sabato 29 agosto 2020

Recensione Wrestlemania 18 (17 marzo 2002)

 

Recensione WWE Wrestlemania X-8 (2002)

17 marzo 2002 da Toronto (Canada)

Durata show: 3 ore e 43 minuti

 

Un’edizione di Wrestlemania particolarmente interessante, che personalmente considero l’ultimo pay per view dell’era Attitude anche per via del confronto fra The Rock e Hollywood Hogan, due fra i maggiori simboli della Monday Night War. Nello show ci sono varie esibizioni Live dei Saliva e dei Drowning Pool, siamo nel 2002, periodo fortemente incentrato sulla musica Hard Rock.

 

WWF Intercontinental Title: William Regal (c) vs. Rob Van Dam

Voto: 7.5/10. Il primo match è decisamente valido, con William Regal nella parte del campione arrogante e scorretto finché è possibile. Rob Van Dam è molto tifato e tutti vogliono vederlo vincere la cintura intercontinentale per la prima volta. Il finale è perfetto, Regal cerca di barare con il tirapugni, RVD è più furbo di lui e lo schiena per ottenere la cintura dopo 6 minuti e 20 secondi.

 

WWF European Title: Diamond Dallas Page (c) vs. Christian

Voto: 6.5/10. Fa strano vedere Diamond Dallas Page campione nel 2002, ormai era a un passo dalla fine della sua carriera in WWE e sarebbe sbarcato a breve in NWA-TNA. Christian si divide fra la carriera in coppia con Lance Storm e quella in singolo, comincia già ad ottenere i primi buoni risultati, ma questo match vede la riconferma di DDP dopo 6 minuti e 10 secondi. Non è un grande match ma lo trovo più che sufficiente con una storia dietro.

 

WWF Hardcore Title: Maven (c) vs. Goldust

Senza voto. La sfida per la cintura Hardcore prosegue per tutta la serata, questo match non serve praticamente a molto e anzi è Spike Dudley a strappare la cintura dopo appena 3 minuti. Considerato che si tratta più di segmenti riempitivi che di vere sfide non li tratto nella recensione, ma posso dire che è il punto in cui la cintura Hardcore sta cominciando a perdere il suo scopo d’esistenza e rimarrà attiva solo per qualche altro mese.

 

Kane vs. Kurt Angle

Voto: 7/10. Il lato migliore è che qui si nota quanto sia versatile Kane, che cambia il suo stile in base all’avversario che affronta. Con Kurt Angle mostra il meglio del suo repertorio ed è anche il wrestler tifato dal pubblico. Angle si scatena con le sue prese e manovre tecniche, alla fine riesce a schienare Kane in 10 minuti e 46 secondi, usando i piedi sulle corde senza farsi vedere dall’arbitro. Mi piace quanto è combattuta la sfida, non è affatto scontata come sembrerebbe ma la vittoria di Angle è eccessivamente scorretta, rovinando così quanto fatto finora.

 

Ric Flair vs. The Undertaker [No Disqualification Match]

Voto: 7.5/10. Undertaker biker malvagio è una specialità del 2002 che non dura per molti mesi, quindi è una fase imperdibile della sua carriera. Ric Flair ha perso il potere ma rimane attivo sul ring, e lo sarà per diversi anni ancora. Si tratta di una sfida dura, dove Ric Flair sanguina parecchio, nulla di fuori dall’ordinario ma è sempre bello vederlo mettersi a rischio in sfide del genere. Undertaker lo sconfigge per schienamento in modo pulito dopo 18 minuti e 47 secondi. È una sfida che conta molto a livello simbolico fra due lottatori che hanno fatto la storia del Wrestling.

 

Booker T vs. Edge

Voto: 6.5/10. Un match breve che risulta divertente da seguire. Booker T è molto aggressivo, Edge è in un periodo incredibile, in piena fase di espansione della popolarità. È lui a vincere schienando Booker in 6 minuti e 34 secondi. Nulla di eccezionale ma è una sfida più che sufficiente.

 

Scott Hall (w/Kevin Nash) vs. Steve Austin

Voto: 6-/10. Steve Austin è uno fra i più importanti wrestler della Monday Night War e posto in questa sfida sembra lontano da ciò che poteva offrire. Il 2002 non è stato chiaramente un grande anno per lui, al punto da portarlo a lasciare tutto all’improvviso. Tuttavia qui si tratta di una sfida con due membri del nWo, o forse sarebbe stato meglio renderlo un Handicap match, invece Stone Cold affronta Scott Hall e, dopo aver subito una Stunner, reagisce e vince lui per schienamento su Hall dopo 9 minuti e 53 secondi. Una vittoria ovvia fin dall’inizio, ma deludente.

 

WWF World Tag Team Titles: Billy & Chuck (c) vs. The APA (Bradshaw & Faarooq) vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (w/Stacy Keibler) vs. The Hardy Boyz (Jeff Hardy & Matt Hardy) [Fatal Four Way Elimination Match]

Voto: 6/10. Con una divisione tag team così buona questo è il meglio che si poteva fare? Non sono contro sfide a eliminazione come questa, ma il focus è in gran parte su Billy & Chuck, un team mediocre. Gli APA escono presto dal match, poi gran parte della sfida vede i Dudley contro gli Hardy Boyz, ed è questa la parte migliore, specialmente con l’interferenza di Stacy Keibler. Gli Hardy eliminano i Dudley ma sono Billy e Chuck a vincere dopo 13 minuti e 52 secondi. A mio parere ci sono i vincitori sbagliati, un team provvisorio che è durato anche troppo.

 

Hollywood Hogan vs. The Rock

Voto: 8.5/10. Questo è indubbiamente uno fra i match più importanti della storia, uno fra i grandi simboli di Wrestlemania. Hollywood Hogan, il leader del nWo, star principale della WCW, e The Rock, il secondo lottatore più importante dell’era Attitude dopo Steve Austin. Sinceramente, sono felice che sia stato Rocky a giocarsi questa sfida così importante. Oggi potremmo definirlo un match fra star di Hollywood, ma ai tempi The Rock non lo era ancora. Un match non bellissimo per il contenuto sul ring ma per l’incredibile coinvolgimento dei fan, spesso dalla parte di Hogan. Ci sono colpi di scena come la Rock Bottom di Hogan, ma The Rock vince per schienamento dopo 16 minuti e 24 secondi. Menzione di merito per essere riusciti a creare una grande atmosfera nella sfida, qualcosa poi ripetuto tante volte ma raramente così efficace come in questo match.

Hogan stringe la mano a The Rock, accettando la sconfitta, ma Kevin Nash e Scott Hall intervengono. Hogan si allea con The Rock e insieme spazzano via gli avversari. In pratica, Hogan è tornato una volta per tutte il wrestler amato dai fans.

 

WWF World Women's Title: Jazz (c) vs. Lita vs. Trish Stratus [Triple Threat Match]

Voto: 5.5/10. Considerato che c’era il potenziale per costruire qualcosa di migliore, questa sfida è deludente, non basta mettere sul ring tre lottatrici capaci di combattere per fare qualcosa di buono. Jazz è campionessa e non le do colpe, sa lottare. Trish e Lita sono prese dalla loro rivalità ma non c’è mordente nella sfida. Jazz ottiene la vittoria in 6 minuti e 17 secondi. Sicuramente non è un match femminile che verrà ricordato nella storia di Wrestlemania. Resistete ancora un po’, arriveranno sfide migliori!

 

WWF Undisputed World Heavyweight Title: Chris Jericho (w/Stephanie McMahon) (c) vs. Triple H

Voto: 7-/10. Questa sfida ha la fama di essere il ‘main event sbagliato’, senza nulla togliere alla qualità di due lottatori bravissimi come Triple H e Chris Jericho. Il punto è che il match più atteso era The Rock contro Hogan, una volta terminato è sparito il coinvolgimento del pubblico. HHH doveva essere tifato dai fans per via del suo ritorno recente, ma non si sente la gente dalla sua parte. Si tratta di un match che delude le aspettative, nonostante la bravura di Jericho nel portare i fans canadesi contro di lui, non è affatto facile! Il match non è malaccio, Stephanie McMahon sa come irritare il pubblico con le sue interferenze. The Game arriva a vincere per schienamento dopo 18 minuti e 43 secondi. Purtroppo la sfida ha una pessima reputazione ma solo perché è il main event sbagliato per l’evento, in realtà trovo fantastica l’interpretazione di Chris Jericho ed è tutt’altro che un match brutto. La cintura di Undisputed Champion passa a Triple H ed è tuttora nel 2020 la cintura principale della WWE anche se ha cambiato nome diverse volte.

 

Voto finale: 7/10, mi piace come questo Wrestlemania 18 in Canada abbia il giusto contorno, esibizioni Live di gruppi rock come i Saliva e i Drowning Pool, che eseguono “The Game” durante l’ingresso di Triple H. Non male per dare l’idea di un grande spettacolo, oltre alle 4 ore di durata così atipiche fino al 2002. C’è poi un match che risalta sugli altri ed è praticamente associato a questo evento. The Rock contro Hollywood Hogan, un match divenuto famoso non tanto per la qualità ma per l’incredibile coinvolgimento dei fans e per il post-match epico di Hogan contro Kevin Nash e Scott Hall. Purtroppo è anche un’edizione dove Steve Austin è stato usato malissimo, quasi di contorno, fuori dal suo ruolo tipico. Il main event vede il campione Undisputed Chris Jericho (con entrambe le cinture WWF-WCW) affrontare Triple H in una sfida sicuramente meno sentita del match fra Hogan e The Rock. La sfida fra Ric Flair e Undertaker è molto buona, quasi dimenticata nella storia ma mostra l’incredibile tenacia di Flair in una delle rare sfide importanti con Undertaker malvagio.  Rob Van Dam contro William Regal è un opener dinamico e con un bel finale. Interessante pure Kane contro Kurt Angle, una sfida buona fra due lottatori messi in secondo piano in questa Wrestlemania. Purtroppo c’è poco altro di interessante in questo lungo evento da 4 ore. Il resto del New World Order è sottotono, con Kevin Nash ancora accettabile ma Scott Hall è fuori forma e demotivato nel match contro Steve Austin. Delusione dalla sfida per i titoli di coppia, mentre sia Edge che Christian hanno match più che sufficienti. Considerato che c’è ancora uno fra i migliori roster della storia di Wrestlemania, questa edizione anche con parecchi difetti risulta buona, non me la sento di raccomandarla eccessivamente ma ovunque si guardi ci sono lottatori che hanno fatto la storia del Wrestling. Inoltre, The Rock contro Hollywood Hogan è una sfida con alto valore storico. Il video riassuntivo a fine evento è spettacolare.

martedì 25 agosto 2020

Recensione WWE Summerslam 2020 (23 agosto 2020)

 Recensione WWE Summerslam 2020

23 agosto 2020 da Orlando (Florida)

Durata show: 2 ore e 34 minuti

 

Arriva Summerslam, il primo pay per view dal ThunderDome di Orlando. Dunque, virtual audience, pubblico virtuale. Devo ammettere che vedere tutti quei riquadri distrae, sono abituato agli streaming e spesso si guarda la persona dietro alla telecamera, quindi è normale osservare il “pubblico” invece che l’azione sul ring. Davvero, non è facile concentrarsi, ma è un’idea strana e interessante, non so per quanto tempo verrà portata avanti.

Nel Kickoff Apollo Crews sconfigge MVP in un match per il titolo americano, dunque nessuna sorpresa.

 

WWE SmackDown Women's Title: Bayley (w/Sasha Banks) (c) vs. Asuka

Voto: 7+/10. Mi piace la storia dietro a questa doppia sfida che riguarda Asuka contro Bayley e Sasha. Questo è il primo dei due match, quindi quello che dovrebbe risultare più tradizionale nella gestione. Infatti va tutto come previsto, Sasha interviene spesso, Bayley vince contro Asuka dopo 11 minuti e 35 secondi. L’azione è buona, non sono per niente un fan del lunghissimo regno di Bayley, che ormai si avvicina all’anno intero, ma almeno questo è stato un buon confronto. Asuka non ne esce male perché ha un’occasione titolata sempre all’interno dello show.

 

WWE RAW Tag Team Titles: The Street Profits (Angelo Dawkins & Montez Ford) (c) vs. Andrade & Angel Garza (w/Zelina Vega)

Voto: 6/10. Sfida di coppia decisamente generica, non c’è grande enfasi, sembra il classico match da show televisivo. Nemmeno il pubblico pare particolarmente interessato. Gli Street Profits riescono a vincere in 7 minuti e 49 secondi. Non c’è nulla di spettacolare o avvincente, è un match accettabile per quello che offre.

 

Mandy Rose vs. Sonya Deville [Loser Leaves WWE - No Disqualification Match]

Voto: 5.5/10. Una sfida deludente, dove si accenna ai rischi dell’uso di sedie e tavoli ma non succede mai niente. C’è l’impegno delle due lottatrici ma non si va oltre a questo. Secondo me non è nemmeno un match sufficiente. Mandy Rose ottiene la vittoria per schienamento in 10 minuti e 1 secondo, così è Sonya Deville a lasciare la WWE. Non ho idea di come proseguirà la storia a questo punto, Mandy festeggia con Otis. Ugh.

 

Seth Rollins (w/Murphy) vs. Dominik Mysterio (w/Rey Mysterio) [Street Fight Match]

Voto: 7.5/10. Davvero non male il primo match di Dominik in WWE. La mia preoccupazione era di un match completamente diverso da quello disputato, invece è uno Street Fight match che funziona bene e diverte. Certo, Dominik non è paragonabile al padre, è vero che ha preso molte mosse da lui ma ha un fisico diverso, forse più adatto a sfide brawl come questa. Seth Rollins invece è stato splendido, con i vari interventi di Murphy che si è reso utile. Alla fine Rey Mysterio interviene ma viene bloccato alle corde, Rollins schiena Dominik in 22 minuti e 35 secondi. Sfida molto lunga ma valida, senza eccedere ma comunque di buon valore. Qui viene raccontata una bella storia con il vincitore giusto.

 

WWE RAW Women's Title: Sasha Banks (w/Bayley) (c) vs. Asuka

Voto: 7.5/10. Un match migliore del precedente di Asuka, sarà anche per l’ottima capacità di interagire con Sasha Banks. Le due hanno fatto sfide splendide in passato, questa è un po’ breve ma ottima per quanto offre. Asuka ha il suo grande momento e sottomette Sasha dopo 11 minuti e 30 secondi. Un risultato buono che potrebbe mettere l’amicizia di Sasha e Bayley in crisi… forse!

 

WWE Title: Drew McIntyre (c) vs. Randy Orton

Voto: 8/10. Il miglior match dell’evento per me è questa sfida fra McIntyre e Orton, una sfida di lunga durata piena d’azione, con una fra le migliori prestazioni di Orton negli ultimi anni. La cosa bella è che il risultato rimane incerto fino all’ultimo, non c’è la sensazione di una difesa facile, e anzi il finale rimane pulito, con McIntyre che vince per schienamento in 20 minuti e 35 secondi, mantenendo la cintura. Questo è un match che dà credito al regno di Drew, che aveva bisogno di successi del genere per confermarsi come la figura di riferimento. Buon lavoro da parte di Orton, penso che la rivalità andrà avanti per mesi.

 

WWE Universal Title: Braun Strowman (c) vs. The Fiend [Falls Count Anywhere Match]

Voto: 5.5/10. Dopo il disastro dello scorso evento, nemmeno stavolta arriva una sfida sufficiente. Quasi sufficiente, ma ci si ferma lì. C’è ancora una volta l’idea che Bray Wyatt è debole e The Fiend è potente e imbattibile. Come Falls Count Anywhere match è deludente, non c’è quell’azione intensa che potrebbe divertire. The Fiend sconfigge Strowman in 11 minuti e 58 secondi, diventando campione Universal.

 

Che succede? Ritorna Roman Reigns ad attaccare il nuovo campione Universal! Superman Punch, insomma, Roman è tornato e pare aver già messo gli occhi sulla cintura. Finale a sorpresa per Summerslam.

 

 

Voto finale: 7/10, questa è un’edizione di Summerslam strana, arrivata in un momento sperimentale dove si sta utilizzando la Virtual Audience da poco tempo. Fa strano, è spiazzante, ma non è poi così male, perché le persone da casa vivono l’evento, sentendosi davvero spettatori e partecipando nei modi più adatti. Ci sono soltanto tre sfide veramente riuscite, Drew McIntyre contro Randy Orton è il match che mi è piaciuto di più, un’ottima contesa equilibrata. Seth Rollins contro Dominik “Mysterio” è stato un buon Street Fight, che ha reso più di quanto potevo aspettarmi, ma che non passa fra le sfide indimenticabili. Le sfide riguardanti Asuka sono ben diverse nella qualità, con una prima sfida con Bayley accettabile e una seconda con Sasha Banks decisamente superiore ma abbastanza breve. Il resto dello show è una grande incognita, parecchio deludente con una prima ora di livello basso. Summerslam 2020 comunque rimane ben sopra la sufficienza, è uno show buono, piacevole per la maggior parte e con dei momenti epici. Non sono particolarmente esaltato dal ritorno di Roman Reigns, che parte subito dal main event, da dove aveva lasciato la federazione. Credo comunque che sia uno show che ha dato il possibile in un periodo così inusuale.