lunedì 19 marzo 2018

Recensione Raw episodio 205 (14 aprile 1997)


Recensione Raw 205
14 aprile 1997 da Johannesburg (Sud Africa) & Muncie (Indiana)
Durata show: 1:30:06
Rating: 2.2 (vs Nitro #83: 3.5)

Puntata con doppia arena, una negli USA e l’altra in Sud Africa che precede In Your House 14. Al tavolo di commento con Vince McMahon c’è Jim Cornette negli USA, mentre Jim Ross e Honky Tonk Man sono in Sud Africa. Purtroppo l’episodio ha diversi problemi di qualità d’audio.

Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk) vs. The Godwinns
Voto: 5-/10. Non è un match esaltante, dura abbastanza da avere un ritmo accettabile ma non mi ha coinvolto per niente. I Godwinn vincono grazie all’interferenza di Owen Hart e British Bulldog.

Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna) vs. Jesse Jammes
Voto: 5/10. Il commento del match non si sente e sembra il tipico house show se visto così. Sfida fra i due futuri membri della D-X, lenta e poco ispirata, con una lunghezza degna di un evento maggiore, peccato che sia sprecata. HHH vince per schienamento in 14 minuti e 52 secondi.

Jesse Jammes prende il microfono e provoca Honky Tonk Man e lo invita a salire sul ring, ma lui dice che il suo protetto si occuperà di lui a In Your House.

Rocky Maivia vs. Savio Vega (w/Crush)
Voto: 5.5/10. Un match eccessivamente lungo per la popolarità di quel momento per i due lottatori, che regala qualche buon momento in una sfida tutt’altro che gestita bene, lenta come le precedenti. Rocky non è ancora in grado di elettrizzare il pubblico. Savio Vega vince per schienamento in modo pulito dopo 17 minuti e 35 secondi. Interminabile.

La Nation of Domination assale Rocky Maivia al termine del match, ma Ahmed Johnson li scaccia.

La seconda ora si apre con Steve Austin che raggiunge il ring per un’intervista. Stone Cold è soddisfatto che ha ottenuto ciò che voleva, la sfida con Bret Hart a In Your House. Austin vuole la sua vendetta contro Hart e nessuno potrà fermarlo.

Goldust vs. The Sultan (w/The Iron Sheik)
Voto: 5/10. Goldust entra con il filtro a seppia e con un trucco stranissimo. La sfida dura 11 minuti ma viene proposto un pezzo breve e si conclude per l’intervento di HHH e Chyna a far scattare la squalifica a favore di Goldust.

Goldust subisce l’assalto di Sultan e dei suoi due nemici.

Bret Hart mostra solidarietà con altri paesi del mondo ma continua ad avercela con gli americani, definendosi colui che parla “la verità”.

The Head Bangers (Head Banger Mosh & Head Banger Thrasher) vs. Mankind & Vader
Voto: 6/10. Finalmente un match divertente da seguire, con Mankind e Vader veramente ottimi sul ring. Nel finale gli Head Bangers si fanno squalificare, Mankind viene “accecato” e non riesce più a vedere niente, così attacca anche Vader con la Mandible Claw senza riconoscerlo.

Promo registrato di Undertaker, che parla in modo invisibile nell’arena della sfida con Mankind. L’effetto non è riuscito al meglio.

Il commissario della Truth Commission blatera frasi generiche in inglese storpiato sul dominio del mondo.

Ahmed Johnson vs. Crush
Voto: 4.5/10. Un altro match lungo e poco significativo, che manda avanti la rivalità fra Ahmed Johnson e la Nation of Domination. Peccato che Crush sia un pessimo lottatore che non sa gestire i ritmi della sfida. Johnson vince per schienamento in 11 minuti e 30 secondi.

Faarooq risponde alla sfida di Ahmed Johnson, dicendo che dopo che ha battuto Savio Vega e Crush allora lui si metterà in prima linea, in caso di vittoria di Johnson, Faarooq porrà fine alla Nation of Domination. Peccato che questo Gauntlet match si svolgerà a In Your House 15 e non al 14.

Voto finale: 3.5/10, pessima qualità audio per l’evento, due arene e la sensazione di incapacità nel gestire uno show complicato, che pare più un house show che una puntata televisiva. La qualità del lottato non è mai alta, ho trovato piacevole la sfida di coppia con Vader e Mankind per l’abilità dei due lottatori e il post-match interessante a dividerli sempre di più. Quasi tutto quello che si vede sul ring è pessimo, in una puntata dove le sfide assumono lunghezza notevole. L’atmosfera adulta salva almeno in parte lo show dal fallimento totale, il promo di Steve Austin è duro e crudo sia nel tono che nel contenuto. Purtroppo è uno fra i peggiori episodi di Raw.

Nessun commento:

Posta un commento