Recensione WCW Great American Bash ‘96
16 giugno 1996 da
Baltimore (Maryland)
Durata show: 2:47:09
Gli Outsiders hanno ormai fatto la loro comparsa e ci stiamo
avvicinando a un momento storico in pay per view… ma questa è ancora la tappa
precedente!
Si parte con l’inno nazionale americano, poi al tavolo di
commento ci sono Tony Schiavone e Dusty Rhodes.
Fire And Ice (Ice-Train & Scott Norton) vs. The Steiner Brothers
(Rick Steiner & Scott Steiner)
Un buon match iniziale di coppia, non penso che si potesse
fare di più con i Fire and Ice, c’è da dire che Norton è un ottimo wrestler
tecnico e le fasi con lui e Scott Steiner sul ring sono ben fatte. La fase
finale è avvincente e combattuta. Scott Steiner riesce a chiudere per
schienamento su Norton in 10 minuti e 29 secondi. 7/10, non si poteva partire
in modo migliore, più avanti nell’evento sarebbe stato un riempitivo, così
invece ha funzionato, dando finalmente a Norton la possibilità di confrontarsi
con dei validi avversari.
The Taskmaster (truccato da Dungeon of Doom) spiega che vuole
occuparsi di Chris Benoit ma i suoi obiettivi sono Ric Flair e Arn Anderson.
Forse li vuole ancora come alleati ma non si fida più di loro.
WCW United States Heavyweight Title Match: Konnan (c) vs. El Gato
El Gato è Pat Tanaka, che è facilmente riconoscibile dietro a
una maschera che pare la parodia di Tiger Mask. E questo ‘sarebbe’ lo scontro
per la cintura americana in un regno decisamente sottotono (così come è sparita
la cintura televisiva visto che Lex Luger è sempre impegnato altrove). Non è un
buon match nonostante le ottime mosse, c’è da dire che Konnan esegue manovre di
lottatori molto più leggeri di lui, però in modo robotico e al rallentatore.
Vince proprio lui per schienamento in 6 minuti e 3 secondi. 5.5/10, sembrava
durare molto di più a causa della lentezza, non proprio la migliore
combinazione, ho preferito di gran lunga El Gato/Tanaka al campione.
Intervista di “Mean” Gene a Sting, gasato all’idea di
difendere gli USA contro William Regal (essendo Great American Bash un evento
patriottico).
Diamond Dallas Page vs. Marcus Alexander Bagwell [Lord Of The Ring
Match]
Bagwell ha passato anni da lottatore tecnico per poi mostrare
al mondo che in realtà ha ben poche doti tecniche. Qui era ancora privo di
carisma, quindi è DDP in rampa di lancio a gestire la sfida. Ci sono delle
parti veramente interessanti che tengono acceso il match, ma il risultato è
abbastanza scontato, DDP vince per schienamento e mantiene il Lord of the Ring.
7-/10, mi piace vedere DDP guadagnare terreno mese dopo mese, diventando sempre
di più un personaggio di successo.
Intervista a The Giant e Jimmy Hart, nulla di particolare.
WCW World Cruiserweight Title Match: Dean Malenko (c) vs. Rey Misterio
Jr.
Ecco un debutto spettacolare per Rey Mysterio, già conosciuto
in ECW e nel Messico per il suo talento, ma finalmente in WCW per costruire la
sua carriera. È un match molto sentito anche da Malenko, che fa di tutto per
mostrare il meglio del suo repertorio tecnico mentre Rey sfrutta la sua
agilità. Non è ancora il Rey-personaggio che tutti sono abituati a conoscere
dalla WWE anni dopo, qui basa tutto sulle sue qualità sul ring. Malenko è in
difficoltà e deve usare i piedi sulle corde per vincere per schienamento e
mantenere la cintura dopo 17 minuti e 50 secondi. 9-/10, grandissimo match, che
permette a Rey di farsi conoscere dai fan della federazione e mostrarsi uno fra
i migliori pesi leggeri in circolazione, oltre a un altro grande match di
Malenko, finalmente con il giusto tempismo.
Intervista di “Mean” Gene a Lex Luger, che ha già due cinture
ma vuole anche il titolo mondiale.
Big Bubba (w/Jimmy Hart) vs. John Tenta
Uno fra i match meno attesi, eppure la costruzione è stata
ottima. Big Bubba ha rasato i capelli a Tenta e lui cerca di vendicarsi nella
sfida. Scontro fra uomini forti e che hanno molta esperienza nel Wrestling.
Vogliono mettere in chiaro che non sono più i personaggi cartooneschi di
qualche tempo prima e quindi combattono in una rissa. Tenta vince per
schienamento dopo 5 minuti e 24 secondi, lanciandosi dalla terza corda quando
Jimmy Hart è distratto. 6/10, per me è stato decisamente okay, anche se non
aveva particolare presa sul pubblico.
Tenta cerca di tagliare i capelli a Jimmy Hart, ma Bubba lo
ferma ed è lui a subire il taglio di un pezzo della sua barba.
Intervista a McMichael e Greene contro gli Horsemen. Si
aggiunge anche Macho Man a dar man forte ai due, visto che saranno contro Ric
Flair che è suo nemico. Greene appare carismatico al microfono, buon promo da
parte sua.
Chris Benoit vs. Kevin Sullivan (w/Jimmy Hart) [Falls Count Anywhere
Match]
Ottima sfida, intensa e con colpi duri, si vede chiaramente
che i due lottatori non hanno simpatia reciproca visto quanto si colpiscono
senza trattenersi mai. La sfida è combattuta in tutta l’arena, compreso il
backstage, perciò si assiste a qualcosa di inusuale che poi sarebbe diventato
uno standard un paio di anni dopo. Sicuramente tante buone idee e un’intensità
che poche sfide possono vantare. Nel finale, Benoit esegue un Suplex da un
tavolo posizionato alla terza corda e vince per schienamento dopo 9 minuti e 58
secondi. 8.5/10, se solo fosse durato qualche minuto in più sarebbe diventato
un match memorabile, il migliore match del Taskmaster finora.
Arn Anderson interviene di corsa, spintona Benoit, sembra sul
punto di attaccarlo, ma colpisce Sullivan e i due Horsemen lo attaccano
insieme.
Gli Horsemen riuniti festeggiano nel backstage la vittoria
sul Taskmaster. Poi Flair ad Anderson sono concentrati sulla sfida di coppia.
Lord Steven Regal (w/Jeeves) vs. Sting
Un altro match sorprendente in una serata ricca di sorprese.
Un grande vantaggio di Regal è la sua capacità di comunicare con i movimenti
corporei, alcuni suoi gesti escono perfettamente e riescono a irritare il
pubblico. Si va per le lunghe e stavolta è proprio Regal quello che riesce a
guidare il match, con Sting che non ha più la stessa performance di qualche
anno prima, ma che è sempre una garanzia per quanto riguarda il suo carisma. Lo
Stinger vince per sottomissione in 16 minuti e 30 secondi. 8+/10, grandi cose
dalla sfida, ottima psicologia e tanto divertimento.
Arn Anderson & Ric Flair (w/Bobby Heenan, Miss Elizabeth &
Woman) vs. Kevin Greene & Steve McMichael (w/Debra McMichael, Randy Savage
& Tara Greene)
Macho Man contro Bobby Heenan come manager, le mogli dei due
giocatori di footall contro le manager di Wrestling, e ovviamente giocatori
contro lottatori. Un buon tema per una rivalità e una costruzione migliore del
solito, forse anche perché ormai McMichael è in federazione dall’inizio di
Nitro in cui era commentatore. Flair e Anderson hanno il difficile compito di
far valere i loro avversari non-wrestler per parecchi minuti, e pure Randy
Savage si dà da fare per vendicarsi di Flair che gli aveva portato via il
titolo mondiale e le manager. Dopo un match combattuto, Debra torna con una
valigia piena di soldi e la offre al marito Steve McMichael, che l’accetta e la
usa per colpire a tradimento Kevin Greene, portando gli Horsemen alla vittoria
per schienamento in 20 minuti e 51 secondi. 7.5/10, buona psicologia della sfida,
si coprono facilmente i punti deboli dei due non-lottatori. Uno fra gli
utilizzi migliori di guest star, sicuramente la sfida esce bene e il tradimento
finale di McMichael è del tutto inatteso.
Dopo un pestaggio di gruppo ai danni di Macho Man, viene lasciato
ipotizzare che McMichael sia il quarto membro degli Horsemen (visto che Brian
Pillman non tornerà).
Eric Bischoff invita Scott Hall e Kevin Nash, ancora non
nominati con i loro nomi o quelli precedenti. Viene chiesto loro se lavorano
per la WWF ed entrambi lo negano. Poi viene organizzata una sfida 3 contro 3
per Bash at the Beach il 7 luglio, non si sa ancora chi è il partner a sorpresa
dei due Outsider. Poi Nash esegue una Jacknife Powerbomb su Bischoff,
gettandolo su un tavolo sotto la rampa. Un segmento perfetto e carico di
intensità che costruisce un’ottima storia.
WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Lex
Luger
Sicuramente sarebbe stato meglio avere il match precedente
come main event, qui il coinvolgimento del pubblico è già minore e l’entusiasmo
si è spento, o forse è per via di una sfida che non regala emozioni. Il gigante
mostra la sua forza, Luger reagisce, ma non ha la stessa capacità di Sting di
scatenare i fan. A proposito, Sting interviene per togliere di mezzo Jimmy
Hart, ma The Giant riesce a vincere pulito con una Chokeslam dopo 9 minuti e 21
secondi. 5/10, un match deludente, non terribile ma di certo non adatto a fare
da main event.
The Giant urla alla telecamera che nessuno può fermarlo, il
suo regno prosegue ancora.
Voto finale: 8.5/10, una rivelazione, non
mi sarei aspettato di trovarmi di fronte a un evento così buono, dove solo il
main event risulta fallimentare ma ci sono match validi e addirittura ottime
sfide. Malenko contro Rey Mysterio è il match della serata, ma anche Sullivan
contro Benoit e Sting contro Regal sono di ottimo livello. Molto bene anche il confronto con Scott Hall
e Kevin Nash, l’attacco a Bischoff rappresenta chiaramente un atto che punta ad
accendere la storia e ci riesce bene. Si vede l’ascesa di nuove stelle, in
particolare DDP, ma anche i fratelli Steiner sembrano ormai lanciati per
qualcosa di diverso dal competere come squadra. The Giant continua la sua scia
di distruzione e stavolta appare veramente superiore a Lex Luger. Un’ottima
edizione di Great American Bash, che ancora una volta risulta un evento cardine
anche con l’assenza di Hulk Hogan.