martedì 28 gennaio 2020

Recensione WWE Royal Rumble 2020 (26 gennaio 2020)


Recensione WWE Royal Rumble 2020
26 gennaio 2020 da Houston (Texas)
Durata show: 4 ore e 12 minuti

Si può dire quello che si vuole sulla qualità della WWE anno per anno, ma quando arriva la Royal Rumble, questo è un evento da seguire con attenzione, perché il Royal Rumble match è qualcosa di unico, che ogni anno crea aspettative ed ha il potenziale di cambiare la carte in tavola. Negli ultimi anni, sono diventate due le sfide, maschile e femminile. Nel 2020, l’attesa non è minore degli altri anni e tutto può succedere (ovviamente ho scritto l’introduzione prima di vedere le sfide).

Roman Reigns vs. King Corbin [Falls Count Anywhere Match]
Voto: 7.5/10. Questa rivalità va avanti da mesi, mi chiedo se sia finalmente giunta al capolinea. La sfida è la migliore finora fra i due lottatori, la stipulazione è utile e viene sfruttata bene, con i giusti tempi e parecchia distruzione. Roman e Corbin si affrontano in diverse zone dell’arena, distruggono tavoli, combattono fra il pubblico, insomma, nonostante la sensazione di già visto c’è comunque qualcosa di nuovo. L’intervento di Dolph Ziggler e Robert Roode è del tutto inutile. Nel finale, Roman schiena Corbin sulla rampa dopo 21 minuti e 18 secondi.

Women’s Royal Rumble Match
Durata Rumble: 54 minuti e 17 secondi.
Primo e secondo ingresso: Alexa Bliss / Bianca Belair
Numero 30: Shayna Baszler
Debutti/Ritorni a sorpresa: Beth Phoenix, Kelly Kelly, Molly Holly… e Santina Marella!
Wrestler principali: Alexa Bliss (1), Bianca Belair (2), Charlotte Flair (17), Beth Phoenix (19), Carmella (27), Shayna Baszler (30)

Fase iniziale: buona, si parte subito con due favorite, Alexa Bliss e Bianca Belair. La seconda riesce a ottenere ben sette eliminazioni nel corso della sfida, buttando fuori anche la Bliss, che comunque rimane nel match per parecchio tempo. Questa fase è caratterizzata da molte eliminazioni veloci, il pathos risulta comunque godibile. Un’ottima partenza, anche se incentrata su due protagoniste.
Fase centrale: insufficiente, la parte del match che mi è piaciuta di meno, credo che non ci sia stato valore aggiunto per le lottatrici, la sfida si è incentrata troppo sullo scontro fra Alexa Bliss e la Belair prima e su Charlotte Flair in seguito. È arrivato un punto in cui mi chiedevo cosa ci fosse di buono in questa sfida, non riuscivo proprio a vedere una sequenza sensata. Sicuramente mi ha deluso. Segnalo comunque il ritorno di Beth Phoenix come un momento riuscito.
Fase finale: sufficiente, la parte finale è così così, verso la fine c’è il ritorno a sorpresa, divertente quanto inquietante, di Santina Marella, che esce presto, infine arriva Shayna Baszler, che è dominante e fa una prestazione perfino migliore di quella di Bianca Belair, con otto eliminazioni. Naomi si distingue con un salvataggio a sorpresa degno di quelli di Kofi Kingston, ma viene buttata fuori anche a lei. Le Final Four sono Natalya (terz’ultima eliminata), Beth Phoenix (penultima eliminata), Shayna Baszler (ultima eliminata) e la vincitrice Charlotte Flair.
Voto Rumble: 6.5/10, dopo una partenza con il turbo, non ho trovato molti stimoli in una Rumble che ha avuto dei momenti buoni ma che si è persa nell’indifferenza e il cattivo uso di tante lottatrici. C’era bisogno di far eliminare 15 lottatrici da due persone, anzi, 19 lottatrici da sole tre persone? Poteva essere bilanciato meglio, ma tutto sommato la considero sufficiente per il tipico impegno di chi ne ha preso parte. Ogni lottatrice ha contributo, perfino quelle che sono durate pochi minuti o anche meno. Il risultato finale non mi sorprende e allo stesso tempo non mi lascia nulla, sapere Charlotte in lotta per il titolo non aggiunge nulla di nuovo. Proprio da quando è entrata Charlotte, la sfida ha iniziato a declinare nella qualità, perdendo alcune opportunità interessanti.

WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Lacey Evans
Voto: 6.5/10. Sfida breve, con un buon impegno da parte delle rivali, ma che perde di mordente anche a causa del posizionamento nello show. Arrivati dopo la Rumble femminile, non era il posizionamento ideale, e infatti anche il pubblico ne ha risentito, con uno scarso interesse. Bayley difende il titolo per schienamento in 9 minuti e 35 secondi. Dimenticabile, ma più che sufficiente.

WWE Universal Title: The Fiend (c) vs. Daniel Bryan [Strap Match]
Voto: 8/10. Questo è un match riuscito. Niente luci di colore rosso con una strana atmosfera, è un match di Wrestling normale e questo va bene. Daniel Bryan è probabilmente il migliore avversario per The Fiend, riesce spesso a tirare fuori il meglio da lui oltre a rendere il campione impressionante, come una minaccia imbattibile. Il risultato è sempre parso scontato e lo è anche stavolta, The Fiend vince per sottomissione dopo 17 minuti e 31 secondi, rimanendo campione, ormai sempre più vicino a difendere il titolo a Wrestlemania.

WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Asuka (w/Kairi Sane)
Voto: 7.5/10. Buon posizionamento della sfida, che prima della Rumble maschile riesce ad avere la giusta attenzione da parte del pubblico. Trovo fantastico il lavoro svolto dalle lottatrici, anche se non è una sfida memorabile, ma comunque ben gestita e parecchio divertente da seguire. Ho apprezzato l’intensità di Asuka come sfidante, e la capacità di Becky di gestire la sfida. Nel finale, è la campionessa a far cedere la rivale in 16 minuti e 23 secondi.

Men’s Royal Rumble Match
Durata Rumble: 60 minuti e 7 secondi.
Primo e secondo ingresso: Brock Lesnar / Elias
Numero 30: Seth Rollins
Debutti/Ritorni a sorpresa: Edge, MVP
Wrestler principali: Brock Lesnar (1), Braun Strowman (14), Drew McIntyre (16), The Miz (17), AJ Styles (18), Edge (21), Randy Orton (25), Roman Reigns (26), Kevin Owens (27), Seth Rollins (30)

Fase iniziale: ottima, so che è una parte divisiva, alcuni fan hanno odiato ciò che è avvenuto ma ho trovato il dominio assoluto di Brock Lesnar davvero ottimo e ben gestito. 13 eliminazioni di fila da parte sua, con il record di eliminazioni eguagliato con Strowman ma là non erano di fila e c’erano molti più lottatori (Greatest Royal Rumble). Lo stesso Strowman è l’ultimo a essere eliminato da Lesnar. Perché mi è piaciuta così tanto? La ragione è semplice, non ci sono stati sacrifici di talenti, Keith Lee è stato l’unico di NXT a partecipare in questa fase e se l’è cavata bene nonostante tutto, inoltre il ritorno di MVP è riuscito, non serviva altro da parte sua.
Fase centrale: buona, con il numero 16 entra Drew McIntyre, cambiando la sfida, infatti è lui a buttare fuori Brock Lesnar e a mantenere il dominio del ring. La qualità cala un po’ perché è difficile star dietro all’azione con tanti wrestler che riempiono il ring, ma ci sono ottimi momenti, fra cui il ritorno di Edge, che non è stato un semplice cameo. Mi sono divertito e ritengo la parte buona, è un peccato come al solito vedere grandi nomi tirati in mezzo e praticamente dimenticati (AJ Styles, The Miz fra tutti).
Fase finale: ottima, dal numero 25 in poi ci sono solo lottatori di alto livello. Randy Orton, Roman Reigns, Aleister Black, Samoa Joe e Seth Rollins per concludere. Questo è sicuramente un finale memorabile e si creano delle situazioni interessanti. Ci sono molti reminder alla storia dei Rated RKO, con l’alleanza fra Orton ed Edge, perfettamente in linea con la sfida, specialmente perché alla fine hanno cercato di tradirsi a vicenda. McIntyre rimane lì come protagonista, in mezzo ai grandi nomi. Seth Rollins fa una bella prestazione, butta fuori tre lottatori ma McIntyre lo elimina. I Final Four sono Randy Orton (terz’ultimo eliminato), Edge (penultimo eliminato), Roman Reigns (ultimo eliminato) e Drew McIntyre, il vincitore. C’è la giusta psicologia e le eliminazioni pesate, senza troppa fretta, di tempo a disposizione ce n’era molto e si è arrivati all’ora di durata complessiva.

Voto Rumble: 9/10, alla fine di tutto a vincere è stato Drew McIntyre. Un nome quasi a sorpresa ma che trovo perfetto, specialmente dopo la grande prestazione dello scorso anno. Si poteva andare su una scelta sicura (Orton o Roman), sulla sorpresa di Edge (replica del 2010, mi sarebbe parso esagerato), oppure completare il lancio di Drew nel main event, lo trovo sensato. Protagonista della parte iniziale invece è stato Brock Lesnar, un wrestler che alcuni adorano e altri non possono vedere, ma è stato all’altezza del compito, e non mi è parso fuori luogo nel dominare in quel modo. Credo che la storia di Brock Lesnar contro Drew McIntyre a Wrestlemania si scriva già da sola!

Voto finale: 7.5/10, il 2020 parte bene con Worlds Collide e Royal Rumble! Personalmente ho trovato fantastico il Royal Rumble match ed è già diventato uno dei miei preferiti in assoluti. So che per alcuni sembrerà un voto assurdo o esageratamente alto, ma se questa sfida è riuscita a emozionarmi, allora aveva davvero qualche marcia in più, finalmente sento che il Royal Rumble match è stato quasi perfetto. Questo ovviamente riguarda quello maschile, mentre la sfida femminile è stata un po’ differente. Ottima partenza ma si è bruciata presto, verso la metà del conteggio. Credo inoltre che alla fine abbiano optato per una scelta standard, con Charlotte che in un caso o nell’altro sarebbe comunque stata nel main event. La sfida ha comunque lanciato Bianca Belair e confermato l’ottima forma di Shayna Baszler, mentre quella maschile ha avuto un grandissimo Brock Lesnar in una fra le sue migliori performance e Drew McIntyre che finalmente emerge e ottiene un successo quasi inatteso. Edge torna nel migliore dei modi, con il pubblico gasato per questo. Perfino Roman contro Corbin è stato un buon match, mentre la WWE sembra aver compreso come gestire le sfide di The Fiend, specialmente con un’illuminazione standard invece che quella vista finora, che era ridicola. Daniel Bryan è stato un ottimo sfidante ma credo che non avrà altre chance a breve. Buonissimo lavoro anche da parte di Becky Lynch e Asuka, una sfida che ha fatto il suo dovere e forse anche di più. Sono molto soddisfatto e mi sento di consigliare questo evento, per quanto Royal Rumble sia uno degli eventi più soggettivi da valutare in assoluto.