domenica 5 novembre 2017

Recensione Judgment Day 2001 (20 maggio 2001)

Recensione Judgment Day 2001
20 maggio 2001 da Sacramento (California)
Durata show: 2:41:15

Al tavolo di commento ci sono Jim Ross e Paul Heyman. William Regal raggiunge il ring per parlare di quanto sia disgustato da Rikishi e lo minaccia di gravi conseguenze nel caso di un suo assalto con il sedere sulla faccia. Sappiamo già tutti che accadrà al 100%!

Rikishi vs. William Regal
Voto: 5/10. La sfida è sul piano della commedia, ovviamente arriva lo Stink Face di Rikishi a disgustare Regal, che tuttavia riesce a vincere per schienamento in 3 minuti e 56 secondi sfruttando l’infortunio subito in precedenza dal rivale.

Edge e Christian parlano dell’opportunità di diventare campioni di coppia per l’ottava volta in carriera se otterranno la title shot stasera. Kurt Angle arriva da loro per vantarsi di come vincerà la sfida in sole due riprese su tre.

Triple H e Stephanie McMahon raggiungono Vince, che discutono di piani per la serata.

Kurt Angle fa un lungo discorso al pubblico prima della sua sfida, in attesa di riprendersi le medaglie olimpiche che gli sono state sottratte da Benoit.

Chris Benoit vs. Kurt Angle [Three Stages Of Hell Match]
Voto: 8.5/10. La prima ripresa viene vinta in circa un minuto da Benoit dopo un suo Angle Slam. La seconda ripresa permette ai lottatori di uscire dal ring ed è un Submission match. Kurt Angle riesce a vincere questa con l’Angle Lock in 13 minuti e 27 secondi. Si procede al Ladder match, con entrambe le medaglie olimpiche appese in alto, da recuperare con una scala. Questa fase è la migliore del match, con parecchia creatività da parte dei lottatori, ma non manca nemmeno la qualità tecnica. Angle arriva alla vittoria in 24 minuti, recuperando le sue medaglie grazie all’aiuto di Edge e Christian.

William Regal si sta facendo curare le ferite, ma Undertaker lo ferma e vuole un No Holds Barred match contro Steve Austin come stipulazione, minacciandolo fino a ottenere quello che vuole.

Per qualche ragione che non comprendo, Jerry Lynn è a New York con un gruppo di fan e annuncia che a breve difenderà il titolo Light Heavyweight, poi dice a Jim Ross che se non lo crede un buon wrestler dovrà soltanto guardarlo in azione.

WWF Hardcore Title: Rhyno (c) vs. Test vs. The Big Show [Triple Threat Match]
Voto: 5/10. Qui tutto quello che succede capita per caso, non c’è il minimo ritmo o senso logico, ma almeno diverte. L’azione si sposta nel backstage, dove Big Show viene messo KO da entrambi i rivali, ma fa in tempo per tornare verso la fine del match… e subire la Gore decisiva da parte di Rhyno, che vince per schienamento in 9 minuti e 13 secondi, rimanendo campione.

Eddie Guerrero si offre di dare consigli a Lita contro Chyna, ma lei non pare interessata a tattiche sporche per vincere.

William Regal comunica a Steve Austin il cambiamento di stipulazione del suo match aspettandosi la sua collera, invece Stone Cold dice che va bene, sorprendendolo.

WWF World Women's Title Match: Chyna (c) vs. Lita
Voto: 5-/10. Un match basato sulla sportività, ma che non funziona. Lita è ancora grezza sul ring e si vedono più i difetti che i pregi. Eddie Guerrero arriva ad osservare sulla rampa, provocando Chyna, ma lei riesce comunque a vincere per schienamento dopo 6 minuti e 30 secondi. C’è ancora bassa qualità dalla divisione femminile.

Kurt Angle promette una cerimonia olimpica per Raw dove celebrerà il ritorno delle sue medaglie. Intanto, Edge e Christian puntano a tornare campioni di coppia.

WWF Intercontinental Title: Triple H (w/Stephanie McMahon-Helmsley) (c) vs. Kane [Chain Match]
Voto: 6/10. Non amo particolarmente il Chain match come stipulazione perché vedere due wrestler legati da una catena li limita parecchio, e non c’è quell’intensità da far sembrare il match di alto livello. Però HHH e Kane si danno da fare, ma quello che funziona davvero è il finale con l’intervento di Steve Austin, che afferra una sedia per colpire Kane, ma per errore colpisce Hunter, portando così Kane alla vittoria della cintura intercontinentale per schienamento in 12 minuti e 28 secondi.

Chris Jericho viene intervistato e dice di avere un partner a sorpresa per la sfida seguente, il suo obiettivo è di sconfiggere Edge e Christian.

WWF World Tag Team Title #1 Contendership: Chris Jericho & Mystery Partner vs. Christian & Edge vs. The APA (Bradshaw & Faarooq) vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (w/Spike Dudley) vs. The Hardy Boyz (Jeff Hardy & Matt Hardy) vs. The Radicalz (Dean Malenko & Perry Saturn) (w/Terri) vs. The X-Factor (Justin Credible & X-Pac) (w/Albert) [Tag Team Turmoil Match]
Voto: 7.5/10. Il Turmoil è la sfida a round di due team a confronto fino al termine delle squadre. Si comincia con APA contro i Radicalz, Dean Malenko e Perry Saturn. In breve tempo, gli APA sconfiggono gli avversari, poi affrontano i Dudley Boyz. Intervengono gli Holly a disturbare i Dudley perciò gli APA superano anche questo turno con l’aiuto di un tavolo spezzato. Arrivano gli X-Factor (team che non mi è mai piaciuto e che non ha la minima chimica di squadra). Con l’aiuto di Albert, sono gli X-Factor a superare il turno. È tempo dell’ingresso degli Hardy Boyz, che accendono la sfida, ma di nuovo la situazione di 3 contro 2 porta gli X-Factor a superare anche loro. Chris Jericho presenta il suo partner misterioso… Chris Benoit (che ha già lottato in un lungo match contro Kurt Angle). I due riescono a vincere per sottomissione contro l’X-Factor, e infine affrontano Edge e Christian, il quale viene fatto cedere da Benoit, che vince il match insieme a Jericho. Grande match, durato 25 minuti e 53 secondi, che sarebbe stato perfino migliore senza la fase di dominio di X-Pac e Credible.

Vince McMahon si unisce al tavolo di commento per il main event.

WWF World Heavyweight Title: Steve Austin (c) vs. The Undertaker [No Holds Barred Match]
Voto: 6/10. Sfida con colpi duri, infatti un odiatissimo Steve Austin fa sanguinare Undertaker ed è al pieno della sua aggressività. Arriva la Stunner ma non basta per chiudere la sfida. Triple H interviene ma viene preso di mira da Taker con una sedia, perciò Austin si salva solo grazie all’aiuto di Vince McMahon. Nel solito finale confusionario, Stone Cold colpisce per errore McMahon, HHH però usa una martellata sul Phenom e quindi Austin va allo schienamento vincente in 22 minuti e 53 secondi. Tanta confusione per un match che non mi ha impressionato.

Kane arriva sul ring ma è troppo tardi per evitare la vittoria di Steve Austin, che se ne va trionfante e ancora campione del mondo.


Voto finale: 6.5/10, un evento che ho dovuto vedere in più riprese, che ho trovato pesante nonostante l’ottima qualità di un paio di sfide, di cui un imperdibile Three Stages of Hell fra Kurt Angle e Chris Benoit. La vera rivelazione è stato il Turmoil match fra i team della federazione, capace di offrire 25 minuti di competizione dando spazio a diversi team (anche se altri sono stati un po’ oscurati). Purtroppo il resto non è all’altezza, e già il main event nonostante i nomi coinvolti riesce a deludere. Steve Austin e Undertaker fanno un match intenso ma poco coerente, che non sembra aggiungere nulla che non sia già stato visto da loro. Entrambi non sono nelle migliori condizioni fisiche e si nota immediatamente. Tutto il resto dell’evento volge intorno alla sufficienza, o all’insufficienza leggera. È il 2001, non si riesce a sprofondare troppo in basso perché la federazione ha alcuni lottatori stellari e un pubblico sempre gasato per quello che accade. Ad esempio anche Triple H contro Kane, con grande potenziale, non riesce a offrire la qualità desiderata, ma coinvolge grazie alla fama dei due lottatori e all’incredibile capacità di Hunter di farsi odiare dal pubblico. Sicuramente non passa alla storia, ma è in un periodo dove è veramente difficile non apprezzare il contenuto degli eventi.

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