mercoledì 11 dicembre 2019

Recensione WWE No Way Out 2002 (17 febbraio 2002)


Recensione WWE No Way Out 2002
17 febbraio 2002 da Milwaukee (Wisconsin)
Durata show: 2 ore e 38 minuti

Secondo pay per view del 2002, l’ultimo prima di Wrestlemania. Si parte con l’arrivo del New World Order, nella sua formazione originale (e migliore). Kevin Nash spiega al pubblico che loro non sono il veleno come molti pensano, vogliono fare del loro meglio per impressionare il pubblico. Scott Hall dice qualcosa ma è dura seguire il senso delle sue parole, alla fine parla di quanto vorrebbe bere una birra con il resto dei lottatori, ma gli fanno capire che non è proprio una bella idea. Infine, Hollywood Hogan riesce a farsi tifare, ringrazia per i cori a favore e benedice il pubblico. Pare chiaro che vogliono il consenso per poter abbattere le stelle principali della federazione, in questa prima fase del 2002 il nWo funziona benissimo. Loro sono stati chiamati da Vince McMahon per abbattere il nuovo gestore della federazione, Ric Flair.

WWF World Tag Team Titles #1 Contendership: Albert & Scotty 2 Hotty vs. Billy & Chuck vs. Christian & Lance Storm vs. The APA (Bradshaw & Faarooq) vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (w/Stacy Keibler) vs. The Hardy Boyz (Jeff Hardy & Matt Hardy) (w/Lita) [Tag Team Turmoil Match]
Voto: 6-/10. Si tratta di una serie di sfide brevi che a lungo andare con il numero alto di team forma una sfida generale più lunga. Christian e Lance Storm sconfiggono Albert e Scotty. Gli Hardy Boys sconfiggono sia Christian e Storm che i Dudley Boyz. Questa è la parte migliore del match, quella riuscita meglio. I Dudley dopo la sconfitta attaccano i vincenti, perciò Billy e Chuck li sconfiggono, ma alla fine arrivano gli APA e sono Bradshaw e Farooq a vincere in 16 minuti e 16 secondi. Giusto il tempo di far partecipare un po’ tutti, non è un buon match ma almeno è valido e in alcune fasi è davvero godibile ma nel finale perde interesse.

Goldust vs. Rob Van Dam
Voto: 6.5/10. Due ottimi lottatori che non sembrano mischiare bene i rispettivi stili di lotta fra loro. RVD fa i suoi spot intensi, Goldust lavora in modo più tecnico. Il risultato è una sfida che funziona solo a metà, con Rob Van Dam che vince per schienamento dopo 12 minuti e 15 secondi. Sinceramente non credo che avrebbero potuto fare di meglio, ma ciò non toglie che è ben lontano da un buon livello di qualità.

I membri del nWo provano la stessa tattica di apparire amici anche con Stone Cold Steve Austin, ma lui li ignora e passa oltre.

WWF World Tag Team Titles: Spike Dudley & Tazz (c) vs. Booker T & Test
Voto: 5/10. Un match non particolarmente impegnato, che vede Tazz far cedere Test in 7 minuti e 58 secondi. Facilmente dimenticabile.

WWF Intercontinental Title: William Regal (c) vs. Edge [Brass Knuckles On A Pole Match]
Voto: 6-/10. Questa rivalità va avanti da parecchio tempo ed è stata buona fino a questo punto, ma la stipulazione è fra le più stupide in circolazione. Edge, che sanguina dalla bocca durante più di metà sfida, recupera il tirapugni ma Regal fa spuntare un secondo tirapugni dal nulla e lo colpisce per poi schienarlo dopo 11 minuti e 18 secondi. Se c’era un secondo tirapugni perché non usarlo prima? A parte questo, è una stipulazione così brutta da annullare tutto quello di buono che è stato fatto in precedenza.

The Rock vs. The Undertaker
Voto: 7-/10. Purtroppo non c’è mai stata una grande rivalità a lungo termine fra The Rock e Undertaker, questo è uno dei loro rari match da nemici, che serve anche a portare avanti le rispettive rivalità per Wrestlemania. Ric Flair interviene contro Undertaker, Mr. McMahon contro The Rock. Chi ci guadagna di più è proprio Rocky, mentre Flair stordisce Taker con un tubo di piombo, lui riesce a sfruttare il momento per schienare Undertaker in modo non troppo pulito dopo 18 minuti e 20 secondi. Nonostante la durata è una sfida soltanto buona, che non raggiunge un livello superiore che invece ci si potrebbe attendere dai due lottatori. Le interferenze continue sono eccessive. Questo pare davvero lo show dove sto aggiungendo il - a quasi tutte le sfide.

WWF Undisputed World Heavyweight Title #1 Contendership: Kurt Angle vs. Triple H [Special Referee: Stephanie McMahon]
Voto: 7/10. La rivalità fra Triple H e Kurt Angle è iniziata un anno prima, ed è stata ripresa al ritorno di HHH dall’infortunio. Una sfida deludente a causa delle continue interferenze esterne, un tema ricorrente in questo show. L’arbitro speciale è un’arma a doppio taglio, in questo caso non è affatto una presenza adatta. Angle schiena HHH dopo 14 minuti e 55 secondi proprio per via delle scorrettezze e l’aiuto di Stephanie McMahon. Questo significherebbe Kurt Angle primo contendente a Wrestlemania… ma no, sappiamo bene che il risultato di questo match non sarà convalidato!

The Rock incontra i membri del nWo e li mette a tacere, mostrando di non fidarsi di loro.

WWF Undisputed World Heavyweight Title: Chris Jericho (c) vs. Steve Austin
Voto: 7-/10. Stesso discorso già fatto per gran parte delle sfide di No Way Out. Una sfida promettente e con alto potenziale, ma che tarda a svilupparsi, che si chiude con un’interferenza esterna. In questo caso, il nWo attacca Steve Austin e permette a Jericho di vincere per schienamento in 22 minuti e 24 secondi. Per quanto riguarda i 20 minuti precedenti, credo che non fossero perfetti o meritevoli.

Continua l’assalto di Hollywood Hogan e compagni ai danni di Stone Cold. Arriva infine pure la vernice nera con il logo del team sulla sua schiena.

Voto finale: 5/10, ho delle sensazioni contrastanti su questo evento. Credo che No Way Out 2002 arrivi in un periodo eccezionale, ma che sia una transizione malriuscita fra due grandi eventi. Il migliore match è fra Triple H e Kurt Angle, però la stipulazione causa parecchie difficoltà, rendendola piena di interferenze. Lo stesso discorso si può applicare a quasi tutta la card dell’evento, sono poche le sfide a chiudersi senza interventi da fuori. Chris Jericho contro Steve Austin non è un match eccezionale proprio perché c’è di nuovo questo discorso. I due combattono per 20 minuti, poi arriva l’intervento esterno e si conclude così, dal nulla. C’è anche un raro capitolo della rivalità fra The Rock e Undertaker, che anch’esso si chiude scorrettamente per gli interventi di Vince McMahon e Ric Flair. Il focus è tutto incentrato su Hollywood Hogan, Kevin Nash e Scott Hall, i tre membri del new World order, che hanno una presenza quasi asfissiante ma risultano efficaci grazie alla loro presenza carismatica. Il problema è che questo si inserisce in un momento dove forse sarebbe stato meglio dare più spazio alle sfide. Inoltre, Kurt Angle sconfigge Triple H e diventa il primo contendente al titolo… ma non importa! C’è sempre il modo di annullare la decisione del match e renderlo perciò inutile. Quindi il potenziale viene stroncato dalle pessime decisioni e l’inutilità della maggior parte delle sfide, arrivando comunque a creare la giusta tensione in vista di Wrestlemania.

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