domenica 3 ottobre 2021

Recensione WWE Insurrextion 2003 (7 giugno 2003)

 Recensione WWE Insurrextion 2003

7 giugno 2003 da Newcastle (Regno Unito)

Durata show: 2 ore e 28 minuti

 

Siamo in un periodo dove il roster di Smackdown sta facendo qualcosa di davvero grandioso… ma questo è un pay per view esclusivo del roster di Raw in tour in Inghilterra, esclusiva del territorio britannico. Sì, uno di quegli show di solito riempitivi e spesso inutili per gli spettatori da casa. Magari la qualità stavolta sarà buona? Scopriamolo insieme!

 

World Women's Title: Jazz (w/Theodore Long) (c) vs. Trish Stratus

Voto: 6.5/10. Finalmente viene concessa una sfida seria per il titolo, con abbastanza tempo per dar spazio alle lottatrici di mostrare le loro capacità. La gestione è come spesso avviene deludente, con un finale dove è Theodore Long a intervenire e spingere Jazz alla vittoria per schienamento dopo 10 minuti e 45 secondi. La verità è che lo ritengo un match appena sufficiente o poco più di questo, apprezzo almeno che sia trattato più di un semplice intercalare ma è la prima sfida ufficiale dell’evento.

 

Intercontinental Title: Christian (c) vs. Booker T

Voto: 7/10. Credo che qui ci fosse il giusto interesse da parte del pubblico. Booker T, che meritava di vincere il titolo, era stato fregato da Christian all’ultimo ed eccoli di nuovo a confronto, ma la rivalità durerà ancora un po’ di mesi! Purtroppo il ritmo non è eccezionale ma risulta comunque una sfida godibile, con la vittoria di Christian per schienamento dopo 15 minuti e 12 secondi. Grande impegno ma resa non proprio perfetta. È una tappa intermedia.

 

World Tag Team Titles: Kane & Rob Van Dam (c) vs. La Resistance (Rene Dupree & Sylvain Grenier)

Voto: 6.5/10. Nel 2003 La Resistance stava diventando uno dei maggiori tag team, ma per fortuna ce ne erano ancora di migliori in circolazione! Però è chiaro che ormai Dupree e Grenier si stavano prendendo il loro spazio personale. A mio parere era un team mediocre, per fortuna è ancora piacevole vedere quel poco di affinità rimasta fra RVD e Kane nonostante gli screzi fra i due dei mesi precedenti. Purtroppo gli sfidanti riescono ad appesantire quel che c’è di buono e ne esce un match poco più che sufficiente, con la vittoria dei campioni quando Van Dam ottiene lo schienamento vincente in 9 minuti e 3 secondi. La parte migliore è vedere RVD svolazzare rimbalzando da una parte all’altra dell’apron ring come se fosse normale.

 

Rico vs. Goldust

Voto: 5/10. Non voglio essere troppo critico con la sfida, raramente viene concesso così tanto tempo a Rico o spesso viene rilegato a sfide da cruiserweight, qui almeno può fare un match tecnico contro il veterano Goldust. Purtroppo c’è zero interesse del pubblico e chiunque sa come andrà a finire ancora prima che abbia inizio! Goldust sconfigge Rico in 9 minuti e 53 secondi. Va bene sul piano tecnico ma francamente è una sfida di cui non sentivo il bisogno e mi ha annoiato.

 

C’è un bell’omaggio a “Classy” Freddie Blassie con un video tributo a una figura storica del Wrestling, venuto a mancare in quei giorni.

 

Chris Jericho conduce un Highlight Reel nell’evento (che ormai è praticamente una puntata di Raw più lunga e con più spazio sul ring) dove c’è come ospite Eric Bischoff. I due sembrano avere una buona intesa ma arriva Steve Austin a interromperli. Stone Cold fa le sue cose, scatena l’inferno e stordisce Bischoff al centro del ring con la Stunner. Il segmento dura tantissimo e la parte di Austin non è ai livelli dei suoi soliti promo, sembrava davvero preparata di fretta.

 

Christopher Nowinski, Rodney Mack & Theodore Long vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley, D-Von Dudley & Spike Dudley)

Voto: 4.5/10. Qui viene dato al pubblico ciò che vuole vedere, cioè Theodore Long annientato dai Dudley Boyz, ma non è una buona sfida, anche se i Dudley fanno il possibile per renderla piacevole, a me è sempre piaciuta la loro versione a tre lottatori. Spike Dudley schiena Long dopo 6 minuti e 49 secondi.

Post-match i Dudley riescono a travolgere pure Nowinski, uno dei lottatori trattati nel peggior modo nell’ultimo periodo.

 

Scott Steiner vs. Test [Special Referee: Val Venis]

Voto: 5/10. La storia qui è che sia Steiner che Test sono innamorati di Stacy, ma Test ha iniziato a comportarsi in modo sleale, quindi il pubblico è dalla parte di Big Poppa Pump. Come match non ha molto da offrire, sfida fra due wrestler massicci nel periodo peggiore della carriera di Steiner, che vince per schienamento dopo 6 minuti e 49 secondi. Anche qui, nulla di tremendo ma non ci sono particolari ragioni per apprezzarlo.

 

World Heavyweight Title: Triple H (w/Ric Flair) (c) vs. Kevin Nash [Street Fight]

Voto: 6.5/10. Una rissa da strada in pieno stile WWE. Shawn Michaels fa da enforcer e si ritrova a rendere impossibile gli interventi di Ric Flair, che dopo pochi minuti si ritrova già con una ferita sulla fronte parecchio evidente. Probabilmente è uno dei migliori match di Nash in WWE dal suo ritorno, e questo la dice lunga visto che è una sfida facilmente dimenticabile. Triple H riesce a sconfiggerlo in 16 minuti e 33 secondi, ma non sarà ancora la fine della loro rivalità.

 

Voto finale: 4/10, sinceramente è uno di quegli eventi che per buona parte del tempo fanno pensare “dai, non è così terribile” ma a lungo andare annoiano. Si salva ben poco ed è come una puntata di Raw molto più lunga, quasi ai livelli terribili di quelle di oggi. Il main event è passabile ma non mi ha detto molto, è chiaramente una sfida intermedia, questo è un discorso che si può fare per la maggior parte dei match. Il roster di Raw del 2003 è buono ma non eccezionale, tuttavia lo show parte bene con una buona sfida fra Christian e Booker T per il titolo intercontinentale, tornato da pochissimo, c’era necessità di dare prestigio a quella cintura. Pure il match femminile che apre l’evento è più che accettabile e lo stesso si può dire per la difesa dei titoli di coppia. Dopo l’evento comincia a peggiorare drasticamente e diventa veramente insopportabile. Ho zero interesse per la rivalità fra Scott Steiner e Test! È evidente che la stable di Theodore Long (se sia mai stata tale) sta perdendo terreno e Rodney Mack ormai è un lottatore che perde sempre. Insomma, se volete vederlo non è fra i peggiori eventi di sempre, ma allo stesso tempo ha zero utilità e non diverte nemmeno, è l’ultimo pay per view proposto come “house show” in Regno Unito e ormai questa serie di eventi era diventata mediocre. Subito dopo c’è un altro pay per view tutto del roster di Raw che è Bad Blood, quando ormai è iniziata la divisione per roster di questi eventi. Ritengo che questo tipo di eventi divisi per roster siano utili per dare alla maggior parte dei lottatori un posto in card, ma Insurrextion è semplicemente uscito male, lasciando a Bad Blood il ruolo di evento “di prova” per testare la divisione dei due brand in pay per view, che rimarrà attiva fino a inizio 2007, quando No Way Out ’07 sarà l’ultimo evento a brand singolo.

Nessun commento:

Posta un commento