Recensione WWE Extreme
Rules 2018
15 luglio 2018 da Pittsburg
(Pennsylvania)
Durata show: 3:40:23
Il problema di questo evento è una scarsa costruzione, con
rarissimi stimoli, tant’è che non trovo match ad attirarmi molto, oltre a
precedere Summerslam, dove si orientano tutti gli sforzi maggiori di creare un
evento interessante.
WWE RAW Tag Team Titles: The Deleters Of Worlds (Bray Wyatt & Matt
Hardy) (c) vs. The B-Team (Bo Dallas & Curtis Axel)
Voto: 5.5/10. Non si parte benissimo, tendo ad apprezzare i
team secondari che hanno la loro opportunità di sfondare, ma quando si tratta
di Bo Dallas e Curtis Axel, due fra i lottatori meno sfruttati da quando sono
usciti da NXT, e spesso senza un ruolo, allora davvero non so cosa pensare. Il
match non è mai davvero interessante e la combinazione Hardy-Wyatt ha perso
ogni interesse quasi subito. Il B-Team ottiene la vittoria e le cinture di
coppia quando Bo Dallas ottiene lo schienamento vincente dopo 8 minuti, a causa
di una collisione fra i due campioni imprevista.
Kurt Angle annuncia che se Brock Lesnar non tornerà la sera
seguente a Raw verrà privato dell’Universal Title.
Baron Corbin vs. Finn
Balor
Voto: 6+/10. Do credito alla costruzione di Baron Corbin,
mentre Finn Balor è usato molto meno del suo potenziale, ma è qualcosa che
sappiamo già da parecchi mesi. Qui arriva un risultato a sorpresa, perché Balor
vince per schienamento dopo 8 minuti e 20 secondi, ma ci arriva quasi dal
nulla, senza un successo definitivo, quindi la rivalità proseguirà sicuramente
nel prossimo periodo.
I Bludgeon Brothers fanno un attacco a sorpresa a Kane e
Daniel Bryan, e in particolare arriva una martellata sul piede di Kane, che
pare infortunarlo gravemente. Doveva essere l’evento del ritorno del team (è
pure il poster di Extreme Rules), ma Kane è già fuori gioco.
WWE SmackDown Women's Title: Carmella (c) vs. Asuka
Voto: 4/10. Ricordo la stipulazione speciale: James Ellsworth
è rinchiuso nella gabbia sospesa sopra al ring. Carmella fin dall’inizio cerca
di rubare la vittoria, ma dopo pochi minuti si passa alla comicità più becera
con Ellsworth che si libera ma rimane bloccato e sospeso a mezz’aria. Dovrebbe
far ridere, ma sono ben pochi a divertirsi perché non funziona come dovrebbe.
Carmella getta Asuka contro la struttura e così la schiena in 5 minuti e 25
secondi per un altro finale non definitivo.
Asuka si sfoga con Ellsworth al termine della sfida, colpendolo
di nuovo.
WWE United States Title: Jeff Hardy (c) vs. Shinsuke Nakamura
Senza voto. Nakamura colpisce Hardy con un colpo basso prima
della campanella, poi in 6 secondi chiude con la Kinshasa e lo schiena,
conquistando la cintura. Una scelta non sensata, proprio perché dopo due sfide
dal finale dubbioso forse serviva un match più fisico e non un altro segmento.
Randy Orton fa il suo ritorno e prende di mira Nakamura e la
cintura americana… ma attacca Jeff Hardy con un calcio alle parti basse, senza
fare l’RKO che il pubblico invece voleva vedere. Altra scelta davvero stupida a
mio parere perché non dà ai fan quello che vorrebbero vedere, mentre Jeff Hardy
esce malissimo da questo evento, ridicolizzato in successione. L’unica
comprensione da parte mia è che Nakamura è infortunato e Hardy sembra messo
male.
Braun Strowman vs. Kevin Owens [Steel Cage Match]
Voto: 7/10. Nonostante il breve tempo a disposizione questo è
un match fra due lottatori che sanno far bene il loro lavoro e riescono a
trarre il massimo profitto dalla situazione. Owens riesce ad ammanettare
Strowman e lo deride, addirittura con il gesto del “Suck It” che sembra un po’
fuori personaggio. Strowman si libera dalle manette e lo raggiunge, in cima
alla gabbia poi lo lancia su un tavolo e fa vincere Owens dopo un bel bump di
chiusura in 8 minuti e 5 secondi. La sconfitta di Strowman non debilita
minimamente il suo status, visto il dominio e la sua scelta di chiudere la
sfida in quel modo.
WWE SmackDown Tag Team Titles: The Bludgeon Brothers (Harper &
Rowan) (c) vs. Team Hell No (Daniel Bryan & Kane)
Voto: 5/10. Daniel Bryan combatte da solo per quasi tutto il
match a causa dell’infortunio di Kane, che interviene più avanti ma non riesce
a far nulla. I Bludgeon vincono per schienamento in 8 minuti e 20 secondi. Una
sfida 1 contro 2, ma è un Bryan che da solo non riesce a farcela, tre anni fa
lo avremmo visto trionfare anche per conto suo.
Bobby Lashley vs. Roman Reigns
Voto: 7.5/10.
Nessuna sorpresa sulla
capacità dei due lottatori di garantire una buona sfida, che coinvolge il
pubblico. Lashley è in uno dei suoi giorni migliori, regge il confronto con
Roman e addirittura lo schiena dopo 14 minuti e 50 secondi, conquistando un
successo a sorpresa. Sicuramente è una sfida fisica, di quelle che riescono
meglio in WWE.
WWE RAW Women's Title: Alexa Bliss (w/Mickie James) (c) vs. Nia Jax
(w/Natalya) [Extreme Rules Match]
Voto: 6-/10. Qui il talento non manca ma la stipulazione
rende tutto più difficile da apprezzare. Non c’è proprio nulla di davvero ben
fatto perché l’utilizzo delle armi è pessimo. Mickie James è praticamente la
protagonista della sfida e Ronda Rousey interviene verso la fine ma senza rendersi
davvero utile. Alexa Bliss si approfitta dei tanti interventi a favore da parte
di Mickie e poi schiena Nia Jax dopo soli 7 minuti e 30 secondi.
WWE Title: AJ Styles (c) vs. Rusev (w/Aiden English)
Voto: 7/10. La sfida parte lenta, perfino troppo per gli
standard di un match per il titolo WWE. Non arriva mai ad alti livelli anche se
più volte si riesce ad apprezzare l’intensità. La scelta di Rusev è atipica,
invece di farsi strada tifato dai fan contro avversari di livello minore viene
subito mandato contro il campione WWE, ed il risultato qui è inevitabile, AJ
vince per schienamento dopo 15 minuti e 35 secondi. Almeno nel finale la sfida
riesce benissimo ma si poteva fare di meglio.
WWE Intercontinental Title: Dolph Ziggler (c) (w/Drew McIntyre) vs. Seth
Rollins [30 Minute Iron Man Match]
Voto: 8-/10. Apprezzo il collocamento di questo match nel
main event, finalmente il titolo intercontinentale torna ad avere rilievo
(anche senza The Miz) e la lunga durata dà la possibilità ai due lottatori di
esprimersi al meglio. Il problema è più che altro gestionale, Rollins effettua
due schienamenti, poi McIntyre lo porta sul 3-0 per una serie di attacchi che
lo debilita. In pochi minuti Ziggler parecchia sul 3-3 e si porta in vantaggio
4-3 prima ancora di metà sfida. Rollins pareggia i conti sui 4-4 verso la fine
e arriva a un passo dalla vittoria allo scadere del tempo. Ziggler si prepara
ad andarsene con la cintura ma Kurt Angle fa riprendere la sfida oltre il tempo
limite. McIntyre distrae Rollins e il campione se ne approfitta per schienarlo
in 30 minuti e 10 secondi (praticamente subito) per vincere 5-4. Per me la
parte dell’attacco di McIntyre durante la sfida la penalizza molto ma c’è da
apprezzare il duro lavoro dei due lottatori nel garantire un main event degno
di tale nome per il contenuto tecnico. Bravissimi entrambi anche se di sicuro
passa come uno degli Iron Man match meno epici di sempre.
Voto finale: 4/10, i voti ai match non
sono poi così brutti ma Extreme Rules in sé è un evento evitabile, fra i
peggiori a cui abbiamo assistito. Mancava mordente e l’unica grande promessa
era il ritorno del Team Hell No, presente pure nei poster, mentre Kane è
praticamente assente nella sfida. Anche il tanto pubblicizzato Jeff Hardy
contro Shinsuke Nakamura viene chiuso in pochi secondi, ma poi promosso per la
puntata seguente di Smackdown. Forse sono fra i pochi ad apprezzare il
collocamento di Ziggler contro Rollins come main event, è giusto dar spazio a
una sfida di 30 minuti, per quanto non sia fra i migliori Iron Man match. AJ
Styles contro Rusev personalmente mi ha deluso, l’ho trovato privo di carattere
ma almeno il pubblico era coinvolto. Lashley contro Roman è una fra le peggiori
rivalità dell’anno, però la sfida funziona ed era inevitabile visto quanto si
cerca di costruire entrambi i lottatori come due macchine indistruttibili,
specialmente Roman la cui caduta mi sorprende proprio ora che dovrebbe essere
lanciato per il titolo Universal. Strowman ha il momento migliore dell’evento
quando scaraventa Kevin Owens dalla cima della gabbia, sacrificando la
vittoria. I due match femminili sono pessimi, la divisione è irriconoscibile a
causa di pessime scelte una dopo l’altra. Chiudo dicendo che un pay per view il
cui unico argomento interessante è “il B-Team ha vinto le cinture di coppia”
allora non ha svolto il suo dovere. Perché c’è solo una grande voglia di
svoltare pagina e passare ad eventi migliori. Siamo ai livelli di Backlash 2018
e non pensavo che si potesse cadere di nuovo così in basso.