Recensione WWE Backlash 2018
06 maggio 2018 da
Newark (New Jersey)
Durata show: 3:27:37
WWE Intercontinental Title: Seth Rollins (c) vs. The Miz
Voto: 8/10. Da questi due lottatori è facile aspettarsi un
buon match. La sfida si mantiene lenta ma mai noiosa, anzi, ha alcuni momenti
intensi e uno scambio interessante di mosse. Nel finale Rollins vince per
schienamento in 20 minuti e 30 secondi, ma pare subire un brutto infortunio al
ginocchio. Penso in ogni caso che sia l’ultimo capitolo della loro rivalità.
Questo è ciò che intendo per un match ben gestito.
WWE RAW Women's Title: Nia Jax (c) vs. Alexa Bliss
Voto: 5.5/10. C’è disinteresse da parte mia per questo match,
per me si poteva chiudere tutto a Wrestlemania e non proseguire, ne esce un
match poco convincente, con un pubblico distratto e un potenziale non
sfruttato. Nia Jax vince per schienamento in 10 minuti e 20 secondi.
WWE United States
Title: Jeff Hardy (c) vs. Randy Orton
Voto: 6.5/10. Non mi impressiona questa serie di sfide fra
Hardy e Orton, o meglio nel 2008 era una rivalità intensa e piacevole, ma dieci
anni dopo la trovo accettabile e nulla più di questo. Ci sono persone che adorano
Randy Orton sul ring, io invece mi annoio facilmente quando rallenta il ritmo
della sfida. Inoltre non c’è una fase davvero capace di catturare l’attenzione,
Hardy vince per schienamento in 12 minuti e mantiene la cintura.
Elias cerca di esibirsi sul ring con la chitarra, prima viene
interrotto dai tre membri del New Day, poi da Rusev ed Aiden English, dopo da
No Way Jose, infine da Bobby Roode, che lo stordisce con la Glorious DDT. Il
segmento mi è sembrato interminabile.
Big Cass vs. Daniel
Bryan
Voto: 6/10. Mi fa piacere rivedere Daniel Bryan sul ring,
anche se questo non è di certo un match che cattura l’attenzione. Big Cass
continua a sembrarmi pessimo, ma almeno è Bryan a gestire la sfida e vince per
sottomissione in 7 minuti e 45 secondi.
Big Cass non è soddisfatto del risultato e attacca Daniel
Bryan al termine della sfida.
WWE SmackDown Women's Title: Carmella (c) vs. Charlotte Flair
Voto: 6/10. Una sfida femminile migliore della precedente ma
ancora senza particolari pregi. Piacevole da seguire ma nulla più di questo,
Carmella vince per schienamento in 9 minuti e rimane campionessa.
WWE Title: AJ Styles (c) vs. Shinsuke Nakamura [No Disqualification
Match]
Voto: 7-/10. Un No DQ piuttosto soft se devo dire come la
penso, viene usata una sedia ma non è granché per l’offensiva dei due
lottatori. Ci sono delle fasi interessanti dove l’azione si fa intensa, ma la
parte finale abbassa il valore della sfida con la lotta di Low Blow in cui
entrambi si demoliscono a vicenda e scatta il No Contest dopo 21 minuti e 5
secondi. Sembra un vero spreco perché è già il secondo risultato senza
vincitori di fila dopo Greatest Royal Rumble. Sicuramente voglio veder
proseguire la rivalità ma penso che ancora una volta non sia emerso il
potenziale del match.
Bobby Lashley & Braun Strowman vs. Kevin Owens & Sami Zayn
Voto: 6-/10. Zero interesse del pubblico, ormai ridotto a
seguire le sfide meno attese per ultime. Il team di Strowman e Lashley non ha
alcun senso. Ci sono screzi fra Kevin Owens e Sami Zayn, che lancia il compagno
sul ring dopo un battibecco, e lui fa lo stesso. L’unica parte utile della
sfida è proprio questa. Lashley schiena Owens dopo 8 minuti e 40 secondi.
Kevin Owens subisce un pestaggio anche a sfida conclusa e
Sami Zayn non fa nulla per evitarlo, però viene recuperato e colpito anche lui.
Roman Reigns vs. Samoa Joe
Voto: 4/10. Un match deludente, indegno di essere il main
event dell’evento per diverse ragioni. Durante la sfida si vedono le persone
abbandonare l’arena, altre fanno cori di derisione e chi più perde da tutto questo
è Samoa Joe, che invece di crescere di status risulta rovinato dall’atmosfera
di disinteresse. Il match non è così orrendo, ma non è nemmeno guardabile a
causa di un pubblico annoiato. Roman vince per schienamento in 18 minuti e 10
secondi.
Voto finale: 4/10, un evento
fallimentare, non per mancanza di talento ma per la stanchezza che permea i
lottatori, costretti a turni davvero massacranti: Wrestlemania, la Shake-Up che
ha spinto i lottatori a presenziare in due show a settimana, Greatest Royal
Rumble e Backlash, senza contare chissà quante apparizioni hanno fatto negli
house show. Sicuramente la stanchezza qui è un fattore aggravato da un
posizionamento non proprio ottimale della card, dove il match per il titolo
WWE, il più atteso, è seguito da due sfide di cui non importa nulla al
pubblico, e ovviamente il campione Universal non è nemmeno presente. Devo
ammettere che ho visto voti e recensioni ancora più disastrose della mia, per
me non è così grave, alla fine di match veramente orrendi non ce n’è nessuno e
quasi tutto raggiunge la sufficienza. Rimane un evento facilmente evitabile
dopo un primo match ottimo grazie all’impegno di Seth Rollins e The Miz. AJ
Styles contro Nakamura, al terzo atto in pay per view, continua a non
soddisfare le attese, con un altro finale controverso e l’orrenda fase di Low
Blow a ripetizione che dà una venatura quasi comica al tutto. Samoa Joe contro
Roman Reigns è un disastro, ma non è colpa di nessuno di loro, semplicemente il
pubblico sfrutta la sfida per lamentarsi o lasciare l’arena, è ormai diventata
una forma di protesta contro l’imposizione di Roman come uomo simbolo della
federazione, ma sono anni che questo responso viene ignorato. Non consiglio la
visione di Backlash, però dico a tutti quelli che lo considerano fra i peggiori
eventi di sempre di guardare alcuni eventi di circa 10 anni fa come Judgment
Day 2004 per comprendere che non è mai così terribile la situazione come può
sembrare.