Recensione WWE Fastlane
2018
11 marzo 2018 da
Columbus (Ohio)
Durata show: 2:55:40
Negli anni recenti Fastlane si è rivelato un evento deludente,
incapace di ottenere il giusto interesse prima di Wrestlemania. Quest’anno la
card è più competitiva.
Rusev (w/Aiden English)
vs. Shinsuke Nakamura
Voto: 7+/10. Mi pare strano vedere il vincitore del Royal
Rumble match piazzato nel match iniziale contro uno fra i lottatori meglio
recepiti dal pubblico di questo periodo. Il match è buono, con la giusta
intensità. Rusev sfrutta la forza fisica, Nakamura l’agilità e nel finale è il
giapponese ad arrivare alla vittoria per schienamento dopo 14 minuti e 50
secondi. Forse l’esito era scontato ma la resa è riuscita comunque e la sfida
ha riscaldato l’atmosfera.
WWE United States Title: Bobby Roode (c) vs. Randy Orton
Voto: 6.5/10. Nulla di impressionante, è un match che dura
molto ma che spesso è lento e poco avvincente, con fasi interminabili. Dopo un
equilibrio che rimane fino alla fine, Randy Orton connette l’RKO su Roode e lo
schiena dopo 19 minuti e 15 secondi, conquistando il titolo americano per la
prima volta in carriera. Di sicuro non sono rimasto impressionato, in alcune
parti la sfida mi ha annoiato ma il livello è comunque valido, vista
l’esperienza dei lottatori.
Jinder Mahal attacca Randy Orton… ma anche Bobby Roode fa lo
stesso. Entrambi vogliono il titolo americano.
Becky Lynch & Naomi
vs. Carmella & Natalya
Voto: 6/10. Sono abbastanza indifferente a sfide come queste
con team formati senza particolare affinità. Il match a mio parere è
sufficiente per quello che deve offrire ed è vinto da Carmella e Natalya per
schienamento in 8 minuti e 55 secondi.
WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c)
vs. The New Day (Kofi Kingston & Xavier Woods) (w/Big E)
Voto: 6.5/10. Qui è come vedere un film bello ma perdersi il
finale. I due team sono spettacolari, ma dopo 9 minuti intervengono i Bludgeon
Brothers, Rowan e Harper, a causare un No Contest attaccando tutti gli altri
lottatori. L’impatto rimane valido e quindi anche se manca una conclusione
netta è comunque comprensibile.
L’assalto dei Bludgeon Brothers mette KO tutti gli avversari
e dura parecchi minuti. Xavier Woods è il lottatore che esce peggio
dall’attacco.
WWE SmackDown Women's
Title: Charlotte Flair (c) vs. Ruby Riott
Voto: 8/10. Questo è un match di ottimo livello, intenso e
capace di raccontare una storia con l’aggressività di Ruby Riott e l’abilità
tecnica di Charlotte Flair, che poi riesce a vincere per sottomissione dopo 13
minuti e 45 secondi. Da segnalare l’intervento di Becky Lynch e Naomi a tenere
lontana la Riott Squad dalla possibilità di rovinare il match, mentre l’arbitro
rimanda nel backstage entrambe le fazioni.
Asuka interrompe l’esultanza di Charlotte… ha fatto la sua
scelta, andrà contro di lei a Wrestlemania!
WWE Title: AJ Styles (c) vs. Baron Corbin vs. Dolph Ziggler vs. John
Cena vs. Kevin Owens vs. Sami Zayn [Six Pack Challenge Match]
Voto: 8+/10. Grandissima qualità grazie ai lottatori presenti
nel match e un’azione che pare non fermarsi mai. Ci sono molte storie che
vengono portate avanti. John Cena continua ad essere aggressivo e all’inizio
annienta tutti tranne AJ Styles. I contrasti fra Owens e Zayn continuano con il
secondo che provoca il primo fingendo di farsi schienare per provare a
fregarlo. Sempre loro due continuano la rivalità con Shane McMahon, che blocca
due loro possibili schienamenti. Dolph Ziggler è l’unico lottatore che passa il
tempo a subire mosse, mentre Baron Corbin continua a risultare efficace. John
Cena distrugge uno dei tavoli di commento lanciandoci sopra AJ Styles, che
tuttavia ritorna nel finale e schiena Kevin Owens dopo 21 minuti e 55 secondi.
Se devo trovare un difetto, la parte con Shane McMahon protagonista non è
uscita bene e risulta perfino irritante, dovrebbe trattarsi di un personaggio
amato dal pubblico ma compie azioni basate sulla vendetta personale.
AJ Styles festeggia la vittoria, affronterà Shinsuke Nakamura
nel main event di Wrestlemania.
Voto finale: 6.5/10, l’evento ha un buon
match iniziale fra Rusev e Shinsuke Nakamura, poi nella parte centrale risulta
appena sufficiente ma si riprende molto bene con gli ultimi due match.
Purtroppo la prevedibilità di buona parte del pay per view è una pecca che si
ripete dopo Elimination Chamber, rendendo così Fastlane piacevole, ma non
indispensabile. Il main event comunque è ben riuscito su tutti gli aspetti,
anche la rivalità-amicizia fra Kevin Owens e Sami Zayn è portata avanti nel
migliore dei modi, mentre John Cena, pur non vincendo, è protagonista fino alla
fine, con AJ Styles che conferma un buon regno iniziato in una puntata di
Smackdown. Bobby Roode invece conclude qui un regno anonimo da campione
americano, che non ha mai ottenuto il giusto spazio se non qui per premiare
Randy Orton. La divisione femminile dello show sta facendo molto meglio di
quella di Raw in questo periodo. Guardate Fastlane per l’intrattenimento senza
aspettarvi grosse sorprese.
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