martedì 1 settembre 2020

Recensione WWE Payback 2020 (30 agosto 2020)

 

Recensione WWE Payback 2020

30 agosto 2020 da Orlando (Florida)

Durata show: 2 ore e 33 minuti

 

Bentornati al Thunderdome per un altro evento importante sette giorni dopo Summerslam. È strano avere Payback così vicino, ma questo segna ufficialmente il ritorno sul ring di Roman Reigns, subito nel main event con Paul Heyman a fargli da manager. Roman è diventato un heel? Lo sapremo chiaramente solo stasera!

Nel Kickoff, le Ryott Squad sconfiggono le Iiconics in 9 minuti.

 

WWE United States Title: Apollo Crews (c) vs. Bobby Lashley (w/MVP & Shelton Benjamin)

Voto: 7/10. Finalmente un buon match per il titolo Americano, Apollo e Lashley sembrano trovarsi bene come avversari e il match racchiude buoni momenti al suo interno. Inoltre essendo la prima sfida, il pubblico sembra viverla con il giusto interesse. Lashley fa cedere Apollo dopo 9 minuti e 23 secondi. Un finale d’impatto che regala un nuovo campione.

 

Sheamus vs. Big E

Voto: 7/10. La storia dietro alla sfida è che Big E sta cercando di costruirsi una carriera da solo mentre Sheamus… be’, è messo lì un po’ per caso. Tocca a lui il ruolo dell’ostacolo da superare, peccato davvero perché sembra inadatto per questo. Il match è buono, con un ritmo valido ma una scarsa partecipazione del pubblico. Ovviamente, è Big E a vincere dopo 12 minuti e 17 secondi. Okay, ma spero che la storia non sia esagerata come quella della ‘redenzione di Jeff Hardy’.

 

King Corbin vs. Matt Riddle

Voto: 5.5/10. Questa sfida mi ha ricordato perché non mi piace King Corbin sul ring, non è per il modo di comportarsi ma è perché rallenta in continuazione le sfide. C’è ben poco di Matt Riddle nel match, è quasi tutta una gestione “esperta” di Corbin, con prese statiche e parecchi momenti noiosi. Il finale arriva dal nulla, con Riddle capace di schienare Corbin in 10 minuti e 57 secondi. Ma non mi sono divertito, non è una sfida piacevole e per me non è nemmeno sufficiente.

 

WWE Women's Tag Team Titles: Bayley & Sasha Banks (c) vs. Nia Jax & Shayna Baszler

Voto: 7+/10. C’è aria di split fra le campionesse, il match gioca su questa atmosfera di crisi interna fra le due amiche. In realtà Sasha e Bayley fanno un buon match, non eccessivamente lungo ma Shayna è la protagonista assoluta. Infatti nel finale lei sottomette entrambe, poi usa il braccio di Sasha per far cedere Bayley dopo 10 minuti e 17 secondi. Questo sì che è un finale a senso unico! Nia Jax la si è vista ben poco, o meglio era secondaria alla storia raccontata. Ora sono curioso di vedere come prosegue la storia di Sasha e Bayley!

 

Randy Orton vs. Keith Lee

Voto: 6/10. Okay, sembra un match importante, Randy Orton è lanciato verso il main event e Keith Lee è appena arrivato da NXT a Raw. Il risultato? Una sfida breve, di buon impatto ma che dura troppo poco, come se fosse del tutto secondaria. Sono un po’ deluso anche se la ritengo sufficiente, seppure di fretta. Lee vince per schienamento in 6 minuti e 40 secondi, ottenendo così una vittoria di prestigio, che temo verrà dimenticata presto.

 

Murphy & Seth Rollins vs. Dominik Mysterio & Rey Mysterio

Voto: 7.5/10. Questa è la sfida migliore dell’evento, ci sono padre e figlio in tag team, qualcosa che non si vede spesso. Dominik conferma le buone impressioni lasciate a Summerslam, sa lottare e può reggere un match di alto livello senza troppi problemi. Era una storia di rivincita, e stavolta è proprio Dominik a schienare Murphy con una Frog Splash dopo 15 minuti e 58 secondi. L’impressione lasciata dal match è molto buona, con un risultato giusto che comunque non toglie nulla a Seth Rollins.

 

WWE Universal Title: The Fiend (c) vs. Roman Reigns (w/Paul Heyman) vs. Braun Strowman [No Holds Barred Triple Threat Match]

Voto: 6.5/10. Strana scelta in questo main event. È per quasi tutto il tempo una sfida singola fra The Fiend e Braun Strowman. Infatti sono loro a combattere in uno scontro che non pare aggiungere nulla a ciò che abbiamo già visto a Summerslam. Arriva un Suplex dalla terza corda che fa collassare il ring. Solo a questo punto arriva Roman Reigns, che con molta calma prova a schienare entrambi gli avversari, non ci riesce e continua ad attaccare per poi avere la meglio su Strowman in 12 minuti e 41 secondi. Una gestione pessima che non toglie il tentativo fatto da Wyatt e Strowman di provare a tirar su un main event uno contro uno. Tutti questi cambi di titolo veloci per il titolo Universal cominciano a essere stancanti. Un altro appunto personale, la distruzione del ring arriva con due lottatori che insieme non formano un peso così incredibile come già visto in passato, secondo me è meno legittimo.

 

Roman Reigns ce l’ha fatta, è il nuovo Universal Champion, soprattutto ora non ha più bisogno del supporto del pubblico per dominare in WWE.

 

Voto finale: 6/10, Payback arriva troppo presto dopo Summerslam. Un evento con sfide particolarmente brevi, a partire da un main event dove l’azione si interrompe in 10 minuti. Non passa di certo come qualcosa ‘da vedere’, ma rimane comunque godibile in generale, a mio parere con una sufficienza appena tirata, senza mai eccedere nella qualità. Il meglio arriva dalla sfida tag team che riguarda Rey Mysterio e il figlio Dominik, contro un sempre ottimo Seth Rollins e Murphy. Qui davvero sembra esserci una buona chiusura per la rivalità durata mesi. Il main event pare costruito per far parlare di sé, con Roman Reigns quasi assente, che arriva alla fine e si approfitta dei danni causati fra i due rivali. Buoni anche l’opener fra Lashley e Apollo Crews e pure la sfida di coppia femminile, con una grande prestazione di Shayna Baszler, con altri problemi fra Sasha e Bayley che spero porteranno in una direzione definita stavolta. Sono sorpreso di vedere il poco tempo dedicato a Randy Orton contro Keith Lee, nemmeno 7 minuti di match. Payback ha tanti difetti ma anche il pregio di non avere match veramente brutti.

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