica a Becky quando si comporta scorrettamente dopo 10 minuti e 50 secondi, che rovina tutto con un finale amaro che serve a far proseguire la rivalità.

Becky riesce a scacciare un assalto di Charlotte al termine della sfida.

Elias si esibisce sul ring con Kevin Owens al suo fianco. Se le reazioni iniziali sono fortissime a loro favore, Owens riesce ad attirare i fischi. Tutto riesce perfettamente.

Bobby Lashley & John Cena vs. Elias & Kevin Owens
Voto: 6.5/10. In realtà non mi aspettavo nulla di speciale dalla sfida, c’è una disparità evidente e il team di Cena e Lashley è troppo superiore e domina per gran parte del tempo. Nel finale Cena schiena Elias con quella strana nuova mossa di arti marziali imparata in Cina dopo 10 minuti e 5 secondi. Non male, ma avrei preferito un po’ di equilibrio in più.

Le IIconics vengono accolte divinamente dal pubblico australiano, con un ingresso speciale per loro.

Asuka & Naomi vs. The IIconics (Billie Kay & Peyton Royce)
Voto: 5.5/10. Devo ammettere che il tifo nella sfida è pazzesco, ma il match non mi comunica nulla. So che alcune sfide nell’evento servono a costruire WWE Evolution a fine mese ma questo mi pare soltanto un po’ piatto. Le Iiconics ottengono la vittoria quando Peyton Royce schiena Naomi dopo 5 minuti e 45 secondi.

WWE Title: AJ Styles (c) vs. Samoa Joe [No Count Out No Disqualification Match]
Voto: 8.5/10. Qui si parte prima ancora del suono della campanella! La sfida è brutale, colpi duri, addirittura AJ Styles sanguina dalla bocca, e non c’è alcun problema nel vedere ricorrere alle sedie e a un tavolo. Tutto dà l’idea di una rivalità intensa e vissuta fino all’ultimo secondo. Joe viene infortunato al ginocchio e AJ infierisce per avere il pieno vantaggio, però lo sfidante resiste al meglio delle sue forze. Alla fine AJ riesce a far cedere Samoa Joe dopo 23 minuti e 45 secondi. Un match eccellente che probabilmente chiude la rivalità fra i due lottatori mentre AJ è a un solo mese dall’anno di regno.

Ronda Rousey & The Bella Twins (Brie Bella & Nikki Bella) vs. The Riott Squad (Liv Morgan, Ruby Riott & Sarah Logan)
Voto: 6.5/10. Un 3 contro 3 non particolarmente interessante dal punto di vista della storia, l’idea è quella di far interagire Ronda con le gemelle Bella, e il potenziale è tutto per quel team. Nel finale Ronda domina e porta la vittoria alla squadra per DOPPIA sottomissione in 10 minuti e 5 secondi. Un finale intrigante per l’idea ma sicuramente non era una sfida che poteva riuscire ad alti livelli.

WWE Cruiserweight Title: Cedric Alexander (c) vs. Buddy Murphy
Voto: 8.5/10. L’eroe di casa Buddy Murphy affronta un campione Cruiserweight ben collaudato e ne esce una sfida entusiasmante, di livello più alto del tipico match fra pesi leggeri che generalmente serve solo a riempire il minutaggio negli eventi principali. Gli ultimi minuti sono pazzeschi, di un’intensità e una velocità quasi unici, a un ritmo che non si vedeva da parecchio tempo. Murphy schiena Cedric dopo 10 minuti e 35 secondi e diventa il nuovo campione Cruiserweight. Un match assurdo e di alto livello, che non dura tantissimo ma ruba la scena nell’evento, mentre si realizza la storia del primo australiano a vincere una cintura in WWE, proprio in Australia.

Braun Strowman, Dolph Ziggler & Drew McIntyre vs. The Shield (Dean Ambrose, Roman Reigns & Seth Rollins)
Voto: 8/10. Okay, lo star power di questo match è altissimo, e la situazione interna allo Shield fa intendere un possibile split. Tuttavia è la qualità a essere il punto di forza, anche se con delle dovute fasi di rallentamento che sembrano non terminare più. Roman colpisce Dean Ambrose per sbaglio e questo mette in moto il meccanismo che può spingerlo a tradire i compagni… ma non lo fa! Anzi, si schiera con loro ed è lui a portare la vittoria alla squadra per schienamento dopo 19 minuti e 40 secondi. Non avevo dubbi che sarebbe stato un ottimo match, e il mancato turn di Ambrose è una buona scelta, almeno in questo evento.

WWE Title #1 Contendership: Daniel Bryan vs. The Miz
Voto: 6-/10. È una rivalità fatta di inganni e finali a sorpresa, e anche questo capitolo non cambia le carte sul tavolo. The Miz attacca fin da subito e ha il netto vantaggio, però Daniel Bryan esegue un Roll-Up e lo schiena dopo soli 2 minuti e 25 secondi, strappandogli la vittoria dopo un eccesso di ego del rivale. In questo modo sarà Daniel Bryan ad affrontare AJ Styles per il titolo WWE, ma questa rivalità non è di sicuro giunta al termine. Ero indeciso se evitare di dare un voto o darlo comunque, e ho optato per la seconda opzione.

The Undertaker (w/Kane) vs. Triple H (w/Shawn Michaels) [No Disqualification Match]
Voto: 4.5/10. Okay, qui mi spiace essere negative nei confronti di una sfida simile, ma è tremendamente lunga e al rallentatore. Ci sono alcuni richiami a loro match precedenti, e se c’è qualcosa che la WWE sa far bene è costruire un match “leggendario”. Il problema è che non è riuscito bene, colpi di sedia, pugni, spostamenti e fiato corto. Shawn Michaels interviene a favore di HHH, aiutandolo a superare una situazione impossibile. Il finale è abbastanza sorprendente, Triple H schiena Undertaker dopo 27 minuti e 35 secondi, in risultato a mio parere inatteso.

Dopo la sfida, c’è rispetto fra i quattro lottatori, e addirittura qualche abbraccio… ma Kane e Undertaker annientano gli avversari, lasciando intendere un futuro match di coppia fra le due fazioni. Sì, Shawn Michaels uscirà dal ritiro, ormai è evidente.

Voto finale: 7/10. Ho già avuto modo di leggere alcuni pareri, ma come al solito ragiono con la mia testa, e questo significa che se un evento mi è piaciuto non ho ragione di tenere il voto basso per “ragione comune”. Nonostante l’evento fosse incentrato su Undertaker contro Triple H, è stato il resto della card a sorprendere, con un incredibile match fra Cedric Alexander e Buddy Murphy per il titolo Cruiserweight (recuperatelo anche se non vi interessa questo genere di sfide), e l’intenso AJ Styles contro Samoa Joe, il probabile capitolo finale fra loro, con un finale netto che sembra chiudere mesi di una rivalità così matura che era dai tempi di CM Punk contro Chris Jericho che non si vedevano argomentazioni del genere. Come se non bastasse, il 3 contro 3 fra lo Shield e il team di Braun Strowman è stato epico, capace di divertire e con Dean Ambrose finalmente protagonista e capace di tornare un personaggio interessante, che non vuole oscurarsi in secondo piano per nessuno. La delusione maggiore per me è stata nelle sfide femminili, a parte il buon match fra Charlotte Flair e Becky Lynch, le altre due sono state davvero piatte e scontate, non il modo migliore per promuovere Evolution che si avvicina fra poche settimane. Il New Day e The Bar hanno avuto un’altra buona sfida, penso che con qualche minuto in più sarebbe stata spettacolare. Noto invece come John Cena si sia ritagliato sempre di più un ruolo di secondo piano, avrebbe potuto ottenere una sfida migliore ed essere trattato al livello di altre leggende del ring, invece in squadra con Bobby Lashley è parte di un match dimenticabile, in cui l’incredibile talento Elias è ancora una volta poco valorizzato, spero che venga presto dato l’acceleratore a Elias perché merita una situazione migliore. Inoltre menziono che è già il secondo “pay per view” consecutivo a vedere l’assenza del campione americano Shinsuke Nakamura, so che non è al 100% a causa di un leggero infortunio, ma è un vero peccato vederlo assente quando potrebbe almeno trovarsi in un ruolo esterno al ring. Tengo per ultimo il main event, Triple H contro Undertaker, che probabilmente è stato il loro peggiore match. Se HHH è ancora valido come performance sul ring (anche se ben lontano dai tempi migliori), Undertaker non è più adatto a una sfida da quasi 30 minuti, con tutto il rispetto per un lottatore leggendario, che non mi dispiace vedere sul ring con un minutaggio migliore. Questo “ultimo match” in realtà diventerà a breve un tag team match, che rovina l’enfasi del perfetto addio al ring di Shawn Michaels. In ogni caso, questo Supershow in Australia a mio parere è buono, sicuramente non eccezionale ma nemmeno deludente, considerato che era necessario avere basse aspettative sul match fra HHH e Taker.