Raw 01
11 gennaio 1993 da New York (New York)
Durata show: 45:51
Premessa doverosa. Non aspettatevi uno show in grande stile,
non funzionava così a quei tempi, in pratica gli show venivano registrati con
match sul ring e promo backstage aggiunti in seguito. Inoltre, prima di Raw il
formato era semplice, rarissime sfide di valore e rigorosamente accompagnate da
una rivalità, molti match contro jobber o wrestler di fascia bassa per esaltare
il dominio delle superstar. Con Raw il metodo è cambiato, registrando gli show
in tempo reale, con segmenti accessibili all’istante in cui venivano
posizionati, oltre ad una maggiore cura delle sfide (seppure portandosi dietro
buona parte di questi confronti fra superstar e wrestler di fascia bassa).
Parlare di uno show in diretta al lunedì sera era ancora fantascienza, quindi
le puntate venivano registrate in anticipo. E questo è il background che ha
portato a Monday Night Raw. Sicuramente non ci avrebbero mai scommesso un
centesimo che sarebbero arrivati a così tante puntate, alla fine dei conti gli
show nascevano e morivano per farne di nuovi, non c’era un’eredità dello show.
La prima puntata parte senza particolari festeggiamenti o
senza introduzioni per gli spettatori casuali. La rete televisiva è USA
Network, con cui la WWE ha instaurato un lungo rapporto, interrotto poi con il
passaggio su Spike Tv parecchi anni dopo. Al team di commento ci sono “Macho
Man” Randy Savage, Vince McMahon e Rob Bartlett. Inutile cercarlo su Google, è
durato poche settimane al commento. Il rumore delle sirene non termina più ed è
sgradevole.
Koko B. Ware vs. Yokozuna (w/Mr. Fuji)
Si parte in grande, o forse in ‘grosso’ vista la stazza di
Yokozuna accentuata da un ingresso imponente. Per chi non lo sapesse, ma basta
guardarlo bene, è un samoano che interpreta il giapponese. Koko B. Ware aveva
superato da tempo il periodo di successo ed entra con il brano d’ingresso di
Owen Hart (di cui era partner e ne condivideva il ring attire). Facile sfida
per Yokozuna, uno squash di 3 minuti e 45 secondi con chiusura tramite Banzai
Drop. 1/10, scontato e lento.
Promo sulla Royal Rumble, il 24 gennaio… esclusivamente in
pay per view (quella dell’anno precedente, 1992, è ancora ritenuta fra le
migliori di sempre se non proprio la migliore in assoluto, c’era anche la
cintura mondiale in palio).
Bobby Heenan deride Mr. Perfect, che era passato fra i
beniamini del pubblico dopo aver voltato le spalle a Ric Flair, ai tempi
campione mondiale.
The Executioners (Executioner #1 & Executioner #2) vs. The Steiner
Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
A proposito di squash, quando ci sono due wrestler mascherati
con un attire orrendo è facile prevedere la loro disfatta totale, specialmente
contro gli Steiner Bros da poco arrivati in WWF dopo anni di grande successo in
WCW. La sfida dura 3 minuti e si chiude con il Flying Bulldog di coppia (Rick
tiene l’avversario e Scott si lancia). Piccola curiosità, uno dei due esecutori
era Duane Gill, il futuro Gillberg (cioè l’imitatore di Goldberg). 1/10, altra
sfida senza interesse.
Bobby Heenan vestito da donna cerca di entrare nell’arena, ne
avrei fatto a meno di questo segmento.
Intervista al #1 contender alla cintura mondiale WWF Razor
Ramon, che fin dal debutto ha potuto godere di un’ottima considerazione. Per
chi non conoscesse il personaggio, immaginate Scott Hall che imita Tony
Montana, stecca in bocca e parole in spagnolo a caso distribuite ogni tanto.
Comunque un grandissimo heel. Viene mostrato un attacco precedente ai danni di
Owen Hart per attirare l’attenzione del fratello e campione mondiale Bret. Sarà
stato un heel ma Razor Ramon era amato da una buona fetta del pubblico.
WWF Intercontinental Title Match: Shawn Michaels (c) vs. Max Moon
Max Moon è Kato dell’Orient Express, con un attire da
luchador e la maschera. Peccato che non fosse proprio il suo stile ideale,
tant’è che l’unica nota positiva del match è la presenza di Shawn Michaels, in
un periodo di grande successo dopo aver strappato la cintura intercontinentale
a British Bulldog. Da notare (l’inutile) presenza di Doink The Clown (in
versione ‘malvagia’) sugli spalti. Il match regala un po’ d’azione, sapete che
vi dico? È quasi godibile. 4.5/10, Shawn Michaels che si pettina i capelli
specchiandosi sulla cintura è un tocco artistico.
Altro hype per il main event della prima puntata, The
Undertaker vs… Damien Demento. Ho già i brividi (e sono ironico).
Promo di Shawn Michaels che ha faticato talmente tanto contro
Max Moon che è ancora in perfetta forma per minacciare Marty Jannetty in vista
della loro sfida per il titolo intercontinentale. Anche Jannetty replica dalla
distanza e alla fine dei conti tutti parlano di Sensational Sherri, che sarà
all’angolo del futuro Showstopper.
Mr. Perfect è gasato in vista della Royal Rumble, lasciatemi
aggiungere che da face rende pochissimo, essendo il wrestler perfetto quando è
arrogante. Anche Mr. Fuji ha qualcosa da dire su Yokozuna, secondo lui il
vincitore dell’evento. Pure Jim Duggan hypa se stesso. Questa parte della
presentazione dei partecipanti (alcuni annunciati, altri con mini-promo) è
veramente interminabile.
Bobby Heenan cambia vestito e indossa la barba finta, ma i
fan lo hanno già riconosciuto, così come chiunque sia dotato di occhi.
Recap con Kamala finalmente in procinto di un passaggio fra i
face con ribellione ai suoi manager, così da poter consolidare il suo status di
aspirante jobber.
Damien Demento vs. The Undertaker (w/Paul Bearer)
Damien Demento è uno dei tanti casi di gimmick senza
successo. Dark senza avere un aspetto minaccioso a parte un vestito ridicolo.
The Undertaker è ancora con l’originale gimmick da zombie/becchino con guanti
grigi ed è accompagnato da Paul Bearer che tiene la sua urna. Purtroppo per lui
il suo feud con Jake Roberts era finito da quasi un anno e da quel momento ha
intrapreso rivalità brutte con match ancora più brutti, ma credetemi se vi dico
che ci saranno match ancora peggiori (non è colpa sua in ogni caso). Da buon
main event per promuovere un nuovo show, è uno squash di 2 minuti e 24 secondi.
0.5/10, il carisma di Undertaker è l’unica cosa che funziona nella sfida.
Annunciato uno Steel Cage match fra Woody Allen e Mia Farrow
per il prossimo Raw… sappiate che non si è mai disputato ed è stato un annuncio
a vuoto.
Doink The Clown critica i fan per non avere senso dell’umore,
ma si presenta Crush a intimorirlo (l’ex Smash dei Demolition), facendolo
salire sul ring, ma poi lui sguscia di sotto e se la ride. Insomma… segmento
non riuscito a fondo, Doink non ha ‘venduto’ le minacce del rivale.
Bobby Heenan forse ha trovato il modo di entrare nell’arena,
ma ormai lo show è giunto alla conclusione.
Voto finale: 4.5 su 10. Brutta puntata, non tremenda perché
comunque porta un po’ di innovazione nel Wrestling Business, ma la qualità dei
match e dei segmenti è molto bassa. Il migliore match è fra Shawn Michaels e
Max Moon, che vuol dire ben poco.
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