martedì 4 maggio 2021

Recensione WWF WresteMania 1 (31 marzo 1985)

 Recensione WWF WrestleMania I

31 marzo 1985 dal Madison Square Garden di New York (New York)

 

Welcome to WrestleMania della World Wrestling Federation! L’evento meglio conosciuto come “il più grande evento di Wrestling di tutti i tempi” (ovviamente secondo chi l’ha creato), ma quanto c’è in questo WrestleMania dell’evento che tutti oggi conosciamo? A mio parere ben poco! Bisogna aspettare Wrestlemania III per avere un evento ben confezionato. A dire il vero, le grafiche sono così retrograde che non c’è il minimo uso di Overlay (cioè cornici, contorni, abbellimenti estetici) e sembra per la maggior parte del tempo un normalissimo evento in arena ripreso dalle telecamere, però ogni tanto arriva una presentazione ben confezionata che ci ricorda quelli che saranno i pay per view del periodo seguente.

Partiamo dalla rampa d’ingresso, i lottatori entrano ed escono dallo stesso punto, durante il commento dalla rampa si vedono vincitori e sconfitti tornare indietro allo stesso modo, togliendo un po’ di adrenalina al fatto che si siano combattuti fino a pochi minuti prima. L’evento è abbastanza freddo, ma i promo prima delle sfide lo rendono un po’ più gradevole e leggermente meno “old school”. La sigla è chiaramente confezionata dopo l’evento ed è abbastanza ridicola con il montaggio. Davvero, sembra un prodotto amatoriale per com’è stato presentato.

Si parte con l’inno americano cantato da… Gene Okerlund. Non proprio un cantante, ma ci mette passione, possiamo andare avanti.

 

Tito Santana vs. The Executioner

Voto: 5.5/10. Vi dirò, non si parte nemmeno male. Se vedessi oggi un match del genere griderei allo scandalo perché non ci sono emozioni né enfasi, ma tutto sommato per aprire uno show di Wrestling degli anni ’80 non è così terribile per quanto non ci siano ingressi né presentazione. Tito Santana sconfigge il poco carismatico avversario mascherato per schienamento dopo 4 minuti e 49 secondi.

 

King Kong Bundy (w/Jimmy Hart) vs. SD Jones

Squash. Povero SD Jones, è tutto contento nel promo e poi viene annientato dal dominante King Kong in soli 25 secondi. Una devastazione totale.

 

Ricky Steamboat vs. Matt Borne

Voto: 4.5/10. Partiamo dal fatto che Ricky Steamboat sia uno dei migliori lottatori di sempre, uno capace di collezionare una serie di tre match perfetti contro Ric Flair. Ma qui contro Matt Borne, il futuro Doink The Clown, non sembra avere l’occasione di dare il meglio del suo repertorio. Steamboat vince senza problemi dopo 4 minuti e 39 secondi. Altra sfida breve e di scarso interesse.

 

Brutus Beefcake (w/Johnny Valiant) vs. David Sammartino (w/Bruno Sammartino)

Voto: 3/10. Scendo giù dalla scala del “voto minimo”, il 4 che do quando un match è pessimo ma non oltraggioso. Questo è oltraggioso perché David Sammartino chiaramente non è come il padre, l’iconico Bruno, e non riesce a mescolare il suo stile di lotta ultra tecnico con il buon intrattenitore Brutus, che è fisicamente in ottima forma rispetto a come combatteva nei primi anni ’90. Qui i manager hanno davvero un impatto sulla sfida ma il match è insopportabile, sembra durare un secolo e mezzo, invece termina per doppia squalifica dopo 11 minuti e 43 secondi quando i due lottatori cominciano a prendersela con i manager rivali. Brutta faccenda, però vediamo Johnny Valiant eseguire un Bodyslam, quello sì che era un manager tosto! David Sammartino è un caso irrecuperabile di mancanza di talento rispetto al padre che rimarrà sempre fra le maggiori icone del Wrestling.

 

WWF Intercontinental Title: Greg Valentine (w/Jimmy Hart) (c) vs. The Junkyard Dog

Voto: 5/10. Devo dire che per quanto io consideri questo match veramente brutto, almeno mi ha divertito. Greg Valentine è un heel carismatico, poi è facile tifare per Junkyard Dog. Valentine lo schiena con i piedi sulle corde, l’arbitro se ne accorge e fa ripartire la sfida ma lui non vuole più continuare e si fa contare fuori dopo 6 minuti e 55 secondi. Junkyard Dog festeggia come se avesse vinto i mondiali ma Valentine è ancora campione intercontinentale. Questi finali sono uno più brutto dell’altro.

 

WWF World Tag Team Titles: Barry Windham & Mike Rotundo (w/Captain Lou Albano) (c) vs. Nikolai Volkoff & The Iron Sheik (w/Freddie Blassie)

Voto: 6.5/10. Finalmente una sfida davvero piacevole, anche se non necessariamente buona! Il team dei malvagi invasori (il sovietico e l’arabo) è fantastico e ha uno dei migliori manager in circolazione, mentre Rotundo e Windham sono ultra tecnici e in un buon periodo di forma fisica. Ne esce un match valido anche se abbastanza breve, con Iron Sheik che appare davvero scatenato, in una delle sue migliori performance. Sono proprio gli invasori a vincere dopo 6 minuti e 55 secondi. C’è tutto quello che ci si aspetterebbe, l’inno sovietico cantato da Volkoff prima della sfida, il finale che fa infuriare il pubblico. Un classico!

 

Big John Studd (w/Bobby Heenan) vs. Andre The Giant [Bodyslam Match]

Voto: 4/10. Andre mette in palio la carriera in questa sfida. Un match tremendo, non dura tanto ma sembra infinito. Ci sono solo prese statiche e poco altro. Big John Studd fallisce il suo Bodyslam molto presto, facendo già capire che non avrebbe più potuto vincere quel match. Andre fa il suo Bodyslam e vince dopo 5 minuti e 53 secondi. Una sfida orrenda, che mi ha tolto sei minuti che non torneranno più indietro. Tuttavia salvo la grande performance di Bobby Heenan che fugge con il borsone pieno di soldi per non lasciarlo ad Andre.

 

WWF World Women's Title: Leilani Kai (w/The Fabulous Moolah) (c) vs. Wendi Richter (w/Cyndi Lauper)

Voto: 4.5/10. Qui si dà spazio alle celebrità e non è un errore! Avere Cyndi Lauper significa moltissimo, infatti fa valere la sua presenza stando a bordo ring. Purtroppo il match è veramente brutto e non risulta mai godibile. Pure il finale ha ben poco senso con un Flying Crossbody a segno di Leilani Kai che però viene rigirata da Wendi Richter che la schiena dopo 6 minuti e 14 secondi. Non è sicuramente una buona sfida ma credo che sia comunque influente per essere il primo match femminile della storia di Wrestlemania. Peccato soltanto che sia stato davvero scadente nella qualità.

 

Paul Orndorff & Roddy Piper (w/Bob Orton) vs. Hulk Hogan & Mr. T (w/Jimmy Snuka) [Special Enforcer: Muhammad Ali]

Voto: 6/10. Il main event è estremamente curato dal punto di vista della presentazione. Ci sono i promo, c’è la musica, c’è la partecipazione di Muhammad Ali a fare da arbitro, il miglior pugile della storia. Mr. T entra in pieno stile Clubber Lang di Rocky 3, Hulk Hogan si prende i suoi tempi e Bob Orton è ben più che un semplice manager, interviene spesso. Roddy Piper è grandioso, Hogan sa cosa fa, purtroppo la sfida ha dei momenti morti ma tutto sommato vista l’importanza e il coinvolgimento del pubblico la considero un successo. Mr. T se la cava abbastanza bene, è comunque protetto dalla presenza di lottatori esperti attorno a lui. Bob Orton colpisce per errore Paul Orndorff e Hogan lo schiena dopo 13 minuti e 34 secondi senza nemmeno eseguire l’Atomic Leg Drop. Qualità pessima, finale brutto ma voto sufficiente. Alla fine è una delle poche cose che si salvano di questo evento per quanto si è visto sul ring.

 

Voto finale: 4/10, diciamoci la verità. Guardando con il metro di giudizio di oggi potrebbe portarci a un voto ancora più basso, ma non serve cinismo. È la prima WrestleMania, un grande esperimento. Non è la novità che cercano di far passare perché la NWA organizzava eventi simili da molto più tempo, ma l’ottimo uso delle celebrità come Mr. T, Muhammad Ali e Cyndi Lauper è sicuramente un punto a favore. Tuttavia rimane la scarsissima qualità dei match, dove sono riuscito a dare la sufficienza soltanto a due di questi. Il main event è passabile, ci sono molti errori e il finale è parecchio forzato e anticlimatico, ma almeno il pubblico sembra veramente soddisfatto. Hulk Hogan era un vero trascinatore, bisogna dar atto di questo. La migliore sfida a mio parere è quella per i titoli di coppia, trovo veramente divertente il team di Iron Sheik e Nikolai Volkoff, che affrontano comunque due rivali abili nella tecnica e degni della sfida. Il lavoro dei manager è sicuramente qualcosa di incredibile, sia Bobby Heenan che Jimmy Hart e Freddie Blassie risplendono. Il voto è sicuramente gentile rispetto alla qualità, non aspettatevi niente e difficilmente lo troverete peggiore di quanto ho scritto. Dovrete aspettare WrestleMania 3 per assistere a qualcosa di molto più ben costruito.

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