domenica 1 dicembre 2019

Recensione Vengeance 2001 (09 dicembre 2001)


Recensione Vengeance 2001
09 dicembre 2001 da San Diego (California)
Durata show: 2:37:51

Questo è un evento significativo per la storia del Wrestling, dove avviene l’unificazione dei titoli WWF e WCW, lì già chiamato World Heavyweight Championship. Inoltre pare anche un evento epocale per aver chiuso (o almeno aiutato a far tramontare) l’era Attitude, portando alla fine dei dominatori della vecchia epoca per dare spazio a lottatori che faranno la storia dell’era seguente, conosciuta come Ruthless Aggression, iniziata effettivamente solo mesi più avanti. Io considero Vengeance 2001 come la linea di confine, proprio perché si sviluppa finalmente l’interesse a cercare nuovi volti che possano rappresentare la federazione. Dopo Survivor Series sono cambiati parecchi elementi, in particolare l’arrivo di Ric Flair come co-gestore della federazione porta una storia completamente diversa.

Vince McMahon apre lo show presentandosi sul ring e commentando l’imbarazzante momento televisivo in cui ha baciato il sedere di Rikishi, dando la colpa a The Rock per averlo messo in quella posizione. Ma vuole chiudere con un detto: ride bene chi ride per ultimo.

Albert & Scotty 2 Hotty vs. Christian & Test
Voto: 5.5/10. Christian è ormai diventato “quello da mandare in squadra con qualcuno”, e questa con Test è solo una delle tante combinazioni, poi arriveranno Lance Storm, Chris Jericho e Tomko in seguito. Se le altre sono buone formazioni, questa non lo è affatto, e c’è maggiore enfasi sui loro avversari. La sfida è breve e poco significativa, da show settimanale. Albert schiena Christian dopo 6 minuti e 12 secondi.

WWF Intercontinental Title: Edge (c) vs. William Regal
Voto: 6.5/10. È un periodo incredibile per Edge, che continua ad avere opportunità una dopo l’altra e pare ormai legato alla cintura intercontinentale. Regal è un buon avversario, è uno fra i wrestler che hanno beneficiato di più durante l’Invasion, e specialmente dalla conclusione di questa. Edge vince in 9 minuti e 6 secondi. Nulla di speciale, ma sicuramente è una sfida che ritengo più che accettabile, con alcuni buoni momenti.

Jeff Hardy vs. Matt Hardy [Special Referee: Lita]
Voto: 6+/10. La divisione dei fratelli Hardy è in corso, con Matt sempre più arrogante, che conta sul supporto di Lita come arbitro, mentre lei si dichiara neutrale. Purtroppo è un match mal digerito dal pubblico, e forse addirittura dai lottatori, che sembravano più che felici di fare squadra insieme. Come avversari sembra quasi che si trattengano, infatti non ci sarà mai una vera rivalità a lungo termine fra loro almeno in WWE. Jeff Hardy schiena il fratello dopo 12 minuti e 30 secondi, Matt tecnicamente tocca le corde ma Lita non vede e gli dà la vittoria. Lo ritengo un match sufficiente, ma parecchio deludente, con un finale che serve solo a mandare avanti la storia.

WWF World Tag Team Titles: The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (w/Stacy Keibler) (c) vs. Kane & The Big Show
Voto: 5/10. La comicità in questo match è eccessiva, Big Show inizia già a dare segni di squilibrio orientato al comedy, per fortuna poi resettati l’anno seguente. Il problema è che la sfida non si fa mai prendere sul serio, ma la qualità è valida, i Dudley fanno di tutto per farsi valere. Arriva un problema di comunicazione, Big Show urta Kane per errore, e poi viene sconfitto dai Dudley per schienamento dopo 6 minuti e 50 secondi. Una maggiore serietà avrebbe reso la sfida migliore, anche perché Kane e Big Show sembravano davvero adatti a far squadra e dominare la scena.

WWF Hardcore Title: Rob Van Dam (c) vs. The Undertaker
Voto: 8-/10. Una sfida decisamente valida, che porta Undertaker a combattere un po’ fuori dai suoi canoni tipici, ma gli riesce bene. È l’inizio di un periodo duro e crudo per Undertaker, durato solo pochi mesi, ma qui dà il meglio e permette a RVD di affrontare un lottatore ormai iconico. Ci sono molte fasi fuori dal ring, è una rissa di buon livello. Undertaker vince in 11 minuti e 8 secondi e conquista la cintura. Probabilmente è uno di quei match che vengono dimenticati ma apprezzati durante la visione.

WWF World Women's Title: Trish Stratus (c) vs. Jacqueline
Senza voto. Sfida brevissima, il potenziale è visibile ma ci si ferma lì. Trish vince in 3 minuti e 34 secondi, rimanendo campionessa.

WWF World Heavyweight Title: Steve Austin (c) vs. Kurt Angle
Voto: 8+/10. Un’ottima sfida titolata, c’è dietro una storia durata quasi un anno e i due lottatori hanno questa collisione che vale ben più di una finale, ma anche il ruolo di lottatore numero 1 della federazione. Nonostante l’importante ruolo a Survivor Series, Angle viene sconfitto per schienamento dopo 14 minuti e 55 secondi. Una sfida intensa, davvero piacevole da seguire e con un finale ad impatto.

World Heavyweight Title: The Rock (c) vs. Chris Jericho
Voto: 8.5/10. Un match ancora più intense del precedente, che dura parecchio e regala molto, compresa la distruzione di un tavolo. Il finale è caotico e vede Vince McMahon presente per ‘vendicarsi’ di The Rock e causargli la disfatta. Jericho se ne approfitta e schiena l’avversario, conquistando la cintura mondiale dopo 19 minuti e 5 secondi.

WWF World Heavyweight Title / World Heavyweight Title Unification Match
Chris Jericho (c) vs. Steve Austin (c)
Voto: 7-/10. Il main event è spesso considerato un disastro a causa delle tante interferenze e del Wrestling spezzettato. A mio parere non c’è nulla di così drastico, sono i due lottatori che continuano nonostante tutto la loro rivalità (Chris Jericho ha tradito Steve Austin nel Team Alliance a Survivor Series) e chiunque cerca di metterci il proprio marchio nel momento dell’assegnazione delle due cinture a un solo lottatore. Ritornano The Rock e Kurt Angle, e ovviamente Vince McMahon. Ci sono colpi di scena ogni 10 secondi e alla fine Jericho vince in maniera sporca e schiena Stone Cold dopo 12 minuti e 31 secondi, diventando il primo lottatore della storia a unificare le cinture mondiali. Considerata l’importanza della sfida e l’intensità, lo trovo un match buono con qualche difetto.

Chris Jericho chiude l’evento con la storica immagine in cui solleva entrambe le cinture mondiali, è lui il primo Undisputed Champion alla chiusura della storica rivalità fra le fazioni di tre federazioni che hanno fatto la storia dell’era Attitude.

Voto finale: 8/10, Vengeance 2001 non è soltanto l’ultimo evento in pay per view dell’anno, ma dà anche un senso di chiusura dopo la battaglia a fazioni di Survivor Series. È la coronazione del nuovo che avanza, di Chris Jericho che supera The Rock e Steve Austin la stessa sera. Ci si avvicina a un cambio di epoca, e siamo soltanto alle prime fasi di tutto ciò. L’evento include all’interno un quasi dimenticato Rob Van Dam contro Undertaker per il titolo Hardcore che è veramente esaltante, mentre il torneo che unifica le cinture è piacevole, con un main event meno ‘lottato’, ma che rimane teso fino al suono della campanella. The Rock, Steve Austin, Kurt Angle e Chris Jericho sono tutti protagonisti, e presenti fino in fondo. L’evento ha pure una rilevanza per eventi ‘minori’, fra cui lo split dei fratelli Hardy e la loro battaglia, purtroppo sotto il livello sperato, è facile vedere che non avevano serie motivazioni per ritrovarsi come rivali, almeno nel 2001. Continua il regno intercontinentale di Edge (uno dei tanti), che lo porta ad acquisire maggiore popolarità. Insomma, non è un evento perfetto, ma è di ottima qualità e ha tanti momenti da ricordare, per chiudere un grande anno, fra i migliori nella storia del Wrestling nonostante alcune storie poco gratificanti come l’Invasion.

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