venerdì 29 giugno 2018

Recensione Nitro episodio 84 (21 aprile 1997)


Recensione WCW Nitro 84
21 aprile 1997 da Saginaw (Michigan)
Durata show: 1:35:44
Rating: 3.4 (vs Raw #206: 2.8)

Ho avuto molti problemi a recensire questo show, chi segue le recensioni giorno per giorno sa che sono stato regolare per un anno e mezzo, non facendo mai mancare nulla. Tuttavia con questo show sono rimasto bloccato per più di due mesi tranne per altri progetti. Ovviamente non do colpe all’evento, ma mi ha fatto comprendere che la formula di Nitro di dare tanti match brevi può risultare stancante a lungo andare, ed è probabilmente una fra le ragioni per cui Raw con il tempo ha iniziato a guadagnare molto più fan.

WCW United States Heavyweight Title: Dean Malenko (c) vs. Yuji Nagata
Voto: 6.5/10. Match breve ma sicuramente godibile, con Malenko che mostra le sue qualità e sottomette Nagata dopo 6 minuti e 1 secondo, rimanendo campione. Penso che c’era la prospettiva per un match migliore.

Ciclope vs. Glacier
Squash. Sfida da 33 secondi in cui Glacier vince facilmente. Durano molto di più gli ingressi che il match.

Wrath e Mortis accerchiano Glacier e lo stordiscono in una lunga aggressione, nel frattempo il pubblico serale sembra decisamente infastidito da Glacier per ragioni che non comprendo.

WCW World Television Title: Ultimo Dragon (w/Sonny Onoo) (c) vs. Bobby Eaton
Senza voto. Eaton domina nella prima parte del match ma è Ultimo Dragon a vincere per sottomissione in 2 minuti e 48 secondi. Tipico match riempitivo che non aggiunge proprio nulla allo show. Faccio notare l’intervento con mosse di arti marziali durante la sfida da parte di Sonny Onoo.

Intervista a Lord Steven Regal, che dice che al pay per view avrà la sua possibilità di riprendersi il titolo televisivo.

Chris Jericho vs. Meng (w/Jimmy Hart)
Senza voto. Anche qui c’è un match che potrebbe anche dare soddisfazioni, ma è davvero troppo breve. Jericho lotta bene ma Meng vince per sottomissione in 3 minuti e 19 secondi. È strano vedere il futuro Y2J perdere in questo modo.

Il Dungeon of Doom continua a prendere di mira i Four Horsemen nell’intervista dopo il match, ma c’è tensione fra Meng e Kevin Sullivan.

The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Senza voto. Okay, qui non vale nemmeno la pena interessarsi al match perché termina in No Contest dopo 3 minuti e 12 secondi a causa dell’intervento del Dungeon of Doom (in questo caso Konnan e Morrus).

I Public Enemy e gli Steiner si uniscono per attaccare il Dungeon of Doom.

Mean Gene presenta il nuovo presidente della WCW, J.J. Dillon. Il suo primo annuncio è che Eric Bischoff ha perso ogni potere per sua decisione e che pure l’arbitro Nick Patrick è sotto inchiesta per il suo comportamento. Non sembra però esserci molto che si può fare con Bischoff, che rimane presente come leader del nWo anche senza facoltà decisionali, e anzi lui stesso si oppone alle decisioni di Dillon, dicendo di aver reso grande la WCW e che sta facendo lo stesso con il nWo. Questo confronto mostra finalmente un po’ di reazione e una decisione intelligente da parte della federazione, che per una volta non finisce vittima di Hogan e compagni.

Jeff Jarrett (w/Debra) vs. Scotty Riggs
Voto: 5/10. La sfida è funzionale al ruolo di riempitivo mentre prosegue la rivalità fra Steve McMichael e il giocatore di football Reggie White, che interagiscono all’esterno del ring. Double J vince per sottomissione in 3 minuti e 53 secondi.

WCW World Cruiserweight Title: Syxx (w/Kevin Nash) (c) vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 6.5/10. Se immagino Syxx al pieno potenziale, questo sarebbe un match di alto livello per la divisione, ma come lottatore del nWo non ama dare al pubblico ciò che vorrebbe, quindi combatte in maniera diversa, più aggressiva. Risulta comunque un match godibile e nel finale Kevin Nash attacca Rey Mysterio mentre l’arbitro è distratto, perciò Syxx si limita a schienarlo.

Syxx e Kevin Nash infortunano Rey Mysterio, costringendolo a uscire in barella, JJ Dillon dice che questo comportamento è inaccettabile ma non succede altro.

Hollywood Hogan è sul set di uno dei suoi film dimenticabili e recluta un po’ di attori nel nWo mentre provoca il suo avversario Roddy Piper. Per gli appassionati di cinema è interessante vedere il cameo di Robert Vaughn.

Il New World Order raggiunge il ring anche se non è al completo. Syxx inizia il discorso e viene fischiato nonostante le sue parole abbiano poco senso, Kevin Nash si riferisce a Ric Flair e ai veterani e sostiene che loro non hanno lasciato futuro alle nuove generazioni, mentre lui e Scott Hall sono “andati a New York” perché non erano riconosciuti per il loro talento. Nash vuole il rispetto perché se lo merita (e il pubblico è dalla sua parte). Se si esclude la parte iniziale con Syxx, questo è un ottimo promo.

Diamond Dallas Page (w/Kimberly) vs. Psychosis
Squash. DDP sconfigge l’avversario in soli 50 secondi. Non proprio quello che mi aspettavo per un main event.

Macho Man provoca Kimberly e quindi anche DDP, ma lui non ci sta a inseguirlo di nuovo a vuoto, invitandolo a raggiungerlo sul ring.

Ric Flair, Roddy Piper e Kevin Greene sono sul ring e chiamano il nWo, mentre ritorna Scott Hall, finalmente presente negli show televisivi. Scatta una rissa al centro del ring e la fazione di Piper e Flair riesce a occuparlo senza farsi respingere.

Voto finale: 6.5/10, Kevin Nash che mostra grinta e rancore verso il vuoto lasciato dalla vecchia generazione è il punto focale della serata, ma ci sono diversi buoni promo per tutto lo show. Il confronto fra Macho Man a Diamond Dallas Page porta avanti la rivalità in modo efficace, mentre JJ Dillon debutta bene da presidente della WCW e subito appare pronto a bloccare il potere di Eric Bischoff. Per quanto riguarda il lottato, c’è una buona sfida d’apertura e un match fra Rey Mysterio e Syxx divertente e con un finale ad impatto. Tuttavia in linea di massima lo show è ancora parecchio pesante da seguire e spreca molto tempo con match non interessanti. Però c’è da dire che la costruzione della rivalità fra WCW e nWo riesce a ottenere quella spinta che le serviva.



Nitro, voto 6.5; Raw, voto 7.5. Buona settimana, Raw però è uno show migliore.

Nitro 43 – Raw 33

mercoledì 27 giugno 2018

Recensione TNA Sacrifice 2005 (14 agosto 2005)


Recensione TNA Sacrifice 2005
14 agosto 2005 da Orlando (Florida)

Le puntate precedenti all’evento hanno segnato il ritorno di Sabu, schierato dalla parte di Raven contro Jeff Jarrett e Rhino, e la Super X Cup fra i lottatori della X-Division, che ha visto AJ Styles e Samoa Joe raggiungere la finale.

David Young, Elix Skipper & Simon Diamond vs. Chris Sabin, Shark Boy & Sonjay Dutt
Voto: 6/10. Quando un match ha il compito di aprire un evento, non si può giudicarlo sullo stesso piano degli altri. Se messo in mezzo all’evento, il voto che darei sarebbe decisamente minore, ma funziona perché ci sono tre lottatori che piacciono al pubblico e tre ben piazzati per subire i fischi del pubblico (anche se Skipper ha dimostrato più volte di avere talento). Chris Sabin schiena Elix Skipper in 7 minuti e 21 secondi.

Alex Shelley vs. Shocker
Voto: 6.5/10. Continuo a rimanere della mia opinione che Shocker ha offerto ben poco alla TNA durante il suo periodo di permanenza. Indubbiamente una stella della Lucha Libre, ma qui non dà il meglio di sé, mentre Shelley fa il possibile per lasciare un segno del suo impegno e dei progressi ottenuti finora. Vince Shelley per schienamento tenendosi alle corde in 8 minuti e 50 secondi. Si tratta dell’ultima apparizione annuale in pay per view per il messicano.

Abyss (w/James Mitchell) vs. Lance Hoyt
Voto: 7-/10. Un match più che sufficiente, quasi buono, fra due uomini grandi e grossi. Hoyt è in un periodo positivo, riesce a trovare la sua dimensione sia insieme ai Naturals che da singolo, mentre Abyss è una fra le maggiori forze della natura della TNA, ed è lui a schienare l’avversario dopo 9 minuti e 9 secondi. A sorpresa, un match migliore del previsto.

Kip James & Monty Brown vs. The 3 Live Kru (Konnan & Ron Killings) [Special Referee: BG James]
Voto: 5/10. La storia della rivalità interna dei 3LK è un po’ pesante, dura troppo a lungo e sembra spesso contraddirsi in base a come si comporta BG James, che qui è l’arbitro della sfida. Il lottatore finalmente dà segni di aver preso la sua decisione e aiuta Konnan a ottenere lo schienamento vincente in 7 minuti e 45 secondi.

Austin Aries vs. Christopher Daniels
Voto: 7/10. Mr. ROH Austin Aries alla sua grande chance in TNA… come poteva andare? Benissimo, per quanto la durata non sia sufficiente per garantire il massimo spettacolo possibile. Daniels e Aries disputano un match intenso, trovo strano che non ci sia la cintura X-Division in palio. È il Fallen Angel a vincere per schienamento dopo 9 minuti e 35 secondi. In questo periodo i rapporti fra TNA e ROH sono ancora ben saldi, ma a pochi anni di distanza si sarebbero spezzati, causando parecchie fratture e lottatori tenuti in esclusiva dalla TNA.

Jerry Lynn vs. Sean Waltman
Voto: 7.5/10. Due veterani a confronto, è una sfida che fa vedere che quando Sean Waltman si impegna la qualità è più che buona. Ci sono delle fasi un po’ lente ma è una sfida che mostra una combinazione accettabile fra tecnica ed agilità. Di sicuro Jerry Lynn è un lottatore completo, ed è lui a vincere per schienamento in 15 minuti e 31 secondi.

America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) & The Naturals (Andy Douglas & Chase Stevens) (w/Jimmy Hart) vs. Team Canada (A1, Bobby Roode, Eric Young & Petey Williams)
Voto: 7/10. Il Team Canada è in un periodo un po’ stancante della sua carriera. Anche questa volta non c’è Scott D’Amore a bordo-ring, e tutto dovrebbe giocare a favore dei loro avversari. L’alleanza fra AMW e Naturals però non dà gli effetti sperati e i trucchi del Team Canada sono sempre presenti, con una vittoria per schienamento dopo 11 minuti e 11 secondi. Non c’è nulla di nuovo ma la federazione sta provando tutte le possibili combinazioni.

Super X Cup Final Match
AJ Styles vs. Samoa Joe
Voto: 9-/10. Okay, qui ci sono due icone della X-Division, questo è il match che corona Joe nell’élite della divisione, perché raggiunge livelli davvero alti. AJ Styles non ha bisogno di presentazioni, fa match spettacolari ogni mese ma la combinazione con Joe è particolarmente efficace. Reversal, tentativi di schienamenti e sottomissioni e manovre all’esterno del ring, questa sfida funziona benissimo ed è Samoa Joe a vincere per sottomissione in 15 minuti e 15 secondi dopo un intervento esterno di Christopher Daniels (che era al tavolo di commento). Non è ancora la sfida definitiva, ma di sicuro è un match imperdibile.

Jeff Jarrett & Rhino vs. Raven & Sabu
Voto: 8-/10. La stipulazione del match consiste nel dare a Double J una title shot al titolo NWA nel caso di vittoria, mentre nel caso di sconfitta lui verrebbe bandito dalla lotta al titolo per un anno intero. Il match è fortemente ispirato dal successo di ECW One Night Stand, perciò anche la TNA ci marcia sopra proponendo il team di Raven e Sabu. Il risultato è un successo, non ai livelli dell’altro evento ma comunque una sfida facilmente godibile con tanta azione da vedere a mente spenta. Jeff Hardy interviene (dopo che è stato annunciato in ritardo e a rischio di licenziamento) contro Jeff Jarrett, ma non sembra bastare. Nel finale Rhino schiena Raven in 16 minuti e 23 secondi e porta via lo schienamento a Jeff Jarrett.

Lo show si chiude con Jarrett sorpreso dalla mossa di Rhino, riuscirà ad avere la title shot anche se non ha ottenuto lui lo schienamento sul campione?

Voto finale: 7.5/10, Samoa Joe contro AJ Styles vale da solo una ragione per seguire l’evento, è una sfida così ben riuscita che merita di essere vista. Il main event può piacere o causare indifferenza, secondo me è stato sfruttato bene e ha portato a qualche risultato concreto, con un finale a sorpresa che sembra portare a Jeff Jarrett più problemi del previsto. Raven sta svolgendo un buon regno da campione NWA, è un lottatore che merita quello che ha ottenuto. Il resto dell’evento passa fra sfide buone, sufficienti o appena sotto la sufficienza, senza nessun match che possa definirsi un fallimento. È una TNA competitiva, in piena crescita, che dimostra di saper sfruttare il meglio di Rhino, rendendolo un main eventer decente e non il tipico scagnozzo di Jarrett come si è visto tante volte con altri lottatori. Austin Aries debutta bene contro Christopher Daniels, seppure perdendo, mentre Jerry Lynn e Sean Waltman fanno quella sfida più che buona che magari il giorno dopo nessuno più ricorda ma che sul momento è apprezzabile. Ci sono alcuni problemi come la difficoltà d’utilizzo del Team Canada e la lunga e tediosa storia dei 3 Live Kru che litigano o non litigano in base all’umore di BG James, ma sono contenute e non troppo appariscenti. Io promuovo senza dubbi la TNA di questo periodo, anche perché è la rampa di lancio per uno dei pay per view più significativi della sua storia il mese seguente, Unbreakable.

martedì 19 giugno 2018

Recensione WWE Money In The Bank 2018 (17 giugno 2018)


Recensione WWE Money In The Bank 2018
17 giugno 2018 da Rosemont (Illinois)
Durata show: 4:14:20

Arriva uno degli eventi principali della federazione, almeno per come è stato in grado di portare cambiamenti nella federazione negli anni precedenti. L’evento dura oltre le 4 ore. Personalmente il mio interesse è tutto rivolto a AJ Styles contro Nakamura, e ai due MITB match.

Big Cass vs. Daniel Bryan
Voto: 6-/10. Il match d’apertura ha due elementi d’analisi, l’impegno sempre costante di Daniel Bryan, che è chiaramente felice di poter tornare a lottare, e una fallimentare carriera da singolo per Big Cass, che non riesce ad esprimersi e peggio ancora non suscita interesse. Bryan sottomette Cass dopo 16 minuti e 20 secondi. Il match è troppo lungo, non mi sarebbe dispiaciuto se fosse durato anche soltanto due minuti per quello che aveva da offrire. Non è un opener ben riuscito, ma è al limite della sufficienza perché appunto la passione di Daniel Bryan e il tifo del pubblico per lui non sono da trascurare.

Bobby Lashley vs. Sami Zayn
Voto: 5/10. Ho parlato di volere una sfida breve nell’analisi precedente, ma no, qui invece avrebbe avuto senso vedere Zayn infierire e Lashley conquistare il pubblico e ottenere una vittoria sudata. Ovviamente non è andata così e ci siamo trovati di fronte a un match quasi a senso unico, con il dominio di Lashley che vince per schienamento in 6 minuti e 35 secondi. Considerato che anche la loro rivalità è fra le peggiori dell’anno, spero che non ci siano ulteriori tappe.

Elias ha la sua tipica performance con la chitarra e scherza con il pubblico, provocandolo.

WWE Intercontinental Title: Seth Rollins (c) vs. Elias
Voto: 7.5/10. Se Elias è in rampa di lancio già da inizio anno, trovo Seth Rollins decisamente usato al di sotto delle sue possibilità, in questo momento lui e Braun Strowman sono le uniche persone che vedrei degne di andare contro Brock Lesnar a Summerslam per il titolo Universal. Il match risulta piacevole da seguire, Rollins ed Elias hanno un’intesa perfetta sul ring, continuano a rubare la scena ai lottatori più “di prestigio” grazie alle loro performance. Rollins vince con uno schienamento veloce in 17 minuti, e se tanti anni di passione per il Wrestling valgono più di tanti ragionamenti, direi che significa che fra loro la rivalità continuerà. L’unica critica al match è che il pubblico è rimasto in silenzio per buona parte del tempo.

Alexa Bliss vs. Becky Lynch vs. Charlotte Flair vs. Ember Moon vs. Lana vs. Naomi vs. Natalya vs. Sasha Banks [Money In The Bank Ladder Match]
Voto: 7.5/10. Ricordate il primo MITB femminile e il modo ridicolo in cui si era concluso? Ecco, stavolta non c’è più quel problema, qui sono presenti la maggior parte delle lottatrici della federazione. La sfida è di buon livello, con alcuni momenti veramente ben riusciti, oltre a mantenere sempre la sensazione che ci siano diverse lottatrici che possono arrivare alla vittoria. Nel finale è Alexa Bliss a recuperare la valigia e vincere in 18 minuti e 30 secondi.

Jinder Mahal (w/Sunil Singh) vs. Roman Reigns
Voto: 4/10. Il pubblico è disinteressato alla sfida e comincia a fare cori su tutt’altro. Lo trovo comprensibile perché Mahal è stato un lottatore che ha raggiunto alti livelli senza mai dare l’impressione di meritare, mentre Roman Reigns è contestato da molti. In questo caso anche la sfida appare insipida e dura troppo, le fasi di dominio di Mahal sono pessime e poco ispirate. Roman vince per schienamento in 15 minuti e 40 secondi, chiudendo questo match pesante da seguire. Evitabile.

WWE SmackDown Women's Title: Carmella (c) vs. Asuka
Voto: 6/10. Non è il match più tecnico che si possa immaginare ma serve al suo scopo di raccontare una storia. Durante la sfida compare una persona con la vestaglia e la maschera dell’ingresso di Asuka, che si ferma a guardare, viene rivelata l’identità e si tratta di… James Ellsworth. Carmella se ne approfitta e schiena Asuka in 11 minuti e 10 secondi.  Abbastanza divertente anche se può essere visto come un modo semplice per non avere un risultato netto.

WWE Title: AJ Styles (c) vs. Shinsuke Nakamura [Last Man Standing Match]
Voto: 8.5/10. A volte penso che dovrei ridurre le mie aspettative, da quando è iniziata la rivalità mi aspettavo un match intenso e spettacolare come quello fra loro a Wrestlekingdom, ma non è mai arrivato. Il fatto è che non serve nemmeno che arrivi, la storia ha preso una direzione diversa, di battaglia personale a colpi di carisma… e a colpi bassi! Il Last Man Standing è stato molto classico nella prima metà, è difficile evidenziare parti veramente belle nei primi 15 minuti, ma poi è diventato sempre più avvincente, mosse epiche dentro e fuori dal ring e i due lottatori che continuano a rialzarsi. Nakamura ormai malridotto che urla “c’mon” è stato epico, così come il Flying Forearm finale che ha visto la vittoria di AJ Styles in 31 minuti e 15 secondi. Purtroppo non riesco ad andare oltre perché penso che il loro talento non sia mai stato usato ai massimi livelli, ma sicuramente questa è la migliore sfida dell’evento.

WWE RAW Women's Title: Nia Jax (c) vs. Ronda Rousey
Voto: 7-/10. Per gran parte del match sembra una sfida a senso unico, Nia Jax domina con la sua forza fisica, ma poi Ronda Rousey ha la reazione attesa e sta per vincere… ma interviene Alexa Bliss con la valigia a far vincere Nia per squalifica in 11 minuti e 5 secondi.

Alexa Bliss attacca entrambe le lottatrici con la valigia e fa partire l’incasso del MITB da poco vinto.

WWE RAW Women's Title: Nia Jax (c) vs. Alexa Bliss
Senza voto. In 35 secondi Alexa Bliss schiena Nia Jax e ottiene la cintura femminile. Un momento inatteso direttamente in questo evento.

Bobby Roode vs. Braun Strowman vs. Finn Balor vs. Kevin Owens vs. Kofi Kingston vs. Rusev vs. Samoa Joe vs. The Miz [Money In The Bank Ladder Match]
Voto: 8+/10. Un main event divertente, il tipo di MITB match che piace vedere a me, ricco di azione e coinvolgimento da parte dei lottatori. Miz all’inizio cerca di sfruttare il pestaggio generale su Strowman (con le scale) per provare a prendere la valigia, ecco, quella è un’ottima idea, ci vogliono momenti del genere. Penso che come stipulazione sia una fra le più semplici per garantire spettacolo e si basa sul trucco della presenza multipla, questo significa che se ogni match può sembrare molto bello, alla fine dei conti è come una sfida ripetuta più e più volte negli anni. Ciò non toglie che i momenti spettacolari non mancano mai. Owens è protagonista di una caduta dalla scala al tavolo che per l’inquadratura risulta ancora più pericolosa (anche se in realtà è un volo tipico). Kofi Kingston ancora una volta si inserisce bene in sfide del genere, ma il vincitore è quello che mi aspettavo, Braun Strowman, che ottiene la valigia dopo 20 minuti. Il risultato appare scontato ma giusto, se c’è un lottatore da lanciare al top quello è lui.

Voto finale: 7/10, dai voti potrebbe sembrare un evento di alto livello, ma non è così. Il senso di pesantezza è evidente quando una sfida fallimentare come Roman contro Mahal dura oltre 15 minuti di vuoto, risultando indegna. Lashley contro Sami Zayn è deludente, Daniel Bryan purtroppo ha in Bis Cass un avversario insipido che fallisce nel ruolo che gli è stato affidato, risultando esagerato. Però abbiamo anche una facciata molto bella di questo Money in the Bank, basta vedere due sfide per la valigia entrambe convincenti quanto serve, e un confronto fra AJ Styles e Shinsuke Nakamura che non è adatto agli amanti del purismo ma trasuda carisma. Seth Rollins ed Elias fanno grandi cose nell’undercard, mentre le sorprese si susseguono, prima con il ritorno di James Ellsworth, e poi con Alexa Bliss che vince la valigia e la incassa nella stessa sera, togliendo a Ronda Rousey il suo grande momento (che probabilmente arriverà a Summerslam). Sicuramente si poteva fare di meglio, ma tutto sembra portare a una direzione ben definita e soprattutto è l’evento che corona Braun Strowman a livelli alti.

giovedì 14 giugno 2018

Recensione TNA No Surrender 2005 (17 luglio 2005)


Recensione TNA No Surrender 2005
17 luglio 2005 da Orlando (Florida)

Raven è diventato campione mondiale NWA nel King of the Mountain match ed è alla sua prima difesa titolata contro “The Monster” Abyss.

Alex Shelley & Matt Bentley (w/Traci) vs. America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm)
Voto: 7+/10. Gli AMW sono un team eccellente, mentre Shelley e Bentley non hanno grande affinità ma almeno hanno buone mosse. Ne esce un match buono, Shelley cerca di rubare la vittoria ma non ci riesce ed è Storm a chiudere in 11 minuti e 47 secondi per portare la vittoria agli AMW.

Elix Skipper vs. Mikey Batts vs. Shark Boy vs. Sonjay Dutt [Super X Cup Qualification Match]
Voto: 6/10. Sfida sufficiente, di sicuro non è un match memorabile e perfino il sempre ottimo Sonjay Dutt non si distingue tantissimo, con tanto spazio lasciato a Shark Boy. Dutt vince per schienamento in 8 minuti e 22 secondi, qualificandosi al torneo Super X. Batts continua ad essere indietro nella qualità rispetto agli avversari.

David Young & Simon Diamond vs. Apolo & Sonny Siaki
Voto: 5/10. Un match decisamente mediocre, ma non tremendo, non amo il team di Young e Diamond, la sfida è breve e indolore, con la vittoria di Siaki ed Apolo in 5 minuti e 32 secondi. Sicuramente è la sfida dal minore potenziale della card.

Chris Sabin vs. Samoa Joe
Voto: 8+/10. Un match intenso che vede finalmente Samoa Joe faticare per superare Chris Sabin, in un momento di forma perfetta. La sfida è sicuramente avvincente e solo nel finale Joe vince dopo 14 minuti e 2 secondi. Un match degno del periodo ottimo della X-Division.

Lance Hoyt & The Naturals (Andy Douglas & Chase Stevens) (w/Jimmy Hart) vs. Team Canada (A1, Bobby Roode & Eric Young)
Voto: 6.5/10. I Naturals stanno vivendo il maggiore periodo di successo mentre il Team Canada risulta efficace ma qui non ha Scott D’Amore a bordo ring, e infatti i tentativi di truffare per vincere non funzionano per parecchio tempo. Lance Hoyt è una buona aggiunta per il team dei Naturals, ma alla fine la furbata del Team Canada e arriva la vittoria per schienamento dopo 14 minuti e 44 secondi. Penso comunque che sarebbe stato migliore un match di coppia.

The Outlaw cambia nome in Kip James in onore dell’amico BG James.

3 Live Kru (Konnan & Ron Killings) vs. Kip James & Monty Brown [No Disqualification Tag Team Street Fight]
Voto: 5/10. Un altro match che funziona a metà ma è passabile per via di una storia divertente che vede i 3 Live Kru vicini alla rottura, con BG James ormai confuso, che non sa come comportarsi. Monty Brown schiena Ron Killings in 5 minuti e 20 secondi.

Kip James vuole che BG James tradisca Ron Killings e i 3 Live Kru, dandogli una sedia, ma lui si rifiuta di usarla e si allontana.

AJ Styles vs. Sean Waltman [Special Referee: Jerry Lynn]
Voto: 8/10. Uno scontro fra un veterano e una stella della federazione, che risulta efficace per tutta la sua durata. Gli ultimi due minuti sono spettacolari e fanno salire la qualità del match. Waltman ha qualche contrasto con Jerry Lynn, che lo scalcia dalle corde ed AJ Styles vince per schienamento in 14 minuti e 37 secondi.

TNA X-Division Title: Christopher Daniels (c) vs. Petey Williams (w/A1)
Voto: 8.5/10. Una sfida davvero intensa, con un livello davvero alto. Dopo un lungo equilibrio, i lottatori provano a barare, prima ci prova Petey Williams ma non riesce, mentre Daniels lo colpisce con una catena e poi vince per schienamento in 16 minuti e 24 secondi. Sembra una serata davvero incredibile per la X-Division.

NWA World Heavyweight Title: Raven (c) vs. Abyss [No Surrender Chain Match]
Voto: 6.5/10. Non è un match entusiasmante, è la tipica rissa hardcore piena di oggetti con le immancabili puntine da disegno. Tuttavia risulta comunque piacevole, il regno di Raven prosegue ancora quando schiena Abyss dopo 19 minuti e 17 secondi. La stipulazione con i lottatori legati da una catena non è delle migliori, però i lottatori svolgono un buon lavoro sul ring.

Jeff Jarrett si presenta sullo stage per avvertire Raven di guardarsi alle spalle. Debutta in TNA Rhino, che lo colpisce con la Gore e lo lascia KO sul ring, schierandosi dalla parte di Double J.

Voto finale: 8/10, un evento dominato dall’azione incredibile della X-Division nel suo periodo migliore. Christopher Daniels, AJ Styles, Petey Williams, Samoa Joe e gli altri lottatori fanno di tutto per renderla l’attrazione principale della federazione, e ci riescono ancora una volta. Di sicuro sfide come quella dei 3LK sono solo di contorno di fronte a quanto riesce a fare la X-Division. Raven e Abyss hanno un main event che non è fra i migliori, ma pur sempre non si rimpiange l’assenza di Jeff Jarrett, che tuttavia compare in chiusura di show con l’arrivo, non troppo a sorpresa, di Rhino, un altro lottatore che può dar molto nelle sfide Hardcore. Di sicuro è un evento divertente e facile da raccomandare perché intrattiene dall’inizio alla fine.