martedì 6 marzo 2018

Recensione Raw episodio 203 (31 marzo 1997)


Recensione Raw 203
31 marzo 1997 da Peoria (Illinois)
Durata show: 1:35:37
Rating: 2.7 (vs Nitro #81: 3.4)

Una nuova puntata di Raw che si apre subito con il confronto fra i due campioni di coppia dopo il riepilogo delle azioni di Bret Hart della settimana precedente.

WWF European Title: The British Bulldog (c) vs. Owen Hart
Voto: 7.5/10. Non è un match ai livelli di quello disputato in Germania per l’assegnazione del titolo, ma questi due lottatori regalano sempre spettacolo. La sfida migliora nelle fasi finali, British Bulldog gioca il ruolo dell’eroe, Owen Hart prende una sedia ma è Bulldog a recuperarla e si prepara a usarla su di lui, ma… tutto si ferma quando arriva Bret Hart a fermare il confronto fra loro, facendo scattare il No Contest.

Bret Hart continua ad evitare che British Bulldog e Owen Hart si attacchino l’uno con l’altro, prende il microfono e dice che è quello che vuole la gente ma non merita di essere soddisfatta da loro. Continuano i proclami anti-americani del canadese, che riunisce i suoi ex alleati al suo fianco in questa battaglia. Arriva l’abbraccio fra i tre lottatori. La parte più sorprendente è vedere Bret Hart che da diverse settimane è diventato un fenomeno al microfono.

El Mosco vs. Super Nova
Voto: 4.5/10. Se a Nitro apprezzo i match di Lucha Libre, a Raw non ne trovo il senso, inoltre il match non è affatto buono. El Mosco vince per schienamento mentre Sunny intrattiene il team di commento in spagnolo.

Intervista ai Legion of Doom che non hanno interesse per la riappacificazione di Owen Hart e British Bulldog, loro li batteranno comunque a In Your House. Niente di speciale dal discorso ma il pubblico li adora.

Honk Tonk Man è al tavolo di commento per osservare da vicino Jesse Jammes, alla ricerca di un prospetto da gestire.

Jerry Fox vs. Jesse Jammes
Squash. Double J vince facilmente in un match e un contorno entrambi orrendi. Basta con quella canzone pessima!

Honky Tonk Man apprezza Double J e gli propone di diventare il suo assistito, porgendogli la chitarra. Lui l’afferra e la distrugge davanti agli occhi dell’ex campione intercontinentale, quindi rifiuta l’offerta.

Adam O'Brien & Rod Bell vs. The Nation Of Domination (Crush & Savio Vega)
Squash. Un altro match orrendo, con Crush non può esserci alcun margine di miglioramento. La vittoria ovviamente va alla Nation of Domination.

Ha inizio Raw is War, la seconda ora dello show. Paul Bearer, che ha abbandonato Mankind, raggiunge il ring per chiedere ad Undertaker di unirsi a lui dopo essersi scusato per il tradimento ai suoi danni. Il Phenom dice che non dimenticherà mai il tradimento ma può perdonarlo. Gli è grato per averlo guidato nella sua carriera, ma poi lo colpisce, non ha intenzione di collaborare con lui. Mankind esce da sotto al ring e accende un fuoco sugli occhi di Undertaker, poi abbraccia Bearer, mostrando che loro erano d’accordo sul piano. Sycho Sid insegue Mankind lontano dal ring.

Breve intervista di Sid, tornato nel backstage per minacciare Mankind, sembra avere rispetto per Undertaker che lo ha sconfitto a Wrestlemania 13.

Goldust vs. Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna)
Voto: 5.5/10. Rematch della sfida di Wrestlemania 13, purtroppo anche questa sfida è lenta come la precedente. Chyna osserva la fase finale dalla rampa poi interviene e attacca Goldust che stava per ottenere lo schienamento vincente, causandogli la vittoria per squalifica.

Chyna continua ad attaccare Goldust, mostrando già da ora la sua predilezione a combattere contro gli uomini. Per qualche ragione Pat Patterson, uno degli agenti backstage, attacca HHH ma viene atterrato da lui e Chyna.

Intervista a Stone Cold Steve Austin, che dice di non aver mai detto “I Quit”. Bret Hart non ha finito il lavoro, poi critica il suo modo di fare. Austin non cambierà mai, è pronto a salire sul ring e affrontare chiunque. Il pubblico impazzisce per Stone Cold mentre la censura scatta parecchie volte durante il promo. Bret Hart lo interrompe e va fiero di averlo distrutto, non vuole più affrontarlo. Austin però ribatte che non sarà mai finita. Segmento acceso e ben riuscito.

WWF Intercontinental Title: Rocky Maivia (c) vs. Bret Hart
Voto: 6.5/10. Un anno dopo questo match sarebbe già stato epico, fra l’altro sembra la replica di quanto visto a Nitro con Iaukea contro Randy Savage la settimana precedente, ma almeno questo match viene disputato. Hart guida la sfida con la sua maggiore esperienza, Rocky regge il confronto nelle fasi finali e Hitman si fa squalificare per condotta scorretta, così Rocky vince per squalifica.

Steve Austin va a salvare Rocky Maivia mentre l’Hart Foundation viene respinta dai Legion of Doom.

Voto finale: 7/10, un episodio ben riuscito che si concentra sul rafforzamento di Bret Hart, che porta British Bulldog e Owen Hart dalla sua parte. Allo stesso tempo, Paul Bearer svela il suo piano con Mankind ai danni di Undertaker, ma anche Sycho Sid rimane coinvolto. So che è un anno strano per Sid, che nel giro di pochi mesi sarà fuori dalla federazione senza apparente motivo. Steve Austin dà vita a uno fra i suoi primi migliori promo, è aggressivo e non si tira indietro dal confronto con Bret Hart. Il match iniziale e il main event sono meritevoli, le altre sfide invece sono pessime.

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