mercoledì 18 luglio 2018

Recensione Extreme Rules 2018 (15 luglio 2018)


Recensione WWE Extreme Rules 2018
15 luglio 2018 da Pittsburg (Pennsylvania)
Durata show: 3:40:23

Il problema di questo evento è una scarsa costruzione, con rarissimi stimoli, tant’è che non trovo match ad attirarmi molto, oltre a precedere Summerslam, dove si orientano tutti gli sforzi maggiori di creare un evento interessante.

WWE RAW Tag Team Titles: The Deleters Of Worlds (Bray Wyatt & Matt Hardy) (c) vs. The B-Team (Bo Dallas & Curtis Axel)
Voto: 5.5/10. Non si parte benissimo, tendo ad apprezzare i team secondari che hanno la loro opportunità di sfondare, ma quando si tratta di Bo Dallas e Curtis Axel, due fra i lottatori meno sfruttati da quando sono usciti da NXT, e spesso senza un ruolo, allora davvero non so cosa pensare. Il match non è mai davvero interessante e la combinazione Hardy-Wyatt ha perso ogni interesse quasi subito. Il B-Team ottiene la vittoria e le cinture di coppia quando Bo Dallas ottiene lo schienamento vincente dopo 8 minuti, a causa di una collisione fra i due campioni imprevista.

Kurt Angle annuncia che se Brock Lesnar non tornerà la sera seguente a Raw verrà privato dell’Universal Title.

Baron Corbin vs. Finn Balor
Voto: 6+/10. Do credito alla costruzione di Baron Corbin, mentre Finn Balor è usato molto meno del suo potenziale, ma è qualcosa che sappiamo già da parecchi mesi. Qui arriva un risultato a sorpresa, perché Balor vince per schienamento dopo 8 minuti e 20 secondi, ma ci arriva quasi dal nulla, senza un successo definitivo, quindi la rivalità proseguirà sicuramente nel prossimo periodo.

I Bludgeon Brothers fanno un attacco a sorpresa a Kane e Daniel Bryan, e in particolare arriva una martellata sul piede di Kane, che pare infortunarlo gravemente. Doveva essere l’evento del ritorno del team (è pure il poster di Extreme Rules), ma Kane è già fuori gioco.

WWE SmackDown Women's Title: Carmella (c) vs. Asuka
Voto: 4/10. Ricordo la stipulazione speciale: James Ellsworth è rinchiuso nella gabbia sospesa sopra al ring. Carmella fin dall’inizio cerca di rubare la vittoria, ma dopo pochi minuti si passa alla comicità più becera con Ellsworth che si libera ma rimane bloccato e sospeso a mezz’aria. Dovrebbe far ridere, ma sono ben pochi a divertirsi perché non funziona come dovrebbe. Carmella getta Asuka contro la struttura e così la schiena in 5 minuti e 25 secondi per un altro finale non definitivo.

Asuka si sfoga con Ellsworth al termine della sfida, colpendolo di nuovo.

WWE United States Title: Jeff Hardy (c) vs. Shinsuke Nakamura
Senza voto. Nakamura colpisce Hardy con un colpo basso prima della campanella, poi in 6 secondi chiude con la Kinshasa e lo schiena, conquistando la cintura. Una scelta non sensata, proprio perché dopo due sfide dal finale dubbioso forse serviva un match più fisico e non un altro segmento.

Randy Orton fa il suo ritorno e prende di mira Nakamura e la cintura americana… ma attacca Jeff Hardy con un calcio alle parti basse, senza fare l’RKO che il pubblico invece voleva vedere. Altra scelta davvero stupida a mio parere perché non dà ai fan quello che vorrebbero vedere, mentre Jeff Hardy esce malissimo da questo evento, ridicolizzato in successione. L’unica comprensione da parte mia è che Nakamura è infortunato e Hardy sembra messo male.

Braun Strowman vs. Kevin Owens [Steel Cage Match]
Voto: 7/10. Nonostante il breve tempo a disposizione questo è un match fra due lottatori che sanno far bene il loro lavoro e riescono a trarre il massimo profitto dalla situazione. Owens riesce ad ammanettare Strowman e lo deride, addirittura con il gesto del “Suck It” che sembra un po’ fuori personaggio. Strowman si libera dalle manette e lo raggiunge, in cima alla gabbia poi lo lancia su un tavolo e fa vincere Owens dopo un bel bump di chiusura in 8 minuti e 5 secondi. La sconfitta di Strowman non debilita minimamente il suo status, visto il dominio e la sua scelta di chiudere la sfida in quel modo.

WWE SmackDown Tag Team Titles: The Bludgeon Brothers (Harper & Rowan) (c) vs. Team Hell No (Daniel Bryan & Kane)
Voto: 5/10. Daniel Bryan combatte da solo per quasi tutto il match a causa dell’infortunio di Kane, che interviene più avanti ma non riesce a far nulla. I Bludgeon vincono per schienamento in 8 minuti e 20 secondi. Una sfida 1 contro 2, ma è un Bryan che da solo non riesce a farcela, tre anni fa lo avremmo visto trionfare anche per conto suo.

Bobby Lashley vs. Roman Reigns
Voto: 7.5/10. Nessuna sorpresa sulla capacità dei due lottatori di garantire una buona sfida, che coinvolge il pubblico. Lashley è in uno dei suoi giorni migliori, regge il confronto con Roman e addirittura lo schiena dopo 14 minuti e 50 secondi, conquistando un successo a sorpresa. Sicuramente è una sfida fisica, di quelle che riescono meglio in WWE.

WWE RAW Women's Title: Alexa Bliss (w/Mickie James) (c) vs. Nia Jax (w/Natalya) [Extreme Rules Match]
Voto: 6-/10. Qui il talento non manca ma la stipulazione rende tutto più difficile da apprezzare. Non c’è proprio nulla di davvero ben fatto perché l’utilizzo delle armi è pessimo. Mickie James è praticamente la protagonista della sfida e Ronda Rousey interviene verso la fine ma senza rendersi davvero utile. Alexa Bliss si approfitta dei tanti interventi a favore da parte di Mickie e poi schiena Nia Jax dopo soli 7 minuti e 30 secondi.

WWE Title: AJ Styles (c) vs. Rusev (w/Aiden English)
Voto: 7/10. La sfida parte lenta, perfino troppo per gli standard di un match per il titolo WWE. Non arriva mai ad alti livelli anche se più volte si riesce ad apprezzare l’intensità. La scelta di Rusev è atipica, invece di farsi strada tifato dai fan contro avversari di livello minore viene subito mandato contro il campione WWE, ed il risultato qui è inevitabile, AJ vince per schienamento dopo 15 minuti e 35 secondi. Almeno nel finale la sfida riesce benissimo ma si poteva fare di meglio.

WWE Intercontinental Title: Dolph Ziggler (c) (w/Drew McIntyre) vs. Seth Rollins [30 Minute Iron Man Match]
Voto: 8-/10. Apprezzo il collocamento di questo match nel main event, finalmente il titolo intercontinentale torna ad avere rilievo (anche senza The Miz) e la lunga durata dà la possibilità ai due lottatori di esprimersi al meglio. Il problema è più che altro gestionale, Rollins effettua due schienamenti, poi McIntyre lo porta sul 3-0 per una serie di attacchi che lo debilita. In pochi minuti Ziggler parecchia sul 3-3 e si porta in vantaggio 4-3 prima ancora di metà sfida. Rollins pareggia i conti sui 4-4 verso la fine e arriva a un passo dalla vittoria allo scadere del tempo. Ziggler si prepara ad andarsene con la cintura ma Kurt Angle fa riprendere la sfida oltre il tempo limite. McIntyre distrae Rollins e il campione se ne approfitta per schienarlo in 30 minuti e 10 secondi (praticamente subito) per vincere 5-4. Per me la parte dell’attacco di McIntyre durante la sfida la penalizza molto ma c’è da apprezzare il duro lavoro dei due lottatori nel garantire un main event degno di tale nome per il contenuto tecnico. Bravissimi entrambi anche se di sicuro passa come uno degli Iron Man match meno epici di sempre.

Voto finale: 4/10, i voti ai match non sono poi così brutti ma Extreme Rules in sé è un evento evitabile, fra i peggiori a cui abbiamo assistito. Mancava mordente e l’unica grande promessa era il ritorno del Team Hell No, presente pure nei poster, mentre Kane è praticamente assente nella sfida. Anche il tanto pubblicizzato Jeff Hardy contro Shinsuke Nakamura viene chiuso in pochi secondi, ma poi promosso per la puntata seguente di Smackdown. Forse sono fra i pochi ad apprezzare il collocamento di Ziggler contro Rollins come main event, è giusto dar spazio a una sfida di 30 minuti, per quanto non sia fra i migliori Iron Man match. AJ Styles contro Rusev personalmente mi ha deluso, l’ho trovato privo di carattere ma almeno il pubblico era coinvolto. Lashley contro Roman è una fra le peggiori rivalità dell’anno, però la sfida funziona ed era inevitabile visto quanto si cerca di costruire entrambi i lottatori come due macchine indistruttibili, specialmente Roman la cui caduta mi sorprende proprio ora che dovrebbe essere lanciato per il titolo Universal. Strowman ha il momento migliore dell’evento quando scaraventa Kevin Owens dalla cima della gabbia, sacrificando la vittoria. I due match femminili sono pessimi, la divisione è irriconoscibile a causa di pessime scelte una dopo l’altra. Chiudo dicendo che un pay per view il cui unico argomento interessante è “il B-Team ha vinto le cinture di coppia” allora non ha svolto il suo dovere. Perché c’è solo una grande voglia di svoltare pagina e passare ad eventi migliori. Siamo ai livelli di Backlash 2018 e non pensavo che si potesse cadere di nuovo così in basso.