Recensione Wrestlemania
13
23 marzo 1997 da
Rosemont (Illinois)
Durata show: 2:46:49
Wrestlemania 13 ha cambiato aspetto diverse volte nei mesi
precedenti, Shawn Michaels si è ritirato per “infortunio” poco più di un mese
prima dell’evento, Bret Hart ha perso il titolo mondiale contro Sycho Sid e quindi
Sid contro Undertaker è diventato il main event.
Nel pre-show,
Billy Gunn sconfigge Flash Funk in 7 minuti e 5 secondi.
Doug Furnas & Philip LaFon vs. The Godwinns (Henry O. Godwinn &
Phineas I. Godwinn) (w/Hillbilly Jim) vs. The Head Bangers (Mosh & Thrasher)
vs. The New Blackjacks (Blackjack Bradshaw & Blackjack Windham) [Four Way
Elimination Match]
Voto: 5/10. Quando non si riesce a creare qualcosa di
importante intorno ai team si è abituati a vederli messi tutti insieme nella
stessa sfida. Furnas e LaFon sono i migliori a rubare la scena per il loro
repertorio tecnico. I New Blackjacks si fanno squalificare all’esterno del
ring, mentre Furnas e LaFon vengono contati fuori subito dopo. A questo punto
il match cala di qualità e diventa noioso, gli Head Bangers arrivano alla
vittoria per schienamento in 10 minuti e 39 secondi. Un match che ha poco da
dire, giusto per far fare presenza a otto lottatori.
Honky Tonk Man si unisce al tavolo di commento per la sfida
seguente.
WWF Intercontinental Title: Rocky Maivia (c) vs. The Sultan (w/Bob
Backlund & The Iron Sheik)
Voto: 5-/10. Non c’è grande atmosfera nella sfida, il
pubblico è davvero pessimo e fischia Rocky, mentre il team di commento diventa
subito ripetitivo con l’assonanza Rocky-rookie. Sultan è chiaramente il
personaggio sbagliato per il futuro Rikishi. Il match è piatto e si chiude con
la vittoria per schienamento di Rocky Maivia in 9 minuti e 45 secondi. Una
vittoria importante nella prima apparizione di The Rock a Wrestlemania, ma il
match è dimenticabile.
Rocky Johnson giunge in aiuto del figlio e lo aiuta a
respingere Sultan e i suoi manager al termine della sfida.
Intervista di HHH, con Chyna, ancora silenziosa. Si intravede
già il carisma del futuro Triple H in pochi secondi di promo.
Goldust (w/Marlena) vs. Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna)
Voto: 6-/10. La rivalità è basata sul tentativo continuo di
HHH di portare via Marlena come manager di Goldust per tenerla come valletta.
Quando Chyna ha debuttato, la storia è cambiata con una presenza forte per
Hunter. Con l’aiuto di Chyna, HHH arriva alla vittoria per schienamento in 14
minuti e 28 secondi. Purtroppo il match non ha un buon ritmo, risulta sulla
soglia della sufficienza grazie alla buona psicologia ma è troppo lento e con
un finale non d’impatto.
WWF World Tag Team Titles: Owen Hart & The British Bulldog (c) vs.
Mankind & Vader (w/Paul Bearer)
Voto: 7+/10. Questi sono gli unici due team veramente
meritevoli della federazione, che hanno sempre regalato spettacolo con le loro
sfide. C’è da divertirsi nel match, che è di buon livello ma con un pessimo
difetto, il finale. Bulldog e Mankind finiscono fuori dal ring insieme e
vengono contati fuori, quindi la conclusione è un doppio conteggio fuori dopo
16 minuti e 8 secondi.
Mankind e Vader infieriscono sui rivali al termine della
sfida.
Bret Hart vs. Steve Austin [No Holds Barred Submission Match (Special
Referee: Ken Shamrock)]
Voto: 10/10. Per me questo rimane uno fra i migliori match di
Wrestlemania se non del Wrestling in generale. La storia raccontata e
l’intensità della sfida contribuiscono a renderlo indimenticabile. È una fra le
tappe fondamentali dell’ingresso nell’era Attitude, un match dove Steve Austin
si ritrova a sanguinare e non pare impressionato, i due lottatori si colpiscono
ovunque nell’arena. Nel finale Ken Shamrock prende la decisione di assegnare la
vittoria per decisione tecnica ad Hart dopo 22 minuti e 5 secondi, mentre lui
non si muove, ma non si arrende comunque.
Il seguito della sfida vede Bret Hart infierire su Austin al
punto da essere aggredito da Shamrock. Questo è il momento in cui Hart abbandona
la sua sportività per sfogarsi e fare di testa sua, diventando il personaggio
conosciuto nel resto del ’97.
Ahmed Johnson & The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road
Warrior Hawk) vs. The Nation Of Domination (Crush, Faarooq & Savio Vega)
(w/Clarence Mason, D-Lo Brown, JC Ice & Wolfie D) [Six Man Tag Team Chicago
Street Fight]
Voto: 6.5/10. Potrebbe trattarsi di un match divertente da
seguire, a me non è piaciuto come dovrebbe perché è troppo esagerato. È
un’imitazione dello stile ECW, rissa dentro e fuori dal ring, tutti insieme
allo stesso momento. Ci sono vari oggetti che vengono utilizzati come un
lavello da cucina. Nella confusione arriva un finale abbastanza chiaro quando i
Legion of Doom e Ahmed Johnson arrivano alla vittoria per schienamento su Crush
in 10 minuti e 45 secondi.
Johnson e i LOD continuano la demolizione della Nation of
Domination pure al termine della sfida.
Shawn Michaels raggiunge il tavolo di commento prima del main
event, ma Bret Hart irrompe sul ring e provoca tutti i lottatori già presenti
fino a essere scacciato fra i fischi del pubblico.
WWF World Heavyweight Title: Sycho Sid (c) vs. The Undertaker [No
Disqualification Match]
Voto: 6/10. La sfida in sé non è pessima, ma a mio parere ci
sono troppi interventi esterni ed in generale è troppo lenta, di gran lunga
inferiore al suo pieno potenziale. Bret Hart interviene più volte e prende come
bersaglio Sycho Sid, arrivando ad influire sul risultato finale. Undertaker
colpisce Sid già tramortito da Hart e lo schiena dopo 21 minuti e 19 secondi,
conquistando il titolo mondiale per la seconda volta in carriera. La lentezza
eccessiva è un punto debole, ma lo scontro di potenza riesce almeno a rendere
il match sufficiente.
Voto finale: 6/10. C’è un solo grande
pregio in questa sfida ed è un match a cinque stelle fra Bret Hart e Steve
Austin, che corona Stone Cold fra i lottatori principali della federazione
nonostante la sconfitta (ma non per sottomissione!) mentre Hitman diventa
aggressivo e non solo infierisce al termine del match, ma interviene pure nel
main event. Sycho Sid contro Undertaker non è la giusta sfida per un momento
storico come la conquista del titolo mondiale da parte del Phenom, sicuramente
meritata. Il contorno dell’evento è accettabile, anche se Rocky Maivia contro
The Sultan rimane il match peggiore, assolutamente di livello troppo basso per
un evento così importante. Non è la migliore card che poteva esserci per questo
evento ma la resa sul ring è valida. C’è da dire che per gran parte dei match
Wrestlemania 13 è soltanto un punto di passaggio e non una risoluzione, abbiamo
addirittura un finale per doppio conteggio fuori nel match per i titoli di
coppia.