martedì 23 novembre 2021

Recensione WWE Survivor Series 2021 (21 novembre 2021)

 Recensione WWE Survivor Series 2021

21 novembre 2021 da New York (New York)

Durata show: 3 ore e 30 minuti

 

Come state? Spero che siate pronti per un evento senza cinture in palio, con la solita formula degli ultimi anni di mettere contro Raw e Smackdown.

Nel Kickoff Shinsuke Nakamura sconfigge Damien Priest per squalifica in una sfida tutt’altro che memorabile. Non considero il risultato nei punteggi di Raw e SmackDown essendo soltanto un antipasto con un finale tutt’altro che pulito.

 

Becky Lynch vs. Charlotte Flair

Voto: 7.5/10. Non si tratta della sfida migliore fra le due rivali, ma è comunque di buona qualità. Uno scontro equilibrato fino alla fine e rovinato da un finale anticlimatico dove Becky ottiene uno schienamento mentre tiene una mano sulle corde dopo 18 minuti e 13 secondi. Anche Charlotte aveva provato a vincere allo stesso modo, ma è stata Becky a trionfare.

Raw 1 – SmackDown 0.

 

Team RAW (Austin Theory, Bobby Lashley, Finn Balor, Kevin Owens & Seth Rollins) vs. Team SmackDown (Drew McIntyre, Happy Corbin, Jeff Hardy, King Woods & Sheamus) (w/Madcap Moss) [Elimination match]

Voto: 7/10. La sfida parte malissimo, con la defezione di Kevin Owens dal Team Raw dopo neanche un minuto, semplicemente se ne va perché non gli piace Seth Rollins (okay?). Per parecchi minuti le eliminazioni avvengono lentamente per prendere un ritmo più frenetico dopo la metà. Noto un giusto equilibrio, ma mi chiedo se l’ordine sia davvero quello ideale, lasciando alla fine Seth Rollins, Austin Theory e Jeff Hardy, con Jeff che elimina Austin ma viene sconfitto da Seth Rollins, unico sopravvissuto del Team Raw dopo 29 minuti e 56 secondi. Ci sono diverse storie che vengono riprese come la rivalità fra Lashley e McIntyre, che si eliminano a vicenda, ma non è un match memorabile nonostante la buona qualità.

Raw 2 – SmackDown 0.

 

R-Truth vs. Cesaro vs. AJ Styles vs. Shelton Benjamin vs. Robert Roode vs. Sami Zayn vs. Dolph Ziggler vs. Erik vs. Drew Gulak vs. Ricochet vs. Ivar vs. Jinder Mahal vs. Angel vs. Cedric Alexander vs. Apollo Crews vs. Angelo Dawkins vs. T-BAR vs. Shanky vs. Humberto vs. Chad Gable vs. Montez Ford vs. Otis vs. Commander Azeez vs. Mansoor vs. Omos [Battle Royal]

Voto: 4/10. Peggiore match dell’evento, la sfida più inutile con uno spreco di talenti in mezzo al marasma generale. Chi emerge davvero da qui? Direi nessuno! Tante eliminazioni insipide e un unico vincitore, Omos con la maglietta di Raw, che non sembra avere nulla da guadagnare da questa vittoria dopo 10 minuti e 45 secondi. Lo considero al “fondo scala” come qualità perché non ha proprio nulla da aggiungere all’evento.

Raw 3 – SmackDown 0.

 

The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) vs. RK-Bro (Randy Orton & Riddle)

Voto: 6.5/10. Secondo me poteva uscire un match decisamente migliore ma si procede più per una storia di amalgamazione dove Riddle cerca di imitare Randy Orton e diventare più simile a lui, ma tanto è Orton a chiudere il match e prendersi la vittoria decisiva in 14 minuti e 50 secondi, in un altro “ehi, il Team di Raw è più forte!” come si vede spesso negli ultimi anni. Non male ma davvero non c’è alcun interesse qui per quello che succede.

Raw 4 – SmackDown 0.

 

Team RAW (Bianca Belair, Carmella, Liv Morgan, Queen Zelina & Rhea Ripley) vs. Team SmackDown (Natalya, Sasha Banks, Shayna Baszler, Shotzi & Toni Storm) [Elimination match]

Voto: 5/10. Purtroppo questo match è nettamente inferiore a quello maschile per via della gestione abbastanza insana, con Bianca Belair nel ruolo di protagonista del Team Raw e Sasha Banks dominante in quello di SmackDown. La sfida è anche più breve dell’altra e tante eliminazioni vanno sprecate. Nel finale, Bianca rimane da sola contro tre rivali, elimina Natalya, Shayna Baszler e Shotzi in soli tre minuti l’una dall’altra, vincendo in 23 minuti e 45 secondi come unica sopravvissuta del Team Raw. Insomma, poteva essere decisamente migliore e lascia una profonda delusione e un senso di inutilità di queste sfide fra roster ripetute anno dopo anno.

Raw 5 – SmackDown 0.

 

Big E vs. Roman Reigns (w/Paul Heyman)

Voto: 7/10. Main event decisamente atteso anche se pure qui non c’è nulla in palio e ormai la questione della rivalità fra Raw e SmackDown ha perso di valore dopo il dominio del team rosso. Roman Reigns si dimostra ancora una volta il wrestler dominante della WWE quando sconfigge per schienamento Big E dopo 21 minuti e 55 secondi. Nulla da ridire sulla qualità del match, che si tiene sempre su livelli buoni, ma non è una di quelle sfide che andrei mai a rivedere perché è fine a se stessa.

Raw 5 – SmackDown 1.

 

Durante l’evento c’è un evento in più segmenti davvero stupido che vede Vince McMahon con un uovo d’oro di Cleopatra (sì, quello di Red Notice, è marketing). Non ci crederete mai ma gli viene rubato, proprio come nel film! Perciò decide di riunire il roster per la puntata seguente di Raw e scoprire chi è stato. Pessimo pretesto per fare uno show a roster uniti.

 

Voto finale: 5/10, questa edizione di Survivor Series è fra le più dimenticabili di sempre, non è nemmeno brutta o con match terrificanti. Il suo problema è di essere sempre lo stesso evento anno dopo anno senza aver costruito una degna rivalità fra roster che avrebbe garantito maggiore interesse. Inoltre è un altro di quegli anni dove Raw annienta SmackDown, non capisco perché deve sempre andare così, ma sinceramente non cambierà nulla da oggi a domani. Credo che Survivor Series andrebbe completamente rivisto nel concetto o avvicinato a edizioni di successo come quella del 2004 quando le sfide fra team avevano un valore e un impatto sugli show, senza bisogno di far collidere i due roster. Degli eventi storici è quello invecchiato peggio, che oggi non sembra garantire lo stesso interesse! Roman Reigns contro Big E è una buona sfida, anche se tutt’altro che memorabile, mentre ho trovato il match iniziale fra Charlotte Flair e Becky Lynch il migliore dell’evento. La sfida a team maschile è stata migliore di quella femminile, più breve e con meno mordente, specialmente quando Raw ha praticamente dominato fino a quel momento. La pessima gestione di alcune fasi rende Survivor Series 2021 uno show mediocre, che non ha una sua identità, specialmente dopo uno show in Arabia Saudita che invece aveva una sua caratteristica che lo rendeva diverso da tutto il resto. Se la WWE riuscisse a dare un focus specifico a ogni suo evento maggiore, sarebbe più facile apprezzarli. Invece è soltanto “un altro anno di team contro team” e nulla più di questo, senza cinture in palio o alcun prestigio da raggiungere.

venerdì 22 ottobre 2021

Recensione WWE Crown Jewel 2021 (21 ottobre 2021)

 Recensione WWE Crown Jewel 2021

21 ottobre 2021 da Riad (Arabia Saudita)

Durata show: 3 ore e 59 minuti

 

Questo è un evento gigantesco, con una card degna da pay per view di primissimo livello e 4 ore di durata. Il pubblico è acceso e partecipa a ogni sfida con grande attenzione. Ma a parte questo, com’è a livello qualitativo Crown Jewel 2021? Un disastro come gli anni precedenti o finalmente una degna edizione? Scopriamolo insieme!

 

Nel Kickoff gli Usos sconfiggono l’Hurt Business, Cedric Alexander & Shelton Benjamin, ma passiamo all’evento principale!

 

Edge vs. Seth Rollins [Hell In A Cell Match]

Voto: 8.5/10. Una partenza incredibile con uno dei match più attesi, quello finale della rivalità fra Edge e Seth Rollins. Come ci si poteva aspettare è un match incredibile, molto lento ma allo stesso tempo che valorizza entrambi i lottatori. Edge ha una fase finale dominante e addirittura chiude con uno Stomp per schienamento in 27 minuti e 38 secondi. Abbiamo un vincitore della rivalità e, forse, è finalmente terminata con un ottimo match.

 

Mustafa Ali vs. Mansoor

Voto: 6/10. Non ho trovato particolare interesse nella sfida, ma Mansoor è l’idolo di casa e riesco a capire perché abbiano concesso questo match facendolo durare parecchio. Non è la tipica sfida fra cruiserweight ma qualcosa di più lavorato sul piano della rivalità, con Ali davvero aggressivo sul ring. Mansoor vince in 10 minuti e 3 secondi, confermandosi il dominatore degli eventi in Arabia Saudita.

Post-match, Mustafa Ali rimane sul ring ma si presenta un tizio dal volto velato, che si rivela una medaglia d’argento olimpionica in Karate dell’Arabia Saudita, che sferra un calcio ad Ali e lo manda KO insieme a una grande reazione del pubblico locale. A noi ovviamente interessa ben poco.

 

WWE RAW Tag Team Titles: RK-Bro (Randy Orton & Riddle) (c) vs. AJ Styles & Omos

Voto: 6.5/10. Mi aspettavo di più da questa sfida ma è stata parecchio standard, senza particolari emozioni o l’adrenalina di un pay per view. Riddle ottiene lo schienamento vincente in 8 minuti e 41 secondi, rimanendo campione insieme a Randy Orton. Nulla di speciale ma fa piacere vedere la difesa dei titoli di coppia.

 

Queen's Crown 2021 Finale

Zelina Vega vs. Doudrop

Voto: 5/10. Non sono un fan di questa sfida, davvero deludente e di breve durata. L’intero torneo femminile è stato scadente, mentre Zelina Vega riesce a vincere in 5 minuti e 50 secondi. Credo che sia la scelta giusta ma francamente con match del genere nessuna pare essere stata valorizzata da questo torneo.

 

Goldberg vs. Bobby Lashley [No Holds Barred Falls Count Anywhere Match]

Voto: 6/10. Non è la migliore sfida fra di loro, ma tutto sommato funziona. Goldberg ha una popolarità immensa ed è tifato come se fosse la più grande stella lì dentro. Lashley fa bene la sua parte e la sfida si sposta sulla rampa d’ingresso, dove Goldberg si getta con una Spear che fa volare lui e Lashley su un tavolo, ma è Da Man a vincere per schienamento in 11 minuti e 27 secondi dopo aver superato pure un assalto dell’Hurt Business. Sembrerebbe l’atto finale della rivalità e per fortuna non c’erano titoli in palio stavolta. Purtroppo il risultato era scontato, sapevamo tutti chi avrebbe vinto!

 

King Of The Ring 2021 Finale

Finn Balor vs. Xavier Woods

Voto: 7/10. Considero questa sfida deludente anche se è di livello buono, la ragione è che il King of the Ring non era poi così male quest’anno e sono arrivati due lottatori competitivi in finale. Purtroppo è una di quelle sfide che funzionano meglio sulla carta che sul ring, poteva durare molto di più e lasciare il segno, invece è soltanto un match di passaggio che al pubblico pare interessare meno di tante altre. Xavier Woods schiena Finn Balor dopo 9 minuti e 37 secondi e conquista il King of the Ring, un degno riconoscimento alla sua carriera anche se Balor è uscito sconfitto da tante sfide importanti di recente e forse meritava di più.

 

WWE Title: Big E (c) vs. Drew McIntyre

Voto: 8/10. Qui finalmente si assiste a un ottimo match, ben costruito e con la giusta determinazione. Il regno di Big E si consolida grazie a una sfida che vede Drew McIntyre sempre pericoloso ma incapace di concludere a suo favore. Big E lo schiena dopo 13 minuti e 23 secondi in un match veramente epico e con una grande partecipazione del pubblico. Una sfida che porta avanti il regno di Big E, inoltre lo rende ancora più legittimo.

 

WWE SmackDown Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Sasha Banks vs. Bianca Belair [Triple Threat Match]

Voto: 7.5/10. Forse mi aspettavo di più, è stato un match molto buono, poco da dire su questo, però ogni volta fa strano vedere le lottatrici cambiare ring attire quando sono in eventi del genere, ma non è questo il punto. Quasi 20 minuti di sfida ma l’imprevedibilità viene presto a mancare, con Becky Lynch che schiena Sasha Banks dopo 19 minuti e 23 secondi. Non male, ma dopo l’epico match precedente ne risente un po’.

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. Brock Lesnar

Voto: 7/10. La storia qui è che Roman è a pochi mesi dal superare il lungo regno di Lesnar. Se guardate la sfida alla ricerca di qualcosa di risolutivo, vi deluderà. Se invece siete interessati alla storia di Paul Heyman e il possibile doppio gioco, sicuramente funziona perché è un passaggio importante. Heyman rimane in bilico nello schieramento mentre Lesnar pare gestire gran parte della sfida e far gasare il pubblico. Nel finale Heyman lascia la cintura al centro del ring ma chiunque può recuperarla, però arrivano gli Uso e aiutano Roman a vincere in maniera sporca per schienamento dopo 12 minuti e 20 secondi. Un match tutt’altro che decisivo ma che manda avanti la storia nel migliore dei modi, oltre a essere di buona qualità. Il regno lunghissimo di Roman continua.

 

Voto finale: 7/10, è un evento con una grande card e quindi grandi sfide, ma allo stesso tempo che non rischia sui risultati e non porta a passaggi di titolo, probabilmente per tenerseli “in casa”. Comunque sia non è uno spreco di tempo, anzi, l’ho trovato divertente e godibile nonostante l’immensa durata (4 ore piene). Ci sono dei match incredibili come l’Hell in a Cell fra Seth Rollins ed Edge, una vera attrazione usata come sfida iniziale, e la difesa titolata di Big E contro Drew McIntyre. Generalmente l’evento funziona bene e porta a diverse sfide per tutti i gusti, tendenzialmente di buon livello tranne per il deludente match della finale del Queen of the Ring ma pure il torneo non è stato migliore. Xavier Woods ottiene una vittoria importante in carriera conquistando il King of the Ring, mentre Lashley contro Goldberg mostra tutti i difetti del dare tanto tempo a Goldberg per combattere quando le sue sfide migliori sono quelle che durano sui 5 minuti. Il main event è una degna tappa della rivalità fra Roman Reigns e Brock Lesnar, che continuerà di sicuro nel prossimo periodo e forse fino a WrestleMania. Insomma, sicuramente Crown Jewel è stato decisamente migliore di quanto mi potessi aspettare ma non lo considero un evento “da vedere” per forza. Se la qualità dei prossimi eventi in Arabia Saudita sarà come questa, ben vengano!

domenica 3 ottobre 2021

Recensione WWE Insurrextion 2003 (7 giugno 2003)

 Recensione WWE Insurrextion 2003

7 giugno 2003 da Newcastle (Regno Unito)

Durata show: 2 ore e 28 minuti

 

Siamo in un periodo dove il roster di Smackdown sta facendo qualcosa di davvero grandioso… ma questo è un pay per view esclusivo del roster di Raw in tour in Inghilterra, esclusiva del territorio britannico. Sì, uno di quegli show di solito riempitivi e spesso inutili per gli spettatori da casa. Magari la qualità stavolta sarà buona? Scopriamolo insieme!

 

World Women's Title: Jazz (w/Theodore Long) (c) vs. Trish Stratus

Voto: 6.5/10. Finalmente viene concessa una sfida seria per il titolo, con abbastanza tempo per dar spazio alle lottatrici di mostrare le loro capacità. La gestione è come spesso avviene deludente, con un finale dove è Theodore Long a intervenire e spingere Jazz alla vittoria per schienamento dopo 10 minuti e 45 secondi. La verità è che lo ritengo un match appena sufficiente o poco più di questo, apprezzo almeno che sia trattato più di un semplice intercalare ma è la prima sfida ufficiale dell’evento.

 

Intercontinental Title: Christian (c) vs. Booker T

Voto: 7/10. Credo che qui ci fosse il giusto interesse da parte del pubblico. Booker T, che meritava di vincere il titolo, era stato fregato da Christian all’ultimo ed eccoli di nuovo a confronto, ma la rivalità durerà ancora un po’ di mesi! Purtroppo il ritmo non è eccezionale ma risulta comunque una sfida godibile, con la vittoria di Christian per schienamento dopo 15 minuti e 12 secondi. Grande impegno ma resa non proprio perfetta. È una tappa intermedia.

 

World Tag Team Titles: Kane & Rob Van Dam (c) vs. La Resistance (Rene Dupree & Sylvain Grenier)

Voto: 6.5/10. Nel 2003 La Resistance stava diventando uno dei maggiori tag team, ma per fortuna ce ne erano ancora di migliori in circolazione! Però è chiaro che ormai Dupree e Grenier si stavano prendendo il loro spazio personale. A mio parere era un team mediocre, per fortuna è ancora piacevole vedere quel poco di affinità rimasta fra RVD e Kane nonostante gli screzi fra i due dei mesi precedenti. Purtroppo gli sfidanti riescono ad appesantire quel che c’è di buono e ne esce un match poco più che sufficiente, con la vittoria dei campioni quando Van Dam ottiene lo schienamento vincente in 9 minuti e 3 secondi. La parte migliore è vedere RVD svolazzare rimbalzando da una parte all’altra dell’apron ring come se fosse normale.

 

Rico vs. Goldust

Voto: 5/10. Non voglio essere troppo critico con la sfida, raramente viene concesso così tanto tempo a Rico o spesso viene rilegato a sfide da cruiserweight, qui almeno può fare un match tecnico contro il veterano Goldust. Purtroppo c’è zero interesse del pubblico e chiunque sa come andrà a finire ancora prima che abbia inizio! Goldust sconfigge Rico in 9 minuti e 53 secondi. Va bene sul piano tecnico ma francamente è una sfida di cui non sentivo il bisogno e mi ha annoiato.

 

C’è un bell’omaggio a “Classy” Freddie Blassie con un video tributo a una figura storica del Wrestling, venuto a mancare in quei giorni.

 

Chris Jericho conduce un Highlight Reel nell’evento (che ormai è praticamente una puntata di Raw più lunga e con più spazio sul ring) dove c’è come ospite Eric Bischoff. I due sembrano avere una buona intesa ma arriva Steve Austin a interromperli. Stone Cold fa le sue cose, scatena l’inferno e stordisce Bischoff al centro del ring con la Stunner. Il segmento dura tantissimo e la parte di Austin non è ai livelli dei suoi soliti promo, sembrava davvero preparata di fretta.

 

Christopher Nowinski, Rodney Mack & Theodore Long vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley, D-Von Dudley & Spike Dudley)

Voto: 4.5/10. Qui viene dato al pubblico ciò che vuole vedere, cioè Theodore Long annientato dai Dudley Boyz, ma non è una buona sfida, anche se i Dudley fanno il possibile per renderla piacevole, a me è sempre piaciuta la loro versione a tre lottatori. Spike Dudley schiena Long dopo 6 minuti e 49 secondi.

Post-match i Dudley riescono a travolgere pure Nowinski, uno dei lottatori trattati nel peggior modo nell’ultimo periodo.

 

Scott Steiner vs. Test [Special Referee: Val Venis]

Voto: 5/10. La storia qui è che sia Steiner che Test sono innamorati di Stacy, ma Test ha iniziato a comportarsi in modo sleale, quindi il pubblico è dalla parte di Big Poppa Pump. Come match non ha molto da offrire, sfida fra due wrestler massicci nel periodo peggiore della carriera di Steiner, che vince per schienamento dopo 6 minuti e 49 secondi. Anche qui, nulla di tremendo ma non ci sono particolari ragioni per apprezzarlo.

 

World Heavyweight Title: Triple H (w/Ric Flair) (c) vs. Kevin Nash [Street Fight]

Voto: 6.5/10. Una rissa da strada in pieno stile WWE. Shawn Michaels fa da enforcer e si ritrova a rendere impossibile gli interventi di Ric Flair, che dopo pochi minuti si ritrova già con una ferita sulla fronte parecchio evidente. Probabilmente è uno dei migliori match di Nash in WWE dal suo ritorno, e questo la dice lunga visto che è una sfida facilmente dimenticabile. Triple H riesce a sconfiggerlo in 16 minuti e 33 secondi, ma non sarà ancora la fine della loro rivalità.

 

Voto finale: 4/10, sinceramente è uno di quegli eventi che per buona parte del tempo fanno pensare “dai, non è così terribile” ma a lungo andare annoiano. Si salva ben poco ed è come una puntata di Raw molto più lunga, quasi ai livelli terribili di quelle di oggi. Il main event è passabile ma non mi ha detto molto, è chiaramente una sfida intermedia, questo è un discorso che si può fare per la maggior parte dei match. Il roster di Raw del 2003 è buono ma non eccezionale, tuttavia lo show parte bene con una buona sfida fra Christian e Booker T per il titolo intercontinentale, tornato da pochissimo, c’era necessità di dare prestigio a quella cintura. Pure il match femminile che apre l’evento è più che accettabile e lo stesso si può dire per la difesa dei titoli di coppia. Dopo l’evento comincia a peggiorare drasticamente e diventa veramente insopportabile. Ho zero interesse per la rivalità fra Scott Steiner e Test! È evidente che la stable di Theodore Long (se sia mai stata tale) sta perdendo terreno e Rodney Mack ormai è un lottatore che perde sempre. Insomma, se volete vederlo non è fra i peggiori eventi di sempre, ma allo stesso tempo ha zero utilità e non diverte nemmeno, è l’ultimo pay per view proposto come “house show” in Regno Unito e ormai questa serie di eventi era diventata mediocre. Subito dopo c’è un altro pay per view tutto del roster di Raw che è Bad Blood, quando ormai è iniziata la divisione per roster di questi eventi. Ritengo che questo tipo di eventi divisi per roster siano utili per dare alla maggior parte dei lottatori un posto in card, ma Insurrextion è semplicemente uscito male, lasciando a Bad Blood il ruolo di evento “di prova” per testare la divisione dei due brand in pay per view, che rimarrà attiva fino a inizio 2007, quando No Way Out ’07 sarà l’ultimo evento a brand singolo.

mercoledì 29 settembre 2021

Recensione WWF WrestleMania 2 (07 aprile 1986)

 Recensione WWF WrestleMania II

07 aprile 1986 da tre location: New York (New York), Rosemont (Illinois), Los Angeles (California)

Durata show: 3 ore e 6 minuti

 

Benvenuti alla seconda edizione di WrestleMania, la più strana di sempre. Infatti è strutturata in tre eventi di fila in tre arene diverse. Si comincia da New York con l’evento peggiore. Il primo dei tre eventi è commentato da Vince McMahon e dall’attrice Susan St. James, che è fuori luogo e non riesce ad azzeccare una sola battuta, parlando sopra a Vince decine di volte.

 

The Magnificent Muraco (w/Mr. Fuji) vs. Paul Orndorff

Senza voto. Sfida molto breve che parte benissimo, i primi 30 secondi sono belli e a dire il vero Paul Orndorff è un lottatore talentuoso, mentre Don Muraco non mi ha mai fatto impazzire. I due si picchiano finché non escono dal ring e arriva il Doppio Count Out più veloce di sempre a 4 minuti e 10 secondi. Perfino con il replay rallentato il conteggio rimane troppo veloce, saranno passati 4-5 secondi e non 10! E niente, non abbiamo nemmeno un vincitore, si parte bene!

 

WWF Intercontinental Title: Randy Savage (w/Miss Elizabeth) (c) vs. George Steele

Voto: 1/10. Considero questa sfida una fra le peggiori di sempre. Non fraintendete, adoro Randy Savage, è un wrestler che ha partecipato a sfide leggendarie, ma non questa! The Animal comincia a morsicare tutto ciò che trova, lo stivale di Savage, il suo braccio, un cuscinetto. Macho Man si ritrova a dover scappare come un cretino da lui e poi vince in modo sporco con i piedi sulle corde dopo 5 minuti e 10 secondi, per poi darsi alla fuga di nuovo a fine match. Per quanto breve, rimane qualcosa che fa davvero male da vedere ed è un abominio totale.

 

Jake Roberts vs. George Wells

Squash. The Snake è impegnato contro un rivale di livello nettamente inferiore. A dire il vero Wells ha pure una fase dominante ma non pare bastare perché Jake Roberts vince con la sua iconica DDT dopo 3 minuti e 15 secondi. La parte migliore è nel post-match quando viene usato il pitone di Jake, con Wells che perde saliva dalla bocca e pare collassare. Okay, forse non era una buona parte nemmeno quella!

 

Roddy Piper (w/Bob Orton & Lou Duva) vs. Mr. T (w/Joe Frazier & The Haiti Kid) [Boxing Match]

Voto: 3/10. Un match di boxe non dovrebbe essere malaccio, vero? Ma nessuno di loro è un pugile! Roddy Piper è un brawler fantastico, uno fra i migliori lottatori da Street Fight, Mr. T è un attore ma non è il suo personaggio Clubber Lang di Rocky III. Alla fine ne esce una sfida piena di scorrettezze che sarebbe stata fermata dopo pochi secondi nella realtà. Invece si arriva al quarto round e una SQUALIFICA per Hot Rod in circa 10 minuti. Cosa si può dire di questa sfida? Una farsa totale, ma alcuni colpi sono partiti davvero, ho sentito delle botte pazzesche e non credo che Piper si sia trattenuto. Peccato soltanto che sia uscito uno scempio del genere. Tenere la Boxe fuori da un ring di Wrestling sarebbe sempre meglio.

 

Dopo questo match si conclude la parte di New York, indubbiamente la peggiore, probabilmente uno dei peggiori eventi in un’arena che si siano mai visti e che continua a essere tragicomico pure oggi. Insomma, uno schifo totale, anche per via di un team di commento tutt’altro che affiatato con un’attrice che non sa nulla di Wrestling ma vuole sempre dire la sua. Vi siete lamentati quando lo faceva Mediaset? Qui è molto peggio!

 

Comincia la seconda parte dall’Illinois, vicino a Chicago. Qui i commentatori sono Gorilla Monsoon e l’attrice Cathy Lee Crosby, va un po’ meglio del team precedente.

 

WWF World Women's Title: The Fabulous Moolah (c) vs. Velvet McIntyre

Senza voto. Finalmente un match femminile che pare avere senso a WrestleMania, ma la durata è minima, impossibile da giudicare. Velvet McIntyre si lancia dalle corde e Fabulous Moolah la schiena dopo 1 minuto e 25 secondi. Fa male vedere questa scarsa considerazione, non hanno nemmeno avuto il tempo di fare gli ingressi in diretta.

 

Nikolai Volkoff (w/Freddie Blassie) vs. Corporal Kirchner [Flag Match]

Senza voto. Volkoff canta l’inno sovietico come suo solito e il suo rivale Kirchner sembra tutto tranne che un americano. Ovviamente ci sono le due bandiere americana e sovietica, quindi è la solita sfida patriottica ma in cui bisogna schienare l’avversario. Kirchner vince in 2 minuti e 5 secondi, andando così a festeggiare con la bandiera americana. Un abominio ma almeno è durato poco.

 

Bruno Sammartino vs. Big John Studd vs. Dan Spivey vs. Jim Neidhart vs. Bret Hart vs. King Tonga vs. B. Brian Blair vs. Jim Brunzell vs. The Iron Sheik vs. Andre The Giant vs. Pedro Morales vs. Tony Atlas vs. Hillbilly Jim vs. Ted Arcidi vs. William Perry vs. Russ Francis vs. Bill Fralic vs. Ernie Holmes vs. Harvey Martin vs. Jimbo Covert [WWF & NFL Battle Royal]

Voto: 6.5/10. Ahhh I giocatori della NFL, la lega di Football. Non ne conosco uno! Ci sono parecchi lottatori avanti con gli anni nella sfida come il leggendario Bruno Sammartino e c’è ovviamente Andre The Giant, il più grande e il netto favorito. Secondo me il match è più che valido considerato che 10 partecipanti non sono nemmeno dei lottatori. Gli Hart riescono a farsi strada e sopravvivono fino in fondo contro Andre, ma lui riesce a buttarli fuori uno dopo l’altro, vincendo il match in 9 minuti e 9 secondi con la sua presenza dominante, rimanendo un colosso che nessuno riesce ad abbattere. Credo che sia stato piacevole anche grazie a nomi come Bruno Sammartino e Iron Sheik, ma rasenta di poco il limite della sufficienza.

 

WWF World Tag Team Titles: The Dream Team (Brutus Beefcake & Greg Valentine) (w/Johnny Valiant) (c) vs. The British Bulldogs (Davey Boy Smith & The Dynamite Kid) (w/Captain Lou Albano & Ozzy Osbourne)

Voto: 7/10. Il match è bello sul piano tecnico, con la giusta capacità di costruire qualcosa di intenso. Un team è decisamente migliore dell’altro, l’abilità di British Bulldog e di Dynamite Kid è sensazionale. Ci sono delle parti lente ma sono godibili comunque. Il finale è devastante, con un colpo sull’apron ring e uno schienamento che porta alla vittoria gli sfidanti dopo 13 minuti e 3 secondi, con i British Bulldogs che vincono le cinture. Un finale migliore sarebbe stato l’ideale per un bel match.

 

Finisce la parte 2, che è stata migliore della prima ma pur sempre insufficiente per quanto mi riguarda nonostante un quarto match veramente buono. Rimane quindi la parte finale a Los Angeles. Nella parte finale c’è Elvira (sì, l’attrice) al tavolo di commento.

 

Ricky Steamboat vs. Hercules Hernandez

Voto: 6/10. Una sfida da sufficienza tirata, con Ricky Steamboat bravissimo come sempre ma c’è Hercules dominante ed è parecchio grezzo sul ring, non mi convince per niente. Anche il finale esce dal nulla con Steamboat che vince per schienamento dopo 7 minuti e 34 secondi. Insomma, non proprio come speravo!

 

Uncle Elmer vs. Adrian Adonis (w/Jimmy Hart)

Voto: 3/10. Un altro match pessimo, dura poco ma riesce a urtarmi in modi che non credevo fossero possibili. Adonis è vestito da donna ma è una parodia più che un personaggio che cerca di imporre un’idea. La sfida è orrenda, due uomini sovrappeso che si picchiano finché Adonis non schiena lo zio Elmer in 3 minuti, ponendo fine a questo incubo.

 

The Junkyard Dog & Tito Santana vs. The Funk Brothers (Hoss Funk & Terry Funk) (w/Jimmy Hart)

Voto: 7+/10. Questa è la sfida che mi ha divertito di più dell’intero evento. Terry Funk è fantastico, quando viene colpito riesce a valorizzare i suoi avversari prendendosi cadute spettacolari. Junkyard Dog è il più amato dal pubblico e ha delle fasi veramente dominanti. Nel finale Jimmy Hart passa il megafono a Terry Funk, che colpisce alla testa Junkyard Dog e lo schiena dopo 13 minuti. Credo che sia andato bene, non è una sfida che consiglierei ma che risulta molto godibile.

 

WWF World Heavyweight Title: Hulk Hogan (c) vs. King Kong Bundy (w/Bobby Heenan) [Cage Match; Special Referee: Robert Conrad]

Voto: 5.5/10. Un main event deludente, dove Hogan salta dentro la gabbia senza problemi dimenticandosi di avere un infortunio, così sappiamo già che sarà anche in grado di uscire! La sfida è lenta e non particolarmente entusiasmante, con King Kong Bundy che non emerge bene come sfidante. Hogan usa pure scorrettezze nella sfida e ha poco senso! Hogan esce dalla gabbia passando dall’alto dopo 11 minuti, rimanendo campione, ma c’erano pochi dubbi. Di sicuro è un match dimenticabile e il sanguinamento di Bundy non è stato enfatizzato a dovere.

Hulk Hogan poi punisce pure Bobby Heenan prima di festeggiare con la cintura mondiale.

 

Voto finale: 2/10, uno scempio, un’edizione nettamente inferiore a quella dell’anno precedente, che già era da 4/10 secondo me. Purtroppo sono davvero pochi i match che si salvano e la divisione in tre parti non aiuta per niente. Sono amareggiato che un’occasione così importante con personaggi famosi come attori, cantanti (Ozzy) e giocatori di Football sia finita in una farsa generale con due match del tutto ridicoli e pochi davvero salvabili. Voglio dire, Randy Savage contro George Steele è stato orrendo, stesso discorso per la sfida di Adrian Adonis. Mi dispiace ma ci sono match che ti rimangono dentro e ti rovinano ogni volta che tornano alla mente. Per fortuna abbiamo visto pure qualcosa di positivo, non è tutto disastroso. Mi è piaciuto molto il match di coppia dei fratelli Funk e anche l’altro per i titoli di coppia con l’ottima prestazione dei British Bulldogs. Hulk Hogan nel main event fa le sue solite cose, che non è né un pregio né un difetto, ma la sfida nella gabbia con King Kong Bundy risulta del tutto dimenticabile. Ci sono tanti talenti e lottatori leggendari usati male, ma non è questo il problema maggiore. L’evento è del tutto evitabile e non c’è nulla di imperdibile o proprio consigliato. Invecchiato male, ma probabilmente era già pessimo all’epoca! Senza dubbio è il peggiore WrestleMania della storia, perfino peggiore del tanto infame WrestleMania IX (leggete pure cosa ho scritto in fondo a quella recensione anni fa).

martedì 28 settembre 2021

Recensione WWE Extreme Rules 2021 (26 settembre 2021)

 Recensione WWE Extreme Rules 2021

26 settembre 2021 da Columbus (Ohio)

Durata show: 2 ore e 52 minuti

 

Quest’anno Extreme Rules pare molto meno “extreme” avendo un solo match tematico che è il main event.

 

AJ Styles, Bobby Lashley & Omos vs. The New Day (Big E, Kofi Kingston & Xavier Woods)

Voto: 8/10. Una partenza a razzo per l’evento! Grandissima sfida con diversi lottatori di punta. Lashley si aggiunge bene al team di AJ Styles e Omos, mentre il New Day riunito sta vivendo il suo migliore momento dopo anni. Grandi azioni, l’unica parte che non mi è piaciuta è stata quella dominante di Omos perché ha rallentato la sfida, però è uscito fuori qualcosa di epico. Nel finale Lashley travolge AJ Styles per errore e Big E schiena l’ex campione WWE dopo 18 minuti e 15 secondi, portando la vittoria al New Day. Veramente un’ottima partenza!

 

WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c) vs. Street Profits (Angelo Dawkins & Montez Ford)

Voto: 7.5/10. Un match più che riuscito per i titoli di coppia, non sono mai stato un fan degli Street Profits ma questo è uno dei loro migliori match. Gli Uso però sono dominanti nel finale e ottengono la vittoria per schienamento in 13 minuti e 45 secondi. Davvero una buonissima sfida.

 

WWE RAW Women's Title: Charlotte Flair (c) vs. Alexa Bliss

Voto: 6.5/10. Sfida femminile di alto livello ma poco entusiasmante nel lottato. Appare un po’ dispersiva e il finale vede Charlotte schienare Alexa dopo 11 minuti e 25 secondi. Mi è parso un match d’intermezzo più che una sfida risolutiva fra le due rivali.

Post-match, Charlotte distrugge la bambola di Alexa e lei crolla nella disperazione. Fatemi andare avanti!

 

WWE United States Title: Damian Priest (c) vs. Jeff Hardy vs. Sheamus [Triple Threat Match]

Voto: 8/10. Un grande match a tre per il titolo americano. Questa cintura di recente ha regalato alcune fra le migliori sfide che si siano viste in WWE nel 2021 e anche in questo evento si può dire lo stesso. Sfida senza sosta, piena d’azione, con grandi spot e momenti epici. Damien Priest riesce comunque a rimanere campione dopo 13 minuti e 25 secondi. Jeff Hardy è riuscito a inserirsi benissimo in almeno un paio di occasioni, ma il vincitore è quello più adatto al momento.

 

WWE SmackDown Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Bianca Belair

Voto: 7.5/10. Qual è il senso di avere una sfida spettacolare che termina in squalifica per intervento esterno? Il match è veramente appassionante ma il finale nullifica tutto quando Sasha Banks attacca Bianca Belair, permettendo a Becky di vincere per squalifica in 16 minuti e 30 secondi. Il senso di tutto ciò? Mi è parso un ottimo match, ma con un finale sprecato. Sono profondamente deluso perché come tutti mi ero appassionato a quanto si vedeva sul ring per vederlo sfumare in quel modo.

Sasha Banks attacca pure Becky Lynch dopo la sfida, rimarcando il suo interesse per la cintura femminile di Smackdown.

 

Viene ufficializzato Big E contro Lashley per la puntata seguente di Raw, con il titolo WWE in palio.

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. “Demon” Finn Balor [Extreme Rules Match]

Voto: 7-/10. Il match è molto buono, allora perché rimango stretto di voto? Perché pure qui il finale rovina tutto! Davvero, è incredibile che ci sia stata un’ottima intensità, dove finalmente si respira l’atmosfera di un Extreme Rules match. Demon Balor riesce a scaraventare KO gli Uso, poi quando sembra KO reagisce alla presenza di luci rosse e della sua musica (non avevano fatto qualcosa di simile con The Fiend?) Balor è dominante, ma quando sale all’angolo le corde collassano su di lui e cade a terra. Spear di Roman, che lo schiena dopo 19 minuti e 45 secondi per rimanere campione. Un finale tremendo che annienta l’intera sfida e che lascia il pubblico interdetto. Era almeno una sfida da voto 8, ma quella conclusione è stata veramente tremenda. Prima sconfitta per Balor in versione Demon ed è arrivata nel più stupido dei modi.

 

Voto finale: 7/10, la qualità dei match è molto diversa da quanto si vede spesso nel finale, questo è uno dei casi più gravi di “poteva trattarsi di un evento incredibile e invece…” perché davvero si riesce a far fallire tutto ciò che di buono si era costruito. Eppure, almeno il tempo speso sul ring è piacevole da seguire. Non c’è alcun match pessimo o insufficiente, è un evento che dura meno di 3 ore e che sa valorizzare la sua durata. Purtroppo molti finali sono orrendi e distruggono quanto di buono si è fatto in precedenza. In particolare le ultime due sfide soffrono di questo. Bianca Belair e Becky Lynch partecipano a una sfida davvero epica, ma che viene interrotta da un intervento esterno tutt’altro che desiderabile. Il main event danneggia gravemente il personaggio del demone Finn Balor, che crolla dalle corde e non capisce cosa sia successo per poi essere annientato. Terribile! Due sono le sfide che mi hanno fatto impazzire, l’opener 3 contro 3 con un grande lavoro del New Day contro un cast di avversari eccellente (Lashley ed AJ Styles insieme? Mica male!) e lo scontro per il titolo americano dove ancora una volta si assiste a qualcosa di ottimo. Che dire, Extreme Rules di estremo ha solo il main event, per il resto non è fedele alla nomea ma almeno garantisce buoni match nella qualità, anche se si deve sopportare un trattamento ingiusto dei partecipanti con dei finali ridicoli. Poteva uscire molto meglio ma almeno è un evento decisamente guardabile con grande azione sul ring.

venerdì 24 settembre 2021

Recensione WCW Great American Bash 1997 (15 giugno 1997)

 Recensione WCW Great American Bash 1997

15 giugno 1997 da Moline (Illinois)

Durata show: 2 ore e 50 minuti

 

Siamo nel mezzo di un anno incredibile per il Wrestling, si può intravedere l’atmosfera del ’97 da ogni singolo dettaglio!

 

Psychosis (w/ Sonny Onoo) vs. Ultimo Dragon

Voto: 7.5/10. La prima sfida è qualcosa di incredibile per il ritmo, dove viene dato moltissimo spazio ai lottatori anche se ci sono molti interventi del manager Sonny Onoo, che usa mosse di arti marziali per colpire Ultimo Dragon. Dopo una partenza lenta, la sfida ingrana benissimo e regala spettacolo, con la vittoria finale per sottomissione di Ultimo Dragon in 14 minuti e 20 secondi quando Onoo colpisce per errore Psychosis. Finale a parte, la sfida è ben riuscita, ottimo opener. Inoltre vedere un Asai Moonsault in WCW non è roba di tutti i giorni!

 

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)

Voto: 6.5/10. Qui il ritmo cala molto di più ma ci sono due ottimi team a confronto, che si prendono tutto il tempo per raccontare una storia di rivalità. Purtroppo anche qui c’è un terribile finale, Virgil del nWo attacca gli Harlem Heat con l’intento di dar loro la vittoria per squalifica dopo 12 minuti e 2 secondi in modo da fregare gli Steiner Brothers. Avrei preferito un finale più netto invece che questa assurdità che ha rovinato la sfida.

Post-match, Virgil viene annientato dai fratelli Steiner, cosa si aspettava di fare?

 

Konnan vs. Hugh Morrus

Voto: 2/10. Uno fra i match peggio riusciti di sempre! Stiamo parlando di una vera schifezza colossale. Hugh Morrus riesce a sbagliare tutto e Konnan decide semplicemente di fare prese statiche dall’inizio alla fine del match, fino a far cedere l’avversario dopo 10 minuti e 34 secondi. Non riesco a comprendere come la WCW abbia potuto offrire un match di qualità così bassa, e soprattutto perché i due lottatori si siano comportati in quel modo.

 

Wrath (w/James Vandenberg & Mortis) vs. Glacier

Voto: 4/10. Questo match non è poi tanto migliore del precedente! Devo dire di essere uno dei pochi a cui piace davvero Glacier e ritengo che Wrath (Adam Bomb) sia un ottimo wrestler. Tuttavia esce una sfida veramente pessima e piena di errori, specialmente da parte della regia che non ci mostra nemmeno il finale e troviamo Glacier a schienare l’avversario dopo 12 minuti e 2 secondi. Così, senza farci vedere la conclusione! Tremendo, per me 4 su 10 è il fondo della scala, e se prima ho dato un voto ancora più basso, significa che si andava in negativo.

Post-match, ma chi se ne importa di chi ha vinto? Tanto Glacier viene ammanettato e pestato per tutto il tempo dai suoi avversari!

 

WCW World Women's Title: Akira Hokuto (w/Sonny Onoo) (c) vs. Madusa

Voto: 7-/10. Una sfida meritevole che è passata quasi inosservata, ci avviciniamo alla triste fine della cintura femminile della WCW. Madusa mette la carriera in palio e si impegna moltissimo contro una grande lottatrice. Akira Hokuto però riesce a sconfiggerla dopo 11 minuti e 41 secondi. Cosa succede perciò? Madusa è ritirata, ma tornerà molto più avanti, mentre Akira Hokuto è ancora campionessa ma non difenderà più la cintura e verrà poi ritirata. Insomma, un disastro totale che mostra l’incapacità di gestire la divisione femminile, perlomeno si conclude con una sfida di buon livello.

Post-match, Madusa se ne va in lacrime mentre il pubblico fa i suoi cori USA, USA, non cogliendo affatto il significato di quanto è successo.

 

Chris Benoit vs. Meng

Voto: 6/10. Questo è uno dei peggiori match fatti da Chris Benoit (e da Meng), che comunque significa una sfida sufficiente, visto che non possono davvero fare peggio di così anche in una serata no. Il pubblico è ancora spento, il loro match parte acceso e viene promessa ogni sorta di brutalità, ma tutto sommato è una sfida orientata alle prese di sottomissione, con gli ultimi cinque minuti davvero soporiferi. Benoit fa cedere Meng dopo 14 minuti e 59 secondi, ma entrambi i lottatori ne escono male e sembrano infortunati. Meng viene portato via in barella e la scena impiega parecchi minuti a essere sviluppata, rendendo il post-match davvero pesante.

 

Steve McMichael (w/Debra) vs. Kevin Greene

Voto: 6+/10. Qui davvero potrei aver dato un voto “blasfemo”. Ma come… do più a questo dove combattono due stelle del Football diventati wrestler che il precedente fra due professionisti? Questo è un match molto sentito dal pubblico, che si diverte tantissimo a seguirli in questa sfida in pieno stile brawl (rissaiolo). Jeff Jarrett interviene per aiutare McMichael ma lo colpisce con la valigia ed è Greene ad approfittarsene per schienarlo dopo 9 minuti e 21 secondi. Una sfida ad impatto, che comunque mostra quanto siano acerbi entrambi sul ring, ma almeno c’è grande impegno da parte loro.

 

WCW World Tag Team Titles: The Outsiders (Kevin Nash & Scott Hall) (c) vs. Ric Flair & Roddy Piper

Voto: 5.5/10. Ahia, qui non si può parlare di un match riuscito, anzi, si può dire il contrario! Ric Flair sparisce completamente dalla sfida per colpirsi con Syxx e Roddy Piper viene lasciato da solo a competere contro i rivali ed è Scott Hall a schienarlo in 10 minuti e 2 secondi. Un finale anticlimatico che distrugge quel poco di buono che si era visto fino a quel momento. Una delusione totale!

 

Diamond Dallas Page (w/Kimberly) vs. Randy Savage (w/Miss Elizabeth) [Falls Count Anywhere Match]

Voto: 7.5/10. Ecco un match super intenso e caotico, talvolta pure goffo e divertente. Questa è probabilmente la sfida che mostra al mondo che DDP sia adatto al main event. I due lottatori combattono un po’ ovunque nell’arena e alla fine Savage riesce a ottenere lo schienamento vincente dopo 16 minuti e 56 secondi. Un finale più che adatto per concludere nel migliore dei modi una rivalità riuscita al 100%, con un pubblico partecipe e coinvolto.

 

Voto finale: 5/10, a mio parere Great American Bash è una grande occasione sprecata, perché poteva essere un evento decisamente superiore, almeno dalla card, ma che risulta fastidioso per buona parte. Inizia benissimo con un match fra pesi leggeri davvero ottimo che sa divertire e mostra l’incredibile talento di Ultimo Dragon. Pure il match seguente si può dire riuscito, anche se pesante, poi arriva più di un’ora di noia totale dove nel mezzo si salva la sfida fra Akira Hokuto e Madusa, che tuttavia può piacere solo a una parte del pubblico (quello locale era disinteressato). Bisogna aspettare il main event per vedere ancora una sfida davvero riuscita dove Diamond Dallas Page diventa finalmente uno di quei lottatori capaci di prendersi il ruolo che gli spetta, mentre Macho Man fa il suo lavoro e risulta più che credibile ed è lui a vincere la sfida. Purtroppo l’evento ha davvero troppi punti deboli che ne rovinano la visione, si continua a creare interesse per la prossima sfida titolata di Hulk Hogan ma sarà soltanto il mese prossimo. Per queste ragioni ritengo che Great American Bash ‘97 sia un evento non riuscito, che ha deluso più di quanto ha convinto.

martedì 21 settembre 2021

Recensione Judgment Day 2003 (18 maggio 2003)

Recensione WWE Judgment Day 2003

18 maggio 2003 da Charlotte (North Carolina)

Durata show: 2 ore e 44 minuti

 

Lo show si apre con Steve Austin sul ring, è diventato di recente co-General Manager di Raw insieme al rivale Eric Bischoff e ruba la scena per sé.

 

Chris Benoit, Rhyno & Spanky vs. John Cena & The FBI (Chuck Palumbo & Johnny Stamboli) (w/Nunzio)

Voto: 6+/10. Un veloce opener a sei lottatori, dove Benoit e Cena sono i rispettivi leader delle squadre. Non c’è molto da vedere perché dura poco, Benoit sta per sottomettere Cena quando Chuck Palumbo schiena Spanky (Brian Kendrick) e porta la vittoria al team di Cena in 3 minuti e 55 secondi. C’è poco da dire, è un match per lasciare spazio in pay per view a diversi lottatori di Smackdown.

 

Scott Steiner & Test (w/Stacy Keibler) vs. La Resistance (Rene Dupree & Sylvain Grenier)

Voto: 5/10. Questo invece è un incontro meno riuscito, il team di Steiner e Test è davvero buttato a casa per via del loro interesse per Stacy Keibler, mentre La Resistance deve ancora ingranare prima di arrivare al successo. Sono i membri della Resistance a vincere dopo 6 minuti e 20 secondi in un match che vede Test e Steiner non collaborare con successo. Insomma, davvero nulla di speciale qui.

 

WWE Tag Team Titles: Team Angle (Charlie Haas & Shelton Benjamin) (c) vs. Eddie Guerrero & Tajiri [Ladder Match]

Voto: 8/10. Tajiri sostituisce un infortunato Chavo Guerrero e riesce comunque a lottare bene insieme a Eddie Guerrero contro il Team Angle che ormai da mesi è diventato il punto di riferimento della divisione a Smackdown. La sfida della scala è ben gestita, con buoni spot e momenti davvero epici. Nel finale sono Guerrero e Tajiri a vincere recuperando le cinture dopo 14 minuti e 10 secondi.

 

Intercontinental Title: Lance Storm vs. Kane vs. Val Venis vs. Booker T vs. Chris Jericho vs. Christian vs. Rob Van Dam vs. Goldust vs. Test [Battle Royal]

Voto: 7-/10. Questo è il ritorno della cintura intercontinentale, che era stata ritirata in una mossa poco intelligente non tanti mesi prima. L’introduzione è spettacolare, con un bel montaggio pre-match. La sfida è una normale Battle Royal ma l’idea di avere una cintura vacante in palio la rende più interessante. Il finale vede Booker T contro Chris Jericho e Christian, con quest’ultimo che vince a sorpresa nonostante l’apparente vittoria di Booker dopo 11 minuti e 53 secondi. Non male e con un campione abbastanza inatteso. Christian ottiene un titolo che può dargli finalmente l’occasione che meritava.

 

C’è un confronto “intenso” ma senza lottare fra Torrie Wilson e Sable dove le due si mettono in posa e stanno poco vestite mentre il pubblico decide chi far vincere. Tutto sommato si può ritenere un ottimo pareggio!

 

Roddy Piper (w/Sean O'Haire & Vince McMahon) vs. Mr. America (w/Zach Gowen)

Voto: 4/10. Da qui l’evento comincia ad andare nella peggiore direzione. Dimentichiamoci il passato di due stelle del Wrestling, qui non funziona niente e la sfida è tremendamente caotica con le interferenze esterne. “Mr. America” Hulk Hogan nella sua identità segreta riesce a sconfiggere Roddy Piper per schienamento in 4 minuti e 50 secondi. Un match da 0 stelle, al fondo della mia scala e non scende più in basso soltanto perché dura poco.

 

World Heavyweight Title: Triple H (c) vs. Kevin Nash

Voto: 5/10. Poteva andare meglio ma poteva andare molto peggio! Kevin Nash è in una pessima forma fisica mentre Triple H continua ad avere una serie di sfide titolate di basso livello qualitativo, è senza dubbio il suo regno mondiale peggiore. Come se non bastasse il match si risolve in una squalifica a favore di Kevin Nash, che rimane senza cintura dopo 7 minuti e 22 secondi.

Post-match, Nash si vendica della vittoria per squalifica scaraventando Triple H su un tavolo. La loro rivalità continuerà ancora!

 

World Women's Title: Jazz (w/Theodore Long) (c) vs. Jacqueline vs. Trish Stratus vs. Victoria (w/Steven Richards) [Fatal Four Way Match]

Voto: 5/10. Sfida poco ispirata con tanta confusione sul ring e pochi minuti a disposizione. Grazie a Trish, è una sfida quasi guardabile, con un finale mal riuscito dove Jazz schiena Jacqueline dopo 4 minuti e 47 secondi. Sinceramente è un match veramente deludente.

 

WWE Heavyweight Title: Brock Lesnar (c) vs. The Big Show [Stretcher Match]

Voto: 7/10. Ahia, questo è un main event decisamente strano. Tutto gioca sul fatto che c’è da portare via l’avversario in barella e Brock Lesnar non può trascinare via Big Show. Inoltre c’è la questione dei danni causati da Big Show a Rey Mysterio in precedenza a Smackdown. Rey torna nel match per dare una “lezione” a Big Show, mentre Lesnar si prende tutto il tempo per raggiungere la rampa con una gru-carrello di quelle usate dai magazzinieri. Perché non entrare direttamente con quella fin da subito?!? Comunque sia, Lesnar vince il match trascinando via Big Show con il carrello dopo 15 minuti e 27 secondi. Il match è più che godibile ma è anche dimenticabile perché non aggiunge nulla, perlomeno è una buona tappa nel periodo titolato di Lesnar ed è passi da gigante superiore alla sfida fra Triple H e Kevin Nash.

 

Voto finale: 5/10, non me la sento di essere troppo severo con Judgment Day 2003, come evento è malriuscito ma la prima ora è veramente buona, specialmente con un match pazzesco per i titoli di coppia WWE, dove Eddie Guerrero e Tajiri sconfiggono il Team Angle, che in questo periodo ha il pieno controllo della situazione. Un Ladder match davvero piacevole. Inoltre c’è anche il ritorno della cintura intercontinentale, ritirata da Triple H quando Kane era campione. Ed eccola ripartire con un campione adatto, Christian, che ha così un’occasione per rappresentare il secondo titolo più importante della federazione. Altro fattore buono, il main event nella sfida della barella fra Brock Lesnar e Big Show. Un match intenso e ricco di azione anche se dispersivo a causa della stipulazione e del ritorno di Rey Mysterio che toglie il focus alla sfida titolata. Purtroppo l’evento ha all’interno tante sfide che non vanno e segmenti riempitivi noiosi fra cui la rivalità fra Steve Austin ed Eric Bischoff, risolta a colpi di birra, e la sfida di pose fra Torrie Wilson e Sable. Okay, il pubblico dell’arena si sarà divertito ma è una perdita di tempo per chi recupera gli eventi. Triple H e Kevin Nash falliscono nel match che poteva risollevare le sorti di un regno mondiale partito male e continuato ancora peggio, mentre Mr. America contro Roddy Piper è uno dei peggiori match del 2003. Ironico pensare che la storia di Mr. America non sia nemmeno mai stata risolta e nel giro di pochi mesi sia lui, Piper e perfino Sean O’Haire spariranno dalle scene! Menzione anche per il match iniziale grazie al buon lavoro dei partecipanti. Nulla di speciale, è un evento deludente ma allo stesso tempo mantiene all’interno alcune ragioni per vederlo, almeno grazie all’impegno del roster di Smackdown.

giovedì 16 settembre 2021

Recensione WCW Nitro episodio 91 (9 giugno 1997)

 Recensione WCW Nitro 91

9 giugno 1997 da Boston (Massachusetts)

Durata show: 1:41:14

Rating: 3.4 (vs Raw #213: 2.2)

 

Ultima puntata prima di Great American Bash, perciò importante per preparare le rivalità in corso. Nota iniziale, i tempi che vedete sono quelli senza la pubblicità di mezzo, probabilmente alcune sfide sono più lunghe di quanto riportato.

In apertura, Diamond Dallas Page attacca la limousine di Randy Savage ma Miss Elizabeth lo attacca alle spalle con la portiera, stordendo DDP. Non sapevo che Elizabeth potesse mandare KO DDP in pochi secondi!

 

Juventud Guerrera, Super Calo & Ultimo Dragon vs. La Parka, Psychosis & Silver King

Voto: 7.5/10. Stupenda spiegazione di come in Messico esistono match 3 contro 3 e viene chiamato Lucha Libre Style match. E il Giappone?!? Come da previsioni, questo è un ottimo match, con poco tempo a disposizione ma tanto spettacolo cruiserweight a cui il pubblico americano è raramente abituato (parliamo del ’97). C’è perfino un Tiger Feint Kick di Silver King, oltre all’uso di una sedia in stile Sabu. Ultimo Dragon fa cedere Psychosis dopo 7 minuti e 45 secondi. Davvero un’ottima partenza per questo show!

 

Mean Gene invita il “Total Package” Lex Luger, che parla del match insieme a The Giant a Bash at the Beach (cioè fra un mese) contro Hollywood Hogan. Fa strano vedere tutto questo hype per l’evento successivo quando c’è un altro ppv a breve. Inoltre Luger annuncia che stasera affronterà Hogan a Nitro.

Vediamo pure Mike Tenay con Roddy Piper e Ric Flair, che affronteranno stasera gli Outsiders, paragonati a dinosauri (detto da due più vecchi di loro).

 

Chris Jericho vs. Alex Wright

Voto: 6.5/10. Ehi, c’è Chris Jericho sulla rete TNT, proprio come nel 2021! Davvero terribile dover entrare con uno fra i brani da midcarder più generici con una musichetta pseudo-rock. Credo che fosse davvero difficile emergere senza poter parlare al microfono. Alex Wright vince per schienamento con i piedi sulle corde dopo 8 minuti e 46 secondi. Sfida più lunga delle precedente ma meno spettacolare, che non è mai ingranata.

 

WCW World Women's Title: Akira Hokuto (w/Sonny Onoo) (c) vs. Malia Hosaka

Senza voto. Non è uno squash ma ormai a questo punto del ’97 vengono dati pochi secondi (nemmeno minuti) alle lottatrici. Akira Hokuto vince in 1 minuto e 43 secondi in una sfida che non si può nemmeno chiamare così.

Madusa attacca Akira Hokuto nel post-match e lancia la sua sfida alla campionessa femminile per Great American Bash.

 

Gli Steiner Brothers e gli Harlem Heat si incontrano sulla rampa d’ingresso, dove dopo uno scambio di parole acceso finisce in rissa. Al momento, sono i fratelli Steiner ad avere la meglio. Segmento breve ma perfetto per creare hype per il loro match!

 

Konnan vs. Steve McMichael (w/Debra)

Senza voto. Scordatevi il match! Kevin Greene attacca Steve McMichael e scatta una maxi rissa fra loro. Konnan invece viene tramortito con una scopa, ma da chi? Possibile che il pubblico non abbia visto nulla? McMichael festeggia perché il suo avversario è KO mentre lui è sopravvissuto all’attacco dell’ex tag team partner.

 

Eric Bischoff entra con Hollywood Hogan e spiega che l’Hulkster non scenderà sul ring solo perché è stato sfida. Tuttavia arriva Luger, che provoca talmente tanto il rivale da spingerlo ad accettare il match.

 

Hollywood Hogan (w/Eric Bischoff) vs. Lex Luger

Senza voto. La sfida dura pochissimo ma è tutto ciò che voleva vedere il pubblico. Rissa immensa fra i due rivali, con Luger che riesce addirittura a far cedere Hogan in 2 minuti e 52 secondi, prendendolo alla sprovvista. È un momento iconico perché Hogan perde in modo pulito contro Luger, completamente lanciato verso la vetta della WCW in una situazione perfetta per costruire una nuova top star.

Hogan ha l’ultima parola quando i membri del new World order attaccano Luger e lo lasciano KO sul ring.

 

JJ Dillon è sul ring ma Macho Man lo interrompe e si prende gioco di lui. Arriva Diamond Dallas Page a difendere Dillon e a continuare la sua rivalità con Randy Savage, che pare davvero interminabile!

 

WCW United States Heavyweight Title: Dean Malenko (c) vs. Jeff Jarrett (w/Debra)

Voto: 7.5/10. Un grande match, con enfasi sul titolo in palio. Malenko è un lottatore tecnico ed è lui a gestire il match per la maggior parte. La sfida è equilibrata ma c’è parecchio caos, interviene Eddie Guerrero, che si rimuove la fascia dal braccio infortunato e si lancia con una Frog Splash su Malenko, permettendo così a Double J di vincere per sottomissione con la Figure Four Leg Lock dopo 11 minuti e 14 secondi. Jeff Jarrett vince così la sua prima cintura in WCW. Davvero ottimo e con una conclusione d’impatto.

 

Jimmy Hart promette una grande sorpresa e ha qualcuno da presentare, si tratta di Kevin Sullivan, che fa il suo ritorno dopo mesi di infortunio e ha ancora il suo desiderio di vendetta nei confronti di Chris Benoit, che l’ha tenuto fuori dal ring per tutto questo tempo. Sullivan vuole occuparsi di persona dell’avversario e lo farà a Great American Bash. Il canadese interviene e scatta una rissa durissima fra loro, con certi colpi degni dei match di Minoru Suzuki! Altro segmento convincente che spinge un fan a dire “ora voglio proprio vedere il match!”

 

WCW World Tag Team Titles: The Outsiders (Kevin Nash & Scott Hall) (w/Syxx) (c) vs. Ric Flair & Roddy Piper

Voto: 7/10. Top star in un main event tanto atteso, anche se è solo il primo round prima del pay per view. Arriva la squalifica agli Outsiders dopo 3 minuti e 43 secondi quando il nWo interviene.

 

Arrivano tantissimi lottatori, il ring e l’esterno del ring si riempiono di lottatori e si assiste una rissona di livelli cosmici, una sorta di tutti contro tutti anche se c’è quel dannato rumore della campanella a danneggiarmi i timpani. Sul ring il nWo continua ad avere la meglio mentre il pubblico urla “we want Sting” ma a chiudere il cerchio ci sono Diamond Dallas Page e Randy Savage ad affrontarsi. Eppure Sting arriva scendendo dall’alto e minaccia tutti con la mazza da baseball. Semplicemente un grande finale!

 

Voto finale: 8.5/10, una puntata eccellente di Nitro che regala tanto spettacolo e diversi colpi di scena. Hulk Hogan che cede in pochi minuti contro Lex Luger, e chi se lo aspettava! Momenti come questo sono la ragione per cui nel ’97 Nitro è il Re del lunedì sera. Si crea grandissimo interesse verso Great American Bash e tutto funziona come dovrebbe. Viene dato al pubblico ciò che vuole davvero anche se siamo lontani dall’avere una puntata perfetta. Mi è piaciuto molto il match iniziale 3 contro 3, mentre Dean Malenko contro Jeff Jarrett funziona bene e porta a un cambio di titolo in uno show settimanale. Si assiste alla crescita di lottatori come Lex Luger e Diamond Dallas Page, sempre più lanciati per essere delle stelle della federazione. Purtroppo il match fra Chris Jericho e Alex Wright è la prova che il midcarding della WCW è veramente tenuto da parte nonostante i talenti che ne fanno parte. Il finale però è pazzesco ed è un punto a favore dello show, con una di quelle risse che fanno impazzire il pubblico. Una puntata da vedere!

 

Nitro, voto 8.5; Raw, voto 7.5, stavolta la rimonta di Raw si ferma perché Nitro è davvero di alto livello!

 

Nitro 45 – Raw 38

martedì 14 settembre 2021

Recensione WWE Raw episodio 213 (09 giugno 1997)

 Recensione Raw 213

9 giugno 1997 da Hartford (Connecticut)

Rating: 2.2 (vs Nitro #91: 3.4)

 

A King of the Ring ’97, HHH è stato coronato trionfatore del torneo, mentre Undertaker è sopravvissuto a Faarooq. Lo show si apre con un match.

 

Ahmed Johnson & The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk) vs. The Nation Of Domination (Crush, Faarooq & Savio Vega) (w/Clarence Mason & D-Lo Brown)

Voto: 7/10. Ahmed Johnson è ancora “buono” nonostante abbia attaccato Undertaker al pay per view visto che è contro la Nation of Domination. Faarooq si rende antipatico ai suoi compagni e viene praticamente abbandonato e lasciato da solo, con Ahmed Johnson che lo schiena in 5 minuti e 30 secondi, prendendosi la sua rivincita.

 

Hunter Hearst Helmsley festeggia il successo al King of the Ring e dice che avrebbe già dovuto vincere l’anno prima ma per colpa della politica interna è stato fregato e si è rifatto schiacciando tutti. Mankind lo interrompe dalla distanza, dicendogli che vuole un rematch, ma HHH dice di aver apprezzato ogni secondo della sofferenza che gli ha impartito. Mankind si presenta ma viene ancora una volta colpito con la corona da Hunter, ma stavolta si rialza e sembra ancora in grado di combattere, solo che non succede nulla. Buon segmento che porta avanti la rivalità.

 

WWF European Title: The British Bulldog (c) vs. Goldust (w/Marlena)

Voto: 7-/10. Una gran bella sfida per il titolo europeo, orientata sul piano tecnico. A me piace parecchio ma il finale è deludente con un doppio conteggio fuori dopo 7 minuti e 30 secondi. In pratica è una vittoria non convincente.

Continua la rissa fra i due rivali, British Bulldog attacca ancora Goldust ma arriva Ken Shamrock a fermarlo e lo provoca, ora c’è un nuovo rivale per Bulldog.

 

Savio Vega e Crush sono stufi di Faarooq e si sono ribellati nello spogliatoio della Nation of Domination. Faarooq invece è sul ring e dice che Savio Vega lo ha tradito quando lui lo ha aiutato, stesso discorso per Crush. Entrambi sono licenziati e sono fuori dalla Nation. Perfino l’avvocato Clarence viene buttato fuori da D-Lo Brown nonostante sembrasse leale al leader. La Nation sta cambiando formazione. Poi lancia una sfida a Undertaker e Ahmed Johnson, che saranno le prime vittime della nuova Nation lunedì prossimo.

 

C’è un’invasione ECW con Tommy Dreamer e Paul Heyman sulla rampa del pubblico ma è innocua e le telecamere li riprendono.

 

Doug Furnas & Philip LaFon vs. The Head Bangers (Mosh & Thrasher)

Senza voto. Ci sono cori a favore della ECW per la partecipazione degli ‘invasori’ all’esterno. Questa è una sfida che non pare interessare a nessuno e dura poco, con la vittoria degli Head Bangers in 3 minuti e 38 secondi. Un match insipido, non brutto ma nemmeno interessante. Pure il finale risulta pessimo e con i tempi sbagliati.

 

Jerry Lawler stranamente promuove Rob Van Dam della ECW, nonostante abbia detto tante volte di disprezzare i lottatori di quella federazione.

 

Steve Austin viene intervistato da Vince McMahon e se la prende sia con Brian Pillman che con Shawn Michaels, avvertendo Pillman che lo finirà sul ring e poi lo trascinerà nel backstage dove nessuno potrà fermarlo. Vince gli chiede se sarà nella sfida a 10 uomini in Canada contro Bret Hart e lui dice che può fare un team da solo perché non ha bisogno di nessuno. Stone Cold è amatissimo dal pubblico.

 

Flash Funk vs. Rob Van Dam (w/Jerry Lawler)

Voto: 6.5/10. Una buona presentazione delle qualità di RVD sul ring, che in pochi minuti supera Flash Funk, schienandolo dopo 4 minuti e 24 secondi. Nulla di speciale, è poco più di una presentazione della ECW.

Nel post-match, Paul Heyman e Jerry Lawler si attaccano fra di loro mentre Tommy Dreamer e RVD si provocano a vicenda, faccende interne della ECW!

 

Owen Hart (w/Jim Neidhart) vs. Sycho Sid

Voto: 7/10. Un match breve ma molto godibile con Owen Hart scatenato contro un Sid inarrestabile. È proprio Sid a vincere per schienamento in soli 4 minuti e 11 secondi. Eccessivamente breve ma pur sempre di buona qualità, me la sento di dare un voto nonostante la brevità. Questo è inoltre l’ultimo match di Sycho Sid a Raw, visto che si ritirerà a breve.

 

Continua l’intervista a Mankind con la parte finale dove si spiega come Mick Foley è diventato Mankind per far provare dolore a chi lo faceva a lui. Poi parla di Shawn Michaels dicendo che hanno lo stesso sogno ma lui è brutto e non può raggiungere quei livelli ed è una tragedia. Jim Ross gli chiede se lui soffre di personalità multipla ma Mankind è sicuro che se avesse un problema di mente sarebbe il primo ad accorgersene. Poi se la prende con Ross dicendo che non lo aiuta a diffondere la verità, il dolore fa male ma gli dà ancora più fastidio che tutti ce l’abbiano con lui, poi attacca Jim Ross con la Mandible Claw e l’intervista viene interrotta.

 

Bart Gunn vs. Rockabilly (w/The Honky Tonk Man)

Squash. Billy Gunn (o Rockabilly come si fa ancora chiamare) annienta suo fratello Bart Gunn senza troppe difficoltà in 2 minuti e 52 secondi. Non è un buon match, lasciatemelo dire.

 

Steve Austin si prepara al main event ma viene attaccato dall’intera Hart Foundation, ma c’è Mankind a prendere il suo posto.

 

Mankind vs. Brian Pillman

Voto: 7/10. Finalmente Brian Pillman riesce a dare il meglio che può sul ring dopo mesi difficili da infortunato. Mankind sta dominando nel finale ma Owen Hart lo attacca e gli causa la vittoria per squalifica.

 

Nel finale di show, Steve Austin e Ken Shamrock intervengono contro l’Hart Foundation. C’è caos generale e i due riescono a respingerli, ma poi arriva la Stunner di Stone Cold su Shamrock per dimostrare di non avere bisogno di nessuno. Una conclusione epica!

 

Voto finale: 7.5/10, un episodio di Raw caotico e frenetico, senza alcuna pausa né rallentamenti. Così mi piace! La parte dell’Invasion ECW è probabilmente il pezzo gestito peggio, da spettatore non so perché dovrei interessarmi alle rivalità esterne senza che siano state spiegate. Okay, combatte Rob Van Dam ma non c’è quell’enfasi incredibile che ci si potrebbe aspettare da un segmento del genere. Funziona molto bene la storia dell’Hart Foundation contro un po’ tutti, tanti nemici che non hanno buoni rapporti fra loro e Steve Austin è praticamente al centro, ma spunta pure Ken Shamrock. Sycho Sid vince ma non lo vedremo più lottare. Molto interessante la rivoluzione interna della Nation of Domination con l’espulsione di due membri maggiori che sono Savio Vega e Crush (oltre all’avvocato Clarence). Procede bene tutto questo e Mankind ha un ruolo principale nello show. Ci sono buone possibilità di vedere aumentare ancora di più la qualità di Raw nel ’97.