Recensione WWE Insurrextion 2003
7 giugno 2003 da
Newcastle (Regno Unito)
Durata show: 2 ore e 28 minuti
Siamo in un periodo dove il roster di Smackdown sta facendo
qualcosa di davvero grandioso… ma questo è un pay per view esclusivo del roster
di Raw in tour in Inghilterra, esclusiva del territorio britannico. Sì, uno di
quegli show di solito riempitivi e spesso inutili per gli spettatori da casa.
Magari la qualità stavolta sarà buona? Scopriamolo insieme!
World Women's Title: Jazz (w/Theodore Long) (c) vs. Trish
Stratus
Voto: 6.5/10. Finalmente viene concessa una sfida seria per
il titolo, con abbastanza tempo per dar spazio alle lottatrici di mostrare le
loro capacità. La gestione è come spesso avviene deludente, con un finale dove
è Theodore Long a intervenire e spingere Jazz alla vittoria per schienamento
dopo 10 minuti e 45 secondi. La verità è che lo ritengo un match appena
sufficiente o poco più di questo, apprezzo almeno che sia trattato più di un
semplice intercalare ma è la prima sfida ufficiale dell’evento.
Intercontinental
Title: Christian (c) vs. Booker T
Voto: 7/10. Credo che qui ci fosse il giusto interesse da
parte del pubblico. Booker T, che meritava di vincere il titolo, era stato
fregato da Christian all’ultimo ed eccoli di nuovo a confronto, ma la rivalità
durerà ancora un po’ di mesi! Purtroppo il ritmo non è eccezionale ma risulta
comunque una sfida godibile, con la vittoria di Christian per schienamento dopo
15 minuti e 12 secondi. Grande impegno ma resa non proprio perfetta. È una tappa
intermedia.
World Tag
Team Titles: Kane & Rob Van Dam (c) vs. La Resistance (Rene Dupree &
Sylvain Grenier)
Voto: 6.5/10. Nel 2003 La Resistance stava diventando uno dei
maggiori tag team, ma per fortuna ce ne erano ancora di migliori in
circolazione! Però è chiaro che ormai Dupree e Grenier si stavano prendendo il
loro spazio personale. A mio parere era un team mediocre, per fortuna è ancora
piacevole vedere quel poco di affinità rimasta fra RVD e Kane nonostante gli
screzi fra i due dei mesi precedenti. Purtroppo gli sfidanti riescono ad
appesantire quel che c’è di buono e ne esce un match poco più che sufficiente,
con la vittoria dei campioni quando Van Dam ottiene lo schienamento vincente in
9 minuti e 3 secondi. La parte migliore è vedere RVD svolazzare rimbalzando da
una parte all’altra dell’apron ring come se fosse normale.
Rico vs. Goldust
Voto: 5/10. Non voglio essere troppo critico con la sfida,
raramente viene concesso così tanto tempo a Rico o spesso viene rilegato a
sfide da cruiserweight, qui almeno può fare un match tecnico contro il veterano
Goldust. Purtroppo c’è zero interesse del pubblico e chiunque sa come andrà a
finire ancora prima che abbia inizio! Goldust sconfigge Rico in 9 minuti e 53
secondi. Va bene sul piano tecnico ma francamente è una sfida di cui non
sentivo il bisogno e mi ha annoiato.
C’è un bell’omaggio a “Classy” Freddie Blassie con un video
tributo a una figura storica del Wrestling, venuto a mancare in quei giorni.
Chris Jericho conduce un Highlight Reel nell’evento (che
ormai è praticamente una puntata di Raw più lunga e con più spazio sul ring)
dove c’è come ospite Eric Bischoff. I due sembrano avere una buona intesa ma
arriva Steve Austin a interromperli. Stone Cold fa le sue cose, scatena
l’inferno e stordisce Bischoff al centro del ring con la Stunner. Il segmento
dura tantissimo e la parte di Austin non è ai livelli dei suoi soliti promo,
sembrava davvero preparata di fretta.
Christopher
Nowinski, Rodney Mack & Theodore Long vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray
Dudley, D-Von Dudley & Spike Dudley)
Voto: 4.5/10. Qui viene dato al pubblico ciò che vuole
vedere, cioè Theodore Long annientato dai Dudley Boyz, ma non è una buona
sfida, anche se i Dudley fanno il possibile per renderla piacevole, a me è
sempre piaciuta la loro versione a tre lottatori. Spike Dudley schiena Long
dopo 6 minuti e 49 secondi.
Post-match i Dudley riescono a travolgere pure Nowinski, uno
dei lottatori trattati nel peggior modo nell’ultimo periodo.
Scott Steiner
vs. Test [Special Referee: Val Venis]
Voto: 5/10. La storia qui è che sia Steiner che Test sono
innamorati di Stacy, ma Test ha iniziato a comportarsi in modo sleale, quindi
il pubblico è dalla parte di Big Poppa Pump. Come match non ha molto da
offrire, sfida fra due wrestler massicci nel periodo peggiore della carriera di
Steiner, che vince per schienamento dopo 6 minuti e 49 secondi. Anche qui,
nulla di tremendo ma non ci sono particolari ragioni per apprezzarlo.
World
Heavyweight Title: Triple H (w/Ric Flair) (c) vs. Kevin Nash [Street Fight]
Voto: 6.5/10. Una rissa da strada in pieno stile WWE. Shawn
Michaels fa da enforcer e si ritrova a rendere impossibile gli interventi di
Ric Flair, che dopo pochi minuti si ritrova già con una ferita sulla fronte
parecchio evidente. Probabilmente è uno dei migliori match di Nash in WWE dal
suo ritorno, e questo la dice lunga visto che è una sfida facilmente
dimenticabile. Triple H riesce a sconfiggerlo in 16 minuti e 33 secondi, ma non
sarà ancora la fine della loro rivalità.
Voto finale: 4/10, sinceramente è uno di quegli eventi
che per buona parte del tempo fanno pensare “dai, non è così terribile” ma a
lungo andare annoiano. Si salva ben poco ed è come una puntata di Raw molto più
lunga, quasi ai livelli terribili di quelle di oggi. Il main event è passabile
ma non mi ha detto molto, è chiaramente una sfida intermedia, questo è un
discorso che si può fare per la maggior parte dei match. Il roster di Raw del
2003 è buono ma non eccezionale, tuttavia lo show parte bene con una buona
sfida fra Christian e Booker T per il titolo intercontinentale, tornato da
pochissimo, c’era necessità di dare prestigio a quella cintura. Pure il match
femminile che apre l’evento è più che accettabile e lo stesso si può dire per
la difesa dei titoli di coppia. Dopo l’evento comincia a peggiorare
drasticamente e diventa veramente insopportabile. Ho zero interesse per la
rivalità fra Scott Steiner e Test! È evidente che la stable di Theodore Long
(se sia mai stata tale) sta perdendo terreno e Rodney Mack ormai è un lottatore
che perde sempre. Insomma, se volete vederlo non è fra i peggiori eventi di
sempre, ma allo stesso tempo ha zero utilità e non diverte nemmeno, è l’ultimo
pay per view proposto come “house show” in Regno Unito e ormai questa serie di
eventi era diventata mediocre. Subito dopo c’è un altro pay per view tutto del
roster di Raw che è Bad Blood, quando ormai è iniziata la divisione per roster
di questi eventi. Ritengo che questo tipo di eventi divisi per roster siano
utili per dare alla maggior parte dei lottatori un posto in card, ma
Insurrextion è semplicemente uscito male, lasciando a Bad Blood il ruolo di
evento “di prova” per testare la divisione dei due brand in pay per view, che
rimarrà attiva fino a inizio 2007, quando No Way Out ’07 sarà l’ultimo evento a
brand singolo.
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