lunedì 8 ottobre 2018

Recensione WWE Super Show-Down 2018 (06 ottobre 2018)


Recensione WWE Super Show-Down 2018
06 ottobre 2018 da Melbourne (Australia)
Durata show: 4:00:39

La WWE ritorna in Australia con un evento dal nome tutt’altro che memorabile, ma dall’alto potenziale, in particolare con il match finale della carriera fra Triple H e Undertaker.

WWE SmackDown Tag Team Titles: The New Day (Kofi Kingston & Xavier Woods) (w/Big E) (c) vs. The Bar (Cesaro & Sheamus)
Voto: 7.5/10. Una buona sfida iniziale, piuttosto entusiasmante, con tanta azione fra due team di ottimo livello. Il suo difetto consiste principalmente in diverse parti statiche un po’ meno entusiasmanti e un finale che arriva dal nulla, senza particolare anticipazione, dove il New Day ottiene lo schienamento vincente in 9 minuti e 41 secondi, quindi conferma le cinture in suo possesso. Un buonissimo inizio per l’evento.

WWE SmackDown Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Charlotte Flair
Voto: 7/10. Ecco una sfida che sembra di livello alto e poi viene bruscamente interrotta da un finale deludente. Per dieci minuti c’è solo azione, ed è pure valida. Poi arriva la squalifica a Becky quando si comporta scorrettamente dopo 10 minuti e 50 secondi, che rovina tutto con un finale amaro che serve a far proseguire la rivalità.

Becky riesce a scacciare un assalto di Charlotte al termine della sfida.

Elias si esibisce sul ring con Kevin Owens al suo fianco. Se le reazioni iniziali sono fortissime a loro favore, Owens riesce ad attirare i fischi. Tutto riesce perfettamente.

Bobby Lashley & John Cena vs. Elias & Kevin Owens
Voto: 6.5/10. In realtà non mi aspettavo nulla di speciale dalla sfida, c’è una disparità evidente e il team di Cena e Lashley è troppo superiore e domina per gran parte del tempo. Nel finale Cena schiena Elias con quella strana nuova mossa di arti marziali imparata in Cina dopo 10 minuti e 5 secondi. Non male, ma avrei preferito un po’ di equilibrio in più.

Le IIconics vengono accolte divinamente dal pubblico australiano, con un ingresso speciale per loro.

Asuka & Naomi vs. The IIconics (Billie Kay & Peyton Royce)
Voto: 5.5/10. Devo ammettere che il tifo nella sfida è pazzesco, ma il match non mi comunica nulla. So che alcune sfide nell’evento servono a costruire WWE Evolution a fine mese ma questo mi pare soltanto un po’ piatto. Le Iiconics ottengono la vittoria quando Peyton Royce schiena Naomi dopo 5 minuti e 45 secondi.

WWE Title: AJ Styles (c) vs. Samoa Joe [No Count Out No Disqualification Match]
Voto: 8.5/10. Qui si parte prima ancora del suono della campanella! La sfida è brutale, colpi duri, addirittura AJ Styles sanguina dalla bocca, e non c’è alcun problema nel vedere ricorrere alle sedie e a un tavolo. Tutto dà l’idea di una rivalità intensa e vissuta fino all’ultimo secondo. Joe viene infortunato al ginocchio e AJ infierisce per avere il pieno vantaggio, però lo sfidante resiste al meglio delle sue forze. Alla fine AJ riesce a far cedere Samoa Joe dopo 23 minuti e 45 secondi. Un match eccellente che probabilmente chiude la rivalità fra i due lottatori mentre AJ è a un solo mese dall’anno di regno.

Ronda Rousey & The Bella Twins (Brie Bella & Nikki Bella) vs. The Riott Squad (Liv Morgan, Ruby Riott & Sarah Logan)
Voto: 6.5/10. Un 3 contro 3 non particolarmente interessante dal punto di vista della storia, l’idea è quella di far interagire Ronda con le gemelle Bella, e il potenziale è tutto per quel team. Nel finale Ronda domina e porta la vittoria alla squadra per DOPPIA sottomissione in 10 minuti e 5 secondi. Un finale intrigante per l’idea ma sicuramente non era una sfida che poteva riuscire ad alti livelli.

WWE Cruiserweight Title: Cedric Alexander (c) vs. Buddy Murphy
Voto: 8.5/10. L’eroe di casa Buddy Murphy affronta un campione Cruiserweight ben collaudato e ne esce una sfida entusiasmante, di livello più alto del tipico match fra pesi leggeri che generalmente serve solo a riempire il minutaggio negli eventi principali. Gli ultimi minuti sono pazzeschi, di un’intensità e una velocità quasi unici, a un ritmo che non si vedeva da parecchio tempo. Murphy schiena Cedric dopo 10 minuti e 35 secondi e diventa il nuovo campione Cruiserweight. Un match assurdo e di alto livello, che non dura tantissimo ma ruba la scena nell’evento, mentre si realizza la storia del primo australiano a vincere una cintura in WWE, proprio in Australia.

Braun Strowman, Dolph Ziggler & Drew McIntyre vs. The Shield (Dean Ambrose, Roman Reigns & Seth Rollins)
Voto: 8/10. Okay, lo star power di questo match è altissimo, e la situazione interna allo Shield fa intendere un possibile split. Tuttavia è la qualità a essere il punto di forza, anche se con delle dovute fasi di rallentamento che sembrano non terminare più. Roman colpisce Dean Ambrose per sbaglio e questo mette in moto il meccanismo che può spingerlo a tradire i compagni… ma non lo fa! Anzi, si schiera con loro ed è lui a portare la vittoria alla squadra per schienamento dopo 19 minuti e 40 secondi. Non avevo dubbi che sarebbe stato un ottimo match, e il mancato turn di Ambrose è una buona scelta, almeno in questo evento.

WWE Title #1 Contendership: Daniel Bryan vs. The Miz
Voto: 6-/10. È una rivalità fatta di inganni e finali a sorpresa, e anche questo capitolo non cambia le carte sul tavolo. The Miz attacca fin da subito e ha il netto vantaggio, però Daniel Bryan esegue un Roll-Up e lo schiena dopo soli 2 minuti e 25 secondi, strappandogli la vittoria dopo un eccesso di ego del rivale. In questo modo sarà Daniel Bryan ad affrontare AJ Styles per il titolo WWE, ma questa rivalità non è di sicuro giunta al termine. Ero indeciso se evitare di dare un voto o darlo comunque, e ho optato per la seconda opzione.

The Undertaker (w/Kane) vs. Triple H (w/Shawn Michaels) [No Disqualification Match]
Voto: 4.5/10. Okay, qui mi spiace essere negative nei confronti di una sfida simile, ma è tremendamente lunga e al rallentatore. Ci sono alcuni richiami a loro match precedenti, e se c’è qualcosa che la WWE sa far bene è costruire un match “leggendario”. Il problema è che non è riuscito bene, colpi di sedia, pugni, spostamenti e fiato corto. Shawn Michaels interviene a favore di HHH, aiutandolo a superare una situazione impossibile. Il finale è abbastanza sorprendente, Triple H schiena Undertaker dopo 27 minuti e 35 secondi, in risultato a mio parere inatteso.

Dopo la sfida, c’è rispetto fra i quattro lottatori, e addirittura qualche abbraccio… ma Kane e Undertaker annientano gli avversari, lasciando intendere un futuro match di coppia fra le due fazioni. Sì, Shawn Michaels uscirà dal ritiro, ormai è evidente.

Voto finale: 7/10. Ho già avuto modo di leggere alcuni pareri, ma come al solito ragiono con la mia testa, e questo significa che se un evento mi è piaciuto non ho ragione di tenere il voto basso per “ragione comune”. Nonostante l’evento fosse incentrato su Undertaker contro Triple H, è stato il resto della card a sorprendere, con un incredibile match fra Cedric Alexander e Buddy Murphy per il titolo Cruiserweight (recuperatelo anche se non vi interessa questo genere di sfide), e l’intenso AJ Styles contro Samoa Joe, il probabile capitolo finale fra loro, con un finale netto che sembra chiudere mesi di una rivalità così matura che era dai tempi di CM Punk contro Chris Jericho che non si vedevano argomentazioni del genere. Come se non bastasse, il 3 contro 3 fra lo Shield e il team di Braun Strowman è stato epico, capace di divertire e con Dean Ambrose finalmente protagonista e capace di tornare un personaggio interessante, che non vuole oscurarsi in secondo piano per nessuno. La delusione maggiore per me è stata nelle sfide femminili, a parte il buon match fra Charlotte Flair e Becky Lynch, le altre due sono state davvero piatte e scontate, non il modo migliore per promuovere Evolution che si avvicina fra poche settimane. Il New Day e The Bar hanno avuto un’altra buona sfida, penso che con qualche minuto in più sarebbe stata spettacolare. Noto invece come John Cena si sia ritagliato sempre di più un ruolo di secondo piano, avrebbe potuto ottenere una sfida migliore ed essere trattato al livello di altre leggende del ring, invece in squadra con Bobby Lashley è parte di un match dimenticabile, in cui l’incredibile talento Elias è ancora una volta poco valorizzato, spero che venga presto dato l’acceleratore a Elias perché merita una situazione migliore. Inoltre menziono che è già il secondo “pay per view” consecutivo a vedere l’assenza del campione americano Shinsuke Nakamura, so che non è al 100% a causa di un leggero infortunio, ma è un vero peccato vederlo assente quando potrebbe almeno trovarsi in un ruolo esterno al ring. Tengo per ultimo il main event, Triple H contro Undertaker, che probabilmente è stato il loro peggiore match. Se HHH è ancora valido come performance sul ring (anche se ben lontano dai tempi migliori), Undertaker non è più adatto a una sfida da quasi 30 minuti, con tutto il rispetto per un lottatore leggendario, che non mi dispiace vedere sul ring con un minutaggio migliore. Questo “ultimo match” in realtà diventerà a breve un tag team match, che rovina l’enfasi del perfetto addio al ring di Shawn Michaels. In ogni caso, questo Supershow in Australia a mio parere è buono, sicuramente non eccezionale ma nemmeno deludente, considerato che era necessario avere basse aspettative sul match fra HHH e Taker.

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