martedì 14 novembre 2017

Recensione WCW Starrcade 1996 (29 dicembre 1996)

Recensione WCW Starrcade 1996
29 dicembre 1996 da Nashville (Tennessee)
Durata show: 2:45:11

L’evento più importante dell’anno porta alla sfida classica mai vista prima in uno scontro singolo: Roddy Piper contro Hollywood Hogan, stranamente senza il titolo mondiale in palio. Il team di commento è composto da Tony Schiavone, Bobby Heenan e Dusty Rhodes, con il supporto di Mike Tenay per le sfide più tecniche.

WCW World Cruiserweight Title / J-Crown Title: Dean Malenko (c) vs. Ultimo Dragon (w/Sonny Onoo) (c)
Voto: 8+/10. Due cinture in palio, una WCW e l’altra della NJPW. Il match è di alto livello, sia per la tecnica che per il ritmo. Indubbiamente una sfida appassionante, con tanti ribaltamenti di situazione e un finale in cui Ultimo Dragon vince per schienamento con un Tiger Suplex dopo 18 minuti e 30 secondi.

WCW World Women's Title: Akira Hokuto (w/Kensuke Sasaki & Sonny Onoo) vs. Madusa [Tournament Final Match]
Voto: 5+/10. Il torneo femminile non ha avuto molta promozione, infatti ha avuto un solo match disputato a Nitro… insomma, uno scenario non promettente per una cintura destinata a durare soltanto pochi mesi. Akira Hokuto e Madusa non hanno la possibilità di impressionare il pubblico, esce una sfida generica con qualche mossa discreta, ma nulla più di questo. È Akira Hokuto a vincere il titolo femminile dopo 7 minuti e 7 secondi.

Intervista a Roddy Piper, che è estremamente motivato a combattere Hollywood Hogan ed è sicuro di vincere.

Jushin Thunder Liger vs. Rey Misterio Jr.
Voto: 8/10. Un grande match fra i due lottatori, equilibrato e con delle fasi decisamente buone. Liger arriva alla vittoria per schienamento in 14 minuti e 16 secondi, così tutti i lottatori giapponesi hanno vinto i match dell’evento a cui partecipavano.

Chris Benoit (w/Woman) vs. Jeff Jarrett [No Disqualification Match]
Voto: 7.5/10. La sfida è più intensa di quanto immaginassi, colpi molto duri. La storia è della rivalità fra Benoit e Kevin Sullivan, che infatti interviene nel finale ad attaccare il canadese, mentre Arn Anderson attacca Jarrett all’esterno, ma Double J riesce a schienare l’avversario dopo 13 minuti e 48 secondi in un finale molto confusionario dove nemmeno Anderson si accorge del risultato.

Nessuno dei lottatori coinvolti nella sfida precedente vuole parlare a “Mean” Gene del match, tutti cercano di lasciarselo alle spalle, è difficile vedere dei vincitori lì dentro.

WCW World Tag Team Titles: The Outsiders (Kevin Nash & Scott Hall) (w/Syxx) (c) vs. The Faces Of Fear (Meng & The Barbarian) (w/Jimmy Hart)
Voto: 6/10. Meng e Barbarian fanno di tutto per rendere il match accattivante, anche se comunque non c’è nulla di particolarmente interessante o diverso dal solito. Gli Outsiders riescono ancora una volta a mantenere le cinture dopo 11 minuti e 52 secondi.

Hollywood Hogan viene intervistato proprio dopo il successo dei suoi compagni e anche lui è certo di arrivare alla vittoria nel main event.

WCW United States Heavyweight Title: Diamond Dallas Page vs. Eddie Guerrero [Tournament Final Match]
Voto: 7+/10. La finale del torneo è anche uno dei match più sentiti ed efficaci, DDP è alla sua grande occasione ma la vera sorpresa è Eddie Guerrero, che tiene testa all’avversario. Il nWo, che finora aveva aiutato Page, stavolta decide di abbandonarlo vista la sua opposizione al gruppo, e Guerrero se ne approfitta (forse senza saperlo) e schiena DDP dopo 15 minuti e 20 secondi, conquistando la cintura americana per la prima volta in carriera.

Lex Luger vs. The Giant
Voto: 5.5/10. Il match in sé non è particolarmente appassionante, lo stile dei due lottatori non si combina bene. Syxx interviene per aiutare Giant poi Sting sale sul ring per sussurrare qualcosa nell’orecchio al gigante (quindi rimanendo nel mistero), ma in realtà Lex Luger recupera la mazza da baseball e stordisce l’avversario per arrivare alla vittoria per schienamento in 13 minuti e 23 secondi. Il finale salva la sfida.

Hollywood Hogan vs. Roddy Piper
Voto: 3/10. La storia dietro al match è ottima, si è creato un grande interesse per questo confronto, che per Hogan è l’occasione di sconfiggere Piper in un match singolo per la prima volta in carriera, e per lo scozzese è la chance di assestare un duro colpo all’uomo che nessuno riesce a sconfiggere. Il match purtroppo è pessimo, fra i più brutti che si possano immaginare! Piper è in forma fisica pietosa, Hogan fa le sue cose e quindi non risalta. The Giant interviene per aiutare Hulk ma è la causa del suo collasso, perciò Piper lo sottopone alla Sleeper Hold e dopo lo schiena dopo 15 minuti e 36 secondi. Potrei dare un voto minore, ma probabilmente lo tengo per il main event di Starrcade ’97.

Hollywood Hogan e gli Outsiders sono preoccupati per quanto è successo e se la prendono con The Giant, che cerca di giustificarsi. Per la prima volta il nWo è sconfitto in un evento maggiore.


Voto finale: 7/10, una parte dell’evento è veramente ottima, ci sono due match assolutamente meritevoli. Dean Malenko contro Ultimo Dragon è la sfida migliore dell’evento, seguita da Rey Mysterio contro Jushin Liger. Due match che visti ad anni di distanza rimangono punti di forza, proprio perché non c’è bisogno di una storia sentita per essere compresi. Quello che si vede sul ring è quanto basta da sapere. Passando alla sfida più attesa su cui è basato l’evento, Piper contro Hogan è un flop assoluto. Il match è un’agonia da seguire e gli interventi esterni non riescono a renderlo migliore, purtroppo tutto il carisma di Piper lascia spazio ai limiti di un lottatore ormai ritirato che fatica a rientrare sul ring. Anche il match fra Lex Luger e The Giant è deludente, ma almeno ha una buona conclusione. Invece l’ultimo match che riguarda il nWo è la sfida di coppia, che non regala nulla di nuovo ma risulta sufficiente. Buone cose dalla finale del torneo americano, Eddie Guerrero ottiene una vittoria importante in carriera contro DDP. L’evento è probabilmente più da ricordare per il contenuto dei suoi match che per un’evoluzione delle storie, ma qualcosa di importante succede, il new World order comincia a dare piccoli segni di cedimento, ed è la prima volta che si vede. Questa rimane l’attrazione principale con cui la WCW si proietta nel 1997, e tutto sommato Starrcade ’96 risulta un successo almeno in parte. Sting, la figura chiave degli ultimi mesi, rimane fuori dal ring, ma ha una presenza d’impatto come sempre. La WCW qui mostra di saper ancora intrattenere bene i fan. Nonostante un main event fallimentare dove il risultato serve a far discutere e parlarne a lungo, il resto dell’evento è capace di sorprendere, con l’impegno di tutti i lottatori, perfino delle due lottatrici che si ritrovano a disputare una sfida che al pubblico locale non interessa minimamente. La prima ora in particolare non nasconde affatto il talento dei lottatori giapponesi e dà loro modo di mettere in mostra il proprio talento senza giocare sulla carta del patriottismo. Ben fatto.

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