giovedì 30 novembre 2017

Recensione Nitro episodio 70 (13 gennaio 1997)

Recensione WCW Nitro 70
13 gennaio 1997 da New Orleans (Louisiana)
Durata show: 1:40:30
Rating: 3.4 (vs Raw #193: 2.3)

The Giant viene scacciato dal suo camerino, il nWo gli blocca l’accesso mandandogli contro la security.

Chavo Guerrero Jr. vs. Mr. JL
Voto: 6.5/10. Non ho mai compreso la ragione per cui tenere Jerry Lynn mascherato e così anonimo, avrebbe potuto farsi notare meglio, ma c’è da dire che la divisione Cruiserweight era fatta di match e non da promo e segmenti. Il match viene usato come rampa di lancio per Chavo Guerrero, che vince per schienamento in 4 minuti e 17 secondi.

Jim Duggan sventola ancora una volta la bandiera della WCW e viene intervistato, schierandosi apertamente con la federazione contro il nWo. Poi si rivolge a Sting e gli dice di difendere la federazione. Sting però attacca Duggan con lo Scorpion Death Drop prima di andarsene.

Chris Jericho vs. Sgt. Craig Pittman
Squash. Non c’è storia, Jericho vince agilmente in 1 minuto e 7 secondi.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. High Voltage (Kenny Kaos & Robbie Rage)
Voto: 4.5/10. Gli High Voltage hanno un buon fisico e risultano credibili, ma come lottatori sono basilari. La scena si sposta nello spogliatoio del nWo, dove è stato cacciato The Giant, perciò si vede ben poco della sfida, che viene vinta dagli Harlem Heat per schienamento in 4 minuti e 6 secondi. Non date troppo valore al voto che ho dato, ma in ogni caso non era nulla di interessante.

Eric Bischoff, Vincent e Ted DiBiase prendono possesso del tavolo di commento, e anche questa non è una novità.

Diamond Dallas Page vs. Mark Starr
Squash. DDP sconfigge Starr in 54 secondi. Che altro devo dire al riguardo?

Gli Outsiders raggiungono Page e gli donano la maglietta del nWo, ma lui attacca Scott Hall e poi anche Kevin Nash, opponendosi a loro (e ha ragione di farlo visto che gli hanno fatto perdere il match a Starrcade contro Eddie Guerrero).

Dean Malenko vs. Eddie Guerrero
Voto: 7+/10. Sfida fra due lottatori con un ottimo repertorio tecnico, o meglio con due stili che si combinano bene fra loro. Syxx interviene per distrarre Guerrero, che sale all’angolo per rispondere alla provocazione, però Malenko lo getta a terra con una Powerbomb e lo schiena dopo 12 minuti e 15 secondi. Qualità alta ma qualche fase un po’ lenta.

Konnan (w/Jimmy Hart) vs. Super Calo
Voto: 5.5/10. In questo caso sono generoso con il voto, Super Calo si scatena all’inizio ma poi Konnan domina e vince per schienamento in 2 minuti e 59 secondi. Un po’ di Lucha Libre non guasta mai.

Kevin Sullivan è davanti a una scacchiera e dice che lui non è lì per giocare ma per riprendersi la scacchiera, poi sfida Benoit per la prossima puntata di Nitro.

Chris Benoit (w/Woman) vs. Jeff Jarrett
Voto: 6/10. Il match promette bene ma arrivano Steve McMichael e Debra a infastidire Benoit, addirittura viene usata la valigetta di McMichael per colpirlo alla schiena, Jarrett se ne approfitta per schienare l’avversario dopo 3 minuti e 33 secondi. La storia qui è interessante.

Chris Benoit ha un confronto con Steve McMichael al termine del match e i due non sembrano affatto in buoni rapporti. Arn Anderson cerca di mettere a posto le cose ma tutto peggiora.

Billy Kidman vs. Scotty Riggs
Senza voto. Sfida troppo breve per essere valutata. Bagwell si presenta sullo stage ma Riggs lo ignora e vince per schienamento in 2 minuti e 16 secondi.

Bagwell continua a provocare Scotty Riggs dalla rampa.

Lex Luger vs. Rick Fuller
Squash. Un match pienamente incentrato su Lex Luger, come al solito subisce diversi attacchi ma vince con la Torture Rack in 2 minuti e 57 secondi.

The Giant e Lex Luger hanno un breve faccia a faccia sulla rampa ma stavolta c’è uno sguardo di rispetto fra loro. Il gigante lancia la sua sfida ad Hollywood Hogan e stasera vuole chiudere definitivamente l’Hulkamania.

Arn Anderson vs. Rick Steiner (w/Scott Steiner)
Senza voto. Un altro match difficile da valutare. Arn Anderson pare riluttante a combattere e si allontana sulla rampa, facendosi contare fuori dopo 2 minuti e 59 secondi.

Intervista ai fratelli Steiner, con Scott che lancia la sua sfida agli Outsiders e vuole le cinture di coppia con il fratello.

Hollywood Hogan vs. The Giant
Voto: 5/10. Siamo alle solite, viene promosso un main event di alto livello, ma il risultato? Nulla di fatto! Ingressi lenti, Hogan che parla prima della sfida ma il gigante lo getta sul ring e comincia il suo dominio ma come al solito Hulk si salva dal pericolo. Ci sono ben due pause pubblicitarie per pochissimi minuti di match, e chiaramente non c’è un vero finale, perché i membri del nWo intervengono e causano la squalifica a Hogan, permettendogli di fuggire.

Voto finale: 5.5/10, come la scorsa puntata sono due le storie principali. Hollywood Hogan e il new World order contro The Giant, a cui si aggiunge il segmento in cui Diamond Dallas Page rifiuta l’ingresso nel gruppo e colpisce gli Outsiders, e lo split sempre più vicino dei Four Horsemen, che appare quasi inevitabile ormai con fazioni ben divise, in particolare con la rivalità fra Chris Benoit e Steve McMichael. Inoltre c’è un buon match fra Eddie Guerrero e Dean Malenko, che supera la durata tipica delle sfide a Nitro. Il resto? Ben poco di interessante, il formato a 2 ore non sta più dando gli stessi risultati di prima e anzi si passa più tempo a seguire sfide dall’esito scontato che a godersi una puntata di Wrestling al meglio delle sue possibilità. C’è sempre la storia importante ma imprevedibile di Sting che si comporta in modo misterioso, stavolta è Jim Duggan ad essere colpito. Per come vanno le cose, confermo lo stesso voto dato la scorsa volta, quindi sulla soglia della sufficienza ma ancora sotto perché manca qualcosa per far funzionare al meglio lo show ma ogni tanto ci si diverte… qualche minuto in due ore.


Nitro, voto 5.5; Raw, voto 4. Non è stata una buona settimana, però Nitro va decisamente meglio.


Nitro 40 – Raw 24

mercoledì 29 novembre 2017

Recensione Raw episodio 193 (13 gennaio 1997)

Recensione Raw 193
13 gennaio 1997 da Albany (New York)
Durata show: 48:34
Rating: 2.3 (vs Nitro #70: 3.4)

La puntata precede Royal Rumble, il primo evento in pay per view del ’97.

Goldust & Marc Mero (w/Marlena & Sable) vs. Hunter Hearst Helmsley & Jerry Lawler
Voto: 5.5/10. Jerry Lawler rallenta la sfida, passando il tempo a litigare con il pubblico e i suoi avversari. La rivalità fra HHH e Marc Mero ormai è spenta e non ha più nulla da garantire. A parte la lentezza generale, risulta comunque accettabile mentre nel finale Goldust chiude Hunter alle corde e si fa squalificare dopo 11 minuti e 7 secondi. Finale sprecato.

Promo di Sycho Sid a San Antonio, dove non ho capito quasi nulla di quanto ha detto… come sempre.

Anche Shawn Michaels è a San Antonio, ma sta insieme ai suoi fan e si sente pronto per il match che lo attende contro Sid.

A Superstars, Steve Austin ha infierito su Bret Hart, cercando di infortunarlo alla gamba destra.

Rocky Maivia vs. The British Bulldog (w/Clarence Mason)
Voto: 5-/10. Bret Hart è al tavolo di commento e suo fratello Owen lo osserva per provocarlo. Rocky e Bulldog escono all’esterno del ring, interviene Steve Austin a colpire il britannico e Rocky sale sul ring per vincere per conteggio fuori. Un altro finale deludente per un match davvero sottotono.

Crush si è unito alla Nation of Domination e ora sta con Faarooq.

Crush (w/Clarence Mason, D-Lo Brown, Faarooq, JC Ice & Wolfie D) vs. The Undertaker
Voto: 5/10. I match di Crush sono difficili da sopportare, Undertaker subisce per la maggior parte del tempo, poi si riprende e stordisce l’avversario con una Chokeslam, ma la Nation of Domination lo attacca, portandolo a vincere per squalifica. Tre finali deboli su tre.

Vader infierisce su Undertaker, però arriva Ahmed Johnson ad attaccare Faarooq, perciò Vader si sbarazza anche di lui.


Voto finale: 4/10, tre match, nessun risultato pulito, è fastidioso seguire uno show in cui non si vede nemmeno una chiusura normale. Il match iniziale poteva uscire migliore di quanto si è visto, non solo per il finale ma anche per l’assenza di parti intense. Il secondo match è deludente quanto il primo, mentre il main event non regala nulla di esaltante. I segmenti di Sycho Sid e Shawn Michaels mandano avanti la loro rivalità in modo poco focalizzato, mentre i vari interventi servono a delineare altre rivalità. Nulla di speciale, avrei voluto vedere maggiore enfasi sul Royal Rumble match. Devo dire che comunque non è un grande problema, Raw sta per passare al formato a due ore e questo può correggere diversi difetti che si sono visti finora.

martedì 28 novembre 2017

Recensione NXT episodio 138 (10 ottobre 2012)

Recensione NXT 138
10 ottobre 2012 da Full Sail University, Winter Park (Florida)
Durata show: 47:45

La puntata si apre con il campione WWE CM Punk, ospite dello show. Lui è lì per vedere Seth Rollins in azione, anche se non spiega le ragioni del suo interesse per il campione. Vuole che lui comprenda cos’è il rispetto (qualcosa che i fan hanno negato a Punk in quel periodo).

Bo Dallas vs. Johnny Curtis
Voto: 5.5/10. Curtis mostra ancora quanto deve imparare nelle fasi in cui gestisce la sfida, mentre Bo Dallas è chiaramente più lanciato di lui e riesce a metterci più grinta. Dallas lo schiena dopo una Spear in 4 minuti e 5 secondi. Ho apprezzato almeno in parte questo scambio veloce.

Alicia Fox & Kaitlyn vs. Audrey Marie & Paige
Voto: 6-/10. Stavolta viene data la possibilità alle lottatrici di lottare per qualche minuto, e sinceramente l’unica che mi ha impressionato è Paige, mentre le altre tre sono chiaramente a un livello inferiore di abilità sul ring. Paige schiena Alicia Fox in 6 minuti e 19 secondi.

Trent Barreta annuncia il suo ritorno sul ring per la prossima puntata e affronterà Jake Carter.

Seth Rollins è intervistato ma viene interrotto dal campione WWE CM Punk, che gli dice che lui non otterrà quello che desidera perché lui ci è passato ed è difficile ottenere rispetto, però mostra interesse nel campione NXT.

Dante Dash vs. Leo Kruger
Squash. Kruger non ha molti problemi a liberarsi di Dash e lo schiena dopo 2 minuti e 23 secondi.

Intervista a McGillicutty, che non ha interesse per il rispetto, lui vuole la cintura di NXT Champion.

WWE NXT Title: Seth Rollins (c) vs. Michael McGillicutty
Voto: 7/10. CM Punk è al tavolo di commento ma non interviene perciò il match è combattuto ed equilibrato. Seth Rollins ha la meglio sull’avversario per schienamento in 13 minuti e 22 secondi, mantenendo la cintura.


Voto finale: 6/10, un episodio che funziona grazie al main event valido per la cintura NXT, che dà maggiori stimoli rispetto al solito. Non penso di aver mai visto altri match di McGillicutty di questo livello, perciò è un bene, mentre Seth Rollins ha un’altra grande performance. Il resto è accettabile, nulla di davvero pessimo ma niente degno di menzione. CM Punk come ospite cattura l’interesse anche senza fare altro che osservare Rollins in azione e dargli qualche consiglio. Una puntata sufficiente.

lunedì 27 novembre 2017

Recensione Nitro episodio 69 (06 gennaio 1997)

Recensione WCW Nitro 69
06 gennaio 1997 da Monroe (Louisiana)
Durata show: 1:47:58
Rating: 3.0 (vs Raw #192: 2.1)

Bobby Eaton vs. Glacier
Squash. Sfida facile per Glacier, che sconfigge Eaton per schienamento in 1 minuto e 56 secondi.

Big Bubba Rogers vs. Konnan (w/Jimmy Hart) [Strap Match]
Voto: 5/10. Non mi aspettavo nulla dalla sfida ed è arrivato un match scialbo, ma guardabile. Konnan arriva alla vittoria toccando i quattro angoli dopo 5 minuti e 52 secondi.

Rogers si prende una rivincita su Konnan al termine del match con un attacco ai suoi danni.

“Mean” Gene intervista Kevin Sullivan è stufo di vedere video che riguardano la sua vita privata e vuole risolvere i conti con Chris Benoit.

Intervista a tre degli Horsemen, che riprendono sulla solita questione e tutti sono di supporto tranne Debra che è felice di non vedere Woman nel gruppo e anzi si vanta di essere sempre presente. Jeff Jarrett si presenta, e chiede se può unirsi al posto di Chris Benoit. Arn Anderson non apprezza la sua proposta e scatta una sfida sul momento.

Arn Anderson vs. Jeff Jarrett
Senza voto. La sfida dura nemmeno un minute, Jarrett schiena l’avversario con i piedi sulle corde e ottiene la vittoria.

Gli Horsemen non sembrano apprezzare il finale della sfida e rimangono divisi, Steve McMichael è dalla parte di Jeff Jarrett mentre Arn Anderson è furioso. Il gruppo potrebbe sfaldarsi definitivamente.

I membri del new World order rubano il posto al team di commento in questa prima ora di show.

WCW World Television Title: Lord Steven Regal (c) vs. Jim Duggan
Voto: 3/10. Molti di voi sanno che uso una scala di voto decimale da 4 (0 stelle) a 10 (5 stelle), perciò cos’è un 3 su 10? Un voto negativo! Non solo il match è pessimo, dominato da Duggan, ma è anche sfasato nel tenere il tempo, perché termina in pareggio e scadenza del tempo limite nonostante siano passati meno di 10 minuti. Non parlo di pochi secondi… ma di un minuto e mezzo in meno! Un’atrocità da seguire.

Jim Duggan sventola sul ring la bandiera della WCW per provocare i membri del nWo al tavolo di commento. Ma al ritorno sono ritornati i commentati della federazione al posto loro senza particolari motivazioni.

Hugh Morrus vs. Jim Powers (w/Teddy Long)
Squash. Jim Powers non conta più nulla ormai, Morrus si sbarazza di lui in 1 minuto e 4 secondi.

Psychosis vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7+/10. Primo match della seconda ora, e finalmente c’è una sfida di buona qualità in questo show. Psychosis sbaglia un salto all’esterno del ring e rischia di infortunarsi, ma si riprende subito. Rey Mysterio vince per schienamento dopo 6 minuti e 43 secondi, tempo usato al meglio per garantire spettacolo.

Chavo Guerrero Jr. vs. Kevin Sullivan
Squash. Sfida con un po’ di rissa all’esterno del ring, poi Sullivan prende il sopravvento e schiena Guerrero in 2 minuti e 17 secondi.

Nella puntata precedente, Roddy Piper ha subito un brutto attacco dal nWo, perciò è stato portato via in una barella.

WCW United States Heavyweight Title: Eddie Guerrero (c) vs. Alex Wright
Voto: 7-/10. Syxx arriva ad osservare la sfida, sedendosi su una scala all’esterno del ring, è interessato alla cintura americana. Guerrero vince per schienamento in 9 minuti e 5 secondi un match discreto che risulta piacevole.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. The Amazing French Canadians (Carl Ouellet & Jacques Rougeau) (w/Col. Robert Parker)
Voto: 5/10. Niente di speciale, gli Harlem Heat vincono per schienamento in 4 minuti e 6 secondi.

Promozione del prossimo pay per view, il primo organizzato dal nWo, Souled Out.

Lex Luger vs. Meng
Voto: 6/10. Per una volta arriva un match sufficiente di Luger a Nitro, anche grazie all’impegno di Meng. Luger vince con la Torture Rack in 4 minuti e 51 secondi.

Hollywood Hogan si vanta con Eric Bischoff di essersi sbarazzato di The Giant, ma lui arriva ed è infuriato. Tutti i membri del gruppo lo attaccano uno alla volta ma vengono spazzati via e sul ring rimane solo Hogan. Però l’assalto prosegue e il gigante viene messo KO. Stavolta è il nWo a trionfare. Sting raggiunge il ring e sussurra qualcosa a The Giant, poi punta la mazza da baseball verso il gruppo per poi lasciarla a terra. Vincent (mi viene ancora da chiamarlo Virgil) infierisce ma il gigante si rialza e lo colpisce con una Chokeslam.

Voto finale: 5.5/10, lo show sembrava veramente pessimo nella prima ora, ma ha avuto dei buoni momenti in cui si è ripreso, garantendo il minimo indispensabile di spettacolo. La parte migliore è sicuramente il segmento finale con l’assalto a The Giant e la sua vendetta, più l’inserimento di Sting che continua a mantenere il comportamento misterioso. Anche il segmento con la divisione degli Horsemen è d’impatto, la situazione si complica sempre di più con McMichael e Debra dalla parte di Jeff Jarrett. Fra i lati positivi, c’è un buon match fra Rey Mysterio e Psychosis, breve ma divertente, mentre Eddie Guerrero contro Alex Wright porta avanti la rivalità fra il messicano e Syxx. Non c’è molto altro, mentre ci sono anche delle fasi noiose come il terribile match fra Regal e Duggan, una sfida inguardabile. Sulla soglia della sufficienza per tutti questi problemi, e qualche pregio.


Nitro, voto 5.5; Raw, voto 7. Il 1997 si apre con una puntata di Raw migliore della rivale.


Nitro 39 – Raw 24

giovedì 23 novembre 2017

Recensione Raw episodio 192 (06 gennaio 1997)

Recensione Raw 192
06 gennaio 1997 da Albany (New York)
Durata show: 48:07
Rating: 2.1 (vs Nitro #69: 3.0)

Ha inizio il 1997, potete immaginare la mia curiosità nel recensire un anno di grandi cambiamenti all’alba dell’epoca d’oro, l’era Attitude. In realtà questo è un altro evento registrato nel ’96.

Mankind (w/Paul Bearer) vs. Owen Hart (w/Clarence Mason)
Voto: 7/10. Un buon confronto abbastanza atipico visto che i fan non tifano per nessuno dei due lottatori. Probabilmente uno dei match più tecnici della carriera di Mankind, che lo vede emergere vincitore per schienamento.

Intervista a Shawn Michaels che è con Jose Lothario, il lottatore sembra di buonumore e si diverte a provocare Bret Hart.

Video sul debutto in uno show televisivo secondario delle Flying Nuns, le suore volanti, che in realtà poi in federazione cambieranno immediatamente personaggi diventando gli Headbangers. Brother Love è il loro manager. Posso immaginare il motivo del cambiamento ma l’idea era divertente.

(Fake) Diesel & (Fake) Razor Ramon vs. Doug Furnas & Philip LaFon
Voto: 5/10. Ormai penso che fosse chiaro che i falsi Diesel e Ramon non avessero alcuna presa sul pubblico, incapaci di suscitare interesse a differenza degli originali. C’è il silenzio nell’arena e la qualità tecnica dei loro rivali non emerge particolarmente. Furnas e LaFon vincono per schienamento, mentre i due falsi cominciano la loro discesa.

Bret Hart è seccato dalla presenza di Shawn Michaels al tavolo di commento e teme che lui interferisca nella sua sfida.

Intervista a Sycho Sid sul ring, che blatera frasi senza senso facendomi rimpiangere i promo di Ultimate Warrior che avevano grande carisma. Sid si definisce sfavorito a San Antonio ma rimarrà campione (almeno in una traduzione dalla lingua di Sid all’italiano).

Filmato di Superstars dove Undertaker ha colpito Jim Cornette con il Tombstone Piledriver.

Bret Hart vs. Vader
Voto: 7-/10. Come al solito apprezzo l’intensità di questi match. Steve Austin osserva, rimanendo in agguato, interessato a Bret Hart. Sycho Sid interviene, spingendo Hitman a distrarsi, Vader se ne approfitta e lo schiena, questa è una fra le vittorie più importanti per lui.

Sid nel backstage attacca il figlio di Jose Lothario, gettandolo su un tavolo per causare l’ira di Shawn Michaels.


Voto finale: 7/10, trovo complicato definire la situazione dietro alla rivalità principale. C’è più tensione fra Shawn Michaels e Bret Hart che fra loro due e Sycho Sid, e questo porta a mettere in secondo piano la futura sfida per il titolo mondiale in attesa di un confronto a breve fra i due rivali (che non arriverà presto, capirete successivamente il motivo). Lo show è sicuramente godibile grazie a un primo match fra Mankind e Owen Hart che risulta piacevole da seguire, e Bret Hart contro Vader nel main event, grintoso, fra due stelle principali della federazione. Purtroppo il match di coppia è pessimo, ma questo era prevedibile.

mercoledì 22 novembre 2017

Recensione WWE Survivor Series 2017 (19 novembre 2017)

Recensione WWE Survivor Series 2017
19 novembre 2017 da Houston (Texas)
Durata show: 3:46:58

Un evento pienamente incentrato sulla rivalità fra Raw e Smackdown, e fra i general manager Kurt Angle e Daniel Bryan, ma anche fra Stephanie e Shane McMahon. Settimane di giochi psicologici che hanno portato allo show più competitivo mai visto fra i due roster. Nessuna cintura in palio, soltanto sfide Raw contro Smackdown. Una scelta inusuale, ma a mio parere capace di garantire un evento diverso dal solito, in un periodo dove tutto appare abbastanza strutturato da non dare spazio alla creatività. Shane McMahon ha orchestrato l’assalto a Raw per dimostrare che Smackdown non è il B-Show della federazione… ma lo dimostrerà con il risultato vincente?

Nel pre-show, Elias schiena Matt Hardy, Enzo Amore schiena Kalisto e mantiene la cintura Cruiserweight, Kevin Owens e Sami Zayn sconfiggono la Fashion Police o Breezango (Tyler Breeze & Fandango).

The New Day (Big E, Kofi Kingston & Xavier Woods) vs. The Shield (Dean Ambrose, Roman Reigns & Seth Rollins) [3 vs 3 Tag Team Match]
Voto: 8/10. Un ottimo match, ma mi aspettavo perfino di più da questo confronto, per me poteva benissimo essere la sfida migliore dell’evento, sembra quasi che manchi qualcosa, forse perché ormai ci si è già abituati al ritorno dello Shield. Ma qui parliamo comunque di una sfida da vedere, non posso parlare di delusione in nessun modo. Il New Day viene messo alle strette e nel finale lo Shield trionfa per schienamento in 21 minuti e 20 secondi. Raw 1 – Smackdown 0.

Team RAW (Alicia Fox, Asuka, Bayley, Nia Jax & Sasha Banks) vs. Team SmackDown LIVE (Becky Lynch, Carmella, Naomi, Natalya & Tamina) [5 vs 5 Tag Team Match]
Voto: 7.5/10. Grandissima selezione di lottatrici per i due roster, mancano solo le due campionesse dei rispettivi show. Lo spettacolo è sicuramente intenso, ma la sfida cala nella fase finale. Becky Lynch e Bailey sono le prime eliminate (e pensare che fino a poco tempo prima erano due top star), poi tocca a Nya Jax. Naomi elimina Alicia Fox, Sasha Banks elimina Naomi, Asuka elimina Carmella (che a sorpresa rimane a secco senza far fuori nessuna), Natalya elimina Sasha Banks, portando il Team Smackdown in vantaggio numerico. Asuka rimane da sola contro Tamina Snuka e Natalya, facendo cedere la prima e infine sottomette Natalya dopo 18 minuti e 35 secondi. Purtroppo trovo prevedibile il risultato, Asuka era immune avendo ancora una striscia vincente in WWE. Raw 2 – Smackdown 0.

Baron Corbin vs. The Miz (w/Bo Dallas & Curtis Axel)
Voto: 6.5/10. Campione americano contro campione intercontinentale. Due heel che sono riusciti a rendere credibile la loro rivalità, anche senza riuscire a portare il pubblico dalla loro parte. Il match in sé non ha una formula particolarmente valida, ma regala buoni momenti, anche se non apprezzo i continui interventi di Bo Dallas e Curtis Axel. Baron Corbin vince per schienamento in 9 minuti e 35 secondi. Raw 2 – Smackdown 1.

Cesaro & Sheamus vs. The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso)
Voto: 7.5/10. Campioni di coppia a confronto. Adoro questi due team, per me sono davvero fantastici e ormai al pieno delle loro capacità. Ne esce una sfida piacevole da seguire, con momenti intensi e gli ultimi due minuti pieni di contrattacchi. Sono i fratelli Uso ad ottenere la vittoria per schienamento in 15 minuti e 55 secondi. Raw 2 – Smackdown 2.

Alexa Bliss vs. Charlotte Flair
Voto: 6.5/10. La sfida delle campionesse femminili. Sinceramente sto apprezzando molto questa competizione fra detentori di cinture per tutto lo show. Il match parte lento ma sale di ritmo nella seconda parte. Charlotte fa cedere Alexa con la Figure 8 in 15 minuti. Raw 2 – Smackdown 3.

AJ Styles vs. Brock Lesnar (w/Paul Heyman)
Voto: 7.5/10. Questa è una sfida ormai dal risultato scontato. AJ Styles ha appena vinto il titolo WWE contro Jinder Mahal a Smackdown, Brock Lesnar non ha avuto alcun vero ostacolo per mesi ed è trattato come l’Universal Champion che nessuno riesce a sconfiggere. Inoltre mi pare chiaro che il risultato deve finire in parità fra i due show prima del round finale. Ne esce un match carismatico dove Lesnar dà il meglio del suo repertorio ed AJ Styles lavora sul lato tecnico per contrastarlo, adattandosi al suo stile. Tuttavia, il risultato è quello previsto, Lesnar schiena Styles in 15 minuti e 25 secondi. Raw 3 – Smackdown 3.

Team RAW (Braun Strowman, Finn Balor, Kurt Angle, Samoa Joe & Triple H) vs. Team SmackDown LIVE (Bobby Roode, John Cena, Randy Orton, Shane McMahon & Shinsuke Nakamura) [5 vs 5 Tag Team Match]
Voto: 8.5/10. Una grandissima selezione di lottatori per il confronto finale fra i due show. Non è solo la composizione a essere praticamente perfetta, con l’aggiunta degli ospiti, Triple H a Raw e John Cena a Smackdown, ma anche come nei primi 10 minuti viene resa a livello scenico. Il pubblico è coinvolto e diviso nel tifo, il momento migliore si ha quando Finn Balor e Shinsuke Nakamura sono sul ring, c’è aria di freschezza in questo match e finalmente si può parlare di un Raw contro Smackdown riuscito al meglio. Strowman elimina da solo Nakamura e Roode, poi John Cena elimina Samoa Joe. Kurt Angle schiena Cena (che mi aspettavo di vedere fino in fondo) e porta Raw in vantaggio 4 contro 2. Randy Orton elimina Finn Balor, mentre Sami Zayn e Kevin Owens (wrestler di Smackdown) attaccano Shane McMahon, sfavorendo il loro boss che li ha tenuti fuori dall’evento, ma lui si difende e quindi il loro attacco non serve a nulla. Strowman compie la sua terza eliminazione schienando anche Orton, perciò Shane McMahon è da solo contro tre lottatori. Questa è la fase meno buona del match proprio per lo svantaggio numerico e il calo di ritmo. Triple H attacca il compagno Kurt Angle e McMahon lo schiena con il suo aiuto, ma tutto questo si rivela una farsa perché Hunter attacca Shane e lo schiena dopo 33 minuti e 20 secondi. Raw 4 – Smackdown 3. Il Team Raw vince le Survivor Series.

Triple H alza il braccio di Braun Strowman, hanno vinto insieme ma si è creata ostilità fra loro. Strowman però lo stringe per la gola e mostra di non fidarsi di lui. Tentativo di Pedigree ma arriva il Running Powerslam, poi anche una seconda… sappiamo tutti chi è il vero trionfatore della serata.


Voto finale: 8/10, un’edizione tanto originale quanto ben riuscita di Survivor Series. Si può non essere d’accordo su un risultato o sull’altro (come sempre) ma questo Raw contro Smackdown arriva con una preparazione perfetta fin dall’assalto iniziale del roster di Smackdown a Raw. Tutto porta a una serata piena di confronti, senza cinture in palio, proprio perché il Wrestling non può essere minimizzato a una caccia all’oro, è molto più di questo e i campioni sono messi a confronto nelle varie sfide. La qualità del Wrestling lottato mi ha sorpreso, quasi tutto risulta ottimo o buono. Il main event risulta la sfida migliore, anche se cala un po’ di ritmo nel finale fa in tempo a regalare momenti di grande tensione e scontri fra le maggiori stelle della federazione. Non ci si ferma alla qualità del main event, non c’è una sfida deludente, non c’è un match che sia andato ‘male’. Shield contro New Day a mio parere poteva risultare migliore, ma già così è una sfida da vedere. Brock Lesnar lotta al meglio del suo repertorio come non lo si vedeva da anni. Io promuovo pienamente Survivor Series 2017 perché mi ha lasciato qualcosa di sensazionale, facendomi appassionare a una rivalità che non pensavo che mi avrebbe coinvolto così tanto.

lunedì 20 novembre 2017

Recensione Nitro episodio 68 (30 dicembre 1996)

Recensione WCW Nitro 68
30 dicembre 1996 da Knoxville (Tennessee)
Durata show: 1:45:22
Rating: 3.6 (vs Raw #191: 1.6)

Questo è l’episodio della sera seguente a Starrcade ’96, a chiusura del 1996.

Un po’ a sorpresa, Hollywood Hogan si presenta trionfale con il new World order, sembra aver subito lasciato alle spalle la sconfitta contro Roddy Piper della sera precedente. The Giant vuole un match per il titolo perché ha vinto la sfida a 60 uomini a World War 3 ma Hogan non è particolarmente interessato a concederglielo.

The Amazing French Canadians (Carl Ouellet & Jacques Rougeau) (w/Col. Robert Parker) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock)
Voto: 5/10. I canadesi cantano il loro inno in modo atroce ma vengono subito interrotti dai Public Enemy. Il match è breve e senza particolare interesse, i Canadians vincono per schienamento in pochi minuti.

J-Crown Title / WCW World Cruiserweight Title: Ultimo Dragon (w/Sonny Onoo) (c) vs. Jushin Thunder Liger
Voto: 6/10. Qui poteva uscire un grande match ma non hanno il tempo per risplendere. Dragon schiena Liger dopo 4 minuti e 39 secondi. Finisce troppo in fretta.

Konnan (w/Jimmy Hart) vs. Michael Wallstreet [Strap Match]
Voto: 3/10. Wallstreet è per ora il peggiore membro del nWo, si può scendere così in basso? Perfino lo Strap match raggiunge livelli pessimi, con Wallstreet che fa cedere Konnan in pochissimo tempo con l’uso della cintura.

Eric Bischoff e Hollywood Hogan parlano della “vittoria” della sera precedente, praticamente ignorando quanto è successo realmente la sera prima.

Hugh Morrus vs. Kensuke Sasaki (w/Sonny Onoo)
Voto: 4.5/10. Purtroppo una sfida senza mordente, con un finale pessimo dove Kensuke Sasaki si fa squalificare per l’intervento del manager. Trovo ironico quando cercano di presentare ancora una volta il Dungeon of Doom come pericoloso, specialmente dopo una vittoria per squalifica.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. The Faces Of Fear (Meng & The Barbarian) (w/Jimmy Hart)
Voto: 5/10. Sfida confusionaria ma breve con l’intervento esterno degli Amazing French Canadians e di Col. Parker per sfavorire gli Harlem Heat, che tuttavia vincono lo stesso per schienamento.

DDP non si lamenta di quanto è successo contro Eddie Guerrero, con l’intervento del nWo a costargli la conquista del titolo americano. Risolverà di persona la questione con il new World order.

Inizia la seconda ora di show e il team di commento appare contento per la sconfitta di Hollywood Hogan della sera precedente.

Disco Inferno vs. Glacier
Squash. Disco Inferno provoca Glacier prima della sfida e lui domina e lo schiena facilmente.

Chris Benoit (w/Woman) vs. Chris Jericho
Voto: 6.5/10. Azione veloce ma sfida che non ha nemmeno il tempo di entrare nel vivo. Benoit schiena Jericho dopo uno scambio di colpi interessante.

Breve promo degli Horsemen, con Jeff Jarrett al fianco di Ric Flair e Steve McMichael che insieme a Debra provoca i membri mancanti.

Jerrito Estrada & Piratita Morgan vs. Mascarita Sagrada & Octagoncito
Voto: 5.5/10. Quattro wrestler della categoria Mini, ho dei ricordi sul tentativo della federazione rivale di fare lo stesso a pochi mesi di distanza, perciò non so cosa fosse questa mania che si stava sviluppando all’epoca. Mascarita Sagrada ottiene lo schienamento vincente. Il pubblico ha preso la sfida come uno scherzo.

Dean Malenko vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7+/10. Soltanto dieci minuti di tempo limite, che viene usato completamente per la sfida, che infatti non vede vincitori. Il risultato è accettabile, per il resto buona qualità come sempre quando ci sono questi due lottatori a confronto.

Rey Mysterio chiede altri cinque minuti… ma non vengono concessi.

Greg Valentine vs. Lex Luger
Voto: 4/10. Niente ritmo, è il solito match di Luger dove subisce attacchi (tutti old school e di base) e poi si riscatta nel finale.

Roddy Piper raggiunge il ring e arriva faccia a faccia con Hollywood Hogan ed Eric Bischoff. Hogan dice di non averlo distrutto solo per rispetto per suo figlio, perciò Piper risponde alla provocazione preparandosi al combattimento, ma gli altri membri del nWo si schierano contro di lui in un pestaggio generale. The Giant sta per colpirlo con la Chokeslam ma si blocca e lo lascia andare, infastidendo Hogan, che lo provoca. Il gigante allora stritola Hulk, dicendogli che vuole la cintura, spingendolo ad accettare la sfida valida per il titolo mondiale, ma poi chiede ai suoi compagni di attaccarlo ed è lui a dargli il colpo di grazia con un colpo della cintura. Hogan chiude lo show trionfante.

Voto finale: 5/10, un episodio con un singolo segmento di rilievo, quello finale che vede The Giant ribellarsi al nWo dopo il confronto fra Hollywood Hogan e Roddy Piper. Tuttavia questo segmento vede il nWo schiacciare tutti i loro oppositori, qualcosa che smorza l’interesse, facendo arrivare il silenzio nell’arena. Non dico che sia un finale sbagliato, ma è anti climatico. Il ring regala qualcosa di buono dalla sfida fra Dean Malenko e Rey Mysterio e dal breve Benoit contro Jericho. Non c’è molto altro a tenere vivo l’interesse per un episodio di fine anno che procede a sforzo minimale, senza troppa costruzione fuori dalla storia principale. La puntata chiaramente non è sufficiente, ma almeno è passabile.


Nitro, voto 5; Raw, voto 6. Settimana finale dell’anno migliore per quanto riguarda Raw, con un episodio costruito meglio.

Nitro 39 – Raw 23


Per concludere, anche qui qualche considerazione sulla WCW di fine ’96. Quest’anno è stato decisamente migliore rispetto al precedente, Nitro sembra aver trovato spesso la giusta formula di presentare uno show. Le due ore sembrano un punto di forza importante per coinvolgere gli spettatori, anche se potrebbero essere usate meglio per la gestione dei match, spesso troppo brevi e talvolta con un tempo limite di 10 minuti. La federazione ha tutte le carte giuste per essere in netto vantaggio, e a questo punto si è formato un abisso qualitativo, ma che può ancora essere colmato (e lo sarà successivamente). Hollywood Hogan e il suo gruppo hanno cambiato la storia dello show, e molti lottatori famosi vogliono essere parte della WCW, mentre i giovani talenti riescono ad emergere grazie alla maggiore fisicità. A questo punto sicuramente Nitro è lo show migliore, e come ho evidenziato nei voti di confronto, è in netto vantaggio qualitativo. Il ’97 potrebbe modificare questo quadro generale.

venerdì 17 novembre 2017

Recensione Raw episodio 191 (30 dicembre 1996)

Recensione Raw 191
30 dicembre 1996 da Albany (New York)
Durata show: 49:11
Rating: 1.6 (vs Nitro #68: 3.6)

Siamo all’ultimo episodio di Raw del 1996… un anno interessante, con alcuni momenti buoni ma generalmente nel pieno della crisi creativa. La federazione è giunta a una scelta… continuare su questa strada e perdere altro terreno nei confronti della WCW, oppure dare una svolta. Sappiamo già quale sarà la scelta fatta durante il 1997!

Jesse James & Savio Vega vs. Faarooq & Steve Austin (w/Clarence Mason, JC Ice & Wolfie D)
Voto (comprensivo dei due match attaccati): 6.5/10. Jesse James dovrebbe lottare insieme a Savio Vega, ma Steve Austin lo abbatte prima che lui raggiunga il ring, dando inizio in grande stile alla sfida. Double J collassa dopo poco tempo e Bret Hart prende il suo posto sul ring, rendendo il match un No Contest ma con un seguito ‘ufficiale’.

Bret Hart & Savio Vega vs. Faarooq & Steve Austin (w/Clarence Mason, JC Ice & Wolfie D)
Bret Hart entra soltanto nel finale, sottoponendo Farooq alla Sharpshooter, ma Crush irrompe e si schiera con la Nation of Domination, con la squalifica che porta Hart e Vega a vincere il match. Lo considero un segmento unico, che ha saputo intrattenere bene.

Steve Austin cerca di infierire su Bret Hart ma arriva Ahmed Johnson a scacciare la Nation of Domination, continuando la sua rivalità con Faarooq.

HHH viene intervistato prima del suo match contro Flash Funk, non mostrando alcun segno di preoccupazione anche se la cintura intercontinentale è in palio, ma appena parte il tema musicale di Goldust e lui si presenta sulla rampa il lottatore va nel panico.

WWF Intercontinental Title: Hunter Hearst Helmsley (c) vs. Flash Funk
Voto: 4/10. Hunter è distratto per tutto il match dalla presenza di Goldust, la sfida è lenta e svogliata, al punto che si sente anche qualche ‘boring’ dal pubblico. Un altro problema è la lunghezza eccessiva, perfino Jerry Lawler si inserisce per provocare Goldust (chiamandolo ‘freak’, mostro). Nel frattempo HHH usa la cintura per tramortire l’avversario mentre l’arbitro è distratto e schiena Funk. Pessimo.

Flash Funk rilancia Hunter sul ring e si prende una rivincita, atterrandolo. C’è più azione nel post-match da un minuto che nell’intera sfida.

Jim Ross presenta sul ring il faccia a faccia fra Shawn Michaels e Bret Hart. HBK ha un look simile a Dracula interpretato da Gary Oldman. Il lottatore scherza sul fatto che lui non è “degno” di iniziare, facendo un inchino all’avversario per provocarlo. Hart è infastidito dalla mancanza di rispetto del rivale, che per lui sta mettendo la federazione in imbarazzo (tutto vero, visto il segmento che avverrà a breve!) Shawn Michaels si toglie la giacchetta e rivela che Bret è tutt’altro che un modello da seguire per come si comporta fuori dagli show. Sycho Sid interrompe la discussione per blaterare due parole finché non arriva pure Undertaker in scena. Tutti vogliono il titolo e interviene Vader ad attaccare il Phenom, che però arriva faccia a faccia con Sid, ma Shawn Michaels ingaggia una battaglia con lui. È caos!

Goldust (w/Marlena) vs. Jerry Lawler
Voto: 4/10. Sfida noiosa, per fortuna breve, come una commedia che non fa ridere. HHH trascina via Marlena e Goldust si fa contare fuori.

HHH riesce a far scontrare fra loro Goldust e Marc Mero, poi infierisce sul futuro sfidante. Marlena intanto è dolorante.

Voto finale: 6/10, i primi 20 minuti di show sono elettrizzanti, succede davvero di tutto. Jesse James viene attaccato, ritorna ma viene messo KO, Bret Hart prende il suo posto a sorpresa. Non ci sono risultati netti ma tutto torna e sembra intrecciarsi bene. Insomma, l’episodio parte nel migliore dei modi. Il secondo match, valido per il titolo intercontinentale, invece è deludente, non capisco come si possa disputare una sfida così priva di stimoli e prolungarla il doppio di quanto sarebbe dovuta durare. Il confronto fra Bret Hart e Shawn Michaels invece è da ritenersi riuscito: aggressività, interventi esterni, sorprese, è un assaggio dello stile ‘non sappiamo cosa può succedere’ dell’era Attitude. Purtroppo l’evento ha tanti difetti che lo affossano, ma a mio parere il guadagno è sufficiente rispetto ai momenti spenti che farebbero pensare il contrario.


A conclusione del 1996, quindi al quarto anno di Raw, si inizia a intravedere un percorso fatto di ribaltamento totale dello stile di produzione degli show. Raw sta soffrendo la differenza di un’ora in meno a settimana, ma non è solo questo, spesso le storie sembrano veramente buttate in aria, con idee che non funzionano spesso. C’è da dire che si dà grande enfasi al piano lottato, qualcosa che permette di avere un compromesso fra intrattenimento e azione, anche se con uno stile tradizionale. Non promuovo a pieni voti nessuno degli anni dal ’93 al ’96 perché Raw semplicemente non ha ancora trovato la formula giusta, affidandosi a un pubblico ancora da sgrezzare, ma che ha iniziato a perdere a causa di uno show maggiormente competitivo. Il ’97 è l’anno dei grandi cambiamenti e quindi sono curioso di vedere come mi troverò a recensire show, e se questa mia sensazione positiva sull’anno si rifletterà anche nei voti agli episodi.

martedì 14 novembre 2017

Recensione WCW Starrcade 1996 (29 dicembre 1996)

Recensione WCW Starrcade 1996
29 dicembre 1996 da Nashville (Tennessee)
Durata show: 2:45:11

L’evento più importante dell’anno porta alla sfida classica mai vista prima in uno scontro singolo: Roddy Piper contro Hollywood Hogan, stranamente senza il titolo mondiale in palio. Il team di commento è composto da Tony Schiavone, Bobby Heenan e Dusty Rhodes, con il supporto di Mike Tenay per le sfide più tecniche.

WCW World Cruiserweight Title / J-Crown Title: Dean Malenko (c) vs. Ultimo Dragon (w/Sonny Onoo) (c)
Voto: 8+/10. Due cinture in palio, una WCW e l’altra della NJPW. Il match è di alto livello, sia per la tecnica che per il ritmo. Indubbiamente una sfida appassionante, con tanti ribaltamenti di situazione e un finale in cui Ultimo Dragon vince per schienamento con un Tiger Suplex dopo 18 minuti e 30 secondi.

WCW World Women's Title: Akira Hokuto (w/Kensuke Sasaki & Sonny Onoo) vs. Madusa [Tournament Final Match]
Voto: 5+/10. Il torneo femminile non ha avuto molta promozione, infatti ha avuto un solo match disputato a Nitro… insomma, uno scenario non promettente per una cintura destinata a durare soltanto pochi mesi. Akira Hokuto e Madusa non hanno la possibilità di impressionare il pubblico, esce una sfida generica con qualche mossa discreta, ma nulla più di questo. È Akira Hokuto a vincere il titolo femminile dopo 7 minuti e 7 secondi.

Intervista a Roddy Piper, che è estremamente motivato a combattere Hollywood Hogan ed è sicuro di vincere.

Jushin Thunder Liger vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 8/10. Un grande match fra i due lottatori, equilibrato e con delle fasi decisamente buone. Liger arriva alla vittoria per schienamento in 14 minuti e 16 secondi, così tutti i lottatori giapponesi hanno vinto i match dell’evento a cui partecipavano.

Chris Benoit (w/Woman) vs. Jeff Jarrett [No Disqualification Match]
Voto: 7.5/10. La sfida è più intensa di quanto immaginassi, colpi molto duri. La storia è della rivalità fra Benoit e Kevin Sullivan, che infatti interviene nel finale ad attaccare il canadese, mentre Arn Anderson attacca Jarrett all’esterno, ma Double J riesce a schienare l’avversario dopo 13 minuti e 48 secondi in un finale molto confusionario dove nemmeno Anderson si accorge del risultato.

Nessuno dei lottatori coinvolti nella sfida precedente vuole parlare a “Mean” Gene del match, tutti cercano di lasciarselo alle spalle, è difficile vedere dei vincitori lì dentro.

WCW World Tag Team Titles: The Outsiders (Kevin Nash & Scott Hall) (w/Syxx) (c) vs. The Faces Of Fear (Meng & The Barbarian) (w/Jimmy Hart)
Voto: 6/10. Meng e Barbarian fanno di tutto per rendere il match accattivante, anche se comunque non c’è nulla di particolarmente interessante o diverso dal solito. Gli Outsiders riescono ancora una volta a mantenere le cinture dopo 11 minuti e 52 secondi.

Hollywood Hogan viene intervistato proprio dopo il successo dei suoi compagni e anche lui è certo di arrivare alla vittoria nel main event.

WCW United States Heavyweight Title: Diamond Dallas Page vs. Eddie Guerrero [Tournament Final Match]
Voto: 7+/10. La finale del torneo è anche uno dei match più sentiti ed efficaci, DDP è alla sua grande occasione ma la vera sorpresa è Eddie Guerrero, che tiene testa all’avversario. Il nWo, che finora aveva aiutato Page, stavolta decide di abbandonarlo vista la sua opposizione al gruppo, e Guerrero se ne approfitta (forse senza saperlo) e schiena DDP dopo 15 minuti e 20 secondi, conquistando la cintura americana per la prima volta in carriera.

Lex Luger vs. The Giant
Voto: 5.5/10. Il match in sé non è particolarmente appassionante, lo stile dei due lottatori non si combina bene. Syxx interviene per aiutare Giant poi Sting sale sul ring per sussurrare qualcosa nell’orecchio al gigante (quindi rimanendo nel mistero), ma in realtà Lex Luger recupera la mazza da baseball e stordisce l’avversario per arrivare alla vittoria per schienamento in 13 minuti e 23 secondi. Il finale salva la sfida.

Hollywood Hogan vs. Roddy Piper
Voto: 3/10. La storia dietro al match è ottima, si è creato un grande interesse per questo confronto, che per Hogan è l’occasione di sconfiggere Piper in un match singolo per la prima volta in carriera, e per lo scozzese è la chance di assestare un duro colpo all’uomo che nessuno riesce a sconfiggere. Il match purtroppo è pessimo, fra i più brutti che si possano immaginare! Piper è in forma fisica pietosa, Hogan fa le sue cose e quindi non risalta. The Giant interviene per aiutare Hulk ma è la causa del suo collasso, perciò Piper lo sottopone alla Sleeper Hold e dopo lo schiena dopo 15 minuti e 36 secondi. Potrei dare un voto minore, ma probabilmente lo tengo per il main event di Starrcade ’97.

Hollywood Hogan e gli Outsiders sono preoccupati per quanto è successo e se la prendono con The Giant, che cerca di giustificarsi. Per la prima volta il nWo è sconfitto in un evento maggiore.


Voto finale: 7/10, una parte dell’evento è veramente ottima, ci sono due match assolutamente meritevoli. Dean Malenko contro Ultimo Dragon è la sfida migliore dell’evento, seguita da Rey Mysterio contro Jushin Liger. Due match che visti ad anni di distanza rimangono punti di forza, proprio perché non c’è bisogno di una storia sentita per essere compresi. Quello che si vede sul ring è quanto basta da sapere. Passando alla sfida più attesa su cui è basato l’evento, Piper contro Hogan è un flop assoluto. Il match è un’agonia da seguire e gli interventi esterni non riescono a renderlo migliore, purtroppo tutto il carisma di Piper lascia spazio ai limiti di un lottatore ormai ritirato che fatica a rientrare sul ring. Anche il match fra Lex Luger e The Giant è deludente, ma almeno ha una buona conclusione. Invece l’ultimo match che riguarda il nWo è la sfida di coppia, che non regala nulla di nuovo ma risulta sufficiente. Buone cose dalla finale del torneo americano, Eddie Guerrero ottiene una vittoria importante in carriera contro DDP. L’evento è probabilmente più da ricordare per il contenuto dei suoi match che per un’evoluzione delle storie, ma qualcosa di importante succede, il new World order comincia a dare piccoli segni di cedimento, ed è la prima volta che si vede. Questa rimane l’attrazione principale con cui la WCW si proietta nel 1997, e tutto sommato Starrcade ’96 risulta un successo almeno in parte. Sting, la figura chiave degli ultimi mesi, rimane fuori dal ring, ma ha una presenza d’impatto come sempre. La WCW qui mostra di saper ancora intrattenere bene i fan. Nonostante un main event fallimentare dove il risultato serve a far discutere e parlarne a lungo, il resto dell’evento è capace di sorprendere, con l’impegno di tutti i lottatori, perfino delle due lottatrici che si ritrovano a disputare una sfida che al pubblico locale non interessa minimamente. La prima ora in particolare non nasconde affatto il talento dei lottatori giapponesi e dà loro modo di mettere in mostra il proprio talento senza giocare sulla carta del patriottismo. Ben fatto.

lunedì 13 novembre 2017

Recensione Nitro episodio 67 (23 dicembre 1996)

Recensione WCW Nitro 67
23 dicembre 1996 da Macon (Georgia)
Durata show: 1:40:39
Rating: 3.1 (vs Raw #190: 1.5)

Siamo all’ultima puntata di Nitro prima di Starrcade ’96, ed è tempo di scoprire quale sarà il match valido per la finale del torneo per il titolo americano vacante.

WCW United States Heavyweight Title Tournament Semi Final Match
Chris Benoit vs. Eddie Guerrero
Voto: 7.5/10. Il match è di buon livello, purtroppo il team di commento si sofferma su diversi argomenti perché c’è DDP ospite, il primo finalista del torneo. Benoit cerca di barare per la vittoria ma l’arbitro se ne accorge ed è Guerrero a vincere per schienamento, qualificandosi in finale.

Intervista ai Four Horsemen. Arn Anderson parla della collera di Kevin Sullivan ma gli Horsemen sono uniti. Debra riesce a farsi fischiare dal pubblico dicendo che non le importa nulla di Woman. Benoit e McMichael arrivano vicini a una collisione ed è Ric Flair a calmarli, dicendo che mancano due giorni a Natale e devono restare uniti.

Hollywood Hogan e alcuni dei suoi fedelissimi si presentano sul ring. Hulk spiega che Roddy Piper è un codardo e non finirà sui libri di storia, a differenza sua. Piper è troppo spaventato e non vuole farsi picchiare com’è successo a Macho Man. Il lottatore si dice addirittura disgustato dal suo rivale.

Lex Luger vs. Tombstone
Voto: 4.5/10. Avversario non impressionante per Luger, che attacca per la maggior parte del tempo finché il Total Package non lo sottomette alla Torture Rack dopo 3 minuti e 38 secondi. Un copione già visto tante volte.

The Giant arriva ad attaccare Luger ma rischia di subire una Torture Rack… però gli Outsiders lo salvano in tempo.

Filmato sul comportamento misterioso di Sting, che ha attaccato soltanto dei lottatori della WCW nella rissa finale dello show precedente.

Mr. JL vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 7/10. Rey Mysterio entra con un brano del tutto inadatto al suo personaggio, non ho mai capito questa associazione. Il match è chiaramente di buon livello, con mosse che non si vedono spesso nello show, inoltre i fan cominciano ad apprezzare questo genere di sfide. Rey Mysterio vince per schienamento dopo 6 minuti e 2 secondi.

Rey Mysterio raggiunge il tavolo di commento e dice che non è vero che Sting si è unito al nWo, ma che si è soltanto difeso dagli attacchi ricevuti. Viene riproposto ancora una volta il filmato ma non è quello che chiedeva Rey, bensì il video tributo già visto la puntata precedente. Boh, non aveva senso.

Buddy Lee Parker vs. Glacier
Squash. Primo match della seconda ora, con Glacier che vince facilmente per schienamento in 2 minuti e 29 secondi. Ormai Glacier non ha più presa sul pubblico.

The Amazing French Canadians (Carl Ouellet & Jacques Rougeau) (w/Col. Robert Parker) vs. The Public Enemy (Johnny Grunge & Rocco Rock)
Voto: 5.5/10. Gli Amazing French Canadians cantano l’inno canadese (in francese) ma vengono interrotti dai loro avversari per una sfida breve, divertente ma senza senso, con i Public Enemy che si fanno squalificare per l’uso di un tavolo in 3 minuti e 23 secondi.

I Public Enemy si prendono una rivincita sui loro avversari al termine della sfida.

Filmato su Big Bubba Rogers, che si è unito al nWo, attaccando i compagni del Dungeon of Doom (quel poco che rimane del gruppo), diventando il primo del Dungeon a tradire il gruppo per l’altra fazione.

Big Bubba Rogers vs. Konnan (w/Jimmy Hart)
Voto: 5-/10. Konnan è aggressivo, cercando di vendicarsi del tradimento dell’ex compagno del Dungeon e dopo 5 minuti e 36 secondi viene squalificato in maniera contestabile dall’arbitro Nick Patrick. Solita amministrazione con il comportamento controverso dell’arbitro.

WCW World Television Title: Lord Steven Regal (c) vs. Dean Malenko
Voto: 7-/10. Sfida super tecnica fra due lottatori molto abili sul ring, che purtroppo si chiude per tempo limite in 10 minuti, non dando il tempo di avere una conclusione degna visto che il limite è molto stretto (e il match per il titolo della settimana precedente è durato di più).

Jeff Jarrett vs. Rick Steiner (w/Scott Steiner)
Senza voto. Ancora una volta ci ritroviamo un main event che termina troppo presto e in modo assurdo, Rick Steiner domina, arriva il falso Sting per attaccare Double J ma Steiner aiuta Jarrett… che schiena il falso Sting?!? Ma che senso ha? Nemmeno era parte del match!

Eric Bischoff entra con la musica di Roddy Piper e un vestiario simile al suo in gonnella scozzese. Hogan finge di tremare dalla paura, ma Bischoff-Piper si getta a terra e l’arbitro Nick Patrick mostra finalmente di essere con il nWo, prendendo parte al segmento. Il vero Piper raggiunge il ring (si diceva che non fosse presente) con un ingresso trionfale. Hogan e Piper vengono separati dai membri della security in un finale esplosivo di puntata.

Voto finale: 6/10, una puntata lunga di Nitro che punta a costruire Starrcade ’96 con gli ultimi ritocchi. Dopo tanti mesi dove tutti hanno parlato di Hollywood Hogan e del suo comportamento, si fanno le stesse cose con Sting, che conquista sempre di più l’interesse dei fan di settimana in settimana. La prima ora è frenetica e succedono molte cose, dalla semifinale per il torneo americano che regala un classico mancato per poco, al confronto fra Jerry Lynn (Mr. JL) e Rey Mysterio. La seconda ora è di qualità più bassa, con due squalifiche consecutive che a volte mi fanno domandare “perché devo vedere dei match che non hanno una risoluzione?” Inoltre una cosa devo dirla… tempo limite di 10 minuti per uno show di due ore? Ridicolo! Questo limita parecchio il potenziale delle sfide a Nitro, oltre a ricordare che ci sono stati match che hanno superato quella durata di cui uno proprio per la stessa cintura (televisiva) la settimana precedente. Insomma… non ha senso! L’episodio è partito con le migliori intenzioni ma si è perso nel corso della sua lunga durata, lasciando un impatto minore del dovuto. Almeno ci sono stati tre match meritevoli, quindi non me la sento di colpevolizzare troppo la puntata che precede Starrcade, anche se si poteva fare molto di più. C’è inoltre da dire che il segmento conclusivo è di ottimo impatto.


Nitro, voto 6; Raw, voto 3. Nitro mantiene interesse per le rivalità in corso, Raw è stato tremendo.


Nitro 39 – Raw 22