Recensione WWF WrestleMania I
31 marzo 1985 dal Madison Square Garden di New York (New York)
Welcome to
WrestleMania della World Wrestling Federation! L’evento meglio conosciuto come “il più grande evento
di Wrestling di tutti i tempi” (ovviamente secondo chi l’ha creato), ma quanto
c’è in questo WrestleMania dell’evento che tutti oggi conosciamo? A mio parere
ben poco! Bisogna aspettare Wrestlemania III per avere un evento ben
confezionato. A dire il vero, le grafiche sono così retrograde che non c’è il
minimo uso di Overlay (cioè cornici, contorni, abbellimenti estetici) e sembra
per la maggior parte del tempo un normalissimo evento in arena ripreso dalle
telecamere, però ogni tanto arriva una presentazione ben confezionata che ci
ricorda quelli che saranno i pay per view del periodo seguente.
Partiamo dalla rampa d’ingresso, i lottatori entrano ed
escono dallo stesso punto, durante il commento dalla rampa si vedono vincitori
e sconfitti tornare indietro allo stesso modo, togliendo un po’ di adrenalina
al fatto che si siano combattuti fino a pochi minuti prima. L’evento è
abbastanza freddo, ma i promo prima delle sfide lo rendono un po’ più gradevole
e leggermente meno “old school”. La sigla è chiaramente confezionata dopo l’evento
ed è abbastanza ridicola con il montaggio. Davvero, sembra un prodotto
amatoriale per com’è stato presentato.
Si parte con l’inno americano cantato da… Gene Okerlund. Non
proprio un cantante, ma ci mette passione, possiamo andare avanti.
Tito Santana vs. The Executioner
Voto: 5.5/10. Vi dirò, non si parte nemmeno male. Se vedessi
oggi un match del genere griderei allo scandalo perché non ci sono emozioni né
enfasi, ma tutto sommato per aprire uno show di Wrestling degli anni ’80 non è
così terribile per quanto non ci siano ingressi né presentazione. Tito Santana
sconfigge il poco carismatico avversario mascherato per schienamento dopo 4
minuti e 49 secondi.
King Kong
Bundy (w/Jimmy Hart) vs. SD Jones
Squash. Povero SD Jones, è tutto contento nel promo e poi
viene annientato dal dominante King Kong in soli 25 secondi. Una devastazione
totale.
Ricky Steamboat vs. Matt Borne
Voto: 4.5/10. Partiamo dal fatto che Ricky Steamboat sia uno
dei migliori lottatori di sempre, uno capace di collezionare una serie di tre
match perfetti contro Ric Flair. Ma qui contro Matt Borne, il futuro Doink The
Clown, non sembra avere l’occasione di dare il meglio del suo repertorio.
Steamboat vince senza problemi dopo 4 minuti e 39 secondi. Altra sfida breve e
di scarso interesse.
Brutus
Beefcake (w/Johnny Valiant) vs. David Sammartino (w/Bruno Sammartino)
Voto: 3/10. Scendo giù dalla scala del “voto minimo”, il 4
che do quando un match è pessimo ma non oltraggioso. Questo è oltraggioso
perché David Sammartino chiaramente non è come il padre, l’iconico Bruno, e non
riesce a mescolare il suo stile di lotta ultra tecnico con il buon
intrattenitore Brutus, che è fisicamente in ottima forma rispetto a come
combatteva nei primi anni ’90. Qui i manager hanno davvero un impatto sulla
sfida ma il match è insopportabile, sembra durare un secolo e mezzo, invece
termina per doppia squalifica dopo 11 minuti e 43 secondi quando i due
lottatori cominciano a prendersela con i manager rivali. Brutta faccenda, però
vediamo Johnny Valiant eseguire un Bodyslam, quello sì che era un manager
tosto! David Sammartino è un caso irrecuperabile di mancanza di talento
rispetto al padre che rimarrà sempre fra le maggiori icone del Wrestling.
WWF
Intercontinental Title: Greg Valentine (w/Jimmy Hart) (c) vs. The Junkyard Dog
Voto: 5/10. Devo dire che per quanto io consideri questo
match veramente brutto, almeno mi ha divertito. Greg Valentine è un heel
carismatico, poi è facile tifare per Junkyard Dog. Valentine lo schiena con i
piedi sulle corde, l’arbitro se ne accorge e fa ripartire la sfida ma lui non
vuole più continuare e si fa contare fuori dopo 6 minuti e 55 secondi. Junkyard
Dog festeggia come se avesse vinto i mondiali ma Valentine è ancora campione
intercontinentale. Questi finali sono uno più brutto dell’altro.
WWF World Tag Team Titles: Barry Windham & Mike Rotundo
(w/Captain Lou Albano) (c) vs. Nikolai Volkoff & The Iron Sheik (w/Freddie
Blassie)
Voto: 6.5/10. Finalmente una sfida davvero piacevole, anche
se non necessariamente buona! Il team dei malvagi invasori (il sovietico e
l’arabo) è fantastico e ha uno dei migliori manager in circolazione, mentre
Rotundo e Windham sono ultra tecnici e in un buon periodo di forma fisica. Ne
esce un match valido anche se abbastanza breve, con Iron Sheik che appare
davvero scatenato, in una delle sue migliori performance. Sono proprio gli
invasori a vincere dopo 6 minuti e 55 secondi. C’è tutto quello che ci si
aspetterebbe, l’inno sovietico cantato da Volkoff prima della sfida, il finale
che fa infuriare il pubblico. Un classico!
Big John
Studd (w/Bobby Heenan) vs. Andre The Giant [Bodyslam Match]
Voto: 4/10. Andre mette in palio la carriera in questa sfida.
Un match tremendo, non dura tanto ma sembra infinito. Ci sono solo prese statiche
e poco altro. Big John Studd fallisce il suo Bodyslam molto presto, facendo già
capire che non avrebbe più potuto vincere quel match. Andre fa il suo Bodyslam
e vince dopo 5 minuti e 53 secondi. Una sfida orrenda, che mi ha tolto sei
minuti che non torneranno più indietro. Tuttavia salvo la grande performance di
Bobby Heenan che fugge con il borsone pieno di soldi per non lasciarlo ad
Andre.
WWF World
Women's Title: Leilani Kai (w/The Fabulous Moolah) (c) vs. Wendi Richter
(w/Cyndi Lauper)
Voto: 4.5/10. Qui si dà spazio alle celebrità e non è un
errore! Avere Cyndi Lauper significa moltissimo, infatti fa valere la sua
presenza stando a bordo ring. Purtroppo il match è veramente brutto e non
risulta mai godibile. Pure il finale ha ben poco senso con un Flying Crossbody
a segno di Leilani Kai che però viene rigirata da Wendi Richter che la schiena
dopo 6 minuti e 14 secondi. Non è sicuramente una buona sfida ma credo che sia
comunque influente per essere il primo match femminile della storia di Wrestlemania.
Peccato soltanto che sia stato davvero scadente nella qualità.
Paul Orndorff & Roddy Piper (w/Bob Orton) vs. Hulk Hogan
& Mr. T (w/Jimmy Snuka) [Special Enforcer: Muhammad Ali]
Voto: 6/10. Il main event è estremamente curato dal punto di
vista della presentazione. Ci sono i promo, c’è la musica, c’è la
partecipazione di Muhammad Ali a fare da arbitro, il miglior pugile della
storia. Mr. T entra in pieno stile Clubber Lang di Rocky 3, Hulk Hogan si
prende i suoi tempi e Bob Orton è ben più che un semplice manager, interviene
spesso. Roddy Piper è grandioso, Hogan sa cosa fa, purtroppo la sfida ha dei
momenti morti ma tutto sommato vista l’importanza e il coinvolgimento del
pubblico la considero un successo. Mr. T se la cava abbastanza bene, è comunque
protetto dalla presenza di lottatori esperti attorno a lui. Bob Orton colpisce
per errore Paul Orndorff e Hogan lo schiena dopo 13 minuti e 34 secondi senza
nemmeno eseguire l’Atomic Leg Drop. Qualità pessima, finale brutto ma voto
sufficiente. Alla fine è una delle poche cose che si salvano di questo evento
per quanto si è visto sul ring.
Voto finale: 4/10, diciamoci la verità. Guardando con
il metro di giudizio di oggi potrebbe portarci a un voto ancora più basso, ma
non serve cinismo. È la prima WrestleMania, un grande esperimento. Non è la
novità che cercano di far passare perché la NWA organizzava eventi simili da
molto più tempo, ma l’ottimo uso delle celebrità come Mr. T, Muhammad Ali e
Cyndi Lauper è sicuramente un punto a favore. Tuttavia rimane la scarsissima
qualità dei match, dove sono riuscito a dare la sufficienza soltanto a due di
questi. Il main event è passabile, ci sono molti errori e il finale è parecchio
forzato e anticlimatico, ma almeno il pubblico sembra veramente soddisfatto.
Hulk Hogan era un vero trascinatore, bisogna dar atto di questo. La migliore
sfida a mio parere è quella per i titoli di coppia, trovo veramente divertente
il team di Iron Sheik e Nikolai Volkoff, che affrontano comunque due rivali
abili nella tecnica e degni della sfida. Il lavoro dei manager è sicuramente
qualcosa di incredibile, sia Bobby Heenan che Jimmy Hart e Freddie Blassie
risplendono. Il voto è sicuramente gentile rispetto alla qualità, non
aspettatevi niente e difficilmente lo troverete peggiore di quanto ho scritto.
Dovrete aspettare WrestleMania 3 per assistere a qualcosa di molto più ben
costruito.
Che evento terribile, sbadigli e noi la fanno da padrone
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