martedì 17 settembre 2019

Recensione WWE Clash of Champions 2019 (15 settembre 2019)


Recensione WWE Clash of Champions 2019
15 settembre 2019 da Charlotte (North Carolina)
Durata show: 3:27:24

Dopo quasi un mese da Summerslam, ci sono solo match titolati, e questa è una buona cosa. Nel Kickoff ci sono due match, Drew Gulak difende il Cruiserweight Title contro Humberto Carrillo e Lince Dorado, mentre AJ Styles mantiene il titolo americano contro Cedric Alexander. Per quanto riguarda la card, la mia attesa in particolare era rivolta alla gestione di Braun Strowman e Seth Rollins, impegnati in due sfide, sia come alleati che come rivali, oltre a un interessante ultimo (si spera) capitolo fra Kofi Kingston e Randy Orton. Come al solito ignoro la situazione riguardo al titolo 24/7 perché è più un inserimento comico durante l’evento che qualcosa da valutare.

WWE RAW Tag Team Titles: Braun Strowman & Seth Rollins (c) vs. Dolph Ziggler & Robert Roode
Voto: 7+/10. Si parte con un buon match, che regala qualche soddisfazione. Non arriva il tanto temuto split fra i campioni, e questo evita uno fra i più grandi cliché. Ziggler e Roode non mi danno ancora l’impressione di essere un team con molta esperienza, ma Roode può far squadra con chiunque senza sfigurare. Arriva nel finale un inatteso colpo di scena quando Roode schiena Rollins dopo 9 minuti e 40 secondi, portando la vittoria agli sfidanti. Strowman non prende bene la sconfitta ma nemmeno aggredisce il futuro rivale.

WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Charlotte Flair
Voto: 4/10. Dovrei dare ‘senza voto’, ma in realtà è chiaro che questa sfida è quasi una farsa. Charlotte domina, nel senso che è veramente in controllo della sfida. Bayley però è passata fra i ‘cattivi’ e infatti rimuove la protezione all’angolo e far sbattere la testa a Charlotte, schienandola in 3 minuti e 45 secondi. Nemmeno il pubblico prende bene la sfida, che non fa nemmeno bene a Bayley, invece di rinforzarla la rende ancora più vulnerabile.

WWE SmackDown Tag Team Title: The New Day (Big E & Xavier Woods) (c) vs. The Revival (Dash Wilder & Scott Dawson)
Voto: 7/10. Anche qui la categoria di coppia non delude e si assiste a un match solido, non particolarmente lungo, dove i Revival sembrano finalmente competere a livello alto. Arriva una vittoria che si potrebbe definire un po’ sleale proprio da parte loro in 10 minuti e 15 secondi, e anche qui ci sono dei nuovi campioni di coppia. Credo che mancasse un po’ di enfasi alla sfida, altrimenti sarebbe stata ancora migliore.

WWE Women's Tag Team Title: Alexa Bliss & Nikki Cross (c) vs. Fire & Desire (Mandy Rose & Sonya Deville)
Voto: 6.5/10. Nikki Cross sembra la protagonista assoluta della sfida, è lei a gestire il ritmo, a intervenire e fare il bello e il cattivo tempo. Le Fire & Desire sono buone sfidanti e hanno una valida chimica di squadra ma non basta quando alla fine è proprio Nikki Cross a vincere per schienamento dopo 9 minuti e 5 secondi.

WWE Intercontinental Title: Shinsuke Nakamura (w/Sami Zayn) (c) vs. The Miz
Voto: 7-/10. Devo dire la verità. A me questo abbinamento fra Nakamura e Zayn piace moltissimo, sembra aver riportato entrambi come star del roster, e questo è fondamentale, mentre The Miz è stato offuscato dalla rivalità con Shane McMahon, non uscendone benissimo. La sfida non è spettacolare, e il protagonista è Sami Zayn che all’esterno del ring tifa per Nakamura ma viene continuamente attaccato da Miz. Nakamura schiena l’avversario dopo 9 minuti e 35 secondi grazie alle tante interferenze.

WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Sasha Banks
Voto: 8/10. Ecco una sfida di alto livello, che si distingue chiaramente rispetto alle altre anche perché coinvolge il pubblico, con le due lottatrici che nella prima parte si affrontano in un match tecnico, e nella seconda si scatenano ovunque nell’arena, per poi tornare sul ring dove avviene la parte meno buona, ovvero la squalifica di Becky per aver usato una sedia per potenziare la sua manovra risolutiva dopo 20 minuti. Devo dire che è stato parecchio intenso e Sasha ne è uscita benissimo anche senza prendere la cintura. Fra i tanti match terminati per squalifica, questo è uno dei migliori in assoluto, ed è un match che raccomando di vedere.

WWE Title: Kofi Kingston (c) vs. Randy Orton
Voto: 6.5/10. Un match lungo ma parecchio noioso, che non mi ha divertito per niente. Mi aspettavo di vedere una rivalità accesa, non dico ai livelli di Orton contro Foley del 2004, ma almeno con Kingston pronto a ricorrere a tutto pur di vincere. E niente, non è andata così, per la maggior parte è stato un match di Wrestling nella norma, con tanti rallentamenti e un finale più che accettabile in cui Kingston schiena Orton dopo 20 minuti e 50 secondi. Penso che si potesse fare molto di più pure qui.

Roman Reigns vs. Rowan [No Disqualification Match]
Voto: 6/10. La sfida ha dei momenti buoni, non lo nego, ma a lungo andare diventa pesante da seguire. In realtà Rowan non appare nemmeno più così pericoloso ora che si rivela il suo alleato… Luke Harper! Già, i due sono tornati dalla stessa parte ed è Harper ad aiutarlo a vincere per schienamento in 17 minuti e 25 secondi. Purtroppo lo scopo di questa sfida e di questo finale sembra quello di dare a Roman due avversari da annientare nel prossimo periodo, non trovo nemmeno troppo utile questa vittoria di Rowan, perché non è arrivata con le sue forze.

WWE Universal Title: Seth Rollins (c) vs. Braun Strowman
Voto: 7/10. I fan dell’arena tifano Braun Strowman? Chi l’avrebbe detto? In realtà è così da circa un mese, sarà che Strowman non ha ancora vinto il titolo Universal nonostante sia in competizione da due anni pieni. Qui posso dire che si vede l’impegno dei due lottatori, un po’ provati dal fatto di aver già combattuto in precedenza nello show, ma questo non pesa poi così tanto. Rollins vince per schienamento in 11 minuti. Sarebbe tutto migliore se non fosse fischiato in quel modo dal pubblico, anche perché si tratta di una vittoria pulita da parte di un campione leale. Come main event non lascia il segno, lo considero buono, ma non eccellente.

Le luci si spengono e The Fiend fa la sua comparsa, applicando la Mandible Claw su Seth Rollins. Ora sappiamo chi sarà il prossimo sfidante al titolo!

Voto finale: 6/10, Clash of Champions 2019 ha alcuni ottimi momenti ma risulta nel complesso un evento perfino troppo standard. L’inizio è promettente, con i cambio di campioni di coppia per entrambi gli show, ma poi si perde l’opportunità di un evento davvero significativo, e pare quasi una ‘sfilata’ dei campioni, molto spesso con finali sporchi come la squalifica di Becky Lynch contro Sasha Banks, l’intervento di Luke Harper a favore di Rowan e le tante interferenze di Sami Zayn contro The Miz. Insomma, lo show non riesce a mostrare la stessa lucidità dei primi match nelle sue ultime sfide, e questo abbassa la qualità intera. Di certo ci sono buoni match, Becky contro Sasha è raccomandato da parte mia, così come il match iniziale con Seth Rollins e Braun Strowman, anche se la loro sfida nel main event non risulta poi così valida. Kofi Kingston contro Randy Orton è pesante, 21 minuti lenti e psicologici, ma senza quella giusta carica. Purtroppo questo vale per gran parte del regno titolato di Kofi Kingston, ero felice quando ha vinto il titolo ma tutte le sue difese sono state faticose e in condizioni simili, senza le stesse emozioni della conquista. Il breve match fra Bayley e Charlotte è il peggiore dello show, non apprezzo per niente il modo in cui si è concluso, il completo dominio di Charlotte in precedenza, mentre il mio momento favorito è il successo di Nakamura su The Miz. Devo dire che la sufficienza a Clash of Champions è piena, ma non vado oltre a questa.