mercoledì 28 febbraio 2018

Recensione Wrestlemania 13 (23 marzo 1997)


Recensione Wrestlemania 13
23 marzo 1997 da Rosemont (Illinois)
Durata show: 2:46:49

Wrestlemania 13 ha cambiato aspetto diverse volte nei mesi precedenti, Shawn Michaels si è ritirato per “infortunio” poco più di un mese prima dell’evento, Bret Hart ha perso il titolo mondiale contro Sycho Sid e quindi Sid contro Undertaker è diventato il main event.
Nel pre-show, Billy Gunn sconfigge Flash Funk in 7 minuti e 5 secondi.

Doug Furnas & Philip LaFon vs. The Godwinns (Henry O. Godwinn & Phineas I. Godwinn) (w/Hillbilly Jim) vs. The Head Bangers (Mosh & Thrasher) vs. The New Blackjacks (Blackjack Bradshaw & Blackjack Windham) [Four Way Elimination Match]
Voto: 5/10. Quando non si riesce a creare qualcosa di importante intorno ai team si è abituati a vederli messi tutti insieme nella stessa sfida. Furnas e LaFon sono i migliori a rubare la scena per il loro repertorio tecnico. I New Blackjacks si fanno squalificare all’esterno del ring, mentre Furnas e LaFon vengono contati fuori subito dopo. A questo punto il match cala di qualità e diventa noioso, gli Head Bangers arrivano alla vittoria per schienamento in 10 minuti e 39 secondi. Un match che ha poco da dire, giusto per far fare presenza a otto lottatori.

Honky Tonk Man si unisce al tavolo di commento per la sfida seguente.

WWF Intercontinental Title: Rocky Maivia (c) vs. The Sultan (w/Bob Backlund & The Iron Sheik)
Voto: 5-/10. Non c’è grande atmosfera nella sfida, il pubblico è davvero pessimo e fischia Rocky, mentre il team di commento diventa subito ripetitivo con l’assonanza Rocky-rookie. Sultan è chiaramente il personaggio sbagliato per il futuro Rikishi. Il match è piatto e si chiude con la vittoria per schienamento di Rocky Maivia in 9 minuti e 45 secondi. Una vittoria importante nella prima apparizione di The Rock a Wrestlemania, ma il match è dimenticabile.

Rocky Johnson giunge in aiuto del figlio e lo aiuta a respingere Sultan e i suoi manager al termine della sfida.

Intervista di HHH, con Chyna, ancora silenziosa. Si intravede già il carisma del futuro Triple H in pochi secondi di promo.

Goldust (w/Marlena) vs. Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna)
Voto: 6-/10. La rivalità è basata sul tentativo continuo di HHH di portare via Marlena come manager di Goldust per tenerla come valletta. Quando Chyna ha debuttato, la storia è cambiata con una presenza forte per Hunter. Con l’aiuto di Chyna, HHH arriva alla vittoria per schienamento in 14 minuti e 28 secondi. Purtroppo il match non ha un buon ritmo, risulta sulla soglia della sufficienza grazie alla buona psicologia ma è troppo lento e con un finale non d’impatto.

WWF World Tag Team Titles: Owen Hart & The British Bulldog (c) vs. Mankind & Vader (w/Paul Bearer)
Voto: 7+/10. Questi sono gli unici due team veramente meritevoli della federazione, che hanno sempre regalato spettacolo con le loro sfide. C’è da divertirsi nel match, che è di buon livello ma con un pessimo difetto, il finale. Bulldog e Mankind finiscono fuori dal ring insieme e vengono contati fuori, quindi la conclusione è un doppio conteggio fuori dopo 16 minuti e 8 secondi.

Mankind e Vader infieriscono sui rivali al termine della sfida.

Bret Hart vs. Steve Austin [No Holds Barred Submission Match (Special Referee: Ken Shamrock)]
Voto: 10/10. Per me questo rimane uno fra i migliori match di Wrestlemania se non del Wrestling in generale. La storia raccontata e l’intensità della sfida contribuiscono a renderlo indimenticabile. È una fra le tappe fondamentali dell’ingresso nell’era Attitude, un match dove Steve Austin si ritrova a sanguinare e non pare impressionato, i due lottatori si colpiscono ovunque nell’arena. Nel finale Ken Shamrock prende la decisione di assegnare la vittoria per decisione tecnica ad Hart dopo 22 minuti e 5 secondi, mentre lui non si muove, ma non si arrende comunque.

Il seguito della sfida vede Bret Hart infierire su Austin al punto da essere aggredito da Shamrock. Questo è il momento in cui Hart abbandona la sua sportività per sfogarsi e fare di testa sua, diventando il personaggio conosciuto nel resto del ’97.

Ahmed Johnson & The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk) vs. The Nation Of Domination (Crush, Faarooq & Savio Vega) (w/Clarence Mason, D-Lo Brown, JC Ice & Wolfie D) [Six Man Tag Team Chicago Street Fight]
Voto: 6.5/10. Potrebbe trattarsi di un match divertente da seguire, a me non è piaciuto come dovrebbe perché è troppo esagerato. È un’imitazione dello stile ECW, rissa dentro e fuori dal ring, tutti insieme allo stesso momento. Ci sono vari oggetti che vengono utilizzati come un lavello da cucina. Nella confusione arriva un finale abbastanza chiaro quando i Legion of Doom e Ahmed Johnson arrivano alla vittoria per schienamento su Crush in 10 minuti e 45 secondi.

Johnson e i LOD continuano la demolizione della Nation of Domination pure al termine della sfida.

Shawn Michaels raggiunge il tavolo di commento prima del main event, ma Bret Hart irrompe sul ring e provoca tutti i lottatori già presenti fino a essere scacciato fra i fischi del pubblico.

WWF World Heavyweight Title: Sycho Sid (c) vs. The Undertaker [No Disqualification Match]
Voto: 6/10. La sfida in sé non è pessima, ma a mio parere ci sono troppi interventi esterni ed in generale è troppo lenta, di gran lunga inferiore al suo pieno potenziale. Bret Hart interviene più volte e prende come bersaglio Sycho Sid, arrivando ad influire sul risultato finale. Undertaker colpisce Sid già tramortito da Hart e lo schiena dopo 21 minuti e 19 secondi, conquistando il titolo mondiale per la seconda volta in carriera. La lentezza eccessiva è un punto debole, ma lo scontro di potenza riesce almeno a rendere il match sufficiente.

Voto finale: 6/10. C’è un solo grande pregio in questa sfida ed è un match a cinque stelle fra Bret Hart e Steve Austin, che corona Stone Cold fra i lottatori principali della federazione nonostante la sconfitta (ma non per sottomissione!) mentre Hitman diventa aggressivo e non solo infierisce al termine del match, ma interviene pure nel main event. Sycho Sid contro Undertaker non è la giusta sfida per un momento storico come la conquista del titolo mondiale da parte del Phenom, sicuramente meritata. Il contorno dell’evento è accettabile, anche se Rocky Maivia contro The Sultan rimane il match peggiore, assolutamente di livello troppo basso per un evento così importante. Non è la migliore card che poteva esserci per questo evento ma la resa sul ring è valida. C’è da dire che per gran parte dei match Wrestlemania 13 è soltanto un punto di passaggio e non una risoluzione, abbiamo addirittura un finale per doppio conteggio fuori nel match per i titoli di coppia.

martedì 27 febbraio 2018

Recensione Elimination Chamber 2018 (25 febbraio 2018)

Recensione WWE Elimination Chamber 2018
25 febbraio 2018 da Las Vegas (Nevada)
Durata show: 3:22:47

Ultima tappa per il roster di Raw prima di Wrestlemania mentre un nuovo traguardo viene raggiunto dalla divisione femminile con la prima Elimination Chamber fra lottatrici.

WWE RAW Women's Title: Alexa Bliss (c) vs. Bayley vs. Mandy Rose vs. Mickie James vs. Sasha Banks vs. Sonya Deville [Elimination Chamber Match]
Voto: 8/10. Viene dato molto rilievo all’importanza “storica” del match per le lottatrici, ma allo stesso tempo c’è una buona selezione di lottatrici. Partono Bayley e Sonya Deville, poi entra Mandy Rose. L’Absolution non fa una grande figura e dopo l’ingresso Sasha Banks elimina Mandy Rose. Entra Mickie James ed elimina Sonya Deville (quindi con l’Absolution fuori dalla sfida), ma la collaborazione fra Sasha e Bayley porta all’eliminazione anche di Mickie James. Entra per ultima Alexa Bliss e Sasha finalmente comincia a lottare per se stessa, lasciando in difficoltà Bayley che però fa una grande prestazione prima di essere eliminata da Alexa Bliss, che poi chiude anche su Sasha e vince il match in 29 minuti e 35 secondi. Prestazione grandiosa di Bayley nel match ma il risultato era prevedibile con la riconferma di Alexa Bliss. La sfida non rimane fra le mie Chamber preferite ma di certo è riuscita bene per l’impegno mostrato dalle lottatrici.

WWE RAW Tag Team Titles: Cesaro & Sheamus (c) vs. Titus Worldwide (Apollo & Titus O'Neil) (w/Dana Brooke)
Voto: 6/10. Trovo scarso interesse in un match dove gli sfidanti non sembrano affatto pronti per le cinture di coppia. Cesaro e Sheamus gestiscono la sfida, Apollo regala un po’ di spettacolo ma non si tratta di un buon match. I campioni di coppia vincono per schienamento in 10 minuti e 5 secondi. Non penso che si potesse fare molto meglio, e a dire la verità il risultato è sufficiente quindi non mi lamento.

Asuka vs. Nia Jax
Voto: 5.5/10. La storia della striscia vincente di Asuka mi ha già annoiato da parecchio, invece di creare attesa sembra mettere in secondo piano i match e le sue avversarie. Nia Jax domina la sfida ma Asuka vince per schienamento in 8 minuti e 15 secondi. Non c’è il minimo motivo per interessarsi al match, sa di già visto molte volte, però c’è da dire che Nia Jax ha fatto il possibile per rendere la sfida meno prevedibile di quanto era già ovvio.

Nia Jax, che è ormai eliminata dal main event femminile di Wrestlemania, attacca Asuka alle spalle e la demolisce al termine del match. Forse ha trovato un altro modo per farsi inserire nuovamente nella sfida?

Bray Wyatt vs. Matt Hardy
Voto: 4.5/10. Ancora una volta una rivalità di Bray Wyatt ha un potenziale enorme ma viene ridicolizzata da commedia malfatta. Ho amato il personaggio di Broken Hardy ad Impact, ma qui manca quella demenzialità dei match che caratterizzavano la sua esagerazione. Tolti questi elementi, è un lottatore che dice e fa cose strane senza senso. Matt Hardy vince per schienamento in 9 minuti e 55 secondi.

Arriva la firma del contratto di “Rowdy” Ronda Rousey e com’era prevedibile si tratta di un segmento lunghissimo, ma il pubblico è carico e la supporta. Kurt Angle, Triple H e Stephanie McMahon supervisionano il segmento ed appena prima della firma del contratto Angle ammette che il duo dell’Autority è lì per manipolarla per quello che lei ha fatto loro a Wrestlemania 31. Angle viene fatto allontanare perché ha “l’influenza”, mentre loro cercano di mantenere il controllo. L’eroe olimpico però replica che Stephanie gli ha detto che Ronda ha fallito nella sua carriera e non ha futuro, perciò lei appare seccata e arriva a muso duro con Triple H, poi lo getta sul tavolo con un Suplex. Arriva il tipico ceffone di Stephanie che poi fugge dal ring. La firma del contratto arriva comunque. Finirà di sicuro con Kurt Angle & Ronda Rousey contro Triple H & Stephanie McMahon dopo questo segmento!

WWE Universal Title #1 Contendership: Braun Strowman vs. Elias vs. Finn Balor vs. John Cena vs. Roman Reigns vs. Seth Rollins vs. The Miz [Elimination Chamber Match]
Voto: 7+/10. È da un anno che si parla di Brock Lesnar contro Roman Reigns a Wrestlemania, ma questa è la sfida che può cambiare le carte in tavola. Edizione atipica a sette lottatori, partono in tre: Seth Rollins, Finn Balor e The Miz. Tutto procede regolarmente con gli ingressi di John Cena e Roman Reigns, ma è Braun Strowman a fare la differenza. Il lottatore subisce manovre finali da tutti i suoi avversari e sopravvive, elimina The Miz mentre poi entra Elias, che cerca di rimanere riparato, ma si ritrova pure lui ad essere eliminato da Strowman. A sorpresa pure Cena finisce vittima del Monster among men dopo una sfida insipida. A seguire è il turno di Finn Balor, sempre da parte dello stesso Strowman. Roman e Rollins collaborano insieme finché non si ritrovano a collidere fra loro e ancora una volta Braun Strowman domina e annienta pure Rollins, rimanendo a giocarsi la vittoria con Roman. Le cinque eliminazioni (mai successo prima di quel momento in una Chamber) non bastano a portarlo al successo ed è, come prevedibile, Roman a vincere il match per schienamento in 40 minuti e 15 secondi, il nuovo record di durata del match. A mio parere la qualità è alta ma la gestione del match mi lascia perplesso perché forza un risultato scontato ma allo stesso tempo pesante da digerire per molti fan. Anche se non sono felice della conclusione e della fase finale, devo dire che è stato appassionante.

Braun Strowman interrompe il festeggiamento di Roman Reigns e lo mette KO sul ring, andandosene a testa alta in chiusura di show.


Voto finale: 5/10, è difficile dare un voto ragionevole all’evento, le due Elimination Chamber sono entrambe ben riuscite, anche se quella femminile lo è sicuramente più dell’altra. Purtroppo c’è un senso di prevedibilità che è difficile da togliere. Braun Strowman è l’eroe dell’evento, e allo stesso tempo pure il grande sconfitto perché Roman Reigns rimane il nome di punta della WWE, anche al punto da offuscare completamente John Cena che fa una fra le prestazioni più basse della sua carriera, eliminato senza alcun traguardo come uno fra tanti. Per me la gestione di quel match avrebbe avuto più senso se Strowman avesse eliminato anche Roman, così da assicurarsi la giusta costruzione da mostro prima di affrontare Brock Lesnar… ma cosa ci guadagna Roman da questa vittoria? Per i fan non sarà facile digerire questa decisione, sono sempre stato neutrale riguardo a Roman Reigns, non mi dispiace affatto ma si esagera con lui. Invece la Chamber femminile è intelligente, con buona qualità delle lottatrici e con una grandissima Bayley, ma anche Sasha Banks più arrogante ed efficace, così mi piace! Alexa Bliss rimane la migliore sorpresa degli ultimi due anni. La parte centrale dello show è tutt’altro che ben riuscita, anzi, direi che ci sono dei grossi problemi soprattutto con Broken Matt Hardy contro Bray Wyatt, un match fastidioso con due lottatori di alto livello, un vero peccato. Per il resto c’è poco da dire, tutto accettabile ma nulla di veramente ottimo. A mio parere i punti forti dell’evento sono le due Elimination Chamber, ma con una gestione di quella maschile che continua a lasciarmi perplesso. La firma del contratto di Ronda Rousey dura troppo e il segmento appare un po’ strano, si passa dall’attesa alla costruzione di una storia che sembra prevedibile nello svolgimento. In conclusione, è un evento a mio parere insufficiente.

lunedì 26 febbraio 2018

Recensione Nitro episodio 79 (17 marzo 1997)

Recensione WCW Nitro 79
17 marzo 1997 da Savannah (Georgia)
Durata show: 1:36:41
Rating: 3.6 (vs Raw #201: 2.4)

A WCW Uncensored, il Team nWo ha sconfitto il Team Piper e il Team WCW, ma Sting si è rivelato antagonista di Hollywood Hogan e compagni.

Psychosis vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7/10. Si parte con una buona sfida, con ottima qualità atletica da parte dei due lottatori anche senza raggiungere livelli eccessivamente alti. La durata come al solito è breve e nel finale Rey Mysterio vince per schienamento.

“Mean” Gene intervista Arn Anderson, che sta soffrendo per un infortunio ed è fiero del ritorno di Sting dalla parte della WCW. Come persona matura si considera responsabile degli Horsemen e vuole che i problemi siano risolti una volta per tutti all’interno della squadra, poi critica Kevin Sullivan.

Diamond Dallas Page vs. Maxx
Squash. Vittoria veloce per DDP che vince per schienamento. Non c’è nulla da dire su match come questi.

DDP lancia la sua minaccia a Randy Savage per aver preso Kimberly come bersaglio. Macho Man lo interrompe dagli spalti con Miss Elizabeth, il lottatore si vanta di essere un’icona, poi dice che potrebbe esserci un match fra loro. Page lo sfida ora e lo insegue ma non riesce a raggiungerlo.

Prima del match seguente, Eric Bischoff e gli Outsiders raggiungono il tavolo di commento per cercare gli applausi del pubblico, che invece li fischia, annunciando che i titoli di coppia stasera saranno difesi nello show.

Hugh Morrus & Konnan vs. Joe Gomez & The Renegade
Voto: 5/10. Match che non entra mai nel vivo ed è poco interessante, Hugh Morrus e Konnan vincono per schienamento.

WCW United States Heavyweight Title: Dean Malenko (c) vs. Scotty Riggs
Senza voto. Sfida equilibrata ma troppo breve per essere giudicata. Malenko vince per schienamento mentre Riggs sembra ormai un lottatore poco credibile dopo tante sconfitte.

Knuckles Nelson & T. Rantula vs. Lex Luger & The Giant
Squash. Altra sfida a senso unico, non conosco per niente gli avversari di Luger e Giant, che vincono per schienamento in breve tempo.

The Giant si dice soddisfatto del ritorno di Sting dalla parte della WCW, finalmente si è giunti alla luce alla fine del tunnel, mentre Lex Luger dice che ora può credere a ogni fiaba dopo il ritorno di Sting, che è giunta la fine per il new World order. Stasera tutti parlano di Sting.

Bobby Eaton vs. Ultimo Dragon
Squash. Vittoria veloce per Ultimo Dragon, anche qui non c’è niente da segnalare.

Il nWo raggiunge il ring quasi al completo, Hollywood Hogan e Macho Man iniziano il discorso, poi anche i campioni di coppia. Nessuno dice nulla di importante, è giusto un segmento per presentarli tutti.

Inizia la seconda ora dello show con l’annuncio che a WCW Spring Stampede ci sarà Diamond Dallas Page contro Randy Savage.

Alex Wright & Mark Starr vs. Jeff Jarrett & Steve McMichael
Squash. Lo show diventa ormai prevedibile con queste sfide a senso unico. I Four Horsemen vincono facilmente e mostrano coesione, lasciandosi alle spalle i problemi.

Debra si prende i fischi come al solito mentre si vanta della collaborazione fra McMichael e Jarrett.

Chavo Guerrero Jr. vs. Scott Norton
Senza voto. Quando c’è una sfida che potrebbe risultare equilibrata, il tempismo è troppo breve per permettermi di valutarla. Norton risulta comunque più potente e usa la forza bruta per arrivare alla vittoria per schienamento.

Scott Hall e Kevin Nash cantano “Bad Boys” prima del match.

WCW World Tag Team Titles: The Outsiders (Kevin Nash & Scott Hall) (c) vs. Bunkhouse Buck & Mike Enos
Voto: 6/10. Era stato promesso un grande team per la difesa delle cinture, ma chiaramente non è così. Gli Outsiders vincono senza troppi problemi ma si prendono il tempo che serve. Il voto va all’intrattenimento regalato e non alla qualità della sfida.

Billy Kidman vs. Chris Benoit
Squash. Per ora non c’è alcuna parità di talento, Benoit vince alla svelta contro l’avversario.

Ric Flair raggiunge il ring ma è per la maggior parte Benoit a parlare della sua rivalità con Sullivan (nulla di nuovo perché gli argomenti sono gli stessi da sei mesi). Il Nature Boy poi si gasa e provoca Roddy Piper, con cui condivide ancora una rivalità nonostante avessero provato a collaborare.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Senza voto. Stranissimo ring attire dorato per gli Harlem Heat, il match ha un potenziale incredibile ma viene interrotto dall’arrivo del nWo che fa scattare il No Contest.

I membri del nWo attaccano i quattro lottatori del main event, arrivano Lex Luger e Giant ad aiutare gli altri due team e scacciano i rivali in chiusura di show mentre Sting si fa calare al centro del ring.

Voto finale: 4/10, parto subito dalla critica principale allo show: non c’è nulla di interessante per quanto riguarda i match, solo Rey Mysterio contro Psychosis è promettente ma davvero breve. È una fra le puntate più vuote di sempre da quel punto di vista. Troppe sfide a senso unico, non è l’ideale per uno show in diretta al lunedì sera. Ma c’è un altro problema, la maggior parte delle interviste dopo le sfide serve a parlare di Sting, tutti sono coinvolti, e se questo rende realistica la passione dei lottatori per la WCW, dall’altro lato toglie importanza alle loro rivalità. Randy Savage contro DDP è ben costruito e continua ad attrarre interesse, forse il punto di massima di questo show. Il new World order non fa nulla di particolare a parte con i lottatori che parlano con frasi vuote, con un po’ di intrattenimento da parte degli Outsiders, ma finisce lì lo spettacolo.


Nitro, voto 4; Raw, voto 7.5. Raw stavolta è decisamente migliore di Nitro.


Nitro 42 – Raw 29

venerdì 23 febbraio 2018

Recensione No Mercy 2001 (21 ottobre 2001)

Recensione No Mercy 2001
21 ottobre 2001 da St. Louis (Missouri)
Durata show: 2:38:11

L’Invasion si avvia alla conclusione e continuano le sfide fra lottatori dei due schieramenti, WWF contro Alliance.

WCW World Tag Team Titles: The Hardy Boyz (Jeff Hardy & Matt Hardy) (w/Lita) (c) vs. Lance Storm & The Hurricane (w/Ivory & Mighty Molly)
Voto: 7-/10. Sfida divertente ma confusionaria, con l’intervento di Lita, Ivory e Molly più volte nella sfida. Ci sono tante manovre aeree e non c’è grande psicologia. I fratelli Hardy ottengono la vittoria per schienamento in 7 minuti e 41 secondi. Mi ha divertito parecchio.

Kane vs. Test
Voto: 5/10. Nel match Test sbaglia diverse mosse, incredibile pensare che la sfida lo vede quasi dominante contro Kane. L’arbitro Nick Patrick complica le cose e quando entra in gioco una sedia, arriva la scorrettezza da parte di Test, che poi schiena Kane in 10 minuti e 5 secondi.

Stacy Keibler vs. Torrie Wilson
Senza voto. Sfida in lingerie, praticamente fanservice senza particolari spunti. Torrie Wilson schiena Stacy dopo 3 minuti e 9 secondi.

WWF Intercontinental Title: Christian (c) vs. Edge [Ladder Match]
Voto: 8.5/10. Un ottimo Ladder match, che dura a lungo ed è divertente da seguire, con alcuni colpi duri e una buona storia dietro. La parte finale vede Edge eseguire il Con-Chair-To a due sedie su Christian prima di recuperare la cintura intercontinentale in 22 minuti e 12 secondi.

WWF World Tag Team Titles: The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (c) vs. Tajiri & The Big Show
Voto: 7+/10. Tipico match confusionario ma divertente, con vari colpi di scena e schienamenti sfiorati. Rhyno interviene durante il match per colpire Big Show ma non basta a portare la vittoria agli avversari. Comunque i Dudley Boyz arrivano a schienare Tajiri in 9 minuti e 30 secondi.

Booker T vs. The Undertaker
Voto: 7.5/10. Un match di buona qualità, che supera le attese. Booker T è un buon avversario per Undertaker, che riesce a superarlo e lo schiena dopo 12 minuti e 10 secondi. Fisicamente intenso, e ancora una volta Booker T perde un match in pay per view.

WCW World Heavyweight Title: The Rock (c) vs. Chris Jericho
Voto: 9/10. Una sfida di grande importanza, ben riuscita in tutti gli aspetti. L’equilibrio viene mantenuto fino in fondo. La rivalità è ben costruita e vede Jericho in un periodo di cambiamento del personaggio, più vicino all’arroganza del primo periodo in federazione, ma ancora tifato dal pubblico. Stephanie McMahon interviene per cercare di danneggiare Jericho, però si ritrova a portare la sedia che Y2J usa per stordire The Rock e schienarlo in 23 minuti e 44 secondi, conquistando il suo primo titolo mondiale. Un match da recuperare, intenso fino all’ultimo secondo.

The Rock non apprezza l’uso della sedia da parte del rivale e gliela consegna, ma se ne va senza bisogno di un’aggressione.

WWF World Heavyweight Title: Steve Austin (c) vs. Kurt Angle vs. Rob Van Dam [No Disqualification Triple Threat Match]
Voto: 8/10. La rivalità ruota attorno a Rob Van Dam, che da alleato di Stone Cold passa alla fazione della WWF, risultando l’elemento di disturbo nella lotta al titolo. Non è un match di lunga durata ma succede davvero di tutto. Intervengono Mr. McMahon e Shane McMahon a causare maggiore confusione, nel finale Steve Austin schiena RVD dopo 15 minuti e 16 secondi.


Voto finale: 8/10, un altro evento pienamente riuscito, parecchie sfide di valore che sono riuscite al meglio e perfino un cambio di titolo mondiale che porta Chris Jericho all’apice della sua carriera in un anno davvero significativo per lui. Steve Austin e The Rock continuano ad essere le stelle principali della federazione, si cerca in ogni modo di evitare il confronto singolo fra loro appunto perché quando succede diventa un evento importante da seguire. Rob Van Dam ha una chance nel main event, mentre Kurt Angle si ritrova ad aver perso la cintura prima ancora di una possibile difesa in pay per view, un po’ a sorpresa. Undertaker contro Booker T risulta migliore di quanto fosse prevedibile, nonostante le tante sconfitte Booker T si inserisce molto meglio in WWF rispetto alla maggior parte dei lottatori WCW della prima ondata (la seconda sarà poi quella seguente del 2002). Non mancano le sfide riempitive, che sono davvero uno spreco di tempo, mentre l’Invasion non ha più il fascino iniziale e la sua importanza è calata parecchio nel corso dei mesi, limitandosi a essere un altro scontro nella famiglia McMahon più che una battaglia fra federazioni. In ogni caso, No Mercy è un successo.

lunedì 19 febbraio 2018

Recensione Unforgiven 2001 (23 settembre 2001)

Recensione Unforgiven 2001
23 settembre 2001 da Pittsburgh (Pennsylvania)
Durata show: 2:37:31

Lo show si apre con “America The Beautiful” e il pubblico è ancora sconvolto dal terribile evento che ha colpito la nazione due settimane prima. Il pubblico di Pittsburgh è lì per tifare l’eroe di casa Kurt Angle, in lotta per il titolo mondiale WWF contro Steve Austin. Al tavolo di commento ci sono Jim Ross e Paul Heyman.

WWF World Tag Team Titles: The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (c) vs. Hurricane Helms & Lance Storm vs. Spike Dudley & The Big Show vs. The Hardy Boyz (Jeff Hardy & Matt Hardy) [Fatal Four Way Elimination Match]
Voto: 8/10. Molto più divertente di quanto potessi immaginare, Hurricane Helms è Shane Helms con il personaggio del supereroe arrogante, un po’ diverso dall’Hurricane che conosciamo tutti del periodo successivo, infatti è in squadra con Lance Storm. La sfida è ad eliminazione, Big Show e Spike Dudley eliminano Hurricane e Storm, poco dopo i fratelli Hardy eliminano Big Show e Spike. A vincere il match sono i Dudley Boyz in 14 minuti e 22 secondi dopo una sfida intensa e coinvolgente. Di solito non amo quando vengono inseriti più di tre team in una sfida, ma qui risulta ben fatta.

Perry Saturn vs. Raven (w/Terri)
Voto: 5-/10. La rivalità è a livelli ridicoli, basata sulla distruzione da parte di Raven della scopa di Perry Saturn… no comment su questo! Il match non è particolarmente buono, è un periodo dove Raven risulta dominante e infatti è lui ad uscire vincitore per schienamento in 5 minuti e 7 secondi.

WWF Intercontinental Title: Edge (c) vs. Christian
Voto: 7/10. La rivalità fra i due fratelli è finalmente emersa con mesi di ritardo. Christian ha voltato le spalle ad Edge e vuole il titolo intercontinentale, qui ha già il suo brano d’ingresso d’opera (che vi consiglio di recuperare se non lo conoscete). Il match esce bene ma non è epico come ci si potrebbe attendere, c’è una fase di dominio di Christian che risulta un po’ noiosa, poi emerge meglio nelle fasi finali, dove Christian usa un colpo basso e schiena Edge dopo 11 minuti e 53 secondi.

WCW World Tag Team Titles: Kane & The Undertaker (c) vs. KroniK (Brian Adams & Bryan Clarke) (w/Steven Richards)
Voto: 4.5/10. Un match lento e noioso, che non risulta per nulla piacevole. I Brothers of Destruction vincono senza troppe difficoltà in 10 minuti e 21 secondi per schienamento, mantenendo le cinture di coppia.

Steven Richards viene preso di mira dai Brothers of Destruction e subisce una Chokeslam.

WWF Hardcore Title: Rob Van Dam (c) vs. Chris Jericho
Voto: 8.5/10. Rob Van Dam è al pieno della sua forma fisica, rappresenta il team WCW/ECW ma continua a essere tifato dal pubblico. Chris Jericho non è da meno, il 2001 è un anno incredibile per lui. Il match è ottimo e ben combattuto, Stephanie McMahon interviene per sfavorire Jericho e RVD riesce a chiudere per schienamento dopo 16 minuti e 33 secondi. RVD era ottimo quando ancora non faceva match fotocopia tutti simili fra loro.

WCW World Heavyweight Title: The Rock (c) vs. Booker T & Shane McMahon [Two On One Handicap Match]
Voto: 6.5/10. Una sfida più che sufficiente, The Rock è contro due avversari che vogliono il titolo mondiale WCW ma comunque rimane la figura dominante. Test interviene per attaccarlo, mentre Bradshaw lo scaccia per riportare la situazione alla normalità. Nel finale The Rock chiude su Booker T per schienamento in 15 minuti e 24 secondi.

WCW United States Title: Tajiri (w/Torrie Wilson) (c) vs. Rhyno
Voto: 5/10. Una sfida breve e con troppo coinvolgimento da parte di Torrie Wilson per risultare di buon livello. Rhyno chiude per schienamento su Tajiri e conquista la cintura.

WWF World Heavyweight Title: Steve Austin (c) vs. Kurt Angle
Voto: 8+/10. Un match intenso, a tratti crudo, con Stone Cold che si ritrova a perdere sangue dopo pochi minuti dall’inizio. I fan urlano “USA, USA” per gran parte della sfida. Nel finale i due lottatori si rubano le proprie manovre finali, poi arriva l’Angle Lock e Steve Austin cede dopo 23 minuti e 54 secondi, ha la mano sulle corde ma l’arbitro non vede. Kurt Angle conquista il titolo mondiale WWF per la seconda volta in carriera a meno di un anno dalla prima conquista e festeggia con il pubblico di casa, i parenti e alcuni lottatori fra cui Undertaker.


Voto finale: 7/10, un evento particolare, con un’atmosfera 100% americana, il patriottismo è ovunque. Kurt Angle, l’eroe di casa, l’eroe americano, ha il dovere di prendersi il titolo WWF, sembra quasi la trama di un film di bassa qualità. L’Invasion non funziona più come nella fase iniziale, di sicuro molti wrestler WCW sono utilizzati male, Booker T viene mostrato nettamente inferiore a The Rock, i KroniK sono un team pessimo che non fa altro che subire per buona durata del match. I due punti di forza di Unforgiven ’01 sono il main event dove Angle riesce finalmente a essere tifato mentre conquista il titolo mondiale contro Steve Austin, e la sfida per il titolo Hardcore che anche se è per una cintura minore di scarso valore risulta epica per il confronto fra Chris Jericho e Rob Van Dam. Sicuramente non è fra i migliori eventi del 2001, ma si mantiene nella striscia continua di pay per view di buon livello.

venerdì 16 febbraio 2018

Recensione NXT episodio 145 (28 novembre 2012)

Recensione NXT 145
28 novembre 2012 da Full Sail University, Winter Park (Florida)
Durata show: 44:35

Daniel Bryan apre lo show dicendo che lui è I CAMPIONI di coppia, non considerando il suo compagno Kane il vero campione… ma Kane compare e insiste che è lui I CAMPIONI. Sì-no-sì-no… Questa era praticamente la storia del team Hell No nel 2012.

Leo Kruger vs. Trent Barreta
Voto: 5.5/10. La sfida è un po’ lenta nel ritmo ma risulta accettabile. Leo Kruger arriva alla vittoria per schienamento in 4 minuti e 42 secondi. Ancora una volta Kruger appare credibile nella sua offensiva.

Memo Montenegro vs. Xavier Woods
Squash. Xavier Woods entra danzando, sul ring non ha grossi problemi con un avversario privo di offensiva, poi vince per schienamento in 3 minuti e 17 secondi.

Audrey Marie vs. Emma
Voto: 4/10. Se volete un esempio di pessima gestione della sfida, scarso talento e pochissimo tempo a disposizione, questo match dimostra che non c’era ancora alcun tentativo di valorizzare la divisione femminile nello show. Audrey Marie vince per schienamento dopo 2 minuti e 46 secondi.

Dovrebbe esserci un’intervista a Roman Reigns ma lui è così impegnato da non presentarsi. Ed era appena un debuttante!

Michael Cole presenta il faccia a faccia fra Seth Rollins e Jinder Mahal. Nel frattempo Rollins ha già debuttato nel roster principale come parte dello Shield, ma qui è ancora il “bravo ragazzo” che piace al pubblico visto che le registrazioni sono precedenti. Il campione crede di essere stato attaccato da un uomo disperato e codardo che sa di non poterlo battere. Mahal gli dà del perdente in modi un po’ banali per farsi fischiare, poi i due si scambiano qualche altra provocazione, ma Cole li tiene separati, finché Mahal non attacca nuovamente Rollins e lo lascia a terra.

WWE Tag Team Titles: Team Hell No (Daniel Bryan & Kane) (c) vs. Johnny Curtis & Michael McGillicutty
Voto: 6-/10. Questa è l’ultima apparizione di Johnny Curtis con questo nome, infatti prossimamente diventerà Fandango, debuttando nel roster principale, ma è ancora abbastanza strano perché qui balla su un brano hip hop durante l’ingresso. Devo ammettere che il team di Daniel Bryan e Kane nel 2012 era sensazionale e molto importante per la carriera del wrestler barbuto, mentre fuori contesto è un po’ meno appagante da vedere in azione. Il pubblico si gasa con la presenza degli ospiti ed è la ragione per cui la sfida va bene, anche se nel contesto di NXT aggiunge poco o niente. Sono i campioni di coppia a vincere per schienamento in 7 minuti e 2 secondi.

Kane e Daniel Bryan si abbracciano in chiusura di show, mostrando ancora difficoltà ad accettarsi come campioni di coppia e come una squadra.


Voto finale: 4/10, quello che desidero vedere da NXT è lo sviluppo di talenti che in futuro possono scrivere la storia della WWE. Quando nel main event c’è un match focalizzato su stelle principali della federazione allora c’è qualcosa che non va. Non ho nulla contro la partecipazione del Team Hell No a NXT, ma a che pro? Curtis e McGillicutty non fanno nemmeno una buona figura. Il segmento fra Seth Rollins e Jinder Mahal funziona anche se lo scambio di parole è fra i più classici, senza alcuna invettiva. Leo Kruger contro Trent Barreta e la pessima sfida femminile non aggiungono niente allo show, mentre il match di Xavier Woods è breve e poco ispirato. Un’altra settimana ininfluente per NXT, che rischia di rimanere intrappolato in una formula efficace solo in rari casi.

martedì 13 febbraio 2018

Recensione Raw episodio 201 (17 marzo 1997)

Recensione Raw 201
17 marzo 1997 da Syracuse (New York)
Durata show: 1:36:05
Rating: 2.4 (vs Nitro #79: 3.6)

Ultima puntata prima di Wrestlemania 13, con un match valido per il titolo mondiale WWF fra Sycho Sid e Bret Hart che può cambiare l’intera struttura dell’evento seguente.

The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk) vs. The Nation Of Domination (Crush & Savio Vega)
Voto: 6/10. Durante il match ci sono interviste ad Ahmed Johnson e Farooq per continuare la loro rivalità. Il match sfrutta la popolarità dei Legion of Doom, tifati dai fan dopo questo ritorno. I LoD sono a un passo dalla vittoria con la loro manovra finale, ma interviene Faarooq a far scattare la squalifica che chiude un match sufficiente per l’atmosfera ma povero nei contenuti.

Mentre la Nation of Domination aggredisce con la superiorità numerica i Legion of Doom, Ahmed Johnson si scatena e fa piazza pulita dei lottatori per proteggere i futuri compagni in vista del Chicago Street Fight match.

Viene rivelato dal team di commento che Shawn Michaels potrebbe essere presente nell’arena di questo show.

Flash Funk vs. Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna)
Voto: 7-/10. Gli ingressi durano davvero molto, il match si tiene su ritmi atletici, buona anche la prestazione di HHH, un po’ più vario nel repertorio. Hunter chiude con il Pedigree per schienamento.

HHH e Chyna attaccano Flash Funk anche dopo la fine della sfida, poi la regia mostra Shawn Michaels presente nell’arena.

Mascarita Sagrada Jr. & Mini Goldust vs. Mini Mankind & Mini Vader
Senza voto. Sfida da Lucha Libre con i mini-luchadores, abbastanza simpatica ma per me difficile da valutare. Ci sta perché impiega qualche minuto, ma non è nulla da segnalare o nemmeno da criticare. Vincono Sagrada e Goldust per schienamento.

Gorilla Monsoon decide che la sfida fra Bret Hart e Sycho Sid sarà per il titolo mondiale, anche se c’erano stati dubbi fino a quel momento.

Bret “The Hitman” Hart raggiunge il ring e chiede rispetto al pubblico, in parte lo ottiene, poi vuole cambiare la faccia di Wrestlemania 13 ed entrare nel main event, oltre che vincere il titolo mondiale per la quinta volta in carriera. Il suo piano è di sconfiggere Sycho Sid e di far gridare “I Quit” a Steve Austin, attende di sentire quelle parole da lui. Il lottatore mostra già l’arroganza del resto del ’97 ma è ancora tifato.

Mike Bell vs. The Sultan (w/Bob Backlund & The Iron Sheik)
Squash. Continua il dominio di Sultan, che demolisce il povero Mike Bell per sottomissione. Rocky Maivia osserva la sfida perché Sultan sarà il suo prossimo avversario.

Passaggio alla seconda ora di Raw, il WAR ZONE. Shawn Michaels, che è a tutti gli effetti un wrestler semi-ritirato, scherza con il pubblico e fa capire che potrebbe tornare prima del previsto. Il discorso è un po’ vuoto ma il carisma del lottatore compensa bene.

WWF European Title: The British Bulldog (w/Owen Hart) (c) vs. Vader (w/Mankind & Paul Bearer)
Voto: 7/10. Match buono con un finale spiacevole, infatti arriva un’altra squalifica, stavolta quando Mankind interviene.

Owen Hart e British Bulldog collaborano per abbattere i loro avversari, Bulldog usa addirittura l’urna di Paul Bearer.

Aaron Ferguson vs. Billy Gunn
Squash. Nessun problema per Billy Gunn, che vince facilmente contro l’avversario mentre Ken Shamrock è al tavolo di commento.

Billy Gunn provoca Ken Shamrock e lui sale sul ring ad applicargli una manovra di sottomissione, poi una seconda. Non si scherza con Shamrock!

Intervista a Steve Austin, pronto ad affrontare Bret Hart a Wrestlemania. Stone Cold provoca Shamrock e lo invita ad arbitrare il match in modo corretto. Austin è felice che Hart abbia una chance per il titolo mondiale stasera, così sarà lui a uscire da Wrestlemania 13 come campione.

WWF World Heavyweight Title: Sycho Sid (c) vs. Bret Hart [Steel Cage Match]
Voto: 7.5/10. Il match vede la collaborazione fra Bret Hart e Steve Austin per ovvie ragioni, anche se loro sono rivali. Sid sta per essere sconfitto in questo modo ma arriva anche Undertaker, stavolta dalla sua parte. Austin attacca Undertaker mentre Sid riesce a fuggire mentre Hart viene fermato alla porta da Taker. Insomma… un match confusionario ma divertente, che sa intrattenere anche senza il cambio di titolo.

Sycho Sid viene confermato campione e quindi Undertaker primo sfidante al titolo mondiale.

Bret Hart è infastidito da questo finale, Vince McMahon sale sul ring per intervistarlo ma viene colpito con uno spintone, mentre Hitman si lamenta che tutti cercano di fregarlo con delle ingiustizie. A sorpresa, Hart usa un linguaggio colorito per il periodo e Jim Ross continua a scusarsi con il pubblico. Steve Austin lo ferma dalla distanza e i due litigano pesantemente, Sycho Sid raggiunge il ring, poi Hart si accanisce contro Undertaker, arriva Stone Cold e scattano risse separate.  Intanto Sid e Undertaker si posizionano per una Chokeslam senza riuscire a concluderla. Perfino Shawn Michaels fa il suo ingresso in quella situazione. Il pubblico impazzisce per questo segmento degno dell’era Attitude.


Voto finale: 7.5/10, Bret Hart è protagonista di un episodio unico nel suo genere, a una sola settimana da Wrestlemania 13 può cambiare la card dell’evento e viene data grande importanza al main event. Gli ultimi 25 minuti di show sono perfetti, a differenza del resto di un episodio più classico senza troppi pregi ma nemmeno nulla di invadente o malfatto. Adrenalina pura per mandare avanti le due rivalità principali di Wrestlemania, Sycho Sid contro Undertaker che fino a quel momento era poco interessante entra nel vivo, mentre Bret Hart contro Steve Austin è sempre più epico da seguire. Il match fra British Bulldog e Vader è buono ma con un finale brutto che non dà giustizia alla sfida. Tutte le rivalità vengono mandate avanti quanto serve, perciò lo show si può dire riuscito. Raw continua a rimanere indietro negli ascolti ma sta facendo grandi passi avanti nella qualità durante il ’97.

lunedì 12 febbraio 2018

Recensione WCW Uncensored 1997 (16 marzo 1997)

Recensione WCW Uncensored 1997
16 marzo 1997 da North Charleston (South Carolina)
Durata show: 2:43:52

È la sera del confronto fra Team WCW, Team nWo e Team Piper. Al tavolo di commento ci sono Dusty Rhodes, Tony Schiavone e Bobby Heenan.

WCW United States Heavyweight Title: Eddie Guerrero (c) vs. Dean Malenko [No Disqualification Match]
Voto: 8.5/10. Un match di buon livello tecnico, mai stancante da seguire anche se non è eccessivamente spettacolare, ma Eddie Guerrero risulta aggressivo come si era intuito dalle settimane precedenti e dà maggiore interesse alla sfida. Purtroppo la parte finale vede un intervento esterno da parte di Syxx, che si porta dietro la telecamera. Dean Malenko se ne approfitta per utilizzarla e colpire Guerrero per poi schienarlo in 19 minuti e 14 secondi, conquistando così la cintura americana. La parte strana di questo No DQ match è che il colpo scorretto arriva quando l’arbitro non vede.

“Mean” Gene intervista Roddy Piper, che come sempre è scatenato al microfono. Arrivano anche gli Horsemen con Piper.

Psychosis vs. Ultimo Dragon (w/Sonny Onoo)
Voto: 7+/10. Zero psicologia del ring ma un buono spotfest che diverte e concede parecchi minuti d’azione e voli all’esterno. Ultimo Dragon chiude per schienamento in 13 minuti e 17 secondi.

Intervista di Diamond Dallas Page, interrotta da “Macho Man” Randy Savage, che lo provoca mostrando il giornale Playboy con presente Kimberly, lui si sente provocare e scatta una rissa dove Savage attacca brutalmente l’avversario, lasciandolo KO dopo aver usato Kimberly come esca per farlo uscire allo scoperto.

Glacier vs. Mortis (w/James Vandenberg)
Voto: 6.5/10. Debutto di Mortis, il futuro Kanyon e questo match sembra uscito da Mortal Kombat con la stranezza dei due personaggi con i loro colori marcati verde e azzurro. Glacier riesce a superare la sfida e vince per schienamento in 9 minuti e 4 secondi, quindi Mortis parte con una sconfitta… abbastanza imprevedibile come risultato.

Post-match interviene Wrath (credo anche lui al debutto) ad aiutare Mortis e insieme attaccano Glacier sul ring.

Buff Bagwell vs. Scotty Riggs [Strap Match]
Voto: 6/10. Mi aspettavo una sfida noiosa invece risulta sufficiente. C’è la regola di toccare i quattro angoli per vincere, Bagwell è decisamente più carismatico, poi vince in 12 minuti e 25 secondi. Qui sarebbe stato meglio un match più breve anche perché Riggs è davvero poco interessante da seguire.

Hollywood Hogan e compagni ridicolizzano Diamond Dallas Page per quanto è successo con Randy Savage, poi vedono in Dennis Rodman il loro punto a favore stasera.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock)
Voto: 4.5/10. Questo è un match che a me ha nauseato ma che ad alcuni potrebbe piacere, il pubblico si è divertito a vedere questo Tornado match basato sull’hardcore. Di sicuro non è Terry Funk contro Cactus Jack, c’è da dire che fra bidoni della spazzatura usati troppe volte e altre ‘armi’ ridicole, è un match stupido. I Public Enemy distruggono un tavolo mettendo KO Stevie Ray, poi Booker T ottiene l’aiuto inatteso dei Four Horsemen e schiena Rocco Rock dopo 13 minuti e 17 secondi.

Intervista a Lex Luger, The Giant e Scott Steiner, mentre Rick Steiner è stato abbattuto dal nWo, quindi loro sono rimasti in tre. Si dicono pronti a fare piazza pulita dei loro avversari nonostante il rispetto per il Team Piper.

WCW World Television Title: Prince Iaukea (c) vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7/10. Non male, Rey Mysterio è spettacolare come di consueto, ma Iaukea non è proprio un ottimo lottatore, anche se è nel periodo di maggiore fama della sua carriera pur senza impressionare il pubblico. Viene fermata la sfida per tempo limite, dovrebbero essere passato 15 minuti ma è trascorso molto meno. Rey Mysterio invita a far ripartire la sfida e Iaukea lo schiena in quelli che sono 13 minuti e 41 secondi effettivi.

Team Piper (Chris Benoit, Jeff Jarrett, Roddy Piper & Steve McMichael) vs. Team WCW (Lex Luger, Scott Steiner & The Giant) vs. The nWo (Hollywood Hogan, Kevin Nash, Randy Savage & Scott Hall) (w/Dennis Rodman) [Three Way Tag Team Elimination Match]
Voto: 5/10. Un match confusionario e ad eliminazione dove si può schienare, sottomettere o buttare fuori dalla terza corda gli avversari. The Giant a sorpresa è il primo eliminato, la sfida non vede il Team WCW e il Team Piper collaborare e questo porta a un netto dominio del nWo nelle fasi finali, con Lex Luger che rimane da solo contro i quattro avversari dopo che Dennis Rodman ha fatto eliminare Roddy Piper. Luger si scatena ed elimina tutti tranne Hogan, che con un altro aiuto riesce a vincere il match dopo 19 minuti e 22 secondi, portando il nWo a un trionfo pure in questa occasione sulle fazioni rivali. Non risulta mai interessante, sembra più un segmento che una vera sfida.

Mentre il nWo festeggia, Sting si fa calare con una rupe al centro del ring e svela da che parte sta… attaccando i membri della fazione con la mazza da baseball per poi colpire anche Hollywood Hogan. Sting fa impazzire il pubblico in un momento davvero riuscito, fra le migliori chiusure in pay per view.


Voto finale: 6/10, questo evento non si perde in chiacchere inutili, è costituito da match di buona durata. Come spesso accade, il main event è un match deludente che non risulta affatto degno di essere atteso, ma c’è da dire che almeno c’è un grande post-match a chiudere tutto, con Sting che finalmente si schiera contro il new World order per la gioia del pubblico, diventando quindi il primo nemico di Hollywood Hogan che ormai era riuscito a fermare chiunque sul suo percorso. I primi due match sono i migliori dell’evento, in particolare Dean Malenko contro Eddie Guerrero sembra raccontare una storia oltre che mostrare le capacità dei due lottatori, con Guerrero sempre più aggressivo e motivato, ma Malenko riesce ad avere la meglio su di lui. Il talento di alcuni lottatori si nota bene nella sfide. La WCW è facilmente riconoscibile per questi eventi distribuiti in modo così strano, dove si parte benissimo e poi la qualità cala un po’ per volta.

giovedì 8 febbraio 2018

Recensione Nitro episodio 78 (10 marzo 1997)

Recensione WCW Nitro 78
10 marzo 1997 da Panama City (Florida)
Durata show: 1:36:48
Rating: 3.5 (vs Raw #200: 2.3)

Ultima puntata prima di WCW Uncensored e Roddy Piper arriva in limousine all’arena. Il setting dell’arena di Panama City vede il ring sospeso su una piscina.

High Voltage (Kenny Kaos & Robbie Rage) vs. Jeff Jarrett & Steve McMichael (w/Debra)
Voto: 5+/10. Un match scontato, ora che gli Horsemen hanno risolto i contrasti interni. McMichael vince per schienamento in 4 minuti e 45 secondi. Un bonus a favore del Piledriver conclusivo che mostra progressi nel parco mosse dell’ex giocatore di football.

“Mean” Gene presenta l’ingresso di Roddy Piper e del suo gruppetto poco credibile di lottatori, il wrestler è scatenato ed è pronto a lottare nel main event di Uncensored. Poi provoca la WWF e li accusa di essere bugiardi, parlando addirittura di Goldust, chiamando il suo gruppo “famiglia”. Arrivano i Four Horsemen, Arn Anderson apprezza il cuore del gruppo ma sa che servono dei professionisti. Piper non è d’accordo, ma è Ric Flair a prendere la parola e a scatenarsi al microfono. Flair vuole che Piper accetti il suo aiuto perché insieme possono sconfiggere Hollywood Hogan. Ovviamente lo scozzese lascia perdere la sua “famiglia” e si unisce agli Horsemen in questa battaglia.

WCW World Television Title: Prince Iaukea (c) vs. Squire David Taylor
Squash. Nessun problema per Iaukea, esageratamente lanciato in questo periodo, al punto da liberarsi alla svelta di Taylor in 2 minuti e 48 secondi.

WCW United States Heavyweight Title: Eddie Guerrero (c) vs. Jim Powers (w/Teddy Long)
Squash. Eddie Guerrero non ha grandi problemi contro Power, che sconfigge in 2 minuti e 52 secondi. Dean Malenko si aggiunge al commento del match, studiando il suo futuro avversario.

“Mean” Gene dice a Guerrero che sente che lui sta cambiando e lui quasi esplode, dicendo che non ne può più di chi lo accusa di stare cambiando, poi avvisa Dean Malenko che è pronto ad affrontarlo.

Diamond Dallas Page vs. Sgt. Craig Pittman (w/Teddy Long)
Voto: 4.5/10. Non ho interesse per Pittman e a mio parere non è un buon avversario per DDP, che vince in 4 minuti e 20 secondi. Noioso.

L’intervista a DDP viene interrotta da problemi tecnici e dalle luci spente. Poi viene ripresa l’intervista e Page parla di Randy Savage.

Galaxy vs. Rey Misterio Jr.
Senza voto. Sfida di Lucha Libre veloce e atletica ma difficile da valutare perché in 3 minuti e 21 secondi Rey Mysterio ottiene lo schienamento vincente.

C’è ospite speciale un dj… nessun interesse da parte mia per spiegare un lungo segmento inutile con la Miss WCW ‘97.

Greg Valentine, Road Block & The Amazing French Canadians (Carl Ouellet & Jacques Rougeau) vs. Lex Luger, The Giant & The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Squash. Sfida lampo nonostante gli otto lottatori sul ring, The Giant chiude per schienamento su Road Block in 2 minuti e 11 secondi.

Breve intervista a Lex Luger, The Giant e ai fratelli Steiner. L’obiettivo di Luger è di combattere il nWo, rimanendo di supporto a Roddy Piper ma con un suo team.

Juventud Guerrera vs. Ultimo Dragon (w/Sonny Onoo)
Voto: 6/10. Non è un match esaltante, ma non posso negare che c’è impegno da parte dei lottatori. L’interesse del pubblico è pari a zero. Ultimo Dragon vince per schienamento in 4 minuti e 53 secondi.

Chris Jericho vs. Scotty Riggs
Voto: 4.5/10. Mi dispiace bocciare un match di Jericho ma questo non ha appeal di alcun genere, è noioso e privo di mordente. Buff Bagwell interviene e attacca Riggs, causandogli la vittoria per squalifica dopo 3 minuti e 38 secondi.

Chris Jericho scaccia Bagwell e si schiera dalla parte di Riggs.

“Mean” Gene intervista Madusa, che è stufa di vedere altre lottatrici che vengono in WCW per affrontarla, lei si considera la prima contendente al titolo femminile (esiste ancora?)

Hardbody Harrison vs. Kevin Sullivan (w/Jacqueline & Jimmy Hart)
Senza voto. Jacqueline mostra le sue abilità nella lotta quando è lei a lanciare da una parte all’altra Harrison fuori dal ring. Arriva il doppio conteggio fuori appena a 2 minuti dall’inizio quando i lottatori si allontanano dal ring.

Sullivan trascina Harrison sulla spiaggia, poi insieme a Jacqueline lo lancia in piscina. Questa scena è divertente, devo ammetterlo. Poi arriva un’intervista e il Taskmaster parla dei Four Horsemen, mandando avanti una rivalità che dura da più di un anno.

Il New World Order al completo raggiunge il ring, c’è anche Sting con loro ma rimane indietro, non attirando l’attenzione. Hogan rivela che Dennis Rodman (giocatore di basket e, per modo di dire, anche attore) è il nuovo membro del gruppo. Viene preparata la casacca del nWo per Sting. I lottatori hanno modo di parlare di Uncensored mentre si scherza ancora con Sting provando a farlo parlare senza successo.

Si chiude con l’intervista ai Public Enemy, che sono pronti per il match contro gli Harlem Heat, poi anche loro parlano di Roddy Piper e promuovono la WCW. Arrivano gli Harlem Heat ad attaccarli mentre termina la puntata. Strano modo per chiudere un episodio, si vede che avevano ancora qualche minuto libero di tempo.

Voto finale: 5/10, non sembra proprio la puntata che precede un evento in pay per view, non ci sono grandi sforzi per mostrare buoni match al pubblico, o meglio le sfide con potenziale hanno un tempo limitato. Gli ultimi 20 minuti sono la parte migliore dello show e salvano l’episodio, almeno parzialmente. Il nWo diverte parecchio nei suoi segmenti, mentre Roddy Piper finalmente scarta l’idea del team ridicolo e si allea con Ric Flair. Poteva sicuramente essere una puntata migliore.


Nitro, voto 5; Raw, voto 4.5. Settimana deludente, ma l’episodio di Nitro è migliore anche se di poco.


Nitro 42 – Raw 28

domenica 4 febbraio 2018

Recensione Summerslam 2001 (19 agosto 2001)

Recensione Summerslam 2001
19 agosto 2001 da San Jose (California)
Durata show: 2:41:57

Let the bodies hit the floor! Questa introduzione dell’evento con il famoso brano dei Drowning Pool ci spedisce bene dentro l’atmosfera del 2001.

WWF Intercontinental Title: Lance Storm (c) vs. Edge
Voto: 7+/10. Una sfida piacevole da seguire, con Edge che pare davvero lanciato dopo la vittoria del King of the Ring. Christian interviene e per errore colpisce lui, ma Edge riesce comunque a vincere per schienamento in 11 minuti e 16 secondi. Match importante per Edge che conquista il titolo intercontinentale.

Spike Dudley & The APA (Bradshaw & Faarooq) (w/Molly Holly) vs. Test & The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley)
Voto: 5.5/10. Nulla di speciale da questa sfida, continua la rivalità fra i membri dei Dudley, mentre Test è rivalutato dopo mesi in cui era uno fra i lottatori con meno opportunità. È il team di Test e dei Dudley a vincere per schienamento in 7 minuti e 18 secondi, niente di eccezionale, ma è una sfida sicuramente guardabile.

WWF Light Heavyweight Title / WCW Cruiserweight Title: Tajiri (c) vs. X-Pac (c)
Voto: 6.5/10. Sfida d’unificazione delle due cinture, con un X-Pac che forse trova la sua dimensione giusta nella categoria, anche se a me in questo periodo non ha mai fatto impazzire. Tajiri invece appare più spettacolare in azione. X-Pac arriva alla vittoria in 7 minuti e 33 secondi d’azione, e unifica le cinture.

Chris Jericho vs. Rhyno (w/Stephanie McMahon-Helmsley)
Voto: 7/10. Jericho è fra i miei lottatori preferiti, mentre Rhyno nel 2001 è un lottatore grintoso e preso seriamente. La sfida risulta buona, anche per via della rivalità fra Y2J e Stephanie McMahon. Nel finale Rhyno viene fatto cedere in 12 minuti e 34 secondi.

WWF Hardcore Title: Jeff Hardy (c) vs. Rob Van Dam [Ladder Match]
Voto: 8.5/10. Un Dream match che è il seguito della sfida a Invasion, solo che stavolta la scala è parte integrante della sfida. Fin dallo scambio iniziale fatto di attacchi e contrattacchi si capisce che c’è grande impegno da parte dei lottatori. Jeff Hardy si lancia all’esterno per gran parte della sfida. Nel finale è RVD a vincere il titolo Hardcore con l’uso della scala dopo 16 minuti e 33 secondi.

WWF World Tag Team Titles / WCW World Tag Team Titles: Kane & The Undertaker (w/Sara) (c) vs. Diamond Dallas Page & Kanyon (c) [Steel Cage Match]
Voto: 5+/10. La divisione di coppia ha subito una battuta d’arresto con l’Invasion, puntando di più a costruire storie con lottatori importanti che a continuare l’ottimo lavoro fatto negli anni precedenti con i migliori team in circolazione. Il match non mi ha preso molto, Kanyon sfugge alla prima occasione disponibile e lascia da solo DDP, che viene sconfitto e umiliato da Undertaker in 10 minuti e 17 secondi.

WWF World Heavyweight Title: Steve Austin (c) vs. Kurt Angle
Voto: 8.5/10. Un altro grande match nell’evento, Kurt Angle appare veramente lanciato in questa sfida e fa di tutto per tenere il confronto con Stone Cold. Angle sanguina parecchio nel match mentre Austin stordisce due arbitri, interviene quello WCW Nick Patrick che squalifica Stone Cold e dà una vittoria ad Angle dopo 23 minuti e 11 secondi che non gli permette di conquistare la cintura. Quindi il finale è orrendo e abbassa un po’ il valore di una sfida altrimenti ottima.

Kurt Angle attacca l’arbitro Nick Patrick, furioso per essere stato fregato nel risultato del match.

WCW World Heavyweight Title: Booker T (w/Shane McMahon) (c) vs. The Rock
Voto: 7/10. The Rock è rientrato dopo mesi di pausa (e probabilmente qualche film al cinema), giusto in tempo per combattere per un titolo mondiale, quello WCW. Il match vede Shane McMahon intervenire spesso ma gli APA si liberano di lui, dando così l’opportunità a The Rock di avere la meglio nel finale, schienando Booker T dopo 15 minuti e 18 secondi, portando per la prima volta il titolo WCW nelle mani di un lottatore della WWF. Questa Invasion è appena iniziata e già sta per terminare…


Voto finale: 8/10, un grande evento, rischio di diventare ripetitivo perché nel 2001 ci sono diversi pay per view di alto livello. Qui ci sono due ottimi match, la sfida della scala fra Jeff Hardy e Rob Van Dam è un classico, ha tutto quello che ci si aspetterebbe di vedere fra loro, e Steve Austin contro Kurt Angle è eccellente tranne per la conclusione davvero amara che serve a far proseguire la sfida, anche se in evento come Summerslam sarebbe stato perfetto un risultato più pulito. La sorpresa arriva dal main event, quando il prestigioso titolo mondiale della WCW passa nelle mani di The Rock, uno fra i due lottatori simbolo della federazione rivale nel corso degli anni, un segno di passaggio che evidenzia sempre di più come la WCW sia caduta nel baratro, fallita e sprofondata alla mercé dei suoi oppositori. L’intero evento comprende sfide piacevoli da seguire, a partire da Lance Storm contro Edge, o Chris Jericho contro Rhyno. Non c’è nulla di davvero deludente anche se ad esempio la sfida nella gabbia per entrambe le cinture di coppia non rispecchia i team che hanno fatto del loro meglio per rendere la divisione in un periodo storico fra i migliori di sempre. Kane e Undertaker possono raccontare una storia, ma non garantire quello spettacolo che altri team hanno saputo dare. Detto questo, Summerslam 2001 è un successo all’interno di una storia poco apprezzata, che pure per me non ha saputo dare quanto ci si attendeva da questo incrocio fra le tre federazioni principali degli anni ’90.