Recensione King of the Ring 1997
8 giugno 1997 da Providence
(Rhode Island)
Rating: 2.5 (vs Nitro #90: 3.3)
Durata show: 2 ore e 47 minuti
Il King of the Ring 1996 ci ha regalato la coronazione di
Stone Cold Steve Austin fra i lottatori che davvero contano, riuscirà anche
l’edizione ’97 a darci un degno trionfatore o sarà un disastro tremendo ai
livelli del 1995? La preparazione è stata interessante e ci ha portati a
semifinale e finale da svolgere nel torneo, oltre a tanti altri match fra cui
l’atteso confronto fra i due campioni di coppia Steve Austin e Shawn Michaels.
King Of The
Ring 1997 Semi Final Match
Hunter Hearst
Helmsley (w/Chyna) vs. Ahmed Johnson
Voto: 6.5/10. Il primo match è abbastanza buono, Johnson ha
un inizio dominante ma HHH continua a resistere. Chyna distrae Ahmed e Hunter
lo schiena dopo 7 minuti e 42 secondi. La durata è giusta e HHH riesce a
ottenere una vittoria importante che lo proietta in finale. Purtroppo Ahmed
Johnson ha sbagliato diverse mosse nel corso della sfida ed è risultato un po’ lento
in alcune fasi.
King Of The
Ring 1997 Semi Final Match
Mankind vs.
Jerry Lawler
Voto: 6/10. Il match parte benissimo e con la
giusta aggressività dopo due promo ben motivati. Mankind si scatena ma poi
Lawler domina la parte seguente ed è quella meno piacevole, con il ritmo lento
e poco interesse. Alla fine Mankind sottomette Lawler con la Mandible Claw dopo
10 minuti e 24 secondi. Poteva uscire molto meglio ma tutto sommato lo ritengo
sufficiente per l’intensità mostrata.
Steve Austin aggredisce Brian Pillman nel backstage,
gettandolo con la testa nel water. La loro rivalità continua da mesi.
Crush (w/Clarence Mason & D-Lo Brown) vs. Goldust
(w/Marlena)
Voto: 5/10. Una sfida lenta e noiosa, tipica dello stile di
Crush, che purtroppo ha molte fasi dominanti. Goldust è spesso in difficoltà ma
mostra carisma e capacità di coinvolgere il pubblico. Sullo sfondo D-Lo Brown
ci prova con Marlena, ma Goldust non si distrae e schiena Crush dopo 9 minuti e
56 secondi. Durato meno del precedente però è più pesante e sembrava non finire
mai. Goldust giustamente meritava la vittoria.
Sycho Sid
& The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk) vs. The
Hart Foundation (Jim Neidhart, Owen Hart & The British Bulldog)
Voto: 7/10. Un 3 contro 3 che non mi è dispiaciuto affatto,
con buone azioni e parecchio divertimento per chi lo segue. Fa strano pensare
che 5 di questi 6 lottatori non sono più vivi oggi ma qui sono nel pieno delle
loro forze. Nel caos generale, Owen Hart si tuffa dalla terza corda e schiena
Sycho Sid dopo 13 minuti e 37 secondi, portando la vittoria all’Hart
Foundation. Sid continua a subire brutte sconfitte dal ritorno.
King Of The
Ring 1997 Final Match
Mankind vs.
Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna)
Voto: 7/10. La finale è sicuramente il match migliore di
questo torneo. HHH è brutale, Mankind subisce alcuni colpi durissimi ma
continua a resistere. Purtroppo ci sono molte fasi deboli dove la sfida non sembra
dare nessuna emozione ma poi torna a riprendersi con delle parti più intense.
Hunter viene aiutato da Chyna, che tramortisce Mankind, lui lo schiena con un
Pedigree dopo 19 minuti e 26 secondi, vincendo il torneo. Credo che il successo
sarebbe stato più utile a Mankind per rifarsi delle difficoltà avute in
passato, ma comunque corona HHH come un futuro main eventer.
HHH si accanisce ancora con Mankind aggredendolo anche dopo
la vittoria per festeggiare.
Bret Hart si presenta con l’Hart Foundation e lancia una
sfida ai lottatori americani, di trovare 5 lottatori per affrontare lui e i
suoi compagni in Canada al prossimo In Your House, vuole vedere chi avrà il
coraggio di presentarsi, ma avverte che per loro non finirà bene. Gran bel
promo con Hitman che pare finalmente guarito dall’infortunio ed è pronto a
combattere, ma non stasera, visto che fa da commentatore al prossimo incontro.
Steve Austin vs. Shawn Michaels
Voto: 8-/10. Non avevo dubbi prima dell’evento che questo
sarebbe stato il match migliore e così è stato. Semplicemente, è stato uno
scontro intenso, degno della reputazione dei due lottatori. Funziona tutto bene
tranne la parte finale dove gli arbitri cominciano a collassare uno dopo
l’altro, Shawn Michaels è scorretto e tramortisce un arbitro, alla fine arriva
Earl Hebner e decide per una doppia squalifica dopo 22 minuti e 29 secondi. Il
finale che non dà vincitori è deludente ed è il punto negativo ma ha pure senso
per portare avanti la rivalità senza un dominatore.
Post-match, Stone Cold e HBK rischiano di aggredirsi
nuovamente ma si fermano in tempo. Pensare che sono ancora campioni di coppia!
WWF World Heavyweight Title: The Undertaker (w/Paul Bearer)
(c) vs. Faarooq (w/Clarence Mason, Crush, D-Lo Brown & Savio Vega)
Voto: 5.5/10. Il main event non è particolarmente epico, sono
contento di vedere Faarooq con una chance titolata ma ne esce un match a mio
parere insufficiente, con interminabili fasi lente. Undertaker riesce a vincere
senza troppi problemi per schienamento dopo 13 minuti e 43 secondi, causando la
più grande disfatta della Nation of Domination.
Paul Bearer insiste per far annientare la Nation of
Domination da Undertaker e lui esegue gli ordini finché non interviene Ahmed
Johnson a fermarlo. Gli dice che dovrebbe prendersela con Bearer ma lui non
reagisce e perciò Johnson attacca Undertaker, mostrandogli una mancanza di
rispetto. Questo ha poco senso perché Johnson è stato nemico di Faarooq per
molti mesi, comunque Undertaker si riprende quasi subito e lascia il ring.
Voto finale: 5.5/10, il torneo non è stato il miglior
punto di questo evento, che invece è rappresentato da Shawn Michaels contro
Steve Austin, una buona sfida con la giusta intensità e un finale incompleto
che pare corretto a questo punto della loro rivalità ancora in costruzione. Il
torneo vede giustamente emergere due nomi sugli altri, Mankind e HHH, con
quest’ultimo a vincerlo in un periodo dove probabilmente la vittoria di Mankind
sarebbe stata più sensata per far vedere la sua ripresa dopo tanti anni a
inseguire. Non sempre i tornei vengono vinti per coerenza! Ci sono parecchi
match lenti e con poche soddisfazioni e tantissimi finali sporchi o usciti dal
nulla, come quello del 3 contro 3. Il main event vede una difesa titolata di
Undertaker più facile del previsto con un dominio da parte sua pure nel
post-match. Almeno c’è la sorpresa di Ahmed Johnson che lo attacca e che quindi
fa scattare qualche nuova scintilla. Interessante il ruolo di Bret Hart e
dell’Hart Foundation con l’annuncio della sfida imminente 5 contro 5 in
territorio canadese. L’evento poteva uscire decisamente meglio ma non è nemmeno
da buttare completamente, anzi, lo ritengo leggermente sotto la sufficienza
anche se si poteva fare di più.
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