venerdì 30 marzo 2018

Recensione TNA Hard Justice 2005 (15 maggio 2005)


Recensione TNA Hard Justice 2005
15 maggio 2005 da Orlando (Florida)

Apolo & Sonny Siaki vs. Team Canada (Eric Young & Petey Williams) (w/Scott D'Amore)
Voto: 6-/10. Non mi piace il team di Apolo e Siaki, ma la sfida risulta comunque godibile anche grazie all’ottimo lavoro del Team Canada. La sfida si conclude con l’intervento di A1 che permette al Team Canada di vincere per schienamento in 8 minuti e 9 secondi. Accettabile come sfida introduttiva dell’evento.

Chris Sabin & Traci vs. Michael Shane & Trinity
Voto: 5+/10. Ecco un match che se fosse stato singolo fra Sabin e Shane avrebbe avuto maggiore riscontro, ma niente… Traci e Trinity hanno delle fasi sul ring un po’ invadenti. Nel finale Traci attacca il suo compagno di squadra e permette a Michael Shane di vincere per schienamento dopo 10 minuti e 18 secondi, mostrando che era d’accordo con lui e che non è stato un errore.

Raven vs. Sean Waltman [Clockwork Orange House Of Fun Match]
Voto: 6.5/10. Raven è un esperto di sfide hardcore, anche se questa stipulazione è abbastanza ridicola, con una parte di gabbia giusto per far scena, per il resto è il tipico match basato sulla rissa. Waltman è sicuramente fuori dal suo campo ideale, mentre Raven svolge un discreto lavoro ma nulla di impressionante. La parte finale è ben riuscita e vede l’abbattimento del pezzo di gabbia, con Raven che schiena l’avversario dopo 13 minuti e 22 secondi. Divertente ma quasi demenziale.

Diamond Dallas Page & Ron Killings vs. Monty Brown & The Outlaw
Voto: 5-/10. Un match mediocre, senza mordente, che nella fase finale vede l’intervento del team più inutile della federazione, i Phi Delta Slam, che attaccano DDP. Sono Brown e Outlaw (Gunn) a vincere per schienamento in 8 minuti e 55 secondi. A mio parere è una sfida senza costruzione e senza interesse.

NWA World Tag Team Titles: The Naturals (Andy Douglas & Chase Stevens) (c) vs. America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm)
Voto: 6.5/10. Questa è una sfida tributo dedicata a Chris Candido, che ha fatto vincere i titoli di coppia ai Naturals. Come ogni sfida tributo è difficile da giudicare perché il pubblico si dedica di più alla memoria del lottatore scomparso che al resto. I due team svolgono un discreto lavoro, i Naturals arrivano alla vittoria per schienamento in 12 minuti, ed era l’unico finale giusto per un match del genere.

TNA X-Division Title: Christopher Daniels (c) vs. Shocker
Voto: 7-/10. Non mi piace Shocker, lo trovo un lottatore anonimo che viene osannato come una grande stella messicana, ma non mi coinvolge a differenza di molti praticanti di Lucha Libre che invece sono spettacolari. Daniels rende la sfida avvincente in certi momenti, ma come match della X-Division non riesce a risplendere rispetto ai tanti altri già visti. Il Fallen Angel vince per schienamento in 11 minuti e 57 secondi e rimane campione.

NWA World Heavyweight Title #1 Contendership: A1 vs. Abyss vs. Apolo vs. BG James vs. Bobby Roode vs. Cassidy Riley vs. Chris Sabin vs. Elix Skipper vs. Eric Young vs. Jerrelle Clark vs. Lance Hoyt vs. Mikey Batts vs. Petey Williams vs. Ron Killings vs. Shark Boy vs. Sonny Siaki vs. The Outlaw vs. Trytan vs. Zach Gowen [20 men Gauntlet For The Gold Battle Royal]
Voto: 6/10. La regola vede il match a ingressi ogni minuto con eliminazione oltre la terza corda, poi gli ultimi due rimasti devono affrontarsi in una sfida tradizionale. Grande spazio viene dato al Team Canada, che arriva ad avere tutti e quattro i componenti sul ring nello stesso momento. Lance Hoyt riesce a farsi valere, ma alla fine rimangono soltanto Abyss e Ron Killing, che combattono per più di 7 minuti fra loro prima che Abyss ottenga lo schienamento vincente, conquistando la title shot. Un match neutrale, mai di alto livello ma con qualche fase valida. Inoltre si intrecciano alcune storie fra loro, ad esempio Outlaw contro BG James e Chris Sabin contro Michael Shane.

NWA World Heavyweight Title: Jeff Jarrett (c) vs. AJ Styles [Special Referee: Tito Ortiz]
Voto: 6.5/10. Un match nettamente sotto il suo potenziale. Jeff Jarrett rallenta parecchio la sfida, mentre viene dato molto spazio all’arbitro speciale Tito Ortiz, famoso combattente della UFC. Proprio i contrasti fra Ortiz e Double J portano quest’ultimo ad avere problemi, così AJ Styles vince per schienamento in 19 minuti e 30 secondi, conquistando il titolo mondiale NWA per la terza volta in carriera.

Voto finale: 4.5/10. In un evento come questo sono severo perché sebbene la maggior parte dei match sia sufficiente, Hard Justice rimane comunque pesante da seguire, poco appagante nonostante un main event che dà al pubblico quello che voleva vedere, un cambio di titolo e la sconfitta di Jeff Jarrett, con AJ Styles che diventa così l’uomo di punta della federazione. Aggiungo una curiosità, nel periodo seguente AJ Styles ha difeso la cintura NWA in Italia a Roma contro Petey Williams in 2/3 Falls match. Il Gauntlet match non è di certo una sfida prestigiosa, Abyss ottiene un’opportunità titolata trionfando lì. Ironicamente la sfida migliore è quella fra Christopher Daniels e Shocker, in uno dei match meno memorabili per il titolo X-Division. Raven contro Sean Waltman intrattiene ma ha diverse esagerazioni, la sfida per i titoli di coppia diventa un tributo ed ha un’atmosfera molto particolare. Il tradimento di Traci ai danni di Chris Sabin è una scena vista centinaia di volte nel Wrestling e questo è uno dei casi meno interessanti. Dopo il successo di Lockdown questo è un passo indietro per la TNA, che non intacca in alcun modo la sua popolarità crescente nel 2005.

giovedì 29 marzo 2018

Recensione NXT episodio 150 (02 gennaio 2013)


Recensione NXT 150
02 gennaio 2013 da Full Sail University, Winter Park (Florida)
Durata show: 42:55

Prima recensione di NXT del 2013 e nuova difesa del titolo NXT, stavolta fra Seth Rollins e Corey Graves.

Si parte con l’assalto dei tre membri dello Shield ai danni di lottatori di NXT. Dusty Rhodes cerca di fermarli e ricorda a Seth Rollins che dovrà affrontare Corey Graves per il titolo.

Bo Dallas vs. Epico (w/Primo)
Voto: 5.5/10. Un match che serve a lanciare Bo Dallas, senza troppe pretese. Dallas vince per schienamento in 5 minuti e 6 secondi.

Sasha Banks vs. Tamina Snuka
Senza voto. Sfida troppo breve per dare un giudizio, Tamina Snuka vince per schienamento in 2 minuti e 49 secondi. Sasha Banks ha ancora parecchia strada da fare per diventare popolare.

Justin Gabriel & Tyson Kidd vs. Kassius Ohno & Leo Kruger
Voto: 6-/10. Non si tratta di due team affiatati, però la qualità dei quattro lottatori è sicuramente buona ed esce una sfida quasi sufficiente. Kruger porta la vittoria al team per schienamento in 10 minuti e 4 secondi.

WWE NXT Title: Seth Rollins (c) vs. Corey Graves
Senza voto. Seth Rollins entra senza brano d’ingresso ed è ironico pensare al cambiamento da una puntata alla seguente, qui ormai con il ruolo da membro dello Shield. Seth Rollins viene squalificato dopo 4 minuti e 38 secondi per l’intervento di Roman Reigns e Dean Ambrose.

Lo Shield si accanisce su Corey Graves, il roster dello show interviene per fermare i tre lottatori senza successo, annientando per ultimo Bo Dallas. Arriva però Big E Langston a metterli in fuga con la sua sola presenza. Dusty Rhodes decide che Rollins dovrà difendere il titolo NXT contro Big E la settimana seguente.

Voto finale: 5/10, assenza quasi totale di segmenti e show orientato alle sfide sul ring, con una che supera i 10 minuti… cosa può non funzionare? La mancanza di mordente! NXT sembra funzionare quando si crea un motivo d’interesse. Seth Rollins così diverso da una settimana all’altra sia nel look che nel modo di fare lascia l’amarezza del passaggio dalle registrazioni fatte prima a quelle seguenti, e si nota troppo bene perché la storia del suo cambiamento è avvenuta per il debutto nel roster principale e non per ragioni personali a NXT. Il match di coppia è sufficiente ma di sicuro nulla di memorabile. L’intervento finale di Big E invece riesce benissimo. Lo show continua ad avere problemi nell’offrire il giusto spettacolo però riesce a costruire i progressi dei talenti al suo interno.

giovedì 22 marzo 2018

Recensione In Your House 14 (20 aprile 1997)


Recensione In Your House 14: Revenge of the Taker
20 aprile 1997 da Rochester (New York)
Durata show: 1:50:29

WWF World Tag Team Titles: The Hart Foundation (Owen Hart & The British Bulldog) (c) vs. The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk)
Voto: 6/10. Una sfida divertente ma spezzettata, che si conclude provvisoriamente quando i Legion of Doom ottengono lo schienamento su British Bulldog, ma la sfida viene fatta ripartire perché era Owen Hart l’uomo legale. Anche stavolta si conclude in modo controverso, con l’intervento di Bret Hart a causare la vittoria per squalifica ai Legion of Doom dopo 10 minuti e 11 secondi. Manca un finale netto ma almeno la qualità è sufficiente.

Owen Hart e British Bulldog si vantano della loro vittoria e non la definiscono un colpo di fortuna perché sono i migliori.

Breve intervista a Rocky Maivia, che per la prima volta risulta convincente al microfono.

WWF Intercontinental Title: Rocky Maivia (c) vs. Savio Vega (w/Clarence Mason, Crush, D-Lo Brown, Faarooq, JC Ice & Wolfie D)
Voto: 5/10. Faarooq è al tavolo di commento mentre sta di supporto a Savio Vega. La sfida non è pesante come quella della puntata precedente di Raw, dove Vega ha ottenuto una vittoria sul campione. C’è da notare la Rock Bottom utilizzata ma senza successo, non è ancora la manovra finale di Rocky Maivia. Crush colpisce il campione intercontinentale e lo mette KO fuori dal ring in 8 minuti e 33 secondi, così Savio Vega vince per conteggio fuori ma non ottiene la cintura. Un altro match che termina in modo sporco.

Crush e Savio Vega discutono del (pessimo) finale del match, ma Faarooq mette tutti d’accordo e scatta un pestaggio ai danni di Rocky Maivia finché Ahmed Johnson non li scaccia via tutti. Johnson dice che può battere la Nation of Domination tutta insieme in una sera nello stesso match.

Intervista a Marc Mero e Sable, che sentono che il ’97 sarà l’anno di Mero… e si sbagliano!

Jesse Jammes vs. Rockabilly (w/The Honky Tonk Man)
Voto: 5-/10. La storia qui ha poco senso. Sia Jesse Jammes che Billy Gunn hanno rifiutato di allearsi con Honky Tonk Man… ma Gunn ci ha ripensato fuori dalle scene ed è diventato Rockabilly. C’è affinità fra i due lottatori come rivali ma è una sfida breve e con troppo focus sull’interpretazione degli “stili musicali”. Double J arriva alla vittoria per schienamento in 6 minuti e 46 secondi. Questo è un grande passo indietro per la carriera di Billy Gunn.

Steve Austin, che è stato attaccato da Owen Hart e British Bulldog, rifiuta assistenza medica e non vuole essere intervistato. Gorilla Monsoon garantisce comunque il suo match contro Bret Hart.

Mankind dice che questa è la più grande sera della sua vita ed è entusiasta di affrontare Undertaker.

WWF World Heavyweight Title: The Undertaker (c) vs. Mankind (w/Paul Bearer)
Voto: 8.5/10. Questa rivalità è ormai classica e si è divisa nell’arco di più anni. Mankind ha accecato Undertaker con una palla infuocata a Raw e quindi pare avere un vantaggio, ma la sfida è equilibrata e con parecchi colpi duri. Paul Bearer interviene per aiutare Mankind ma senza successo, addirittura il lottatore si ritrova privato della sua maschera, nel finale Undertaker vince per schienamento 17 minuti e 26 secondi. Una sfida ottima e avvincente, con un’ottima storia.

Undertaker si prende la sua rivincita su Paul Bearer e gli butta sul volto un oggetto infiammato (penso un pezzo di carta, ma non è chiaro). Bearer viene successivamente portato via dai paramedici.

Owen Hart e British Bulldog vengono tenuti lontani dal ring e quindi espulsi prima che il main event abbia inizio.

Bret Hart vs. Steve Austin
Voto: 8+/10. Non è un match ai livelli di Wrestlemania 13, ma è intenso quanto serve per regalare spettacolo e non smette mai di sorprendere. Stone Cold è ormai uno dei lottatori principali della federazione e regge il confronto alla pari contro Bret Hart, che nonostante non abbia la cintura rimane il lottatore che più fra tutti porta su di sé l’attenzione. Buona parte della sfida si svolge all’esterno del ring, è una vera rissa tipica dell’era Attitude. Nel finale Austin applica la Sharpshooter all’avversario ma interviene British Bulldog a far scattare la squalifica a favore di Stone Cold dopo 21 minuti e 9 secondi. Un finale inconcludente che non toglie nulla a una sfida comunque appassionante.

Bret Hart afferra una sedia ma non riesce a usarla contro Stone Cold, che riesce a sottometterlo mentre gli arbitri cercano di fermarlo.

Voto finale: 6/10, la prima ora è mediocre e insufficiente, lo spettacolo offerto è pessimo e nessuno può divertirsi con una rivalità fra Jesse Jammes e Rockabilly basata sugli stili musicali diversi. Per fortuna la seconda ora è appassionante, con tutto quello che serve. Mankind contro Undertaker si rivela un match intenso e degno della cintura mondiale. Bret Hart e Steve Austin pur senza replicare il capolavoro di Wrestlemania riescono a prendere parte a una sfida convincente, che si protrae anche dopo il finale. Ci sono parecchi finali sporchi a rendere l’evento poco importante, ma almeno viene salvato dai lottatori principali della federazione.

martedì 20 marzo 2018

Recensione Nitro episodio 83 (14 aprile 1997)


Recensione WCW Nitro 83
14 aprile 1997 da Philadelphia (Pennsylvania)
Durata show: 1:32:46
Rating: 3.5 (vs Raw #205: 2.2)

La puntata si apre con il riepilogo dei segmenti del nWo dell’episodio scorso. Sono proprio i membri del gruppo a invadere il tavolo di commento, con Kevin Nash che cerca di portare il pubblico dalla sua parte, poi spiega che Lex Luger dovrà prima batterlo per ottenere una title shot contro Hollywood Hogan.

Chris Benoit vs. The Barbarian (w/Jimmy Hart)
Senza voto. Il match promette bene ma dura troppo poco per essere valutato, Benoit subisce diverse manovre dall’avversario ma vince per schienamento in 2 minuti e 35 secondi.

Benoit subisce un assalto dai membri del Dungeon of Doom, ma viene aiutato dai compagni Horsemen, poi dice che Kevin Sullivan non può fermare i Four Horsemen e che lui avrà la meglio.

WCW United States Heavyweight Title: Dean Malenko (c) vs. Hector Guerrero
Senza voto. Dean Malenko non ha molti problemi contro Hector Guerrero, che comunque ha delle buone fasi d’attacco, e lo sconfigge per sottomissione in 2 minuti e 54 secondi.

Eddie Guerrero interviene dopo il match per discutere in modo acceso con Dean Malenko.

Juventud Guerrera vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7+/10. Non amo dare voti a match brevi ma questo è meritevole, uno spettacolo veloce e atletico. Rey Mysterio vince per schienamento in 3 minuti e 24 secondi.

Luna Vachon continua la sua interminabile rivalità con Madusa iniziata “in un’altra federazione”, sappiamo tutti quale.

WCW World Television Title: Ultimo Dragon (c) (w/Sonny Onoo) vs. Lane Carlson
Squash. A volte non comprendo la tempistica delle sfide, questa è dominata da Ultimo Dragon ma gli servono 3 minuti e 44 secondi per arrivare alla vittoria per schienamento.

WCW World Cruiserweight Title: Syxx (c) vs. Prince Iaukea
Voto: 6/10. Iaukea dopo aver perso il titolo televisivo combatte subito per quello dei pesi leggeri… che bella idea! Syxx purtroppo è un lottatore svogliato, pigro e raramente al pieno delle sue capacità, poi è lui a vincere per sottomissione e rimanere campione dopo 5 minuti e 41 secondi. Si poteva fare di meglio, mentre Iaukea in sole due settimane ha perso tutto il successo ottenuto in precedenza.

Ric Flair, Roddy Piper e Kevin Greene raggiungono il ring, sono loro i tre lottatori (non so se posso definire tale Greene che è un giocatore di football) che affronteranno il nWo a Slamboree. Piper inizia il discorso parlando dei suoi rivali, poi è il turno di Greene e infine di Flair. Il discorso ha poco nesso logico ma lo si perdona per il carisma di tutti e tre.

High Voltage (Kenny Kaos & Robbie Rage) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock) [Tag Team Philadelphia Street Fight]
Voto: 6.5/10. Finalmente un match divertente, praticamente senza regole in stile ECW. I Public Enemy vincono per schienamento dopo aver distrutto un tavolo in 4 minuti e 37 secondi.

Big Al vs. The Giant
Squash. Vittoria lampo di Giant, che chiude in 59 secondi.

Diamond Dallas Page (w/Kimberly) vs. Konnan
Squash. DDP si libera di Konnan per schienamento in 2 minuti e 8 secondi. Non mi aspettavo di vedere Konnan cadere così alla svelta.

Randy Savage provoca Diamond Dallas Page dall’arena, tirando nuovamente in mezzo Kimberly. DDP lo rincorre ma lui riesce a fuggire. C’è da notare che il pubblico di Philadelphia è pro-nWo.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. Jeff Jarrett & Steve McMichael (w/Debra)
Voto: 5.5/10. Un match che non ha un buon ritmo, gli Harlem Heat rimangono un buon team, ma il finale della sfida è deludente, con Sister Sherri che fa squalificare il suo team dopo aver aggredito Debra dopo 7 minuti e 6 secondi. Capisco la storia ma la conclusione è dispersiva.

Steve McMichael lancia la sua sfida al giocatore di football Reggie White, ospite dell’arena, che arriva a muso duro con lui mentre viene ufficializzato il match fra loro a Slamboree. Considerato il mio disinteresse per il football americano il segmento non mi ha detto nulla.

Kevin Nash (w/Buff Bagwell, Michael Wallstreet, nWo Sting, Scott Norton, Syxx, Ted DiBiase & Vincent) vs. Lex Luger
Voto: 6.5/10. Nash è una forza della natura, Luger è in difficoltà nella sfida ma non c’è una conclusione netta. Il nWo fa scattare la squalifica durante un assalto al Total Package dopo 4 minuti e 6 secondi.

Tutti aggrediscono Lex Luger, ma arriva DDP ad aiutarlo per poi essere picchiato anche lui. The Giant si presenta con aspetto intimidatorio mentre Sting fa la sua comparsata nel finale, dando mazze da baseball a tutti gli alleati e loro riescono a riprendersi il ring.

Voto finale: 5/10, Nitro continua ad avere qualche problema nella costruzione dello show, tantissimi match brevi non sono di certo un punto a favore, specialmente quando sono coinvolti lottatori sconosciuti. C’è una gestione minimale delle stelle principali, Sting e Hollywood Hogan non sono quasi mai sul ring, ma questa settimana c’è Kevin Nash nel main event a lottare. Questi sono già i primi segnali delle difficoltà della WCW di avere uno show principale solido quanto serve per mandare avanti le storie, ma almeno c’è ancora il pieno coinvolgimento del pubblico, e rimane ancora la prima federazione sul territorio americano. Diamond Dallas Page e Lex Luger continuano ad avere successo, mentre altri lottatori talentuosi sono rilegati a sfide brevi fra pesi leggeri. Sting con soli due minuti di presenza fa più di tutto il resto dei lottatori contro il new World order.


Nitro, voto 5; Raw, voto 3.5. Raw ha un episodio disastroso, Nitro è appena insufficiente.

Nitro 43 – Raw 32

lunedì 19 marzo 2018

Recensione Raw episodio 205 (14 aprile 1997)


Recensione Raw 205
14 aprile 1997 da Johannesburg (Sud Africa) & Muncie (Indiana)
Durata show: 1:30:06
Rating: 2.2 (vs Nitro #83: 3.5)

Puntata con doppia arena, una negli USA e l’altra in Sud Africa che precede In Your House 14. Al tavolo di commento con Vince McMahon c’è Jim Cornette negli USA, mentre Jim Ross e Honky Tonk Man sono in Sud Africa. Purtroppo l’episodio ha diversi problemi di qualità d’audio.

Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk) vs. The Godwinns
Voto: 5-/10. Non è un match esaltante, dura abbastanza da avere un ritmo accettabile ma non mi ha coinvolto per niente. I Godwinn vincono grazie all’interferenza di Owen Hart e British Bulldog.

Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna) vs. Jesse Jammes
Voto: 5/10. Il commento del match non si sente e sembra il tipico house show se visto così. Sfida fra i due futuri membri della D-X, lenta e poco ispirata, con una lunghezza degna di un evento maggiore, peccato che sia sprecata. HHH vince per schienamento in 14 minuti e 52 secondi.

Jesse Jammes prende il microfono e provoca Honky Tonk Man e lo invita a salire sul ring, ma lui dice che il suo protetto si occuperà di lui a In Your House.

Rocky Maivia vs. Savio Vega (w/Crush)
Voto: 5.5/10. Un match eccessivamente lungo per la popolarità di quel momento per i due lottatori, che regala qualche buon momento in una sfida tutt’altro che gestita bene, lenta come le precedenti. Rocky non è ancora in grado di elettrizzare il pubblico. Savio Vega vince per schienamento in modo pulito dopo 17 minuti e 35 secondi. Interminabile.

La Nation of Domination assale Rocky Maivia al termine del match, ma Ahmed Johnson li scaccia.

La seconda ora si apre con Steve Austin che raggiunge il ring per un’intervista. Stone Cold è soddisfatto che ha ottenuto ciò che voleva, la sfida con Bret Hart a In Your House. Austin vuole la sua vendetta contro Hart e nessuno potrà fermarlo.

Goldust vs. The Sultan (w/The Iron Sheik)
Voto: 5/10. Goldust entra con il filtro a seppia e con un trucco stranissimo. La sfida dura 11 minuti ma viene proposto un pezzo breve e si conclude per l’intervento di HHH e Chyna a far scattare la squalifica a favore di Goldust.

Goldust subisce l’assalto di Sultan e dei suoi due nemici.

Bret Hart mostra solidarietà con altri paesi del mondo ma continua ad avercela con gli americani, definendosi colui che parla “la verità”.

The Head Bangers (Head Banger Mosh & Head Banger Thrasher) vs. Mankind & Vader
Voto: 6/10. Finalmente un match divertente da seguire, con Mankind e Vader veramente ottimi sul ring. Nel finale gli Head Bangers si fanno squalificare, Mankind viene “accecato” e non riesce più a vedere niente, così attacca anche Vader con la Mandible Claw senza riconoscerlo.

Promo registrato di Undertaker, che parla in modo invisibile nell’arena della sfida con Mankind. L’effetto non è riuscito al meglio.

Il commissario della Truth Commission blatera frasi generiche in inglese storpiato sul dominio del mondo.

Ahmed Johnson vs. Crush
Voto: 4.5/10. Un altro match lungo e poco significativo, che manda avanti la rivalità fra Ahmed Johnson e la Nation of Domination. Peccato che Crush sia un pessimo lottatore che non sa gestire i ritmi della sfida. Johnson vince per schienamento in 11 minuti e 30 secondi.

Faarooq risponde alla sfida di Ahmed Johnson, dicendo che dopo che ha battuto Savio Vega e Crush allora lui si metterà in prima linea, in caso di vittoria di Johnson, Faarooq porrà fine alla Nation of Domination. Peccato che questo Gauntlet match si svolgerà a In Your House 15 e non al 14.

Voto finale: 3.5/10, pessima qualità audio per l’evento, due arene e la sensazione di incapacità nel gestire uno show complicato, che pare più un house show che una puntata televisiva. La qualità del lottato non è mai alta, ho trovato piacevole la sfida di coppia con Vader e Mankind per l’abilità dei due lottatori e il post-match interessante a dividerli sempre di più. Quasi tutto quello che si vede sul ring è pessimo, in una puntata dove le sfide assumono lunghezza notevole. L’atmosfera adulta salva almeno in parte lo show dal fallimento totale, il promo di Steve Austin è duro e crudo sia nel tono che nel contenuto. Purtroppo è uno fra i peggiori episodi di Raw.

venerdì 16 marzo 2018

Recensione TNA Lockdown 2005 (24 aprile 2005)


Recensione TNA Lockdown 2005
24 aprile 2005 da Orlando (Florida)

Voglio subito partire dicendo che Lockdown è un’ottima idea. Un intero evento disputato nella gabbia a sei lati, cosa si può volere di più? Oltre a questo, le sfide hanno varianti nelle stipulazioni, insomma, qui si gioca sull’originalità, e la TNA del 2005 ci sguazza a livello di idee.

Apolo & Sonny Siaki vs. Chris Candido & Lance Hoyt [Steel Cage Tag Team Match]
Voto: 4/10, una sfida rovinata dal brutto infortunio per la gamba rotta di Chris Candido, che è anche il suo ultimo match in carriera. Lance Hoyt rimane da solo e la sfida viene risolta alla svelta, con la vittoria dell’insipido team di Apolo e Sonny Siaki. È una scelta sbagliata il posizionamento in apertura perché non riesce a riscaldare l’atmosfera. Inoltre rimane sempre sofferto perché Candido è morto solo quattro giorni dopo.

Come se non bastasse la chiusura del match, anche i Naturals intervengono per attaccare Lance Hoyt.

Bobby Roode (w/A1 & Scott D'Amore) vs. Dustin Rhodes [Best Two Out Of Three Falls Prince Of Darkness Steel Cage Match]
Voto: 4.5/10. Una stipulazione ridicola, va tutto bene finché si è nella prima parte, ma lo schienamento finale consiste nel far bendare i lottatori e combattere “alla cieca”, è grottesco e invadente. Dustin Rhodes arriva alla vittoria in 15 minuti e 20 secondi. Sicuramente non è una sfida buona per la carriera dei due lottatori.

Chris Sabin vs. Michael Shane (w/Trinity) vs. Shocker vs. Sonjay Dutt [Four Way Elimination Steel Cage Match]
Voto: 7+/10. Parto subito con la stranezza di questa sfida. Ci sono degli schienamenti interrotti… qual è il senso? È una sfida ad eliminazione, nessuno dovrebbe intervenire per fermare uno schienamento! Il match ha la qualità tipica della X-Division, quindi grande spettacolo senza troppa psicologia. Sonjay Dutt è il primo eliminato, poi è il turno di Michael Shane. Shocker arriva alla vittoria in 15 minuti e 42 secondi. Il lottatore messicano è incredibilmente lanciato, ma non risulta avere una buona presa sul pubblico.

Jeff Hardy vs. Raven [Tables & Chairs Steel Cage Match]
Voto: 7.5/10. Un match divertente, basato sugli spot e ben riuscito. Ci sono tavoli ovunque, distruzione, voli dall’alto. Jeff Hardy disputa una delle sue migliori sfide in federazione e chiude con una vittoria per schienamento in 11 minuti e 51 secondi.

NWA World Tag Team Titles: America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) (c) vs. Team Canada (Eric Young & Petey Williams) (w/A1 & Scott D'Amore) [Strap Steel Cage Match]
Voto: 6/10. Una sfida piuttosto lunga, sicuramente non al meglio del potenziale dei due team, con un finale un po’ assurdo in cui il Team Canada cerca di barare ma Petey Williams si ritrova con la polvere negli occhi ed esegue la Canadian Destroyer su Eric Young, così gli AMW vincono per schienamento in 14 minuti.

TNA X-Division Title: Christopher Daniels (c) vs. Elix Skipper [Steel Cage Match]
Voto: 7.5/10. I due ex membri dei Triple X si affrontano per l’X-Division Title e la sfida è sicuramente buona ma non spettacolare come ci si aspetterebbe. Skipper non compie altre prodezze dalla gabbia ma è comunque nel suo periodo di maggiore successo, anche se la sua carriera non è mai più salita. Daniels vince per schienamento in 15 minuti e 28 secondi.

BG James, Diamond Dallas Page & Sean Waltman vs. Jeff Jarrett, Monty Brown & The Outlaw [Lethal Lockdown Steel Cage Six Man Tag Team Match]
Voto: 5.5/10. Il Lethal Lockdown è simile ai War Games della WCW, due lottatori all’inizio e poi ingressi a tempo finché non arriva il primo schienamento. Partono sul ring (ma anche all’esterno nella fase iniziale) Sean Waltman e Jeff Jarrett, poi arriva The Outlaw (Billy Gunn). DDP è il quarto membro della sfida. A seguire ci sono Monty Brown e BG James. Nel finale è Waltman a schienare Brown dopo 15 minuti e 35 secondi. Per me i due team non sono abbastanza competitivi da rendere la sfida interessante, e anche con quel risultato non cambia nulla.

NWA World Heavyweight Title #1 Contendership: Abyss vs. AJ Styles [Steel Cage Match]
Voto: 8.5/10. Un match intense e spettacolare, il talento di AJ Styles fa la differenza, è stato il lottatore che più di tutti ha fatto conoscere la federazione a chi cercava un prodotto diverso dalla WWE. C’è violenza, agilità, colpi devastanti e un commento sopra le righe sempre euforico. AJ vince per schienamento dopo 18 minuti senza alcuna sosta, conquistando la title shot per Hard Justice.

Voto finale: 7.5/10, uno scenario ideale per presentare la TNA come una forma di intrattenimento differente da quelle conosciute nel mondo del Wrestling. Ci sono chiari omaggi alla WCW come il Lethal Lockdown match, erede dei War Games. Ma c’è molto altro in un evento dove la maggior parte delle sfide è riuscita, con un main event fra AJ Styles e Abyss che è appassionante e non si fa mancare nessun ingrediente. Anche Jeff Hardy contro Raven punta sull’impatto e i duri colpi, con i tavoli che sembrano perfetti per attirare i fan dell’estremo. Non è tutto di alto livello, ci sono delle cadute come il noioso match fra Dustin Rhodes e Bobby Roode, ma per la maggior parte l’evento è riuscito e addirittura lodevole.

giovedì 15 marzo 2018

Recensione Nitro episodio 82 (07 aprile 1997)


Recensione WCW Nitro 82
07 aprile 1997 da Huntsville (Alabama)
Durata show: 1:37:23
Rating: 3.7 (vs Raw #204: 2.2)

A Spring Stampede il nWo ha mostrato i primi segnali di contrasti interni con Randy Savage ed Eric Bischoff ai ferri corti.

Alex Wright & Psychosis vs. Hugh Morrus & Konnan
Voto: 5-/10. Non è la migliore combinazione possibile ma c’è un po’ di azione, anche se Konnan e Morrus rallentano troppo la sfida, che viene vinta da loro per schienamento in 5 minuti e 4 secondi. Non sopporto i match di Hugh Morrus.

Lord Steven Regal vs. Rey Misterio Jr.
Senza voto. Troppo breve per dare un giudizio su una sfida che risulta piacevole ma si conclude in soli 4 minuti e 32 secondi si fa squalificare per aver tenuto troppo a lungo una presa di sottomissione quando gli sarebbe bastato mollare per vincere.

Prince Iaukea attacca Steven Regal al termine del match ma subisce anche lui un duro trattamento dal lottatore… e più tardi sarà impegnato in una difesa titolata.

Nel parcheggio, “Macho Man” Randy Savage è in stampelle, mentre i membri del nWo entrano con due limousine diverse per i contrasti che si sono creati.

Chris Benoit (w/Woman) vs. Ice-Train (w/Teddy Long)
Senza voto. Un po’ a sorpresa è un match equilibrato, ma davvero breve, in cui Benoit vince per schienamento in 3 minuti e 8 secondi. All’interno c’è un segmento del nWo con un dialogo fra Hollywood Hogan e Randy Savage.

Hector Guerrero vs. Kevin Sullivan (w/Jacqueline & Jimmy Hart)
Squash… più o meno! Non è tanto Sullivan a dominare, ma Jacqueline a usare la forza all’esterno del ring, per poi lasciare la vittoria al Taskmaster in 2 minuti e 47 secondi.

Il New World Order raggiunge il ring, c’è anche Hollywood Hogan presente. Ted DiBiase cerca di riappacificare il gruppo, ma Hogan dice che Kevin Nash si è lamentato della sua assenza dalle scene perché non gli piace Dennis Rodman e che deve parlarne con lui. Hulk comprende ma ribatte che anche Scott Hall manca, solo che Nash dà fiducia al compagno. I due lottatori sono sul punto di rottura, ma Nash spiega di rispettarlo e Hogan decide di lasciarsi alle spalle i loro problemi. Poi anche Randy Savage riesce a risolvere anche se non lo fa direttamente con Eric Bischoff.

Ric Flair sale sul ring e invita Roddy Piper, sembra la stessa scena della puntata precedente. The Icon si gasa ma i due finiscono a parlare di Kevin Greene, giocatore di Football che all’inizio faceva squadra con Steve McMichael prima di subire il tradimento per unirsi ai Four Horsemen. Lui però mostra rispetto per entrambi i lottatori e si unisce a loro per formare un trio anti-nWo.

WCW United States Heavyweight Title: Dean Malenko (c) vs. Chris Jericho
Senza voto. Breve ma di ottimo livello per quel che si può vedere, con grande intensità, ma termina quando Malenko vince per schienamento in 3 minuti e 1 secondo dopo una serie di duri colpi. Non deve di certo essere un buon periodo per Jericho!

High Voltage (Kenny Kaos & Robbie Rage) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock)
Senza voto. Un’altra sfida troppo breve per permettermi di darle una valutazione, arriva la solita distruzione di un tavolo all’esterno del ring ma sono gli High Voltage a vincere per schienamento in 3 minuti e 6 secondi. Sono sorpreso da questo periodo per il team.

Intervista ai Public Enemy, che non hanno alcun problema con la sconfitta subita e anzi lanciano una sfida Philadelphia Street Fight agli High Voltage per il prossimo episodio di Nitro. Poi citano che diventeranno… Extreme. Penso che chiunque abbia colto il riferimento a un’altra federazione!

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. Jeff Jarrett & Steve McMichael (w/Debra)
Voto: 6-/10. Questo è l’unico match con un minutaggio accettabile. Steve McMichael non si presenta all’ingresso e Debra non pare nemmeno preoccupata. Jeff Jarrett fa tutto da solo, McMichael arriva solo nel finale con calma assoluta, e addirittura gli causa la sconfitta, che porta gli Harlem Heat a vincere per schienamento in 9 minuti e 2 secondi. Utile per sviluppare la storia, come match in sé non è affatto interessante.

Jeff Jarrett non è contento dell’atteggiamento di McMichael e si lamenta con lui al microfono per la sua assenza dal match, lui si giustifica spiegando che ha subito un colpo alla testa con la valigia ma non disprezza il dolore ed è in piena forma (praticamente non risponde nemmeno alle accuse).

WCW World Television Title: Prince Iaukea (c) vs. Ultimo Dragon
Senza voto. Prince Iaukea lotta da infortunato dopo i danni subiti da Steven Regal ed è sofferente, al punto che Ultimo Dragon lo sconfigge per schienamento in 2 minuti e 3 secondi, conquistando la cintura per porre fine al pessimo regno dell’avversario.

Dovrebbe essersi Scott Steiner contro The Giant, ma Steiner viene attaccato da Konnan e Morrus. Il gigante difende l’altro lottatore e mette in fuga i due assalitori. Non arriva comunque il match perché i due abbandonano la rampa senza dare spiegazioni.

Diamond Dallas Page si presenta sul ring e dice che è entrato nel main event anche se nessuno se lo sarebbe aspettato, lui è un’anomalia che non doveva accadere e invece è arrivato dove voleva. Se la prende con Randy Savage e lo ha sconfitto ma non vuole fermarsi qui, vincere non è abbastanza. Poi invita Macho Man a combattere di nuovo ora. Savage è lì in stampelle ma Hollywood Hogan lo invita a calmarsi. Sting si presenta dall’alto e ha un confronto a distanza con i membri del nWo, alleandosi con DDP.

Voto finale: 5/10, il momento principale dell’episodio consiste nel lungo segmento del nWo dove vengono risolte le differenze all’interno della squadra. L’ho trovato realistico e avvincente con Kevin Nash che non sta a subire ogni decisione di Hulk Hogan ma anzi fa valere il suo pensiero, così come Randy Savage non vuole essere bloccato da altri membri del gruppo, nemmeno Eric Bischoff. Tutto si risolve, ma è il territorio perfetto per dare vita a contrasti che possono ripetersi in futuro. Prince Iaukea perde il titolo televisivo in due minuti ma è chiaramente una sconfitta sporca per proteggerlo, dovuta all’infortunio causato da Steven Regal. Il segmento finale con l’alleanza di Diamond Dallas Page e Sting è riuscito ed è una buona chiusura che salva una puntata altrimenti davvero vuota. Non arriva nessuna sfida meritevole sul ring se non si considerano quei tre minuti di Malenko contro Jericho.


Nitro, voto 5; Raw, voto 7.5. Raw continua la sua rimonta qualitativa.

Nitro 42 – Raw 32

mercoledì 14 marzo 2018

Recensione Raw episodio 204 (07 aprile 1997)


Recensione Raw 204
07 aprile 1997 da Muncie (Indiana)
Durata show: 1:32:22
Rating: 2.2 (vs Nitro #82: 3.7)

Il ring cambia aspetto con le corde tutte rosse. Owen Hart avverte Shawn Michaels delle conseguenze per essersi messo contro l’Hart Foundation prima della sfida iniziale.

WWF World Tag Team Titles: Owen Hart & The British Bulldog (c) vs. The Godwinns (Henry O. Godwinn & Phineas I. Godwinn)
Voto: 5-/10. I Godwinn ormai sono poco ispirati, non riesco ad appassionarmi ai loro match. Owen Hart e British Bulldog arrivano alla vittoria per schienamento dopo 7 minuti e 12 secondi di una sfida veramente insipida.

I Legion of Doom bloccano la rampa e i Godwinn cercano di colpire i campioni di coppia con il loro “slop drop” dal secchio… ma Owen e Bulldog si abbassano e così sono i LoD ad essere colpiti. Finisce ovviamente in rissa. Continuano ad esserci altre interviste a Owen Hart e British Bulldog nel corso dello show, ma non sto ad elencarle tutte, cercano di essere protagonisti dell’episodio.

Billy Gunn (w/The Honky Tonk Man) vs. Steve Austin
Voto: 5.5/10. Billy Gunn (o Rockabilly come verrà chiamato a breve) è un aspirante allievo di Honky Tonk Man, quindi c’è da immaginare un bello slancio per lui nella carriera… e invece no! Stone Cold ha il controllo del match ed è lui a vincere per schienamento in 6 minuti e 11 secondi. Apprezzo il gioco scorretto di Steve Austin pur di seguire “le sue” regole che rende gli ultimi due minuti della sfida godibili.

Honky Tonk Man insiste per avere Billy Gunn come suo allievo, nonostante la sconfitta subita e anzi la vede come un trampolino di lancio. Lui deve solo ringraziarlo… ma lo getta a terra, stessa scelta fatta da Jesse James.

Debutta il comandante del gruppo conosciuto come Truth Commission, che è sudafricano e promuove l’episodio in quella nazione della prossima puntata. Dopo aver criticato gli americani, parla dell’eroe Bret Hart. La scena passa su di lui (per fortuna, anche perché quel comandante era pessimo al microfono) e il lottatore, che è già a Cape Town con una settimana d’anticipo, continua a prendere di mira Shawn Michaels e Sycho Sid.

Shawn Michaels sul ring rivela che Bret Hart è fissato con il guadagno economico e ha spinto perfino sull’altra federazione rivale (sappiamo tutti quale) per avere più soldi nel contratto. Dopo aver usato termini molto duri sul suo rivale, dice che la sua ossessione per il titolo mondiale finirà per eliminarlo (e infatti succederà proprio questo fra qualche mese). Compaiono di nuovo British Bulldog e Owen Hart ad assalire HBK. Questo significa andare pesante e smontare la reputazione di un lottatore!

Barry Horowitz & Freddie Joe Floyd vs. The Head Bangers (Mosh & Thrasher)
Squash. Primo match della seconda ora, aperta in grande stile con la sigla e i pyro. Il match è a senso unico ma dura un po’ troppo, ormai Horowitz è tornato a essere un lottatore che subisce solo sconfitte dopo quel periodo in cui venne lanciato senza successo. Gli Head Bangers vincono in 4 minuti e 34 secondi.

Ken Shamrock vs. Vernon White [No Holds Barred Exhibition]
Squash. Finalmente Shamrock entra in azione senza troppa promozione o desiderio di creare un debutto importante per lui sul ring. Vince e domina contro l’avversario, facendolo cedere in 2 minuti e 5 secondi. Shamrock è il portatore dell’abbinamento Wrestling-MMA del periodo seguente.

Jim Ross definisce lo stile di lotta di Ken Shamrock “No Holds Barred” e lui conferma, poi viene interrotto dall’ingresso di Vader, un altro lottatore noto per il suo stile duro e crudo. Arriva uno sguardo di tensione fra i due lottatori.

Frank Stileto vs. Vader (w/Paul Bearer)
Squash. Vader distrugge l’avversario in 2 minuti e 25 secondi, è tutto quello che c’è da sapere.

Sycho Sid non è presente allo show (sta cominciando a saltare eventi e tornerà appena prima di andarsene definitivamente) e Gorilla Monsoon decide che l’avversario a sostituire Sid contro Mankind sarà Steve Austin. Stone Cold interviene e non apprezza che gli venga detto cosa deve fare ma salirà sul ring comunque se gli permetterà di affrontare Bret Hart. Lui accetta proprio per la mancanza di Sid.

Promo sul ring di Mankind, che deve rispondere alla ragione per cui ha dato fuoco al volto di Undertaker. Il lottatore dà vita a uno fra i suoi migliori discorsi (è una lunga lista considerato che è fenomenale). Lui spiega che ha dovuto sopportare l’odore della sua stessa carne bruciata, la sua vita è reale ed ha subito ripercussioni per la persona che è. Non ha scuse per quello che ha fatto perché è Mankind, poi avverte che quello che farà il 20 aprile a Undertaker sarà peggiore di quanto gli ha fatto finora. Suonano le campane e Undertaker minaccia lo sfidante, dandogli la sentenza alla dannazione eterna. Segmento capolavoro che riesce benissimo nella costruzione della rivalità.

Mankind (w/Paul Bearer) vs. Steve Austin
Voto: 7+/10. Sfida basata sulla rissa, siamo quasi in era Attitude e stasera il match mostra già segni di una nuova era che si avvicina sempre di più. Ci sono molti minuti all’esterno del ring. La sfida degenera in No Contest dopo 11 minuti e 13 secondi quando Vader colpisce Mankind mentre cercava di attaccare Stone Cold.

Mankind e Vader finiscono per attaccarsi fra loro, sembra la fine della loro alleanza come team, ma sembrano riconciliarsi a fine puntata.

Voto finale: 7.5/10, non è una settimana significativa per i match sul ring, ma c’è un segmento imperdibile e di altissimo livello con il promo di Mankind e la reazione di Undertaker. Si usano termini sempre più duri e vicini agli standard di uno show per adulti, che sono presenti anche nell’intervista a Shawn Michaels, che inizia a parlare di concetti che non riguardano più l’etica sportiva, con l’accusa a Bret Hart di volersi solo fare tanti soldi e di non essere mai stato un eroe. Pure il debutto a Raw di Ken Shamrock come lottatore procede bene con una vittoria facile e un primo sguardo di sfida fra lui e Vader. Fuori dai segmenti lo show è di qualità inferiore, a parte il main event il resto è di basso livello con diverse sfide a senso unico, ma nulla di irritante o che possa dare fastidio.

martedì 13 marzo 2018

Recensione Fastlane 2018 (11 marzo 2018)


Recensione WWE Fastlane 2018
11 marzo 2018 da Columbus (Ohio)
Durata show: 2:55:40

Negli anni recenti Fastlane si è rivelato un evento deludente, incapace di ottenere il giusto interesse prima di Wrestlemania. Quest’anno la card è più competitiva.

Rusev (w/Aiden English) vs. Shinsuke Nakamura
Voto: 7+/10. Mi pare strano vedere il vincitore del Royal Rumble match piazzato nel match iniziale contro uno fra i lottatori meglio recepiti dal pubblico di questo periodo. Il match è buono, con la giusta intensità. Rusev sfrutta la forza fisica, Nakamura l’agilità e nel finale è il giapponese ad arrivare alla vittoria per schienamento dopo 14 minuti e 50 secondi. Forse l’esito era scontato ma la resa è riuscita comunque e la sfida ha riscaldato l’atmosfera.

WWE United States Title: Bobby Roode (c) vs. Randy Orton
Voto: 6.5/10. Nulla di impressionante, è un match che dura molto ma che spesso è lento e poco avvincente, con fasi interminabili. Dopo un equilibrio che rimane fino alla fine, Randy Orton connette l’RKO su Roode e lo schiena dopo 19 minuti e 15 secondi, conquistando il titolo americano per la prima volta in carriera. Di sicuro non sono rimasto impressionato, in alcune parti la sfida mi ha annoiato ma il livello è comunque valido, vista l’esperienza dei lottatori.

Jinder Mahal attacca Randy Orton… ma anche Bobby Roode fa lo stesso. Entrambi vogliono il titolo americano.

Becky Lynch & Naomi vs. Carmella & Natalya
Voto: 6/10. Sono abbastanza indifferente a sfide come queste con team formati senza particolare affinità. Il match a mio parere è sufficiente per quello che deve offrire ed è vinto da Carmella e Natalya per schienamento in 8 minuti e 55 secondi.

WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c) vs. The New Day (Kofi Kingston & Xavier Woods) (w/Big E)
Voto: 6.5/10. Qui è come vedere un film bello ma perdersi il finale. I due team sono spettacolari, ma dopo 9 minuti intervengono i Bludgeon Brothers, Rowan e Harper, a causare un No Contest attaccando tutti gli altri lottatori. L’impatto rimane valido e quindi anche se manca una conclusione netta è comunque comprensibile.

L’assalto dei Bludgeon Brothers mette KO tutti gli avversari e dura parecchi minuti. Xavier Woods è il lottatore che esce peggio dall’attacco.

WWE SmackDown Women's Title: Charlotte Flair (c) vs. Ruby Riott
Voto: 8/10. Questo è un match di ottimo livello, intenso e capace di raccontare una storia con l’aggressività di Ruby Riott e l’abilità tecnica di Charlotte Flair, che poi riesce a vincere per sottomissione dopo 13 minuti e 45 secondi. Da segnalare l’intervento di Becky Lynch e Naomi a tenere lontana la Riott Squad dalla possibilità di rovinare il match, mentre l’arbitro rimanda nel backstage entrambe le fazioni.

Asuka interrompe l’esultanza di Charlotte… ha fatto la sua scelta, andrà contro di lei a Wrestlemania!

WWE Title: AJ Styles (c) vs. Baron Corbin vs. Dolph Ziggler vs. John Cena vs. Kevin Owens vs. Sami Zayn [Six Pack Challenge Match]
Voto: 8+/10. Grandissima qualità grazie ai lottatori presenti nel match e un’azione che pare non fermarsi mai. Ci sono molte storie che vengono portate avanti. John Cena continua ad essere aggressivo e all’inizio annienta tutti tranne AJ Styles. I contrasti fra Owens e Zayn continuano con il secondo che provoca il primo fingendo di farsi schienare per provare a fregarlo. Sempre loro due continuano la rivalità con Shane McMahon, che blocca due loro possibili schienamenti. Dolph Ziggler è l’unico lottatore che passa il tempo a subire mosse, mentre Baron Corbin continua a risultare efficace. John Cena distrugge uno dei tavoli di commento lanciandoci sopra AJ Styles, che tuttavia ritorna nel finale e schiena Kevin Owens dopo 21 minuti e 55 secondi. Se devo trovare un difetto, la parte con Shane McMahon protagonista non è uscita bene e risulta perfino irritante, dovrebbe trattarsi di un personaggio amato dal pubblico ma compie azioni basate sulla vendetta personale.

AJ Styles festeggia la vittoria, affronterà Shinsuke Nakamura nel main event di Wrestlemania.

Voto finale: 6.5/10, l’evento ha un buon match iniziale fra Rusev e Shinsuke Nakamura, poi nella parte centrale risulta appena sufficiente ma si riprende molto bene con gli ultimi due match. Purtroppo la prevedibilità di buona parte del pay per view è una pecca che si ripete dopo Elimination Chamber, rendendo così Fastlane piacevole, ma non indispensabile. Il main event comunque è ben riuscito su tutti gli aspetti, anche la rivalità-amicizia fra Kevin Owens e Sami Zayn è portata avanti nel migliore dei modi, mentre John Cena, pur non vincendo, è protagonista fino alla fine, con AJ Styles che conferma un buon regno iniziato in una puntata di Smackdown. Bobby Roode invece conclude qui un regno anonimo da campione americano, che non ha mai ottenuto il giusto spazio se non qui per premiare Randy Orton. La divisione femminile dello show sta facendo molto meglio di quella di Raw in questo periodo. Guardate Fastlane per l’intrattenimento senza aspettarvi grosse sorprese.

lunedì 12 marzo 2018

Recensione NXT episodi 148 - 149 (19 dicembre / 26 dicembre 2012)


Recensione NXT 148
19 dicembre 2012 da Full Sail University, Winter Park (Florida)
Durata show: 47:07
NXT 148 su WWE Network http://network.wwe.com/video/v1243449083

Seth Rollins si è riconfermato NXT Champion e da stasera riparte la ricerca di un nuovo sfidante al titolo.

Epico & Primo (w/Rosa Mendes) vs. The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso)
Voto: 6-/10. Un match combattuto alla pari fra i due team, gli Uso sono lanciati e la sfida li vede vincere per schienamento dopo 10 minuti e 43 secondi. Quasi sufficiente, di sicuro non è spettacolare ma fa il suo dovere.

L’Ascension minaccia gli Uso da un filmato sullo schermo. C’è ancora una forte rivalità fra i due team dominanti dello show.

Aiden English & Camacho vs. Big E. Langston [Two On One Handicap Match]
Squash. Okay, Big E non ha problemi nemmeno contro due avversari. Aiden English è il compagno scelto da Camacho, che però si sottrae dalla sfida e Big E schiena English dopo 1 minuto e 14 secondi.

Big E infierisce su Aiden English diverse volte.

Kassius Ohno vs. Percy Watson
Voto: 4.5/10. Match noioso che pare non terminare più, dominato da Ohno che poi vince per schienamento in 5 minuti e 30 secondi. Pessimo.

Intervista a Seth Rollins, che è ancora campione e dice che non è difficile da trovare. Corey Graves lo attacca a sorpresa per lasciare il segno con una manovra di sottomissione.

Big Show vs. Bo Dallas
Voto: 5-/10. Apprezzo l’idea di Dallas che cerca di reggere il confronto con il gigante, ma l’esecuzione non gli dà giustizia e lo fa passare per nettamente inferiore. Big Show vince per schienamento in soli 4 minuti e 48 secondi.

Voto finale: 2/10, devo essere sincero, questo episodio non mi è piaciuto per niente. Approvo il match iniziale di coppia che non è spettacolare, ma almeno è guardabile. L’assalto di Corey Graves a Seth Rollins è un segmento brevissimo che non mi ha impressionato. La storia della sfida lanciata da Bo Dallas si ritorce contro di lui, con Big Show che domina e quindi distrugge uno fra i talenti più lanciati di NXT… qual è il senso di questo?

Inoltre metto a seguire la “recensione” dell’episodio di fine anno, riassuntivo e senza nuove sfide.

Recensione NXT 149
26 dicembre 2012 da Studio TV
Durata show: 46:59
NXT 149 su WWE Network http://network.wwe.com/video/v1244908983

Episodio registrato da studio, che aggiungo giusto per completezza alla lista senza recensire sfide già viste. Si tratta di match di NXT, dell’esibizione di talenti come Bray Wyatt, Big E e Bo Dallas, della formazione dello Shield e quindi del nuovo Seth Rollins, più aggressivo rispetto a quanto si è visto finora. C’è proprio un promo dello Shield a chiudere la puntata.

Senza voto.