Recensione WWE Super Show-Down 2018
06 ottobre 2018 da Melbourne
(Australia)
Durata show: 4:00:39
La WWE ritorna in Australia con un evento dal nome tutt’altro
che memorabile, ma dall’alto potenziale, in particolare con il match finale
della carriera fra Triple H e Undertaker.
WWE SmackDown Tag Team Titles: The New Day (Kofi Kingston & Xavier
Woods) (w/Big E) (c) vs. The Bar (Cesaro & Sheamus)
Voto: 7.5/10. Una buona sfida iniziale, piuttosto
entusiasmante, con tanta azione fra due team di ottimo livello. Il suo difetto
consiste principalmente in diverse parti statiche un po’ meno entusiasmanti e
un finale che arriva dal nulla, senza particolare anticipazione, dove il New
Day ottiene lo schienamento vincente in 9 minuti e 41 secondi, quindi conferma
le cinture in suo possesso. Un buonissimo inizio per l’evento.
WWE SmackDown Women's
Title: Becky Lynch (c) vs. Charlotte Flair
Voto: 7/10. Ecco una sfida che sembra di livello alto e poi
viene bruscamente interrotta da un finale deludente. Per dieci minuti c’è solo
azione, ed è pure valida. Poi arriva la squalifica a Becky quando si comporta
scorrettamente dopo 10 minuti e 50 secondi, che rovina tutto con un finale
amaro che serve a far proseguire la rivalità.
Becky riesce a scacciare un assalto di Charlotte al termine
della sfida.
Elias si esibisce sul ring con Kevin Owens al suo fianco. Se
le reazioni iniziali sono fortissime a loro favore, Owens riesce ad attirare i
fischi. Tutto riesce perfettamente.
Bobby Lashley &
John Cena vs. Elias & Kevin Owens
Voto: 6.5/10. In realtà non mi aspettavo nulla di speciale
dalla sfida, c’è una disparità evidente e il team di Cena e Lashley è troppo
superiore e domina per gran parte del tempo. Nel finale Cena schiena Elias con
quella strana nuova mossa di arti marziali imparata in Cina dopo 10 minuti e 5
secondi. Non male, ma avrei preferito un po’ di equilibrio in più.
Le IIconics vengono accolte divinamente dal pubblico
australiano, con un ingresso speciale per loro.
Asuka & Naomi vs. The IIconics (Billie Kay & Peyton Royce)
Voto: 5.5/10. Devo ammettere che il tifo nella sfida è
pazzesco, ma il match non mi comunica nulla. So che alcune sfide nell’evento
servono a costruire WWE Evolution a fine mese ma questo mi pare soltanto un po’
piatto. Le Iiconics ottengono la vittoria quando Peyton Royce schiena Naomi
dopo 5 minuti e 45 secondi.
WWE Title: AJ Styles (c) vs. Samoa Joe [No Count Out No Disqualification
Match]
Voto: 8.5/10. Qui si parte prima ancora del suono della
campanella! La sfida è brutale, colpi duri, addirittura AJ Styles sanguina
dalla bocca, e non c’è alcun problema nel vedere ricorrere alle sedie e a un
tavolo. Tutto dà l’idea di una rivalità intensa e vissuta fino all’ultimo
secondo. Joe viene infortunato al ginocchio e AJ infierisce per avere il pieno
vantaggio, però lo sfidante resiste al meglio delle sue forze. Alla fine AJ
riesce a far cedere Samoa Joe dopo 23 minuti e 45 secondi. Un match eccellente
che probabilmente chiude la rivalità fra i due lottatori mentre AJ è a un solo
mese dall’anno di regno.
Ronda Rousey & The
Bella Twins (Brie Bella & Nikki Bella) vs. The Riott Squad (Liv Morgan,
Ruby Riott & Sarah Logan)
Voto: 6.5/10. Un 3 contro 3 non particolarmente interessante
dal punto di vista della storia, l’idea è quella di far interagire Ronda con le
gemelle Bella, e il potenziale è tutto per quel team. Nel finale Ronda domina e
porta la vittoria alla squadra per DOPPIA sottomissione in 10 minuti e 5
secondi. Un finale intrigante per l’idea ma sicuramente non era una sfida che
poteva riuscire ad alti livelli.
WWE Cruiserweight Title: Cedric Alexander (c) vs. Buddy Murphy
Voto: 8.5/10. L’eroe di casa Buddy Murphy affronta un
campione Cruiserweight ben collaudato e ne esce una sfida entusiasmante, di
livello più alto del tipico match fra pesi leggeri che generalmente serve solo
a riempire il minutaggio negli eventi principali. Gli ultimi minuti sono
pazzeschi, di un’intensità e una velocità quasi unici, a un ritmo che non si
vedeva da parecchio tempo. Murphy schiena Cedric dopo 10 minuti e 35 secondi e
diventa il nuovo campione Cruiserweight. Un match assurdo e di alto livello,
che non dura tantissimo ma ruba la scena nell’evento, mentre si realizza la
storia del primo australiano a vincere una cintura in WWE, proprio in
Australia.
Braun Strowman, Dolph Ziggler & Drew McIntyre vs. The Shield (Dean
Ambrose, Roman Reigns & Seth Rollins)
Voto: 8/10. Okay, lo star power di questo match è altissimo,
e la situazione interna allo Shield fa intendere un possibile split. Tuttavia è
la qualità a essere il punto di forza, anche se con delle dovute fasi di
rallentamento che sembrano non terminare più. Roman colpisce Dean Ambrose per
sbaglio e questo mette in moto il meccanismo che può spingerlo a tradire i
compagni… ma non lo fa! Anzi, si schiera con loro ed è lui a portare la
vittoria alla squadra per schienamento dopo 19 minuti e 40 secondi. Non avevo
dubbi che sarebbe stato un ottimo match, e il mancato turn di Ambrose è una
buona scelta, almeno in questo evento.
WWE Title #1 Contendership: Daniel Bryan vs. The Miz
Voto: 6-/10. È una rivalità fatta di inganni e finali a
sorpresa, e anche questo capitolo non cambia le carte sul tavolo. The Miz
attacca fin da subito e ha il netto vantaggio, però Daniel Bryan esegue un
Roll-Up e lo schiena dopo soli 2 minuti e 25 secondi, strappandogli la vittoria
dopo un eccesso di ego del rivale. In questo modo sarà Daniel Bryan ad
affrontare AJ Styles per il titolo WWE, ma questa rivalità non è di sicuro
giunta al termine. Ero indeciso se evitare di dare un voto o darlo comunque, e
ho optato per la seconda opzione.
The Undertaker (w/Kane) vs. Triple H (w/Shawn Michaels) [No
Disqualification Match]
Voto: 4.5/10. Okay, qui mi spiace essere negative nei
confronti di una sfida simile, ma è tremendamente lunga e al rallentatore. Ci
sono alcuni richiami a loro match precedenti, e se c’è qualcosa che la WWE sa
far bene è costruire un match “leggendario”. Il problema è che non è riuscito
bene, colpi di sedia, pugni, spostamenti e fiato corto. Shawn Michaels
interviene a favore di HHH, aiutandolo a superare una situazione impossibile. Il
finale è abbastanza sorprendente, Triple H schiena Undertaker dopo 27 minuti e
35 secondi, in risultato a mio parere inatteso.
Dopo la sfida, c’è rispetto fra i quattro lottatori, e
addirittura qualche abbraccio… ma Kane e Undertaker annientano gli avversari,
lasciando intendere un futuro match di coppia fra le due fazioni. Sì, Shawn Michaels
uscirà dal ritiro, ormai è evidente.
Voto finale: 7/10. Ho già avuto modo di
leggere alcuni pareri, ma come al solito ragiono con la mia testa, e questo
significa che se un evento mi è piaciuto non ho ragione di tenere il voto basso
per “ragione comune”. Nonostante l’evento fosse incentrato su Undertaker contro
Triple H, è stato il resto della card a sorprendere, con un incredibile match
fra Cedric Alexander e Buddy Murphy per il titolo Cruiserweight (recuperatelo
anche se non vi interessa questo genere di sfide), e l’intenso AJ Styles contro
Samoa Joe, il probabile capitolo finale fra loro, con un finale netto che
sembra chiudere mesi di una rivalità così matura che era dai tempi di CM Punk
contro Chris Jericho che non si vedevano argomentazioni del genere. Come se non
bastasse, il 3 contro 3 fra lo Shield e il team di Braun Strowman è stato
epico, capace di divertire e con Dean Ambrose finalmente protagonista e capace
di tornare un personaggio interessante, che non vuole oscurarsi in secondo
piano per nessuno. La delusione maggiore per me è stata nelle sfide femminili,
a parte il buon match fra Charlotte Flair e Becky Lynch, le altre due sono
state davvero piatte e scontate, non il modo migliore per promuovere Evolution
che si avvicina fra poche settimane. Il New Day e The Bar hanno avuto un’altra
buona sfida, penso che con qualche minuto in più sarebbe stata spettacolare.
Noto invece come John Cena si sia ritagliato sempre di più un ruolo di secondo
piano, avrebbe potuto ottenere una sfida migliore ed essere trattato al livello
di altre leggende del ring, invece in squadra con Bobby Lashley è parte di un
match dimenticabile, in cui l’incredibile talento Elias è ancora una volta poco
valorizzato, spero che venga presto dato l’acceleratore a Elias perché merita
una situazione migliore. Inoltre menziono che è già il secondo “pay per view”
consecutivo a vedere l’assenza del campione americano Shinsuke Nakamura, so che
non è al 100% a causa di un leggero infortunio, ma è un vero peccato vederlo
assente quando potrebbe almeno trovarsi in un ruolo esterno al ring. Tengo per
ultimo il main event, Triple H contro Undertaker, che probabilmente è stato il
loro peggiore match. Se HHH è ancora valido come performance sul ring (anche se
ben lontano dai tempi migliori), Undertaker non è più adatto a una sfida da
quasi 30 minuti, con tutto il rispetto per un lottatore leggendario, che non mi
dispiace vedere sul ring con un minutaggio migliore. Questo “ultimo match” in
realtà diventerà a breve un tag team match, che rovina l’enfasi del perfetto
addio al ring di Shawn Michaels. In ogni caso, questo Supershow in Australia a
mio parere è buono, sicuramente non eccezionale ma nemmeno deludente,
considerato che era necessario avere basse aspettative sul match fra HHH e
Taker.
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