venerdì 3 novembre 2017

Recensione In Your House 12 (15 dicembre 1996)

Recensione In Your House 12: It’s Time
15 dicembre 1996 da West Palm Beach (Florida)
Durata show: 1:47:39

Siamo all’ultimo pay per view del 1996. In Your House non ha avuto una buona costruzione se si considera che due match su cinque non hanno nemmeno dietro una storia.
Nel pre-show Rocky Maivia ha sconfitto Salvatore Sincere.

Flash Funk vs. Leif Cassidy
Voto: 7-/10. Un match dinamico, pieno di azione, anche se Flash Funk rallenta un po’ le cose mettendosi nelle sue pose che dovrebbero far ridere, ma su di me non hanno effetto. La sfida lo vede vincere schienando Cassidy in 10 minuti e 34 secondi di Wrestling di buona qualità.

WWF World Tag Team Titles: Owen Hart & The British Bulldog (w/Clarence Mason) (c) vs. (Fake) Diesel & (Fake) Razor Ramon
Voto: 5.5/10. Niente di speciale, i falsi Diesel e Ramon sono soltanto delle perdite di tempo sul ring. Hart e Bulldog mantengono le cinture in 10 minuti e 45 secondi, dimostrando di essere ancora il migliore team della federazione.

Steve Austin arriva dopo la sfida ad attaccare British Bulldog, continuano ad esserci problemi fra loro.

Ahmed Johnson ritorna attivo dopo mesi di infortunio. Il lottatore sarà disponibile alla Royal Rumble e ce l’ha con Faarooq perché gli ha causato dei gravi danni e lui ha perso tutto. Il discorso viene interrotto dalla musica della Nation of Domination, Faarooq dice di voler creare un suo gruppo di persone e farsi valere. I due sono ormai pronti per la loro futura sfida.

WWF Intercontinental Title: Hunter Hearst Helmsley (c) vs. Marc Mero (w/Sable)
Voto: 7/10. La carriera di Hunter è in ascesa, nonostante le sconfitte che continua ancora a subire a Raw, ma è questo il match in cui provare di essere un campione dopo aver vinto la cintura grazie all’aiuto di Mr. Perfect. C’è anche un’altra storia da tenere a mente, HHH vuole Marlena come sua valletta e manager e quindi questo crea problemi a Goldust, che infatti interviene nel match per attaccarlo. Mero vince per conteggio fuori in 14 minuti e 3 secondi.

Intervista a Sycho Sid, di cui come al solito non si capisce nulla di quello che dice.

The Executioner (w/Paul Bearer) vs. The Undertaker [Armageddon Rules Match]
Voto: 3/10. Questo è sicuramente uno fra i peggiori match dell’anno. Terribile su tutti gli aspetti. Parte del match è fra Undertaker e Mankind e si svolge fuori dal ring, in varie parti dell’arena. È tutto così assurdo che non si può nemmeno seguire l’azione e rimanere coinvolti. Come se non bastasse, tutto si risolve con una vittoria facile di Undertaker in 11 minuti e 31 secondi. Insomma, veramente pessimo e fra un po’ nemmeno si sentirà più parlare di questo Executioner!

Intervista a Bret “The Hitman” Hart, che appare più aggressivo del solito e dice di essere stufo di vedere Shawn Michaels, vuole essere lui il protagonista degli show.

WWF World Heavyweight Title: Sycho Sid (c) vs. Bret Hart
Voto: 6.5/10. Un match intenso che talvolta si perde nel tentativo di raccontare una storia. Shawn Michaels è al tavolo di commento e continua a mostrare fastidio per Bret Hart. Lui esce dal ring per prendere una sedia perché è in difficoltà e Michaels sembra supportarlo. Sid lo spinge contro HBK e questo lo porta a collidere. Arriva la Powerbomb e Sid rimane campione dopo una vittoria per schienamento in 17 minuti e 3 secondi. Da notare verso la metà della sfida la presenza di Steve Austin ad attaccare Hart mentre British Bulldog poi va ad aggredire Stone Cold.

Al termine del match Bret Hart attacca Shawn Michaels e c’è una rissa fra i due lottatori, la rivalità fra loro si fa sempre più accesa.


Voto finale: 5.5/10, un evento mediocre, dove l’undercard supera le sfide principali nella qualità. Sicuramente ho apprezzato di più Marc Mero contro HHH che l’attesa sfida fra Sycho Sid e Bret Hart, o il pessimo match fra Undertaker ed Executioner, roba che speravo di non vedere più dopo tante sfide agonizzanti del Phenom del passato. Continuano ad essere impiegati i falsi Razor e Diesel, che è qualcosa di davvero irritante, sembra uno scherzo tirato avanti per lungo tempo. Mentre Flash Funk contro Leif Cassidy risulta la sfida piacevole di cui non si ricorderà nessuno. Insomma, per me si può tranquillamente saltare questo evento, ma se ci si sofferma sulla qualità di un paio di sfide e sulla rivalità fra Sycho Sid, Bret Hart e Shawn Michaels, allora ne esce qualcosa di buono. Non lo reputo sufficiente, ma ci arriva vicino.

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