Recensione WWE Royal
Rumble 2020
26 gennaio 2020 da
Houston (Texas)
Durata show: 4 ore e 12 minuti
Si può dire quello che si vuole sulla qualità della WWE anno
per anno, ma quando arriva la Royal Rumble, questo è un evento da seguire con
attenzione, perché il Royal Rumble match è qualcosa di unico, che ogni anno
crea aspettative ed ha il potenziale di cambiare la carte in tavola. Negli
ultimi anni, sono diventate due le sfide, maschile e femminile. Nel 2020,
l’attesa non è minore degli altri anni e tutto può succedere (ovviamente ho
scritto l’introduzione prima di vedere le sfide).
Roman Reigns vs. King Corbin [Falls Count Anywhere Match]
Voto: 7.5/10. Questa rivalità va avanti da mesi, mi chiedo se
sia finalmente giunta al capolinea. La sfida è la migliore finora fra i due
lottatori, la stipulazione è utile e viene sfruttata bene, con i giusti tempi e
parecchia distruzione. Roman e Corbin si affrontano in diverse zone dell’arena,
distruggono tavoli, combattono fra il pubblico, insomma, nonostante la sensazione
di già visto c’è comunque qualcosa di nuovo. L’intervento di Dolph Ziggler e
Robert Roode è del tutto inutile. Nel finale, Roman schiena Corbin sulla rampa
dopo 21 minuti e 18 secondi.
Women’s Royal Rumble
Match
Durata Rumble: 54 minuti e 17 secondi.
Primo e secondo ingresso: Alexa Bliss / Bianca Belair
Numero 30: Shayna Baszler
Debutti/Ritorni a sorpresa: Beth Phoenix, Kelly Kelly, Molly
Holly… e Santina Marella!
Wrestler principali: Alexa Bliss (1), Bianca Belair (2),
Charlotte Flair (17), Beth Phoenix (19), Carmella (27), Shayna Baszler (30)
Fase iniziale: buona, si parte subito con due favorite, Alexa
Bliss e Bianca Belair. La seconda riesce a ottenere ben sette eliminazioni nel
corso della sfida, buttando fuori anche la Bliss, che comunque rimane nel match
per parecchio tempo. Questa fase è caratterizzata da molte eliminazioni veloci,
il pathos risulta comunque godibile. Un’ottima partenza, anche se incentrata su
due protagoniste.
Fase centrale: insufficiente, la parte del match che mi è piaciuta
di meno, credo che non ci sia stato valore aggiunto per le lottatrici, la sfida
si è incentrata troppo sullo scontro fra Alexa Bliss e la Belair prima e su
Charlotte Flair in seguito. È arrivato un punto in cui mi chiedevo cosa ci
fosse di buono in questa sfida, non riuscivo proprio a vedere una sequenza
sensata. Sicuramente mi ha deluso. Segnalo comunque il ritorno di Beth Phoenix
come un momento riuscito.
Fase finale: sufficiente, la parte finale è così così, verso
la fine c’è il ritorno a sorpresa, divertente quanto inquietante, di Santina
Marella, che esce presto, infine arriva Shayna Baszler, che è dominante e fa
una prestazione perfino migliore di quella di Bianca Belair, con otto
eliminazioni. Naomi si distingue con un salvataggio a sorpresa degno di quelli
di Kofi Kingston, ma viene buttata fuori anche a lei. Le Final Four sono
Natalya (terz’ultima eliminata), Beth Phoenix (penultima eliminata), Shayna
Baszler (ultima eliminata) e la vincitrice Charlotte Flair.
Voto Rumble: 6.5/10, dopo una partenza con il turbo, non ho
trovato molti stimoli in una Rumble che ha avuto dei momenti buoni ma che si è
persa nell’indifferenza e il cattivo uso di tante lottatrici. C’era bisogno di
far eliminare 15 lottatrici da due persone, anzi, 19 lottatrici da sole tre
persone? Poteva essere bilanciato meglio, ma tutto sommato la considero
sufficiente per il tipico impegno di chi ne ha preso parte. Ogni lottatrice ha
contributo, perfino quelle che sono durate pochi minuti o anche meno. Il
risultato finale non mi sorprende e allo stesso tempo non mi lascia nulla,
sapere Charlotte in lotta per il titolo non aggiunge nulla di nuovo. Proprio da
quando è entrata Charlotte, la sfida ha iniziato a declinare nella qualità,
perdendo alcune opportunità interessanti.
WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Lacey Evans
Voto: 6.5/10. Sfida breve, con un buon impegno da parte delle
rivali, ma che perde di mordente anche a causa del posizionamento nello show.
Arrivati dopo la Rumble femminile, non era il posizionamento ideale, e infatti
anche il pubblico ne ha risentito, con uno scarso interesse. Bayley difende il
titolo per schienamento in 9 minuti e 35 secondi. Dimenticabile, ma più che
sufficiente.
WWE Universal Title:
The Fiend (c) vs. Daniel Bryan [Strap Match]
Voto: 8/10. Questo è un match riuscito. Niente luci di colore
rosso con una strana atmosfera, è un match di Wrestling normale e questo va
bene. Daniel Bryan è probabilmente il migliore avversario per The Fiend, riesce
spesso a tirare fuori il meglio da lui oltre a rendere il campione
impressionante, come una minaccia imbattibile. Il risultato è sempre parso
scontato e lo è anche stavolta, The Fiend vince per sottomissione dopo 17
minuti e 31 secondi, rimanendo campione, ormai sempre più vicino a difendere il
titolo a Wrestlemania.
WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Asuka (w/Kairi Sane)
Voto: 7.5/10. Buon posizionamento della sfida, che prima
della Rumble maschile riesce ad avere la giusta attenzione da parte del
pubblico. Trovo fantastico il lavoro svolto dalle lottatrici, anche se non è
una sfida memorabile, ma comunque ben gestita e parecchio divertente da
seguire. Ho apprezzato l’intensità di Asuka come sfidante, e la capacità di
Becky di gestire la sfida. Nel finale, è la campionessa a far cedere la rivale
in 16 minuti e 23 secondi.
Men’s Royal Rumble
Match
Durata Rumble: 60 minuti e 7 secondi.
Primo e secondo ingresso: Brock Lesnar / Elias
Numero 30: Seth Rollins
Debutti/Ritorni a sorpresa: Edge, MVP
Wrestler
principali: Brock Lesnar (1), Braun Strowman (14), Drew McIntyre (16), The Miz
(17), AJ Styles (18), Edge (21), Randy Orton (25), Roman Reigns (26), Kevin
Owens (27), Seth Rollins (30)
Fase iniziale: ottima, so che è una parte divisiva, alcuni
fan hanno odiato ciò che è avvenuto ma ho trovato il dominio assoluto di Brock
Lesnar davvero ottimo e ben gestito. 13 eliminazioni di fila da parte sua, con
il record di eliminazioni eguagliato con Strowman ma là non erano di fila e
c’erano molti più lottatori (Greatest Royal Rumble). Lo stesso Strowman è
l’ultimo a essere eliminato da Lesnar. Perché mi è piaciuta così tanto? La
ragione è semplice, non ci sono stati sacrifici di talenti, Keith Lee è stato
l’unico di NXT a partecipare in questa fase e se l’è cavata bene nonostante
tutto, inoltre il ritorno di MVP è riuscito, non serviva altro da parte sua.
Fase centrale: buona, con il numero 16 entra Drew McIntyre,
cambiando la sfida, infatti è lui a buttare fuori Brock Lesnar e a mantenere il
dominio del ring. La qualità cala un po’ perché è difficile star dietro
all’azione con tanti wrestler che riempiono il ring, ma ci sono ottimi momenti,
fra cui il ritorno di Edge, che non è stato un semplice cameo. Mi sono
divertito e ritengo la parte buona, è un peccato come al solito vedere grandi
nomi tirati in mezzo e praticamente dimenticati (AJ Styles, The Miz fra tutti).
Fase finale: ottima, dal numero 25 in poi ci sono solo
lottatori di alto livello. Randy Orton, Roman Reigns, Aleister
Black, Samoa Joe e Seth Rollins per concludere. Questo è sicuramente un finale memorabile e si creano
delle situazioni interessanti. Ci sono molti reminder alla storia dei Rated
RKO, con l’alleanza fra Orton ed Edge, perfettamente in linea con la sfida,
specialmente perché alla fine hanno cercato di tradirsi a vicenda. McIntyre
rimane lì come protagonista, in mezzo ai grandi nomi. Seth Rollins fa una bella
prestazione, butta fuori tre lottatori ma McIntyre lo elimina. I Final Four
sono Randy Orton (terz’ultimo eliminato), Edge (penultimo eliminato), Roman
Reigns (ultimo eliminato) e Drew McIntyre, il vincitore. C’è la giusta
psicologia e le eliminazioni pesate, senza troppa fretta, di tempo a
disposizione ce n’era molto e si è arrivati all’ora di durata complessiva.
Voto Rumble: 9/10, alla fine di tutto a vincere è stato Drew
McIntyre. Un nome quasi a sorpresa ma che trovo perfetto, specialmente dopo la
grande prestazione dello scorso anno. Si poteva andare su una scelta sicura
(Orton o Roman), sulla sorpresa di Edge (replica del 2010, mi sarebbe parso
esagerato), oppure completare il lancio di Drew nel main event, lo trovo
sensato. Protagonista della parte iniziale invece è stato Brock Lesnar, un
wrestler che alcuni adorano e altri non possono vedere, ma è stato all’altezza
del compito, e non mi è parso fuori luogo nel dominare in quel modo. Credo che
la storia di Brock Lesnar contro Drew McIntyre a Wrestlemania si scriva già da
sola!
Voto finale: 7.5/10, il 2020 parte bene
con Worlds Collide e Royal Rumble! Personalmente ho trovato fantastico il Royal
Rumble match ed è già diventato uno dei miei preferiti in assoluti. So che per
alcuni sembrerà un voto assurdo o esageratamente alto, ma se questa sfida è
riuscita a emozionarmi, allora aveva davvero qualche marcia in più, finalmente
sento che il Royal Rumble match è stato quasi perfetto. Questo ovviamente
riguarda quello maschile, mentre la sfida femminile è stata un po’ differente.
Ottima partenza ma si è bruciata presto, verso la metà del conteggio. Credo
inoltre che alla fine abbiano optato per una scelta standard, con Charlotte che
in un caso o nell’altro sarebbe comunque stata nel main event. La sfida ha
comunque lanciato Bianca Belair e confermato l’ottima forma di Shayna Baszler,
mentre quella maschile ha avuto un grandissimo Brock Lesnar in una fra le sue
migliori performance e Drew McIntyre che finalmente emerge e ottiene un
successo quasi inatteso. Edge torna nel migliore dei modi, con il pubblico
gasato per questo. Perfino Roman contro Corbin è stato un buon match, mentre la
WWE sembra aver compreso come gestire le sfide di The Fiend, specialmente con
un’illuminazione standard invece che quella vista finora, che era ridicola. Daniel
Bryan è stato un ottimo sfidante ma credo che non avrà altre chance a breve. Buonissimo
lavoro anche da parte di Becky Lynch e Asuka, una sfida che ha fatto il suo
dovere e forse anche di più. Sono molto soddisfatto e mi sento di consigliare
questo evento, per quanto Royal Rumble sia uno degli eventi più soggettivi da
valutare in assoluto.