Royal Rumble 1993
24 gennaio 1993 da
Sacramento (California)
Durata ppv: 2:37:04
Il mio livello di hype prima del ppv è discreto, ci sono tre
sfide che mi interessano, le due sfide titolate e la Royal Rumble, anche se nei
primi anni questo evento non era particolarmente elettrizzante e corrispondeva
a una rissona generale con quasi nessuna mossa di Wrestling. Il ’92 è stato
un’eccezione ed è assolutamente un evento raccomandato.
The Beverly Brothers (Beau Beverly & Blake Beverly) vs. The Steiner
Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
I fratelli Beverly erano la Destruction Crew della AWA a fine
anni ’80 e inizio ‘90, di sicuro in WWE non hanno mai ottenuto il successo
sperato. Andare contro gli Steiner non li dà per favoriti e fin dall’inizio
sono proprio Scott e Rick a dominare la contesa. È un match con partenza
ritardata, tante manovre ma nessuna enfasi. I Beverly invertono il dominio
iniziale con un po’ di tattiche da heel. Alla fine, i due Beverly provano a
sopraffare insieme Rick Steiner, ma lui li travolge a colpi di Clothesline. In
modo non furbo, Rick viene lanciato all’angolo dal fratello, così Scott si
prende il cambio. Anche da solo contro di loro riesce a evitare di farsi
colpire in slancio e connette con la Frankensteiner su Beau Beverly per
ottenere la vittoria in 10 minuti e 44 secondi. 6.5/10, una sfida quasi discreta
almeno da parte degli Steiner Brothers, un po’ lenta ma nel finale ci guadagna un
po’ con l’ottima offensiva finale di Scott Steiner.
Recap sul tradimento di Shawn Michaels su Marty Jannetty
nella stanza/segmento del barbiere Brutus Beefcake. L’impatto di Jannetty sul
vetro ha fatto storia ed è un momento ricordato per aver lanciato la carriera
in singolo di Michaels. La vendetta è arrivata in fretta con un’aggressione ai
danni di Sherri. Però nei mesi a seguire il divario fra i due è apparso evidente
con una notevole popolarità per Shawn Michaels.
WWF Intercontinental Title Match: Shawn Michaels (c) vs. Marty Jannetty
Per quel poco che sono riuscito a seguire del feud mi ha
preso parecchio, adoro i Rockers ed è un team che non ha mai vinto le cintura
di coppia in WWF nonostante facesse parecchi match di alto livello qualitativo.
Sherri sta all’esterno e pare schierarsi dalla parte di Marty Jannetty (è
abbastanza una sorpresa visto che a causa sua era stata messa KO). La sfida è
avvincente, parte subito nell’equilibrio generale, poi Jannetty esce
all’esterno del ring e pare essersi infortunato la spalla sinistra, ma si
prosegue e Shawn Michaels prova ad approfittarsene nei minuti successivi.
Arriva anche una sfida fra Superkick, HBK fallisce, Jannetty ce la fa, ma non è
sufficiente. Bump referee, che chiaramente sta ad indicare che Sherri può agire
e con la sua scarpa è pronta a mettere KO il suo vecchio cliente… ma lui si
abbassa e viene colpito Jannetty. Sweet Chin Music e schienamento immediato per
chiudere la contesa in 14 minuti e 19 secondi, con la disfatta di Marty
Jannetty, Sherri si allontana disperata. 8/10, buon match, non ai massimi
livelli proprio perché la maggior parte della sfida volge sul ruolo di Sherri,
che tutto sommato anche sbagliando l’intervento almeno non tradisce Jannetty.
Shawn Michaels difende la cintura intercontinentale in un match sicuramente di
buon livello.
Bam Bam Bigelow vs. The Big Boss Man
Nemmeno un segmento backstage o un recap prima di questa sfida
di cui non ho visto tracce di rivalità a Raw, d’altronde si tratta del ritorno
di Bam Bam Bigelow in pay per view. Un match tremendo, lento, di soli pugni e
prese statiche a terra senza particolari doti tecniche. Mi piace Bigelow come
wrestler, ma qui non c’è nulla di riuscito, pure i fan rimangono in silenzio.
Bigelow nel finale domina e chiude con il suo Diving Headbutt dopo 10 minuti e
8 secondi di tortura. 2/10, sfida breve ma nonostante ciò pessima.
Recap sull’assalto di Razor Ramon ai danni di Owen Hart nel
backstage, buon modo per attirare l’attenzione di Bret Hart. Viene mostrato un
breve promo registrato in cui Ramon conferma ancora una volta che diventerà
campione. Hart replica con poche parole prima di raggiungere il ring.
WWF World Heavyweight Title Match: Bret Hart (c) vs. Razor Ramon
Stu Hart (il padre di Bret) e la moglie sono nel pubblico a
seguire la sfida, basata sul desiderio di Bret Hart di vendicare l’assalto
subito dal fratello Owen. Una storia semplice, ma sempre efficace. Bret parte
all’attacco e dopo poco tempo applica una Figure 4 Leg Lock al rivale. L’azione
si sposta all’esterno dove Ramon rifila un Backbreaker al campione. Il cartello
di un fan recita ‘No Mercy’ (nessuna pietà), se soltanto avesse saputo che anni
dopo è divenuto sia un pay per view ricorrente che uno fra i più famosi
videogiochi di Wrestling della storia! L’offensiva di Ramon prosegue per
diversi minuti, ci sono un po’ di prese statiche condite da qualche manovra ad
impatto. Una Bear Hug viene contata dall’arbitro per vedere se Bret Hart è KO,
ma lui reagisce all’ultimo momento. Cambia il ritmo della sfida e Hitman si
getta all’esterno con un Crossbody dalle corde. Si va avanti e arriva anche una
Clothesline dalla terza corda, decisamente migliore la gestione della sfida da
parte di Hart. Arriva anche la Sharpshooter ma Razor sfrutta il suo fisico e
l’arbitro di mezzo per interromperla. Tutto è pronto per la Razor’s Edge, però
Hart sguscia alle sue spalle e prova a chiudere con un Roll-Up che non lo porta
alla vittoria. Arriva la Sharpshooter e Razor Ramon cede dopo 17 minuti e 58
secondi. Che match! 8.5/10, grande psicologia da parte di Bret, Ramon è ancora un
po’ inesperto sulla gestione della sfida ma rappresenta un buon rivale per lui
e altro successo di rilievo nel primo regno mondiale di Bret Hart.
Bobby Heenan presenta “Narcissus” Lex Luger (il soprannome
verrà poi scartato). Chris Masters gli ha poi copiato l’introduzione,
decisamente un buon debutto per Luger, destinato a diventare uno dei volti
principali della WWF per i mesi a seguire. Luger si esalta ulteriormente, anche
se bastava già la presentazione perfetta di Heenan. Viene poi lanciata una
frecciata a Mr. Perfect perché è lui ad essere perfetto (smetto qui perché
vanno avanti a lungo ripetendo gli stessi concetti). L’unico difetto di tutto
ciò è che tecnicamente Mr. Perfect deve ancora disputare il Loser Leaves Town
con Ric Flair (anche se i tapings si erano svolti prima della Rumble).
“Cesare” e “Cleopatra” presentano Wrestlemania IX che sarà a
Las Vegas, Nevada. Vorrei cancellare quell’evento dalla storia e tenere valida
solo l’arena, ma le ragioni ve le racconto quando sarà il momento di
recensirlo, non manca molto, è il prossimo pay per view. Già la presentazione è
tutt’altro che avvincente.
Royal Rumble Match
Lista partecipanti: Bob
Backlund vs. Brian Knobbs vs. Carlos Colon vs. Damien DeMento vs. Earthquake
vs. El Matador vs. Fatu vs. Irwin R. Schyster vs. Jerry Lawler vs. Jerry Sags
vs. Koko B. Ware vs. Max Moon vs. Mr. Perfect vs. Owen Hart vs. Papa Shango vs.
Randy Savage vs. Repo Man vs. Ric Flair vs. Rick Martel vs. Samu vs. Skinner
vs. Tatanka vs. Ted DiBiase vs. Tenryu vs. Terry Taylor vs. The Berzerker vs.
The Undertaker vs. Typhoon vs. Virgil vs. Yokozuna (w/Mr. Fuji)
Non ho intenzione di raccontare la Royal Rumble ingresso per
ingresso ed eliminazione per eliminazione, tuttavia proverò almeno a spiegare
le fasi salienti. Inoltre con la vittoria viene garantita una title shot a
Wrestlemania IX (non è sempre stato così con le prime Rumble). La lista
partecipanti è qui sopra. Si parte con Ric Flair, il vincitore dell’anno
precedente, e con Bob Backlund, iper energetico come sempre. Entra Papa Shango
con il #3 ma viene buttato fuori subito per mandare avanti la rivalità del
match fra Flair e Backlund. Ted DiBiase entra con il #4, nel frattempo il match
comincia a calare in intensità. Jerry Laywler entra con il #7 mentre la
situazione rimane statica. Con sei lottatori sul ring, si aggiunge Mr. Perfect
con il #10, scatenandosi con il rivale Ric Flair e risvegliando una sfida decisamente
noiosa. Dopo l’ingresso di Skinner con #11, Perfect getta Flair fuori dal ring,
eliminando uno fra i wrestler principali. Dopo altri due ingressi, Mr. Perfect
elimina Jerry Lawler e tutti si accaniscono su di lui per farlo fuori, Lawler
compreso che si vendica. Scatta una rissa fra i due eliminati.
The Undertaker entra con il #15 e butta subito fuori Samu
degli Headshrinkers e Tenryu, portando il ring ad avere solo quattro lottatori
(di cui solo Taker e DiBiase sono nomi di rilievo). Però dopo l’ingresso
seguente anche DiBiase e gli altri se ne vanno e rimane soltanto Undertaker. Ed
ecco il debutto di Giant Gonzalez con il suo ridicolo attire ‘muscoloso’ fuori
dagli ingressi della Rumble. Si tratta di El Gigante della WCW, che già si era
rivelato una delusione lì dentro. Se pensate che non possa andare di peggio nel
confronto fra Taker e Gonzalez… sappiate che il #17 è Damien Demento! Forse il
momento peggiore fra tutte le Royal Rumble. Gonzalez mostra le sue ‘qualità’
buttando fuori Undertaker con una Chop. La Rumble prosegue con Demento da solo
sul ring, ma l’assalto del gigante sul becchino prosegue.
IRS entra con il #18, ma essendo ormai un gruppo di soli
heel, nessuno si lascia coinvolgere dalla furia distruttiva del gigante.
Intanto anche Bob Backlund è tornato sul ring, pare che non sia stato eliminato
in precedenza. Tatanka entra con il #19, ma l’azione è così poco interessante
che ci viene mostrato Paul Bearer ‘rianimare’ Taker usando l’urna. Il match non
era brutto nei primi dieci ingressi, ma è degenerato con questa parte che non
finiva più. La serie successiva di ingressi è tutt’altro che avvincente,
Typhoon e Earthquake dei Natural Disasters si riuniscono mentre i fan hanno già
perso la voglia di contare gli ingressi. L’unico che rianima un po’ la sfida è
Fatu (il futuro Rikishi) che almeno prende tutti a testate e ci dà dentro con
l’intensità degli attacchi. Earthquake elimina Typhoon invece di far squadra e
buttare fuori tutti quei lottatori che hanno zero chance di vincere la Rumble.
Carlos Colon butta fuori Demento e rimangono in sette. #25
per Tito Santana, mentre Backlund (presente dall’inizio) butta fuori Fatu. Rick
Martel entra con il #26 e attacca Santana, suo vecchio partner anni prima.
Earthquake fa finire fuori IRS e si prende una buona reazione dai fan.
Rimangono in sette. Il #27 è Yokozuna, accompagnato da Mr. Fuji e finalmente
abbiamo un wrestler che può davvero vincere il match! Tatanka e Colon vengono
buttati fuori da lui. Owen Hart entra con il #28, rimanendo in secondo piano
durante la battaglia fra Earthquake e Yokozuna, che viene vinta da
quest’ultimo, con il Natural Disaster che esce oltre la terza corda. Repo Man è
il #29, tutti provano a buttar fuori Yokozuna senza successo. L’ultimo
partecipante e #30 è “Macho Man” Randy Savage, che continua la sua rivalità con
Repo Man, ritornando sul ring essendo ormai semi-ritirato. Il ‘giapponese’
butta fuori Tito Santana, Owen Hart butta fuori Knobbs dei Nasty Boys, però
Yokozuna lo manda fuori. Randy Savage getta oltre la terza corda Repo Man.
Ultimi quattro rimasti: Bob Backlund (dentro dall’inizio),
Rick Martel, Yokozuna e Randy Savage. Backlung elimina Martel e si fa eliminare
da Yokozuna. Macho Man è l’ultima speranza per fermare il giapponese (okay,
samoano). I due sopravvissuti si affrontano per qualche minuto, con Savage
demolito dal rivale. Banzai Splash all’angolo, poi ne arriva un altro… ma
fallisce. Savage sale all’angolo e connette con il suo Diving Elbow Drop. E va
a schienare Yokozuna?!? Si è dimenticato della stipulazione, ma lui lo spinge
via… ed ha talmente tanta forza che Savage vola oltre la terza corda. What?
What? What? Cosa??? No, dai, cos’è questo finale?!? E ovviamente invece del
tema di Yokozuna parte un brano sovrapposto a tema su Wrestlemania IX dove il
‘giapponese’ affronterà Bret Hart per la cintura mondiale in 1 ora, 6 minuti e
39 secondi. 4.5/10, una Rumble pessima con qualche momento godibile, ma fra
Gonzalez, Demento e tutta la parte finale con il risultato già scritto per via
dell’assenza di competizione, è stata parecchio deludente. Almeno c’è stata una
grande prestazione di Bob Backlund, il ‘Ric Flair’ dell’edizione ’93.
Voto finale: 4 su 10, due buoni match, cioè Bret Hart contro
Razor Ramon, degno della costruzione della rivalità, e Shawn Michaels contro
Marty Jannetty, anche se non al pieno delle loro possibilità. Il resto non è
stato granché e considerato che oltre un’ora è fatta da un Royal Rumble match
di qualità bassa, direi che non è un’edizione memorabile. Il punto più basso è
sicuramente Bigelow contro Big Boss Man, una sfida che poteva dare di più e che
non ha aiutato a contribuire all’hype per il ritorno di Bam Bam. Viene portata
avanti la strada per Wrestlemania IX con Undertaker contro Giant Gonzalez e il
trionfo di Yokozuna, una minaccia più che credibile per Bret Hart.
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