mercoledì 30 settembre 2020

Recensione WWE Clash of Champions 2020 (27 settembre 2020)

 Recensione WWE Clash of Champions 2020

27 settembre 2020 da Orlando (Florida)

Durata show: 2 ore e 59 minuti

 

Clash of Champions è un evento dove ci sono soltanto sfide titolate, questo è buono. Inoltre alcune rivalità sono state costruite bene, in particolare quella fra Roman Reigns e Jey Uso.

Nel Kick-off Nakamura e Cesaro mantengono le cinture di coppia di Smackdown contro i Lucha House Party.

 

WWE Intercontinental Title: Jeff Hardy (c) vs. AJ Styles vs. Sami Zayn [Triple Threat Winner Take All Ladder Match]

Voto: 8.5/10. Il segreto per un ottimo Ladder Match? Farlo fare a tre lottatori adatti. Qui si riesce davvero ad avere una sfida sia spettacolare che con una buona storia. Non sono un grande fan delle tattiche sporche usate da Sami Zayn, ma ciò non toglie che la qualità sia sempre molto alta. Infatti lui riesce ad appendere le manette all’orecchio di Jeff Hardy e a una scala, poi riesce a bloccare anche AJ Styles, andando a conquistare il titolo intercontinentale dopo 26 minuti e 35 secondi. Una sfida d’apertura veramente pazzesca, con il giusto vincitore.

 

WWE RAW Women's Title: Asuka (c) vs. Zelina Vega

Voto: 6-/10. Si dovrebbe parlare di grande opportunità ma Zelina Vega non è una degna sfidante, la sfida è parecchio deludente e non c’è mordente. Asuka vince facilmente in 7 minuti e 5 secondi.

Arriva il tentativo di rispetto da parte di Asuka, ma Zelina l’attacca, facendola infuriare.

 

WWE United States Title: Bobby Lashley (w/MVP) (c) vs. Apollo Crews (w/Ricochet)

Voto: 6.5/10. Continuano le sfide strane per il titolo americano. Non è nulla di speciale ma non mi dà nemmeno fastidio. Lashley pare il campione giusto in questo periodo e riesce ad avere la meglio su Apollo Crews, schienandolo dopo 8 minuti e 15 secondi. Da notare la completa inutilità di Ricochet nella sfida, che non fa proprio nulla se non guardare.

 

WWE RAW Tag Team Titles: The Street Profits (Angelo Dawkins & Montez Ford) (c) vs. Andrade & Angel Garza

Voto: 5.5/10. Uno fra i match più dimenticabili di sempre. Se l’avessi perso non me ne sarei nemmeno accorto perché è una sfida dove non succede niente. Non è nemmeno brutto, non c’è nulla di criticabile, semplicemente è un match abbastanza piatto, dove gli Street Profits vincono in 8 minuti. Servirebbe qualcosa in più per queste cinture!

 

WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Asuka

Senza voto. Un match davvero breve, in cui Asuka partecipa all’Open challenge lanciata da Bayley e finisce per vincere per squalifica quando la campionessa decide di porre fine al match in 3 minuti e 45 secondi. Semplice ed efficace per continuare la rivalità senza avere una vera sfida.

Sasha Banks torna per vendicarsi di Bayley e le rifila una batosta indimenticabile, ormai non ci sono più dubbi che entrambe prenderanno strade separate.

 

WWE Title: Drew McIntyre (c) vs. Randy Orton [Ambulance Match]

Voto: 8-/10. Un buon match più legato alla storia che alla lotta. Infatti ci sono tre grandi ritorni per l’occasione. Big Show, Christian e Shawn Michaels tornano per colpire duramente Randy Orton, tuttavia nessuno di loro lo abbatte. Si tratta di una bella sfida, ma non eccezionale, dove i lottatori cercano di chiudersi a vicenda dentro l’ambulanza. Drew McIntyre riesce a dominare nel finale e vince in 21 minuti e 35 secondi, rimanendo campione. I ritorni a sorpresa si sono rivelati ottimi e adatti alla sfida.

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. Jey Uso

Voto: 9/10. Finalmente si può parlare di un match con una storia solida a renderlo ancora più epico. C’è grande enfasi e la storia dei “quasi” fratelli (cugini) diventati nemici funziona sempre bene. Roman Reigns pare avere la meglio, avendo un’esperienza superiore, ma sottovaluta Jey Uso, che dimostra di essere degno della chance a lui data, lottando con una grande performance. Roman riesce comunque a vincere senza difficoltà particolari in 22 minuti e 55 secondi.

Nel post-match, Jimmy Uso arriva a fermare Roman Reigns prima che annienti Jey, ammettendo che è lui “il capo”. Roman si sente glorificato e se ne va trionfante.

 

Voto finale: 7.5/10, Roman Reigns pare aver rivitalizzato la storia personale ma anche la qualità generale delle rivalità che lo riguardano da quando è tornato, diventando spietato e opportunista, con Paul Heyman a gestirlo. Il suo ruolo nel main event è ottimo e la sfida contro Jey Uso è un “must see”, ben raccontata e di ottimo livello. Anche il primo match è di alto livello, AJ Styles, Jeff Hardy e Sami Zayn in un Ladder match permettono grande spettacolo. Non sono un grande fan dell’idea delle manette ma almeno il match è ottimo e con il vincitore meno scontato. Fantastico anche il match fra Randy Orton e Drew McIntyre, con l’effetto sorpresa dei “camei” di rivali storici di Orton. Lo spettacolo è garantito e ci sono almeno tre sfide veramente capaci di intrattenere. Purtroppo il resto della card è mediocre, al limite della sufficienza o anche inferiore per quanto riguarda le parti lottate sul ring. A salvare i segmenti è R-Truth, che stavolta riesce a intrattenere con la storia della cintura 24/7. Okay, è una cintura inutile ma quei segmenti sono spassosi e ben riusciti. Sicuramente poteva esserci molto di più dalle sfide di Asuka, non per colpa sua ma per una pessima gestione. Il ritorno di Sasha Banks contro Bayley è invece di ottimo impatto, questa è una storia che voglio seguire bene! Clash of Champions doveva essere la terra delle opportunità e così è stato, con i miei complimenti a Jey Uso per essere stato fantastico nel suo primo main event.

martedì 1 settembre 2020

Recensione WWE Payback 2020 (30 agosto 2020)

 

Recensione WWE Payback 2020

30 agosto 2020 da Orlando (Florida)

Durata show: 2 ore e 33 minuti

 

Bentornati al Thunderdome per un altro evento importante sette giorni dopo Summerslam. È strano avere Payback così vicino, ma questo segna ufficialmente il ritorno sul ring di Roman Reigns, subito nel main event con Paul Heyman a fargli da manager. Roman è diventato un heel? Lo sapremo chiaramente solo stasera!

Nel Kickoff, le Ryott Squad sconfiggono le Iiconics in 9 minuti.

 

WWE United States Title: Apollo Crews (c) vs. Bobby Lashley (w/MVP & Shelton Benjamin)

Voto: 7/10. Finalmente un buon match per il titolo Americano, Apollo e Lashley sembrano trovarsi bene come avversari e il match racchiude buoni momenti al suo interno. Inoltre essendo la prima sfida, il pubblico sembra viverla con il giusto interesse. Lashley fa cedere Apollo dopo 9 minuti e 23 secondi. Un finale d’impatto che regala un nuovo campione.

 

Sheamus vs. Big E

Voto: 7/10. La storia dietro alla sfida è che Big E sta cercando di costruirsi una carriera da solo mentre Sheamus… be’, è messo lì un po’ per caso. Tocca a lui il ruolo dell’ostacolo da superare, peccato davvero perché sembra inadatto per questo. Il match è buono, con un ritmo valido ma una scarsa partecipazione del pubblico. Ovviamente, è Big E a vincere dopo 12 minuti e 17 secondi. Okay, ma spero che la storia non sia esagerata come quella della ‘redenzione di Jeff Hardy’.

 

King Corbin vs. Matt Riddle

Voto: 5.5/10. Questa sfida mi ha ricordato perché non mi piace King Corbin sul ring, non è per il modo di comportarsi ma è perché rallenta in continuazione le sfide. C’è ben poco di Matt Riddle nel match, è quasi tutta una gestione “esperta” di Corbin, con prese statiche e parecchi momenti noiosi. Il finale arriva dal nulla, con Riddle capace di schienare Corbin in 10 minuti e 57 secondi. Ma non mi sono divertito, non è una sfida piacevole e per me non è nemmeno sufficiente.

 

WWE Women's Tag Team Titles: Bayley & Sasha Banks (c) vs. Nia Jax & Shayna Baszler

Voto: 7+/10. C’è aria di split fra le campionesse, il match gioca su questa atmosfera di crisi interna fra le due amiche. In realtà Sasha e Bayley fanno un buon match, non eccessivamente lungo ma Shayna è la protagonista assoluta. Infatti nel finale lei sottomette entrambe, poi usa il braccio di Sasha per far cedere Bayley dopo 10 minuti e 17 secondi. Questo sì che è un finale a senso unico! Nia Jax la si è vista ben poco, o meglio era secondaria alla storia raccontata. Ora sono curioso di vedere come prosegue la storia di Sasha e Bayley!

 

Randy Orton vs. Keith Lee

Voto: 6/10. Okay, sembra un match importante, Randy Orton è lanciato verso il main event e Keith Lee è appena arrivato da NXT a Raw. Il risultato? Una sfida breve, di buon impatto ma che dura troppo poco, come se fosse del tutto secondaria. Sono un po’ deluso anche se la ritengo sufficiente, seppure di fretta. Lee vince per schienamento in 6 minuti e 40 secondi, ottenendo così una vittoria di prestigio, che temo verrà dimenticata presto.

 

Murphy & Seth Rollins vs. Dominik Mysterio & Rey Mysterio

Voto: 7.5/10. Questa è la sfida migliore dell’evento, ci sono padre e figlio in tag team, qualcosa che non si vede spesso. Dominik conferma le buone impressioni lasciate a Summerslam, sa lottare e può reggere un match di alto livello senza troppi problemi. Era una storia di rivincita, e stavolta è proprio Dominik a schienare Murphy con una Frog Splash dopo 15 minuti e 58 secondi. L’impressione lasciata dal match è molto buona, con un risultato giusto che comunque non toglie nulla a Seth Rollins.

 

WWE Universal Title: The Fiend (c) vs. Roman Reigns (w/Paul Heyman) vs. Braun Strowman [No Holds Barred Triple Threat Match]

Voto: 6.5/10. Strana scelta in questo main event. È per quasi tutto il tempo una sfida singola fra The Fiend e Braun Strowman. Infatti sono loro a combattere in uno scontro che non pare aggiungere nulla a ciò che abbiamo già visto a Summerslam. Arriva un Suplex dalla terza corda che fa collassare il ring. Solo a questo punto arriva Roman Reigns, che con molta calma prova a schienare entrambi gli avversari, non ci riesce e continua ad attaccare per poi avere la meglio su Strowman in 12 minuti e 41 secondi. Una gestione pessima che non toglie il tentativo fatto da Wyatt e Strowman di provare a tirar su un main event uno contro uno. Tutti questi cambi di titolo veloci per il titolo Universal cominciano a essere stancanti. Un altro appunto personale, la distruzione del ring arriva con due lottatori che insieme non formano un peso così incredibile come già visto in passato, secondo me è meno legittimo.

 

Roman Reigns ce l’ha fatta, è il nuovo Universal Champion, soprattutto ora non ha più bisogno del supporto del pubblico per dominare in WWE.

 

Voto finale: 6/10, Payback arriva troppo presto dopo Summerslam. Un evento con sfide particolarmente brevi, a partire da un main event dove l’azione si interrompe in 10 minuti. Non passa di certo come qualcosa ‘da vedere’, ma rimane comunque godibile in generale, a mio parere con una sufficienza appena tirata, senza mai eccedere nella qualità. Il meglio arriva dalla sfida tag team che riguarda Rey Mysterio e il figlio Dominik, contro un sempre ottimo Seth Rollins e Murphy. Qui davvero sembra esserci una buona chiusura per la rivalità durata mesi. Il main event pare costruito per far parlare di sé, con Roman Reigns quasi assente, che arriva alla fine e si approfitta dei danni causati fra i due rivali. Buoni anche l’opener fra Lashley e Apollo Crews e pure la sfida di coppia femminile, con una grande prestazione di Shayna Baszler, con altri problemi fra Sasha e Bayley che spero porteranno in una direzione definita stavolta. Sono sorpreso di vedere il poco tempo dedicato a Randy Orton contro Keith Lee, nemmeno 7 minuti di match. Payback ha tanti difetti ma anche il pregio di non avere match veramente brutti.