lunedì 22 maggio 2017

Recensione Raw episodio 165 (24 giugno 1996)

Recensione Raw 165
24 giugno 1996 da Green Bay (Winsconsin)
Durata show: 48:51
Rating: 2.7 (vs Nitro #41: 3.3)

A King of the Ring ’96 è nata una nuova stella della World Wrestling Federation, Stone Cold Steve Austin. Questo è lo show della sera seguente, il primo di quattro registrazioni che segnano anche le ultime apparizioni di Ultime Warrior a Raw.

Ahmed Johnson vs. Hunter Hearst Helmsley
HHH è in un periodo di buona popolarità ma di pessimi risultati, qui affronta il nuovo campione intercontinentale. Il match non è interessante e anzi non regala alcun momento valido. Goldust viene intervistato durante la sfida e pare essere interessato a riprendere la rivalità con Undertaker. Johnson fatica a ottenere la vittoria ma ci riesce per schienamento in 8 minuti e 45 secondi. 5-/10, un match deludente e noioso, che è combattuto eppure non riesce mai a risultare convincente.

Dok Hendrix intervista Johnson, che è fiero di essere il primo campione intercontinentale afroamericano ma lui difenderà la cintura non solo per una razza ma per tutto il pubblico perché vuole essere il campione della gente.

Jerry Fox & The Brooklyn Brawler vs. The Body Donnas (Skip & Zip) (w/Kloudi)
I Body Donnas hanno con loro un uomo vestito da donna per “imitare” Sunny, Kloudi, mentre la vera Sunny è al tavolo di commento a seguire la sfida. Ovviamente è un match a senso unico e i Body Donnas vincono per schienamento in 3 minuti e 55 secondi. Squash.

Kloudi mette in fuga Sunny al termine del match, segmento stupido.

Viene annunciato Shawn Michaels contro Marty Jannetty per il prossimo episodio di Raw.

Aldo Montoya, Barry Horowitz & Savio Vega vs. Camp Cornette (Owen Hart, The British Bulldog & Vader) (w/Diana Hart-Smith & Jim Cornette)
Com’è finito Savio Vega a far squadra con due compagni che sono lì solo per subire attacchi? Solo lui tiene il confronto sul ring, per il resto è la solita sfida a senso unico e Owen Hart sottomette Montoya dopo 4 minuti e 20 secondi. Squash.

Brian Pillman, ancora in stampelle dal debutto, si rivolge a McMahon e dice che vuole ‘i suoi soldi’. Un altro sottile riferimento alla reale posizione nella federazione del suo vero gestore.

Steve Austin vs. The Undertaker (w/Paul Bearer)
Territorio di prova per Stone Cold contro uno fra i volti più iconici della federazione. Jerry Lawler provoca Paul Bearer per cercare di fargli ‘ammettere’ che ha causato lui la sconfitta di Undertaker colpendolo con l’urna. Il match è standard, senza particolari qualità e con molte fasi a terra. Goldust interviene e si siede al tavolo di commento, poi va a causare la vittoria per squalifica ad Undertaker. 6-/10, purtroppo non è il confronto che ci si aspetterebbe fra loro e anche il finale è privo di mordente.

Paul Bearer è preoccupato dalla reazione di Undertaker nei suoi confronti, ma gli mostra gratitudine appena lui alza l’urna al cielo.


Voto finale: 3/10, Raw fallisce su tutti i fronti con questa puntata, credendo che basti essere in diretta per reggere il confronto con Nitro, invece non offre particolari ragioni per seguire l’episodio. C’è il primo Undertaker contro Steve Austin che sicuramente è interessante all’apparenza. Due match squash di lunga durata e un noioso Ahmed Johnson contro HHH. Insomma… è una puntata di respiro dopo King of the Ring, ma non risulta mai piacevole. Grave ritorno indietro nel tempo per Raw a quando lo show era quasi inguardabile.

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