mercoledì 4 dicembre 2019

Recensione Royal Rumble 2002 (20 gennaio 2002)


Recensione WWE Royal Rumble 2002
20 gennaio 2002 da Atlanta (Georgia)
Durata show: 2 ore e 40 minuti

A Vengeance 2001, c’è stato il torneo per l’unificazione delle due cinture mondiali, vinto da Chris Jericho, primo campione Undisputed. Qui invece comincia la Road to Wrestlemania nel periodo finale dell’era Attitude, che personalmente considero al termine di Wrestlemania XVIII.

WWF World Tag Team Title Match: Spike Dudley & Tazz (c) vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (w/Stacy Keibler)
Voto: 7/10. In uno scontro di ex lottatori della ECW, qui i Dudley sono i ‘cattivi’ del match e infieriscono su Spike Dudley, che è parzialmente infortunato e con la protezione al collo che gli viene subito rimossa. La psicologia del match è classica, con i tipici errori come colpirsi a vicenda invece che atterrare gli avversari, nel finale Tazz applica la Tazzmission a D-Von e lo fa cedere dopo 5 minuti e 6 secondi. Sfida breve ma intensa, dove Tazz è la stella principale e lo dimostra con un finale in cui è protagonista. I fan vogliono i tavoli ma questi non arrivano, si rimane sul classico scontro di coppia dove entrambi i team hanno i loro momenti.

WWF Intercontinental Title Match: Edge (c) vs. William Regal
Voto: 7+/10. Edge nel 2002 è già una stella della federazione in rampa di lancio, il pubblico è dalla sua parte e la sua aggressività si adatta bene con il periodo. Regal viene subito ispezionato dall’arbitro, che gli trova un tirapugni nel costume. Sfida tecnica, un po’ a sorpresa visto che la rivalità è stata agguerrita, addirittura l’inglese prova un Butterfly Superplex. Nel finale l’arbitro viene fatto collassare e Regal se ne approfitta per recuperare il tirapugni e colpire l’avversario per poi andare a schienarlo dopo 9 minuti e 45 secondi, conquistando la cintura intercontinentale.

WWF World Women's Title Match: Trish Stratus (c) vs. Jazz [Special Referee: Jacqueline]
Voto: 5/10. Ammetto di trovare quasi tutte le rivalità femminili simili fra loro, assalto nel backstage e ostilità che va e viene un po’ a caso, ma qui si parla di due fra le migliori lottatrici della federazione in questo periodo. In un minutaggio ridotto, entrambe cercano di sfoggiare l’intero repertorio di mosse, forse eccedendo perché non c’è alcun tempismo. La presenza dell’arbitro speciale va a danneggiare Jazz, che non può barare o usare manovre scorrette. Trish chiude via schienamento in 3 minuti e 43 secondi per rimanere campionessa. Con qualche minuto in più poteva uscire fuori una buona sfida, ma non c’era la volontà di concedere un match con importanza maggiore.

Mr. McMahon vs. Ric Flair [Street Fight match]
Voto: 7.5/10. Lo scontro fra i due co-gestori è intrattenimento puro, di quelli che funzionano anche senza vedere molte mosse di Wrestling. Come Street Fight risponde alla classificazione perché è intenso e crudo. Flair sottomette McMahon dopo 14 minuti e 55 secondi. Non penso che potesse uscire un match migliore fra loro, il Nature Boy è in difficoltà per la maggior parte del tempo ma ha una ripresa nella seconda parte e riesce a trionfare.

WWF Undisputed World Heavyweight Title Match: Chris Jericho (c) vs. The Rock
Voto: 8-/10. Jericho arriva alla sfida con entrambe le cinture mondiali che lui ha unificato il mese prima a Vengeance 2001. Si combatte dentro e fuori dal ring, la parte migliore vede The Rock connettere la Rock Bottom su un tavolo, ma il campione pare avere ancora parecchie energie rimaste e si riprende, arrivando vicino a farlo cedere con la Walls of Jericho. Jericho fa uso di tutte le scorrettezze che conosce, compresi i piedi sulle corde, per schienare Rocky dopo 18 minuti e 48 secondi. Un grande match, caotico, divertente e incerto, anche se Jericho deve barare per rimanere campione, tutte le scorrettezze alla fine lo penalizzano un po’.

Albert vs. Al Snow vs. Billy Gunn vs. Booker T vs. Bradshaw vs. Christian vs. Chuck vs. Diamond Dallas Page vs. Faarooq vs. Goldust vs. Jeff Hardy vs. Kane vs. Kurt Angle vs. Lance Storm vs. Matt Hardy vs. Maven vs. Mr. Perfect vs. Perry Saturn vs. Rikishi vs. Rob Van Dam vs. Scotty 2 Hotty vs. Steve Austin vs. Test vs. The Big Bossman vs. The Big Show vs. The Godfather vs. The Hurricane vs. The Undertaker vs. Triple H vs. Val Venis [Royal Rumble Match]
Durata Rumble: 69 minuti e 22 secondi.
Primo e secondo ingresso: Rikishi / Goldust
Numero 30: Booker T
Ritorni a sorpresa: Mr. Perfect (anche Triple H torna a lottare ma era annunciato)
Wrestler principali: Undertaker (8), Diamond Dallas Page (14), Steve Austin (19), Triple H (22), Kurt Angle (26), Big Show (27), Kane (28), Rob Van Dam (29), Booker T (30)
Dopo l’ottima Rumble del 2001, anche il 2002 è un buon anno per il match, anche se sicuramente inferiore a quella precedente.
Fase iniziale: accettabile, si parte con Rikishi, il precedente #30 e ora #1, a dominare la scena, la parte iniziale con Goldust è buona ma abbastanza dispersiva. Si accende quando arriva Undertaker con il numero 8, che combatte i fratelli Hardy, che vengono aiutati da Lita in un pestaggio ai suoi danni. È già la versione ‘cattiva’ dell’American Badass, Taker li spazza via ma è distratto, perciò il rookie Maven lo butta fuori con un Dropkick. È un massacro ai suoi danni, Undertaker lo colpisce duramente, lo fa sanguinare e lo trascina nel backstage continuando a colpirlo. Almeno questa conclusione della parte iniziale è piacevole, non è stata una grande partenza in ogni caso.
Fase centrale: buona, quella che dovrebbe essere la fase più lenta in realtà funziona bene. Christian si approfitta del ring tutto per lui, posa sulle corde alla Shawn Michaels, mentre DDP dovrebbe essere un nome di punta ma viene eliminato quasi subito e pure off screen. Arriva Steve Austin con il 19 a dominare il ring, facendo piazza pulita degli avversari, poi Triple H con il 22. I due favoriti sono a confronto, poi arriva Hurricane in un momento esilarante (fra i migliori delle Royal Rumble) in cui prova a eseguire una doppia Chokeslam su di loro, ma i due uniscono le forze e lo eliminano.
Fase finale: molto buona, dal 26 in poi ci sono solo grandi nomi, ma prima di loro arriva Mr. Perfect, con un ritorno veramente apprezzato dal pubblico. Angle è devastante, Big Show e Kane si sfavoriscono a vicenda essendo i due più colossali nel ring, RVD riceve una reazione incredibile da parte del pubblico, mentre Booker T come volto WCW risulta incisivo. Con l’uscita di scena di Big Show, Kane e RVD rimangono i Final Four: Angle, Austin, Triple H e Mr. Perfect e a sorpresa il primo eliminato è Stone Cold da parte di Angle. Lui prende tutti a sediate e Triple H fa piazza pulita di Perfect, poi si gioca la vittoria con l’eroe olimpico, arrivando a buttarlo fuori per vincere al suo ritorno alla lotta dopo un lungo infortunio.
Voto 8/10, una Rumble che intrattiene, con grandi nomi e momenti divertenti, in particolare l’eliminazione di Hurricane, il dominio fortuito di Christian, l’ingresso di Godfather e la clamorosa eliminazione di Undertaker da parte di Maven con relativo pestaggio. C’è uno scontro fra favoriti con Austin e Triple H che si danno battaglia da metà Rumble fino alla fine. Lo spettacolo è garantito, specialmente appena il match prende ritmo, poi la durata è maggiore del solito, quasi 70 minuti.

Triple H festeggia la conquista del main event di Wrestlemania 18 in chiusura.

Voto finale: 7.5/10, ci sono parecchie buone sfide nell’evento ma non raggiunge mai una qualità stellare, almeno non dopo l’epica serie di pay per view del 2001. Il Royal Rumble match è sicuramente ben riuscito dopo una partenza lenta e ha il vincitore più adatto, vista la popolarità di Triple H al ritorno sul ring dopo l’infortunio. Sicuramente mi ha divertito e alcune fasi rimangono fra le mie preferite, specialmente Undertaker che annienta Maven dopo essere stato eliminato. Chris Jericho contro The Rock è un buon match, purtroppo le scorrettezze rovinano un po’ la fase finale. Gli altri match si mantengono su una qualità più che valida, in particolare Edge contro William Regal è una bella sorpresa. Ric Flair contro Vince McMahon, un match quasi impensabile un anno prima, risulta migliore del previsto, c’è tutto il loro impegno. Rimane una di quelle Rumble riuscite, dove la sfida principale dura metà dello show.

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