Recensione WWE Royal
Rumble 2002
20 gennaio 2002 da Atlanta
(Georgia)
Durata show: 2 ore e 40 minuti
A Vengeance 2001, c’è stato il torneo per l’unificazione
delle due cinture mondiali, vinto da Chris Jericho, primo campione Undisputed. Qui
invece comincia la Road to Wrestlemania nel periodo finale dell’era Attitude,
che personalmente considero al termine di Wrestlemania XVIII.
WWF World Tag Team
Title Match: Spike Dudley & Tazz (c) vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley
& D-Von Dudley) (w/Stacy Keibler)
Voto: 7/10. In uno scontro di ex lottatori della ECW, qui i
Dudley sono i ‘cattivi’ del match e infieriscono su Spike Dudley, che è
parzialmente infortunato e con la protezione al collo che gli viene subito
rimossa. La psicologia del match è classica, con i tipici errori come colpirsi
a vicenda invece che atterrare gli avversari, nel finale Tazz applica la
Tazzmission a D-Von e lo fa cedere dopo 5 minuti e 6 secondi. Sfida breve ma
intensa, dove Tazz è la stella principale e lo dimostra con un finale in cui è
protagonista. I fan vogliono i tavoli ma questi non arrivano, si rimane sul
classico scontro di coppia dove entrambi i team hanno i loro momenti.
WWF Intercontinental Title Match: Edge (c) vs. William Regal
Voto: 7+/10. Edge nel 2002 è già una stella della federazione
in rampa di lancio, il pubblico è dalla sua parte e la sua aggressività si
adatta bene con il periodo. Regal viene subito ispezionato dall’arbitro, che
gli trova un tirapugni nel costume. Sfida tecnica, un po’ a sorpresa visto che
la rivalità è stata agguerrita, addirittura l’inglese prova un Butterfly
Superplex. Nel finale l’arbitro viene fatto collassare e Regal se ne approfitta
per recuperare il tirapugni e colpire l’avversario per poi andare a schienarlo
dopo 9 minuti e 45 secondi, conquistando la cintura intercontinentale.
WWF World Women's Title Match: Trish Stratus (c) vs. Jazz [Special
Referee: Jacqueline]
Voto: 5/10. Ammetto di trovare quasi tutte le rivalità
femminili simili fra loro, assalto nel backstage e ostilità che va e viene un
po’ a caso, ma qui si parla di due fra le migliori lottatrici della federazione
in questo periodo. In un minutaggio ridotto, entrambe cercano di sfoggiare
l’intero repertorio di mosse, forse eccedendo perché non c’è alcun tempismo. La
presenza dell’arbitro speciale va a danneggiare Jazz, che non può barare o
usare manovre scorrette. Trish chiude via schienamento in 3 minuti e 43 secondi
per rimanere campionessa. Con qualche minuto in più poteva uscire fuori una
buona sfida, ma non c’era la volontà di concedere un match con importanza
maggiore.
Mr. McMahon vs. Ric Flair [Street Fight match]
Voto: 7.5/10. Lo scontro fra i due co-gestori è
intrattenimento puro, di quelli che funzionano anche senza vedere molte mosse
di Wrestling. Come Street Fight risponde alla classificazione perché è intenso
e crudo. Flair sottomette McMahon dopo 14 minuti e 55 secondi. Non penso che
potesse uscire un match migliore fra loro, il Nature Boy è in difficoltà per la
maggior parte del tempo ma ha una ripresa nella seconda parte e riesce a
trionfare.
WWF Undisputed World Heavyweight Title Match: Chris Jericho (c) vs. The
Rock
Voto: 8-/10. Jericho arriva alla sfida con entrambe le cinture
mondiali che lui ha unificato il mese prima a Vengeance 2001. Si combatte
dentro e fuori dal ring, la parte migliore vede The Rock connettere la Rock
Bottom su un tavolo, ma il campione pare avere ancora parecchie energie rimaste
e si riprende, arrivando vicino a farlo cedere con la Walls of Jericho. Jericho
fa uso di tutte le scorrettezze che conosce, compresi i piedi sulle corde, per
schienare Rocky dopo 18 minuti e 48 secondi. Un grande match, caotico,
divertente e incerto, anche se Jericho deve barare per rimanere campione, tutte
le scorrettezze alla fine lo penalizzano un po’.
Albert vs. Al Snow vs.
Billy Gunn vs. Booker T vs. Bradshaw vs. Christian vs. Chuck vs. Diamond Dallas
Page vs. Faarooq vs. Goldust vs. Jeff Hardy vs. Kane vs. Kurt Angle vs. Lance
Storm vs. Matt Hardy vs. Maven vs. Mr. Perfect vs. Perry Saturn vs. Rikishi vs.
Rob Van Dam vs. Scotty 2 Hotty vs. Steve Austin vs. Test vs. The Big Bossman
vs. The Big Show vs. The Godfather vs. The Hurricane vs. The Undertaker vs.
Triple H vs. Val Venis [Royal Rumble Match]
Durata Rumble: 69 minuti e 22 secondi.
Primo e secondo ingresso: Rikishi / Goldust
Numero 30: Booker T
Ritorni a sorpresa: Mr. Perfect (anche Triple H torna a
lottare ma era annunciato)
Wrestler
principali: Undertaker (8), Diamond Dallas Page (14), Steve Austin (19), Triple
H (22), Kurt Angle (26), Big Show (27), Kane (28), Rob Van Dam (29), Booker T
(30)
Dopo l’ottima Rumble del 2001, anche il 2002 è un buon anno
per il match, anche se sicuramente inferiore a quella precedente.
Fase iniziale: accettabile, si parte con Rikishi, il
precedente #30 e ora #1, a dominare la scena, la parte iniziale con Goldust è
buona ma abbastanza dispersiva. Si accende quando arriva Undertaker con il
numero 8, che combatte i fratelli Hardy, che vengono aiutati da Lita in un
pestaggio ai suoi danni. È già la versione ‘cattiva’ dell’American Badass,
Taker li spazza via ma è distratto, perciò il rookie Maven lo butta fuori con
un Dropkick. È un massacro ai suoi danni, Undertaker lo colpisce duramente, lo
fa sanguinare e lo trascina nel backstage continuando a colpirlo. Almeno questa
conclusione della parte iniziale è piacevole, non è stata una grande partenza
in ogni caso.
Fase centrale: buona, quella che dovrebbe essere la fase più
lenta in realtà funziona bene. Christian si approfitta del ring tutto per lui,
posa sulle corde alla Shawn Michaels, mentre DDP dovrebbe essere un nome di
punta ma viene eliminato quasi subito e pure off screen. Arriva Steve Austin
con il 19 a dominare il ring, facendo piazza pulita degli avversari, poi Triple
H con il 22. I due favoriti sono a confronto, poi arriva Hurricane in un
momento esilarante (fra i migliori delle Royal Rumble) in cui prova a eseguire
una doppia Chokeslam su di loro, ma i due uniscono le forze e lo eliminano.
Fase finale: molto buona, dal 26 in poi ci sono solo grandi
nomi, ma prima di loro arriva Mr. Perfect, con un ritorno veramente apprezzato
dal pubblico. Angle è devastante, Big Show e Kane si sfavoriscono a vicenda
essendo i due più colossali nel ring, RVD riceve una reazione incredibile da
parte del pubblico, mentre Booker T come volto WCW risulta incisivo. Con
l’uscita di scena di Big Show, Kane e RVD rimangono i Final Four: Angle,
Austin, Triple H e Mr. Perfect e a sorpresa il primo eliminato è Stone Cold da
parte di Angle. Lui prende tutti a sediate e Triple H fa piazza pulita di
Perfect, poi si gioca la vittoria con l’eroe olimpico, arrivando a buttarlo
fuori per vincere al suo ritorno alla lotta dopo un lungo infortunio.
Voto 8/10, una Rumble che intrattiene, con grandi nomi e
momenti divertenti, in particolare l’eliminazione di Hurricane, il dominio
fortuito di Christian, l’ingresso di Godfather e la clamorosa eliminazione di
Undertaker da parte di Maven con relativo pestaggio. C’è uno scontro fra
favoriti con Austin e Triple H che si danno battaglia da metà Rumble fino alla
fine. Lo spettacolo è garantito, specialmente appena il match prende ritmo, poi
la durata è maggiore del solito, quasi 70 minuti.
Triple H festeggia la conquista del main event di
Wrestlemania 18 in chiusura.
Voto finale: 7.5/10, ci sono parecchie
buone sfide nell’evento ma non raggiunge mai una qualità stellare, almeno non
dopo l’epica serie di pay per view del 2001. Il Royal Rumble match è
sicuramente ben riuscito dopo una partenza lenta e ha il vincitore più adatto,
vista la popolarità di Triple H al ritorno sul ring dopo l’infortunio.
Sicuramente mi ha divertito e alcune fasi rimangono fra le mie preferite,
specialmente Undertaker che annienta Maven dopo essere stato eliminato. Chris
Jericho contro The Rock è un buon match, purtroppo le scorrettezze rovinano un
po’ la fase finale. Gli altri match si mantengono su una qualità più che
valida, in particolare Edge contro William Regal è una bella sorpresa. Ric
Flair contro Vince McMahon, un match quasi impensabile un anno prima, risulta
migliore del previsto, c’è tutto il loro impegno. Rimane una di quelle Rumble
riuscite, dove la sfida principale dura metà dello show.
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