mercoledì 27 giugno 2018

Recensione TNA Sacrifice 2005 (14 agosto 2005)


Recensione TNA Sacrifice 2005
14 agosto 2005 da Orlando (Florida)

Le puntate precedenti all’evento hanno segnato il ritorno di Sabu, schierato dalla parte di Raven contro Jeff Jarrett e Rhino, e la Super X Cup fra i lottatori della X-Division, che ha visto AJ Styles e Samoa Joe raggiungere la finale.

David Young, Elix Skipper & Simon Diamond vs. Chris Sabin, Shark Boy & Sonjay Dutt
Voto: 6/10. Quando un match ha il compito di aprire un evento, non si può giudicarlo sullo stesso piano degli altri. Se messo in mezzo all’evento, il voto che darei sarebbe decisamente minore, ma funziona perché ci sono tre lottatori che piacciono al pubblico e tre ben piazzati per subire i fischi del pubblico (anche se Skipper ha dimostrato più volte di avere talento). Chris Sabin schiena Elix Skipper in 7 minuti e 21 secondi.

Alex Shelley vs. Shocker
Voto: 6.5/10. Continuo a rimanere della mia opinione che Shocker ha offerto ben poco alla TNA durante il suo periodo di permanenza. Indubbiamente una stella della Lucha Libre, ma qui non dà il meglio di sé, mentre Shelley fa il possibile per lasciare un segno del suo impegno e dei progressi ottenuti finora. Vince Shelley per schienamento tenendosi alle corde in 8 minuti e 50 secondi. Si tratta dell’ultima apparizione annuale in pay per view per il messicano.

Abyss (w/James Mitchell) vs. Lance Hoyt
Voto: 7-/10. Un match più che sufficiente, quasi buono, fra due uomini grandi e grossi. Hoyt è in un periodo positivo, riesce a trovare la sua dimensione sia insieme ai Naturals che da singolo, mentre Abyss è una fra le maggiori forze della natura della TNA, ed è lui a schienare l’avversario dopo 9 minuti e 9 secondi. A sorpresa, un match migliore del previsto.

Kip James & Monty Brown vs. The 3 Live Kru (Konnan & Ron Killings) [Special Referee: BG James]
Voto: 5/10. La storia della rivalità interna dei 3LK è un po’ pesante, dura troppo a lungo e sembra spesso contraddirsi in base a come si comporta BG James, che qui è l’arbitro della sfida. Il lottatore finalmente dà segni di aver preso la sua decisione e aiuta Konnan a ottenere lo schienamento vincente in 7 minuti e 45 secondi.

Austin Aries vs. Christopher Daniels
Voto: 7/10. Mr. ROH Austin Aries alla sua grande chance in TNA… come poteva andare? Benissimo, per quanto la durata non sia sufficiente per garantire il massimo spettacolo possibile. Daniels e Aries disputano un match intenso, trovo strano che non ci sia la cintura X-Division in palio. È il Fallen Angel a vincere per schienamento dopo 9 minuti e 35 secondi. In questo periodo i rapporti fra TNA e ROH sono ancora ben saldi, ma a pochi anni di distanza si sarebbero spezzati, causando parecchie fratture e lottatori tenuti in esclusiva dalla TNA.

Jerry Lynn vs. Sean Waltman
Voto: 7.5/10. Due veterani a confronto, è una sfida che fa vedere che quando Sean Waltman si impegna la qualità è più che buona. Ci sono delle fasi un po’ lente ma è una sfida che mostra una combinazione accettabile fra tecnica ed agilità. Di sicuro Jerry Lynn è un lottatore completo, ed è lui a vincere per schienamento in 15 minuti e 31 secondi.

America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) & The Naturals (Andy Douglas & Chase Stevens) (w/Jimmy Hart) vs. Team Canada (A1, Bobby Roode, Eric Young & Petey Williams)
Voto: 7/10. Il Team Canada è in un periodo un po’ stancante della sua carriera. Anche questa volta non c’è Scott D’Amore a bordo-ring, e tutto dovrebbe giocare a favore dei loro avversari. L’alleanza fra AMW e Naturals però non dà gli effetti sperati e i trucchi del Team Canada sono sempre presenti, con una vittoria per schienamento dopo 11 minuti e 11 secondi. Non c’è nulla di nuovo ma la federazione sta provando tutte le possibili combinazioni.

Super X Cup Final Match
AJ Styles vs. Samoa Joe
Voto: 9-/10. Okay, qui ci sono due icone della X-Division, questo è il match che corona Joe nell’élite della divisione, perché raggiunge livelli davvero alti. AJ Styles non ha bisogno di presentazioni, fa match spettacolari ogni mese ma la combinazione con Joe è particolarmente efficace. Reversal, tentativi di schienamenti e sottomissioni e manovre all’esterno del ring, questa sfida funziona benissimo ed è Samoa Joe a vincere per sottomissione in 15 minuti e 15 secondi dopo un intervento esterno di Christopher Daniels (che era al tavolo di commento). Non è ancora la sfida definitiva, ma di sicuro è un match imperdibile.

Jeff Jarrett & Rhino vs. Raven & Sabu
Voto: 8-/10. La stipulazione del match consiste nel dare a Double J una title shot al titolo NWA nel caso di vittoria, mentre nel caso di sconfitta lui verrebbe bandito dalla lotta al titolo per un anno intero. Il match è fortemente ispirato dal successo di ECW One Night Stand, perciò anche la TNA ci marcia sopra proponendo il team di Raven e Sabu. Il risultato è un successo, non ai livelli dell’altro evento ma comunque una sfida facilmente godibile con tanta azione da vedere a mente spenta. Jeff Hardy interviene (dopo che è stato annunciato in ritardo e a rischio di licenziamento) contro Jeff Jarrett, ma non sembra bastare. Nel finale Rhino schiena Raven in 16 minuti e 23 secondi e porta via lo schienamento a Jeff Jarrett.

Lo show si chiude con Jarrett sorpreso dalla mossa di Rhino, riuscirà ad avere la title shot anche se non ha ottenuto lui lo schienamento sul campione?

Voto finale: 7.5/10, Samoa Joe contro AJ Styles vale da solo una ragione per seguire l’evento, è una sfida così ben riuscita che merita di essere vista. Il main event può piacere o causare indifferenza, secondo me è stato sfruttato bene e ha portato a qualche risultato concreto, con un finale a sorpresa che sembra portare a Jeff Jarrett più problemi del previsto. Raven sta svolgendo un buon regno da campione NWA, è un lottatore che merita quello che ha ottenuto. Il resto dell’evento passa fra sfide buone, sufficienti o appena sotto la sufficienza, senza nessun match che possa definirsi un fallimento. È una TNA competitiva, in piena crescita, che dimostra di saper sfruttare il meglio di Rhino, rendendolo un main eventer decente e non il tipico scagnozzo di Jarrett come si è visto tante volte con altri lottatori. Austin Aries debutta bene contro Christopher Daniels, seppure perdendo, mentre Jerry Lynn e Sean Waltman fanno quella sfida più che buona che magari il giorno dopo nessuno più ricorda ma che sul momento è apprezzabile. Ci sono alcuni problemi come la difficoltà d’utilizzo del Team Canada e la lunga e tediosa storia dei 3 Live Kru che litigano o non litigano in base all’umore di BG James, ma sono contenute e non troppo appariscenti. Io promuovo senza dubbi la TNA di questo periodo, anche perché è la rampa di lancio per uno dei pay per view più significativi della sua storia il mese seguente, Unbreakable.

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